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alimenti di origine vegetale

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Per curare l'epilessia vengono utilizzati farmaci che consentono al 70% <strong>di</strong> pazienti <strong>di</strong> evitare gli<br />

attacchi; ma i farmaci possono avere fasti<strong>di</strong>osi effetti collaterali e perció oggi i me<strong>di</strong>ci sono<br />

propensi ad abbinare alla terapia farmacologica una "corretta" alimentazione, che prevenga e curi<br />

l'epilessia con forti dosi <strong>di</strong> vitamine e sali minerali.<br />

Alcune ricerche mostrano che in certi casi la carenza <strong>di</strong> vitamina B6 possa scatenare gli attacchi (la<br />

vitamina B6 si trova in frattaglie, carni magre, pesce, uova, cereali, frutta secca, banane, lievito,<br />

legumi). Pure la carenza <strong>di</strong> vitamina D puó scatenarli (la vitamina D si trova in olio <strong>di</strong> fegato <strong>di</strong><br />

pesce, pesci grassi quali salmone, sgombri, sar<strong>di</strong>ne, tuorlo d'uovo, nel latte, nei formaggi).<br />

Sembra che nella <strong>di</strong>eta per alcuni pazienti siano in<strong>di</strong>cati determinati minerali: il magnesio (presente<br />

in farina integrale, fichi, carne, pesce, frutta secca, legumi), il calcio (soprattutto nel latte e prodotti<br />

derivati) lo zinco (presente in carni e frattaglie, germe <strong>di</strong> grano, frutta secca, granchi, ostriche).<br />

Magnesio, zinco e calcio sarebbero utilissimi per prevenire le convulsioni, cosí come anche il<br />

manganese (presente nella <strong>di</strong>eta con riso, pane integrale, more, ananas, fichi, ecc.). Utili le tisane al<br />

basilico.<br />

Alimenti da limitare sono gli alcoolici.<br />

ERNIA IATALE<br />

É una con<strong>di</strong>zione che si verifica quando parte dello stomaco risale dalla cavitá addominale a quella<br />

toracica, attraverso l'apertura <strong>di</strong>aframmatica (iato), da cui passa l'esofago, e quin<strong>di</strong> i succhi gastrici<br />

dell'esofago provocano una sensazione <strong>di</strong> bruciore (o pirosi), cattiva <strong>di</strong>gestione, flatulenza.<br />

Per alleviare i sintomi si dovrebbero evitare pasti abbondanti e pesanti, specialmente alla sera, e mai<br />

sdraiarsi o piegarsi dopo il pasto. Per impe<strong>di</strong>re che si verifichi riflusso durante la notte é utile che la<br />

testiera del letto sia fortemente alzata.<br />

Per ridurre l'aci<strong>di</strong>tá dello stomaco e proteggere l'esofago dai succhi gastrici, é consigliabile<br />

consultarsi con il me<strong>di</strong>co per l'assunzione (anche prolungata) <strong>di</strong> farmaci antiaci<strong>di</strong>.<br />

Ripetiamo, alla sera sono consigliati pasti molto leggeri, e mai <strong>alimenti</strong> che causano <strong>di</strong>fficoltá<br />

<strong>di</strong>gestive, come i fritti.<br />

Evitare <strong>di</strong> fumare. Gli obesi devono <strong>di</strong>magrire. Limitare caffé forte e soprattutto alcolici. Usare in<br />

tisane o infusi molte piante e erbe <strong>di</strong>gestive quali il rosmarino, il basilico, la salvia, il finocchio, i<br />

semi <strong>di</strong> aneto, l'angelica, il tiglio, la liquirizia, la camomilla, la genziana, il ginepro, la maggiorana,<br />

il timo, la melissa, prezzemolo, rabarbaro, tarassaco, verbena, ecc.<br />

FEBBRE<br />

La normale temperatura corporea "interna" dell'essere umano é <strong>di</strong> circa 37 ° C, piú bassa al<br />

mattino e piú alta alla sera.<br />

La temperatura "esterna" normale é <strong>di</strong> circa 36,5° C. Si ha la febbre quando la temperatura interna<br />

supera i 38°-38,5° C e quella esterna i 37,5°-38°C. La febbre rappresenta una "reazione"<br />

dell'organismo ad una aggressione tossica, e si traduce in un'elevazione della temperatura<br />

corporea, accompagnata da brivi<strong>di</strong>, da sudorazione e da un'accelerazione del polso. L'agente<br />

tossico puó essere infettivo (germivirus), alimentare (cibi avariati), o <strong>di</strong> altra <strong>origine</strong> (insolazione,<br />

colpi <strong>di</strong> calore). Il sudore, che é la risposta dell'organismo ad un aumento della temperatura,<br />

provoca una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>: é importante bere almeno due litri <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> al giorno (acqua,<br />

infusi, tisane, spremute, succhi <strong>di</strong> frutta) per evitare la <strong>di</strong>sidratazione. Ottime sono pure le<br />

limonate, con limone fresco <strong>di</strong>luito in acqua zuccherata, le spremute <strong>di</strong> fichi (150 gr. <strong>di</strong> fichi per 1<br />

lt <strong>di</strong> acqua). I succhi <strong>di</strong> frutta migliori per la febbre sono quelli <strong>di</strong> uva, lamponi, ribes (secondo<br />

stagione). Le spremute <strong>di</strong> frutta piú valide sono quelle <strong>di</strong> mele, pere, arance; pure in<strong>di</strong>cate nelle<br />

<strong>di</strong>eta sono le verdure quali cipolle, prezzemolo, cavolo, carote, sedano (bere gran<strong>di</strong> quantitá <strong>di</strong><br />

bro<strong>di</strong> delle suddette verdure).<br />

Consumare pasti leggeri e frequenti (regime vegetariano, per tutta la durata della febbre).<br />

Bere anche tisane o infusi <strong>di</strong> timo, rosmarino, salvia, menta, lavanda, fumaria, boldo, marrubio<br />

(per le febbri intestinali), genziana, calamo aromatico ecc.<br />

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