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ARCHITETTURA<br />

24<br />

cessivamente migliori ottimizzazioni. Per<br />

esempio per gli edifici residenziali: prima<br />

ridurre la perdita termica, successivamente<br />

assicurare riscaldamento invernale e<br />

raffrescamento estivo con una relazione<br />

ottimale superficie/volume, buon isolamento<br />

termico, buon sistema di ventilazione.<br />

Riscaldamento prima con sistemi<br />

solari passivi, (collettori solari ad acqua o<br />

aria calda), poi con sistemi solari attivi<br />

(pannelli fotovoltaici) e infine uso di impianti<br />

ad energie rinnovabili (in Austria<br />

per esempio con la biomassa). Abbiamo<br />

usato anche i sistemi di scambiatori di calore<br />

terra-aria per il riscaldamento, o gli<br />

10<br />

52/04<br />

25<br />

scambiatori di calore terra-acqua per il<br />

raffrescamento estivo. Negli ultimi edifici<br />

i guadagni solari sono ottenuti da caratteristiche<br />

costruttive da sistemi di riscaldamento<br />

con caldaie ad alto rendimento,<br />

con un risparmio energetico di almeno il<br />

40%, e contribuendo mediamente con il<br />

55/65% per la produzione di acqua calda<br />

e con il 10% per il riscaldamento. La sperimentazione<br />

di ormai sofisticati programmi<br />

di simulazioni sono oggi la base e<br />

lo stimolo costante del mio lavoro.<br />

Che differenza tra l’edilizia tradizionale e<br />

l’Architettura Solare è un’interessante domanda.<br />

Mi fa piacere dire che la grande<br />

differenza è che la nuova Architettura Solare,<br />

oltre a produrre alcuni importanti<br />

benefici ambientali, è anche molto bella.<br />

D. Quale la tua ricerca, nella pianificazione<br />

dei singoli quartieri, sulla tipologia<br />

bioclimatica. Quali i risultati dell’esperienza?<br />

R La ricerca sulla “tipologia bioclimatica”<br />

nasce negli anni ‘80, nelle varie case unifa-<br />

26<br />

miliari nei dintorni di Vienna, e si conclude<br />

nell’ultima esperienza della casa di<br />

“Maria Ermersdorf” dove l’edificio è totalmente<br />

chiuso verso nord e la strada, per<br />

proiettarsi a sud/ovest verso una “corte”<br />

interna protetta chiamata “stanza verde”,<br />

dove si affacciano gli ambienti dei soggiorni<br />

e delle camere, interamente vetrati<br />

con lastre a tre strati isolanti e con sistemi<br />

schermanti azionati da un programma<br />

automatico di ottimizzazione della luce<br />

naturale e del comfort termico. La forma<br />

dell’edificio, la massa dell’edificio ed il sistema<br />

solare di termoregolazione sono le<br />

matrici fondamentali. Nei progetti urbani,<br />

come quelli di Salisburgo o di Hofjagerstrasse,<br />

la ricerca è mirata alla diversificazione<br />

della flessibilità tipologica e dimensionale,<br />

alle modalità di aggregazione<br />

degli elementi edilizi; non più solo tipologie<br />

in linea, ma abbiamo proposto complesse<br />

articolazioni di elementi singoli,<br />

duplex, a schiera, localizzati a focalizzare<br />

le polarità urbane ed edilizie.

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