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ARCHITETTURA<br />

tura abbiano mai avuto in questa città. Siamo<br />

la Facoltà che ha in sé gli elementi più<br />

innovativi nello studio dell’architettura: io<br />

stesso sono rimasto sorpreso quando due<br />

anni fa ben cinque dipartimenti della nostra<br />

Facoltà sono stati presenti a La Biennale<br />

di Venezia. All’interno della nostra Facoltà<br />

vi è un grado di innovazione e di qualità<br />

eccezionale che i nostri docenti sono riusciti<br />

a portare avanti all’interno della loro<br />

ricerca; questo a partire dai docenti di rappresentazione<br />

e rilievo che hanno messo a<br />

punto sistemi di rappresentazione dell’architettura<br />

che neanche nei paesi considerati<br />

più avanzati sono utilizzati con tanta perizia,<br />

finezza ed efficienza. E questo deriva,<br />

come le dicevo prima, proprio dall’importanza<br />

di essere a Roma: fare il rilievo del<br />

Colosseo, ad esempio, porta ad una messa<br />

a punto di tutti gli strumenti stimolata<br />

proprio dalla complessità del palinsesto<br />

che la città ci mostra; ad esempio il rilievo<br />

con laser tridimensionali come lo facciamo<br />

noi in Facoltà non lo si fa neanche a Berkeley,<br />

così come l’idea di inserire nell’animazione<br />

dei modelli tridimensionali i motori<br />

di ricerca dei giochi di ruolo (offrendo non<br />

più il solo filmato attraverso immagini come<br />

già fanno tutti i più avanzati programmi<br />

di modellazione) è un altro nostro successo<br />

che sarà fra poco in mostra a New<br />

York. Lo stesso dicasi del corso di design,<br />

dove abbiamo come docenti i più grandi<br />

innovatori che qui arrivano da tutto il<br />

mondo, dai più grandi fotografi, come Toscani,<br />

ai più grandi designer che ammiriamo<br />

nelle vetrine dei negozi, sono tutti nostri<br />

docenti a contratto. La somma di tutto<br />

questo è un contributo innovativo alla formazione<br />

che è raro trovare altrove; da poco<br />

16<br />

52/04<br />

poi abbiamo aperto un corso on-line, con i<br />

docenti che sono parte integrante di una<br />

grande ricerca europea sull’insegnamento<br />

on-line dell’architettura. Proprio per questi<br />

motivi la nostra è una Facoltà innovativa<br />

dove cimentarsi con le ultime frontiere<br />

della formazione, una Facoltà dove la ricerca<br />

riversa direttamente i propri risultati<br />

nell’insegnamento.<br />

D. Ci sono stati anche dei disagi causati<br />

da tanta ‘novità’?<br />

R. Sì, le nostre sedi, proprio perché nuove<br />

sono state quelle più disastrate, basti pensare<br />

che ho iniziato a fare il preside con<br />

venticinque aule su trentasei chiuse fino a<br />

Natale. Come tutte le strutture nuove<br />

dobbiamo combattere poi con la qualità<br />

degli spazi: non abbiamo infatti problemi<br />

di quantità, ma ancora problemi di qualità,<br />

soprattutto nel caso dei laboratori di<br />

progettazione dove stiamo lavorando per<br />

assicurare un adeguato posto di lavoro per<br />

ogni studente.<br />

D. Avete acquisito nuovi spazi, se non<br />

sbaglio?<br />

R. Abbiamo stipulato un protocollo d’intesa<br />

col Comune di Roma che ci ha affidato<br />

tutta l’area del Borghetto. Abbiamo<br />

già in consegna l’area dell’ex concessionaria<br />

Fiat, con i suoi capannoni che stiamo<br />

trasformando in grandi laboratori, accanto<br />

c’è l’area dell’ex deposito Atac dove con<br />

un finanziamento ad hoc di 650.000 euro<br />

attrezzeremo sei aule di laboratori. Abbiamo<br />

poi realizzato un progetto molto interessante<br />

per utilizzare tutta l’area sotto la<br />

collina e sono iniziati da poco i primi sondaggi<br />

archeologici non intrusivi realizzati<br />

col radar. Sarà un polo universitario aperto<br />

all’intera città.<br />

•Veduta di piazza S. Pietro<br />

I N T E R V I S T A<br />

D. Questo polo universitario includerà<br />

anche la Facoltà di Valle Giulia a cui siete<br />

tanto vicini, anche topograficamente?<br />

R. Vorrei sottolineare anche il fatto che<br />

ora c’è un rapporto molto buono con la<br />

Facoltà di Valle Giulia e auspico che in futuro<br />

le due Facoltà possano considerarsi<br />

come l’articolazione di un’unica grande<br />

offerta, dove ognuno fa quello che sa fare<br />

veramente, in un ventaglio di offerte organiche,<br />

di complementarità e supporti<br />

reciproci.<br />

D. In passato ricordo vi erano problemi<br />

di sovrapposizione di spazi fra le due Facoltà,<br />

in particolar modo per quanto riguardava<br />

la presidenza ed i vostri laboratori<br />

ancora presenti a Valle Giulia, oltre<br />

alla gestione della biblioteca in comune.<br />

R. La mia prima azione come preside è<br />

stata proprio quella di spostare le presidenza<br />

da lì a qui.<br />

D. Mentre la Scuola di specializzazione<br />

in restauro dei monumenti che si trovava<br />

in questi ambienti è ora a Valle Giulia.<br />

R. Si, abbiamo anche risolto insieme il<br />

problema dei nostri Dipartimenti ancora<br />

presenti nelle aule di Valle Giulia.<br />

D. E dire che in una precedente intervista<br />

il preside di Valle Giulia, Roberto Palumbo,<br />

lamentava come un problema<br />

ancora irrisolto che causava gravi carenze<br />

di spazi didattici.<br />

R. Abbiamo risolto tutto di comune accordo:<br />

La Sapienza ha acquistato, con finanziamenti<br />

destinati ad entrambe le Facoltà,<br />

un immobile a piazza Carracci (quindi vicino<br />

alla via Flaminia) in cui si trasferiscono<br />

e si riordinano i nostri Dipartimenti,<br />

cosicché la Facoltà di Valle Giulia riacquista<br />

i suoi spazi mentre il Dipartimento ac

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