Calogero Rasa - Cerda nuova compagnia

Ficarra Rosalia
SUL ROSSO DEL TRAMONTO
Sabbia infuocata sul rosso del tramonto.. E tu?
Dolce uomo indifferente e silenzioso…
Mi cogli inaspettatamente, ti osservo scrutandoti
in silenzio amandoti,
stando in un angolo aspettando l’inutile
nel buio di me stessa,
cercando nel pagliaio l’ago che non troverò mai, desiderando te
e per me quel giorno sarà festa!
Non può essere un tramonto!
Non può calare il sole in mare e morire
raccogliendo questa sabbia che infuocata scotta le mie mani,
cercando quell’amore seppellito per timori e paure
trovandoti, con gli occhi di chi cerca dentro l’oceano
senza esitazioni, senza più remore…
Improvvisamente il mio sguardo innocente nell’incanto del tempo!
E come per magia, dentro la sabbiosa distesa velata e morbida
riscopro ricordi e verità nascoste in un vertiginoso limbo,
mentre un gabbiano è ormai lontano, ma tornerà domani.
La sfera di fuoco che ne diviene una bianca luna
quando il cielo scurisce,
regalando i suoi riflessi al mare e i miei pensieri volano perdendo quota,
la mente li annulla e tutto svanisce!
Con il cuore che impazzito, cerca di non farsi domare
come un cavallo imbizzarrito!
Chi è la notte? Vestita di buio, di stelle, di sogni…
Figlia di una maledizione o un miracolo divino?
Non saprò mai se le stelle sono stelle,
ed il mio sguardo s’incanta come quello di un bambino!
E ancora tu, luna!..
Bugiarda e maligna
ma sconvolgente!
A te mi rifletto, infedele, passionale e così lucente!
Così come il mondo a volte,
fa paura anche la notte,
nascondendo amarezze e dolori nell’involucro della morte!
Sospesa tra un nuovo giorno e il timore di svanire
avendo più coraggio a vivere che morire!
Spietata la realtà mentre guardo la luna che si fonde nell’aurora;
stanchi i miei occhi confusi e ammirati, perdendosi nell’immenso,
e l’eco dei primi cinguettii che colorano il cielo terso…
Questo risveglio mi ha rubato l’anima, come la musica
accendendo la scintilla che comincia a scaldarmi,
illuminando con le sue note luoghi da me sconosciuti
richiudendo le ferite ed altre ancora per sanarmi!
Riapro la porta del mio cuore
salendo infinite scale,
scrivo le mie illusioni
cantando le mie canzoni,
sola nel buio della notte
sola, nella luce del nuovo giorno,