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lascivie del vivere, Che 1' avarizia rendono prodiga,
la prodigalità avara, e delle due fanno
una fiera a ciii • ben si conviene il nome di
('if^a, ladra cioè e meretrice (1),
Ma, per ritornare al Paradiso, in Saturno da
ultimo i contemplanti, più alti assai de' dottori
e più prossimi a Dio ; perchè la vita contemplativa,
secondo TAquìnate e il poeta, è'più nobile
dell' attiva: e la scala che questi scendono
e salgono, lo fa salire al suo natale pianeta, e
quindi al cielo " superno. Ai modi diversi del
suo varcare per i tre'regni, è da porre mente,
e notare l'appropriata verità de' concetti, delle
imagini, delle locuzioni. Al monte vestito de'
raggi che conducono d/ritto per ogni calle,
gli si oppongono le tre fiere, e lo respingono'
dove il sol tace: dalla terra ai cielo gli è non
pur guida ma impulso l'occhio di Beatrice che
guarda in alto; ben altra virtù da quella dell'umana
scienza, figurata in Virgilio, che deve
portarlo di peso su per le balze infernali, o,
mettendoselo sul petto, scivolare con Ita nella
vallo, 0, tenendolo in eoUo, prima calare e poi
montare per il pelo dell'imperatore d'abisso,
(I) Purg. XIX, XXIV. Inf. XI, III, XIX. Pai. xi, SII, xvii,
XXI, XS3I, xxvu, xi, xy. Inf. xvi, vn. Purg. xxii. Inf. i.