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LETTERE 2006 03.pdf - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università ...

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CORSI MONOGRAFICI<br />

pio per la prevenzione del fumo tra i giovani, si evince<br />

che:<br />

è efficace intervenire con programmi che mettono<br />

l’accento sulla stima <strong>di</strong> sé promovendo lo sviluppo<br />

della capacità <strong>di</strong> saper resistere al “desiderio” <strong>di</strong><br />

esporsi ai fattori <strong>di</strong> rischio 2 ;<br />

risultano efficaci i progetti che puntano sulla pressione<br />

dei pari (a breve termine) e sulla competizione<br />

( sia a breve che a lungo termine) 3 ;<br />

è auspicabile integrare momenti <strong>di</strong> competizione<br />

con interventi finalizzati allo sviluppo <strong>di</strong> “capacità <strong>di</strong><br />

rifiuto” (life skill) 4 ;<br />

è opportuno inoltre coinvolgere attivamente i genitori;<br />

essi dovrebbero: essere un esempio <strong>di</strong> non fumatori<br />

per i loro figli; adottare uno stile educativo coerente<br />

e basato sull’ascolto e sulla stima reciproca;<br />

promuovere nei propri figli lo sviluppo dell’autostima<br />

5 ;<br />

tutti i fattori rinforzano l’in<strong>di</strong>cazione a fornire un<br />

counselling nei confronti dei giovani ad incitarli a non<br />

fumare.<br />

Oltre che negli stu<strong>di</strong> citati molti altri ricercatori<br />

hanno <strong>di</strong>mostrato l’applicazione, con successo, del<br />

counselling, nel correggere comportamenti <strong>di</strong> salute<br />

sia in ambito preventivo che in situazioni <strong>di</strong> patologia.<br />

Tra i primi ricor<strong>di</strong>amo il controllo del peso, l’esercizio<br />

fisico, l’uso <strong>di</strong> contraccettivi. La riduzione dei<br />

valori pressori con una <strong>di</strong>minuzione della mortalità<br />

per ipertensione, il melanoma, le neoplasie ematologiche,<br />

il cancro della mammella, la riduzione del<br />

dolore e della <strong>di</strong>sabilità nell’artrite, la riduzione dell’incidenza<br />

<strong>di</strong> bambini <strong>di</strong> basso peso alla nascita, il<br />

miglioramento del profilo glicemico nel <strong>di</strong>abetico,<br />

rappresentano le applicazioni più frequenti <strong>di</strong> interventi<br />

<strong>di</strong> counselling in con<strong>di</strong>zioni patologiche. Alcuni<br />

2 Reid D: Prevention of children’s smoking. Procee<strong>di</strong>ngs of the Fifth<br />

World Conference on Smoking & Health, Winnipeg; 2: 135-138,<br />

Cana<strong>di</strong>an Council on Smoking and Health, Ottawa , 1983.<br />

3 Abernathy TJ, Bertrand LD: Preventing cigarette smoking among<br />

children: results of a four-year evaluation of the PAL program. Can<br />

J Public Health, 83(3): 226-229, 1992.<br />

4 Crone M. R. at al., “Prevention of smoking in adolescents with<br />

lower education: a school based Intervention study” in Journal<br />

Epidemiol Community Health, 57, pp. 675-680, 2003.<br />

5 Arènes J. e Fertas S.,"I genitori al cuore della prevenzione del<br />

tabagismo dei giovani” in La Salute Umana, numero 172. 2001.<br />

28<br />

cambiamenti nello stato <strong>di</strong> salute sono sicuramente<br />

me<strong>di</strong>ati da cambiamenti nei comportamenti e da<br />

una migliore compliance con regimi terapeutici, in<br />

altri casi sembra che alcuni benefici clinici si verifichino<br />

in<strong>di</strong>pendentemente da questi fattori; infatti un<br />

crescente numero <strong>di</strong> evidenze suggerisce che, quando<br />

una persona ha la consapevolezza che può influire<br />

sulla propria salute mette in atto una serie <strong>di</strong> meccanismi<br />

che incrementano l’autoefficacia modellando<br />

e reinterpretando il significato dei sintomi.<br />

E’ noto che l’intervento <strong>di</strong> counselling ha esor<strong>di</strong>to<br />

sulla ribalta delle relazioni <strong>di</strong> aiuto tra gli anni ‘30 e<br />

’40 in America e negli altri paesi anglosassoni. Uno<br />

tra i più illustri personaggi <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> intervento,<br />

colui che ha connotato il counselling <strong>di</strong> una sua<br />

specifica identità, è stato Carl Rogers. Enfatizzando il<br />

ruolo “dell’ascolto attivo” nella relazione <strong>di</strong> aiuto,<br />

egli ha posto le basi per un tipo <strong>di</strong> approccio “non<br />

<strong>di</strong>rettivo”, ovvero “centrato sul cliente” 6 .<br />

Parallelamente a questo specifico approccio e sulla<br />

scia <strong>di</strong> analoghe linee <strong>di</strong> principio si sono andati strutturando<br />

tra gli anni ’40 e ’50 altri tipi <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong><br />

counselling. Uno <strong>di</strong> questi nacque dall’esigenza <strong>di</strong><br />

ricollocare le “abilità acquisite” nel periodo <strong>di</strong> guerra<br />

dai reduci del secondo conflitto mon<strong>di</strong>ale e trasferirle<br />

nella società civile, ridando a queste persone potere<br />

contrattuale e <strong>di</strong>gnità sociale con tutto ciò che<br />

questo comporta come impatto psicologico. La sigla<br />

che designa questo tipo <strong>di</strong> approccio è l’R.d.A. dal<br />

francese Reconnaissance des Acquis, il riconoscimento<br />

delle capacità accumulate da un in<strong>di</strong>viduo al termine<br />

delle <strong>di</strong>verse esperienze sociali, professionali ecc. 7 .<br />

Questo approccio è <strong>di</strong> tipo esperienziale ed ha<br />

come presupposto quello che “gli in<strong>di</strong>vidui apprendono<br />

in ogni momento della loro vita” in un processo<br />

che supera la <strong>di</strong>mensione cognitiva e consapevole.<br />

Da ciò deriva la possibilità e l’importanza <strong>di</strong> strutturare<br />

un metodo efficace e facilmente fruibile per riconoscere<br />

le proprie conoscenze acquisite al fine <strong>di</strong><br />

modularsi nel proprio vivere in modo efficace.<br />

Dagli anni ’60 in poi aumentano le esperienze <strong>di</strong><br />

6<br />

Rogers C., Client-centred terapy: its current practice, implications<br />

and theory . London., Constable, 1945.<br />

7<br />

Sansregret, M. La reconnaissance des acquis experentiels aux USA,<br />

Roneo, Montréal, 1985.

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