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Bimba di due anni muore per una rara polmonite - tages anzeiger

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RITORNO AL PASSATO<br />

CON LA LIBIA<br />

E LE PENSIONI<br />

LILLO ALAIMO, <strong>di</strong>rettore responsabile<br />

Crolla qualche certezza, magari quelle considerate<br />

più banali, e si ritorna al passato. A<br />

questo ragionamento ci spingono <strong>due</strong> grossi<br />

e complessi no<strong>di</strong> che la Svizzera sta tentando <strong>di</strong><br />

sbrogliare.<br />

1) La crisi economica contribuisce a peggiorare la<br />

situazione delle “casse pensioni” e rende incerto il<br />

nostro futuro <strong>di</strong> anziani. Avremo il denaro necessario<br />

<strong>per</strong> vivere con <strong>di</strong>gnità la nostra vecchiaia, come<br />

recita un articolo della Costituzione? Gli anziani<br />

aumentano, la vita s’allunga, <strong>di</strong>minuiscono i lavoratori,<br />

aumentano i rischi <strong>per</strong> gli investimenti finanziari<br />

delle casse pensioni. A giorni si andrà a votare<br />

<strong>per</strong> ritoccare, o lasciare immutato, il tasso <strong>per</strong>centuale<br />

che stabilisce la ren<strong>di</strong>ta del capitale accumulato<br />

negli <strong>anni</strong> <strong>di</strong> lavoro. Le tesi si scontrano, le<br />

soluzioni possibili si assottigliano, le nostre certezze<br />

si riducono a lumicino. E si ritorna al passato.<br />

Ma forse è un bene se capiremo che i sol<strong>di</strong> non si<br />

Costi e vecchiaia<br />

Aiuto,<br />

mi si è ristretta<br />

la ren<strong>di</strong>ta!<br />

ALLE PAGINE 2 e 3<br />

Politica internazionale<br />

La guerra del visto<br />

<strong>di</strong> Gheddafi,<br />

Europa e Svizzera<br />

ALLE PAGINE 42 e 43<br />

La notizia<br />

fanno con i sol<strong>di</strong>, ma con<br />

il lavoro. E le casse pensioni<br />

riorienteranno i<br />

loro investimenti - come<br />

suggeriscono alcuni economisti<br />

interpellati dal<br />

Caffè nel servizio <strong>di</strong> a<strong>per</strong>tura<br />

<strong>di</strong> quest’e<strong>di</strong>zione -<br />

sull’economia reale,<br />

quella della produzione<br />

<strong>di</strong> beni e servizi.<br />

2) L’altro nodo che sta costringendo<br />

la Svizzera è<br />

nato dalla crisi dei rapporti<br />

con la Libia. Due<br />

<strong>anni</strong> fa l’arresto a Ginevra<br />

del figlio del leader libico<br />

Gheddafi; il conseguente<br />

Copia in omaggio (in e<strong>di</strong>cola Fr. 2.–/ € 1,35) In e<strong>di</strong>cola Fr. 2.– / € 1,35<br />

Domenica<br />

21 febbraio 2010<br />

sequestro a Tripoli <strong>di</strong> <strong>due</strong> citta<strong>di</strong>ni svizzeri; <strong>una</strong> sequela<br />

<strong>di</strong> trattative rotte e interrotte da <strong>una</strong> <strong>di</strong>plomazia<br />

incapace <strong>di</strong> tener testa ai capricci e alle follie del<br />

beduino Muammar. Ora la crisi si è attorcigliata su<br />

sé stessa coinvolgendo l’intera comunità europea.<br />

E sembra d’esser tornati al passato delle lettere credenziali<br />

dei cavalieri rinascimentali <strong>per</strong> essere ammessi<br />

ai vari Stati. La Svizzera, troppo avventatamente,<br />

ha stilato <strong>una</strong> lista <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni libici indesiderati.<br />

Per tutta risposta ora la Libia respinge svizzeri<br />

ed europei dai suoi confini.<br />

Un tuffo nel buio del lontano passato. La Svizzera è<br />

apparentemente meno sola, infatti l’Europa preme<br />

su Gheddafi <strong>per</strong>chè ritiri il suo “e<strong>di</strong>tto”. Ma in realtà<br />

sulla Confederazione si stanno riconcentrando<br />

quelle antipatie nate un anno fa, quando dagli Usa a<br />

Berlino, da Parigi a Roma si è deciso <strong>di</strong> iniziare <strong>una</strong><br />

lotta senza confini all’evasione fiscale e a quanti, con<br />

i loro forzieri bancari, sono complici <strong>di</strong> chi ruba denaro<br />

agli Stati. E agli onesti contribuenti.<br />

Democrazia, <strong>di</strong>ritti civili, rispetto delle nome e leggi<br />

altrui sono impegni da osservare sempre. Non a seconda<br />

del proprio tornaconto. alaimo@caffe.ch MORO e SCHIRA ALLE PAGINE 16, 17, 18 e 19<br />

Laghi e fiumi ammalati<br />

<strong>per</strong> i troppi farmaci<br />

Aumentano le droghe<br />

Una “striscia”<br />

<strong>di</strong> cocaina<br />

sta asse<strong>di</strong>ando<br />

la società<br />

RAVERA A PAGINA 41<br />

SULFAMIDICI, antibiotici, antinfiammatori<br />

che finiscono nelle<br />

acque svizzere. Falde acquifere,<br />

fiumi e laghi, ammalati, insomma,<br />

dai residui farmaceutici.<br />

È l’inquietante risultato <strong>di</strong> <strong>una</strong> ricerca<br />

scientifica condotta in<br />

molti Paesi europei da un noto<br />

istituto scientifico. Od<strong>di</strong>o niente<br />

d’allarmante <strong>per</strong> ora, ma gli<br />

es<strong>per</strong>ti invitano ad adottare al più<br />

presto delle contromisure, <strong>per</strong><br />

scongiurare possibili <strong>per</strong>icoli <strong>per</strong><br />

la salute.<br />

GALIMBERTI A PAGINA 13<br />

Settimanale <strong>di</strong> attualità, sport e cultura<br />

caffe@caffe.ch www.caffe.ch<br />

La trage<strong>di</strong>a<br />

Ti-Press<br />

Le Olimpia<strong>di</strong> invernali <strong>di</strong> Vancouver<br />

Un volo d’oro <strong>per</strong> Simon Ammann<br />

L’inchiesta<br />

La curiosità<br />

LOTTO SVIZZERO 2 22 29 35 39 40 • NUMERO COMPLEMENTARE 18 • JOKER 579657 • SUPERENALOTTO ITALIANO 19 26 63 67 68 83 • NUMERO JOLLY 6<br />

DA OLTRE 40 ANNI<br />

Anno XVI • Numero 7<br />

TORREFAZIONE<br />

DI CAFFÈ<br />

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<strong>Bimba</strong> <strong>di</strong> <strong>due</strong> <strong>anni</strong> <strong>muore</strong><br />

<strong>per</strong> <strong>una</strong> <strong>rara</strong> <strong>polmonite</strong><br />

Dramma in ospedale <strong>per</strong> un germe non riconosciuto<br />

“NIENTE <strong>di</strong> preoccupante signora. Comunque, domani<br />

porti la bambina dal pe<strong>di</strong>atra”. Le avevano<br />

detto al pronto soccorso dell’Ospedale <strong>di</strong> Mendrisio.<br />

Qualche giorno dopo la piccola è morta. Aveva<br />

<strong>due</strong> <strong>anni</strong> appena. Si chiamava Francesca ed é morta<br />

<strong>per</strong> <strong>una</strong> grave <strong>polmonite</strong>. A niente è servito il trasferimento<br />

d’urgenza al Kinderspital <strong>di</strong> Berna. A chi<br />

rimprovera <strong>una</strong> scarsa es<strong>per</strong>ienza del giovane me<strong>di</strong>co<br />

che avrebbe visitato la bambina, il primario<br />

Mario Bianchetti, responsabile del pronto soccorso<br />

<strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atria risponde: “Per questo servizio impieghiamo<br />

me<strong>di</strong>ci che hanno lavorato almeno sei mesi<br />

in altri ospedali e che hanno <strong>una</strong> formazione specifica<br />

nella rianimazione dei bambini”.<br />

D’AGOSTINO A PAGINA 9<br />

Abbiamo sol<strong>di</strong> in nero<br />

e la banca <strong>di</strong>ce “va bene”<br />

A PAGINA 12<br />

Gli anziani clienti fissi<br />

del sesso a pagamento<br />

NON È POI così <strong>per</strong>egrina l’idea<br />

dei locali a luci rosse <strong>di</strong> dotarsi <strong>di</strong><br />

un defibrillatore. Idea che trova<br />

qualche sostenitrice anche tra le<br />

professioniste del sesso a pagamento<br />

che, complice o meno il viagra,<br />

hanno visto alzare decisamente<br />

l’età dei propri clienti. È bastato, infatti,<br />

un breve reportage tra le lucciole<br />

della regione <strong>per</strong> appurare<br />

che, anche se la me<strong>di</strong>a dei clienti<br />

più assidui è tra i 40 e i 45 <strong>anni</strong>, gli<br />

over Sessanta sono <strong>una</strong> “quota <strong>di</strong><br />

mercato” non trascurabile.<br />

ROCCHI BALBI A PAGINA 10<br />

Trasporti e prezzi<br />

L’automobile batte il treno,<br />

ma solo sul filo dei minuti<br />

NOSTRO SERVIZIO A PAGINA 7<br />

Reuters<br />

L’analisi<br />

Spettro Dubai<br />

su Oriente<br />

e Occidente<br />

LORETTA NAPOLEONI<br />

Un commando israeliano<br />

penetra nel cuore <strong>di</strong> Dubai<br />

assumendo l’identità <strong>di</strong><br />

sette citta<strong>di</strong>ni brit<strong>anni</strong>ci, ai quali<br />

ha rubato i dati anagrafici, ed uccide<br />

a sangue freddo Mahmoud al<br />

Mabhouh, un leader <strong>di</strong> Hamas<br />

che si trovava nell’emirato <strong>per</strong> acquistare<br />

armi. Sembra la trama <strong>di</strong><br />

uno nuovo giallo <strong>di</strong> Le Carrè o<br />

quella <strong>di</strong> un thriller hollywod<strong>di</strong>ano<br />

ed invece è tutto vero. Tra<br />

Londra e Tel Aviv scoppia la<br />

guerra <strong>di</strong>plomatica, ma ciò che<br />

colpisce in questa storia singolare<br />

non è tanto che Mossad, i servizi<br />

segreti israeliani, abbiano scippato<br />

l’indentatà <strong>di</strong> sette sud<strong>di</strong>ti <strong>di</strong><br />

Sua Maestà brit<strong>anni</strong>ca, ma che<br />

questa triste storia si sia svolta a<br />

Dubai. Da quando la crisi del cre<strong>di</strong>to<br />

e la recessione hanno prosciugato<br />

i forzieri dell’emirato<br />

questa città-Stato ha iniziato a<br />

mostrare al mondo il suo lato<br />

oscuro. Ed i colpi <strong>di</strong> scena sono<br />

continui.<br />

segue a pagina 12<br />

Pizzino<br />

I socialisti: “Banche, basta<br />

arricchirvi con le fro<strong>di</strong>!”.<br />

Le banche: “Allora dobbiamo<br />

chiudere?!”.<br />

GAA 6600 LOCARNO –– N. 7<br />

9 7 7 1 6 6 0 9 6 8 9 0 0<br />

0 7


@ www.admin.ch<br />

xwww.idheap.ch<br />

Nel 2008<br />

Su 100 <strong>per</strong>sone<br />

dai 20 ai 64 <strong>anni</strong><br />

ci sono<br />

34 giovani (meno <strong>di</strong> 20 <strong>anni</strong>)<br />

26 <strong>per</strong>sone (<strong>di</strong> oltre 65 <strong>anni</strong>)<br />

30<br />

IL COSTO DELLA VECCHIAIA<br />

Per il secondo pilastro lotta<br />

all’ultimo tasso. Si accende<br />

lo scontro sul voto del 7 marzo<br />

Le pensioni in Svizzera La previsione<br />

16,6%<br />

è la quota<br />

<strong>di</strong> <strong>per</strong>sone<br />

con più<br />

<strong>di</strong> 65 <strong>anni</strong><br />

attualmente<br />

in Svizzera<br />

Una<br />

pensione<br />

più<br />

LIBERO D’AGOSTINO<br />

Aliquota minima, conversione,<br />

<strong>per</strong>centuali<br />

<strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento. Il<br />

tema è ostico, il linguaggio<br />

tecnico scoraggiante.<br />

Ma il problema,<br />

maledettemente concreto,<br />

tocca le tasche <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong> migliaia<br />

<strong>di</strong> anziani: se il prossimo 7<br />

marzo i citta<strong>di</strong>ni dovessero approvare<br />

la riduzione del tasso <strong>di</strong> conversione<br />

del secondo pilastro, la<br />

previdenza professionale, i pensionati<br />

comuni si ritroverebbero in futuro<br />

con qualche migliaio <strong>di</strong> franchi<br />

in meno ogni anno. Nient’altro<br />

che un furto gridano i referen<strong>di</strong>sti;<br />

<strong>una</strong> misura necessaria altrimenti le<br />

casse pensioni <strong>per</strong> garantire il ren<strong>di</strong>mento<br />

annuo del 5% saranno costrette<br />

a fare investimenti ad alto rischio,<br />

con tutto quello che ne consegue,<br />

sostengono, invece, quanti<br />

approvano la mo<strong>di</strong>fica proposta da<br />

Berna. La lotta all’ultimo tasso <strong>di</strong>vide<br />

trasversalmente la politica e il<br />

mondo economico, ma trova gli<br />

economisti d’accordo nell’avvertire:<br />

“Senza gli opportuni aggiustamenti<br />

del sistema previdenziale ci<br />

saranno pensioni più povere”.<br />

Perché la demografia sta giocando<br />

contro, meno nascite, si<br />

vive più a lungo e, rispetto al numero<br />

dei pensionati, ci sono sempre<br />

meno giovani e lavoratori attivi,<br />

che alimentano con i loro<br />

contributi i fon<strong>di</strong> pensioni, come<br />

spiega Sergio Rossi docente <strong>di</strong><br />

economia monetaria all’università<br />

<strong>di</strong> Friborgo. Succede in Svizzera<br />

come negli atri Paesi europei:<br />

“Da noi non siamo <strong>di</strong> certo ancora<br />

all’emergenza, ma s’impone<br />

<strong>una</strong> riflessione seria su tutti e tre i<br />

pilastri che reggono la nostra previdenza”<br />

chiosa l’economista<br />

Amalia Mirante dell’Usi <strong>di</strong> Lugano.<br />

Intanto, <strong>per</strong>ò, la gente comune<br />

si chiede come mai le casse<br />

pensioni quando fanno affari<br />

d’oro in borsa non aumentano le<br />

ren<strong>di</strong>te e vorrebbero, invece, subito<br />

<strong>di</strong> ridurle appena gli investimenti<br />

vanno male. Insomma, ci<br />

vorrebbero ren<strong>di</strong>te flessibili ma<br />

più eque. “Sarebbe bello, ma tecnicamente<br />

assai <strong>di</strong>fficile” nota il<br />

professore Giuliano Bonoli dell’Istituto<br />

<strong>di</strong> alti stu<strong>di</strong> in aministrazione<br />

pubblica <strong>di</strong> Losanna, autore<br />

<strong>di</strong> un recente analisi sulle riforme<br />

dei sistemi previdenziali in alcuni<br />

Paesi europei. E allora che fare? “<br />

La soluzione migliore sarebbe <strong>di</strong><br />

andare verso la costituzione <strong>di</strong><br />

casse pensioni sempre più gran<strong>di</strong><br />

- risponde Bonoli -. Ciò <strong>per</strong>meterrebbe<br />

maggiori economie <strong>di</strong> scala<br />

Rapporto <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza fra giovani e anziani,<br />

evoluzione dal 1900 al 2008<br />

90<br />

0<br />

Rapp. <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza dei giovani<br />

Rapp. <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza degli anziani<br />

1910 1950 2000<br />

sempre<br />

povera<br />

I rischi previdenziali<br />

visti dagli economisti<br />

La piramide delle età in Svizzera<br />

(Dati 2008, dati in migliaia <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone secondo classe <strong>di</strong> età)<br />

100 ANNI<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

Uomini Donne<br />

0 60 50 40 30 20 10 0 10 20 30 40 50 60 7<br />

Fonte: Ufficio federale <strong>di</strong> statistica<br />

Nel 2008<br />

3,6 <strong>per</strong>sone<br />

attive<br />

finanziano la ren<strong>di</strong>ta<br />

a1<br />

pensionato<br />

Nel 2040<br />

2,2 <strong>per</strong>sone<br />

attive<br />

finanziano la ren<strong>di</strong>ta<br />

a1<br />

pensionato<br />

I numeri dell’Avs Italia 14 Le ren<strong>di</strong>te – dati 2007<br />

GLI ANZIANI<br />

Meno<br />

lavoratori attivi<br />

e sempre più<br />

anziani<br />

Ti-Press<br />

1,755 milioni<br />

il numero <strong>di</strong> beneficiari<br />

ren<strong>di</strong>te <strong>di</strong> vecchiaia<br />

Avs nel 2007 in Svizzera<br />

31,7 miliar<strong>di</strong><br />

è, in franchi, l’ammontare<br />

totale delle uscite nel 2006<br />

<strong>per</strong> tutta la Svizzera<br />

34,4 miliar<strong>di</strong><br />

è, in franchi, l’ammontare<br />

totale delle entrate nel 2006<br />

<strong>per</strong> tutta la Svizzera<br />

nei costi <strong>di</strong> gestione amministrativa<br />

e <strong>di</strong> reggere pure meglio la<br />

viariabilità dei mercati. È il modello<br />

olandese, insomma, che andrebbe<br />

incentivato anche in Svizzera”.<br />

Modello allettante se si<br />

pensa che la gestione amministrativa<br />

del secondo pilastro costa<br />

Lo stu<strong>di</strong>o<br />

Età e anche ren<strong>di</strong>te più flessibili<br />

<strong>per</strong> salvaguardare la vecchiaia<br />

Per finanziare la ren<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> un pensionato,<br />

oggi il sistema previdenziale<br />

svizzero può contare su 3,6<br />

<strong>per</strong>sone che lavorano, tra meno <strong>di</strong> trent’<strong>anni</strong><br />

saranno soltanto 2,2 <strong>per</strong>sone attive<br />

a finanziare quella pensione. Un trend<br />

uguale a quello <strong>di</strong> tanti altri Paesi europei,<br />

confrontati con il calo demografico e<br />

<strong>una</strong> popolazione sempre più anziana,<br />

che stanno facendo traballare i bilanci<br />

degli istituti <strong>di</strong> previdenza. Proprio sulle<br />

riforme dei sistemi pensionistici in Europa<br />

è centrata <strong>una</strong> ricerca <strong>di</strong> Giuliano<br />

Bonoli <strong>per</strong> l’Idheap, l’Istituto <strong>di</strong> alti stu<strong>di</strong><br />

in amministrazione pubblica <strong>di</strong> Losanna.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o, commissionato dall’Ufficio federale<br />

delle assicurazioni sociali, ha in<strong>di</strong>viduato<br />

le linee guida <strong>di</strong> queste riforme:<br />

rendere flessibile l’età del pensionamento,<br />

far <strong>di</strong>pendere l’entità delle presta-<br />

Austria<br />

Francia<br />

Grecia<br />

Germania<br />

Spagna<br />

OCSE<br />

Svizzera<br />

Inghilterra<br />

Olanda<br />

Irlanda<br />

3,4<br />

5,0<br />

5,7<br />

7,2<br />

6,8<br />

8,1<br />

11,5<br />

11,4<br />

12,6<br />

12,4<br />

Quanto costa<br />

la previdenza<br />

Incidenza in %<br />

sul Pil della spesa<br />

pensionistica<br />

Fonte: Ocse<br />

circa 2,5 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> franchi, come<br />

denunciato da <strong>una</strong> associazione<br />

<strong>di</strong> piccole e me<strong>di</strong>e imprese contrarie<br />

alla riduzione del tasso <strong>di</strong><br />

conversione. “Con simili spese<br />

l’Avs avrebbe chiuso da un pezzo”<br />

sottolinea Mirante.<br />

Per l’economista Christian Ma-<br />

zioni previdenziali dall’evoluzione economica<br />

e demografica e creare dei meccanismi<br />

<strong>di</strong> compensazioni sociali <strong>per</strong> attutire<br />

l’effetto dei fattori penalizzanti. Lo<br />

stu<strong>di</strong>o in<strong>di</strong>ca anche le possibili soluzioni<br />

<strong>per</strong> la Svizzera, combinando <strong>di</strong>verse misure,<br />

tra cui <strong>una</strong> maggiore flessibilità <strong>per</strong><br />

l’età del pensionamento: da un limite minimo<br />

<strong>di</strong> 60-62 <strong>anni</strong>, con prestazioni ridotte<br />

in certi casi, ad un’eta massima <strong>di</strong><br />

70 <strong>anni</strong>. Ma è proprio il pensionamento<br />

flessibile il nervo sco<strong>per</strong>to nell’acceso <strong>di</strong>battito<br />

sull’ennesima revisione dell’Avs,<br />

l’Assicurazione vecchiaia e su<strong>per</strong>stiti. Sul<br />

principio della flessibilità sono quasi tutti<br />

d’accordo, ma su come finanziare questo<br />

modello tra destra e sinistra ci sono fronti<br />

contrapposti, con poco spazio <strong>per</strong> un<br />

possibile compromesso.<br />

l.d.a.<br />

2’210 franchi<br />

la ren<strong>di</strong>ta massima<br />

1’724 franchi<br />

la ren<strong>di</strong>ta me<strong>di</strong>a<br />

1’105 franchi<br />

la ren<strong>di</strong>ta minima<br />

razzi, il secondo pilastro va considerato<br />

a tutti gli effetti, un’assicurazione<br />

sociale, i cui investimenti<br />

devono essere il più sicuri e stabili<br />

possibili: “Farlo <strong>di</strong>pendere dall’andamento<br />

dei mercati finanziari,<br />

a rischio <strong>per</strong> loro stessa natura,<br />

come si è fatto sino adesso è<br />

<strong>per</strong>icoloso”. Bisogna, quin<strong>di</strong>, riorientare<br />

gli investimenti sull’economia<br />

reale, quella della produzione<br />

<strong>di</strong> beni e servizi, sottolinea<br />

Rossi: “Che non è detto renda<br />

meno dei mercati finanziari”. Investimenti<br />

che vanno in<strong>di</strong>rizzati<br />

soprattutto all’interno del Paese,<br />

precisa Marazzi: “I fon<strong>di</strong> pensione<br />

potrebbero essere usati <strong>per</strong><br />

misure anticicliche come la costruzione<br />

<strong>di</strong> alloggi popolari o investiti<br />

in buoni del tesoro e non<br />

nel sostenere la finanziarizzazione<br />

dell’economia”. Intanto si<br />

potrebbe pure fare altro: “Per cominciare<br />

- aggiunge Rossi - le<br />

gran<strong>di</strong> casse pensioni private dovrebbero<br />

ridurre gli stipen<strong>di</strong> d’oro<br />

dei manager e i <strong>di</strong>viden<strong>di</strong> degli<br />

azionisti, e accantonare fon<strong>di</strong> <strong>per</strong><br />

le pensioni”. Mentre si infiamma il<br />

confronto sul voto, alle orecchie<br />

dei pensionati suona sempre più<br />

beffardo l’articolo 113 della Costituzione,<br />

secondo cui Avs e secondo<br />

pilastro devono “rendere<br />

possibile l’adeguata continuazione<br />

del tenore <strong>di</strong> vita abituale”.<br />

Ma con i chiari <strong>di</strong> l<strong>una</strong> demografici<br />

é l’intero complesso previdenziale<br />

che rischia <strong>di</strong> traballare.<br />

ldagostino@caffe.ch


$<br />

2/La storia<br />

In Ticino<br />

CORRADO GALIMBERTI<br />

È<strong>una</strong> <strong>di</strong>visione netta tra domiciliati<br />

e frontalieri quella<br />

che caratterizza chi lascia<br />

intatte le ren<strong>di</strong>te<br />

del secondo pilatro<br />

sino all’età della<br />

pensione e chi, al<br />

contrario, preferisce<br />

servirsene subito.<br />

“Diciamo che, in<br />

generale, i <strong>due</strong><br />

terzi degli assicurati<br />

preferiscono<br />

lasciare dov’è il<br />

proprio capitale,<br />

mentre solo un<br />

terzo lo ritira -<br />

spiega al Caffé<br />

Emilio Corti, capo<br />

agenzia della Fondazione<br />

istituto<br />

collettore, assicurazione<br />

che gestisce<br />

il secondo pilastro<br />

-. Le proporzioni cambiano<br />

se si parla <strong>di</strong> frontalieri o, più in<br />

generale, <strong>di</strong> stranieri che decidono<br />

<strong>di</strong> lasciare la Svizzera e fare<br />

ritorno al Paese d’origine. “In<br />

questo caso - continua Corti - le<br />

proporzioni si invertono e tra i<br />

frontalieri che ritornano in Italia,<br />

la maggioranza preferisce non<br />

aspettare sino alla pensione”.<br />

Uno dei motivi, il principale, <strong>per</strong><br />

cui un assicurato può chiedere <strong>di</strong><br />

ritirare il secondo pilastro, é l’acquisto<br />

della casa primaria.<br />

1/La storia<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

3<br />

Impiegato, 46 <strong>anni</strong>, ora paga <strong>una</strong> rata più bassa dell’affitto<br />

Ho preso casa e ho fatto la cosa giusta<br />

MAURO SPIGNESI<br />

Niente da fare, invece, se uno<br />

svizzero vuole trasferirsi in <strong>una</strong><br />

landa assolata <strong>di</strong> qualche Paese<br />

dell’Unione europea <strong>per</strong> svenrnare<br />

in <strong>una</strong> seconda casa. Ma c’è<br />

un ma. “Ci sono svizzeri, o domiciliati,<br />

che ritirano il proprio capitale<br />

- precisa Corti -. Di solito si<br />

tratta <strong>per</strong>ò <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone che hanno<br />

somme considerevoli su cui fare<br />

affidamento”. E, come “somme<br />

considerevoli”, Corti in<strong>di</strong>ca capitali<br />

su<strong>per</strong>iori al mezzo milione <strong>di</strong><br />

franchi.<br />

<strong>anni</strong> fa ho deciso, ho portato<br />

via tutto e oggi, vista la piega<br />

“Tre<br />

che ha preso l’andamento del<br />

secondo pilastro, non mi pento affatto”.<br />

Fabrizio I. ha 46 <strong>anni</strong>, vive in un paese<br />

della Mesolcina, è impiegato. “Non pago<br />

più l’affitto e ho un’abitazione <strong>di</strong> proprietà<br />

che negli <strong>anni</strong> è destinata a crescere<br />

<strong>di</strong> valore. È successo tutto in fretta e<br />

quasi <strong>per</strong> caso. Era la fine del 2007 e stavo<br />

compilando la <strong>di</strong>chiarazione delle imposte.<br />

Mi sono accorto che non avevo nulla<br />

da detrarre, nel frattempo il mio ex padrone<br />

<strong>di</strong> casa mi aveva annunciato che<br />

voleva vendere e m’aveva chiesto se fossi<br />

intenzionato a comprare, ma io avevo<br />

poco capitale <strong>per</strong>sonale. Sono andato in<br />

banca e mi sono fatto dare un prospetto.<br />

Ho inoltre chiesto informazioni all’assicurazione<br />

della previdenza professionale<br />

e ho visto che potevo farmi liquidare <strong>per</strong><br />

Impiegata, 50 <strong>anni</strong>, alla fine si ritroverà con 1500 franchi mensili<br />

Ho i sol<strong>di</strong> nella cassa ma ho paura<br />

IL TIMORE<br />

‘Più <strong>di</strong> <strong>una</strong><br />

volta ho<br />

pensato <strong>di</strong><br />

usare<br />

quel denaro’<br />

po’ sinceramente mi sono<br />

pentita. Oggi vedo le ren<strong>di</strong>te “Un<br />

sempre più instabili, si sentono<br />

voci sulle casse pensioni non certo<br />

rassicuranti e più d’<strong>una</strong> volta ho pensato<br />

che forse sarebbe stato conveniente<br />

portar via tutto e magari acquistare<br />

<strong>una</strong> casa tutta mia, o ristrutturare<br />

quella dei miei genitori che un giorno,<br />

s<strong>per</strong>o il più lontano possibile, <strong>di</strong>venterà<br />

mia”. Kathia S. ha quasi 50 <strong>anni</strong>, lavora<br />

(è impiegata in <strong>una</strong> fiduciaria) e vive nel<br />

Mendrisiotto. “Quando mi arriva<br />

l’estratto conto a fine anno vedo che la<br />

cifra del secondo pilastro cresce bene.<br />

Eppure la gioia dura poco, ho paura che<br />

possa succedere qualcosa. Lo abbiamo<br />

visto con le banche: chi aveva sol<strong>di</strong> investiti<br />

ed era abituato a guadagnare<br />

bene ha assistito a un brusco rallentamento<br />

e poi ha cominciato ad avere terrore.<br />

Conosco gente che quando legge il<br />

le<br />

TAPPE<br />

LA RENDITA<br />

In origine<br />

Il secondo pilastro<br />

prevedeva <strong>una</strong> ren<strong>di</strong>ta<br />

del 7,2%<br />

IL CAPITALE<br />

Per ogni 100 mila franchi<br />

<strong>di</strong> capitale la ren<strong>di</strong>ta<br />

garantita era <strong>di</strong><br />

7.200 franchi<br />

IL PARLAMENTO<br />

Il Parlamento, nel 2003,<br />

decide <strong>di</strong> ridurre<br />

il tasso al 6,8 %<br />

entro il 2014<br />

LA REVISIONE<br />

Nel 2007 è stato votato<br />

un ulteriore<br />

abbassamento:<br />

dal 6,8% al 6,4%<br />

LA VOTAZIONE<br />

Mantenere l’attuale<br />

tasso al 6,8% e non<br />

portarlo al 6,4% come<br />

deciso dal parlamento<br />

COSA CAMBIA<br />

Con la revisione, un<br />

capitale <strong>di</strong> 100mila<br />

franchi, frutta 6’400<br />

franchi, anziché 7’000<br />

IL FUTURO<br />

‘Tra i miei<br />

amici c’è chi è<br />

preoccupato<br />

<strong>per</strong> cosa<br />

rimarrà<br />

dei sol<strong>di</strong><br />

risparmiati’<br />

rapporto dell’ istituto, dove ha depositato<br />

i risparmi, e vede quanto ha <strong>per</strong>so<br />

non si dà pace. Ho fatto quattro calcoli e<br />

avendo versato costantemente cifre<br />

piuttosto interessanti, dalla previdenza<br />

professionale dovrei avere <strong>una</strong> ren<strong>di</strong>ta<br />

mensile <strong>di</strong> circa 1500 franchi. Non è<br />

poco. Mi sono anche fatta un conto <strong>per</strong><br />

il terzo pilastro con <strong>una</strong> assicurazione<br />

dove verso un’altra piccola cifra, e alla<br />

fine dovrei avere altri 500 franchi. In<br />

tutto, quando andrò in pensione, dovrei<br />

<strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> 2.000 franchi oltre l’Avs. E<br />

questo mi consentirebbe <strong>di</strong> vivere tranquillamente,<br />

anche <strong>per</strong>ché <strong>di</strong> affitto<br />

pago 1.200 franchi, sono single e <strong>di</strong> altre<br />

uscite costanti ho soltanto il leasing<br />

dell’auto, attorno ai 400 franchi ogni<br />

mese”.<br />

“Ho cominciato a lavorare che ero<br />

molto giovane e ho messo da parte<br />

molto poco, <strong>per</strong>ché ho scelto <strong>di</strong> fare<br />

viaggi, <strong>di</strong> togliermi tutte le sod<strong>di</strong>sfazioni.<br />

D’altronde non avere figli se da<br />

<strong>una</strong> parte ti porta a ripensamenti quoti<strong>di</strong>ani,<br />

dall’altra ti offre parecchia libertà<br />

<strong>di</strong> manovra. C’è un altro aspetto ancora:<br />

non ho mai comprato casa <strong>per</strong>ché ho<br />

cambiato <strong>di</strong>verse volte appartamento.<br />

Se ne vedevo uno che mi piaceva <strong>di</strong> più<br />

cercavo un subentrante e il gioco era<br />

fatto. Oggi vivo in un bilocale che mi<br />

piace molto, ha <strong>per</strong>sino il camino. Il padrone<br />

<strong>di</strong> casa non lo venderà mai <strong>per</strong>ché<br />

pensa <strong>di</strong> lasciarlo ai figli. Io ci resterò<br />

sino a quando mi lascerà. Ma so<br />

che poi andrò nella casa dove sono cresciuta,<br />

quella dei miei genitori. E allora<br />

potrò davvero decidere se portar via i<br />

sol<strong>di</strong> del secondo pilastro <strong>per</strong> compiere<br />

<strong>una</strong> vigorosa ristrutturazione. Naturalmente<br />

s<strong>per</strong>o che il valore della ren<strong>di</strong>ta<br />

resti sempre a buoni livelli. Altrimenti<br />

sarà <strong>una</strong> delusione”. m.sp<br />

l’acquisto <strong>di</strong> <strong>una</strong> abitazione propria primaria.<br />

L’appartamento costava 680 mila<br />

franchi. Dal conto del secondo pilastro<br />

ho portato via 180 mila franchi, praticamente<br />

tutto quello che avevo e ho pagato<br />

il 5 <strong>per</strong> cento <strong>di</strong> tasse, dunque tra <strong>una</strong><br />

cosa l’altra circa 10 mila franchi. Altri 50<br />

mila li avevo da parte. La banca mi ha<br />

fatto un’ipoteca <strong>di</strong> circa 450 mila franchi,<br />

con <strong>una</strong> rata mensile <strong>di</strong> 1.300. Prima ogni<br />

fine mese pagavo <strong>una</strong> pigione <strong>di</strong> 2.200<br />

franchi, ma non mi rimaneva nulla, non<br />

avevo un bene mio. Ora almeno faccio un<br />

investimento”.<br />

“Svuotando il conto del secondo pilastro<br />

tuttavia mi sono accorto che sarei rimasto<br />

sco<strong>per</strong>to <strong>per</strong> il futuro. Così con i sol<strong>di</strong><br />

risparmiati dalla rata dell’affitto e aggiungendone<br />

altri ho deciso <strong>di</strong> fare <strong>due</strong> terzi<br />

pilastri <strong>di</strong> previdenza in<strong>di</strong>viduale. Con<br />

uno riesco a fare <strong>una</strong> detrazione dalle imposte,<br />

<strong>per</strong>ché la legge lo consente, con<br />

Il responsabile dell’assicurazione<br />

precisa che, negli ultimi <strong>anni</strong>, la<br />

situazione non ha subito alcun<br />

cambiamento e che la tendenza<br />

<strong>di</strong> tenere il proprio capitale invece<br />

<strong>di</strong> ritirarlo è <strong>una</strong> costante da<br />

sempre. Crisi o non crisi.<br />

Tra chi ritira la pensione ci sono<br />

anche coloro che aprono un’attività<br />

in proprio, ma sono <strong>una</strong> minoranza.<br />

“In ogni caso - <strong>di</strong>ce - è<br />

l’Avs a stabilire i criteri in base ai<br />

quali concedere o meno lo status<br />

<strong>di</strong> lavoratore in<strong>di</strong>pendente, non<br />

l’altro mi finanzio un arrotondamento<br />

della pensione, che andrà ad aggiungersi<br />

all’Avs quando finirò <strong>di</strong> lavorare. Bisogna<br />

essere prudenti, mai rimanere senza <strong>una</strong><br />

ren<strong>di</strong>ta sicura. Lo <strong>di</strong>co io che non ho figli<br />

e dunque non dovrei preoccuparmi più<br />

<strong>di</strong> tanto. Ma non si sa mai cosa potrà succedere<br />

tra qualche anno”.<br />

“Ripeto: sono sempre più convinto d’aver<br />

fatto la scelta giusta. Oggi ho la mia casa e<br />

se penso <strong>di</strong> farci un lavoro, un miglioramento,<br />

<strong>una</strong> ritrutturazione, so che servirà<br />

<strong>per</strong> me e che farà automaticamente aumentare<br />

il valore del bene. Non sono, insomma,<br />

sol<strong>di</strong> buttati dalla finestra. Oggi<br />

vedo colleghi e amici preoccupati <strong>per</strong> la<br />

ren<strong>di</strong>ta della previdenza professionale.<br />

C’è chi in quel conto ha somme importanti<br />

e non sa se tra qualche anno,<br />

quando andrà in pensione, potrà ricevere<br />

<strong>una</strong> cifra corrispondente”.<br />

mspignesi@caffe.ch<br />

Soprattutto i frontalieri preferiscono riscattare il denaro prima del raggiungimento dei 65 <strong>anni</strong><br />

Un terzo degli assicurati<br />

preleva il capitale in anticipo<br />

INVESTIMENTI<br />

Tra chi ritira il fondo pochi lo<br />

fanno <strong>per</strong> <strong>una</strong> nuova attività<br />

Svizzeri ma anche<br />

domiciliati mettono<br />

mano alla Lpp<br />

se il fondo su<strong>per</strong>a<br />

il mezzo milione<br />

Ti-Press<br />

noi”. Con l’entrata in vigore dei Bilaterali,<br />

chi si trasferisce all’estero<br />

ed è citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> uno dei 27 Paesi<br />

dell’Unione europea è sottoposto<br />

a non pochi controlli<br />

<strong>per</strong> verificare se <strong>per</strong>cepisce<br />

ren<strong>di</strong>te anche<br />

nel Paese d’origine.<br />

E, in questo<br />

caso, le cose cambiano.<br />

Quello che molti comunque<br />

non sanno,<br />

è che ogni assicurazione<br />

può concedere<br />

ren<strong>di</strong>te maggiori<br />

del minimo legale.<br />

“Attualmente la<br />

legge stabilisce un<br />

tasso minimo del<br />

6,8% - spiega Corti -<br />

ma nessuno impe<strong>di</strong>sce,<br />

e infatti accade,<br />

che alcune assicura-<br />

Ti-Press<br />

zioni paghino <strong>di</strong><br />

più”. Capita dunque<br />

che i consigli <strong>di</strong> amministrazione<br />

decidano <strong>di</strong> accordare ai propri<br />

assicurati <strong>per</strong>centuali anche su<strong>per</strong>iore<br />

al 7%”. Solitamente sono i<br />

membri del consiglio <strong>di</strong> fondazione<br />

a decidere e, in ambito lavorativo,<br />

le commissioni paritetiche<br />

tra rappresentanti dei lavoratori<br />

e dei datori <strong>di</strong> lavoro. “Questo<br />

è quanto stabilisce la legge -<br />

afferma Corti -. Se poi, nella pratica,<br />

le cose si svolgano <strong>di</strong>versamente<br />

non saprei...”<br />

cgalimberti@caffe.ch


4<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

Il risentimento<br />

e l’amarezza<br />

degli stranieri.<br />

Il 25% <strong>di</strong> chi risiede<br />

in Ticino, senza<br />

citta<strong>di</strong>nanza elvetica,<br />

non può partecipare<br />

alla vita politica<br />

“Paghiamo<br />

le tasse,<br />

abbiamo <strong>di</strong>ritto<br />

<strong>di</strong> votare!”<br />

CLEMENTE MAZZETTA<br />

stranieri<br />

in<br />

T i c i n o<br />

l a v o -<br />

rano e<br />

“Gli<br />

p a g a n o<br />

le tasse. . davvero un peccato<br />

che il Gran consiglio non abbia<br />

concesso loro il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto,<br />

nemmeno a livello com<strong>una</strong>le.<br />

Sarebbe stato utile <strong>per</strong> <strong>una</strong><br />

maggiore integrazione”. Dominic<br />

Savio Mannamplackal, 56<br />

<strong>anni</strong>, in<strong>di</strong>ano, è uno dei tanti<br />

stranieri che vivono in Svizzera.<br />

Lui <strong>per</strong>ò è uno che vota, essendosi<br />

naturalizzato. “Mi sono<br />

pure can<strong>di</strong>dato <strong>per</strong> il Gran consiglio<br />

– <strong>di</strong>ce –, il mio sogno è vedere<br />

<strong>una</strong> <strong>per</strong>sona <strong>di</strong> colore<br />

eletta in Gran consiglio. Ma ora<br />

voglio esprimere lo scontento <strong>di</strong><br />

tutti gli altri<br />

stranieri, ben<br />

il 25%, che si<br />

sente esclusodalla<br />

vita politica.<br />

Non si<br />

chiede, che<br />

so, <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare<br />

sindaco<br />

<strong>di</strong> Lugano, ma<br />

solo <strong>di</strong> esprimersi<br />

in merito<br />

alle scelte,<br />

alle decisioni<br />

l o c a l i ”. Q u e l<br />

<strong>di</strong>ritto voto e<br />

<strong>di</strong> eleggibilità<br />

nei Comuni,<br />

negato dalla<br />

7500<br />

7000<br />

6500<br />

6000<br />

Fonte: Ufficio federale <strong>di</strong> statistica<br />

recente decisione del Gran<br />

Consiglio, bocciando la proposta<br />

del socialista Manuele Bertoli,<br />

è il tema che oggi tiene<br />

banco nelle comunità straniere.<br />

Tra amarezza e risentimento è<br />

<strong>una</strong> decisione non ancora metabolizzata,<br />

anche <strong>per</strong> il fatto<br />

che i politici non lo ritengono<br />

<strong>una</strong> questione prioritaria. Visto<br />

anche, si è detto, che questo <strong>di</strong>ritto<br />

non è reclamato a gran<br />

voce dagli stessi stranieri.<br />

Ma è davvero così? “Io <strong>di</strong>co che<br />

lo straniero che vive e lavora in<br />

Svizzera, e che si sente integrato,<br />

deve poter votare a livello<br />

cantonale, o almeno com<strong>una</strong>le”,<br />

sostiene Mumina Contessi Ibrahim,<br />

rappresentante della Comunità<br />

africana, d’origine somala.<br />

Analogamente Cristina<br />

Signorini-Konjusha dell’ Associazione<br />

<strong>per</strong> l’integrazione dei<br />

kosovari (Spik) riba<strong>di</strong>sce: “In<br />

un ottica <strong>di</strong> su<strong>per</strong>amento delle<br />

logiche nazionaliste, che premi<br />

l’appartenenza <strong>di</strong> lunga durata<br />

ad <strong>una</strong> collettività, il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />

voto agli stranieri deve essere<br />

considerato <strong>una</strong> misura giusta.<br />

Perchè crea un vincolo più forte<br />

con la comunità d’appartenenza,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dalla nazionalità d’origine. Così<br />

si facilita e si migliora il processo<br />

d'integrazione”. Ma così<br />

non sarà.<br />

Ticino ancora più chiuso, magari,<br />

<strong>per</strong> le preoccupazione in-<br />

GLI STRANIERI AL VOTO<br />

dotte dalla crisi economica?<br />

“Forse la crisi può aver influito<br />

su questa decisione – sostiene<br />

Süglün Ibrahim, presidente Associazione<br />

culturale turca del<br />

canton Ticino –, ma credo che i<br />

tempi siano maturi <strong>per</strong> concedere<br />

questo <strong>di</strong>ritto almeno <strong>per</strong> i<br />

Comuni, come è già successo in<br />

altre città svizzere, a Neuchâtel,<br />

ad esempio. Garantire agli stranieri<br />

la possibilità <strong>di</strong> votare è un<br />

modo intelligente <strong>per</strong> integrarli<br />

e che elimina <strong>una</strong> barriera fra le<br />

<strong>per</strong>sone”.<br />

Sì al voto com<strong>una</strong>le anche <strong>per</strong><br />

Mario Appavou, presidente<br />

dell’Associazione delle Mauritius:<br />

“Concordo che <strong>per</strong> il <strong>di</strong>ritto<br />

<strong>di</strong> voto nazionale bisogna avere<br />

la nazionalità come previsto<br />

dalla legge. Ma <strong>per</strong>i comuni sa-<br />

La<br />

popolazione<br />

svizzera<br />

dal 1970<br />

a oggi<br />

Dati in migliaia<br />

I contrari<br />

rebbe giusto concederlo prima”.<br />

Per <strong>una</strong> questione <strong>di</strong> giustizia,<br />

<strong>di</strong> equità riba<strong>di</strong>sce Thuraiappah<br />

Balasandran, 68 <strong>anni</strong>, presidente<br />

dell’Associazione Tamil:<br />

“Sarebbe giusto concedere il<br />

voto a livello com<strong>una</strong>le a chi<br />

vive in Ticino”. Insomma, un<br />

“Non è xenofobia,<br />

ma è soltanto<br />

questione <strong>di</strong> coerenza”<br />

Contrari all’idea <strong>di</strong> concedere il<br />

voto agli stranieri, ma il loro “no”<br />

è <strong>una</strong> questione <strong>di</strong> principio, <strong>di</strong><br />

regole, <strong>per</strong>chè l’accesso all’urna riservato<br />

soltanto a chi si naturalizza non<br />

deve lasciare spazio ad alc<strong>una</strong> forma <strong>di</strong><br />

xenofobia. “Premetto che sono netta-<br />

“La facoltà <strong>di</strong> esprimersi<br />

e <strong>di</strong> essere ascoltati è <strong>una</strong> cosa,<br />

ma prendere decisioni è altro”<br />

Cer/Bossi<br />

Acquisizione<br />

della<br />

nazionalità<br />

svizzera<br />

secondo<br />

l’origine<br />

10,8<br />

Asia<br />

5,3<br />

Altri (Europa)<br />

4,6<br />

7,3<br />

Germania, Austria<br />

e Liechtenstein<br />

7.701.856 2,5<br />

la popolazione svizzera<br />

Francia<br />

registrata nel 2008 con<br />

6,5<br />

l’ultima statistica federale<br />

Turchia<br />

que<br />

mente favorevole a qualsiasi forma che<br />

<strong>per</strong>metta <strong>una</strong> maggiore integrazione<br />

<strong>per</strong> i citta<strong>di</strong>ni stranieri, ma concedere il<br />

voto anche solo a livello com<strong>una</strong>le<br />

penso sia <strong>per</strong>icoloso – spiega Boris Magrini,<br />

ticinese nel consiglio <strong>di</strong> fondazione<br />

<strong>di</strong> Pro Helvetia -. Se il consiglio <strong>di</strong><br />

Stato avesse dato il suo assenso <strong>per</strong> me<br />

5,9%<br />

America<br />

%<br />

2,5%<br />

ce<br />

4,<br />

rammarico generale <strong>per</strong> l’occasione<br />

<strong>per</strong>sa, come afferma<br />

Amina Sulser Oubaizi, della comunità<br />

Magreb, me<strong>di</strong>atrice interculturale,<br />

che aggiunge<br />

“Sono d’accordo con la proposta<br />

<strong>di</strong> Bertoli ; ma va anche detto<br />

che sono gli stessi stranieri che<br />

%<br />

0,2<br />

Altri Paesi, apoli<strong>di</strong><br />

o nazionalità sconosciuta<br />

andava bene comunque, ma lasciare il<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto solo ai citta<strong>di</strong>ni svizzeri<br />

mi sembra più corente; anche <strong>per</strong> non<br />

<strong>di</strong>ssuadere i citta<strong>di</strong>ni stranieri da quella<br />

strada che porta ad un’integrazione<br />

completa”.<br />

Della stessa opinione il coor<strong>di</strong>natore ticinese<br />

dell’Azione <strong>per</strong> <strong>una</strong> Svizzera<br />

neutrale e in<strong>di</strong>pendente (Asni), Mauro<br />

Damiani, che <strong>di</strong>stingue i vari <strong>di</strong>ritti riservati<br />

ai citta<strong>di</strong>ni stranieri che, comunque,<br />

vorrebbero contare <strong>di</strong> più<br />

nella vita politica del Paese. “Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />

esprimere le proprie opinioni è <strong>una</strong><br />

cosa, come quello <strong>di</strong> essere ascoltati,<br />

ma il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> prendere decisioni è<br />

un’altra cosa – spiega -. Conosco citta<strong>di</strong>ni<br />

stranieri che si <strong>di</strong>mostrano più<br />

‘svizzeri’ <strong>di</strong> altri che già lo sono, ma l’integrazione<br />

completa è quando si vuole<br />

far parte pienamente, anche politicamente,<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> comunità e non solo <strong>per</strong><br />

3<br />

39,5<br />

Bosnia Erzegovina, Croazia,<br />

Macedonia, Slovenia,<br />

Serbia e Montenegro<br />

17,5<br />

Italia, Portogallo, Spagna<br />

devono appropriarsi dei loro <strong>di</strong>ritti,<br />

della storia del paese, <strong>per</strong><br />

essere cre<strong>di</strong>bili e soprattutto <strong>per</strong><br />

non essere strumentalizzati politicamente.<br />

È ancora un lungo<br />

cammino”. Da fare assieme alla<br />

popolazione ticinese “doc”.<br />

cmazzetta@caffe.ch<br />

Fonte: Ufficio federale <strong>di</strong> statistica<br />

22,3%<br />

la popolazione<br />

residente<br />

straniera rispetto<br />

alla popolazione<br />

totale<br />

5%<br />

gli stranieri nati in<br />

Svizzera sul totale<br />

della popolazione<br />

IL VOTO<br />

Respinto<br />

dal consiglio<br />

<strong>di</strong> Stato il voto<br />

agli stranieri<br />

esprimersi su tematiche locali. Insomma,<br />

la madre patria è <strong>una</strong>, e ci<br />

stiamo abituando, purtroppo, al tutto e<br />

subito”.<br />

Che il <strong>di</strong>ritto al voto, <strong>per</strong> gli stranieri,<br />

sia la fine <strong>di</strong> un excursus ben definito è<br />

un concetto che il granconsigliere plrt<br />

Andrea Giu<strong>di</strong>ci ha richiamato più volte.<br />

“Che il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto sia l’ultimo passo<br />

del processo <strong>di</strong> integrazione è un opinione<br />

così ripetuta e con<strong>di</strong>visa che<br />

sembra essersi trasformata in mantra –<br />

commenta -. Resta il fatto che il passaporto<br />

svizzero non deve essere negato<br />

ai citta<strong>di</strong>ni stranieri, ma mi sembra logico<br />

e con<strong>di</strong>visibile da tutti che sia concesso,<br />

con il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto, alla fine <strong>di</strong><br />

un processo d’integrazione. E se questa<br />

integrazione avvenisse <strong>per</strong> convinzione,<br />

e non solo <strong>per</strong> interesse, sarebbe<br />

ancora meglio”.<br />

e.r.b.<br />

@<br />

www.ticinomultietnico.ch<br />

www.ch.ch/schweiz<br />

www.meltingpot.org<br />

Il sociologo<br />

“Non passa<br />

la visione<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> società<br />

più a<strong>per</strong>ta”<br />

Un voto <strong>di</strong> pancia, certo,<br />

dettato da incognite e<br />

paura <strong>di</strong> cambiamento,<br />

che tuttavia a lungo andare <strong>di</strong>venta<br />

un atteggiamento <strong>per</strong>icoloso<br />

e miope. Questa, in breve<br />

sintesi, la lettura del sociologo<br />

Sandro Cattacin sulla bocciatura<br />

del Parlamento ticinese dell'iniziativa<br />

parlamentare che chiedeva<br />

<strong>di</strong> estendere il voto agli stranieri<br />

in materia com<strong>una</strong>le. “È<br />

sufficiente qualche fatto <strong>di</strong> cronaca<br />

nera o la questione <strong>di</strong> cui si<br />

parla tanto ora, quella attorno al<br />

burka, e tutto si mischia. Il risultato<br />

è <strong>di</strong> totale chiusura, senza<br />

appello”, aggiunge.<br />

Tuttavia professore, questa<br />

scelta dei nostri politici non<br />

sorprende più <strong>di</strong> tanto. O no?<br />

“Vero. Più che in altre città svizzere<br />

fatica a insinuarsi un <strong>di</strong>scorso<br />

<strong>di</strong> a<strong>per</strong>tura e tolleranza”.<br />

Come se lo spiega?<br />

“Il Ticino non è un contesto urbano<br />

e <strong>di</strong> confronto. È un cantone<br />

dove c’è invece tanta paura e<br />

non si è ancora assorbito il concetto<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> società più a<strong>per</strong>ta al<br />

nuovo, al <strong>di</strong>verso, all’altro”.<br />

Con che conseguenze?<br />

“Un ritrarsi su sè stessi. Succede<br />

<strong>di</strong> fronte a qualcosa che non<br />

compren<strong>di</strong>amo”.<br />

SANDRO CATTACIN<br />

Sociologo<br />

all’Università<br />

<strong>di</strong> Ginevra<br />

Servirebbe più curiosità allora?<br />

“Una sana curiosità <strong>per</strong>ò. Non<br />

quella da fiera. Piuttosto un sentimento<br />

simile all’empatia, che<br />

spinga davvero a considerare l’altro<br />

non <strong>una</strong> cosa ma <strong>una</strong> <strong>per</strong>sona<br />

come noi”.<br />

Eppure da tempo siamo ormai<br />

abituati a vivere gomito a gomito<br />

con gli stanieri. Il vicino <strong>di</strong><br />

casa, il collega <strong>di</strong> lavoro,<br />

l’amico dei figli…<br />

“Il problema è <strong>di</strong> rappresentazione.<br />

Non si accetta che queste<br />

<strong>per</strong>sone ci somiglino fino a questo<br />

punto. Eppure…”<br />

Dica professore.<br />

“Dare il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto agli stranieri<br />

invece farebbe bene al Ticino”.<br />

Si spieghi meglio.<br />

“Ci sono tanti posti, soprattutto<br />

nelle valli, vacanti, in cui più nessuno<br />

vuole fare il sindaco o il segretario<br />

com<strong>una</strong>le. Gli stranieri<br />

darebbero <strong>una</strong> grossa mano a livello<br />

amministrativo, non tanto<br />

politico visto che spesso appartengono<br />

a liste civiche”.<br />

Sarebbe davvero un ribaltamento<br />

dell’attuale punto <strong>di</strong> vista.<br />

Un miracolo?<br />

“Occorre iniziare a vedere lo straniero<br />

non come ospite più o<br />

meno gra<strong>di</strong>to o, peggio ancora,<br />

come qualcuno che vuole solo<br />

profittare <strong>di</strong> noi, ma come <strong>una</strong><br />

<strong>per</strong>sona che ha scelto il nostro<br />

Paese <strong>per</strong> darci <strong>una</strong> mano”.<br />

Insomma, ancora <strong>una</strong> volta lo<br />

straniero potrebbe essere<br />

un’opportunità <strong>di</strong> crescita?<br />

“Con un importante potenziale<br />

che <strong>per</strong>ò dev’essere utilizzato.<br />

Occorre partire da <strong>una</strong> legislazione<br />

sulla migrazione che rifletta<br />

questa logica e non ripetere<br />

i soliti concetti triti e ritriti che si<br />

basano solo sulla paura”.<br />

p.g


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6<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

Nuovi salari. Nuovi<br />

contratti. Trasferte<br />

giornaliere.<br />

Ecco i volti<br />

e i risvolti<br />

del nuovo impiego.<br />

Globalizzato<br />

ENZO FAVERO<br />

da Pederobba (Treviso)<br />

Prudenti, circospetti,<br />

anche un po’ arrabbiati.<br />

Sembra tanto<br />

in salita il trasferimento<br />

<strong>di</strong> 80 <strong>di</strong>pendenti<br />

della The<br />

North Face, azienda leader nel<br />

settore dell’abbigliamento tecnico,<br />

all’headquarter euroasiatico<br />

della VF Corporation a Lugano.<br />

“Ma <strong>per</strong>ché ci aspettavamo<br />

qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso dal punto <strong>di</strong><br />

vista umano da un’azienda a cui<br />

abbiamo dato tanto”: spiega Juliana,<br />

Bernhofer, 27enne austriaca,<br />

da nove <strong>anni</strong> alla The<br />

North Face.<br />

A Lugano aspettano a braccia<br />

a<strong>per</strong>te The North Face, il marchio<br />

<strong>di</strong> punta della multinazionale<br />

americana, nella patria dello<br />

sportsystem invece vedono l’o<strong>per</strong>azione<br />

come il fumo negli occhi<br />

<strong>per</strong>ché se ne va la testa pensante<br />

<strong>di</strong> un’azienda in crescita; tanto<br />

che al primo annuncio <strong>di</strong> un trasloco<br />

completo erano stati lanciati<br />

proclami <strong>di</strong> boicottaggio nei<br />

confronti dei prodotti dell’azienda.<br />

Un trasferimento armi<br />

e bagagli che ai pie<strong>di</strong> del Monfenera<br />

avevano interpretato non<br />

tanto come necessità <strong>di</strong> creare sinergie<br />

con gli altri<br />

brand del<br />

gruppo, quanto<br />

<strong>per</strong> le agevolazioni<br />

fiscali del<br />

progetto “Co<strong>per</strong>nico”.<br />

Poi l’accordo che<br />

mantiene <strong>una</strong><br />

parte della The<br />

North Face in<br />

Italia con lo scorporo<br />

interno del<br />

ramo d’azienda ha placato un po’<br />

le acque e a firmarlo è arrivato <strong>di</strong>rettamente<br />

da Lugano Karl Heinz<br />

Salzburger, vicepresidente <strong>di</strong> VF<br />

Corporation e presidente <strong>di</strong> VF<br />

International. Juliana Bernhofer<br />

è <strong>una</strong> delle papabili al trasferimento<br />

a Lugano, lavora al prodotto<br />

e il suo reparto è uno <strong>di</strong><br />

quelli che andrà nella Canton Ticino.<br />

Ci sta pensando, ma si<br />

aspetta un passo da parte della<br />

The North Face, altrimenti.<br />

“Ho 27 <strong>anni</strong>, non sono sposata,<br />

non ho figli, potrei anche tornare<br />

in Austria o cercare un altro posto<br />

–spiega- come potrei anche accettare<br />

<strong>di</strong> andare a Lugano se<br />

l’azienda cambieràatteggiamento.<br />

Io avevo<br />

posto delle con<strong>di</strong>zioni,<br />

finora<br />

mi hanno detto<br />

<strong>di</strong> no”. Perché<br />

faccia il gran<br />

passo attende<br />

<strong>una</strong> cosa precisa:<br />

“Che mi<br />

vengano riconosciute<br />

le<br />

mansioni <strong>di</strong> responsabilità<br />

che<br />

già svolgo”. Il <strong>di</strong>pendente<br />

tipo propenso ad andare<br />

a Lugano è giovane e ha un<br />

curriculum in crescita, vuole fare<br />

es<strong>per</strong>ienza all’estero, è attirato da<br />

uno stipen<strong>di</strong>o alto. Insomma se si<br />

può fare carriera bene, altrimenti<br />

tanto vale guardare altrove. Anche<br />

<strong>per</strong>ché alla The North Face<br />

hanno fatto un po’ <strong>di</strong> conti e sco<strong>per</strong>to<br />

che le loro retribuzione<br />

sono inferiori del 20% a quelle<br />

dei frontalieri in Ticino e del 50%<br />

rispetto alle retribuzioni me<strong>di</strong>e<br />

della Svizzera.<br />

Ci hanno detto – aggiunge Clau<strong>di</strong>a<br />

Carafiglia - che <strong>per</strong>ò in Svizzera<br />

non ci sono contratti, che è<br />

l’azienda che stabilisce le retribuzioni,<br />

ma noi in compenso<br />

avremo l’assistenza <strong>per</strong> gli infortuni<br />

e la malattia”. Ma che a Pederobba<br />

ritengono sia un po’ poco<br />

come contropartita.<br />

Clau<strong>di</strong>a Carafiglia invece rimarrà<br />

a Pederobba. Lei lavora al Costumer<br />

Service, uno dei settori che<br />

rimarranno nella terra dello<br />

Sportsystem grazie all’accordo<br />

stipulato coi sindacati. Ma tanto<br />

IL LAVORO GLOBALIZZATO<br />

Il reportage<br />

tranquilli non si sentono. “Fino a<br />

quando rimarrà a<strong>per</strong>ta The<br />

North Face a Pederobba? Un<br />

anno? Due <strong>anni</strong>?”: è la domanda<br />

che circola frequentemente tra i<br />

<strong>di</strong>pendenti, in maggioranza<br />

donne, un’età me<strong>di</strong>a sui 32 <strong>anni</strong>,<br />

tanti italiani ma anche rumene,<br />

cinesi, francesi, olandesi, statunitensi,<br />

<strong>per</strong>ò ness<strong>una</strong> elvetica. Insomma<br />

un organico cosmopolita<br />

<strong>per</strong> un’azienda a forte internazionalizzazione<br />

e <strong>di</strong> proprietà della<br />

multinazionale VF Corporation e<br />

quin<strong>di</strong> con <strong>una</strong> mentalità maggiormente<br />

<strong>di</strong>sponibile alla flessibilità,<br />

anche territoriale.<br />

Proprio la presenza <strong>di</strong> altri mar-<br />

CLAUDIA CARAFIGLIA<br />

Impiegata addetta al<br />

settore Costumer Service<br />

Come<br />

ti ‘coccolo’<br />

le nuove<br />

aziende<br />

chi concentrati nell’headquarter<br />

euroasiatico <strong>di</strong> Lugano è stato<br />

utilizzato dal management <strong>per</strong><br />

far capire che nel Ticino potrebbe<br />

esserci più possibilità <strong>di</strong> far carriera<br />

potendo passare ad altri<br />

marchi del gruppo. Solo che è<br />

proprio The North Face il marchio<br />

che sta facendo da traino re-<br />

JULIANA BERNHOFER<br />

austriaca, lavora da nove<br />

<strong>anni</strong> alla The North Face<br />

Le ragioni del successo del marketing territoriale <strong>per</strong> gli impren<strong>di</strong>tori<br />

Sconti fiscali, agevolazioni, burocrazia al minimo,<br />

rapporti <strong>di</strong>retti, chiarezza del <strong>di</strong>ritto,<br />

Stato efficiente, sostegno economico. Ecco <strong>per</strong>chè<br />

il progetto Co<strong>per</strong>nico ha funzionato. Non è<br />

stato <strong>una</strong> iniziativa <strong>per</strong> attrarre in Ticino “astronomi<br />

polacchi”, come potrebbe far intendere il nome mutuato<br />

dallo scienziato “inventore” del sistema eliocentrico,<br />

ma industrie, aziende, e quin<strong>di</strong> nuova occupazione.<br />

Un’azione <strong>di</strong> marketing territoriale del<br />

Dipartimento delle finanze e dell’economia, attuata<br />

a partire dal 1997, che ha migliorato la visibilità<br />

del Cantone Ticino all’estero, in Italia<br />

soprattutto, ma non solo. E che ha finalità<br />

precisa <strong>di</strong> aumentare la conoscenza<br />

delle opportunità d’investimento<br />

in Ticino così da favorire nuovi inse<strong>di</strong>amenti.<br />

Il progetto, <strong>di</strong>retto da Arnol<strong>di</strong><br />

Coduri, del <strong>di</strong>partimento dell’economia<br />

del Dfe, ha messo in campo anche <strong>una</strong> nuova modalità<br />

o<strong>per</strong>ativa: ha “coccolato” gli impren<strong>di</strong>tori:<br />

cioè, ha fatto sì che i consulenti della promozione<br />

gistrando incrementi anno dopo<br />

anno, mentre gli altri brand<br />

hanno un po’ il fiatone.<br />

“Pure io chiedevo un inquadramento<br />

<strong>di</strong>verso, un passaggio <strong>di</strong><br />

settore – <strong>di</strong>ce Silvia Lazzarin, impiegata<br />

al retail e quin<strong>di</strong> destinata<br />

a Lugano, o alla cassa integrazione<br />

- sono sei <strong>anni</strong> che seguo<br />

il campionario, se c’è l’opportunità<br />

<strong>di</strong> carriera val la pena<br />

trasferirsi, altrimenti chi ce lo fa<br />

fare?”. La scadenza è l’8 marzo:<br />

<strong>per</strong> quel giorno, in cui oltretutto<br />

ricorre la festa della donna, ci dovrà<br />

essere l’assenso al trasferimento.<br />

Ma il primo screening, in<br />

un incontro con la <strong>di</strong>rezione<br />

delle risorse umane, ci sarà già la<br />

prossima settimana. E in attesa<br />

della scadenza nessuno si arrischia<br />

a mostrare particolare interesse<br />

a fare le valigie, a fare il<br />

transfrontaliere.<br />

“Ovvio –<strong>di</strong>ce Juliana Bernhofermagari<br />

con un muto da pagare<br />

qui e l’affitto da pagare lì, chi andrà<br />

là e qui lascerà la famiglia<br />

prenderà casa nel comasco, non<br />

nel Ticino, <strong>per</strong> <strong>una</strong> <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />

costi. E il venerdì tornerà a casa.<br />

Proprio <strong>per</strong> questi viaggi sono<br />

stati previsti nell’accordo i 500<br />

euro mensili <strong>per</strong> <strong>due</strong> <strong>anni</strong>, sol<strong>di</strong><br />

che non <strong>per</strong>cepirà chi utilizza la<br />

vettura aziendale”.<br />

SILVIA LAZZARIN<br />

Impiegata nel settore<br />

retail, in futuro a Lugano<br />

A PEDEROBBA<br />

Un momento<br />

della riunione<br />

sul “caso North<br />

Face” nel<br />

comune<br />

trevigiano; nelle<br />

foto sotto, lo<br />

stabilimento<br />

“The North<br />

Face e, a<br />

destra, <strong>due</strong><br />

immagini degli<br />

interni del<br />

moderno<br />

e<strong>di</strong>ficio<br />

“In Ticino saremo poco tutelati”<br />

Le paure dei <strong>di</strong>pendenti della “North Face” <strong>di</strong> Treviso che <strong>di</strong>cono no al trasloco<br />

Il progetto<br />

Le nostre entrate<br />

sono inferiori<br />

del 20% a quelle<br />

dei frontalieri<br />

in Ticino<br />

1146<br />

<strong>di</strong>tte estere<br />

solo a gennaio<br />

<strong>per</strong> lavori e<strong>di</strong>li<br />

200<br />

aziende<br />

arrivate in 13<br />

in Ticino<br />

economica lavorassero a sostegno del singolo impren<strong>di</strong>tore.<br />

Un’o<strong>per</strong>a <strong>di</strong> interme<strong>di</strong>azione tra la pubblica<br />

amministrazione, il mondo economico e le associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria <strong>per</strong> riportare il Ticino al centro<br />

del mercato e che ha attirato (o dato avvio), nel<br />

cantone in questi 13 <strong>anni</strong>, a 200 nuove aziende. Oltre<br />

a rafforzare il substrato economico<br />

industriale, si è <strong>di</strong>versificato<br />

l’economia del cantone,<br />

non solo piazza finanziaria,<br />

ma anche un polo<br />

industriale e commerciale, ben<br />

posizionato tra Nord e sud Europa.<br />

Informazioni precise, semplificazioni<br />

della burocrazia, sportello<br />

unico, ovvero unico ufficio con cui trattare,<br />

e soprattutto l’in<strong>di</strong>cazione delle misure <strong>di</strong><br />

sostegno economico e <strong>di</strong> agevolazione fiscali, le<br />

cause del successo del progetto Co<strong>per</strong>nico in questi<br />

<strong>anni</strong>.<br />

c.m.<br />

@<br />

www.thenorthface.com<br />

www.co<strong>per</strong>nico.ch<br />

www.ti.ch<br />

Le aziende<br />

Dall’Italia<br />

ben 90<br />

società<br />

in 12 <strong>anni</strong><br />

La pubblicità è l’anima<br />

del commercio. Concetto<br />

<strong>di</strong>mostrato dal<br />

progetto Co<strong>per</strong>nico, che in<br />

poco più <strong>di</strong> un decennio<br />

ha “battezzato” in Ticino<br />

circa 200 nuove aziende.<br />

La gran parte proveniente<br />

dall’Italia. Tanto che del<br />

Ticino si parla come del<br />

“para<strong>di</strong>so delle piccole e<br />

me<strong>di</strong>e imprese italiane”.<br />

Una novantina infatti le<br />

aziende italiane che, proprio<br />

grazie a Co<strong>per</strong>nico,<br />

hanno potuto godere dei<br />

vantaggi e degli incentivi<br />

(fiscali, ma non solo) e si<br />

sono così inse<strong>di</strong>ate in Ticino.<br />

Uno degli ultimi casi<br />

è la North Face, multinazionale<br />

americana che dal<br />

Veneto si è trasferita, armi<br />

e bagagli, con i suoi 150<br />

impiegati a Pazzallo. Ma,<br />

altro dato significativo,<br />

Co<strong>per</strong>nico ha rafforzato il<br />

sistema industriale tici-<br />

Alcune <strong>di</strong>tte in Ticino<br />

grazie a “Co<strong>per</strong>nico”<br />

nese: circa un quarto delle<br />

nuove aziende (ben 55)<br />

sono tutte ticinesi. Società<br />

nuove, che hanno potuto<br />

godere della consulenza e<br />

del sostegno della politica<br />

economica cantonale. Di<br />

quel mercato che è <strong>di</strong>ventato<br />

un’alternativa reale<br />

<strong>per</strong> le aziende italiane che<br />

prima si “delocalizzavano”<br />

nei paesi emergenti, verso<br />

l’ex im<strong>per</strong>o sovietico o<br />

verso l’Asia. Ora <strong>per</strong> loro<br />

conviene più il Ticino. Nel<br />

dettaglio, gli ultimi dati<br />

evidenziano che delle 192<br />

società avviate, la maggioranza<br />

si è sviluppata nel<br />

settore dell’elettronica<br />

(30); a seguire chimicafarmaceutica<br />

(24), logistica<br />

(23), informatica<br />

(22), materie plastiche<br />

(18), metallurgia e meccanica<br />

<strong>di</strong> precisione (17). Oltre<br />

alle 90 provenienti<br />

dall’Italia, ve ne sono 9 che<br />

arrivano dalla Germania, 6<br />

dagli Stati Uniti, 8 dagli altri<br />

cantoni della Svizzera.<br />

Dato che evidenzia meglio<br />

<strong>di</strong> ogni <strong>di</strong>scorso la competitività<br />

del mercato ticinese<br />

anche rispetto a<br />

quello svizzero (con il<br />

vantaggio dei frontalieri).<br />

Quali infatti e ragioni <strong>di</strong><br />

questo successo? È presto<br />

detto, il Ticino ha <strong>una</strong> fiscalità<br />

meno gravosa, garantisce<br />

incentivi agli investimenti<br />

e sostegno bancario<br />

nei primi <strong>per</strong>io<strong>di</strong><br />

aziendale (lo start-up).<br />

Ad esempio la legge <strong>per</strong><br />

l’innovazione economica<br />

garantisce <strong>per</strong> le nuove<br />

aziende un’esenzione fiscale<br />

sulle imposte cantonali<br />

<strong>per</strong> 10 <strong>anni</strong>, e sussi<strong>di</strong> a<br />

fondo <strong>per</strong>so fino ad un<br />

massimo del 25% degli investimenti.<br />

Ecco <strong>per</strong>ché la<br />

<strong>di</strong>tta Pramac, società con<br />

sede a Casole d'EIsa<br />

(Siena) , ha trovato conveniente<br />

investire oltre 90<br />

milioni <strong>di</strong> euro in <strong>una</strong><br />

nuova fabbrica <strong>per</strong> produrre<br />

pannelli fotovoltaici<br />

a Riazzino. c.m.


@<br />

Ti-Press<br />

www.ffs.ch<br />

www.liberalauto.ch<br />

www.quartiersarbeit-vauban.de<br />

CORRADO GALIMBERTI<br />

Le Ffs non se la passano<br />

bene. Alle Ferrovie<br />

svizzere mancano sei<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> franchi <strong>per</strong><br />

rinnovare infrastrutture<br />

e convogli. Si profilano<br />

nuovi aumenti dei biglietti.<br />

Per i viaggiatori il <strong>di</strong>lemma se sia<br />

più conveniente l’auto o il treno, è<br />

più attuale che mai. E come la mettiamo<br />

con i tempi <strong>di</strong> <strong>per</strong>correnza?<br />

Al Caffè non è rimasto che mettere<br />

mano a cronometro, orari delle Ffs,<br />

listino <strong>per</strong> i rimborsi aziendali, e<br />

fare un piccolo test. Dal quale si deduce<br />

che, forse, la spuntano le ferrovie.<br />

Ma ognuno decida secondo<br />

la propria sensibilità ambientale, le<br />

esigenze <strong>di</strong> lavoro, la <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> mezzi da e <strong>per</strong> le stazioni ferroviarie<br />

e in base a tutti quei fattori<br />

che fanno propendere il piatto<br />

della bilancia a favore delle Ffs o<br />

del proprio bolide.<br />

In primo luogo i tempi <strong>di</strong> <strong>per</strong>correnza<br />

<strong>di</strong>pendono dall’orario<br />

scelto. Sicuri come la morte e le<br />

tasse, <strong>per</strong> chi sceglie il treno. A<br />

geometria variabile <strong>per</strong> chi si<br />

mette al volante.<br />

Un pendolare<br />

che parta da Locarno<br />

la mattina<br />

alle 7.30 – in questa<br />

fascia d’orario<br />

ci sono corse<br />

ogni <strong>di</strong>eci minuti<br />

circa - con il<br />

treno arriverà a<br />

Lugano, fresco<br />

come <strong>una</strong> rosa,<br />

in 54 minuti,<br />

compresa la<br />

scocciatura del<br />

cambio <strong>per</strong> la<br />

coincidenza a<br />

Giubiasco. Ma in<br />

auto, al giornalista<br />

del Caffè, <strong>di</strong><br />

minuti ce ne sono voluti 75. Quaranta<br />

<strong>per</strong> arrivare sino all’imbocco<br />

<strong>di</strong> via Besso, e altri 35 in colonna<br />

<strong>per</strong> arrivare in centro. A esser<br />

sinceri e <strong>per</strong> essere precisi, bisognerebbe<br />

aggiungere almeno<br />

quin<strong>di</strong>ci minuti in più anche <strong>per</strong> il<br />

<strong>per</strong>corso in treno, <strong>per</strong>ché o uno<br />

abita sopra la stazione a Locarno e<br />

deve andare in ufficio accanto a<br />

quella <strong>di</strong> Lugano, o gli tocca fare<br />

qualche tratto a pie<strong>di</strong>, in bici, o col<br />

bus. Auto promossa, allora? No.<br />

Perché ci sono le note dolenti dei<br />

costi. Un biglietto andata e ritorno<br />

in seconda classe costa 33 franchi<br />

e sessanta. Ma col metà prezzo – e<br />

chi viaggia spesso è obbligato ad<br />

averlo o deve accendere un mutuo<br />

in banca <strong>per</strong> pagarsi i biglietti<br />

– spende neppure 17 franchi. In<br />

macchina, calcolando sessantacinque<br />

centesimi <strong>di</strong> rimborso – la<br />

cifra standard <strong>per</strong> molte aziende<br />

che contempla benzina, usura<br />

auto, assicurazione – quasi 25. Un<br />

prezzo in<strong>di</strong>cativo, certo. Perché<br />

un conto è viaggiare con <strong>una</strong><br />

Smart o <strong>una</strong> Prius. Un conto con<br />

<strong>una</strong> Porsche o qualsiasi altra auto<br />

<strong>di</strong> classe energetica G. I 25 franchi,<br />

con questi gioiellini, potrebbero<br />

pure raddoppiare.<br />

Visto che gli spostamenti non avvengono<br />

solo durante le ore <strong>di</strong><br />

TRASPORTI ALLA PROVA<br />

Mezzi pubblici o mezzi privati.<br />

Mentre <strong>per</strong> le Ffs<br />

si profilano nuovi aumenti,<br />

il Caffè ha verificato<br />

la convenienza dei trasporti<br />

Automobile<br />

batte treno,<br />

ma sul filo<br />

dei minuti Ti-Press<br />

punta, il Caffè ha vagliato anche<br />

altri <strong>due</strong> <strong>per</strong>corsi, a metà mattinata,<br />

e nel pomeriggio: da Chiasso<br />

a Bellinzona, e dalla capitale cantonale<br />

a Lugano.<br />

Nel primo caso il responso è stato<br />

<strong>di</strong> 42 minuti col treno e 36 con la<br />

macchina (52 i chilometri). I costi?<br />

19 franchi col metà prezzo<br />

(prezzo pieno 38) e quasi 34 con la<br />

Costi ragionevoli e un po’ <strong>di</strong> rispetto<br />

<strong>per</strong> l’ambiente. È il CarSharing, nato<br />

in Svizzera alla fine degli <strong>anni</strong> Ottanta<br />

come forma organizzata <strong>di</strong> uso in comune<br />

dell’auto. Dopo essere stato tenuto a<br />

battesimo in un paio <strong>di</strong> cantoni della Svizzera<br />

centrale, è stato lanciato a Zurigo e, un<br />

anno dopo, a Berlino. Invece <strong>di</strong> acquistare<br />

un’auto propria <strong>per</strong> poi usarla quasi esclusivamente<br />

<strong>per</strong> gli spostamenti <strong>di</strong> lavoro,<br />

magari solo <strong>per</strong> un’oretta al giorno, l’idea<br />

spinge le <strong>per</strong>sone a con<strong>di</strong>videre pochi veicoli<br />

da utilizzare in<strong>di</strong>vidualmente su prenotazione.<br />

In questo modo le macchine<br />

vengono meglio sfruttate, si riducono i costi<br />

e si salvaguarda l’ambiente. L’interesse<br />

crescente <strong>per</strong> l’iniziativa ha portato a sviluppare<br />

un’offerta uniforme a livello nazionale,<br />

tanto da creare un migliaio <strong>di</strong><br />

punti <strong>di</strong> contatto con 2200 auto <strong>di</strong>stribuite<br />

in tutte e quattro le regioni linguistiche del<br />

Paese, 24 ore su 24. Decine i modelli che si<br />

possono guidare: dalla Smart alle Bmw cabrio.<br />

Gli automobilisti possono scegliere fra<br />

macchina.<br />

Stesso andazzo <strong>per</strong> la tratta – anche<br />

questa <strong>per</strong>corsa fuori dagli<br />

orari <strong>di</strong> maggior traffico – Bellinzona<br />

- Lugano: 28 minuti col<br />

treno, 26 con la quattroruote.<br />

Neppure 12 franchi con il metà<br />

prezzo (23,60 il prezzo interno)<br />

quasi 19 con la quattroruote. Si<br />

aggiunga pure <strong>una</strong> manciata <strong>di</strong><br />

Tra CarSharing e “Liberalauto”<br />

l’abbonamento “Mobility prova” <strong>per</strong> quattro<br />

mesi da 70 franchi, a quello annuale da<br />

190, cui va aggiunta la tariffa variabile <strong>per</strong><br />

categoria <strong>di</strong> veicolo e quella determinata<br />

dal chilometraggio.<br />

Altro sistema <strong>per</strong> ridurre traffico e smog è<br />

stato lanciato mesi fa daRete Tre. Si<br />

chiama Liberalauto. Chi abbraccia l’idea<br />

decide <strong>di</strong> mettere la propria macchina a<br />

<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> altre <strong>per</strong>sone che fanno lo<br />

stesso tragitto, offrendo loro un passaggio,<br />

o <strong>di</strong> unirsi al guidatore, con<strong>di</strong>videndone le<br />

spese. Gli interessati, giornalmente, inseriscono<br />

via internet luogo <strong>di</strong> partenza e <strong>di</strong><br />

arrivo, orari, giorni, dettagli organizzativi<br />

come le eventuali soste, specificando se<br />

sono passeggeri o “autisti”. Ma non si tratta<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre la macchina solo <strong>per</strong> andare<br />

al lavoro. Decine <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone, infatti,<br />

ne approfittano <strong>per</strong> spostamenti in altri<br />

cantoni. Dagli studenti ai frequentatori <strong>di</strong><br />

mostre e concerti che non possono o vogliono<br />

prendere il treno, basta un click <strong>per</strong><br />

fare un viaggio in compagnia, lasciare a<br />

casa <strong>una</strong> macchina. E inquinare meno.<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

7<br />

Orari, chilometri e prezzi, il cronista ha messo a confronto la ferrovia e la strada<br />

Le idee<br />

Per chi abita<br />

lontano dai centri,<br />

gli spostamenti<br />

con bus e ferrovia<br />

sono complicati<br />

Il confronto<br />

In treno In auto<br />

Locarno Lugano Bellinzona Chiasso<br />

Durata 54 minuti<br />

Costo 33.60 franchi<br />

(17 franchi<br />

con abbonamento<br />

metà prezzo)<br />

Durata 28 minuti<br />

Costo 23.60 franchi<br />

(12 franchi<br />

con abbonamento<br />

metà prezzo)<br />

Durata 42 minuti<br />

Costo 38 franchi<br />

(19 franchi<br />

con abbonamento<br />

metà prezzo)<br />

Nel mondo<br />

minuti <strong>per</strong> raggiungere la stazione<br />

e <strong>per</strong> recarsi nel posto desiderato<br />

<strong>una</strong> volta scesi dal treno, la bilancia<br />

sembra dunque pendere a favore<br />

della ferrovia. Sempre che<br />

<strong>per</strong>ò non si abiti, come è il caso<br />

<strong>per</strong> decine <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone,<br />

fuori città. In questo caso le cose<br />

potrebbero complicarsi. E <strong>di</strong> parecchio.<br />

Mancanza <strong>di</strong> mezzi pub-<br />

in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> tempo, è stata<br />

Ginevra che, lo scorso <strong>di</strong>cembre,<br />

L’ultima,<br />

ha votato la chiusura alle auto, <strong>di</strong><br />

decine <strong>di</strong> strade. Ma la città sul Lemano<br />

non è certo l’unica a voler rendere meno<br />

trafficate le arterie citta<strong>di</strong>ne. L’esempio<br />

cui mirano molto amministratori pubblici<br />

amici dell’ambiente è Vauban, un<br />

sobborgo alla <strong>per</strong>iferia <strong>di</strong> Friburgo, in<br />

Germania, con <strong>due</strong>mila e<strong>di</strong>fici ecologici,<br />

dove, nel 2006, è stato avviato un es<strong>per</strong>imento<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> vita senza auto. Il 57% degli<br />

abitanti <strong>di</strong> questa citta<strong>di</strong>na abitava altrove<br />

prima <strong>di</strong> vendere la macchina e trasferirsi<br />

qui, dove le macchine non posso<br />

circolare e la gente si muove esclusivamente<br />

in bici, tram o treno. A Vauban<br />

ogni luogo è raggiungibile a pie<strong>di</strong>, le biciclette<br />

sono dotate <strong>di</strong> carrelli <strong>per</strong> la<br />

spesa e, nel caso sorga la necessità <strong>di</strong> acquistare<br />

un’auto, gli abitanti si accordano<br />

<strong>per</strong> <strong>di</strong>videre le spese o utilizzano<br />

veicoli in “car sharing”.<br />

A Kronsberg, vicino a Hannover, sempre<br />

in Germania, la viabilità è stata conce-<br />

blici. Corse spora<strong>di</strong>che. Tempi <strong>di</strong><br />

<strong>per</strong>correnza biblici. Per chi abita<br />

anche solo a <strong>una</strong> decina <strong>di</strong> chilometri<br />

dai principali centri urbani<br />

e non vuole o non può usare la<br />

macchina, la vita, dopo <strong>una</strong> certa<br />

ora, finisce dentro le quattro mura<br />

<strong>di</strong> casa. Non è necessariamente<br />

un male. Ma questa è un’altra storia.<br />

cgalimberti@caffe.ch<br />

Locarno Lugano Bellinzona Chiasso<br />

Durata 75 minuti<br />

Costo 25 franchi<br />

Durata 26 minuti<br />

Costo 19 franchi<br />

Durata 36 minuti<br />

Costo 34 franchi<br />

Strade chiuse, vince il binario<br />

pita partendo dalle esigenze <strong>di</strong> pedoni e<br />

ciclisti, con tecniche <strong>di</strong> “calmieraggio<br />

traffico” che <strong>di</strong>sincentivano in tutti i<br />

mo<strong>di</strong> l’uso dell’auto, ovviamente offrendo<br />

mezzi pubblici efficienti e alternative<br />

cre<strong>di</strong>bili.<br />

Un’ altra area urbana <strong>di</strong> <strong>una</strong> certa estensione<br />

ban<strong>di</strong>ta alle auto è Gwl Terrein,<br />

quartiere <strong>di</strong> Amsterdam dove, chi vuole<br />

muoversi con la macchina deve contribuire<br />

<strong>di</strong>rettamente ai costi richiesti dalla<br />

costruzione delle infrastrutture che consento<br />

l’uso dei veicoli. Gli e<strong>di</strong>fici sono separati<br />

da piste ciclabili, sentieri, aiuole e<br />

prati.<br />

A Malmö, invece, nel sud della Svezia, è<br />

sorto il primo quartiere a emissioni zero<br />

d’Europa e, probabilmente, del mondo.<br />

Ci vivono già <strong>due</strong>mila famiglie che non<br />

circolano in auto ma solo in treno e bici.<br />

Stesso <strong>di</strong>scorso <strong>per</strong> la Normangasse <strong>di</strong><br />

Vienna, dove vivono 600 famiglie che,<br />

<strong>per</strong> contratto si impegnano a non com<strong>per</strong>are<br />

<strong>una</strong> macchina, ma a spostarsi<br />

solo coi mezzi pubblici o la bici.


IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

8 MONDO<br />

Marocco<br />

Strage <strong>di</strong> fedeli<br />

sotto il minareto<br />

È salito a 41 morti e 76 feriti il bilancio delle<br />

vittime del crollo del minareto della storica<br />

moschea <strong>di</strong> Bab El Bar<strong>di</strong>eyinne <strong>di</strong> Meknes<br />

in Marocco. Ma è un numero destinato ad<br />

aumentare visto che le squadre <strong>di</strong> soccorso,<br />

ancora ieri, sabato, continuano a scavare.<br />

Sotto le macerie si troverebbero un’ottantina<br />

<strong>di</strong> <strong>per</strong>sone. Il crollo è avvenuto nel momento<br />

della preghiera <strong>di</strong> metà giornata del<br />

venerdì, quando la moschea è particolarmente<br />

affollata. Molti dei feriti, <strong>una</strong> decina<br />

dei quali in stato critico, sono stati trasportati<br />

nell’ospedale <strong>di</strong> Fes. Sarebbero state le<br />

piogge torrenziali che si sono abbattute su<br />

tutta la regione negli ultimi giorni ad aver<br />

provocato il crollo del minareto.<br />

Germania<br />

A Berlino l’oro a Kaplanoglu<br />

e Orso d’argento a Polanski<br />

Premiato il “contumace” Roman Polanski<br />

che si è aggiu<strong>di</strong>cato ieri sera, sabato, l’Orso<br />

d’argento al festival del cinema <strong>di</strong> Berlino<br />

come miglior regista <strong>per</strong> “The ghost writer”.<br />

Il regista <strong>di</strong> origine polacca si trova attualmnete<br />

agli arresti domiciliari in Svizzera<br />

<strong>per</strong> aver stuprato <strong>una</strong> tre<strong>di</strong>cenne negli USa<br />

nel 1977. Al film “Miel” del regista turco Semih<br />

Kaplanoglu, il racconto della sco<strong>per</strong>ta<br />

della natura da parte <strong>di</strong> un ragazzo alla ricerca<br />

del padre apicultore.<br />

Portogallo<br />

Maltempo fa 32 morti a Madera<br />

Almeno 32 <strong>per</strong>sone sono morte a causa<br />

delle forti piogge che stanno flagellando<br />

l’isola portoghese <strong>di</strong> Madera. L’arcipelago è<br />

situato a 900 km a sud-ovest del Portogallo<br />

e a 500 dalle coste africane. Il maltempo,<br />

particolarmente intenso nel sud dell’isola,<br />

con raffiche <strong>di</strong> vento a oltre 100 km orari, ha<br />

provocato inondazioni, smottamenti.<br />

Causa il maltempo è stato chiuso l’aeroporto<br />

internazionale dell’isola.<br />

Per me.<br />

Italia<br />

SCANDALI<br />

Ancora<br />

scandali e<br />

inchieste<br />

<strong>per</strong> il premier<br />

In Italia, dopo lo scandalo emerso<br />

grazie alle intercettazioni sugli appalti<br />

<strong>per</strong> il G8 e sulla ricostruzione<br />

del terremoto dell’Aquila, scandalo<br />

che ha coinvolto il capo della<br />

Protezione civile Guido Bertolaso,<br />

tiene banco la questione morale.<br />

Con il leader Silvio Berlusconi che<br />

ha preparato un <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge<br />

<strong>per</strong> inasprire le norme della corruzione.<br />

“Sono stato io a volerlo, io a<br />

proporlo e io poi a ritenere che poteva<br />

essere migliorato a seguito<br />

della <strong>di</strong>scussione approfon<strong>di</strong>ta<br />

che si è svolta in consiglio dei ministri”,<br />

ha <strong>di</strong>chiarato all’Ansa, ieri,<br />

sabato, il premier. Lasciando palazzo<br />

Grazioli ha smentito le notizie<br />

sulla sua insod<strong>di</strong>sfazione verso<br />

l’organizzazione del suo partito<br />

dopo aver incontrato in precedenza<br />

il ministro dei Trasporti e<br />

delle Infrastrutture, Altero Matteoli,<br />

e il coor<strong>di</strong>natore nazionale<br />

del Pdl Denis Ver<strong>di</strong>ni, toccati dalle<br />

inchieste. “Ho letto i giornali. Tutte<br />

le notizie che riguardano cambiamenti<br />

nel vertice del partito sono<br />

assolutamente prive <strong>di</strong> fondamento.<br />

Il nostro è un partito fatto<br />

<strong>di</strong> <strong>per</strong>sone piene <strong>di</strong> ideali e passione.<br />

Non trovo assolutamente<br />

cose <strong>di</strong> cui preoccuparmi, che<br />

vanno cambiate. Certo, si cerca<br />

sempre <strong>di</strong> migliorare, ma non c’è<br />

niente che possa far pensare a<br />

qualcosa <strong>di</strong> traumatico <strong>per</strong>ché non<br />

esiste ness<strong>una</strong> necessità <strong>di</strong> farlo”.<br />

Ma poi in nota scritta <strong>di</strong> suo pugno,<br />

Beat, 28 <strong>anni</strong><br />

San Gallo<br />

<strong>per</strong> evitare frainten<strong>di</strong>menti ha <strong>di</strong>feso<br />

Ver<strong>di</strong>ni, coor<strong>di</strong>natore del Partito<br />

della libertà, contro chi ( “anche<br />

all’interno del Pld”) usa la<br />

stampa <strong>per</strong> giochi <strong>di</strong> potere <strong>per</strong>sonali.<br />

Nelle parole del premier anche<br />

un allarme: così si rischia <strong>di</strong> incidere<br />

negativamente sul risultato<br />

elettorale.<br />

Berlusconi ha comunque escluso<br />

<strong>di</strong> essere eccessivamente preoccupato<br />

<strong>per</strong> la questione morale che<br />

tocca il suo partito. Alla domanda<br />

se fosse preoccupato dalle inchieste<br />

pubblicati dai giornali italiani in<br />

queste settimane, il premier ha infatti<br />

risposto: “Non sono assolutamente<br />

preoccupato: ci sono casi<br />

@<br />

www.camera.it<br />

www.timesonline.co.uk<br />

www.caffe.ch<br />

Premier italiano in <strong>di</strong>fficoltà dopo lo scandalo sugli appalti pubblici <strong>per</strong> il G8<br />

Festival polemico<br />

A Sanremo<br />

a trionfare<br />

è la Clerici<br />

Silvio Berlusconi<br />

accetta la sfida<br />

“anticorruzione”<br />

singoli, come ci sono nelle aziende,<br />

nei carabinieri... come ho detto l'altro<br />

giorno, e ci sono state anche ironie<br />

al riguardo, è statisticamente<br />

provato che su 100 <strong>per</strong>sone qualcuno<br />

che fa il proprio interesse in<br />

maniera non legittima c’è sempre”.<br />

Sul ddl anticorruzione è intanto arrivata<br />

<strong>una</strong> forte critica <strong>di</strong> Antonio<br />

Antonio Di Pietro: “È l’ennesima truffa<br />

del ven<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> tappeti. Intanto vuole<br />

bloccare le intercettazioni telefoniche”.<br />

Di Pietro: “È l’ennesima truffa del<br />

ven<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> tappeti”. Infine, il premier<br />

ha confermato che il governo<br />

poterà all’approvazione il <strong>di</strong>segno<br />

<strong>di</strong> legge sulle intercettazioni all’esame<br />

del Parlamento. Sempre,<br />

Antonio Di Pietro ha commentato<br />

con parole dure: “Se davvero Berlusconi<br />

vuole fare la lotta alla corruzione<br />

deve fare un decreto e non<br />

un <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> legge che serve solo<br />

<strong>per</strong> tirare a campare in attesa che<br />

le elezioni si svolgano. E mentre a<br />

chiacchiere <strong>di</strong>ce che vuole combattere<br />

la corruzione, in Parlamento<br />

ha portato 3 decreti, che invece<br />

vengono approvati subito,<br />

sulle intercettazioni telefoniche da<br />

non fare più, sui processi da non<br />

fare più dopo 2 <strong>anni</strong> e sul legittimo<br />

impe<strong>di</strong>mento così che i ministri<br />

non rispondono più alla giustizia”.<br />

Haiti non sarà mai più<br />

la “<strong>per</strong>la dei Caraibi”<br />

Sogni e timori <strong>di</strong> un me<strong>di</strong>co e <strong>una</strong> mamma<br />

IL DOTTORE<br />

E LA MADRE<br />

Charley Travel,<br />

ginecologo e<br />

Néaline Exil<br />

Andris, 26<br />

<strong>anni</strong>, testimoni<br />

dalla trage<strong>di</strong>a<br />

<strong>per</strong> il Caffè<br />

Finale polemico al Festival <strong>di</strong> Sanremo dove il contestatissimo<br />

trio Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici è<br />

arrivato in finale con Marco Mengoni e Valerio Scanu.<br />

L’orchestra ha gettato gli spartiti sul palco <strong>per</strong> protestare<br />

<strong>per</strong> l’esclusione dei cantanti più blasonati. La vera vincitore<br />

del sessantesimo Festival della canzone è statadunque<br />

la presentatrice Antonella Clerici, protagonista<br />

in assoluto <strong>per</strong> il record <strong>di</strong> ascolto e <strong>per</strong> qualche gaffe. A<br />

sorpresa fra il pubblico anche un leader politico, Andrea<br />

Bersani del Pd. E anche un gruppo <strong>di</strong> o<strong>per</strong>ai della Fiat.<br />

DIARIO dalla<br />

<strong>di</strong>s<strong>per</strong>azione<br />

Ètrascorso oltre un mese dal terremoto<br />

che ha devastato Haiti portando<br />

morte, fame e dolore in uno<br />

dei Paesi più poveri al mondo dove, già<br />

prima del sisma, si viveva con un dollaro<br />

al giorno. Mentre si spengono i riflettori<br />

dei me<strong>di</strong>a internazionali <strong>per</strong> la sorte della<br />

<strong>per</strong>la dei Caraibi, chi deve ricostruirsi<br />

<strong>una</strong> vita ad Haiti può contare soprattutto<br />

sugli aiuti <strong>di</strong> parenti all’estero. Ad alcuni<br />

resta solo la fede.<br />

Manca elettricità, acqua e cibo; le strade<br />

sono <strong>per</strong>icolose; le gang la fanno da padroni.<br />

Anche le tende scarseggiano <strong>per</strong><br />

molti sfollati, che dalla provincia si ammassano<br />

nei campi profughi della capitale.<br />

E <strong>per</strong> chi come Néaline Exil Andris,<br />

Un mese dopo<br />

il sisma manca<br />

acqua, luce, ma<br />

non la violenza.<br />

Resta solo la fede<br />

26 <strong>anni</strong>, continua a vivere in <strong>una</strong> bidonville<br />

<strong>di</strong> Port-au-Prince, a fare ancora più<br />

paura della terra che trema, sono le gang.<br />

Delinquenti scappati dalla prigioni <strong>di</strong><br />

Stato che dettano legge, bruciano le case,<br />

rubano e violentano. La polizia non esiste<br />

quasi più.<br />

Pochi giorni dopo il terremoto la giovane<br />

madre haitiana confidava al Caffè <strong>di</strong> trascorrere<br />

le notti pregando con altre<br />

donne <strong>per</strong> “<strong>di</strong>fendere le loro figlie dai lupi<br />

mannari che infestavano la città”. Come<br />

lei, tante madri haitiane trascorrono la<br />

notte tra canti e preghiere; il giorno invece<br />

marciano <strong>per</strong> parecchi chilometri in<br />

cerca d’acqua potabile. “A volte si torna a<br />

mani vuote, a volte si deve pagare il doppio”,<br />

racconta la donna al Caffé.<br />

Stessa città, ma sulle colline, nei quartieri<br />

alti della capitale, dove vivono <strong>di</strong>plomatici,<br />

avvocati, me<strong>di</strong>ci ... il dottor Charley<br />

Trevant, scampato dal violento terremoto<br />

con<strong>di</strong>vide le stesse paure <strong>di</strong> chi, come<br />

Néaline, sopravvive come può nella bidonville.<br />

Li separano pochi chilometri,<br />

quelli che un tempo facevano la <strong>di</strong>fferenza<br />

tra la classe più agiate e la massa <strong>di</strong><br />

poveri <strong>di</strong>avoli. Dopo il sisma queste barriere<br />

non esistono quasi più.<br />

Charley Trevant, ginecologo, ha messo in<br />

salvo i suoi tre figli. Ora vivono negli Stati<br />

Uniti da parenti. “Io e mia moglie Felicienne<br />

siamo rimasti <strong>per</strong> ricostruire il nostro<br />

Paese. Vogliamo costruire un centro<br />

<strong>per</strong> la donna me<strong>di</strong>co, ma anche <strong>di</strong> consulenza<br />

sulla pianificazione familiare”.<br />

Di notte da un mese dorme all’a<strong>per</strong>to;<br />

mentre il giorno si <strong>di</strong>vide tra stu<strong>di</strong>o e<br />

ospedale dove non mancano frizioni con i<br />

colleghi stranieri. “Gli aiuti non arrivano<br />

a chi ha veramente bisogno. C’è confusione.<br />

Manca coor<strong>di</strong>namento tra le organizzazioni<br />

non governative. Tutto ciò mi<br />

fa temere che Haiti, malgrato le belle promesse<br />

della comunità internazionale,<br />

non rialzerà tanto presto la testa”. E c’è anche<br />

un altro aspetto: “Aiuti umanitari<br />

troppo insistenti rischiano <strong>di</strong> aumentare<br />

la pre<strong>di</strong>sposizione all’ozio della popolazione”.<br />

Piccoli gran<strong>di</strong> rischi. Piccoli vissuti<br />

<strong>di</strong> inconprensioni quoti<strong>di</strong>ane dal fronte<br />

della sofferenza visto dagli occhi <strong>di</strong> un<br />

me<strong>di</strong>co haitiano e <strong>una</strong> madre che vive in<br />

<strong>una</strong> bidonville. Due destini lontani che si<br />

sono incrociati sulle pagine del Caffè nei<br />

loro racconti quoti<strong>di</strong>ani <strong>di</strong> luce e tenebre<br />

in queste settimane <strong>di</strong> <strong>di</strong>ario dalla <strong>di</strong>s<strong>per</strong>azione<br />

che conclu<strong>di</strong>amo qui.<br />

s.c.


@ www.eoc.ch<br />

www.sbb.ch/it<br />

CRONACA<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

9<br />

Il caso Il primario <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atria del nosocomio: “Una tragica fatalità, non c’è stata ness<strong>una</strong> sottovalutazione del caso”<br />

Muore a <strong>due</strong> <strong>anni</strong> <strong>per</strong> <strong>una</strong> <strong>polmonite</strong><br />

Un germe non riconosciuto dal pronto soccorso all’ospedale <strong>di</strong> Mendrisio<br />

LIBERO D’AGOSTINO<br />

“Niente <strong>di</strong> preoccupante signora.<br />

Comunque, domani porti la<br />

bambina dal pe<strong>di</strong>atra”. Le avevano<br />

detto al pronto soccorso<br />

dell’Ospedale <strong>di</strong> Mendrisio.<br />

Qualche giorno dopo la piccola è<br />

morta. Aveva <strong>due</strong> <strong>anni</strong> appena. Si<br />

chiamava Francesca ed é morta<br />

<strong>per</strong> <strong>una</strong> grave <strong>polmonite</strong>. A<br />

niente è servito il trasferimento<br />

d’urgenza al Kinderspital <strong>di</strong><br />

Berna. A chi rimprovera <strong>una</strong><br />

scarsa es<strong>per</strong>ienza del giovane<br />

me<strong>di</strong>co che avrebbe visitato la<br />

bambina, il primario Mario Bianchetti,<br />

responsabile del pronto<br />

soccorso <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atria risponde:<br />

“Per questo servizio impieghiamo<br />

me<strong>di</strong>ci che hanno lavorato<br />

almeno sei mesi in altri ospedali<br />

e che hanno <strong>una</strong> formazione<br />

specifica nella rianimazione dei<br />

bambini. Disgraziatamente <strong>per</strong><br />

questa bambina c’è stata <strong>una</strong> situazione<br />

molto <strong>di</strong>fficile. A causa<br />

<strong>di</strong> un germe molto infido e non<br />

imme<strong>di</strong>atamente riconoscibile e<br />

che, a volte, si rivela solo in un secondo<br />

tempo”.<br />

La trage<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Francesca, nome <strong>di</strong><br />

fantasia, e dei suoi genitori, <strong>una</strong><br />

coppia d’origine musulmana, che<br />

abita nel Mendrisiotto, era comincia<br />

<strong>una</strong> notte <strong>di</strong> qualche settimana<br />

fa. La piccola si sveglia, non<br />

riesce a respirare, sta molto male.<br />

I suoi la portano subito al pronto<br />

Le Ffs: “Ragazzi,<br />

attenti al treno”<br />

Partirà il 25 febbraio da Chiasso la<br />

nuova tappa della campagna<br />

“Treno scuola” delle Ffs, sulla sicurezza.<br />

La campagna nazionale,<br />

che toccherà le principali stazioni<br />

ferroviarie ticinesi, è rivolta in<br />

particolare ai ragazzi delle scuole<br />

me<strong>di</strong>e <strong>per</strong> sensibilizzarli sui rischi<br />

nell’attraversare abusivamente<br />

i binari, fenomeno che<br />

purtroppo non accenna a <strong>di</strong>minuire,<br />

e su altri comportamenti<br />

scorretti che, come successo più<br />

volte, possono finire in trage<strong>di</strong>a.<br />

Intanto, sabato mattina, si è registrato<br />

un nuovo incidente ferroviario.<br />

A Caslano, un auto con a<br />

bordo <strong>due</strong> <strong>per</strong>sone è stata travolta<br />

dal trenino della linea Lugano-<br />

Ponte Tresa. I <strong>due</strong>, un 63enne e<br />

un 24enne del Luganese, se la<br />

sono cavata con ferite leggere.<br />

Poteva andare peggio, nonostante<br />

il tentativo <strong>di</strong> frenare del<br />

macchinista delle Flp, l’utilitaria,<br />

<strong>una</strong> Renault Clio, è stata scaraventata<br />

a lato dei brinari. Un incidente<br />

analogo era già avvenuto<br />

nello stesso posto lo scorso <strong>di</strong>cembre,<br />

anche in quel caso, fort<strong>una</strong>tamente,<br />

senza gravi conse-<br />

guenze, Un episo<strong>di</strong>o che ripropone,<br />

comunque, il problema<br />

della sicurezza, dopo la serie nera<br />

<strong>di</strong> queste ultime settimane che,<br />

nella notte <strong>di</strong> mercoledì scorso,<br />

ha registrato a Giubiasco <strong>una</strong><br />

nuova vittima, un trentenne <strong>di</strong><br />

Monza travolto da un treno<br />

merci. Per chiarire le cause dell’incidente<br />

è tuttora in corso<br />

un’inchiesta. E sul problema<br />

della sicurezza le Ffs riba<strong>di</strong>scono<br />

quanto fatto sino adesso: “ Tutte<br />

le norme <strong>di</strong> sicurezza stabilite<br />

Nuova campagna <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />

sulla sicurezza delle Ferrovie federali<br />

<strong>per</strong> i ragazzi delle scuole me<strong>di</strong>e<br />

Ti-Press<br />

La strategia preventiva dopo gli ultimi gravi incidenti<br />

dall’Ufficio federale dei trasporti<br />

sono pienamente applicate e rispettate-<br />

precisa il portavoce<br />

delle Ferrovie federali Alessandro<br />

Malfanti-. Ci siamo impegnati e<br />

ci stiamo impegnando pure<br />

molto con la prevenzione. Tra<br />

qualche giorno partirà la nuova<br />

campagna <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />

<strong>per</strong> le scuole”. Ma secondo Malfanti<br />

c’è anche un altro problema:<br />

misure <strong>di</strong> sicurezza, segnaletica e<br />

prevenzione non bastano da sole<br />

se manca il senso <strong>di</strong> responsabilità<br />

<strong>per</strong>sonale e la consapevolezza<br />

del rischio.<br />

l.d.a.<br />

Ti-Press<br />

Il caso<br />

“L’Italia decide<br />

quando devo<br />

vedere mio figlio,<br />

è <strong>una</strong> follia!”<br />

Fonte: Ufficio federale della sanità pubblica<br />

La sua storia ha fatto il giro <strong>di</strong> quasi<br />

molti uffici federali e cantonali <strong>di</strong><br />

polizia, ne ha <strong>di</strong>scusso il Consiglio<br />

federale, in ogni incontro <strong>di</strong>plomatico<br />

tra Svizzera e Italia c’è in<br />

agenda il caso Guareschi, la brutta<br />

storia <strong>di</strong> Alessandro, sei <strong>anni</strong>, da<br />

tre vive lontano dalla madre. Per la<br />

Svizzera il bimbo è stato rapito dal<br />

padre che, nel rispetto <strong>di</strong> <strong>una</strong> convenzione<br />

internazionale sui minori<br />

dell’Aia, doveva riconsegnarlo<br />

già la scorsa primavera alla<br />

madre, cui è affidato.<br />

Una storia infinita, <strong>una</strong> sofferenza<br />

che sfiora la pazzia, quella che vive<br />

da tre <strong>anni</strong> Giovanna Guareschi<br />

privata <strong>di</strong> suo figlio. Per <strong>due</strong> <strong>anni</strong><br />

solo visite sorvegliate. Da un anno<br />

non lo vede proprio, anche se è affidato<br />

a lei. Dopo l’appello <strong>di</strong> settimana<br />

scorsa sul Caffè qualcosa si è<br />

sbloccato, un timido spiraglio<br />

dall’Italia: “Hanno fissato <strong>due</strong> incontri,<br />

<strong>di</strong> un’ora ciascuno, a febbraio<br />

e marzo”, <strong>di</strong>ce la madre, più<br />

confusa che rassicurata. Alessandro<br />

dovrebbe vivere nella sua casa<br />

<strong>di</strong> Cademario, invece deve vederlo<br />

un’ora al mese, quando decidono i<br />

servizi sociali italiani: “E’ <strong>una</strong> follia”.<br />

Anche il padre, Giuliano Rastelli,<br />

interviene nella vicenda, confermando<br />

che Giovanna, non vede il<br />

figlio da un anno, ma avrebbe<br />

mancato alcuni <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> visita:<br />

“Non è l’Italia che non le <strong>per</strong>mette<br />

<strong>di</strong> vedere suo figlio ma è lei che<br />

non viene”, scrive al Caffè.<br />

Accuse senza fondamento ribatte<br />

la madre, insegnante <strong>di</strong> inglese :<br />

“Ogni volta c’era un problema. Per<br />

tre volte arrivata a Fidenza <strong>per</strong> vedere<br />

mio figlio, annullavano all’ultimo<br />

secondo l’incontro con un<br />

fax al mio avvocato a Lugano; <strong>una</strong><br />

volta è arrivata pure la polizia; oppure<br />

mi fissavano appuntamenti<br />

nei giorni lavorativi, <strong>per</strong> me era<br />

impossibile andare”. L’Italia ha rivoltato<br />

come un calzino la madre<br />

sospettata <strong>di</strong> maltrattamenti senza<br />

cavarci nulla; <strong>una</strong> accusa già approfon<strong>di</strong>ta<br />

e archiviata dalla giustizia<br />

svizzera. s.c.<br />

I numeri<br />

1-3<br />

le morti in<br />

Svizzera ogni<br />

anno in me<strong>di</strong>a<br />

fra i bambini<br />

piccoli, provocate<br />

proprio da <strong>una</strong><br />

infezione da<br />

pneumococchi<br />

Un virus che si può<br />

nascondere <strong>di</strong>etro<br />

<strong>una</strong> banale<br />

influenza <strong>per</strong> poi<br />

scoppiare virulento<br />

soccorso dell’ospedale <strong>di</strong> Mendrisio.<br />

Ma <strong>per</strong> chi la visita, secondo<br />

alcune in<strong>di</strong>screzioni un<br />

giovane specializzando, non c’è<br />

niente <strong>di</strong> allarmante. Si consiglia<br />

solo <strong>di</strong> farla poi vedere dal pe<strong>di</strong>atra.<br />

Francesca può tornare a casa.<br />

All’indomani i genitori la portano<br />

dal pe<strong>di</strong>atra, il quale si accorge,<br />

invece, che la bambina ha <strong>una</strong><br />

brutta <strong>polmonite</strong>.<br />

Il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong>spone il ricovero imme<strong>di</strong>ato<br />

nell’ospedale <strong>di</strong> Mendrisio.<br />

La piccola ha <strong>una</strong> forma molto<br />

<strong>rara</strong> quanto grave <strong>di</strong> <strong>polmonite</strong>.<br />

1600<br />

il numero<br />

<strong>di</strong> polmoniti<br />

provocate<br />

ogni anno<br />

in me<strong>di</strong>a<br />

in Svizzera fra i<br />

bambini dagli<br />

pneumococchi<br />

L’OSPEDALE<br />

Il nosocomio<br />

<strong>di</strong> Mendrisio,<br />

da qui la<br />

piccola è stata<br />

poi trasferita al<br />

Kinderspital <strong>di</strong><br />

Berna. Ma <strong>per</strong><br />

lei non c’è<br />

stato niente<br />

da fare; sopra,<br />

il primario <strong>di</strong><br />

pe<strong>di</strong>atria<br />

Mario<br />

Bianchetti<br />

Per te.<br />

Il virus<br />

Pneumococco 19-A<br />

Può causare<br />

n <strong>polmonite</strong> maligna<br />

n infezioni prime<br />

vie respiratorie<br />

(es. otite)<br />

Si trasmette<br />

n Per via respiratoria<br />

può trovarsi nelle prime<br />

vie respiratorie senza<br />

causare malattie<br />

Provocata da un pneumocco, il<br />

19-A che a volte si nasconde <strong>di</strong>etro<br />

un malessere banale, <strong>per</strong> poi<br />

scoppiare in tutta la sua virulenza.<br />

“Questo inverno in tutta la Svizzera<br />

ci sono stati dei morti, anche<br />

in Ticino, <strong>per</strong> questa forma <strong>di</strong> <strong>polmonite</strong><br />

con un decorso particolarmente<br />

maligno. Un altro bambino<br />

colpito da questo virus siamo riusciti<br />

a salvarlo <strong>per</strong> miracolo” precisa<br />

Bianchetti.<br />

Da venerdì a lunedì Francesca<br />

resta ricoverata a Mendrisio, le<br />

sue con<strong>di</strong>zioni <strong>per</strong>ò peggiorano<br />

Per sciatori e snowboarder.<br />

Per la città e <strong>per</strong> la campagna.<br />

Per tutti e <strong>per</strong> tutto.<br />

col passare delle ore. Si decide <strong>di</strong><br />

trasferirla in ambulanza a Berna.<br />

Durante il viaggio ha solo la forza<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>re che ha sete, tanta sete.<br />

Quando arriva al Kinderspital la<br />

sua vita è ormai sospesa ad un<br />

filo. “Mamma dammi un bacio”<br />

sono state le ultime parole.<br />

Difficile <strong>di</strong>re se Francesca si sarebbe<br />

potuta salvare se durante la<br />

prima visita al pronto soccorso ci<br />

si fosse resi conto delle sue reali<br />

con<strong>di</strong>zioni, se con <strong>una</strong> terapia più<br />

tempestiva si sarebbe potuto fermare<br />

quel devastante pneumococco.<br />

“Certo è che in quella<br />

prima visita non è stata valutata<br />

bene la gravità della situazione<strong>di</strong>ce<br />

chi ha seguito da vicino il<br />

caso. Non si possono lasciare soli<br />

dei giovani specializzan<strong>di</strong>-. Ma<br />

purtroppo ormai è così in tutti i<br />

pronto soccorsi. Questi giovani<br />

andrebbero, invece, costantemente<br />

affiancati, giorno e notte,<br />

da me<strong>di</strong>ci più anziani con es<strong>per</strong>ienza”.<br />

Per Bianchetti non si tratta <strong>di</strong> sottovalutazione<br />

né <strong>di</strong> ines<strong>per</strong>ienza,<br />

ma <strong>di</strong> <strong>una</strong> situazione oggettivamente<br />

<strong>di</strong>fficile: “Una fatalità <strong>di</strong>sgraziata<br />

proprio <strong>per</strong> la particolarità<br />

<strong>di</strong> un germe che non è subito<br />

riconoscibile in quanto inattivo, e<br />

che si può mimetizzare <strong>di</strong>etro<br />

<strong>una</strong> semplice forma influenzale,<br />

ma che si manifesta solo in un secondo<br />

momento in tutta la sua<br />

<strong>per</strong>icolosità”.<br />

ldagostino@caffe.ch<br />

Nico, 20 <strong>anni</strong><br />

Hombrechtikon


IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

10 CRONACA<br />

EZIO ROCCHI BALBI Il fatto<br />

Non è poi così <strong>per</strong>egrina l’idea dei<br />

locali a luci rosse <strong>di</strong> dotarsi <strong>di</strong> un<br />

defibrillatore. Idea che trova qualche<br />

sostenitrice anche tra le professioniste<br />

del sesso a pagamento<br />

che, complice o meno il viagra,<br />

hanno visto alzare decisamente<br />

l’età dei propri clienti. È bastato,<br />

infatti, un reportage tra le lucciole<br />

della regione <strong>per</strong> appurare che,<br />

anche se la me<strong>di</strong>a dei clienti più<br />

assidui è tra i 40 e i 45 <strong>anni</strong>, gli over<br />

Sessanta rappresentano ormai<br />

<strong>una</strong> “quota <strong>di</strong> mercato” <strong>di</strong> tutto rispetto.<br />

E con dei picchi insospettabili.<br />

“Un mio affezionato 86enne è<br />

mio cliente da <strong>due</strong> <strong>anni</strong> ed è ringiovanito<br />

<strong>di</strong> trenta – commenta<br />

un’”infermiera con preliminari da<br />

favola” <strong>di</strong> Agno -. Convinco i più<br />

anziani che il loro viagra sono io,<br />

ma gli effetti sintetici del farmaco<br />

si vedono”. Meno preoccupata<br />

delle sorti sanitarie dei suoi partner<br />

la 22enne “birichina” <strong>di</strong> Bellinzona.<br />

“Fort<strong>una</strong>tamente la maggior<br />

parte dei miei clienti sono più<br />

giovani – commenta -, ma è vero<br />

che i 60enni sono aumentati; più<br />

liberi, più <strong>di</strong>sinvolti e più sod<strong>di</strong>sfatti”.<br />

Anche <strong>per</strong> quanto riguarda i<br />

compagni occasionali che amano<br />

chiacchierare <strong>di</strong> tutto, politica inclusa,<br />

la soglia dei sessantenni è in<br />

progressivo aumento. “Naturalmente<br />

ho clienti <strong>di</strong> tutte le età –<br />

premette la 25enne “ninfetta” <strong>di</strong><br />

Chiasso -, ma gli ultra sessantenni<br />

sono sicuramente più gentili, dei<br />

buoni clienti”. Nell’ambiente,<br />

<strong>per</strong>ò, non sono mancati gli episo<strong>di</strong><br />

che hanno visto l’insorgere <strong>di</strong> malori,<br />

l’arrivo dell’ambulanza. E il<br />

preallarme è costante <strong>per</strong> chi,<br />

come la “dottoressa annoiata” <strong>di</strong><br />

Bellinzona, annovera tra i suoi fan<br />

un gagliardo 85enne. “Col viagra si<br />

Nuovo <strong>di</strong>esel<br />

2.2 i-DTEC da 150 CV<br />

+ cambio automatico<br />

Ti-Press<br />

“Gli anziani clienti fissi del sesso”<br />

In aumento gli ultrasessantenni ‘ospiti’ delle lucciole ticinesi<br />

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Le curiosità<br />

$<br />

LE FASCE D’ETÀ<br />

DEI CLIENTI<br />

Per ammissione delle stesse<br />

prostitute ticinesi il maggior<br />

numero <strong>di</strong> clienti rientra in <strong>una</strong><br />

fascia d’età che va dai 40 ai 50<br />

<strong>anni</strong>, e rappresentano più del 50%.<br />

sentono più forti, attivi – spiega -. E<br />

<strong>per</strong> non correre rischi cerco <strong>di</strong><br />

convincerli che anche con le coccole,<br />

con le gentilezze, anche se<br />

l’erezione non è completa non se<br />

ne vanno certo insod<strong>di</strong>sfatti”.<br />

C’è anche chi preferisce, come<br />

cliente, l’uomo coi capelli grigi.<br />

Anzi, decisamente bianchi. “Ma<br />

abbiamo sempre avuto tutte le fasce<br />

<strong>di</strong> età, solo che adesso con<br />

quelle pasticche magiche gli anziani<br />

<strong>di</strong>ventano più intraprendenti<br />

– assicura la 24enne “bion<strong>di</strong>ssima”<br />

<strong>di</strong> Chiasso -. Io li preferisco a<br />

quelli più giovani, che sono più arroganti,<br />

<strong>per</strong>chè sono più educati,<br />

LA SORPRESA<br />

DEGLI OVER 80<br />

Non solo gli anziani sono in<br />

aumento tra i clienti delle o<strong>per</strong>atrici<br />

del sesso, ma si registrano senza<br />

<strong>di</strong>fficoltà ospiti assidui e affezionati<br />

sopra gli 80 <strong>anni</strong>.<br />

AUMENTA<br />

L’ETÀ MEDIA<br />

Le “pantere<br />

grige”<br />

sembrano<br />

essere le<br />

preferite dalle<br />

lucciole in<br />

Ticino “sono<br />

più educati e<br />

spesso<br />

<strong>di</strong>ventano<br />

anche clienti<br />

fissi”<br />

IL MASSAGGIO<br />

È IN CASA<br />

Più che night club e alberghi i<br />

clienti anziani consumano<br />

i loro incontri sessuali in locali<br />

privati che rappresentano circa<br />

il 24% dell’offerta del mercato.<br />

gentili e sentendosi pienamente<br />

sod<strong>di</strong>sfatti <strong>di</strong>ventano ospiti fissi”.<br />

“Non so se prima gli anziani erano<br />

meno <strong>per</strong>chè è solo da un anno<br />

che faccio questo lavoro, ma certo<br />

gli over60 che mi contattano non<br />

sono pochi – aggiunge <strong>una</strong> 22enne<br />

“bomba mora” <strong>di</strong> chiare origini<br />

sudamericane -. Come numero<br />

sono maggiori quelli tra i 40 e i 50<br />

<strong>anni</strong>, ma sinceramente <strong>per</strong> quanto<br />

riguarda la loro salute non vedo<br />

<strong>una</strong> <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> reazioni rispetto<br />

ad un ultra sessantenne...”.<br />

Che il fenomeno delle “pantere<br />

grige” non riguar<strong>di</strong> solo le categorie<br />

professionali è suggerito dalla<br />

LA GIOVENTÙ<br />

A BASSO PREZZO<br />

L’età me<strong>di</strong>a delle lucciole ticinesi<br />

(in realtà quasi tutte straniere) è<br />

<strong>di</strong> 28 <strong>anni</strong>. Il costo minimo <strong>di</strong><br />

<strong>una</strong> prestazione sessuale in<br />

appartamento è 150 franchi.<br />

“casalinga vogliosa” <strong>di</strong> Lugano. “Se<br />

devo credere alle confidenze che<br />

si scambiano le signore dal coiffeur<br />

non è solo a noi che si rivolgono<br />

questi anziani ringalluzziti –<br />

commenta -. Il defibrillatore dovrebbero<br />

averlo molte vicine <strong>di</strong><br />

casa che, grazie alla pillola blu,<br />

hanno risco<strong>per</strong>to <strong>una</strong> nuova vita<br />

sessuale con l’amico vedovo, il<br />

pensionato... Sesso ok, ma quando<br />

li vedo arrivare, alla loro età, già<br />

così ‘carichi’ mi preoccupo un po’<br />

<strong>per</strong> il loro cuore. Insomma, <strong>di</strong>ciamo<br />

che cerco <strong>di</strong> sbollire i loro<br />

ardori..”..<br />

erocchi@caffe.ch<br />

@ www.casi.ws<br />

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Spigliata, robusta, pratica, versatile: CR-V è la vostra migliore compagna <strong>di</strong> avventure. Forte <strong>di</strong> un ampio bagagliaio modulabile e <strong>di</strong> <strong>una</strong><br />

trazione integrale a inserimento automatico <strong>per</strong> <strong>una</strong> maggiore libertà, si <strong>di</strong>stingue anche <strong>per</strong> un comfort d’alta gamma e dotazioni <strong>di</strong> sicurezza<br />

all’avanguar<strong>di</strong>a. In più, propone un nuovo turbo<strong>di</strong>esel 2.2 i-DTEC* – abbinabile a un cambio automatico <strong>di</strong> nuova generazione (optional) – che<br />

si affianca al motore a benzina 2.0i, <strong>per</strong> <strong>una</strong> guida nel segno del relax.<br />

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$<br />

La denuncia contro un poliziotto<br />

A quattro <strong>anni</strong><br />

dall’aggressione<br />

aspetta giustizia<br />

Era stato picchiato davanti casa, a calci gli era stato<br />

ammazzato anche il cagnolino. Da quattro <strong>anni</strong><br />

aspetta giustizia, ma dal Ministero pubblico non ha<br />

ricevuto ancora risposta. Il caso <strong>di</strong> Sabino Zingaro, <strong>di</strong><br />

Lugano, è stato ora risollevato dal suo avvocato Xenia<br />

Peran con un reclamo al Giar, il Giu<strong>di</strong>ce dell’istruzione<br />

e dell’arresto, <strong>per</strong> violazione del principio<br />

<strong>di</strong> celerità e denegata giustizia. La storia all’epoca<br />

fece clamore, poiché a picchiare Zingaro,<br />

dopo un <strong>di</strong>verbio <strong>per</strong> un parcheggio, era stato un<br />

ispettore della polizia cantonale, che alla sua denuncia<br />

aveva replicato con <strong>una</strong> contro querela. Fatto sta<br />

che a carico dell’ispettore è rimasto comunque<br />

a<strong>per</strong>to un proce<strong>di</strong>mento <strong>per</strong> lesioni semplici e violazione<br />

della legge sulla protezione degli animali. Proce<strong>di</strong>mento<br />

che <strong>di</strong> questo passo, fa notare l’avvocato<br />

nel reclamo, rischia <strong>di</strong> andare in prescrizione, senza<br />

che la magistratuta abbia deciso qualcosa.<br />

“Sono passati ormai quasi quattro <strong>anni</strong> e, <strong>di</strong>sattendo<br />

interamente le norme procedurali, non è stata ancora<br />

notificata alle parti la chiusura dell’istruzione<br />

formale e <strong>di</strong> conseguenza ness<strong>una</strong> decisione è stata<br />

<strong>per</strong>sa” scrive l’avvocato, lamentando anche il fatto<br />

che sebbene abbia sollecitato con tre lettere la Procura,<br />

non ha ancora ricevuto <strong>una</strong> risposta.<br />

Per il legale <strong>di</strong> Zingaro si tratta <strong>di</strong> un ritardo ingiustificabile<br />

e con gravi conseguenze: “ Infatti, non essendo<br />

in possesso <strong>di</strong> ness<strong>una</strong> decisione penale, Zingaro<br />

non può procedere con l’azione civile <strong>per</strong> il risarcimento<br />

dei d<strong>anni</strong> subiti con l’aggressione. Per lo<br />

stesso motivo la compagnia <strong>di</strong> assicurazioni ha sospeso<br />

la co<strong>per</strong>tura assicurativa in attesa della decisione<br />

della magistratura”.<br />

Ma c’è pure un altro importante elemento su cui si richiama<br />

l’attenzione del Giar: “ Trattandosi <strong>di</strong> un<br />

ispettore <strong>di</strong> polizia, il suo comportamento è stato segnalato<br />

anche al Consiglio <strong>di</strong> Stato, il quale resta<br />

pure in attesa della decisione del Ministero pubblico<br />

<strong>per</strong> aprire un proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>sciplinare nei suoi<br />

confronti”. Insomma, impasse generale aspettando<br />

che la Procura <strong>di</strong>ca la sua. Ma a preoccupare il legale<br />

é il rischio della prescrizione dell’azione penale, vale<br />

a <strong>di</strong>re che il decorso del tempo faccia finire nel nulla<br />

la denuncia presentata nel <strong>di</strong>cembre del 2006.<br />

l.d.a.


@ www.usi.ch/<strong>per</strong>sonal-info?id=1015<br />

http://tinyurl.com/yhp9dh7<br />

POLITICA<br />

Dopo la scomparsa del socialista Arigoni, moglie e colleghi si interrogano su chi continuerà la sua lotta politica<br />

Bisognerebbe <strong>di</strong>sboscare <strong>una</strong> foresta<br />

<strong>per</strong> mettere nero su bianco<br />

imprese e battaglie <strong>di</strong> Bill Arigoni,<br />

l’ala movimentista del Partito<br />

socialista, scomparso settimana<br />

scorsa in un tragico incidente.<br />

Il Ps rischia <strong>di</strong> rimanere<br />

orfano <strong>di</strong> un prezioso anello <strong>di</strong><br />

congiunzione tra base e vertici<br />

del partito, un ruolo incarnato<br />

dal deputato <strong>di</strong> Magliaso sin dai<br />

suoi esor<strong>di</strong> in politica. Chi continuerà<br />

le sue battaglie?<br />

Nomi su possibili, quanto improbabili<br />

sucessori, il capogruppo ps<br />

in Gran Consiglio, Raoul Ghisletta,<br />

non ne fa: “Non ha senso<br />

in<strong>di</strong>care <strong>una</strong> <strong>per</strong>sona precisa che<br />

potrebbe prendere il posto <strong>di</strong> Bill,<br />

<strong>per</strong>ché il suo spirito è un tratto<br />

che caratterizza tutto il partito<br />

socialista ticinese”. Lo stesso Ghisletta,<br />

<strong>per</strong>ò, è poi costretto a riconoscere<br />

che “<strong>per</strong> certi aspetti Bill<br />

era unico e non si potrà rimpiaz-<br />

Il fatto<br />

Jelmini chiama, Gianora risponde.<br />

“Fra partiti <strong>di</strong> centro è<br />

inevitabile parlarsi”, <strong>di</strong>ce il presidente<br />

del Plrt: “Un incontro con<br />

Giov<strong>anni</strong> Jelmini è nell’or<strong>di</strong>ne<br />

delle cose, lo inviterò quanto<br />

prima, anche <strong>per</strong> capire cosa fare<br />

sui temi più importanti: è importante<br />

sentirsi”.Se Walter Gianora<br />

non ha problemi ad aggiungere<br />

un posto a tavola <strong>per</strong> capire cosa<br />

voglia veramente il Ppd, a sinistra,<br />

Manuele Bertoli ha qualche<br />

<strong>per</strong>plessità: “Con Jelmini mi incontro<br />

settimanalmente nelle sedute<br />

dalle Commissione della gestione,<br />

e non ho problema a parlare.<br />

Se devo invitarlo a cena, vorrei<br />

capire prima da che parte sta:<br />

mi pare che il Ppd sia andato più<br />

a destra che con Bacchetta-Cattori”.<br />

Per il presidente del Ps il <strong>di</strong>fficile<br />

non è <strong>di</strong>scutere con Jelmini,<br />

il problema è capirsi.<br />

Diverso, dunque l’atteggiamento<br />

dei <strong>due</strong> presidenti <strong>di</strong> partito, <strong>di</strong><br />

cui Jelmini, settimana scorsa<br />

aveva <strong>di</strong>chiarato al Caffè <strong>di</strong><br />

aspettarsi un invito (dopo aver<br />

Dopo il compagno duro e puro<br />

vuoto a sinistra senza Bill<br />

zare dall’oggi al domani, visto che<br />

<strong>di</strong> <strong>per</strong>sonaggi come lui non ne<br />

nascono tutti i giorni”.<br />

Dallo scio<strong>per</strong>o della fame contro<br />

la Mikron all’impegno <strong>per</strong> migliorare<br />

la viabilità nel Malcantone,<br />

passando <strong>per</strong> l’attivita<br />

svolta a favore dell’Associazione<br />

svizzera degli inquilini, senza <strong>di</strong>menticare<br />

la tutela dell’ambiente<br />

e le proteste contro lo zoo al Maglio<br />

fino alla contestata presa <strong>di</strong><br />

posizione a favore degli estremisti<br />

<strong>di</strong> sinistra che avevano imbrattato<br />

la sala in cui doveva parlare<br />

un ex ministro del<br />

governo Pi-<br />

“Il Ppd parla con lingua biforcuta”<br />

Ps e Plr accusano i popolari democratici <strong>di</strong> ambiguità<br />

accettato quello della Lega). Già<br />

in agenda quello del Plrt, improbabile<br />

quello con il Ps. Ve<strong>di</strong>amo<br />

<strong>per</strong>ché. “Il Ppd è <strong>per</strong> costituzione<br />

impenetrabile: non si sa mai fino<br />

al voto quale posizione prenderà.<br />

È quin<strong>di</strong> complicato parlare con<br />

chi usa <strong>due</strong> linguaggi, uno <strong>per</strong> il<br />

popolo, l’altro in parlamento”, sostiene<br />

Bertoli, che si <strong>di</strong>ce abituato<br />

a misurare i comportamenti<br />

politici dal voto, non dalle<br />

Bertoli: ‘Il partito <strong>di</strong> Jelmini<br />

usa <strong>due</strong> linguaggi uno <strong>per</strong> il<br />

popolo l’altro in parlamento”<br />

<strong>di</strong>chiarazioni.<br />

“Mentre con il Plrt il rapporto è<br />

<strong>di</strong>fficile ma corretto, con l’Udc è<br />

<strong>di</strong> scontro, ma chiaro, con il Ppd<br />

(e anche con la Lega) tutto si<br />

complica: posizioni vaghe, non<br />

I PRESIDENTI<br />

Bertoli,<br />

Jelmini e<br />

Gianora<br />

nochet, Arigoni era <strong>di</strong>pinto come<br />

uno degli ultimi Sessantottini rimasti<br />

in circolazione in Ticino, a<br />

volte lontano dai vertici forse un<br />

po’ ingessati del partito.<br />

Su politici e militanti in grado <strong>di</strong><br />

interpretarne il modo <strong>di</strong> far politica,<br />

neppure la moglie riesce ad<br />

essere precisa. “Credo che in<br />

questo momento ci sia un vuoto<br />

assoluto - <strong>di</strong>chiara Elena Masera<br />

Arigoni -. Mi rendo conto che,<br />

detto da me che lo considero insostituibile<br />

sia come compagno<br />

che come uomo politico socialmente<br />

attivo, non sia <strong>una</strong> valutazione<br />

particolarmente atten<strong>di</strong>-<br />

L’intervista Christian Vitta<br />

IO IN GOVERNO?<br />

Discorso prematuro.<br />

Su quello che mi<br />

offrirà il futuro<br />

vedremo...<br />

LIBERO D’AGOSTINO<br />

Trentasette <strong>anni</strong> ma sembra un ragazzino.<br />

Ha l’aria s<strong>per</strong>sa, ma da capogruppo<br />

in parlamento ha tenuto<br />

compatto il Plr quando al vertice<br />

ogni pretesto era buono <strong>per</strong> litigare.<br />

Per il partito oggi è<br />

un punto <strong>di</strong> riferimento.<br />

A chi lo in<strong>di</strong>ca<br />

come successore<br />

ideale <strong>di</strong> Gabriele<br />

Gendotti in governo,<br />

Christian Vitta replica<br />

<strong>di</strong>plomatico: “Discorso<br />

prematuro. Sono pragmatico,<br />

guardo al pre-<br />

sente. Su quello che offrirà il futuro<br />

vedremo”. Alle recenti insinuazioni<br />

sul presidente Walter Gianora ribatte:<br />

“No, non prende or<strong>di</strong>ni da<br />

Lugano”.<br />

Il Plr, nonostante il nuovo presidente,<br />

sembra ancora sotto tono,<br />

quasi ai margini della scena politica.<br />

Non crede che dal partito <strong>di</strong><br />

maggioranza relativa ci si aspetti<br />

<strong>di</strong> più?<br />

“Il presidente Gianora ha avuto un’<br />

ottima partenza col congresso <strong>di</strong><br />

Lugano, ora dobbiamo dargli<br />

tempo <strong>di</strong> dare <strong>una</strong> sua impronta ad<br />

un partito che ha <strong>una</strong> gran voglia <strong>di</strong><br />

riscatto e <strong>di</strong> voltare pagina. Un partito<br />

che nonostante le polemiche<br />

interne ha continuato a lavorare<br />

con grande senso dello Stato in<br />

parlamento, nei consigli com<strong>una</strong>li,<br />

nei municipi e in tante altre istituzioni.<br />

Questa è la base vera del partito,<br />

la materia prima da cui Gianora<br />

deve partire <strong>per</strong> il rilancio del<br />

Plr”.<br />

Però c’è già chi insinua che Gianora<br />

prenda or<strong>di</strong>ni da IdeaLiberale,<br />

che qualcuno da Lugano gli<br />

detti i compitini.<br />

“No. Credo, invece, che sia stato<br />

molto attento ad ascoltare le <strong>due</strong><br />

componenti del partito. Dopo le<br />

tensioni degli <strong>anni</strong> scorsi, questa<br />

attenzione può essere stata interpretata<br />

come il voler privilegiare<br />

un’area piuttosto che un’altra. Ma<br />

non è cosi. Sono sicuro che è equi<strong>di</strong>stante.<br />

Del resto ha detto no all’istituzionalizzazione<br />

delle aree<br />

BILL ARIGONI<br />

Il deputato<br />

socialista<br />

morto<br />

la scorsa<br />

settimana<br />

LA MASSONERIA<br />

Se Walter è massone<br />

non mi <strong>di</strong>sturba.<br />

Purché ciò non<br />

interferisca<br />

col suo ruolo<br />

“No, il presidente Gianora<br />

non prende or<strong>di</strong>ni da Lugano”<br />

proposta da IdeaLiberale”.<br />

Se sapesse che Gianora è un massone<br />

la cosa la <strong>di</strong>sturberebbe?<br />

“Le scelte private delle <strong>per</strong>sone,<br />

purché beninteso rispettino la legge<br />

e il senso etico che deve ispirare<br />

qualsiasi ruolo pubblico, non mi <strong>di</strong>-<br />

“È nell’interesse <strong>di</strong> tutti<br />

trattenere i ricchi cotribuenti<br />

Perderli sarebbe molto grave”<br />

Christian Vitta<br />

visto da<br />

Marco Scuto<br />

<strong>per</strong> il Caffè<br />

sturbano affatto. Mi <strong>di</strong>sturberebbe<br />

se queste scelte, e ciò vale non solo<br />

<strong>per</strong> la massoneria, possono con<strong>di</strong>zionare<br />

o in qualche modo interferire<br />

con la propria funzione. Dunque,<br />

da Gianora mi aspetto soprat-<br />

bile. Ma, al momento, non vedo<br />

nessuno in grado <strong>di</strong> interpretare<br />

un ruolo attivo su tutte quelle tematiche<br />

che stavano a cuore a<br />

Bill”.<br />

Non è detto, <strong>per</strong>ò, che l’ala movimentista<br />

del partito socialista rimanga<br />

orfana <strong>per</strong> sempre. “Forse<br />

un fiore è già sbocciato - afferma<br />

Elena Masera Arigoni -. S<strong>per</strong>iamo<br />

che possa presto prendere<br />

in mano le battaglie che Bill stava<br />

ancora conducendo”.<br />

Gli occhi rimangono ora puntati<br />

sul sucessore <strong>di</strong> Arigoni in Gran<br />

Consiglio, Fabio Canevascini.<br />

Nessuno sa se il consigliere com<strong>una</strong>le<br />

<strong>di</strong> Balerna riuscirà a interpretare<br />

il ruolo <strong>di</strong> un politico<br />

che preferiva fare politica tra la<br />

gente, e non solo dai banchi del<br />

Gran Consiglio. Anche affrontando<br />

battaglie “minori”, come<br />

quella in favore <strong>di</strong> spiagge accessibili<br />

a tutti i citta<strong>di</strong>ni. c.g.<br />

IL RILANCIO<br />

Per il rilancio<br />

bisogna ora<br />

ripartire dalla base,<br />

è qui la nostra<br />

vera forza<br />

tutto che svolga con obiettività il suo<br />

compito”.<br />

Il Ppd gioca ormai a tutto campo,<br />

continua a punzecchiare il<br />

Plr, sul fisco va a braccetto<br />

con Lega, mentre<br />

il suo partito pare<br />

aver <strong>per</strong>so il rapporto<br />

privilegiato<br />

con il Ps.<br />

“Da qui alla fine<br />

della legislatura questo<br />

scenario tenderà<br />

ad accentuarsi. Credo<br />

che il Plr debba tenere la<br />

barra ben ferma sulla sua linea,<br />

su obiettivi precisi. Solo a partire<br />

da questo, e non dai tatticismi pre<br />

elettorali che <strong>di</strong>sorientano i nostri<br />

elettori e tutti i citta<strong>di</strong>ni, ci si può<br />

confrontare con gli altri partiti e, se è<br />

il caso, costruire anche delle intese”.<br />

Sugli sgravi <strong>per</strong> i ricchi contribuenti<br />

ventilati dal ministro Laura<br />

Sa<strong>di</strong>s, c’è stato il no dei socialisti e<br />

la controproposta Lega-Ppd. Il Plr<br />

era d’accordo ma non si è speso<br />

più <strong>di</strong> quel tanto nel sostenere il<br />

ministro delle Finanze.<br />

“C’è chi non vuole niente come il Ps<br />

e chi vorrebbe <strong>di</strong> tutto e <strong>di</strong> più come<br />

la Lega e il Ppd. Questo è un problema<br />

che meritava <strong>di</strong> essere approfon<strong>di</strong>to,<br />

con un maggiore senso <strong>di</strong><br />

responsabilità, senza liquidarlo subito<br />

con veti e controproposte. Comunque<br />

ha fatto bene il ministro<br />

Sa<strong>di</strong>s a sottolineare questa necessità,<br />

<strong>per</strong>ché è nell’interesse <strong>di</strong> tutti<br />

trattenere in Ticino questi ricchi<br />

contribuenti. Se li <strong>per</strong><strong>di</strong>amo, sarà lo<br />

Stato a <strong>per</strong>dere notevoli risorse fiscali<br />

con cui finanziare investimenti<br />

e politica sociale. È su questo rischio<br />

che bisognava <strong>di</strong>scutere e confrontarsi<br />

con un più senso <strong>di</strong> responsabilità”.<br />

ldagostino@caffe.ch<br />

sicure, on<strong>di</strong>vaghe...”.<br />

E cita <strong>due</strong> casi: la <strong>di</strong>scussione sul<br />

preventivo 2009, dove il Ppd sostenne<br />

dapprima che le tasse non<br />

si dovevano toccare, <strong>per</strong> poi sottoscrivere<br />

un accordo in <strong>di</strong>rezione<br />

opposta con Plrt e Ps: “Ma<br />

ci dovemmo impuntare”. Tragitto<br />

opposto <strong>per</strong> il preventivo 2010:<br />

“Nell’occasione – ricorda Bertoli -<br />

il Ppd, già durante l’estate, ribadì<br />

la necessità delle spese sociali, <strong>di</strong><br />

sostenere le famiglie <strong>per</strong> gli aumenti<br />

delle casse malati, poi all’atto<br />

del voto ci lasciò soli”. Insomma,<br />

<strong>di</strong>ce Bertoli, c’è il rischio<br />

<strong>di</strong> invitarli a cena e trovarli seduti<br />

da un’altra parte o ad un altro ristorante:<br />

“Non sai mai da che<br />

parte stanno, quale posizione<br />

prenderanno, se saranno conseguenti”.<br />

Un atteggiamento che<br />

<strong>per</strong> Bertoli farebbe parte del Dna<br />

del Ppd: “E <strong>di</strong>re che avrebbe un<br />

ruolo forte da giocare se si posi-<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

11<br />

La nuova federazione dei ‘non partiti’<br />

Ti-Press<br />

Liste civiche<br />

all’assalto<br />

del parlamento<br />

Se<strong>di</strong>ci liste civiche, cinque sindaci, <strong>una</strong> manciata <strong>di</strong><br />

consiglieri com<strong>una</strong>li. Dopo <strong>anni</strong> <strong>di</strong> avanzata lenta,<br />

ma costante, e piccoli esploit, come quello del Noce,<br />

a Bellinzona, alle cantonali del 2011 i movimenti<br />

politici lontani <strong>per</strong> mentalità e modus o<strong>per</strong>an<strong>di</strong> dai<br />

partiti tra<strong>di</strong>zionali non partiranno dal nulla. Non<br />

solo <strong>per</strong>ché potranno contare sulla Federazione ticinese<br />

delle liste civiche <strong>per</strong> cercare <strong>di</strong> formare un<br />

gruppo in<strong>di</strong>pendente. Ma <strong>per</strong>ché storia e <strong>per</strong>corso<br />

che hanno alle spalle, conforta i promotori. “Non ho<br />

sco<strong>per</strong>to l’acqua calda - <strong>di</strong>chiara Giov<strong>anni</strong> Cossi,<br />

sindaco <strong>di</strong> Vernate e presidente della Federzione ticinese<br />

delle liste civiche-. Io mi baso su <strong>una</strong> semplice<br />

constazione, scaturita da uno stu<strong>di</strong>o del politecnico<br />

<strong>di</strong> Zurigo. Ricerca dalla quale si evince che,<br />

in Svizzera, il 57% dei municipali è un rappresentante<br />

<strong>di</strong> liste civiche”.<br />

È in base a questa considerazione che a Cossi è frullata<br />

in testa l’idea <strong>di</strong> <strong>una</strong> Federazione da presentare<br />

alle cantonali. “Anche <strong>per</strong>ché - <strong>di</strong>ce il sindaco <strong>di</strong><br />

Vernate - o nel resto della Confederazione sono tutti<br />

“Il 57% dei municipali<br />

non rappresenta alcun partito;<br />

è <strong>una</strong> realtà molto importante”<br />

teste calde e rompiscatole o, <strong>di</strong>etro queste cifre c’è<br />

qualcosa <strong>di</strong> profondo su cui riflettere, e che merita<br />

qualche considerazione”.<br />

Alle com<strong>una</strong>li del 2008 le liste civiche che si sono<br />

presentate in Ticino sono state 157. E i promotori<br />

della Federazione s<strong>per</strong>ano <strong>di</strong> convincere almeno<br />

parte <strong>di</strong> quel 38 % <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni che hanno scelto <strong>di</strong> <strong>di</strong>sertare<br />

le urne, <strong>per</strong> i motivi più <strong>di</strong>sparati e sfruttare,<br />

naturalmente, le potenzialità delle schede senza intestazione<br />

che, alle ultime cantonali, hanno raggiunto<br />

il 17%. Senza <strong>di</strong>menticare quel tre, quattro<br />

<strong>per</strong> cento, che Cossi ritiene sia un bacino <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone<br />

che votano Lega <strong>per</strong> protesta.<br />

“Penso che si debba riflettere su certi dati - afferma<br />

Cossi -. Noi rappresentiamo <strong>una</strong> nuova modalità <strong>di</strong><br />

fare politica in un contesto dove i programmi dei<br />

partiti classici si assomigliano tutti -. Le liste civiche<br />

desiderano solo affrontare e cercare <strong>di</strong> risolvere i<br />

problemi concreti che i citta<strong>di</strong>ni devono gestire tutti<br />

i giorni. Problemi dai quali i partiti sono spesso lontani.<br />

Posti <strong>di</strong> lavoro e sicurezza saranno i nostri cavalli<br />

<strong>di</strong> battaglia, fermo restando che siamo a<strong>per</strong>ti<br />

alla collaborazione, alle idee e alle proposte <strong>di</strong> tutti”.<br />

c.g.<br />

zionasse al centro ma in modo<br />

più rigoroso, facendo da <strong>per</strong>no e<br />

non facendosi tirare dalla convenienza<br />

del momento”. Possibilista<br />

Walter Gianora, anche se nel<br />

<strong>di</strong>scorso al congresso <strong>di</strong> Lugano<br />

aveva definito il Ppd “partito che<br />

ambisce a rimproverarci, invece<br />

dovrebbe essere preoccupato<br />

<strong>per</strong> le sue spaccature che ne <strong>di</strong>sturbano<br />

la luci<strong>di</strong>tà e spesso lo<br />

rendono un partito poco affidabile,<br />

malgrado i nostri sforzi <strong>di</strong><br />

coinvolgimento”. “Dopo il congresso<br />

ho incontrato Jelmini a Teleticino<br />

e ci siamo parlati - spiega<br />

Gianora - ma ora dobbiamo sederci<br />

attorno ad un tavolo <strong>per</strong> capire<br />

cosa vuole veramente il Ppd.<br />

Ad esempio, sugli sgravi fiscali<br />

<strong>per</strong> i “ricchi” noi ci muoviamo da<br />

<strong>una</strong> posizione responsabile, non<br />

ci nascon<strong>di</strong>amo il problema.<br />

Dobbiamo capire cosa significa<br />

estendere questi sgravi ad altre<br />

fasce. Se il peso finanziario è sopportabile.<br />

Insomma dobbiamo<br />

chiarirci le posizioni, ma in modo<br />

responsabile”. c.m


IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

12 ECONOMIA<br />

Le tappe<br />

FEBBRAIO 2009<br />

UBS RIVELA I CONTI<br />

Il fisco americano chiede<br />

a Ubs <strong>di</strong> rivelare i nomi e i conti<br />

<strong>di</strong> 52 mila citta<strong>di</strong>ni americani,<br />

titolari <strong>di</strong> conti, dopo che<br />

la banca aveva già rivelato<br />

l’identità <strong>di</strong> altri 2 mila correntisti<br />

CORRADO GALIMBERTI<br />

Da Costanza, in Germania, a Feldkirch,<br />

in Austria, passando <strong>per</strong> i<br />

cantoni <strong>di</strong> San Gallo e Turgovia:<br />

il denaro in nero emana ancora<br />

un fascino irrestistibile. Lo hanno<br />

<strong>di</strong>mostrato tre giornalisti del<br />

SonntagsBlick che, fingendo <strong>di</strong><br />

essere altrettanti evasori fiscali,<br />

hanno chiesto <strong>di</strong> depositare<br />

un’ere<strong>di</strong>tà milionaria non <strong>di</strong>chiarata<br />

al fisco. E’ stato il Liechtenstein<br />

l’unico a uscire a testa alta:<br />

<strong>due</strong> banche su <strong>due</strong> si sono rifiutate<br />

<strong>di</strong> accettare la somma. Gli<br />

austriaci, invece, sono usciti con<br />

le ossa rotte: tutte e sei le filiali <strong>di</strong><br />

cinque banche hanno risposto<br />

con un caloroso Wilkommen al<br />

giornalista che voleva depositare<br />

l’ere<strong>di</strong>tà. Germania e Svizzera<br />

sono sulla stessa barca: solo <strong>una</strong><br />

Austria, Germania e Svizzera accolgono capitali non <strong>di</strong>chiarati. Solo Vaduz li rifiuta<br />

-25%<br />

MARZO 2009<br />

REVISIONE DEL SEGRETO<br />

Hans-Rudolf Merz, capo<br />

del <strong>di</strong>castero delle finanze,<br />

annuncia la revisione della<br />

legge sul segreto bancario,<br />

affinché sia allineata con<br />

le norme dell’Ocse<br />

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OTTOBRE 2009<br />

SCUDO FISCALE TREMONTI<br />

Entra in vigore il terzo<br />

“Scudo” fiscale <strong>di</strong> Giulio<br />

Tremonti, ministro italiano<br />

dell’economia; un condono<br />

che <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>are<br />

circa 100 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro<br />

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GENNAIO 2010<br />

IL CD PER LA GERMANIA<br />

Bonn riceve un’offerta <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta (<strong>per</strong> 2,5 milioni <strong>di</strong><br />

euro) <strong>di</strong> un cd con 1.500 nomi<br />

<strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni tedeschi con conto<br />

in Svizzera, con 200 milioni <strong>di</strong><br />

euro “recu<strong>per</strong>abili” dal fisco<br />

“Sì, accettiamo sol<strong>di</strong> in nero”<br />

Il cronista allo sportello <strong>di</strong> quattor<strong>di</strong>ci banche in quattro Paesi<br />

banca su quattro in Germania e<br />

<strong>una</strong> su tre nel nostro Paese hanno<br />

respinto al mittente la somma in<br />

nero. Il bottino in gioco variava, a<br />

<strong>di</strong>pendenza degli istituti: in alcuni<br />

casi si trattava <strong>di</strong> un milione,<br />

in altri <strong>di</strong> 750 mila franchi e in altri<br />

ancora <strong>di</strong> 250 mila.<br />

Quattor<strong>di</strong>ci, in totale, le banche<br />

prese in cosiderazione: quattro a<br />

Costanza in Germania; cinque<br />

tra Bregenz e Feldkirch, in Austria;<br />

tre tra San Gallo e Weinfeld<br />

in Svizzera; <strong>due</strong> a Vaduz in Liechtenstein.<br />

Bilancio: su 14 banche,<br />

<strong>di</strong>eci hanno accettato il deposito<br />

in nero, quattro, invece,<br />

hanno rifiutato. Ve<strong>di</strong>amo come è<br />

andata, Paese <strong>per</strong> Paese.<br />

Gli istituti Lgt e VP, in Liechtenstein,<br />

non ne hanno voluto sa<strong>per</strong>e<br />

e hanno rifiutato categoricamente<br />

<strong>di</strong> accogliere la somma<br />

che i reporter in incognito avevano<br />

intenzione <strong>di</strong> depositare. E<br />

hanno fatto pure la pre<strong>di</strong>ca all’evasore,<br />

tanto che <strong>una</strong> funzionaria<br />

della Lgt ha a<strong>per</strong>tamente<br />

domandato se il cliente volesse<br />

davvero vivere tutta la vita con la<br />

paura <strong>di</strong> essere sco<strong>per</strong>to. “Creda<br />

a me - ha aggiunto la donna -<br />

quello che può risparmiare col fisco,<br />

non può competere con la<br />

<strong>per</strong><strong>di</strong>ta della qualità <strong>di</strong> vita”.<br />

In Svizzera, a essere prese con le<br />

mani nel sacco sono state la<br />

banca cantonale <strong>di</strong> Turgovia e<br />

<strong>una</strong> filiale Raiffeisen a Weinfelden,<br />

mentre alla Wegelin <strong>di</strong> San<br />

Gallo, dopo essersi rifiutati <strong>di</strong><br />

prendere in considerazione l’ipotesi<br />

<strong>di</strong> accogliere denaro non <strong>di</strong>chiarato,<br />

si sono limitati a consigliare<br />

un buon avvocato a Zurigo<br />

<strong>per</strong> cercare <strong>di</strong> risolvere nel modo<br />

migliore, ma legale, la faccenda.<br />

Alla Commerzbank <strong>di</strong> Costanza,<br />

a pochi chilometri dal confine<br />

CAVEAU<br />

La caccia ai<br />

fon<strong>di</strong> neri non<br />

sembra<br />

cambiare le<br />

abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />

alcuni istituti.<br />

con la Svizzera, il funzionario<br />

non si è affatto scomposto<br />

quando il signor Hanspeter Furrer<br />

(in realtà un giornalista del<br />

Sonntagsblick) ha <strong>di</strong>chiarato che<br />

voleva depositare in nero 750<br />

mila franchi. Anche <strong>per</strong>ché, secondo<br />

lui, “<strong>due</strong> terzi dei clienti<br />

della filiale sono svizzeri”.<br />

Stessa musica alla Sparkassse Bodensee<br />

e alla Volksbank, dove<br />

nessuno ha fatto particolari do-<br />

mande, né sconsigliato <strong>di</strong> evadere<br />

il fisco. Tanto che i funzioanri<br />

dell’istituto si sono detti <strong>di</strong>sposti<br />

a seguire le pratiche necessarie<br />

<strong>per</strong> occultare il denaro.<br />

Contattati <strong>per</strong> <strong>una</strong> reazione, i responsabili<br />

delle banche hanno<br />

reagito in modo analogo, <strong>di</strong>cendo<br />

che “il dovere <strong>di</strong> <strong>una</strong> corretta<br />

<strong>di</strong>chiarazione delle imposte<br />

spetta al cliente e non alla banca”.<br />

cgallimberti@caffe.ch<br />

Ticino ai vertici della classifica delle tasse sull’auto. Tra le polemiche, l’appello del Touring Club<br />

Il Ticino ha tra le imposte <strong>di</strong> circolazione<br />

più alte del Paese. Rispetto al<br />

Vallese, <strong>una</strong> familiare 1,6 è tassata<br />

quasi il doppio. A Sion il Cantone incassa<br />

215 franchi l’anno, a Bellinzona<br />

414. Stesso <strong>di</strong>scorso <strong>per</strong> chi possiede<br />

auto <strong>di</strong> grossa cilindrata, con il Ticino<br />

che si attesta ai vertici della graduatoria<br />

pubblicata sull’ultimo numero <strong>di</strong><br />

“Touring, il giornale della mobilità”<br />

del Touring Club Svizzero (Tcs). “Il<br />

problema <strong>di</strong> questa concorrenza intercantonale<br />

- spiega Renato Gazzola,<br />

segretario generale del Tcs - è che con<br />

l’imposta <strong>di</strong> circolazione non si può<br />

solo fare cassa. Nel senso che non dovrebbe<br />

essere inserita nel calderone<br />

delle entrate. Ma bisognerebbe fare<br />

“Non si può<br />

far cassa soltanto<br />

con l’imposta<br />

<strong>di</strong> circolazione!”<br />

come nei Grigioni, dove la tassa è più<br />

alta rispetto al Ticino, ma è usata<br />

espressamente <strong>per</strong> coprire costi <strong>di</strong> natura<br />

stradale”.<br />

In generale, l’imposta <strong>di</strong> circolazione<br />

è frutto <strong>di</strong> <strong>una</strong> decisione politica,<br />

come <strong>di</strong>mostra, secondo Gazzola, anche<br />

la scelta del Vallese <strong>di</strong> mantenerle<br />

molto basse. “Per i Cantoni è <strong>una</strong><br />

fonte d’entrate molto importante -<br />

<strong>di</strong>ce - e quin<strong>di</strong> viene molto tenuta in<br />

considerazione dalle amministrazioni”.<br />

Il caso ticinese, comunque, è<br />

particolare. E Gazzola spezza <strong>una</strong> lancia:<br />

“La tassa in Ticino è forse la più<br />

‘giusta’ a livello intercantonale - conclude<br />

-. Perché tiene conto <strong>di</strong> fattori<br />

sociali come peso e potenza del veicolo.<br />

In altri cantoni questo non succede.<br />

È <strong>per</strong>ò chiaro che sarebbe più<br />

opportuno sa<strong>per</strong>e che quelle importanti<br />

entrate sono usate <strong>per</strong> migliorare<br />

la situazione della circolazione”.<br />

m.s.<br />

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NUMERI <strong>di</strong> LORETTA NAPOLEONI<br />

SPETTRO DUBAI<br />

IN ORIENTE<br />

E IN OCCIDENTE<br />

segue dalla prima<br />

Da <strong>una</strong> decina d’<strong>anni</strong> crocevia importante<br />

degli affari loschi delle<br />

mafie del centro Asia e <strong>di</strong> quella<br />

russa, data la vicinanza geografica con<br />

queste regioni, Dubai assomiglia sempre<br />

meno alla Wall Street della finanza islamica<br />

e sempre <strong>di</strong> più alla versione moderna<br />

della Beirut degli <strong>anni</strong> Settanta. Ci<br />

sorprende che le compraven<strong>di</strong>te <strong>di</strong> armi<br />

<strong>per</strong> Hamas non avvengano più nelle capitali<br />

europee o in quelle me<strong>di</strong>o - orientali,<br />

come appunto Beirut, ma a Dubai, a pochi<br />

passi dai palazzi <strong>di</strong> vetro della finanza<br />

mon<strong>di</strong>ale e delle ville dei nababbi sau<strong>di</strong>ti.<br />

Molti pensavano che a Dubai ci si andasse<br />

solo <strong>per</strong> <strong>di</strong>vertirsi, giocare in borsa o <strong>per</strong><br />

incontrare i banchieri occidentali e volti<br />

celebri. Ebbene non è mai stato così.<br />

Prima dell’11 Settembre Osama bin Laden<br />

si faceva curare nei moderni ospedali<br />

dell’emirato; parte dei sol<strong>di</strong> serviti <strong>per</strong> finanziare<br />

l’11 settembre sono partiti da<br />

conti cifrati <strong>di</strong> banche <strong>di</strong> Dubai e durante<br />

l’asse<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Kandahar i talebani hanno<br />

contrabbandato gran parte delle riserve<br />

d’oro afgane nell’emirato. Nessuno le ha<br />

più riviste. Eppure è l’assassinio <strong>di</strong> Mahmoud<br />

al Mabhouh a farci improvvisamente<br />

guardare a questa città-Stato come<br />

a uno dei centri mon<strong>di</strong>ali del crimine e del<br />

terrorismo. E la tentazione è <strong>di</strong> circoscrivere<br />

questa realtà al suo status <strong>di</strong> para<strong>di</strong>sco<br />

fiscale nell’universo della finanza islamica.<br />

Queste considerazioni ci spingono a<br />

pensare che a casa nostra, in occidente,<br />

tutto ciò non potrebbe avvenire <strong>per</strong>ché le<br />

nostre leggi sono migliori, ecco <strong>per</strong>ché<br />

Hamas scegliere Dubai e non Londra, Berlino<br />

o Ginevra <strong>per</strong> la compraven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />

armi.<br />

In parte è vero che negli ultimi do<strong>di</strong>ci<br />

mesi <strong>una</strong> concomitanza <strong>di</strong> fattori, alcuni<br />

positivi altri negativi, hanno proiettato<br />

Dubai in cima all’Olimpo dell’illecito. Da<br />

<strong>una</strong> parte i rigi<strong>di</strong> controlli fiscali applicati<br />

dai Paesi dell’Unione Europea <strong>per</strong> far<br />

fronte ai deficit <strong>di</strong> bilancio creati dalla recessione<br />

ed quelli monetari imposti dal<br />

Patriot Act sul dollaro rendono sempre<br />

più <strong>di</strong>fficile usare le capitali ed il sistema<br />

bancario occidentale senza essere intercettati.<br />

Dall’altra parte Dubai, che versa in<br />

gravi con<strong>di</strong>zioni economiche, cerca <strong>di</strong> attirare<br />

ogni tipo <strong>di</strong> business senza far<br />

troppe domande.<br />

Ma è sbagliato accusare solo questo emirato.<br />

Nè l’occidente nè l’oriente hanno <strong>di</strong>segnato<br />

<strong>una</strong> regolamentazione che pur<br />

mantenendo in pie<strong>di</strong> alcuni pilastri del sistema<br />

bancario, quali il rapporto intimo<br />

tra banchiere e cliente, impe<strong>di</strong>sca che<br />

questo sia contaminato dal crimine e dal<br />

terrorismo. Senza, tutti i centri finanziari<br />

internazionali sono a rischio <strong>di</strong> essere infiltrati<br />

dalla criminalità internazionale e<br />

dai servizi segreti. E questa triste storia<br />

potrebbe ri<strong>per</strong>si anche a casa nostra.


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L’allarme<br />

CORRADO GALIMBERTI<br />

Paese che vai, farmaco che trovi.<br />

Chi pensava che le caratteristiche<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> nazione fossero date<br />

dalla lingua, dalla cultura, dall’architettura<br />

e dalle abitu<strong>di</strong>ni<br />

alimentari, dovrà aggiungere<br />

un’altra voce al paniere delle peculiarità:<br />

le me<strong>di</strong>cine. Ma <strong>per</strong><br />

sa<strong>per</strong>e quali e quante se ne consumano,<br />

non è necessario consultare<br />

le prescizioni me<strong>di</strong>che,<br />

bensì la composizione delle ac-<br />

que <strong>di</strong> fiumi e laghi. Se i germanici<br />

sono fan dei farmaci <strong>per</strong> il<br />

colesterolo, i francesi <strong>di</strong> an-<br />

tiepilettici e gli italiani <strong>di</strong> antibiotici,<br />

la Svizzera risulta<br />

consumare, <strong>per</strong> lo più, antinfiammatori,<br />

antibiotici e sulfami<strong>di</strong>ci.<br />

Che, in un modo o nell’altro,<br />

finiscono ad arricchire, -<br />

negativamente - l’oro blu che<br />

sgorga nei nostri rubinetti.<br />

L’Agenzia europea <strong>per</strong> l’ambiente<br />

ha tracciato <strong>una</strong> mappa<br />

dell’inquinamento da farmaci<br />

piuttosto allarmane. Ha precisato<br />

che la situazione non è ancora<br />

drammatica, ma nello<br />

stesso tempo ha sottolineato<br />

che sarebbe bene muoversi in<br />

tempo, <strong>per</strong> evitare che la situazione<br />

<strong>di</strong>venti poi ingestibile.<br />

Dopo l’allarme cocaina (con Lugano<br />

in cima alle classifiche),<br />

grazie al quale è emerso che, nei<br />

fiumi europei, scorrono ingenti<br />

Stu<strong>di</strong>o europeo<br />

sull’inquinamento<br />

da me<strong>di</strong>camenti<br />

dal rubinetto<br />

<strong>di</strong> casa nostra<br />

quantità <strong>di</strong> droghe <strong>di</strong> varia natura,<br />

è ora la volta <strong>di</strong> un altro<br />

prodotto chimico. Le preoccupazioni<br />

maggiori sono relative<br />

alle tracce <strong>di</strong> ormoni riscontrate<br />

in fiumi e laghi <strong>per</strong>ché, anche in<br />

piccole concentarzioni, provocano<br />

alterazioni del ciclo riporduttivo<br />

dei pesci. E anche se non<br />

è possibile stabilire <strong>una</strong> relazione<br />

tra questa specie e quella<br />

umana, il timore che colpiscano<br />

anche l’essere umano, c’è.<br />

L’Agenzia è preoccupata <strong>per</strong>ché<br />

il consumo <strong>di</strong> farmaci è in costanet<br />

aumento. Lo smodato uso<br />

degli antibiotici rilevato dagli<br />

es<strong>per</strong>ti rende ad esempio il fiscico<br />

sempre più resistente, rendendo<br />

necessarie dosi sempre<br />

più massicce. E queste dosi, poi,<br />

attraverso l’urina o i me<strong>di</strong>cinali<br />

non riciclati, ma gettati semplicemente<br />

nella spazzatura, finiscono<br />

negli specchi d’acqua, in<br />

falde e sorgenti.<br />

In Paesi <strong>di</strong> <strong>una</strong> certa <strong>di</strong>mensione,<br />

come Francia e Italia, si<br />

consumano migliaia <strong>di</strong> tonnellate<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>camenti ogni anno.<br />

E queste sostanze chimiche finiscono<br />

nell’ambiente, <strong>per</strong>ché i sistemi<br />

<strong>di</strong> filtraggio e <strong>di</strong> purifcazione<br />

anche dei sistemi fognari<br />

ROSA & CACTUS<br />

UNA ROSA A...<br />

Gabriele<br />

Gendotti<br />

Aveva strepitato e mostrato i<br />

pugni contro lo scudo<br />

Tremonti. Ora il presidente<br />

del governo ha capito che<br />

oltre a quello delle banche<br />

c’è pure un altro Ticino<br />

UN CACTUS A...<br />

Erasmo<br />

Pelli<br />

Giorni <strong>di</strong>sgraziati <strong>per</strong> il<br />

presidente della casa da<br />

gioco <strong>di</strong> Lugano. Tra arresti e<br />

lettere anonime, il clima è<br />

sempre più avvelenato. Dal<br />

casinò al casino totale.<br />

LA ROSA E IL CACTUS SONO OFFERTI DA<br />

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Fiumi e laghi<br />

ora “ammmalati”<br />

anche <strong>di</strong> farmaci<br />

I veleni<br />

Paese<br />

<strong>per</strong> Paese<br />

Fonte: Corriere della Sera<br />

Nelle acque antibiotici e anti-infiammatori<br />

più efficienti, non riescono a depurare<br />

completamente. Immessi<br />

nell’ambiente, gli antibiotici<br />

possono contribuire alle resistenze<br />

batteriche, gli estrogeni<br />

sono in grado <strong>di</strong> introdurre gravi<br />

processi <strong>di</strong> femminizzazione dei<br />

pesci. Come se non bastasse, tra<br />

i soggetti più esposti, ci sono gli<br />

anelli deboli della catena<br />

Volti<br />

nuovi<br />

Sono nati un po’ in<br />

tutti gli angoli del<br />

pianeta, ma hanno<br />

deciso <strong>di</strong> vivere la<br />

loro vita nella Svizzera<br />

<strong>di</strong> lingua italiana.<br />

E dove<br />

hanno trovato possibilitàprofessionali,<br />

culturali e,<br />

<strong>per</strong>chè no?, anche<br />

affettive. Sono loro<br />

i “nuovi ticinesi”, e<br />

ai loro “volti<br />

nuovi” da mesi il<br />

Caffè de<strong>di</strong>ca questa<br />

rubrica che<br />

vuole essere <strong>una</strong><br />

testimonianza <strong>di</strong><br />

<strong>una</strong> realtà sempre<br />

più multiculturale<br />

e multietnica. Una<br />

realtà inevitabile<br />

grazie alla globalizzazione.<br />

Una realtà<br />

che arricchisce.<br />

DANIMARCA<br />

n barbiturici<br />

n sulfami<strong>di</strong>ci<br />

GRECIA<br />

n estrogeni<br />

FRANCIA<br />

n antiepilettici<br />

n antinfiammatori<br />

GERMANIA<br />

n antinfiammatori<br />

n betabloccanti<br />

n antiepilettici<br />

n farmaci<br />

<strong>per</strong> il colesterolo<br />

FINLANDIA<br />

n antistaminici<br />

REGNO UNITO<br />

n betabloccanti<br />

n antinfiammatori<br />

n antibiotici<br />

n sulfami<strong>di</strong>ci<br />

n <strong>di</strong>uretici<br />

n antiepilettici<br />

umana: i bimbi. Soggetti che<br />

non hanno ancora sviluppato<br />

un sistema immunitario capace<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fendersi come si deve da sostanze<br />

tanto aggrassive come i<br />

me<strong>di</strong>cinali.<br />

In Europa sono soprattutto i<br />

Paesi scan<strong>di</strong>navi a premere <strong>per</strong>ché<br />

si corra ai ripari, obbligando<br />

le industrie farmaceutiche a li-<br />

AUTOSCATTI<br />

I bambini<br />

fotografano i<br />

bambini <strong>per</strong> il<br />

concorso<br />

insubrico<br />

ITALIA<br />

n antibiotici<br />

n betabloccanti<br />

n antiepilettici<br />

n <strong>di</strong>uretici<br />

n antinfiammatori<br />

n estrogeni<br />

e inoltre cocaina,<br />

amfetamine, thc<br />

LA PAROLA<br />

Nella co<strong>per</strong>tina<br />

del quarto<br />

fascicolo,<br />

“L’altro”,<br />

un’analisi <strong>di</strong><br />

Furio Ravera<br />

sull’impatto<br />

della cocaina<br />

nella società<br />

Parafrasando il film <strong>di</strong> Vittorio De Sica “I bambini<br />

ci guardano” <strong>per</strong> <strong>una</strong> volta i bambini guardano sè<br />

stessi, anzi si fotografano a vicenda <strong>per</strong> rappresentarsi<br />

<strong>per</strong> quello che sono: bambini. L’occasione è<br />

offerta da un concorso fotografico che coinvolge gli<br />

alunni delle scuole primarie del Ticino e i “colleghi”<br />

delle province <strong>di</strong> Varese, Como e Novara, patrocinato<br />

dai club Kiwanis attivi da Bellinzona a<br />

Mendrisio.<br />

“La nostra attità prevede interventi a favore dell’infanzia,<br />

dai bambini tibetani ai bimbi profughi del<br />

Maghreb - premette la madrina del concorso “I<br />

bambini fotografano i bambini”, Margherita Giromini,<br />

pedagogista e docente all’Università dell’Insubria<br />

-. Non è un caso che al concorso sia abbinata<br />

<strong>una</strong> mostra itinerante con le foto <strong>di</strong> Silvano<br />

Moroni, scatti <strong>di</strong> bimbi <strong>di</strong> tutto il mondo che non<br />

vogliono suscitare pietà o lacrime facili, ma che ritraggono<br />

semplicemente bambini nel contesto che<br />

è loro proprio: l’essere bambini”.<br />

L’importante è che i protagonisti delle foto in concorso,<br />

infatti, siano loro e che le loro immagini raggiungano,<br />

entro il prossimo 10 aprile, l’in<strong>di</strong>rizzo<br />

mail mariacarla@varesenews.it. Il portale varesino,<br />

tra l’altro, pubblicherà tutte le foto. Naturalmente,<br />

al <strong>di</strong> là dell’iniziativa benefica <strong>di</strong> sensibilizzazione,<br />

sono previsti dei premi come materiale<br />

informatico, computer e macchine fotografiche <strong>di</strong>gitali,<br />

che non saranno affidate ai vincitori, ma sa-<br />

Tatjana Polozova-Pissoglio<br />

Da sempre ama le Alpi. Così, quando ha messo piede in Ticino, tre <strong>anni</strong> e mezzo fa,<br />

non le è sembrato vero <strong>di</strong> poter vivere in un Paese con <strong>una</strong> natura così bella. Tatjana,<br />

32 <strong>anni</strong>, un bimbo <strong>di</strong> 9 e un marito ticinese, è nata e cresciuta a Belgorod, <strong>una</strong> città a<br />

800 chilometri da Mosca. In Germania, dove ha vissuto <strong>per</strong> un certo <strong>per</strong>iodo <strong>per</strong> seguire<br />

un corso <strong>di</strong> formazione come docente, ha conosciuto l’attuale marito. Ora, insegna<br />

russo ai corsi <strong>per</strong> adulti e tedesco alla commercio, dà lezioni private <strong>di</strong> tedesco<br />

a russi residenti nel cantone ed è PR <strong>per</strong> un hotel a 5 stelle. Del suo Paese le manca<br />

l’atmosfera che si respira nei ristoranti, dove è sempre festa, con tanta musica e la<br />

possibilità <strong>di</strong> ballare. Della sua nuova patria, che trova un po’ chiusa, <strong>di</strong>ce che i citta<strong>di</strong>ni,<br />

i ticinesi quin<strong>di</strong>, si fanno dei problemi… inesistenti. E consiglia loro <strong>di</strong> andare<br />

un po’ in Russia…<br />

SVIZZERA<br />

n ibuprofene<br />

n antibiotici<br />

n sulfami<strong>di</strong>ci<br />

SVEZIA<br />

n antibiotici<br />

n sulfami<strong>di</strong>ci<br />

Ti-Press<br />

mitare la produzione <strong>di</strong> scarti e<br />

rendendo biodegradabili quan -<br />

te più sostanze possibile.<br />

Basterebbe intervenire su alcuni<br />

singoli principi attivi <strong>per</strong> mo<strong>di</strong>ficare<br />

le strutture delle molecole e<br />

rendere i prodotti meno inquinanti<br />

e dannosi. In Svezia ad<br />

esempio sono già state avviate<br />

campagne <strong>di</strong> sensibilizzazione e<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

13<br />

i farmaci sono stati classificati<br />

anche in base al potere inquinante.<br />

Ma in Svizzera l’industria<br />

farmaceutica ha un peso specifico<br />

che, a Stoccolma, forse non<br />

immaginano. Ora che i test ci<br />

sono e i rischi sono chiari, occorre<br />

agire a livello <strong>di</strong> prevenzione.<br />

cgalimberti@caffe.ch<br />

Gli alunni delle scuole primarie coinvolti in un concorso con i “colleghi” lombar<strong>di</strong><br />

Cosa vuol <strong>di</strong>re essere bambino<br />

ve lo <strong>di</strong>co con <strong>una</strong> fotografia<br />

ranno assegnate - proprio <strong>per</strong> sottolineare l’intento<br />

pedagogico dell’iniziativa - alla classe frequentata<br />

dal bambino autore della foto vincitrice.<br />

“Abbiamo sempre parlato <strong>di</strong> ‘infanzia <strong>per</strong><strong>di</strong>ta’ e<br />

forse è arrivato il momento <strong>di</strong> andare oltre - spiega<br />

al Caffè Silvano Moroni, 53enne reporter <strong>di</strong> National<br />

Geographic che presenterà <strong>una</strong> serie <strong>di</strong> suoi<br />

scatti raccolti in trent’<strong>anni</strong> <strong>di</strong> servizi in tutto il<br />

mondo -. Non che questi bambini <strong>per</strong>duti non ce<br />

ne siano più, tutt’altro, e tra le mie foto non ho nascosto<br />

il dramma dei bambini soldato, ma ho voluto<br />

evitare le immagini <strong>di</strong> bimbi dai ventri gonfi,<br />

<strong>di</strong> mutilati, <strong>per</strong>chè è bello poter vedere semplici<br />

bambini, in un momento qualsiasi della loro vita<br />

quoti<strong>di</strong>ana, che sia in Perù o in Nuova Zelanda”.<br />

E cosa c’è <strong>di</strong> meglio, nel rappresentare la realtà <strong>di</strong><br />

un bambino che affidare a lui stesso quoti<strong>di</strong>anità,<br />

emozioni o momenti particolari della sua vita?<br />

Ecco, il concorso “I bambini fotografano i bambini”<br />

vuole coinvolgere tutti gli allievi delle scuole<br />

elementari che vivono in Ticino e non solo.<br />

“Un’iniziativa che non ha nulla <strong>di</strong> commerciale,<br />

che non prevede legami <strong>di</strong> marketing - aggiunge<br />

Margherita Giromini -. È tutto affidato al volontariato<br />

e alla ‘complicità’ dei colleghi docenti delle<br />

scuole ticinesi. Anzi, confi<strong>di</strong>amo che gli spazi pubblici<br />

del cantone <strong>di</strong>sponibili ci <strong>per</strong>mettano <strong>di</strong> ospitare<br />

gratuitamente sia le foto dei bambini, sia<br />

quelle <strong>di</strong> Moroni” e.r.b.<br />

Ecco tutti i “volti nuovi” pubblicati finora; in alto da sinistra, Wang Li, Ali Mirei, Annelie Lun<strong>di</strong>n, Charles<br />

Balachandran, Silvana Camozzi-Sanchez, Laura Ruggeri-Molina, Erica Bautista, Denis Monighetti, Mezhde<br />

Hassan, Nuno Costa Da Silva, Rolande Versi Matwala, Milan Jovic, Jesus Serrano, Katie Vitalie, Nao<br />

Muratami, Teresa Cardoso, Araia Mussi, Louis Sauvétre, Raquel Estefania Mangione e Mircea Lungu


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21 febbraio 2010 IL CAFFÈ<br />

LUI&LEI<br />

Reuters<br />

“Simi” firma<br />

poker<br />

un<br />

storico<br />

MORO E SCHIRA ALLE PAGINE 16, 17, 18 e 19<br />

Ammann conquista il suo<br />

quarto oro alle Olimpia<strong>di</strong><br />

ed entra nella leggenda dello<br />

sport. Delusioni elvetiche nello<br />

sci al femminile. Nell’hockey<br />

battuta 5-4 la Norvegia<br />

SUGLI SPALTI<br />

LA VITA DEGLI ATLETI VALE PIÙ DELLO SHOW<br />

Ci risiamo. Dopo nemmeno<br />

<strong>una</strong> settimana dalle polemiche<br />

<strong>per</strong> la morte dello<br />

sfort<strong>una</strong>to atleta georgiano sulla<br />

pista dello skeleton olimpico,<br />

ecco nuove polemiche sulla sicurezza.<br />

Con al centro, la <strong>di</strong>scesa<br />

femminile e il bob. La pista su cui<br />

ha vinto Lindsey Vonn si commenterebbe<br />

da sé, se non fosse<br />

che nessuno ai vertici dell’organizzazione<br />

o delle federazioni ha<br />

fatto il minimo “plissé” <strong>di</strong> fronte al<br />

ruzzolare a valle delle sciatrici.<br />

Ad<strong>di</strong>rittura grottesca la caduta<br />

<strong>di</strong> MASSIMO SCHIRA<br />

dell’elvetica Gisin, con tanto <strong>di</strong><br />

“rimbalzo” su <strong>una</strong> gobba <strong>di</strong> neve<br />

in prossimità del traguardo. Qualcuno,<br />

forse in segreto, avrà pure tirato<br />

un bel sospiro <strong>di</strong> sollievo a<br />

gara conclusa <strong>per</strong> “<strong>per</strong>icolo scampato”.<br />

Ce n’era davvero bisogno?<br />

Ad essere paradossale in questo<br />

problema c’è il fatto che la vita degli<br />

atleti passa quasi in secondo<br />

piano rispetto allo show. Ma forse<br />

si <strong>di</strong>mentica che senza atleti, non<br />

c’è spettacolo. Probabilmente<br />

qualcuno non l’ha ancora capito.<br />

Oppure fa finta <strong>di</strong> niente.<br />

Il calcio<br />

Il Bellinzona<br />

a Lucerna<br />

<strong>per</strong> ritrovarsi<br />

ALLE PAGINE 23 e 24<br />

La Formula1<br />

Prove generali<br />

<strong>di</strong> gran premio<br />

nei test a Jerez<br />

A PAGINA 25<br />

Il <strong>per</strong>sonaggio<br />

“Vi racconto<br />

la mia vita<br />

da giramondo<br />

del basket”<br />

A PAGINA 21<br />

QUESTA SETTIMANA<br />

SU WWW.CAFFE.CH<br />

Sesso e amore<br />

Linea <strong>di</strong>retta<br />

con la sessuologa<br />

Qua la zampa<br />

Le risposte del veterinario<br />

alle domande dei lettori


@<br />

www.vancouver2010.com<br />

www.olympic.org<br />

www.swissolympic.ch<br />

PROGRAMMA<br />

OLIMPICO<br />

BIATHLON<br />

21/02 19:45 15 KM MASS START U<br />

21/02 22:00 12,5 KM MASS START D<br />

23/02 20:30 STAFF. 4X6 KM D<br />

26/02 20:30 STAFF. 4X7.5 KM U<br />

BOB<br />

21/02 22:30 BOB A 2 U 3a Manche<br />

22/02 00:05 BOB A 2 U 4a Manche<br />

26/02 22:00 BOB A 4 U 1a Manche<br />

26/02 23:35 BOB A 4 U 2a Manche<br />

27/02 22:00 BOB A 4 U 3a Manche<br />

27/02 23:35 BOB A 4 U 4a Manche<br />

COMB. NORDICA<br />

23/02 19:00 TEAM LH U Salto<br />

23/02 22:00 TEAM LH / 4X5 KM U Finale<br />

25/02 19:00 INDIV. LH U Salto Lh<br />

25/02 22:00 INDIV. LH / 10 KM U Finale<br />

FREESTYLE<br />

21/02 22:07 SKI CROSS U Semifinali<br />

21/02 22:18 SKI CROSS U Finale<br />

23/02 22:52 SKI CROSS D Semifinali<br />

23/02 23:03 SKI CROSS D Finale<br />

25/02 04:30 SALTI D Finale<br />

26/02 03:00 SALTI U Finale<br />

HOCKEY<br />

21/02 21:00 Russia - Rep. Ceca U<br />

22/02 01:40 Canada - Stati Uniti U<br />

22/02 06:00 Svezia - Finlan<strong>di</strong>a U<br />

PATTINAGGIO<br />

ARTISTICO<br />

22/02 01:15 DANZA M Original Dance<br />

23/02 01:45 DANZA M Free Dance<br />

24/02 01:30 INDIVIDUALE D Progr. Breve<br />

26/02 02:00 INDIVIDUALE D Progr. Libero<br />

PATTINAGGIO<br />

VELOCITA'<br />

22/02 00:01 1500 MT D Finale<br />

23/02 20:00 10000 MT U Finale<br />

24/02 22:00 5000 MT D Finale<br />

27/02 21:51 INSE. SQUADRE U Finale<br />

27/02 22:13 INSE. SQUADRE D Finale<br />

SALTO CON SCI<br />

22/02 19:00 TEAM U 1a Turno<br />

22/02 19:45 TEAM U 2a Turno<br />

SCI ALPINO<br />

21/02 18:30 SUPERCOM. U Discesa<br />

21/02 21:30 SUPERCOM. U Slalom<br />

23/02 19:00 SLALOM GIGANTE U 1a Manche<br />

23/02 22:45 SLALOM GIGANTE U 2a Manche<br />

24/02 19:00 SLALOM GIGANTE D 1a Manche<br />

24/02 22:15 SLALOM GIGANTE D 2a Manche<br />

26/02 19:00 SLALOM GIGANTE D 1a Manche<br />

26/02 22:30 SLALOM GIGANTE D 2a Manche<br />

27/02 19:00 SLALOM GIGANTE U 1a Manche<br />

27/02 22:45 SLALOM GIGANTE U 2a Manche<br />

SCI DI FONDO<br />

22/02 19:45 TEAM SPRINT TL D Semifinali<br />

22/02 20:35 TEAM SPRINT TL U Semifinali<br />

22/02 22:00 TEAM SPRINT TL D Finale<br />

22/02 22:25 TEAM SPRINT TL U Finale<br />

24/02 20:15 STAFF. 4X10 KM U Finale<br />

25/02 20:00 STAFF. 4X5 KM D Finale<br />

27/02 20:45 30 KM MASS START D Finale<br />

28/02 18:30 50 KM MASS START U Finale<br />

SNOWBOARD<br />

26/02 22:09 SLALOM GIG. PARAL. D Semifinali<br />

26/02 22:31 SLALOM GIG. PARAL. D Finale<br />

27/02 22:09 SLALOM GIG. PARAL. U Semifinali<br />

27/02 22:31 SLALOM GIG. PARAL. U Finale<br />

SHORT TRACK<br />

25/02 03:26 STAFF. 3000 MT D Finale<br />

27/02 03:43 500 MT U Semifinali<br />

27/02 03:52 1000 MT D Semifinali<br />

27/02 04:14 500 MT U Finale<br />

27/02 04:24 1000 MT D Finale<br />

27/02 04:51 STAFF. 5000 MT U Finale<br />

I GIOCHI INVERNALI<br />

È un giovane freestyler<br />

a sfatare la “male<strong>di</strong>zione”<br />

Il Canada sfata il tabù e vince il primo<br />

oro in un’Olimpiade <strong>di</strong> casa. Quello che<br />

a nessuno atleta canadese era<br />

successo né a Montreal nel 1976, né a<br />

Calgary nel 1988, è riuscito al giovane<br />

sciatore Alexandre Bilodeau, che ha<br />

vinto la gara <strong>di</strong> Freestyle gobbe davanti<br />

all’australiano Dale Begg-Smith (nato in<br />

Canada) e all'americano Bryan Wilson.<br />

Tripu<strong>di</strong>o da sta<strong>di</strong>o lungo la pista.<br />

Le gare<br />

L’hockey<br />

Quando c’è da far gioco, la<br />

Svizzera soffre. Non è <strong>una</strong><br />

novità. Ma ieri, sabato,<br />

contro la Norvegia - dopo la brillante<br />

prova contro il fortissimo Canada<br />

- ci si poteva effettivamente<br />

aspettare qualcosa <strong>di</strong> più. L’importante,<br />

comunque, è aver ottenuto i<br />

<strong>due</strong> punti che <strong>per</strong>mettono <strong>di</strong> chiudere<br />

il girone al terzo posto ed evitare<br />

<strong>una</strong> “big” agli ottavi. Ma<br />

quanta sofferenza <strong>per</strong> un 5-4 all’over<br />

time contro i norvegesi…!<br />

L’inizio partita è tutto favorevole ai<br />

rossocrociati. Passa meno <strong>di</strong> un<br />

minuto e Domenichelli si procura<br />

un rigore. Che <strong>per</strong>ò sbaglia. Cinque<br />

secon<strong>di</strong> dopo Julien Sprunger<br />

segna la rete del vantaggio. L’1-0<br />

regge fino al do<strong>di</strong>cesimo minuto,<br />

nonostante le <strong>di</strong>verse penalità e<br />

quasi 2 minuti in doppia inferiorità,<br />

quando la Norvegia trova il<br />

punto del pareggio - seconda rete<br />

dei nor<strong>di</strong>ci nel torneo - nonostante<br />

la su<strong>per</strong>iorità territoriale e<br />

nei tiri da parte rossocrociata. Da<br />

quel momento, tornano a riaffacciarsi<br />

i problemi della Svizzera,<br />

certamente mitigati contro Stati<br />

MASSIMO SCHIRA<br />

Un altro salto<br />

d’oro. Un altro<br />

salto nella storia<br />

dello sport. Simon<br />

Ammann è<br />

l’assoluto numero<br />

uno del salto con gli sci.<br />

Ieri, sabato, sul grande trampolino<br />

<strong>di</strong> Vancouver, il rossocrociato<br />

ha ripetuto l’impresa già<br />

riuscitagli a Salt Lake City nel<br />

2002 e portando a quattro le sue<br />

medaglie d’oro ai Giochi olimpici<br />

invernali. Straor<strong>di</strong>nario ancora<br />

<strong>una</strong> volta l’elvetico, che ha<br />

messo le cose in chiaro fin dalla<br />

prima prova, dove è volato a 144<br />

metri: 6,5 in più rispetto al secondo,<br />

il polacco Adam Malysz.<br />

E anche dal grande trampolino<br />

il po<strong>di</strong>o si è ripetuto: primo Ammann,<br />

secondo Malysz e terzo<br />

uno Schlierenzauer che ha colto<br />

il bronzo un’altra volta con le<br />

unghie, dopo un primo salto<br />

nettamente inferiore ai migliori.<br />

La giornata <strong>di</strong> Ammann era già<br />

cominciata nel migliore dei<br />

mo<strong>di</strong>, con la conferma da parte<br />

della Federazione internazionale<br />

che non c’era proprio nulla<br />

<strong>di</strong> irregolare negli attacchi utilizzati<br />

dal saltatore del toggenburgo.<br />

La strada verso l’oro, insomma,<br />

era spianata. E “Simi”<br />

non ha tra<strong>di</strong>to le attese, <strong>di</strong>mostrando<br />

<strong>di</strong> sa<strong>per</strong> reggere anche<br />

il ri<strong>di</strong>colo tentativo <strong>di</strong> pressione<br />

psicologica da parte degli au-<br />

striaci. E proprio le aquile masticano<br />

amaro in quello che in<br />

Austria è un vero e proprio sport<br />

nazionale. Dello squadrone<br />

che, comunque, potrà rifarsi<br />

nella prova a squadre, si salva<br />

solo - <strong>per</strong> il rotto della cuffia -<br />

Gregor Schlierenzauer.<br />

Da notare che il recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong><br />

“Schlieri” è stato possibile anche<br />

<strong>per</strong>ché il finlandese Matti<br />

Hautamaeki, terzo dopo il salto<br />

d’a<strong>per</strong>tura, ha clamorosamente<br />

steccato la seconda prova, dove<br />

non è riuscito a far meglio <strong>di</strong> un<br />

modesto 104 metri, che lo ha<br />

fatto precipitare al 26mo posto<br />

conclusivo dal grande trampo-<br />

Una marea <strong>di</strong> test antidoping<br />

e qualche atleta colto in fallo<br />

Capitolo doping: sono già 866 i test<br />

effettuati fino a sabato. In particolare<br />

796 controlli fuori dalle competizioni<br />

(576 urine, 218 sangue) e 70 al<br />

termine delle gare (58 urine, 12<br />

sangue). Nessun caso <strong>di</strong> positività è<br />

stato segnalato anche se il russo Niyaz<br />

Nabeev (combinata nor<strong>di</strong>ca) e l’estone<br />

Kaspar Kokk (sci fondo) sono stati<br />

sospesi a scopo precauzionale.<br />

Uniti e Canada, dove i rossocrociati<br />

hanno potuto basarsi sulla<br />

mole <strong>di</strong> gioco avversaria. La <strong>di</strong>fficoltà<br />

nel segnare in primis e l’endemica<br />

incapacità <strong>di</strong> gestire il<br />

gioco contro avversarie <strong>di</strong> caratura<br />

minore. L’1-1 del primo tempo<br />

scontenta certamente la squadra<br />

lino.<br />

Per quanto riguarda la storia del<br />

salto con gli sci, il quarto oro<br />

olimpico <strong>di</strong> Simon Ammann gli<br />

<strong>per</strong>mette <strong>di</strong> agganciare il leggendario<br />

Matti Nykäenen, saltatore<br />

finlandese quattro volte<br />

oro. Nel totale, all’elvetico<br />

manca solo quell’argento che<br />

pone il finnico a quota 5 nella<br />

graduatoria complessiva dei<br />

po<strong>di</strong> olimpici. Ammann entra<br />

comunque <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto nel ristretto<br />

novero dei pluri medagliati<br />

d’oro ai Giochi invernali,<br />

visto che è il primo a centrare il<br />

poker nei concorsi <strong>di</strong> salto in<strong>di</strong>viduali.<br />

Un risultato ancora <strong>una</strong><br />

Dopo le proteste <strong>di</strong> piazza<br />

tre giovani sotto processo<br />

Le contestazioni <strong>di</strong> piazza contro le<br />

Olimpia<strong>di</strong> <strong>di</strong> sabato scorso a Vancouver,<br />

che hanno portato anche a guerriglia<br />

urbana e scontri con la polizia hanno<br />

portato tre giovani ad essere arrestati<br />

e, quin<strong>di</strong> processati <strong>per</strong> <strong>di</strong>rettissima. Un<br />

22enne americano <strong>per</strong> possesso <strong>di</strong><br />

un’arma <strong>per</strong>icolosa, <strong>due</strong> donne <strong>di</strong> 23 e<br />

18 <strong>anni</strong> dovranno rispondere al giu<strong>di</strong>ce<br />

<strong>per</strong> aver aggre<strong>di</strong>to dei poliziotti.<br />

Ammann si ripete<br />

con il secondo oro<br />

La Svizzera soffre contro la Norvegia<br />

Lemm all’over time regala la vittoria e <strong>due</strong> punti pesanti<br />

<strong>di</strong> Krüger, ma la Norvegia non ha<br />

certo rubato nulla.<br />

Ancora le penalità protagoniste<br />

del terzo centrale. Espulso Diaz, i<br />

norvegesi riescono a far male. Al<br />

5’24” è Mats Hansen a battere Hiller<br />

<strong>per</strong> la seconda volta. A rimettere<br />

la situazione in parità, ancor<br />

volta straor<strong>di</strong>nario <strong>per</strong> l’Harry<br />

Potter del salto con gli sci. L’ennesima<br />

magia, che gli <strong>per</strong>mettere<br />

<strong>di</strong> su<strong>per</strong>are <strong>di</strong> slancio anche<br />

Vreni Schneider - tre ori<br />

olimpici <strong>per</strong> la mitica sciatrice<br />

<strong>di</strong> Elm tra il 1988 e il 1994 -,<br />

mentre nessun altro atleta rossocrociato<br />

è mai riuscito a salire<br />

prima della metà partita, è ancora<br />

Roman Wick (assist <strong>per</strong> Seger e<br />

Plüss), che si conferma uno degli<br />

elementi più efficaci e <strong>di</strong> maggior<br />

classe nella formazione <strong>di</strong> Krüger.<br />

A <strong>di</strong>fferenza della Norvegia, gli elvetici<br />

non sfruttano la prima penalità<br />

a loro <strong>di</strong>sposizione, ma, poco<br />

Sono i guanti il gadget<br />

più venduto dei Giochi<br />

Nello “store” olimpico c’è davvero <strong>di</strong><br />

tutto da comprare. Dalle <strong>di</strong>vise delle<br />

singole delegazioni, fino ai souvenir<br />

specifici dei Giochi <strong>di</strong> Vancouver. Ma<br />

l’oggetto più venduto finora, visibile<br />

anche in gran parte delle immagini,<br />

sono i guanti del Canada. Como<strong>di</strong> e<br />

cal<strong>di</strong>, sono rossi, hanno i cinque cerchi<br />

sul dorso e la foglia d’acero sul palmo.<br />

Finora nel sono stati venduti 2,5 milioni.<br />

Il saltatore rossocrociato entra <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto nella storia dello sport<br />

POKER<br />

STORICO<br />

Quarto oro in<br />

totale ai Giochi<br />

<strong>per</strong> Ammann<br />

Reuters<br />

più <strong>di</strong> <strong>una</strong> volta sul po<strong>di</strong>o olimpico<br />

Con un salto nella prima manche<br />

<strong>di</strong> 121,5 metri, anche Andreas<br />

Küttel ha staccato il biglietto<br />

<strong>per</strong> il salto finale. Il numero<br />

<strong>due</strong> rossocrociato non ha<br />

<strong>per</strong>ò saputo migliorare la sua<br />

prima prestazione, visto che ha<br />

<strong>per</strong>so 2,5 metri atterrando a 119<br />

metri. Una prestazione che gli è<br />

valsa il ventitreesimo rango.<br />

Unica nota stonata nel fantastico<br />

<strong>per</strong>corso nel salto della<br />

Svizzera, il non poter schierare<br />

<strong>una</strong> squadra. Due atleti ci sono.<br />

Ma <strong>due</strong> ancora mancano.<br />

mschira@caffe.ch<br />

dopo, Raffaele S<strong>anni</strong>tz riesce a<br />

portare i rossocrociati nuovamente<br />

in vantaggio. Thoresen e<br />

compagni hanno <strong>per</strong>ò deciso <strong>di</strong><br />

vendere cara la pelle e la seconda<br />

rete <strong>per</strong>sonale <strong>di</strong> Tore Vikingstadt<br />

arriva a <strong>di</strong>mostrarlo sul finale <strong>di</strong><br />

secondo <strong>per</strong>iodo.<br />

Il terzo conclusivo presenta <strong>una</strong><br />

nuova occasione <strong>per</strong> la Svizzera <strong>di</strong><br />

sfruttare il power play e finalmente<br />

Blindenbacher riesce a far<br />

valere la su<strong>per</strong>iorità numerica su<br />

assist <strong>di</strong> Wick e<br />

Streit. Potrebbe<br />

essere la rete de-<br />

cisiva, ma <strong>una</strong><br />

n a z i o n a l e<br />

troppo incostante<br />

non fa i<br />

conti con lo scatenatoVikingstadt,<br />

che regala il pareggio ai<br />

norvegesi e si concede la tripletta<br />

<strong>per</strong>sonale con Hiller meno <strong>per</strong>fetto<br />

del solito. Il 4-4 al sessantesimo<br />

costringe la Svizzera ad un<br />

nuovo over time dopo quello contro<br />

il Canada. Stavolta, <strong>per</strong>ò, la rete<br />

decisiva arriva. m.s.


Tra proposte indecenti<br />

e minacce <strong>di</strong> morte e…attributi<br />

Su un giornale svedese, il biatleta<br />

trentunenne Björn Ferry è arrivato a<br />

proporre la pena <strong>di</strong> morte <strong>per</strong> chi viene<br />

beccato a fare uso <strong>di</strong> doping. O, <strong>per</strong> lo<br />

meno, sempre secondo Ferry, chi si<br />

dopa dovrebbe essere colpito negli<br />

attributi. Del resto il biatleta non è<br />

nuovo a sortite <strong>di</strong>scutibili. Lo scorso<br />

anno definì a<strong>per</strong>tamente “i<strong>di</strong>ota” un<br />

russo sorpreso dai controlli.<br />

Lo sci<br />

Le gare<br />

Dario Cologna non brilla<br />

sul finale della 30km a<br />

<strong>due</strong> stili. L’olimpionico<br />

della 15km ha chiuso la sua seconda<br />

prova ai Giochi lontano<br />

dal po<strong>di</strong>o nella gara vinta dallo<br />

svedese Hellner davanti a Tobias<br />

Angerer e ad un altro svedese, Olssson.<br />

Cologna finisce al tre<strong>di</strong>ciesimo<br />

posto.<br />

Cologna ha corso tutti i primi 15<br />

chilometri al comando del plotone<br />

in compagnia <strong>di</strong> Lukas Bauer,<br />

senza spendere comunque<br />

troppe energie. La fuga dello svedese<br />

Olsson ha <strong>per</strong>ò reso oltremodo<br />

tattica la gara nel tratto a<br />

stile libero, dove nel gruppo principale<br />

nessuno <strong>per</strong> lunghi tratti<br />

ha preso l’iniziativa. E il grigonese<br />

ha un po’ pagato l’accelerazione<br />

improvvisa nei chilomentri<br />

finali promossa dal russo Legkov.<br />

Cattive notizie <strong>per</strong> la Svizzera dal<br />

fronte degli “aerials” i salti free-<br />

Sul ghiaccio dell’hockey<br />

scende mezzo miliardo <strong>di</strong> dollari<br />

Chi dubitava ancora del fatto che il<br />

torneo <strong>di</strong> hockey alle olimpia<strong>di</strong> fosse<br />

dorato in senso letterale rifletta su<br />

queste cifre: i professionisti della Nhl<br />

impegnatiguadagnano un totale <strong>di</strong> 500<br />

milioni <strong>di</strong> dollari l’anno. A guidare la<br />

graduatoria il canadese Sidney Crosby<br />

(Pittsburgh) e i russi Alexandre<br />

Ovechkin (Washington) ed Evgeni<br />

Malkin (Pittsburgh), tutti a 9 milioni.<br />

Ultimi biglietti “<strong>per</strong> pochi”<br />

<strong>per</strong> la finale più attesa<br />

Rimanendo in ambito hockey su<br />

ghiaccio, il mercato segnala che ci<br />

sono ancora a <strong>di</strong>sposizione alcuni<br />

(pochi) biglietti <strong>per</strong> la finalissima che<br />

tutti prevedono frequentata dal Canada.<br />

Per il singolo tagliando vengono<br />

richiesti fino a 25mila dollari canadesi.<br />

quasi 26mila franchi svizzeri. Anche se<br />

il primato spetta ad un fan che ne ha<br />

sborsati 90mila… <strong>per</strong> la trib<strong>una</strong>!<br />

Lo spionaggio è anche sportivo<br />

ma a volte non paga<br />

Anche nello sport spesso lo spionaggio<br />

è presente. Basti pensare alle auto da<br />

Formula1. Ma non sempre porta a dei<br />

benefici. Anzi. Per conferma, rivolgersi<br />

all’improvvisato “agente segreto” della<br />

nazionale cinese smascherato mentre<br />

filmava l’allenamento delle atlete<br />

coreane dello Short Track da uno dei<br />

tecnici. Denunciato? No, colpito con<br />

<strong>una</strong> bottiglietta d’acqua…<br />

Delusione elvetica<br />

nel gran giorno<br />

<strong>di</strong> Fischbacher<br />

MASSIMO MORO<br />

Nuova delusione <strong>per</strong> le sciatrici<br />

elvetiche. Nel Su<strong>per</strong>G<br />

olimpico che si è <strong>di</strong>sputato,<br />

ieri, sabato, a Whistler Mountain.<br />

Fabienne Suter e compagne<br />

non sono riuscite a conquistare la<br />

prima medaglia olimpica del settore<br />

femminile <strong>di</strong> sci alpino. Era<br />

certamente la <strong>di</strong>sciplina dove ci si<br />

aspettava finalmente l’exploit che<br />

invece non è purtroppo arrivato,<br />

visto che sia nel gigante, sia nello<br />

speciale non sussistono ness<strong>una</strong><br />

possibilità. “È <strong>una</strong> grande delusione<br />

- ha <strong>di</strong>chiarato il capo allenatore<br />

del settore femminile Hugues<br />

Ansermoz - anche <strong>per</strong>ché<br />

Fabienne Suter ha <strong>di</strong>sputato la<br />

LA VINCITRICE<br />

Una vittoria<br />

che spegne<br />

la polemica<br />

della stampa<br />

austriaca<br />

Il capo allenatore femminile:<br />

“Preoccupati anche <strong>per</strong> le<br />

prove tecniche da <strong>di</strong>sputare”<br />

peggior gara degli ultimi <strong>due</strong> <strong>anni</strong>.<br />

Ha reagito in modo negativo al<br />

quinto posto ottenuto in <strong>di</strong>scesa e<br />

non si è più ripresa. Sono preoccupato<br />

anche <strong>per</strong> la mancanza <strong>di</strong><br />

sciatrici che possono gareggiare<br />

nelle prove tecniche”.<br />

La vittoria è andata a sorpresa all’austriaca<br />

Andrea Fischbacher<br />

che ha preceduto un’altra sciatrice<br />

che pochi si aspettavano la<br />

slovena Tina Maze. “Sono molto<br />

felice - ha detto la slovena - è un<br />

gran risultato. Sono riuscita a trovare<br />

le linee giuste e affrontare<br />

bene i salti”.<br />

Terzo posto <strong>per</strong> la grande favorita<br />

della prova, la statunitense Lin-<br />

L’austriaca sorprende tutti<br />

nel Su<strong>per</strong>G vincendo davanti<br />

alla slovena Tina Maze<br />

e alla favorita Lindsey Vonn<br />

dsey Vonn che ha <strong>per</strong>so la gara<br />

nella parte finale non riuscendo<br />

ad essere sufficientemente aggressiva.<br />

La migliore delle svizzere è stata<br />

Na<strong>di</strong>a Styger, che ha concluso in<br />

sesta posizione. “Ho rischiato - ha<br />

commentato la svittese - ma non è<br />

bastato. Sono ovviamente delusa<br />

<strong>per</strong>ché potevo conquistare <strong>una</strong><br />

medaglia. La gara è stata <strong>di</strong>fficile<br />

ma ho provato a dare tutto quello<br />

che potevo”.<br />

La grande delusione <strong>per</strong> la squadra<br />

rossocrociata è certamente arrivata<br />

dalla Suter che era la punta<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>amante e che invece ha terminato<br />

solamente al do<strong>di</strong>cesimo<br />

posto. “Non ho mai trovato - ha<br />

sottolineato la Suter - le linee appropriate<br />

sull’intero tracciato e<br />

così non sono riuscita ad esprimermi<br />

andando lontana dalla<br />

medaglia. Ancora <strong>una</strong> volta la<br />

pressione iene da me stessa e non<br />

da fuori. Adesso ci sarà il gigante,<br />

non mi resta che allenarmi in queste<br />

ultime giornate, anche se non<br />

ho gran<strong>di</strong> ambizioni. Cercherò<br />

comunque <strong>di</strong> dare il mio meglio”.<br />

Proprio alle spalle della Suter si è<br />

piazzata Andrea Dettling, mentre<br />

Nadja Kamer non è riuscita a terminare<br />

la prova uscendo nella<br />

prima parte del tracciato.<br />

Il successo ottenuto dalla Fischbacher,<br />

che quest’anno ha<br />

vinto il Su<strong>per</strong>G <strong>di</strong> St. Moritz, spegne<br />

il fuoco della polemica lanciata<br />

dalla stampa austriaca, che<br />

aveva parlato <strong>di</strong> fiasco storico <strong>per</strong><br />

il fatto che nessun austriaco era<br />

salito finora sul po<strong>di</strong>o nelle prove<br />

veloci. mmoro@caffe.ch<br />

Dario Cologna non brilla nella 30km<br />

Titolo olimpico nella corsa dei <strong>due</strong> stili allo svedese Magnus Hellner<br />

style con gli sci al femminile. Evelyne<br />

Leu - reduce comunque da<br />

<strong>una</strong> brutta botta in allenamento<br />

che ne aveva messo in dubbio la<br />

partecipazione alla gara - non è<br />

neppure riuscita a qualificarsi<br />

<strong>per</strong> i salti <strong>di</strong> finale. Nonostante un<br />

primo salto che le era valso il se-<br />

Brutta prova negli “aerials”<br />

<strong>di</strong> Evelyne Leu, che non riesce<br />

a qualificarsi <strong>per</strong> i salti finali<br />

DARIO<br />

COLOGNA<br />

La 30km è la<br />

gara preferita<br />

del grigionese<br />

Reuters<br />

sto rango, l’elvetica ha mancato<br />

l’atterraggio nel secondo tentativo,<br />

concludendo la prova al se<strong>di</strong>cesimo<br />

posto. Fuori dalle 12<br />

migliori anche Tanja Schaerer,<br />

che ha terminato la sua fatica al<br />

<strong>di</strong>ciannovesimo rango.<br />

Nella notte tra venerdì e ieri, sabato,<br />

Maya Pedersen ha portato il<br />

suo slittino al nono posto della<br />

gara vinta dalla brit<strong>anni</strong>ca Amy<br />

Williams. Per la campionessa<br />

olimpica uscente si è trattato<br />

dell’ultima gara <strong>di</strong> <strong>una</strong> brillante<br />

carriera. In chiaroscuro, invece,<br />

la nottata del curling, visto che la<br />

squadra elvetica maschile ha<br />

sprecato il vantaggio <strong>di</strong> 4-1 nei<br />

confronti della Germania <strong>per</strong>dendo<br />

il secondo confronto del<br />

torneo olimpico <strong>per</strong> 7-6. Successo<br />

pieno, al contrario, <strong>per</strong> le<br />

donne che hanno su<strong>per</strong>ato <strong>di</strong><br />

slancio l’ostacolo Russia con il risultato<br />

<strong>di</strong> 8-5.<br />

Nella notte, intanto, si sono <strong>di</strong>sputate<br />

anche le prime manche<br />

del bob a <strong>due</strong> con la Svizzera costretta<br />

a schierare un solo equipaggio<br />

dopo il forfait <strong>di</strong> Beat Hefti<br />

- uno dei gran<strong>di</strong> favoriti - e quello<br />

<strong>di</strong> Daniel Schmid. Occhi dunque<br />

puntati sul bob <strong>di</strong> Ivo Rüegg, comunque<br />

in grado <strong>di</strong> concludere a<br />

medaglia. m.s.<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

17<br />

7 GIORNI<br />

IN 3 MINUTI<br />

IL CALCIO<br />

Champion’s favorevole<br />

<strong>per</strong> Bayern e United<br />

Nell’andata degli ottavi <strong>di</strong> finale<br />

della Champion’s League, vittorie<br />

importanti <strong>per</strong> Bayern Monaco (2-<br />

1 alla Fiorentina) e Manchester<br />

United (3-2 al Milan). Vincono anche<br />

Porto e Lione.<br />

Il Lugano inizia l’anno<br />

battendo l’Yverdon 1-0<br />

La “prima” del 2010 <strong>per</strong> il Lugano<br />

capolista della Challenge è buona.<br />

I bianconeri hanno su<strong>per</strong>ato a<br />

Cornaredo l’Yverdon <strong>per</strong> 1-0 dopo<br />

<strong>una</strong> gara dominata, ma con molti<br />

errori in fase <strong>di</strong> conclusione.<br />

Mauro Lustrinelli all’YB<br />

fino a fine campionato<br />

Il bomber del Bellinzona, Mauro<br />

Lustrinelli, è passato in prestito allo<br />

Young Boys primo della Su<strong>per</strong><br />

League con formula <strong>di</strong> prestito fino<br />

a fine stagione. Lustrinelli ha<br />

realizzato finora 8 reti in stagione.<br />

Si giocherà a San Gallo<br />

Svizzera-Uruguay<br />

La partita amichevole della nazionale<br />

svizzera contro l’Uruguay si<br />

giocherà a San Gallo e non al Letzigrund<br />

<strong>di</strong> Zurigo a causa dei problemi<br />

alla co<strong>per</strong>tura dello sta<strong>di</strong>o.<br />

ALTRI SPORT<br />

Prima vittoria stagionale<br />

<strong>per</strong> Fabian Cancellara<br />

Primo successo stagionale <strong>per</strong><br />

Fabian Cancellara. Il ciclista bernese<br />

si è infatti imposto nel Giro<br />

dell’Oman battendo il norvegese<br />

Boasson Hagen <strong>di</strong> 28 secon<strong>di</strong>.<br />

Sarà Mascalzone Latino<br />

lo sfidante <strong>di</strong> Oracle<br />

Il giorno dopo il successo in Coppa<br />

America contro Alinghi, Oracle<br />

ha scelto il suo Challenger of Records,<br />

lo sfidante ufficiale con cui<br />

deciderà le regole della 34a Coppa.<br />

Sarà Mascalzone Latino.<br />

Niente Coppa Davis<br />

<strong>per</strong> David Nalban<strong>di</strong>an<br />

Dopo Juan Martin Del Potro (Atp<br />

5) anche David Nalban<strong>di</strong>an ha rinunciato<br />

ai quarti <strong>di</strong> finale <strong>di</strong> Davis<br />

tra Argentina e Svezia. In forse anche<br />

la presenza contro la Svizzera<br />

<strong>di</strong> Rafael Nadal, ancora ferito.<br />

John Van Boxmeer<br />

prolunga a Losanna<br />

Il tecnico John Van Boxmeer - uno<br />

dei nomi che circolavano anche<br />

<strong>per</strong> il Lugano della prossima stagione<br />

- ha prolungato il suo contratto<br />

con il Losanna (3 <strong>anni</strong>), dove<br />

sarà anche <strong>di</strong>rettore sportivo.<br />

Goran Bezina si ferma<br />

almeno <strong>per</strong> un mese<br />

Il <strong>di</strong>fensore del Ginevra Servette<br />

Goran Bezina è rientrato anticipatamente<br />

dal ritiro con la nazionale<br />

a Vancouver a causa <strong>di</strong> uno strappo<br />

addominale. Bezina sarà costretto<br />

ad un mese <strong>di</strong> stop.


@<br />

www.swiss-ski.ch<br />

www.fis-ski.ch<br />

www.iihf.com<br />

Lo statunitense Ryan Malone<br />

si riprende dai “dolori svizzeri”<br />

Autore della rete del provvisorio 3-0 contro la<br />

Svizzera nella gara d’a<strong>per</strong>tura del torneo <strong>di</strong><br />

hockey, l’americano Ryan Malone, uno degli<br />

elementi <strong>di</strong> maggior spessore della nazionale a<br />

stelle e strisce - si è ripreso dai cattivi ricor<strong>di</strong><br />

della sua es<strong>per</strong>ienza in Svizzera. Durante<br />

l’ultimo lock out della Nhl arrivò all’Ambrì Piotta<br />

dove, dopo <strong>una</strong> partita caratterizzata da <strong>due</strong><br />

reti, si ruppe la mascella in allenamento a<br />

causa <strong>di</strong> <strong>una</strong> forte <strong>di</strong>scata.<br />

Le medaglie<br />

Gloria e delusione.<br />

Due termini agli<br />

antipo<strong>di</strong> sono gli<br />

unici che possono<br />

davvero descrivere<br />

la prima<br />

metà dei Giochi <strong>di</strong> Vancouver in<br />

casa rossocrociata. L’inizio esaltante<br />

con l’oro <strong>di</strong> Ammann in<br />

a<strong>per</strong>tura e lo “Swiss day” con Défago<br />

e Cologna sul gra<strong>di</strong>no più<br />

alto del po<strong>di</strong>o ha trovato continuità<br />

soltanto nel bel bronzo<br />

della neocastellana Olivia Nobs<br />

nel boarder cross. Guidare il medagliere<br />

<strong>per</strong> qualche ora è stato<br />

emozionante. Purtroppo è durato<br />

poco.<br />

Anche <strong>per</strong>ché alcuni attesi tenori<br />

dello sport elvetico non sono riusciti<br />

a centrare l’obiettivo po<strong>di</strong>o.<br />

Primi su tutti Stéphane Lambiel e<br />

Di<strong>di</strong>er Cuche. Il primo ha chiuso<br />

al quarto posto <strong>una</strong> controversa<br />

gara <strong>di</strong> pattinaggio artistico. Pur<br />

senza pensare ad annosi “giochi<br />

<strong>di</strong> potere” quando i giu<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>ventano<br />

protagonisti, nello sport<br />

è sempre cattivo segno. Come<br />

confermano le polemiche attorno<br />

al titolo dell’americano Lysacek.<br />

Lo sciatore neocastellano,<br />

invece, finora non ha trovato le<br />

migliori sensazioni. Tanto da finire<br />

lontano dai primi - non tanto<br />

in termini cronometrici - sia in<br />

<strong>di</strong>scesa, sia in Su<strong>per</strong> G. Cuche<br />

sembra non riesca ad aggre<strong>di</strong>re a<br />

dovere la particolare neve canadese.<br />

Come lui, anche Carlo<br />

Janka non ha segnato acuti. Ma<br />

<strong>per</strong> il grigionese - alla prima<br />

Olimpiade - c’è tempo. E <strong>per</strong> entrambi<br />

uno slalom gigante <strong>per</strong><br />

smaltire la delusione.<br />

Anche lo snowboard non ha regalato<br />

molto rispetto al recente<br />

passato. In campo femminile deludente<br />

è risultato il “come back”<br />

della campionessa del mondo<br />

sull’half pipe, Manuela Laura Pe-<br />

Complimenti speciali<br />

<strong>per</strong> un risultato storico<br />

Dario Cologna ha conquistato il primo oro della<br />

storia <strong>per</strong> i colori rossocrociati nel fondo.<br />

Prima del grigionese erano saliti sul po<strong>di</strong>o - ma<br />

non sul gra<strong>di</strong>no più alto - Sepp Haas nel 1950<br />

(bronzo), la staffetta 4x10km nel 1972 (bronzo),<br />

An<strong>di</strong> Grunenfelder nel 1988 (bronzo) e la<br />

staffetta femminile (bronzo) nel 2002. Per il<br />

successo, l’allenatore <strong>di</strong> Cologna, il norvegese<br />

Fredrik Aukland è stato complimentato a<br />

sorpresa dal Principe Haakon <strong>di</strong> Norvegia.<br />

IL MEDAGLIERE<br />

Per lo sport rossocrociato<br />

anche un’“investitura” a sorpresa<br />

Il Comitato internazionale olimpico (Cio), si sa,<br />

ha <strong>una</strong> forte valenza politica sullo sport. A<br />

margine dei Giochi, il presidente Jacques<br />

Rogge, parlando del suo mandato con l’attuale<br />

numero uno della Federazione mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong><br />

hockey, l’elvetico René Fasel, ha spiegato che -<br />

tra quattro <strong>anni</strong> - il suo successore potrebbe<br />

essere proprio lo svizzero. Il mandato alla testa<br />

del Cio non è certo destinato alla “<strong>di</strong>scendenza”<br />

ma se non è un’investitura, poco ci manca...<br />

Gli svizzeri<br />

Una prima settimana<br />

tra gloria e delusioni<br />

sko, che non è riuscita a piazzare<br />

<strong>una</strong> manche valida <strong>per</strong> entrare<br />

tra le migliori. Ci si è poi messa<br />

anche un po’ <strong>di</strong> mala sorte, soprattutto<br />

<strong>per</strong> Iouri Podladtchikov,<br />

che ha dovuto accontentarsi<br />

del quarto posto con mezzo<br />

punto <strong>di</strong> ritardo sul bronzo. Anche<br />

qui i giu<strong>di</strong>zi sulle prestazioni<br />

sono stati tutto fuorché <strong>una</strong>nimi.<br />

A tenere alto l’onore elvetico ha<br />

comunque contribuito la nazionale<br />

<strong>di</strong> hockey, che ha fatto sudare<br />

i favoritissimi canadesi con<br />

<strong>una</strong> partita maiuscola decisa sol-<br />

La sicurezza<br />

Una serie impressionante <strong>di</strong><br />

cadute nella <strong>di</strong>scesa femminile.<br />

Gli incidenti sulla<br />

pista <strong>di</strong> skeleton e bob. I soccorsi<br />

che lasciano a desiderare. Le polemiche<br />

sulla sicurezza impazzano<br />

ai Giochi <strong>di</strong> Vancouver. “Il caso<br />

dello skeleton è emblematico -<br />

sottolinea Pierre Pedroli, es<strong>per</strong>to<br />

<strong>di</strong> sicurezza sulle piste e vice presidente<br />

safety della Federazione internazionale<br />

dei pattugliatori -.<br />

Non è il mio mestiere avere a che<br />

fare con le piste <strong>di</strong> questi sport, ma<br />

la maggior presa <strong>di</strong> responsabilità<br />

possibile è proprio nel correggere<br />

gli errori imme<strong>di</strong>atamente dopo<br />

un incidente. Guarda caso, proprio<br />

quello che è successo nello<br />

skeleton. E anche sulla regolarità<br />

della <strong>di</strong>scesa femminile ho forti<br />

dubbi sotto il profilo della sicurezza”.<br />

Secondo Pedroli i problemi che<br />

hanno causato numerose cadute<br />

sono tutto, fuorché casuali. Innanzitutto<br />

<strong>per</strong> la scarsa conoscenza <strong>di</strong><br />

<strong>una</strong> pista già <strong>di</strong> <strong>per</strong> sé più <strong>di</strong>fficile<br />

<strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> Coppa del Mondo.<br />

“Una prova <strong>di</strong>mezzata non è sufficiente<br />

<strong>per</strong> memorizzare corretta-<br />

tanto dopo i rigori. Pur <strong>per</strong>dendo<br />

10-1 le ragazze sono invece riuscite<br />

nell’impresa <strong>di</strong> infilare un<br />

<strong>di</strong>sco nella porta dell’inarrivabile<br />

nazionale casalinga.<br />

Difficile <strong>di</strong>re ora se l’obiettivo <strong>di</strong><br />

avvicinarsi alle 14 medaglie <strong>di</strong><br />

Torino 2006 sarà centrato oppure<br />

nettamente <strong>di</strong>satteso. Di certo il<br />

potenziale <strong>per</strong> salire ancora sul<br />

po<strong>di</strong>o lo hanno <strong>di</strong>versi atleti. Dal<br />

curling al bob, dal fondo allo ski<br />

cross fino alle gare <strong>di</strong> gigante<br />

nello snowboard. E magari pure<br />

qualche gra<strong>di</strong>ta sorpresa. m.s.<br />

mente il <strong>per</strong>corso - <strong>di</strong>ce -. E questo<br />

è uno dei fattori in gioco. Però secondo<br />

me uno dei più importanti<br />

sta nella preparazione stessa della<br />

pista. La neve era infatti <strong>di</strong>versa e<br />

molto più <strong>per</strong>icolosa rispetto alla<br />

prova maschile”. Le norme della<br />

Federazione internazionale in<br />

questo senso sono molto restrittive.<br />

Sulle piste <strong>di</strong> <strong>di</strong>scesa libera, la<br />

NAZIONE ORI ARGENTI BRONZI TOTALI NAZIONE ORI ARGENTI BRONZI TOTALI<br />

STATI UNITI 6 5 7 18<br />

GERMANIA 4 4 3 11<br />

SVIZZERA 4 0 1 4<br />

NORVEGIA 3 3 2 8<br />

CANADA 3 3 1 7<br />

COREA DEL SUD 3 2 0 5<br />

FRANCIA 2 1 4 7<br />

CINA 2 1 1 4<br />

SVEZIA 2 0 1 3<br />

AUSTRIA 1 2 2 5<br />

compressione del manto nevoso<br />

deve essere compresa tra 500 e<br />

600 kg/m3. Una compattezza che<br />

garantisce un terreno praticabile e<br />

sicuro. Con meno insi<strong>di</strong>e possibili<br />

nascoste. “E nella libera femminile,<br />

anche se non si avranno mai<br />

cifre concrete, secondo la mia<br />

es<strong>per</strong>ienza queste con<strong>di</strong>zioni minime<br />

non erano date - osserva Pe-<br />

droli -. Le nevicate a ridosso della<br />

gara non hanno <strong>per</strong>messo <strong>una</strong><br />

preparazione adatta. Credo sia<br />

anche <strong>per</strong> questo che gli organizzatori<br />

hanno lesinato molto sulle<br />

prove”.<br />

Una situazione del terreno che ha<br />

portato ai guai sul salto finale. Un<br />

salto già <strong>di</strong> <strong>per</strong> sé molto <strong>di</strong>scutibile<br />

secondo l’es<strong>per</strong>to. “Paerson, ad<br />

esempio, è stata sbalzata <strong>per</strong> aria<br />

<strong>per</strong>ché le code dei suoi sci sono<br />

sprofondate sul dente del salto -<br />

afferma Pedroli -. Ma dossi <strong>di</strong> questo<br />

tipo sono artificiali, quin<strong>di</strong> bisognerebbe<br />

riflettere sull’opportunità<br />

<strong>di</strong> piazzarli sul finale <strong>per</strong><br />

meri scopi <strong>di</strong> spettacolo. Del resto<br />

l’esempio <strong>di</strong> Kitzbühel con l’inci-<br />

A Vancouver già si pensa<br />

all’e<strong>di</strong>zione del 2018<br />

Nel 2014, dopo Vancouver, le Olimpia<strong>di</strong><br />

invernali renderanno visita alla Russia, con<br />

l’e<strong>di</strong>zione numero 22 dei Giochi programmata a<br />

Sochi. Ma in Canada già si pensa a quella<br />

successiva. Per ospitare le Olimpia<strong>di</strong> del 2018,<br />

infatti tre città hanno presentato in questi giorni<br />

i progetti <strong>di</strong> can<strong>di</strong>datura. Sono la città francese<br />

<strong>di</strong> Annecy, Monaco <strong>di</strong> Baviera in Germania e<br />

Pyeong Chang in Corea del Sud. La decisione<br />

nei prossimi mesi.<br />

Inizio esaltante,<br />

poi qualche<br />

passaggio a vuoto<br />

nel bilancio<br />

rossocrociato a<br />

metà dei Giochi<br />

RUSSIA 1 2 1 4<br />

OLANDA 1 1 1 3<br />

SLOVACCHIA 1 1 0 2<br />

AUSTRALIA 1 1 0 2<br />

REPUBBLICA CECA 1 0 1 2<br />

POLONIA 0 2 0 2<br />

ITALIA 0 1 3 4<br />

GIAPPONE 0 1 2 3<br />

BIELORUSSIA 0 1 1 2<br />

LETTONIA 0 1 0 1<br />

Con<strong>di</strong>zioni della neve nella “libera” sotto accusa <strong>per</strong> Pierre Pedroli: “Norme Fis non rispettate!”<br />

“Forti dubbi sulla <strong>di</strong>scesa femminile”<br />

IL CONFRONTO<br />

Pierre Pedroli,<br />

es<strong>per</strong>to <strong>di</strong><br />

sicurezza, con<br />

Piero Gros<br />

durante i<br />

Giochi <strong>di</strong><br />

Torino 2006 a<br />

cui ha<br />

collaborato<br />

dente ad Albrecht pensavo avesse<br />

insegnato qualcosa. E invece…”.<br />

Anche parecchi interventi <strong>di</strong> soccorso<br />

hanno mostrato “nervi sco<strong>per</strong>ti”.<br />

“Sono cose che possono vedere<br />

tutti - conclude Pedroli -. La<br />

mancanza <strong>di</strong> professionalità mi<br />

sembra palese. Troppa improvvisazione.<br />

A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> Torino<br />

I molti incidenti in Canada analizzati da<br />

un es<strong>per</strong>to: “L’attenzione <strong>per</strong> la salute<br />

degli atleti è molto minore <strong>di</strong> Torino 06”<br />

2006, dove ho collaborato <strong>di</strong>rettamente,<br />

l’attenzione <strong>per</strong> la sicurezza<br />

mi pare molto minore. Del<br />

resto il coinvolgimento internazionale<br />

visto nell’occasione dei<br />

Giochi in Piemonte è venuto a<br />

mancare quasi totalmente. E lo si<br />

vede in incidenti come quello alla<br />

Gisin, che ha rischiato davvero<br />

molto”.


Feroci critiche all’organizzazione<br />

anche con un po’ <strong>di</strong> “humour” inglese<br />

Programmi stravolti, panne <strong>di</strong> macchinari,<br />

problemi <strong>di</strong> sicurezza… Anche nella pacata<br />

Inghilterra i grattacapi dell’organizzazione dei<br />

Giochi <strong>di</strong> Vancouver non sono passati<br />

inosservati. Tanto che a scomodarsi nella critica<br />

è stato ad<strong>di</strong>rittura l’autorevole “Times” <strong>di</strong><br />

Londra, che ha a<strong>per</strong>tamente parlato delle<br />

pecche canadesi. Approfittando dell’occasione<br />

<strong>per</strong> <strong>una</strong> battuta: “Qualunque cosa farà Londra<br />

nel 2012, farà comunque meglio <strong>di</strong> Vancouver”.<br />

I protagonisti<br />

Tra brutti ricor<strong>di</strong> su ghiaccio<br />

e nuove minacce fisiche<br />

Il 4 maggio 2009, Julien Sprunger veniva<br />

caricato alla balaustra dall’americano Backes,<br />

riportando un trauma cervicale che lo tenne<br />

lontano dal ghiaccio parecchi mesi dopo i<br />

Mon<strong>di</strong>ali. A Vancouver i <strong>due</strong> si sono incontrati<br />

nuovamente sul ghiaccio e Sprunger ha<br />

spiegato al Blick come Backes non abbia<br />

trovato niente <strong>di</strong> meglio che minacciarlo… “È<br />

anche più stupido <strong>di</strong> quanto pensassi”, ha<br />

commentato il giocatore rossocrociato.<br />

Brian e gli altri...<br />

Storie olimpiche<br />

MASSIMO SCHIRA<br />

Un’Olimpiade, accanto ai<br />

gran<strong>di</strong> protagonisti dei<br />

trionfi, è sempre fatta <strong>di</strong><br />

molte storie. Di vittorie, <strong>di</strong> sconfitte,<br />

<strong>di</strong> sogni che si avverano e <strong>di</strong> altri<br />

che si scontrano con la dura realtà<br />

dello sport. Basti pensare a<br />

quanto, nonostante siano passati<br />

30 <strong>anni</strong> giusti giusti, ancora si racconti<br />

quella della nazionale americana<br />

<strong>di</strong> hockey su ghiaccio che - era<br />

il 1980 ai Giochi <strong>di</strong> Lake Placid - su<strong>per</strong>ò<br />

a sorpresa i maestri russi. O<br />

alla favola <strong>di</strong> <strong>una</strong> giovanissima Michela<br />

Figini, oro nella <strong>di</strong>scesa libera<br />

femminili sulle nevi <strong>di</strong> Sarajevo<br />

quattro <strong>anni</strong> più ta<strong>di</strong>. Come <strong>di</strong>menticare<br />

quella freccia in tuta<br />

rosa e nera… Sono storie olimpiche.<br />

Storie che si ripetono.<br />

Come <strong>per</strong> l’elvetico Di<strong>di</strong>er Défago<br />

costretto dallo staff tecnico ad <strong>una</strong><br />

snervante selezione interna contro<br />

<strong>due</strong> semi sconosciuti e poi primo al<br />

traguardo della prova regina dello<br />

sci alpino. Storie, come quella<br />

scritta dal canadese Alexandre Bilodeau,<br />

il primo atleta capace <strong>di</strong><br />

vincere un oro olimpico in casa.<br />

Alla terza e<strong>di</strong>zione dei Giochi, tra<br />

estivi e invernali. E, <strong>per</strong> <strong>di</strong> più,<br />

su<strong>per</strong>ando <strong>di</strong> qualche<br />

decimo <strong>di</strong> punto il grande favorito<br />

della prova <strong>di</strong> freestyle gobbe, l’australiano<br />

Dale Begg-Smith, un ragazzo<br />

partito proprio dal Canada<br />

<strong>per</strong> <strong>di</strong>vergenze sui meto<strong>di</strong> d’allenamento<br />

con la federazione. O quella<br />

cesellata indelebilmente da Dario<br />

Cologna con il suo primo oro elve-<br />

Il programma<br />

Continua la “corsa all’oro”<br />

È<strong>una</strong> settimana intensa quella<br />

che inizia quest’oggi, domenica<br />

e porterà gli atleti alla cerimonia<br />

<strong>di</strong> chiusura <strong>di</strong> domenica 28<br />

febbraio. La “corsa all’oro” olimpico<br />

continua in maniera incessante,<br />

con alcuni eventi assolutamente da<br />

non <strong>per</strong>dere. A cominciare proprio<br />

da questa sera, quando si completano<br />

le prove del bob a <strong>due</strong>, con<br />

buone s<strong>per</strong>anze <strong>per</strong> gli equipaggi<br />

rossocrociati <strong>di</strong> salire sul po<strong>di</strong>o.<br />

Domani, lunedì, in cartellone uno<br />

degli incontri più stuzzicanti del<br />

programma dell’hockey<br />

maschile. Di<br />

fronte, infatti,Ca-<br />

Per lo sciatore del<br />

Ghana già essere<br />

presente in slalom<br />

è come vincere la<br />

medaglia d’oro<br />

nada e Stati Uniti in un derby davvero<br />

rovente. Si prosegue martedì<br />

con il gigante uomini nello sci alpino.<br />

Una prova - meteo <strong>per</strong>mettendo<br />

- davvero attesissima <strong>per</strong> l’altissimo<br />

livello degli atleti in gara.<br />

Mercoledì 24 attenzione, poi, ad<br />

<strong>una</strong> delle staffette che potrebbero<br />

portare <strong>una</strong> medaglia ins<strong>per</strong>ata alla<br />

Svizzera: la 4x10 km maschile.<br />

Grande spettacolo è atteso anche<br />

sui trampolini degli “aerials” con le<br />

donne impegnate nelle f<strong>una</strong>mboliche<br />

esibizioni. Giovedì sarà invece il<br />

giorno anche della combinata nor<strong>di</strong>ca<br />

dal grande trampolino, mentre<br />

venerdì 26 da non <strong>per</strong>dere le semifinali<br />

dell’hockey.<br />

Una giovanissima medagliata<br />

promette un sexy spogliarello<br />

La <strong>di</strong>ciannovenne italiana Anna Fontana,<br />

medaglia <strong>di</strong> bronzo nello short track sulla<br />

<strong>di</strong>stanza dei 500 metri, ha promesso che<br />

pagherà il pegno <strong>per</strong> la scommessa fatta alla<br />

vigilia. Se avesse conquistato un posto sul<br />

po<strong>di</strong>o, si sarebbe esibita in un strip tease al<br />

villaggio olimpico. "Sfilerò in biancheria intima<br />

<strong>di</strong> notte, così non mi vedrà nessuno...”, ha<br />

promesso la giovane azzurra dopo essere<br />

effettivamente salita sul po<strong>di</strong>o olimpico.<br />

tico nello sci <strong>di</strong> fondo.<br />

Una delle più significative a questi<br />

ventunesimi Giochi invernali è comunque<br />

la vicenda umana e sportiva<br />

del canadese Brian Mc Keever,<br />

primo atleta della storia a competere<br />

sia alle Paralimpia<strong>di</strong> - dove<br />

vanta un bottino <strong>di</strong> sette medaglie<br />

<strong>di</strong> cui quattro d’oro nel fondo e un<br />

bronzo nel biathlon tra 2002 e 2006<br />

-, sia alle Olimpia<strong>di</strong> invernali <strong>per</strong> i<br />

normodotati. Brian, 30 <strong>anni</strong>, è fortemente<br />

ipovedente (ha <strong>per</strong>so il<br />

90% della capacità visiva) <strong>per</strong> un<br />

problema genetico ere<strong>di</strong>tato dal<br />

papà e dal nonno, tanto che sulle<br />

piste del fondo, <strong>di</strong> solito, segue il<br />

fratello Robin <strong>per</strong> capire dove andare.<br />

Nelle gare “normali”, invece,<br />

cerca <strong>di</strong> mantenere la scia <strong>di</strong> chi lo<br />

precede. Non vincerà l’oro, insomma,<br />

il canadese, ma già il solo<br />

fatto <strong>di</strong> essere presente è la sua vittoria<br />

più bella.<br />

Nemmeno Lindsey Jacobellis lo<br />

vincerà l’oro. Eppure lei, a <strong>di</strong>fferenza<br />

<strong>di</strong> Brian McKeever, a Vancouver<br />

arrivava da grande favorita<br />

nel boarder cross, <strong>di</strong>sciplina dello<br />

snowboard. Ma la 24enne americana<br />

ha rivissuto l’incubo - sportivamente<br />

parlando - <strong>di</strong> Torino<br />

2006. Ai Giochi in Piemonte, in-<br />

I PROTAGONISTI<br />

DELLE STORIE<br />

Dall’alto, a<br />

sinistra, Brian<br />

McKeever,<br />

Kwame<br />

Nkrumah-<br />

Acheampong,<br />

Robel Zemichael<br />

Teklemariam,<br />

Alexandre<br />

Bilodeau e<br />

Lindsey<br />

Jacobellis<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

19<br />

A volte basta davvero pochissimo<br />

<strong>per</strong> passare dagli altari alla polvere<br />

Tre centesimi <strong>di</strong> secondo. Quattro decimi <strong>di</strong><br />

punto. Inezie in <strong>una</strong> competizione <strong>di</strong> alto livello<br />

come le Olimpia<strong>di</strong>. Eppure sono tempi e<br />

valutazioni che possono cambiare la vita <strong>di</strong> un<br />

atleta. Ne sanno qualcosa la pattinatrice <strong>di</strong><br />

velocità Daniela Anschutz-Thoms e lo<br />

snowboarder elvetico Iouri Podladtchikov, che -<br />

entrambi - hanno mancato la medaglia <strong>di</strong><br />

bronzo. La Anschutz è già arrivata quarta <strong>per</strong>…<br />

quattro volte ai Mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> specialità.<br />

Dal canadese ipovedente in gara nel<br />

fondo all’americana dello snowboard<br />

nuovamente battuta da grande favorita.<br />

Vittorie e sconfitte dei Giochi<br />

fatti, Lindsey era in testa. Da sola.<br />

Senza avversarie. Ma non aveva resistito<br />

alla voglia <strong>di</strong> offrire al pubblico<br />

un salto finale con un “trick”,<br />

come <strong>di</strong>cono gli appassionati della<br />

<strong>di</strong>sciplina. La voglia <strong>di</strong> dare spettacolo,<br />

in <strong>per</strong>fetto stile Usa, le era<br />

stata fatale. Una caduta e il titolo<br />

olimpico era andato all’elvetica<br />

Tanja Frieden. A Vancouver, se<br />

possibile, le cose sono andate anche<br />

peggio. Nel senso che alla lotta<br />

<strong>per</strong> la medaglia d’oro ha dovuto rinunciare<br />

già in semifinale, quando<br />

è incappata in <strong>una</strong> serie <strong>di</strong> sfort<strong>una</strong>ti<br />

errori. Il tempo <strong>per</strong> essere presente<br />

anche a Sochi nel 2014, alla<br />

Jacobellis certo non manca. Bisognerà<br />

capire se, dopo tutti i cattivi<br />

ricor<strong>di</strong> legati ai cinque cerchi, saprà<br />

ritrovare il fuoco sacro dentro<br />

<strong>di</strong> sé.<br />

Ma i Giochi <strong>di</strong> Vancouver non li <strong>di</strong>menticherà<br />

neppure “il leopardo<br />

delle nevi”, Kwame Nkrumah-<br />

Acheampong, sciatore del Ghana<br />

che ha fatto <strong>di</strong> tutto <strong>per</strong> essere presente<br />

nello slalom. O Teklemariam<br />

Robel Zemichael, etiope dello sci<br />

<strong>di</strong> fondo. E, con loro, molti, molti<br />

altri protagonisti delle storie olimpiche.<br />

mschira@caffe.ch


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@<br />

www.sambasketmassagno.ch<br />

www.lnba.ch<br />

www.nba.com<br />

IL PERSONAGGIO<br />

Da poche settimane a Massagno un autentico<br />

monumento della pallacanestro. Tra impegno<br />

sociale, fede e ambizioni sportive <strong>per</strong> il futuro<br />

LA SAV VACALLO<br />

I campioni svizzeri in carica sono alla ricerca della<br />

miglior forma in vista della fase decisiva della stagione<br />

dove cercheranno <strong>di</strong> ripetersi<br />

ROMANO PEZZANI<br />

Compirà 40 <strong>anni</strong> il<br />

prossimo 31 luglio,<br />

ma lo spirito è<br />

come quello dei ragazzini<br />

che frequentano<br />

ogni<br />

anno i suoi “camps” nel cuore<br />

della Georgia, nei pressi <strong>di</strong><br />

Atlanta. Sam Hines, sposato con<br />

Ellen e padre <strong>di</strong> <strong>due</strong> figli (Samuel<br />

Jr. e Sterling), è l’uomo che sta incantando<br />

la Sam con la sua classe<br />

e il suo stile <strong>di</strong> vita, forte <strong>di</strong> un bagaglio<br />

tecnico e culturale che in<br />

Svizzera non si era mai visto.<br />

“Sono orgoglioso <strong>di</strong> questa nuova<br />

avventura, <strong>per</strong>ché è il nono Paese<br />

estero in cui gioco nella mia carriera.<br />

Ringrazio l’allenatore Massimo<br />

Aiolfi che ha creduto in me e<br />

naturalmente la società che mi ha<br />

dato questa opportunità”.<br />

Samuel Hines<br />

“In Svizzera<br />

la mia nona<br />

es<strong>per</strong>ienza<br />

da straniero”<br />

Il quarantenne “ragazzino” della Sam<br />

racconta <strong>una</strong> vita nel mondo del basket<br />

Ma cosa ci fa un fuoriclasse<br />

come Sam Hines nel nostro<br />

campionato?<br />

“Il nome della Sam mi ha incuriosito,<br />

non mi era mai capitato <strong>di</strong><br />

trovare <strong>una</strong> squadra che si chiamasse<br />

esattamente come me! Volevo<br />

tornare a giocare <strong>per</strong>ché mi<br />

sentivo ancora in forma e mi dava<br />

fasti<strong>di</strong>o essere giu<strong>di</strong>cato solo <strong>per</strong><br />

l’età”.<br />

Il suo ren<strong>di</strong>mento è sorprendente<br />

e le sue prestazioni in crescendo.<br />

È sod<strong>di</strong>sfatto?<br />

“Sono contento ma non mi stupisco,<br />

<strong>per</strong>ché mentalmente mi<br />

sento forte. In queste otto partite<br />

con la Sam ho aumentato la mia<br />

autonomia fino a 30 minuti ed ho<br />

recu<strong>per</strong>ato la forma fisica che mi<br />

mancava. Posso comunque fare<br />

ancora <strong>di</strong> più”.<br />

E i tifosi <strong>di</strong> Massagno sognano…<br />

“Giusto. Anch’io sono ambizioso<br />

e s<strong>per</strong>o <strong>di</strong> raggiungere i playoff<br />

nella miglior posizione possibile.<br />

Contro la Sav abbiamo <strong>di</strong>mostrato<br />

<strong>di</strong> avere le qualità <strong>per</strong> battere<br />

anche gli avversari più forti e<br />

dobbiamo crederci. La squadra è<br />

ben amalgamata, fra noi giocatori<br />

c’è un bel <strong>di</strong>alogo e sono sicuro<br />

che ci sono le basi <strong>per</strong> concludere<br />

al meglio la stagione”.<br />

Sam Hines rimarrà anche <strong>per</strong> il<br />

prossimo campionato?<br />

“È presto <strong>per</strong> <strong>di</strong>rlo. Qui mi trovo<br />

bene, la società è ben organizzata,<br />

ma non nascondo che mi<br />

piacerebbe tornare in Italia. A<br />

Cantù ho trascorso tre <strong>anni</strong> meravigliosi<br />

ed è proprio grazie agli<br />

amici <strong>di</strong> Cantù che ho ritrovato<br />

Massimo Aiolfi. Credo <strong>di</strong> valere<br />

ancora <strong>una</strong> serie B italiana, poi<br />

vorrei fare l’allenatore”.<br />

L’INGAGGIO<br />

Il nome Sam mi ha<br />

incuriosito. Non<br />

avevo mai giocato<br />

in <strong>una</strong> squadra che<br />

si chiama come me<br />

Un’attività che in effetti lei<br />

svolge già ogni anno, <strong>per</strong>ché la<br />

scuola <strong>di</strong> “Coach Hines” è frequentata<br />

da bambini provenienti<br />

da tutta America.<br />

“Il mio sogno è quello <strong>di</strong> riunire<br />

I LUGANO TIGERS<br />

I finalisti della scorsa stagione stanno mostrando un<br />

potenziale offensivo davvero notevole. Ancora da<br />

trovare, invece, la continuità assoluta <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>mento<br />

L’ETÀ<br />

Non mi<br />

stupisce il<br />

mio buon<br />

livello. Sono<br />

in forma<br />

della mia città, Alpharetta, a 25<br />

km da Atlanta, alcuni rappresentanti<br />

<strong>di</strong> tutti i nove Paesi in cui ho<br />

giocato: Polonia, Israele, Cipro,<br />

Francia, Italia, Messico, Venezuela,<br />

Argentina e Svizzera.<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

21<br />

Il campionato<br />

Successi <strong>per</strong> Sav e Tigers<br />

che restano al comando<br />

La corsa a tre in vetta al<br />

campionato svizzero <strong>di</strong><br />

basket si sta facendo<br />

sempre più rovente, con <strong>di</strong>versi<br />

cambiamenti <strong>di</strong> situazione,<br />

in vista della fase decisiva<br />

della stagione. Il Vacallo<br />

campione svizzero in carica<br />

sta ancora cercando <strong>di</strong> ritrovare<br />

le sensazioni che <strong>per</strong>misero<br />

ai giallover<strong>di</strong> <strong>di</strong> dominare<br />

il passato campionato, come<br />

testimoniano alcune battute<br />

d’arresto durante le prime partite<br />

dell’attuale girone. In crescita<br />

sono invece i Lugano Tigers<br />

che, anche secondo le statistiche,<br />

stanno attualmente<br />

sviluppando il maggior potenziale<br />

offensivo. Terzo “incomodo”<br />

verso la rie<strong>di</strong>zione<br />

della finale <strong>di</strong> playoff tutta ticinese,<br />

come spesso accade,<br />

l’Olympic Friborgo, <strong>una</strong> delle<br />

realtà storiche più continue ed<br />

affermate della lega nazionale<br />

A. I friborghesi hanno attualmente<br />

un ren<strong>di</strong>mento più altalenante<br />

rispetto alle <strong>due</strong> ticinesi,<br />

ma restano compagine<br />

Ti-Press<br />

da tener d’occhio in vista della<br />

fase decisiva dove, certamente,<br />

saprà <strong>di</strong>mostrarsi competitiva.<br />

Per tornare al Ticino della pallacanestro,<br />

anche grazie all’es<strong>per</strong>ienza<br />

<strong>di</strong> un elemento<br />

come Hines (ve<strong>di</strong> intervista),<br />

la Sam Massagno sta <strong>di</strong>sputando<br />

un campionato in rimonta<br />

dopo un avvio piuttosto<br />

complicato con sette sconfitte<br />

nelle prime <strong>di</strong>eci partite <strong>di</strong>sputate.<br />

Intanto ieri, sabato, il Vacallo<br />

ha confermato la leadership<br />

battendo il Boncourt in trasferta<br />

<strong>per</strong> 75-65. I giallover<strong>di</strong><br />

sono stati imitati anche dai Lugano<br />

Tigers, che si sono imposti<br />

con il minimo degli scarti<br />

(76-75), pure in trasferta, contro<br />

il Losanna. Sconfitta, invece,<br />

in casa contro i Ginevra<br />

Devils <strong>per</strong> la Sam Massagno.<br />

Ai piani alti della graduatoria,<br />

successo anche <strong>per</strong> l’Olympic<br />

Friborgo in casa contro il<br />

Monthey. I friborghesi sono<br />

terzi <strong>di</strong>etro Sav e Tigers. m.s.<br />

Stiamo già lavorando ad un programma<br />

italo-svizzero <strong>per</strong> quest’anno,<br />

a luglio ospiterò <strong>una</strong> ventina<br />

<strong>di</strong> ragazzini <strong>per</strong> <strong>due</strong> settimane.<br />

Oltre al basket offriamo attrazioni<br />

<strong>di</strong> ogni genere come la<br />

visita a CNN e Coca Cola, un incontro<br />

con alcuni giocatori della<br />

NBA e la presenza ad <strong>una</strong> partita<br />

<strong>di</strong> baseball”.<br />

Questo progetto fa parte della<br />

sua Fondazione S.A.M. che<br />

aiuta da sempre i bambini.<br />

Come è nata questa idea?<br />

“Non ritengo <strong>di</strong> aver ricevuto<br />

la migliore educazione<br />

a scuola, <strong>per</strong>ché i<br />

ragazzi vanno aiutati<br />

in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dal loro livello.<br />

Spesso si spingono i<br />

migliori, ma è alla<br />

base che si riesce<br />

ad intervenire<br />

con maggiore<br />

successo. Lo<br />

sport aumenta<br />

le capacità <strong>di</strong><br />

a p p r e n d i -<br />

mento e <strong>di</strong> crescita<br />

<strong>di</strong> ogni bambino<br />

ed ho quin<strong>di</strong><br />

LA FONDAZIONE<br />

Lo sport aiuta la<br />

capacità <strong>di</strong><br />

apprendere. Ho<br />

scelto questa via<br />

<strong>per</strong> i bambini<br />

scelto questa strada <strong>per</strong> trasmettere<br />

loro un messaggio <strong>di</strong>retto. I<br />

bambini tra i 5 e gli 8 <strong>anni</strong> che frequentano<br />

la scuola si sentono<br />

coinvolti e responsabilizzati, regalandomi<br />

sod<strong>di</strong>sfazioni enormi.<br />

Pure i miei figli fanno molto sport.<br />

La fondazione raccoglie denaro<br />

anche <strong>per</strong> chi è meno fort<strong>una</strong>to<br />

ed ha dunque uno scopo assistenziale.<br />

I nostri programmi<br />

sono in continua evoluzione, <strong>per</strong>ché<br />

sono <strong>una</strong> <strong>per</strong>sona che si annoia<br />

a fare le stesse cose…”.<br />

Lei porta i ragazzi in chiesa, dal<br />

suo pastore McQueen. Che rapporto<br />

ha con Dio?<br />

“È <strong>una</strong> vita che sono in viaggio e<br />

ho sempre un amico con me. È<br />

bello <strong>per</strong>ché posso parlare con<br />

Dio a<strong>per</strong>tamente, sia nei momenti<br />

belli che in quelli brutti. Un<br />

punto <strong>di</strong> riferimento lo dovrebbe<br />

avere ognuno <strong>di</strong> noi”.


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@<br />

www.acbellinzona.ch<br />

www.fclugano.com<br />

www.fclocarno.ch<br />

La Su<strong>per</strong> League<br />

Partita più viva del previsto ieri,<br />

sabato al St. Jakobspark <strong>di</strong> Basilea<br />

nella sfida tra i lanciatissimi<br />

renani <strong>di</strong> Thorsten Fink e il fanalino<br />

<strong>di</strong> coda Aarau, ringalluzzito<br />

dal largo successo sul Bellinzona.<br />

Al punto che la principale rivale<br />

dello Young Boys nella corsa al titolo<br />

ha sofferto davvero molto<br />

<strong>per</strong> aver ragione (2-1) degli avversari<br />

<strong>di</strong> giornata.<br />

Iniziano male, malissimo, le cose<br />

<strong>per</strong> i basilesi, privati già al quin<strong>di</strong>cesimo<br />

minuto <strong>di</strong> Alex Frei, caduto<br />

pesantemente sulla spalla<br />

dopo uno scontro con un <strong>di</strong>fensore<br />

argoviese. Il capitano della<br />

nazionale è stato trasportato<br />

fuori campo in barella e poi all’ospedale<br />

con <strong>una</strong> sospetta frattura<br />

ad <strong>una</strong> clavicola. Nonostante<br />

un preponderante controllo<br />

della palla e le migliori occasioni<br />

da rete, i renani non<br />

passano. Anzi, su un clamoroso<br />

Il calcio<br />

LO SPORT<br />

Il Basilea soffre, ma continua a vincere<br />

I renani su<strong>per</strong>ano l’Aarau pur <strong>per</strong>dendo il bomber Alex Frei<br />

errore del giovane Shaquiri è<br />

l’Aarau a portarsi clamorosamente<br />

in vantaggio, con <strong>una</strong> pregevole<br />

conclusione a giro da fuori<br />

area firmata al 23’ dal giurassiano<br />

Steven Lang. La pressione del<br />

Basilea rimane alta. Le occasioni<br />

si susseguono davanti a Benito.<br />

Ma la rete del pareggio non arriva<br />

nei primi 45 minuti.<br />

Stesso copione anche nella ripresa,<br />

con gli uomini <strong>di</strong> Fink costantemente<br />

protesi avanti alla<br />

ricerca del punto del pareggio. E,<br />

sul fronte opposto, gli argoviesi in<br />

agguato. Dopo un paio <strong>di</strong> clamorose<br />

palle gol sciupate, con<br />

un’azione rocambolesca in area<br />

<strong>di</strong> rigore è ancora Benjamin Hug-<br />

FUORI CAMPO<br />

La scelta <strong>di</strong> pilotare il sorteggio del girone<br />

<strong>di</strong> ritorno della Su<strong>per</strong> League <strong>per</strong><br />

mettere a confronto <strong>di</strong>retto la prima e<br />

la seconda della classifica da un lato e l’ultima<br />

e la penultima dall’altro ha dato i suoi<br />

frutti. La vittoria del Basilea sullo Young<br />

Boys e quella dell’Aarau sul Bellinzona<br />

hanno infatti messo nuova carne al fuoco<br />

<strong>per</strong> il massimo campionato. Sia in <strong>una</strong> corsa<br />

al titolo che pareva già chiusa, sia nella rincorsa<br />

allo spareggio salvezza ai “piani bassi”<br />

della classifica.<br />

Nella lotta <strong>per</strong> vincere il campionato è la capolista<br />

Young Boys ad aver subito in modo<br />

particolare il pronti-via. Se sul campo del<br />

Basilea <strong>una</strong> sconfitta può certamente essere<br />

accettabile, un passo in<strong>di</strong>etro <strong>per</strong> i bernesi<br />

si è visto anche nella seconda partita. I gial-<br />

THORSTEN FINK<br />

Serata agitata <strong>per</strong> il tecnico del Basilea<br />

LA SUPER LEAGUE<br />

TORNA ROVENTE<br />

IN TESTA E CODA<br />

loneri <strong>di</strong> Vla<strong>di</strong>mir Petkovic hanno sì battuto<br />

il Lucerna già nei primi minuti, ma senza<br />

mostrare quelle qualità che hanno <strong>per</strong>messo<br />

loro <strong>di</strong> <strong>di</strong>sputare un girone d’andata<br />

in cui la su<strong>per</strong>iorità non è mai stata messa in<br />

<strong>di</strong>scussione. Si è visto uno Young Boys che<br />

sembra aver <strong>per</strong>so il suo devastante impatto<br />

offensivo e che concede troppo anche sul<br />

piano <strong>di</strong>fensivo. Il campionato, insomma, si<br />

è ria<strong>per</strong>to anche grazie ad un Basilea che ha<br />

gel a riportare in partita i suoi. È<br />

da poco scoccata l’ora <strong>di</strong> gioco al<br />

St. Jakob e la pressione sull’Aarau<br />

aumenta. E, secondo logica, arriva<br />

anche il gol del vantaggio basilese.<br />

Una splen<strong>di</strong>da azione tutta<br />

<strong>di</strong> prima porta Streller a conquistarsi<br />

un calcio d’angolo. Batte<br />

Shaquiri, che imbecca il possente<br />

stacco <strong>di</strong> testa <strong>di</strong> Cagdas, che ottiene<br />

la prima rete stagionale e<br />

mantiene in corsa il Basilea.<br />

Rinviato a data da stabilire <strong>per</strong> i<br />

noti problemi alla co<strong>per</strong>tura<br />

dello sta<strong>di</strong>o del Letzigrund il<br />

derby della Limmat tra Zurigo e<br />

Grasshop<strong>per</strong>, il terzo turno del girone<br />

<strong>di</strong> ritorno si completa<br />

quest’oggi, domenica. Impe-<br />

Marco Degennaro: “Patti chiari e voglia <strong>di</strong> riscatto da parte <strong>di</strong> tutti <strong>per</strong> provare a risalire in classifica”<br />

“A Lucerna<br />

<strong>per</strong> ritrovarci<br />

e poter dare<br />

tutti il 110%”<br />

Il <strong>di</strong>rettore generale del Bellinzona traccia<br />

il profilo “granata” nel girone <strong>di</strong> ritorno<br />

MASSIMO SCHIRA<br />

La partita <strong>di</strong> Aarau conta ormai<br />

solo <strong>per</strong> le statistiche. Ora il Bellinzona<br />

deve guardare avanti e cercare<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare <strong>una</strong> squadra<br />

competitiva nel più breve tempo<br />

possibile. A cominciare da oggi,<br />

domenica, con i “granata” <strong>di</strong> Alberto<br />

Cavasin a scendere sull’ostico<br />

campo del Lucerna <strong>per</strong>…<br />

“…<strong>per</strong> ritrovare prima <strong>di</strong> tutto noi<br />

stessi - osserva il <strong>di</strong>rettore generale<br />

del Bellinzona, Marco Degennaro<br />

-, <strong>per</strong>ché ad Aarau non ci siamo<br />

espressi come ci aspettavamo. E,<br />

soprattutto, i giocatori stessi non si<br />

sono espressi come si aspettavano.<br />

E questa è stata la cosa brutta. Un<br />

<strong>di</strong>scorso che va al <strong>di</strong> là del giu<strong>di</strong>zio<br />

sui 90 minuti. Per prima cosa dobbiamo<br />

ricominciare a giocare da<br />

Bellinzona vero”.<br />

I cambiamenti in rosa sono stati<br />

<strong>di</strong>versi. A quando la fine della<br />

fase <strong>di</strong> rodaggio?<br />

“Questa settimana dovrebbero risolversi<br />

tutte le questioni inerenti i<br />

trasferimenti. Quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>rei che<br />

dopo Basilea saremo <strong>una</strong> squadra<br />

compatta, vera, pronta. Il che non<br />

significa che <strong>di</strong> qui a 2-3 gare pensiamo<br />

<strong>di</strong> fare zero punti”.<br />

Che volto s<strong>per</strong>a avrà il Bellinzona<br />

<strong>di</strong> qui a maggio?<br />

“L’intento del gruppo è chiaro: chi<br />

è in squadra ha aderito ad un patto<br />

che vuole un Bellinzona che giochi<br />

con voglia, grinta e determinazione.<br />

Chi non se la sentiva ha<br />

avuto la possibilità <strong>di</strong> rinunciare”.<br />

Un progetto ad ampia con<strong>di</strong>visione,<br />

dunque?<br />

“Il <strong>di</strong>scorso è stato chiaro e semplice.<br />

Società, staff tecnico e squadra<br />

devono suonare tutti le stesse note”.<br />

Messaggio recepito?<br />

“Mi auguro proprio <strong>di</strong> sì. Anche i<br />

nuovi sono tutti qui con tanta voglia<br />

<strong>di</strong> giocare e <strong>di</strong>mostrare il loro<br />

valore”.<br />

Quanto Cavasin c’è nella campagna<br />

acquisti?<br />

“Il rapporto col mister ed i suoi<br />

uomini è chiaro, <strong>di</strong>retto. Siamo<br />

tutti qui <strong>per</strong> dare il 110% <strong>per</strong> la<br />

maglia granata. In<strong>di</strong>pendentemente<br />

dal futuro <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong><br />

noi. Me compreso. Per gli acquisti<br />

è stato lo stesso. Abbiamo deciso<br />

assieme”.<br />

Una politica <strong>di</strong> scelte con<strong>di</strong>vise,<br />

insomma.<br />

“Certo. Faccio un esempio: il mi-<br />

ster non conosceva Diarra, ma attraverso<br />

i video e le nostre spiegazioni<br />

si è convinto <strong>di</strong> quanto<br />

possa essere utile alla causa. Analogamente<br />

ha suggerito alcune altre<br />

scelte. Del resto Cavasin stesso<br />

parla spesso <strong>di</strong> un rapporto ‘a vasi<br />

comunicanti’ in società”.<br />

E Lustrinelli? L’offerta dello<br />

Young Boys è stata l’ideale <strong>per</strong><br />

tutti.<br />

“È vero. Difatti c’erano anche altre<br />

offerte, ma quella dei bernesi ha<br />

aiutato a prendere <strong>una</strong> decisione<br />

che fosse ideale <strong>per</strong> tutti. Ne abbiamo<br />

<strong>di</strong>scusso con il presidente<br />

e il mister ed abbiamo trovato<br />

corretto dare a Mauro la possibi-<br />

IL BELLINZONA<br />

TORNA IN CAMPO<br />

Impegno <strong>di</strong>fficile sul<br />

campo del Lucerna<br />

<strong>per</strong> la squadra <strong>di</strong><br />

Edusei e Thiesson<br />

lità <strong>di</strong> aggiungere al suo curriculum<br />

quel titolo nazionale che ancora<br />

manca. Una sfida stimolante,<br />

anche <strong>per</strong> lui, oltre che un<br />

attestato <strong>di</strong> stima nei confronti<br />

del giocatore”.<br />

mschira@caffe.ch<br />

<strong>di</strong> PIERLUIGI<br />

TAMI<br />

ritrovato tutta la qualità <strong>di</strong> giocatori importanti<br />

e <strong>di</strong> grande <strong>per</strong>sonalità come Huggel -<br />

straor<strong>di</strong>nario a centrocampo - Streller e<br />

Frei, che stanno davvero dando qualcosa in<br />

più alla squadra. Thorsten Fink ha <strong>per</strong>altro<br />

dato fiducia anche a giovani come Shaqiri e<br />

Stocker, che lo stanno ripagando in modo<br />

molto convincente. La lotta <strong>per</strong> il titolo, insomma,<br />

è rilanciata ben al <strong>di</strong> là dei tre punti<br />

recu<strong>per</strong>ati in classifica dai renani.<br />

In coda, invece, il Bellinzona deve assolutamente<br />

ritrovare entro maggio qualità, grinta<br />

e corsa che sono fattori determinanti <strong>per</strong><br />

<strong>una</strong> squadra che vuole salvarsi. I granata<br />

devono fare gruppo e non farsi prendere da<br />

paure, anche se la prospettiva - come sembra<br />

ormai chiaro - è quella <strong>di</strong> salvarsi allo<br />

spareggio.<br />

Ti-Press<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

23<br />

gnate, oltre al Bellinzona (ve<strong>di</strong> articolo<br />

centrale) anche la capolista<br />

Young Boys, che affronta la<br />

trasferta <strong>di</strong> San Gallo alla ricerca<br />

<strong>di</strong> un rilancio anche nel gioco, oltre<br />

che nei risultati. Scontro <strong>di</strong><br />

centro classifica tutto romando,<br />

invece, tra Sion e Neuchâtel Xamax,<br />

con le <strong>due</strong> compagini proiettate<br />

nel consolidare la loro posizione<br />

tranquilla.<br />

Sotto il profilo delle novità, in<br />

campo a San Gallo con i gialloneri<br />

potrebbe già scendere anche<br />

Mauro Lustrinelli, neo acquisto<br />

della squadra <strong>di</strong> Vla<strong>di</strong>mir Petkovic.<br />

Il Grasshop<strong>per</strong>, invece, potrà<br />

certamente continuare a schierare<br />

fino a giugno il talento<br />

18enne Nassim Ben Khalifa -<br />

campione del mondo con la Under<br />

17 elvetica -, passato proprio<br />

questa settimana ai tedeschi del<br />

Wolfsburg <strong>per</strong> <strong>una</strong> cifra attorno ai<br />

2,5 milioni <strong>di</strong> franchi. m.s.<br />

Sabato in breve<br />

STÉPHANE LAMBIEL<br />

DICE NO AI MONDIALI<br />

Stéphane Lambiel ha<br />

annunciato che non<br />

parteci<strong>per</strong>à ai Mon<strong>di</strong>ali<br />

<strong>di</strong> Torino in programma<br />

dal 23 al 28 marzo. Il<br />

vallesano ha inoltre<br />

messo in dubbio il suo<br />

futuro professionistico.<br />

FEDERER IN CAMPO<br />

PER AIUTARE HAITI<br />

Roger Federer e Pete<br />

Sampras saranno opposti<br />

in un match esibizione<br />

a Rafael Nadal e Andre<br />

Agassi. La partita si<br />

svolgerà il 12 marzo a<br />

In<strong>di</strong>an Wells con lo scopo<br />

<strong>di</strong> aiutare Haiti.<br />

A DUBAI VINCE<br />

VENUS WILLIAMS<br />

Venus Williams ha vinto<br />

il torneo Wta <strong>di</strong> Dubai.<br />

Per la statunitense è la<br />

seconda vittoria consecutiva<br />

sui campi dell’Emirato.<br />

In finale Venus<br />

ha battuto Victoria Azarenka<br />

<strong>per</strong> 6-3, 7-5.<br />

IL VOLLEY LUGANO<br />

BATTUTO IN FINALE<br />

Nulla da fare <strong>per</strong> il volley<br />

Lugano nella finale <strong>di</strong><br />

coppa contro il favorito<br />

Losanna. I ticinesi sono<br />

stati sconfitti <strong>per</strong> 3-0<br />

(26-24; 25-14; 25-15).<br />

Tra le donne vittoria <strong>per</strong><br />

il Voléro Zurigo.<br />

RECORD NEL LUNGO<br />

PER IRENE PUSTERLA<br />

Irene pusterla ha<br />

stabilito il nuovo record<br />

svizzero under 23 <strong>di</strong><br />

salto in lungo indoor.<br />

Nella finale dei<br />

campionati svizzeri, la<br />

ticinese si è imposta con<br />

un balzo <strong>di</strong> 6,52<br />

BIS DI GINANNI<br />

AL LAIGUEGLIA<br />

Bis <strong>di</strong> Francesco Gin<strong>anni</strong><br />

al Trofeo Laigueglia.<br />

L’italiano ha vinto la<br />

47.ma e<strong>di</strong>zione<br />

su<strong>per</strong>ando in volata il<br />

duo Lampre composto<br />

da Francesco Gavazzi e<br />

Daniele Pietropolli.


IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

24 LO SPORT<br />

Il calcio<br />

MASSIMO SCHIRA<br />

Ritmi sempre serratissimi <strong>per</strong> il<br />

calcio europeo, “compresso” tra<br />

coppe e inizio dei ritiri mon<strong>di</strong>ali<br />

nella seconda metà del mese <strong>di</strong><br />

maggio. Anche ieri, sabato, sono<br />

andate in scena <strong>di</strong>verse gare <strong>di</strong> sicuro<br />

interesse. A cominciare<br />

dalle sfide a <strong>di</strong>stanza tra le attese<br />

protagoniste della seconda parte<br />

degli ottavi <strong>di</strong> finale della Champion’s<br />

League. E il primo, chiaro,<br />

messaggio in vista dello scontro<br />

<strong>di</strong>retto con il Barcellona lo ha<br />

lanciato in Bundesliga lo Stoc-<br />

Sfide a <strong>di</strong>stanza tra le “big” europee<br />

Nella Premier League torna alla rete anche Valon Behrami<br />

carda <strong>di</strong> Christian Gross, che ha<br />

surclassato il malcapitato Colonia<br />

con un sonoro 5-1, che ha visto<br />

Cacau a bersaglio in quattro<br />

occasioni!<br />

L’attesissima sfida tra Inter e<br />

Chelsea è stata lanciata dal successo<br />

dei “Blues” <strong>di</strong> Carlo Ancelotti<br />

sul campo del Wolwerhampton,<br />

dove a mettersi in luce è<br />

stato il “solito” Di<strong>di</strong>er Drogba,<br />

autore della doppietta che ha regalato<br />

il 2-0 ai lon<strong>di</strong>nesi e la fuga<br />

a “più quattro” sul Manchester<br />

United. Tra le squadre che, invece,<br />

hanno già <strong>di</strong>sputato l’andata<br />

degli ottavi <strong>di</strong> Champion’s,<br />

balza infatti all’occhio il clamoroso<br />

scivolone <strong>di</strong> Rooney e compagni<br />

sul campo dell’Everton. I<br />

Di<strong>di</strong>er Défago<br />

SWISS OLYMPIC TEAM VANCOUVER 2010<br />

Su<strong>per</strong> giocata!<br />

Congratulazioni ai nostri atleti <strong>per</strong> i loro eccezionali<br />

risultati ai Giochi olimpici!<br />

SCI ALPINO<br />

Olivia Nobs<br />

Red Devils, reduci dal successo <strong>di</strong><br />

San Siro contro il Milan, hanno<br />

<strong>per</strong>so <strong>per</strong> 3-1 con la squadra che<br />

già aveva su<strong>per</strong>ato il Chelsea.<br />

Cattivo affare anche <strong>per</strong> il Bayern<br />

Monaco, fermato sull’1-1 dal mo-<br />

In attesa della Champion’s<br />

vincono Chelsea, Stoccarda e<br />

Barcellona. Pareggia l’Inter<br />

desto (e penultimo) Norimberga.<br />

Ottima occasione quest’oggi, domenica,<br />

<strong>per</strong> il Leverkusen <strong>di</strong> Barnetta<br />

e Der<strong>di</strong>yok <strong>per</strong> allungare in<br />

testa alla classifica, anche se portare<br />

a casa i tre punti dalla trasferta<br />

<strong>di</strong> Brema non sarà facile.<br />

SNOWBOARD CROSS<br />

Per restare all’argomento giocatori<br />

svizzeri, ottime notizie <strong>per</strong> la<br />

nazionale arrivano da Londra,<br />

sponda Upton Park, dove Valon<br />

Behrami ha contribuito con il<br />

punto dell’importante 1-0 al pesante<br />

successo <strong>per</strong> 3-0 del suo<br />

West Ham sull’Hull City, avversaria<br />

<strong>di</strong>retta della compagine <strong>di</strong><br />

Gianfranco Zola nella lotta ai<br />

piani bassi della classifica della<br />

Premier League. Cattiva giornata,<br />

<strong>per</strong> contro, <strong>per</strong> Gökhan Inler e<br />

l’U<strong>di</strong>nese, battuto nettamente<br />

<strong>per</strong> 3-0 dal Genoa (Palacio e doppietta<br />

<strong>di</strong> Acquafresca) nell’anticipo<br />

pomeri<strong>di</strong>ano della SerieA.<br />

La risposta del Barcellona allo<br />

Stoccarda non si è certo fatta attendere.<br />

In serata i catalani<br />

Simon Ammann<br />

Giocate anche voi: Il gioco on-line prosegue fino al 28.2.2010 su www.olympory.ch.<br />

Splen<strong>di</strong><strong>di</strong> premi in palio ogni giorno!<br />

Seguite anche il blog degli atleti su www.swissolympic.ch.<br />

SALTO CON GLI SCI<br />

Dario Cologna<br />

VALON<br />

BEHRAMI<br />

Importante<br />

rete <strong>per</strong> il<br />

nazionale<br />

svizzero del<br />

West Ham<br />

hanno strapazzato il Santander<br />

<strong>di</strong> Fabio Coltorti. In vantaggio già<br />

al 7’ con Iniesta, i blaugrana<br />

hanno raddoppiato al 29’ con<br />

Henry. Cinque minuti dopo è arrivato<br />

anche il 3-0 a firma Marquez<br />

su calcio <strong>di</strong> punizione. Gara<br />

finita (4-0 il finale grazie al punto<br />

<strong>di</strong> Thiago all’84’).<br />

Ultima a scendere in campo della<br />

giornata è stata l’Inter, impegnata<br />

sul campo della Samp <strong>di</strong> Reto<br />

Ziegler (in campo dal 1’) e Marco<br />

Padalino (ancora in panchina).<br />

L’espulsione <strong>di</strong> Samuel e Cordoba<br />

già nel primo tempo hanno<br />

complicato notevolmente le cose<br />

ai nerazzurri, che sono comunque<br />

riusciti a strappare con i<br />

denti lo 0-0. mschira@caffe.ch<br />

SCI DI FONDO<br />

@<br />

www.football.ch<br />

www.gazzetta.it<br />

www.equipe.fr<br />

Si torna a parlare dei terreni sintetici<br />

Continuano i rinvii<br />

in <strong>una</strong> Challenge<br />

dai campi <strong>di</strong>sastrati<br />

Si sta trasformando in un vero e proprio pasticcio il<br />

febbraio della Challenge League. Rinvii a ripetizione<br />

stanno infatti mo<strong>di</strong>ficando ra<strong>di</strong>calmente i calendari<br />

a causa <strong>di</strong> campi assolutamente <strong>di</strong>sastrati.<br />

Già i terreni non sono quasi mai in con<strong>di</strong>zioni accettabili,<br />

e se ci si mette pure il maltempo, ecco che la<br />

frittata è davvero fatta. Tanto che la prima giornata<br />

del girone <strong>di</strong> ritorno ha visto <strong>di</strong>sputarsi solo la gara<br />

<strong>di</strong> Cornaredo tra i bianconeri e l’Yverdon. Anche il<br />

previsto impegno <strong>di</strong> ieri, sabato, del Lugano alla<br />

Gurzelen <strong>di</strong> Bienne è saltato. Campo troppo ghiacciato<br />

e <strong>per</strong>icoloso secondo l’arbitro. A rischio pure il<br />

posticipo <strong>di</strong> domani, lunedì, del Locarno <strong>di</strong> Livio<br />

Bordoli (nella foto) alla Breite <strong>di</strong> Sciaffusa.<br />

La serie <strong>di</strong> rinvii avrà quasi certamente prima e concretaconseguenzal’accumularsi<br />

<strong>di</strong> impegni<br />

<strong>per</strong> recu<strong>per</strong>are<br />

il tempo<br />

<strong>per</strong>so. Come<br />

<strong>di</strong>re che, anche<br />

r i p a r t e n d o<br />

qualche settimana<br />

dopo, non<br />

sarebbe cambiato<br />

nulla. Quello dei campi impraticabili, soprattuto<br />

nella cadetteria, è <strong>per</strong>altro un problema non<br />

nuovo. Da tempo si <strong>di</strong>scute ad esempio se promuovere<br />

ulteriormente i terreni sintetici. Una su<strong>per</strong>ficie<br />

che, anche tecnologicamente, ha fatto passi da gigante<br />

e <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> giocare con maggiore sicurezza.<br />

Sia dal profilo del calendario, sia <strong>per</strong> quanto concerne<br />

la salute dei calciatori, che non sarebbero più<br />

costretti a gestire l’insi<strong>di</strong>oso ghiaccio. Anche <strong>per</strong> la<br />

qualità del gioco ci sarebbero dei vantaggi, considerando<br />

come <strong>di</strong>sputare partite su campi naturali appena<br />

sgombri dalla neve non <strong>per</strong>metta certo gesti<br />

tecnici puliti.<br />

Intanto, <strong>per</strong> le partite che sono effettivamente state<br />

<strong>di</strong>sputate, ieri, sabato l’Yverdon ha su<strong>per</strong>ato con il<br />

minimo degli scarti lo Stade Nyonnais, mentre il<br />

Wohlen tenta il rilancio dalle posizioni basse della<br />

classifica batteno 2-1 il Kriens. In serata, il Servette<br />

ha avuto la meglio sul Winterthur <strong>per</strong> 2-1. Un’avversaria<br />

in più <strong>per</strong> il Locarno. m.s.<br />

republica


@<br />

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La Formula1<br />

MASSIMO MORO<br />

Sono state le prove generali <strong>di</strong><br />

gara a farla da padrone, ieri, sabato,<br />

nell’ultima giornata <strong>di</strong> test<br />

che si sono <strong>di</strong>sputati a Jerez De La<br />

Frontera. Si avvicina sempre <strong>di</strong><br />

più il primo appuntamento del<br />

Mon<strong>di</strong>ale 2010, in Bahrain, con le<br />

scuderie che stanno improntando<br />

il proprio lavoro sull’affidabilità.<br />

Una giornata che ha visto<br />

in pista ben un<strong>di</strong>ci delle tre<strong>di</strong>ci<br />

scuderie iscritte al Mon<strong>di</strong>ale.<br />

A far segnare il miglior tempo è<br />

stata la McLaren del campione<br />

del mondo Jenson Button che,<br />

<strong>per</strong> la prima volta in queste <strong>due</strong><br />

sessioni, è riuscito nell’impresa<br />

<strong>di</strong> abbattere il muro del minuto e<br />

<strong>di</strong>ciannove secon<strong>di</strong>. Un tempo a<br />

<strong>di</strong>r poco sensazionale quello<br />

fatto segnare dal brit<strong>anni</strong>co, visto<br />

Nelle prove pre<br />

stagionali ottimi<br />

tempi <strong>per</strong> Button e<br />

Kubica, ma anche<br />

<strong>per</strong> la Sauber<br />

che ha <strong>di</strong>stanziato <strong>di</strong> ben quattro<br />

decimi il miglior tempo stabilito<br />

venerdì dalla Red Bull <strong>di</strong> Mark<br />

Webber. Un risultato strabiliante<br />

quello fatto segnare dalla McLaren<br />

che ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> essere<br />

sulla strada buona, a confronto<br />

del <strong>di</strong>sastroso inizio della passata<br />

stagione, <strong>per</strong> essere subito protagonista.<br />

“Al momento - ha tenuto<br />

a precisare il campione del<br />

mondo - la Ferrari credo abbia<br />

l’affidabilità migliore. Noi stiamo<br />

lavorando bene <strong>per</strong> essere più<br />

competitive”.<br />

Dietro a Button si è piazzata la<br />

Renault <strong>di</strong> Robert Kubica e la<br />

Sauber del sempre più sorprendente<br />

giapponese Kamui Kobayashi<br />

che sembra così essersi integrato<br />

molto bene nel team elve-<br />

Compensazione CO 2<br />

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LO SPORT<br />

Prove generali <strong>di</strong> gara<br />

nell’ultimo giorno <strong>di</strong> test<br />

A Jerez è l’affidabilità a farla da padrone<br />

3.7 l/100 km<br />

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Coscienza ambientale e piacere <strong>di</strong> guida, finalmente d’accordo.<br />

tico. Un pilota che aveva sollevato<br />

qualche <strong>per</strong>plessità, ma che<br />

invece ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> essere<br />

un’acquisto azzeccato da Peter<br />

Sauber.<br />

Per quanto riguarda la Ferrari è<br />

toccato ancora allo spagnolo Fernando<br />

Alonso sobbarcarsi un<br />

gran lavoro <strong>di</strong> provare e confrontare<br />

i <strong>di</strong>versi assetti della monoposto<br />

del Cavallino. Un test che è<br />

risultato molto importante anche<br />

<strong>per</strong> analizzare il comportamento<br />

delle gomme Bridgestone sopratutto<br />

sulla <strong>di</strong>stanza. Davanti al<br />

proprio pubblico Alonso ha fatto<br />

segnare il sesto tempo, girando <strong>di</strong><br />

tre decimi più lento del crono<br />

fatto segnare venerdì. Un tempo<br />

in<strong>di</strong>cativo comunque <strong>per</strong>ché anche<br />

gli uomini della scuderia italiana<br />

hanno testato l’affidabilità<br />

più che nel cercare <strong>di</strong> realizzare il<br />

tempo veloce. Senza contare che<br />

i carichi <strong>di</strong> benzina sono <strong>per</strong> tutti<br />

sconosciuti.<br />

Settimana prossima il circo della<br />

Formula 1 si sposterà a Barcellona,<br />

dove andranno in scena altre<br />

quattro giornate <strong>di</strong> importantissimi<br />

test. mmoro@caffe.ch<br />

Il tennis<br />

Federer cerca conferme a Dubai<br />

ROGER<br />

FEDERER<br />

Il numero<br />

uno al<br />

mondo a<br />

Dubai gioca<br />

“in casa”<br />

Roger Federer, dopo la quarta vittoria ottenuta<br />

agli Australian Open, torna a calcare il<br />

campo <strong>di</strong> Dubai. Il basilese nella scorsa stagione<br />

aveva dovuto saltare l’appuntamento<br />

degli Emirati Arabi e della Coppa Davis<br />

contro gli Stati Uniti <strong>per</strong> dei problemi <strong>per</strong>sistenti<br />

alla schiena. Per il numero uno al<br />

mondo il torneo <strong>di</strong> Dubai che scatterà domani,<br />

lunedì, rappresenta indubbiamente<br />

la possibilità <strong>di</strong> cercare conferme dopo il<br />

trionfo <strong>di</strong> Melbourne, visto che <strong>di</strong> fronte<br />

avrà avversari del calibro del detentore del<br />

titolo Novak Djokovic, Andy Murray e Nikolay<br />

Davydenko. Lo scozzese e il russo cer-<br />

ROBERT<br />

KUBICA<br />

Veloce e<br />

costante il<br />

polacco della<br />

Renault<br />

cheranno sicuramente <strong>di</strong> prendersi la rivincita<br />

nei confronti <strong>di</strong> Federer <strong>per</strong> le sconfitte<br />

rime<strong>di</strong>ate agli Australian Open. Il basilese<br />

andrà alla ricerca della quinta vittoria a<br />

Dubai. “Ci fa un immenso piacere - ha <strong>di</strong>chiarato<br />

il manger del torneo Colm McLoughlin<br />

- accogliere nuovamente Roger Federer<br />

a Dubai, <strong>una</strong> città che rappresenta <strong>per</strong><br />

lui <strong>una</strong> seconda casa. Sono sicuro che sarà<br />

in grado <strong>di</strong> tornare a vincere il torneo, visto<br />

che è il giocatore che ha il record <strong>di</strong> successi”.<br />

Per l’elvetico Dubai rappresenta pure<br />

l’opportunità <strong>di</strong> allungare il vantaggio alla<br />

testa della classifica Atp. m.m.<br />

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Ibiza Ecomotive vengono compensate attraverso specifici progetti myclimate <strong>per</strong> la tutela del clima. Su<strong>per</strong> leasing al 3.9% fino al 30 aprile 2010. Interesse annuo effettivo 3.97%. La concessione del cre<strong>di</strong>to non è ammessa se comporta l’indebitamento<br />

eccessivo del consumatore. Acconto 10% obbligatorio. Esempio <strong>di</strong> calcolo: durata 48 mesi, 10’000 km/anno, rata Fr. 259.30 incl. IVA, escl. casco totale obbligatoria.<br />

UN MARCHIO DEL GRUPPO VOLKSWAGEN<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

25<br />

In televisione<br />

DOMENICA 21 FEBBRAIO<br />

5.00 LA 2<br />

Giochi Olimpici Vancouver (<strong>di</strong>rette-non stop)<br />

12.00 LA 2<br />

Giochi Olimpici (riassunto olimpico)<br />

15.40 LA 2<br />

Calcio: Bayern Monaco - Fiorentina (R)<br />

17.50 LA 2<br />

Giochi Olimpici Vancouver (<strong>di</strong>rette-non stop)<br />

LUNEDÌ 22 FEBBRAIO<br />

12.00 LA 2<br />

Giochi Olimpici (riassunto olimpico)<br />

17.55 LA 2<br />

Giochi Olimpici (<strong>di</strong>rette non-stop)<br />

21.55 RAI 2<br />

Giochi Olimpici<br />

MARTEDÌ 23 FEBBRAIO<br />

2.00 LA 2<br />

Giochi Olimpici Vancouver (<strong>di</strong>rette-non stop)<br />

12.00 LA 2<br />

Giochi Olimpici (riassunto olimpico)<br />

17.55 LA 2<br />

Giochi Olimpici Vancouver (<strong>di</strong>rette non stop)<br />

20.40 LA 1<br />

Stoccarda - Barcellona Champions League (ottavi)<br />

MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO<br />

2.00 LA 2<br />

Giochi Olimpici Vancouver (<strong>di</strong>rette non stop)<br />

12.00 LA 2<br />

Giochi Olimpici (riassunto olimpico)<br />

18.45 LA 2<br />

Giochi Olimpici (<strong>di</strong>rette non-stop)<br />

20.40 LA 1<br />

Inter - Chelsea Champions League (andata)<br />

20.00 RAI 3<br />

Giochi Olimpici<br />

GIOVEDÌ 25 FEBBRAIO<br />

4.30 LA 2<br />

Giochi Olimpici Vancouver (<strong>di</strong>rette non stop)<br />

12.00 LA 2<br />

Giochi Olimpici (riassunto olimpico)<br />

18.10 RAI 2<br />

TG sport. Notiziario<br />

18.55 LA 2<br />

Giochi Olimpici Vancouver (<strong>di</strong>rette non stop)<br />

VENERDÌ 26 FEBBRAIO<br />

4.00 LA 2<br />

Giochi Olimpici Vancouver (<strong>di</strong>rette non stop)<br />

12.00 LA 2<br />

Giochi Olimpici (riassunto olimpico)<br />

18.55 LA 2<br />

Giochi Olimpici Vancouver (<strong>di</strong>rette non stop)<br />

SABATO 27 FEBBRAIO<br />

03.30 LA 2<br />

Giochi Olimpici Vancouver (<strong>di</strong>rette non stop)<br />

12.00 LA 2<br />

Giochi Olimpici (riassunto olimpico)<br />

18.45 LA 2<br />

Giochi Olimpici (<strong>di</strong>rette non-stop)<br />

1.30 RAI 2<br />

Giochi Olimpici


IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

26 MOTORI<br />

Nonostante un mercato<br />

in calo del 7,8%<br />

il leader <strong>di</strong> settore Amag<br />

rafforza le proprie<br />

posizioni<br />

SERGIO FRASCHINA<br />

La tra<strong>di</strong>zionale conferenza<br />

stampa indetta<br />

da Amag <strong>per</strong> un bilancio<br />

dell’anno appena<br />

trascorso è stata<br />

anche quest’anno<br />

presieduta da Morten Hannesbo,<br />

dal primo ottobre 2009 nuovo<br />

Ceo <strong>di</strong> “Amag Automobil- und<br />

Motoren Ag”. Danese <strong>di</strong> nascita,<br />

Hannesbo era entrato nella <strong>di</strong>rezione<br />

della <strong>di</strong>tta argoviese il 1°<br />

agosto 2007. Ancora <strong>una</strong> volta<br />

Hannesbo può essere fiero dei risultati<br />

ottenuti dal suo gruppo, e<br />

questo malgrado il mercato svizzero<br />

abbia nel 2009 conosciuto i<br />

problemi della crisi economica<br />

internazionale con <strong>una</strong> riduzione<br />

del 7,8% rispetto all’anno precedente.<br />

Nonostante un leggero<br />

calo globale delle ven<strong>di</strong>te, con<br />

<strong>una</strong> parte <strong>di</strong> mercato del 24,2%<br />

(23,1% nel 2008) Amag raggiunge<br />

un nuovo record storico. VW è <strong>di</strong><br />

nuovo la marca più comprata in<br />

Svizzera, seguita <strong>per</strong> la prima<br />

volta al secondo posto da Au<strong>di</strong>.<br />

Tramite la sua rete la Amag ha<br />

consegnato a clienti in totale<br />

64.269 auto da turismo delle marche<br />

VolksWagen, Skoda, Au<strong>di</strong> e<br />

Seat. Da aggiungere 2.721 veicoli<br />

utilitari leggeri <strong>di</strong> VW e Skoda. Si<br />

ottiene così un totale <strong>di</strong> 66.990<br />

(70.616 nel 2008) veicoli consegnati<br />

e immatricolati. Sette modelli<br />

della vasta offerta si sono<br />

piazzati tra i Top-Ten del nostro<br />

paese: VolksWagen Golf (ormai<br />

giunta alla sua sesta generazione,<br />

<strong>per</strong> la 34.ma volta al primo posto<br />

nella hit parade automobilistica<br />

svizzera), Skoda Octavia, Au<strong>di</strong> A4<br />

e A3, VolksWagen Polo, VolksWagen<br />

Passat e VolksWagen Tiguan.<br />

VolksWagen è <strong>di</strong><br />

nuovo la marca<br />

più acquistata,<br />

seguita al secondo<br />

posto da Au<strong>di</strong><br />

Sette gamme <strong>di</strong> modelli si sono<br />

posti al vertice nei rispettivi segmenti:<br />

VolksWagen Golf (A),<br />

Au<strong>di</strong> A4 (B), Au<strong>di</strong> A6 (C), VolksWagen<br />

Touran (Mpv), VolksWagen<br />

Tiguan (Suv), VolksWagen<br />

Scirocco (Coupé) e gli utilitari<br />

leggeri VolksWagen<br />

(Bus/Kombi). Hannesbo è convinto<br />

che questo successo <strong>di</strong> mercato<br />

sia stato reso possibile solo<br />

dalle eccellenti prestazioni e<br />

dall’attualità dei prodotti della<br />

potente partner VolksWagen Ag.<br />

Con i nuovi modelli ecologici<br />

BlueMotion-Technologies, VolksWagen<br />

<strong>di</strong>mostra la sua competenza<br />

nel campo dei veicoli particolarmente<br />

rispettosi dell’am-<br />

Ho ottenuto l’attestato professionale<br />

<strong>di</strong> cuoco, ed in seguito il <strong>di</strong>ploma<br />

della scuola alberghiera <strong>di</strong> Ginevra.<br />

Ho in seguito lavorato nel settore della<br />

ristorazione e dell’albergheria <strong>per</strong> un<br />

ventennio. Gli ultimi do<strong>di</strong>ci <strong>anni</strong> ho o<strong>per</strong>ato<br />

come ispettore delle derrate alimentari<br />

presso il Laboratorio cantonale. Durante<br />

quest’ultima es<strong>per</strong>ienza lavorativa ho potuto<br />

rendermi conto <strong>di</strong> quanto sia <strong>di</strong>fficile<br />

ed importante, <strong>per</strong> chi o<strong>per</strong>a nel settore alimentare,<br />

conoscere e gestire i requisiti previsti<br />

dalla legge. Ho così deciso <strong>di</strong> mettere<br />

la mia es<strong>per</strong>ienza a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> chi ne<br />

ha bisogno. Lorenzo Olgiati<br />

biente. Alle giornate tenutesi<br />

nell’Oberland Bernese ha partecipato<br />

quale ospite d’onore Walter<br />

Maria de‘Silva, dal 1. febbraio<br />

2007 Direttore del design del<br />

Gruppo VolksWagen. Dal marzo<br />

2002 fino al gennaio 2007 Walter<br />

Maria de‘Silva assunse la responsabilità<br />

<strong>per</strong> il design del Gruppo<br />

<strong>di</strong> marche Au<strong>di</strong>, che oltre ad Au<strong>di</strong><br />

comprendeva Lamborghini e<br />

Subaru<br />

Dal Giappone a Ginevra<br />

mille novità in arrivo<br />

LA FUJI Heavy Industries Ltd., costruttore delle<br />

automobili Subaru, esporrà a Ginevra la Subaru<br />

Hybrid Tourer Concept in prima europea e toglierà<br />

i veli alla Subaru Impreza XV in prima mon<strong>di</strong>ale,<br />

che sarà commercializzata quest’estate in<br />

Europa. Saranno presentate anche la Subaru<br />

Plug-in Stella, un’elettromobile lanciata l’anno<br />

scorso in Giappone, modelli con boxer <strong>di</strong>esel e le<br />

chicche tecnologiche esclusive <strong>di</strong> casa Subaru,<br />

come il motore boxer.<br />

Seat<br />

Nasce la nuova station wagon<br />

e completa la serie compatta<br />

SEAT prosegue la propria campagna <strong>di</strong> lancio <strong>di</strong><br />

nuovi prodotti: la nuova station wagon Ibiza ST<br />

completa l’offerta della sua serie compatta. Veicolo<br />

<strong>per</strong>fetto <strong>per</strong> chi non vuole rinunciare a uno stile <strong>di</strong><br />

vita giovanile e sportivo, l’Ibiza ST è emotiva, <strong>di</strong>namica,<br />

efficiente, polivalente e finanziariamente abbordabile.<br />

Seat la propone con sei varianti <strong>di</strong> motorizzazione,<br />

unitamente a un ampio pacchetto <strong>di</strong><br />

equipaggiamenti e tecnologie. Il lancio sul mercato<br />

è previsto <strong>per</strong> l'inizio dell’estate.<br />

A CHI MI INDIRIZZO<br />

• Ristorazione collettiva<br />

(alberghi, ristoranti, ecc.).<br />

• Laboratori <strong>di</strong> panetteria,<br />

pasticceria, confetteria, gelateria, ecc.<br />

• Macellerie.<br />

• Negozi <strong>di</strong> generi alimentari,<br />

ambulanti, gastronomia, servizi<br />

catering, take away, ecc.<br />

• Associazioni <strong>di</strong> categoria.<br />

• Importatori ed esportatori,<br />

grossisti, <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> derrate<br />

alimentari (es. frutta e verdura,<br />

coloniali, ecc.).<br />

• Vinificatori, cantine<br />

e produttori artigianali.<br />

In Svizzera il business<br />

corre... su quattroruote<br />

IMPRESSIONI<br />

D I G U I D A<br />

@<br />

www.amag.ch<br />

www.seat.ch<br />

www.subaru.ch<br />

SEAT. Dalla sua penna sono nati i<br />

più recenti modelli <strong>di</strong> queste<br />

marche. Walter Maria de‘Silva ha<br />

ricevuto da allora parecchi riconoscimenti<br />

<strong>per</strong> il suo design. Tra<br />

questi nel 2004 a Milano il premio<br />

“La più bella automobile al<br />

mondo” <strong>per</strong> il design della Au<strong>di</strong><br />

A6 e della Lamborghini Murciélago<br />

Roadster. Un <strong>per</strong>sonaggio<br />

veramente affascinante.<br />

Dalla Spagna <strong>una</strong> Seat con ardore<br />

Quando fu introdotta<br />

sul mercato nel giugno<br />

del 2008, la<br />

quarta serie della Seat Ibiza<br />

aveva subito colpito <strong>per</strong> le<br />

sue linee audaci e sportiveggianti,<br />

che <strong>per</strong>ò non potevano<br />

ancora contare su un<br />

propulsore ed <strong>una</strong> caratterizzazione<br />

estetica adeguata<br />

alle sue ambizioni sportive.<br />

Dopo poco più <strong>di</strong> un anno<br />

ecco apparire anche la tanto<br />

attesa Cupra, <strong>una</strong> versione<br />

Dopo poco più <strong>di</strong> un anno<br />

finalmente la pepatissima<br />

Cupra, come <strong>una</strong> piccola bomba<br />

sportiva che oltre ad offrire<br />

l’in<strong>di</strong>spensabile upgrade<br />

tecnico e motoristico, regala<br />

alla piccola <strong>di</strong> casa Seat un<br />

kit <strong>di</strong> paraurti ri<strong>di</strong>segnati,<br />

prese d’aria maggiorate, <strong>di</strong>ffusori<br />

e cerchi in lega da 17”<br />

che si sposano alla <strong>per</strong>fezione<br />

con le sue linee originali,<br />

che in questa versione<br />

appaiono quasi taglienti,<br />

trovando finalmente il vigore<br />

e l’aggressività che le<br />

SERVIZI OFFERTI<br />

• Aiutare e consigliare gli o<strong>per</strong>atori del<br />

settore affinché o<strong>per</strong>ino nel rispetto della<br />

legislazione alimentare vigente a garanzia<br />

della sicurezza alimentare e a tutela della<br />

salute del consumatore.<br />

• Messa in pratica delle <strong>di</strong>rettive <strong>di</strong> buona<br />

prassi procedurale e <strong>di</strong> autocontrollo<br />

(es.: controllo autonomo, rintracciabilità,<br />

analisi dei rischi e in<strong>di</strong>viduazione dei<br />

punti critici, ecc.).<br />

• Verifica (au<strong>di</strong>ting procedurale ed analitico)<br />

dei sistemi applicati ed eventuale intervento<br />

con i necessari correttivi.<br />

Arriva la quarta serie Ibiza. Vigorosa, sportiva e più aggressiva che mai<br />

mancavano. L’abitacolo invece<br />

cambia in ben pochi<br />

(ma piacevoli) dettagli,<br />

quale il volante sportivo, i<br />

se<strong>di</strong>li de<strong>di</strong>cati e l’estensione<br />

delle ritinture nero lucido<br />

già presenti sulle versioni<br />

meno pepate. Inizialmente<br />

l’uso quasi esclusivo del<br />

nero potrebbe risultare<br />

troppo tetro, ma l’abitacolo<br />

davvero spazioso <strong>per</strong> <strong>una</strong><br />

piccola a tre porte ed il carat-<br />

LA SCHEDA<br />

SEAT IBIZA CUPRA 1.4 TSI DSG<br />

la quota <strong>di</strong><br />

mercato <strong>di</strong> Amag<br />

nel 2008<br />

Motore 4 cilindri benzina<br />

Cilindrata (ccm) 1390<br />

Cambio Cambio<br />

CV 180 a 6200 giri<br />

Coppia max (Nm) 250 a 2000 giri<br />

0-100 km/h (s) 7.2 (casa)<br />

Velocità max (km/h) 225 (casa)<br />

Consumi (l/100km) 9.7 (test)<br />

Prezzo: da (Fr.) 29’950.-<br />

tere vivace della vettura<br />

smorzeranno questa sensazione<br />

iniziale. La doppia sovralimentazione<br />

infatti fa<br />

• Monitoraggio <strong>per</strong> corti e lunghi <strong>per</strong>io<strong>di</strong>,<br />

<strong>di</strong> tem<strong>per</strong>ature nelle apparecchiature<br />

del freddo e del caldo, <strong>per</strong> verificarne il<br />

corretto funzionamento nei <strong>di</strong>fferenti<br />

processi (frigo, congelatori, celle, forni,<br />

bagnomaria, carrelli termici, friggitrici,<br />

ecc.).<br />

• Consulenze <strong>per</strong> nuove e già esistenti<br />

attività alimentari, (es.: adeguando le<br />

strutture alle <strong>di</strong>sposizioni legali in vigore).<br />

• Esame etichette e caratterizzazione <strong>di</strong><br />

nuovi prodotti alimentari.<br />

• Consulenza <strong>per</strong> un’adeguata lotta agli<br />

infestanti.<br />

la quota <strong>di</strong> mercato<br />

<strong>di</strong> Amag nel 2009<br />

le auto vendute<br />

da Amag nel<br />

corso del 2009<br />

miracoli, spremendo me<strong>di</strong>ante<br />

turbocompressore e<br />

compressore volumetrico,<br />

ben 180 Cv da un “millequattro”<br />

il cui punto <strong>di</strong> forza<br />

risiede nell’elasticità ulteriormente<br />

sottolineata dal<br />

consueto cambio a doppia<br />

frizione DSG. Agile, molto<br />

reattiva e giocherellona, con<br />

un posteriore piuttosto vivace,<br />

richiede reazioni<br />

pronte quando provocata,<br />

mentre uno sterzo ed un telaio<br />

insolitamente comunicativi<br />

vi <strong>per</strong>mettono <strong>di</strong> <strong>per</strong>cepire<br />

l’avvicinarsi del limite<br />

<strong>di</strong> aderenza o <strong>di</strong> motricità.<br />

La Cupra è quin<strong>di</strong> <strong>una</strong> piccola<br />

che piacerà agli appassionati<br />

grazie all’assetto rigi<strong>di</strong>ssimo,<br />

al rombo eccezionale<br />

e alla sua guidabilità genuina<br />

che rievoca le “piccole<br />

bombe” degli <strong>anni</strong> ’80.<br />

L’unica critica che si può<br />

muovere riguarda il controllo<br />

<strong>di</strong> stabilità non completamente<br />

<strong>di</strong>sinseribile,<br />

che su strada (ma non in pista)<br />

vi lascia comunque spazio<br />

a sufficienza <strong>per</strong> godere<br />

delle ottime qualità dell’Ibiza<br />

in abito sportivo. b.a.<br />

CONSULTANCY FOR FOOD DI LORENZO OLGIATI<br />

Consulenze alimentari in<strong>di</strong>rizzate agli o<strong>per</strong>atori del settore<br />

• Consulenza nell’ambito<br />

gestionale e tecnico <strong>di</strong> esercizi pubblici<br />

(riesame e analisi<br />

degli obiettivi, dei ruoli,<br />

dei processi tecnici, ecc).<br />

Strategie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta incluse le presentazioni<br />

(carte menu, ecc).<br />

• Informazioni e aggiornamenti alle<br />

<strong>di</strong>sposizioni legali svizzere<br />

in materia <strong>di</strong> derrate alimentari.<br />

• Notifica <strong>di</strong> attività alimentari<br />

all'autorità competente.<br />

• Corsi <strong>di</strong> igiene interni<br />

<strong>per</strong> il <strong>per</strong>sonale, ecc.<br />

“Saggio e astuto si rivela, chi pensa alla salute del consumatore e si tutela…”<br />

CH-6612 ASCONA<br />

Tel./Fax: 091 791 66 55 Mobile: 079 337 49 00 E-mail: c4food@gmail.com www.c4f.ch


Albergatore luganese premiato a Montecarlo<br />

ll’hôtel de Paris <strong>di</strong> Montecarlo il <strong>di</strong>ret-<br />

Atore dell’hôtel Splen<strong>di</strong>de Royal <strong>di</strong> Lugano,<br />

Giuseppe Rossi, è stato insignito <strong>di</strong><br />

recente del prestigioso premio<br />

internazionale “Star<br />

Diamond”, conferito dalla<br />

“American Academy of<br />

Hospitality Sciences” ai migliori<br />

albergatori dell’anno.<br />

La premiazione ha<br />

avuto luogo nel contesto<br />

del “Monte Carlo Travel<br />

Market”, uno dei più esclusivi mercati del<br />

turismo <strong>di</strong> lusso. Il premio riconosce a Giuseppe<br />

Rossi la straor<strong>di</strong>naria abilità <strong>di</strong> aver<br />

Le emozioni <strong>di</strong> un evento unico<br />

Con <strong>una</strong> buona affluenza <strong>di</strong><br />

pubblico, ma soprattutto <strong>di</strong><br />

addetti ai lavori, si è chiusa<br />

<strong>di</strong> recente a Lugano la quinta<br />

e<strong>di</strong>zione della Fiera Ristora, <strong>di</strong>mostratasi<br />

ancora <strong>una</strong> volta <strong>una</strong><br />

vetrina importante <strong>per</strong> tutto<br />

quanto ruota attorno alla ristorazione,<br />

albergheria ed eno-gastronomia.<br />

Un salone che ha dunque<br />

imboccato la strada <strong>di</strong> un’affluenza<br />

più selezionata e <strong>di</strong> <strong>una</strong> qualità<br />

su<strong>per</strong>iore, ma che è anche stata<br />

occasione <strong>per</strong> presentare agli<br />

espositori e alle autorità l’accordo<br />

<strong>di</strong> collaborazione tra Gastro-<br />

Ticino e il Gruppo Isicom con i<br />

nuovi marchi “Lugano Party” e<br />

“Isicom Special Events”.<br />

Per un Gruppo come Isicom e<br />

<strong>una</strong> federazione come GastroTicino<br />

(la più grande associazione<br />

padronale del settore esercentesco<br />

e alberghiero) la qualità e la<br />

serietà nell’offrire a clienti e associati<br />

servizi ed eventi <strong>di</strong> qualità,<br />

è un im<strong>per</strong>ativo. Di Lugano Party<br />

(società voluta <strong>per</strong> gestire gli<br />

eventi nel Pa<strong>di</strong>glione Conza) abbiamo<br />

riferito <strong>di</strong> recente. Oggi ci<br />

soffermiamo sul nostro partner Isicom.<br />

Chi ha partecipato alla serata<br />

<strong>di</strong> gala ha avuto dall’inizio<br />

un’idea molto chiara <strong>di</strong> che cosa<br />

significhi un evento “speciale” e<br />

che cosa intenda Isicom <strong>per</strong> qua-<br />

lità. Innanzitutto la trasformazione<br />

<strong>di</strong> un pa<strong>di</strong>glione in <strong>una</strong> sala<br />

resa magica e irriconoscibile da<br />

addobbi e soluzioni tecniche moderne.<br />

Emozionante lo spettacolo<br />

con <strong>una</strong> ventina <strong>di</strong> artisti, culminato<br />

con il concerto della cantante<br />

Ivana Spagna. Il tutto sotto l’attenta<br />

regia <strong>di</strong> Rocco Reitano. Dal<br />

punto <strong>di</strong> vista gastronomico la<br />

brigata <strong>di</strong> cucina guidata da José<br />

de la Iglesia ha deliziato i palati<br />

con un menu <strong>di</strong> alta classe,<br />

servito in modo impeccabile dalla<br />

brigata <strong>di</strong> sala.<br />

RISTORAZIONE E ALBERGHERIA<br />

Pagina a cura <strong>di</strong><br />

GastroSuisse e GastroTicino<br />

Star Diamond a Giuseppe Rossi<br />

saputo rilanciare con professionalità l’hôtel<br />

Splen<strong>di</strong>de, innovando e rispettando nella<br />

continuità l’o<strong>per</strong>a del suo predecessore,<br />

Aniello Lauro, scomparso <strong>due</strong> <strong>anni</strong> fa, e a<br />

sua volta insignito dello “Star Diamond”<br />

nel 2005. Rossi iniziò la carriera<br />

a 5 stelle all’hôtel Splen<strong>di</strong>de nel<br />

1992; dopo <strong>una</strong> parentesi con il<br />

gruppo Intercontinental Hotels, al<br />

Grand hôtel <strong>di</strong> Parigi e all’hôtel Quisisana<br />

<strong>di</strong> Capri, fu richiamato da Lauro,<br />

nel 2003, <strong>per</strong> <strong>di</strong>rigere dapprima l’hôtel<br />

Eden <strong>di</strong> Para<strong>di</strong>so e poi lo Splen<strong>di</strong>de come<br />

suo successore; e proprio a Lauro, Giuseppe<br />

Rossi ha voluto de<strong>di</strong>care il premio.<br />

Presentato al salone Ristora il nuovo marchio “Isicom Special Events”<br />

<strong>di</strong> Alessandro Pesce<br />

Alla serata <strong>di</strong><br />

presentazione<br />

del Gruppo<br />

Isicom anche<br />

la grande<br />

Ivana Spagna<br />

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Bellissimo posto. Interessati tel.<br />

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Una serata che, come detto, aveva<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> presentare la Isicom<br />

SA <strong>di</strong> Lugano, <strong>di</strong>retta da Alberto<br />

Rota. “Un insieme <strong>di</strong> marchi,<br />

un gruppo <strong>di</strong> servizi specializzati,<br />

l’identità delle fiere gestite,<br />

i brand <strong>di</strong> prodotti affermati;<br />

questa la sintesi finale del mondo<br />

Isicom, variegato, professionale,<br />

multiservizio, completo e accattivante.<br />

Una realtà che offre oggi<br />

al potenziale cliente tutto quanto<br />

necessita <strong>per</strong> sviluppare la propria<br />

immagine, <strong>di</strong>vulgare il proprio<br />

essere, promuovere i propri<br />

Luca Vidoroni e Dora De Marco hanno rilanciato l’omonimo ristorante<br />

Due giovani e bravi chef <strong>per</strong> Lattecaldo<br />

ui, Luca Vidoroni, lei Dora De Marco, nonostante<br />

Lla giovanissima età, hanno maturato es<strong>per</strong>ienze in<br />

famosi e rinomati ristoranti ticinesi. Ho cenato da loro,<br />

al Ristorante Lattecaldo, nell’omonima località a<br />

pochi chilometri da Mendrisio, che si raggiunge seguendo<br />

la strada che porta in Valle <strong>di</strong> Muggio e il<br />

giu<strong>di</strong>zio premia il loro coraggio nel riprendere e rimodernare,<br />

con uno stile semplice ma accogliente,<br />

un ristorante <strong>di</strong> Valle, specie in un momento <strong>di</strong> recessione<br />

economica. Dal pass si può “spiare” la coppia,<br />

mentre confeziona piatti che meritano il plauso<br />

anche <strong>per</strong> <strong>una</strong> presentazione raffinata. C’è molto<br />

della solarità partenopea <strong>di</strong> Dora nella carta. E c’è<br />

anche molto <strong>di</strong> Luca nella scelta <strong>di</strong> prodotti ticinesi.<br />

Una carta misurata, con buon equilibrio tra i sapori<br />

<strong>di</strong> terra e <strong>di</strong> mare. La regola sembra essere quella<br />

del “4”. Quattro, infatti, gli antipasti: polipo tiepido<br />

cessione, acquisto<br />

affittasi esercizi pubblici<br />

Eventuali interessati potranno contattarci al seguente in<strong>di</strong>rizzo:<br />

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È chiesto un contributo <strong>di</strong> fr. 100.- (iva esclusa) <strong>per</strong> i soci,<br />

e fr. 200.- (iva esclusa) <strong>per</strong> i non soci, <strong>per</strong> quattro apparizioni.<br />

OFFERTE SCRITTE CON INDICAZIONE DELLA CIFRA<br />

NON SONO DATE INFORMAZIONI TELEFONICHE<br />

GastroDiritto<br />

Compensazione delle ore straor<strong>di</strong>narie<br />

articolo 38 CCNL concerne le <strong>di</strong>sposizioni transitorie. Il capoverso<br />

L’ 1 sancisce che “se al 31.12.2009 il saldo delle ore straor<strong>di</strong>narie <strong>di</strong><br />

un collaboratore su<strong>per</strong>a le 200 ore, le ore su<strong>per</strong>iori a tale cifra devono<br />

essere compensate conformemente all’art. 15 cpv. 4 CCNL (modalità<br />

<strong>di</strong> compensazione) oppure pagate secondo l’art. 15<br />

cpv. 5 (con<strong>di</strong>zioni <strong>per</strong> pagare “solo” al 100% del salario lordo<br />

ed entro il mese successivo) o cpv. 6 CCNL (pagamento<br />

al 125% del salario lordo) entro il 31.12.2010.<br />

In pratica questa norma ci <strong>di</strong>ce come bisogna calcolare le<br />

ore straor<strong>di</strong>narie pendenti a cavallo tra il 2009 e il 2010.<br />

Anche se si ritornerà puntualmente sul tema, ricor<strong>di</strong>amo che è<br />

nell’interesse dell’esercente (e del lavoratore) tenere <strong>una</strong> precisa<br />

scheda contabile (registrazione) delle ore prestate. Oltre ad evitare<br />

eventuali sanzioni pecuniarie, il datore ha la possibilità <strong>di</strong> “risparmiare”<br />

sul supplemento delle ore straor<strong>di</strong>narie.<br />

con patate e fagiolini, timballino <strong>di</strong> bollito <strong>di</strong> manzo<br />

in salsa verde, insalatina <strong>di</strong> carciofi e scaglie <strong>di</strong> grana<br />

in cestino croccante, affettato misto nostrano con<br />

giar<strong>di</strong>niera casalinga. E quattro sono i primi piatti:<br />

risotto alla provola e speck, maltagliati alla zucca e<br />

luganighetta, gnocchi <strong>di</strong> patate con gamberi e besciamella,<br />

e linguine al sugo <strong>di</strong> moscar<strong>di</strong>ni. Bene anche<br />

i secon<strong>di</strong>: ventaglio <strong>di</strong> controfiletto con i suoi<br />

contorni, no<strong>di</strong>no <strong>di</strong> maiale con carciofi in umido e<br />

patate arrosto, luccio<strong>per</strong>ca su vellutata <strong>di</strong> carote e riso<br />

selvaggio e sogliola alla mugnaia con patate al<br />

vapore. Per i dessert, la mano <strong>di</strong> lei è inconfon<strong>di</strong>bile:<br />

bavarese <strong>di</strong> yogurt e mango con frutta esotica,<br />

dolce biscolata <strong>di</strong> Dora, delicatezza alla sambuca<br />

con salsa al caffè, sorbetti misti in cialda croccante.<br />

Scelta <strong>di</strong> vini non ampia ma con il pregio <strong>di</strong> proporre<br />

etichette della regione. Bravi! a.p.<br />

Luca Vidoroni<br />

e Dora De Marco<br />

GTB05022010<br />

Vendesi tipico Grotto a 2 km da Lugano.<br />

Ampio posteggio. Interessati scrivere a cifra.<br />

GTB19112009<br />

Si valuta la CESSIONE <strong>di</strong> un'attività <strong>di</strong><br />

RISTORANTE PIZZERIA in zona Luganese<br />

con affitto mo<strong>di</strong>co e appartamento <strong>di</strong> 3 locali<br />

a <strong>di</strong>sposizione. Il locale ha a <strong>di</strong>sposizione <strong>una</strong><br />

bellissima terrazza co<strong>per</strong>ta <strong>per</strong> la stagione<br />

estiva. La ven<strong>di</strong>ta riguarda l'intero inventario<br />

ad un'ottima cifra. Solo seri interessati<br />

e <strong>per</strong>sone senza pendenze <strong>di</strong> alcun genere<br />

scrivera a cifra.<br />

GTT22012010<br />

Da subito VENDESI. Bar Giambellino<br />

in Via Bosia 13 a Para<strong>di</strong>so. Per informazioni<br />

telefonare al n° 091/980.18.58.<br />

prodotti, incontrare in momenti in<strong>di</strong>menticabili<br />

i suoi interlocutori”.<br />

Un gruppo che, ricor<strong>di</strong>amo, pubblica<br />

Ristora Magazine e Sommelier<br />

Suisse, conta sul know-how<br />

dell’agenzia <strong>di</strong> comunicazione<br />

Deerive, organizza fiere come Ristora,<br />

Più Gusto, Lugano Wine Festival,<br />

Lugano Expo, Sapori e Sa<strong>per</strong>i,<br />

Lugano Nautica, e organizza<br />

eventi e concorsi come il Mon<strong>di</strong>al<br />

du Merlot o Eurochocolate<br />

Suisse. Un team <strong>di</strong> professionisti<br />

che dunque è in grado <strong>di</strong> muoversi<br />

a 360 gra<strong>di</strong> nell’interesse <strong>di</strong><br />

qualsiasi cliente. Una competenza<br />

che ora è messa a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong><br />

“Isicom Special Events”, così da<br />

gestire l’evento sin dalla sua ideazione,<br />

con tempestività ed efficacia.<br />

Con <strong>una</strong> regia attenta, il team<br />

coinvolge professionisti <strong>di</strong> ogni<br />

settore (banqueting, service, spettacolo,<br />

allestimenti…), <strong>per</strong>ché nulla<br />

può essere lasciato al caso, se<br />

si vuole che l’evento sia veramente<br />

speciale. Per GastroTicino è<br />

dunque importante poter contare<br />

su un partner <strong>di</strong> alto livello, così<br />

da supportare ancor meglio nel loro<br />

lavoro, i propri associati. Anche<br />

<strong>per</strong>ché – “rubando” <strong>una</strong> frase<br />

ad Alberto Rota - “le nostre idee<br />

sono la risposta alle vostre esigenze,<br />

le nostre soluzioni l’antidoto<br />

alle vostre preoccupazioni”.<br />

L’a<strong>per</strong>itivo<br />

Obiettivi<br />

cucina: sa<strong>per</strong> creare un’offerta particolareggiata e ricercata<br />

<strong>per</strong> il rito dell’a<strong>per</strong>itivo, avere nozioni su come creare un<br />

buffet all’italiana ad o<strong>per</strong>a d’arte. bar: sa<strong>per</strong> creare a<strong>per</strong>itivi<br />

alcolici e analcolici, acquisire nuove ricette, apprendere<br />

nuove tecniche <strong>di</strong> lavoro, <strong>di</strong> servizio e <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

dell’a<strong>per</strong>itivo, consigli sulla ven<strong>di</strong>ta e sul servizio, sa<strong>per</strong> fare<br />

un buffet ed <strong>una</strong> carta completi.<br />

Programma<br />

cucina: creazione <strong>di</strong> 7 specialità <strong>di</strong> stuzzichini con<br />

<strong>di</strong>mostrazione pratica in cucina.<br />

bar: creazione <strong>di</strong> 10 cocktails <strong>di</strong> tendenza, conoscenza dei<br />

prodotti utilizzati, prove pratiche.<br />

Degustazione finale durante le serate.<br />

Insegnanti<br />

Davide Alberti, cuoco in <strong>di</strong>etetica e della gastronomia, Davide<br />

Giglio, docente ODK<br />

Data e orari<br />

22-23 febbraio 2010, 17.30-21.30<br />

Costo<br />

CHF 180.00 soci / CHF 230.00 non soci<br />

Enogastronomando<br />

Obiettivi<br />

apprendere le nozioni <strong>per</strong> degustare il vino, conoscere le<br />

tecniche <strong>di</strong> abbinamento cibo-vino. Sa<strong>per</strong> descrivere le basi<br />

dell’enografia nazionale ed internazionale con conoscenza<br />

del territorio e delle sue specialità. Ogni serata è<br />

accompagnata dalla degustazione <strong>di</strong> 3 vini e un piatto tipico.<br />

Possibilità <strong>di</strong> iscriversi singolarmente ad ogni serata a tema.<br />

Date e orario<br />

25 febbraio 2010 (Piemonte), 4 marzo (Ticino), 19.00-22.00<br />

Costo<br />

CHF 100.00 soci / CHF 130.00 non soci (a serata)<br />

Servizio I<br />

Obiettivi<br />

acquisire le basi e le regole del servizio, sa<strong>per</strong> o<strong>per</strong>are in<br />

modo autonomo, con precisione e professionalità nell’ambito<br />

del servizio in sala.<br />

Programma<br />

generalità sulla professione, mansioni, gerarchie e<br />

organigramma, sud<strong>di</strong>visione dei reparti, tipologia dei clienti,<br />

accoglienza e ven<strong>di</strong>ta, mise en place e accessori da tavola,<br />

tecniche <strong>di</strong> servizio delle vivande e bevande, banchetti,<br />

fatturazioni, accomiato alla clientela, pratica del servizio.<br />

Insegnante<br />

Flavio Riva, insegnante e <strong>per</strong>ito Scuola Esercenti, membro<br />

Unione Svizzera Maître d’Hôtel e AMIRA<br />

Date e orari<br />

26 febbraio, 5, 12 e 26 marzo 2010, 09.00-16.00<br />

Costo<br />

CHF 420.00 soci / CHF 470.00 non soci<br />

Cucina vegetariana<br />

Obiettivi<br />

sa<strong>per</strong> utilizzare prodotti <strong>di</strong>fferenti <strong>per</strong> un’alimentazione<br />

equilibrata, realizzare dei menù vegetariani <strong>di</strong> qualità,<br />

sod<strong>di</strong>sfare le aspettative della clientela, sa<strong>per</strong> creare ricette<br />

innovative.<br />

Programma<br />

L’utilizzo delle verdure in cucina, i <strong>di</strong>versi meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> cottura,<br />

come conservare il colore, il gusto e la consistenza delle<br />

verdure. Preparazione <strong>di</strong> un menù. Degustazione finale.<br />

Data e orari<br />

2 marzo 2010, 13.30-17.30<br />

Costo<br />

CHF 90.00 soci / CHF 130.00 non soci<br />

Quality Coach<br />

Livello I marchio <strong>di</strong> qualità<br />

Obiettivi<br />

conoscere i principi <strong>di</strong> base del Quality Management,<br />

acquisire il metodo <strong>di</strong> lavoro che serve <strong>per</strong> l’ottenimento del<br />

Marchio <strong>di</strong> qualità Livello I, sa<strong>per</strong> mettere in pratica gli<br />

strumenti <strong>per</strong> il miglioramento qualitativo del servizio e<br />

dell’accoglienza.<br />

Destinatari<br />

tutti gli interessati alle tematiche dell’accoglienza, ospitalità e<br />

qualità del servizio.<br />

Insegnanti<br />

Daniel Burckhardt, es<strong>per</strong>to turistico <strong>di</strong>pl., Direttore IMAT<br />

Na<strong>di</strong>a Zucchetti, <strong>di</strong>pl. specialista turistico IS, project manager<br />

IMAT<br />

Durata<br />

1 giorno (in 2 mezze giornate)<br />

Date<br />

2-3 marzo 2010 (Hotel Cadro Panoramica)<br />

Costo<br />

CHF 540.00 membri organizzazioni promotrici<br />

CHF 675.00 non membri organizzazioni promotrici<br />

ISCRIZIONI:<br />

GastroTicino<br />

6903 Lugano<br />

091 961 83 11<br />

presenta:<br />

SCEF 045<br />

Il mercato <strong>per</strong><br />

i professionisti<br />

Zona Industriale<br />

Via Ganne 5<br />

6572 Quartino<br />

Tel. 091 785 99 99 · Fax 091 785 99 90<br />

www.prodega.ch


PRONTI A PARTIRE<br />

Christian Wellauer,<br />

<strong>di</strong>rettore ven<strong>di</strong>ta e marketing <strong>di</strong><br />

Toyota Svizzera, ha già pronte le<br />

chiavi della vostra auto <strong>di</strong> prova.<br />

Toyota cerca test driver<br />

Provate ora!<br />

Toyota vuole il vostro parere: Il Caffè e Toyota sono alla ricerca <strong>di</strong> automobilisti<br />

<strong>di</strong>sposti a testare i vari modelli come dei veri professionisti. Giu<strong>di</strong>cate da voi i nostri modelli.<br />

Iscrivetevi fin d’oggi alla gran<strong>di</strong>osa promozione “Test the Best”.<br />

Christian Wellauer, <strong>di</strong>rettore<br />

ven<strong>di</strong>ta e marketing <strong>di</strong> Toyota<br />

Svizzera, vi accoglie con il tappeto<br />

rosso. “Noi <strong>di</strong> Toyota siamo<br />

convinti <strong>di</strong> costruire le auto migliori”,<br />

spiega Wellauer sicuro della<br />

qualità dei suoi prodotti. “Per<br />

questo motivo vi invitiamo a testare<br />

voi stessi le nostre auto durante<br />

l’eccezionale campagna <strong>di</strong> prove<br />

su strada “Test the Best”. Giu<strong>di</strong>cate<br />

da voi, poiché non c’è niente <strong>di</strong><br />

più convincente <strong>di</strong> un’es<strong>per</strong>ienza<br />

<strong>di</strong> prima mano. Le vostre chiavi<br />

sono già pronte!”. Sfruttate questa<br />

bella occasione: recatevi dal vostro<br />

concessionario Toyota più vicino<br />

e imparate a conoscere la gamma<br />

<strong>di</strong> modelli Toyota interamente<br />

rinnovata. Da Toyota potete s<strong>per</strong>imentare<br />

fin da subito le nuove<br />

tecnologie propulsive e <strong>di</strong> trazio-<br />

T oyota<br />

garantisce ai propri clienti in<br />

Svizzera e nel Liechtenstein, su tutti i<br />

modelli, prestazioni <strong>di</strong> garanzia e servizi<br />

su<strong>per</strong>iori alla me<strong>di</strong>a. Fino al 30 giugno<br />

2010, rispettivamente al 30 aprile 2010<br />

(iQ, Urban Cruiser, RAV4), grazie alla promozione<br />

“4+” potrete approfittare doppi-<br />

ne. Scoprite l’avanguar<strong>di</strong>stica tecnologia<br />

completamente ibrida della<br />

Toyota Prius. Lasciatevi convincere<br />

dai recenti progressi del<br />

Toyota Optimal Drive. Grazie a<br />

<strong>una</strong> serie <strong>di</strong> innovazioni tecniche,<br />

Toyota è infatti in grado <strong>di</strong> rendere<br />

estremamente efficienti anche i<br />

motori a combustione e i sistemi<br />

<strong>di</strong> cambio tra<strong>di</strong>zionali. La prova:<br />

ad eccezione dei veicoli commerciali<br />

leggeri e del fuoristrada Land<br />

Cruiser, <strong>per</strong> ogni modello Toyota<br />

vi è <strong>una</strong> versione con il fattore <strong>di</strong><br />

efficienza energetica A. “Grazie<br />

alla grande campagna promozionale<br />

<strong>di</strong> prove su strada, avrete inoltre<br />

la possibilità <strong>di</strong> convincervi<br />

<strong>per</strong>sonalmente dell’affidabilità e<br />

competenza dei nostri partner<br />

Toyota”, aggiunge Christian Wellauer.<br />

Per Toyota Svizzera, il cliente<br />

ULTERIORI VANTAGGI GRAZIE AL “4+”<br />

amente su tutti i modelli raffigurati qui<br />

sotto. All’acquisto <strong>di</strong> <strong>una</strong> nuova Toyota si<br />

prolungherà la durata del pacchetto <strong>di</strong><br />

prestazioni, ossia garanzia <strong>di</strong> fabbrica (a 4<br />

<strong>anni</strong>/160 000 km), servizi gratuiti (a 4<br />

<strong>anni</strong>/60 000 km) e garanzia <strong>di</strong> mobilità (a<br />

4 <strong>anni</strong> illimitata). Questo «pacchetto sen-<br />

Toyota Urban Cruiser<br />

Il fuoristrada viaggia a pieno regime<br />

come un grosso 4x4 e offre già nel<br />

segmento delle piccole auto <strong>una</strong> trazione<br />

integrale (versione <strong>di</strong>esel) e<br />

<strong>una</strong> posizione <strong>di</strong> guida rialzata.<br />

Motori: <strong>di</strong>esel 90 cv, benzina 100 cv.<br />

Consumi: da 4.9 a 5.5 l/100 km.<br />

Emissioni <strong>di</strong> co2: da 129 a 130 g/km.<br />

Efficienza energetica: A.<br />

Prezzo da CHF 25 600.-<br />

e la sua sod<strong>di</strong>sfazione hanno sempre<br />

la massima priorità. Toyota è <strong>per</strong>tanto<br />

l’unico grande costruttore<br />

che offre su tutti i modelli un pacchetto<br />

completo <strong>di</strong> servizio e assistenza<br />

<strong>di</strong> alta gamma, ovviamente<br />

già compreso nel prezzo d’acquisto.<br />

E i proprietari <strong>di</strong> <strong>una</strong> Toyota approfittano<br />

in più della tenuta <strong>di</strong><br />

valore nel tempo e dei costi <strong>di</strong> utilizzo<br />

contenuti del loro veicolo.<br />

Cogliete quin<strong>di</strong> questa occasione<br />

e convincetevi <strong>per</strong>sonalmente,<br />

durante <strong>una</strong> prova su strada,<br />

della tecnologia d’alta gamma,<br />

della funzionalità t e<br />

dell’affidabilità a prezzi rezzi<br />

accessibili dei modelli lli<br />

Toyota: iscrivetevi subito<br />

all’eccezionale<br />

promozione “Test<br />

the Best”.<br />

za pensieri 4+” è gratuito. Ma non è<br />

tutto: affinché i clienti “4+” non debbano<br />

più preoccuparsi né <strong>di</strong> costi <strong>di</strong> servizio<br />

o <strong>di</strong> garanzia, né delle con<strong>di</strong>zioni<br />

stradali, all’acquisto <strong>di</strong> un treno <strong>di</strong> gomme<br />

invernali riceveranno un buono del valore<br />

<strong>di</strong> 1250 franchi.<br />

Questi modelli elli Toyota vi aspe aspettano <strong>per</strong> <strong>una</strong> pprova su strada: partecipate e vincete premi p allettanti<br />

Toyota iQ<br />

L’esclusiva 4 posti è <strong>una</strong> vettura<br />

urbana ecologica, moderna e ricca<br />

<strong>di</strong> fascino. Motori: <strong>di</strong>esel 90 cv,<br />

benzina 68 o 98 cv.<br />

Consumi: da 4.0 a 5.1 l/100 km.<br />

Emissioni <strong>di</strong> co2: da 99 a 120 g/km.<br />

Efficienza energetica: A.<br />

Prezzo da CHF 19 700.-<br />

Toyota Yaris<br />

La Yaris offre tutto<br />

l’equipaggiamento che in genere si<br />

trova solo in <strong>una</strong> berlina ed è molto<br />

apprezzata <strong>per</strong> la sua robustezza.<br />

Motori: <strong>di</strong>esel 90 cv, benzina 69,<br />

100, 133 cv.<br />

Consumi: da 4.2 a 7.0 l/100 km.<br />

Emissioni <strong>di</strong> co2: da 110 a 164 g/km.<br />

Efficienza energetica: da A a C.<br />

Prezzo da CHF 19 250.-<br />

PRIMO O<br />

PREMIO O<br />

Tra tutti i par-<br />

tecipanti verrà à<br />

sorteggiato un n<br />

Toyota Urban n<br />

Cruiser del va-<br />

lore <strong>di</strong> 30’900 0<br />

franchi. .<br />

Toyota Auris<br />

Una comoda berlina hatchback <strong>per</strong><br />

tutta la famiglia. La chicca: presto sarà<br />

<strong>di</strong>sponibile in versione completamente<br />

ibrida come la Prius. Motori: <strong>di</strong>esel<br />

90, 126, 177 cv, benzina 99, 132, 147 cv.<br />

Consumi: da 4.8 a 6.7 l/100 km.<br />

Emissioni <strong>di</strong> co2: da 128 a 155 g/km.<br />

Efficienza energetica: da A a B.<br />

Prezzo da CHF 24 200.-<br />

Potete vincerla<br />

Tra tutti i partecipanti verrà sorteggiato un<br />

Toyota Urban Cruiser del valore <strong>di</strong> 30’900<br />

franchi. franch Non lasciatevi sfuggire<br />

l’occasione l’occasio <strong>di</strong> provare su strada<br />

un mmodello<br />

Toyota. Tra tutti<br />

i partecipanti verrà sorteggiato<br />

un Toyota Urban<br />

Cruiser 4WD del valore<br />

Dopo la prova su strada,<br />

compilate il questionario presso<br />

il vostro partner Toyota e imbucatelo<br />

entro il 14.03.10 nell’apposita urna,<br />

corredato <strong>di</strong> <strong>una</strong> vostra foto. Con un<br />

po’ <strong>di</strong> fort<strong>una</strong> potrete testare un modello<br />

Toyota <strong>per</strong> un’intera settimana.<br />

Toyota Avensis<br />

La terza generazione della Avensis si<br />

avvale <strong>di</strong> un design sportivo, che si<br />

sposa al meglio con i <strong>di</strong>namici ma<br />

anche efficienti motori. Motori: <strong>di</strong>esel<br />

126, 150, 177 cv, benzina 147, 152 cv.<br />

Consumi: da 5.4 a 7.0 l/100 km.<br />

Emissioni <strong>di</strong> co2: da 141 a 176 g/km.<br />

Efficienza energetica: da A a B.<br />

Prezzo da CHF 34 400.-<br />

<strong>di</strong> 30’900 franchi. Il fuoristrada compatto con<br />

trazione integrale o anteriore si fa notare <strong>per</strong> le<br />

sue doti “ver<strong>di</strong>”. Entrambi i motori <strong>di</strong>esel e benzina<br />

raggiungono la categoria <strong>di</strong> efficienza energetica<br />

A e si accontentano <strong>di</strong> 5.0 rispettivamente<br />

5.5l/100 km. In palio vi sono inoltre 10 pacchetti<br />

VIP <strong>per</strong> il Festival del Film <strong>di</strong> Locarno, incluso<br />

il <strong>per</strong>nottamento in un albergo <strong>di</strong> lusso.<br />

Eccezionale opportunità ad<strong>di</strong>zionale:<br />

Durante un fine settimana esclusivo potrete<br />

provare la “vostra” Toyota da veri<br />

professionisti: potrete partire alla volta<br />

<strong>di</strong> Lugano, accompagnati da un vostro<br />

conoscente, e <strong>per</strong>nottare nell’esclusivo<br />

albergo Villa Principe Leopoldo Hotel &<br />

Spa. Seguendo le istruzioni <strong>di</strong> un es<strong>per</strong>-<br />

Toyota RAV4<br />

Ricco <strong>di</strong> novità, il RAV4 sembra fatto<br />

apposta <strong>per</strong> le gite su e fuori strada<br />

e offre ottime prestazioni a basse<br />

emissioni. Motori: <strong>di</strong>esel 150, 177 cv,<br />

benzina 158 cv.<br />

Consumi: da 6.0 a 7.6 l/100 km.<br />

Emissioni <strong>di</strong> co2: da 159 a 189 g/km.<br />

Efficienza energetica: da A a C.<br />

Prezzo da CHF 34 800.-<br />

Publireportage<br />

Come C partecipare<br />

Compilate il il modulo <strong>di</strong> iscrizione alla<br />

prova su strada su internet:<br />

www.tio.ch/toyota, o recatevi <strong>per</strong>sonalmente<br />

da un concessionario<br />

Toyota e fissate un appuntamento<br />

<strong>per</strong> <strong>una</strong> prova su strada. In questo<br />

modo parteci<strong>per</strong>ete automaticamente<br />

al concorso “Test the Best”*.<br />

Termine<br />

<strong>di</strong> partecipazione:<br />

30.06.2010<br />

*Per la prova su strada bisogna essere in possesso <strong>di</strong><br />

<strong>una</strong> licenza <strong>di</strong> condurre valida. Le auto sono assicurate.<br />

Non si terrà ness<strong>una</strong> corrispondenza sulla campagna<br />

promozionale <strong>per</strong> i lettori. Sono escluse le vie legali<br />

e i dati <strong>per</strong>sonali possono essere trasmessi a<br />

Toyota y AG. I vincitori saranno avvisati <strong>per</strong>sonalmente.<br />

p<br />

INCANTEVOLE IINCA NCA NCANTE NTE NTEVO VO VOLEEE I I vincitori vincitori potranno potranno gogodersid l’esclusiva atmosfera dell’albergo<br />

Villa Principe LeopoldoPrincipe Leopoldo.<br />

to, potrete testare in lungo e in largo il<br />

vostro veicolo e le vostre impressioni<br />

saranno riportate su Il Caffè.<br />

Toyota Verso<br />

la familiare a 7 posti con il pratico<br />

e flessibile sistema Easy-Flat-7<br />

convince <strong>per</strong> lo styling elegante e<br />

l’elevato comfort <strong>di</strong> guida.<br />

Motori: <strong>di</strong>esel 126,150, 177 cv,<br />

benzina 132, 147 cv.<br />

Consumi: da 5.6 a 7.0 l/100 km.<br />

Emissioni <strong>di</strong> co2: da 146 a 178 g/km.<br />

Efficienza energetica: da A a B.<br />

Prezzo da CHF 32 200.-


21 febbraio 2010 IL CAFFÈ<br />

LEI&LUI<br />

PER COMINCIARE<br />

Ricordate quel gioco in cui uno bisbiglia<br />

<strong>una</strong> frase nell’orecchio <strong>di</strong><br />

un altro che, a sua volta, lo ripete<br />

ad un altro che, a sua volta, lo ribisbiglia<br />

ad un altro ancora e via via così fino a<br />

che la frase iniziale alla fine assume un<br />

(non)senso tale da <strong>di</strong>ventare incomprensibile?<br />

Ecco, in fondo il pettegolezzo<br />

funziona un po’ così. Parte e non<br />

si sa cosa arriva. Può far danno, ma anche<br />

no. Basta non prenderlo troppo sul<br />

serio.<br />

Intanto, <strong>due</strong> nuove ricerche <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi<br />

italiani l’hanno rivalutato. Una forma <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> PATRIZIA GUENZI<br />

(S)PETTEGOLARE È FACILE E FA BENE ALLA SALUTE<br />

comunicazione che garantisce un certo<br />

grado <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne sociale, spiegano. Inoltre,<br />

spettegolare è un modo innocuo e<br />

semplice <strong>per</strong> liberare le emozioni negative,<br />

come l’aggressività e il senso <strong>di</strong> inferiorità.<br />

Ad<strong>di</strong>rittura, un’altra ricerca<br />

Usa ha sco<strong>per</strong>to che un po’ <strong>di</strong> sano pettegolezzo,<br />

fatto senza troppa cattiveria,<br />

sia un vero toccasana <strong>per</strong> noi donne: ci<br />

libera dagli ormoni antistress. E allora,<br />

evviva il bla-bla-bla. In fondo, ammettetelo<br />

pure voi, parlar male delle <strong>per</strong>sone<br />

è molto più facile che parlarne<br />

bene.<br />

IL CASO<br />

La guerra<br />

citta<strong>di</strong>na<br />

ai Chewing<br />

A PAGINA 35<br />

A PAGINA 33<br />

Ho <strong>una</strong><br />

malattia<br />

<strong>rara</strong><br />

ma non morirò<br />

GUENZI ALLE PAGINE 30 e 31<br />

QUESTA SETTIMANA<br />

SU WWW.CAFFE.CH<br />

Sesso e amore<br />

Linea <strong>di</strong>retta<br />

con la sessuologa<br />

IL FENOMENO<br />

Cinquant’<strong>anni</strong><br />

e non sentirli<br />

grazie a creme<br />

e chirurgia<br />

Pazienti con mali sconosciuti.<br />

Mezzo milione in Svizzera.<br />

Dimenticati da farmaceutica e<br />

casse malati. Il 28 febbraio<br />

è il loro <strong>anni</strong>versario<br />

Qua la zampa<br />

Le risposte del veterinario<br />

alle domande dei lettori


@<br />

www.BLACKSWANFOUNDATION.ch<br />

www.orpha-net.ch<br />

www.telethon.it<br />

I numeri<br />

delle<br />

malattie rare<br />

/1<br />

SALA<br />

D’ATTESA<br />

L’INCHIESTA<br />

Pazienti con mali sconosciuti.<br />

Mezzo milione in Svizzera.<br />

Dimenticati da farmaceutica<br />

e casse malati. Il 28 febbraio<br />

è il loro <strong>anni</strong>versario<br />

Passi avanti nella ricerca svizzera<br />

contro le settemila “patologie <strong>di</strong>fficili”<br />

PATRIZIA GUENZI<br />

Figli <strong>di</strong> un male minore.<br />

Così vengono definite le<br />

<strong>per</strong>sone colpite da <strong>una</strong><br />

malattia <strong>rara</strong>. In Svizzera<br />

mezzo milione, in<br />

Europa 35 milioni. Pazienti<br />

che spesso finiscono sul lettino<br />

dello psichiatra, stanchi <strong>di</strong> vagare<br />

da uno stu<strong>di</strong>o me<strong>di</strong>co all’altro<br />

senza avere <strong>una</strong> <strong>di</strong>agnosi esatta. Sfiniti<br />

<strong>di</strong> rispiegare all’infinito <strong>di</strong>sturbi,<br />

sottoporsi a terapie inappropriate e<br />

ingoiare chili <strong>di</strong> pasticche, a volte<br />

pure nocive <strong>per</strong> la propria salute.<br />

Basti <strong>di</strong>re che occorrono venti<strong>due</strong><br />

<strong>anni</strong> in me<strong>di</strong>a <strong>per</strong> ottenere <strong>una</strong> <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong> malattia <strong>rara</strong>. Sino ad oggi<br />

se ne contano almeno settemila…<br />

Eppure <strong>di</strong> “patologie <strong>di</strong>fficili”, che<br />

comprendono pure la malattie orfane<br />

- quelle abbandonate dalla ricerca<br />

e dalla me<strong>di</strong>cina - se ne fa un<br />

gran parlare. Si ripete che la ricerca<br />

deve attivarsi a trovare <strong>una</strong> cura, impegnare<br />

più fon<strong>di</strong>, coinvolgere più<br />

me<strong>di</strong>ci e biologi, le case farmaceutiche<br />

investire maggiormente. “Sono<br />

rare e quin<strong>di</strong>, <strong>per</strong> queste ultime,<br />

poco red<strong>di</strong>tizie”, chiosa il dottor Giovan<br />

Maria Zanini, responsabile<br />

dell’Ufficio del farmacista cantonale.<br />

Ogni anno, in Svizzera, viene<br />

organizzata la “giornata internazionale<br />

sulle malattie rare”. L’appuntamento<br />

è <strong>per</strong> il prossimo 28 febbraio.<br />

Sarà l’occasione <strong>per</strong> annunciare la<br />

nascita della Fondazione Black<br />

Swan, con sede a Ginevra, prima e<br />

unica nel nostro Paese (ve<strong>di</strong> articolo<br />

a lato). Ma ve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> capirne <strong>di</strong><br />

più.<br />

“Con la definizione <strong>di</strong> malattia <strong>rara</strong><br />

si intende <strong>una</strong> patologia, genetica o<br />

virale, che tocca un numero ristretto<br />

<strong>di</strong> <strong>per</strong>sone rispetto alla popolazione<br />

totale - spiega Luca Scorrano, professore<br />

al Dipartimeno <strong>di</strong> fisiologia<br />

cellulare e metabolismo all’Università<br />

<strong>di</strong> Ginevra -. Fino a un paziente<br />

La novità<br />

Dieta e filosofia<br />

<strong>per</strong> Raz Degan<br />

Non si finisce mai <strong>di</strong> imparare. Raz<br />

Degan (41) anuncia dalla co<strong>per</strong>tina<br />

<strong>di</strong> DiPiù <strong>di</strong> aver <strong>per</strong>so 8 chili con la<br />

“<strong>di</strong>eta della terra”. E che sarà mai?<br />

Frutta e verdura cruda che, <strong>di</strong>ce, “coltivo<br />

con le mie mani”. E ancora: “Mi<br />

ispiro alla filosofia orientale”. Bè,<br />

certo, fa tanto chic <strong>di</strong>re così. E avanti a<br />

filosofeggiare: “C’è stato un momento<br />

nella mia vita in cui ho sentito<br />

il bisogno <strong>di</strong> capire quale fosse il significato<br />

del mio cammino sulla<br />

Terra…”. Mah, no comment.<br />

35 milioni<br />

il numero <strong>di</strong><br />

<strong>per</strong>sone che<br />

soffre <strong>di</strong> malattie<br />

rare in Europa<br />

0,5 milioni<br />

il numero <strong>di</strong><br />

<strong>per</strong>sone che<br />

soffre <strong>di</strong> malattie<br />

rare in Svizzera<br />

È <strong>una</strong> malattia<br />

<strong>rara</strong><br />

ma non muoio<br />

ogni 2000 abitanti, parliamo <strong>di</strong> malattia<br />

<strong>rara</strong>”. Non sempre colpiscono<br />

dalla nascita o nella prima infanzia;<br />

oltre il 50% si manifesta nell’età<br />

adulta, la sclerosi laterale amiotrofica<br />

è <strong>una</strong> <strong>di</strong> queste. Inoltre, se quasi<br />

tutte le malattie genetiche sono malattie<br />

rare, queste ultime non tutte<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

sono genetiche. “Esistono malattie<br />

infettive rarissime, così come autoimmuni<br />

<strong>per</strong> cui la causa è tuttora<br />

sconosciuta”, aggiunge.<br />

E allora, cosa possono fare le migliaia<br />

<strong>di</strong> pazienti che convivono con<br />

un male quasi o del tutto sconosciuto<br />

e senza <strong>una</strong> cura adeguata?<br />

Si chiama “errance me<strong>di</strong>cal”, vagabondaggio<br />

me<strong>di</strong>co. È, in sostanza,<br />

il calvario <strong>di</strong> tutte le <strong>per</strong>sone affette<br />

da <strong>una</strong> malattia <strong>rara</strong> non ancora <strong>di</strong>agnosticata.<br />

“Ecco <strong>per</strong>ché ho pensato <strong>di</strong><br />

creare <strong>una</strong> fondazione, Black Swan, fondazione<br />

svizzera <strong>per</strong> la ricerca sulle malattie<br />

orfane, affinché si lavori <strong>per</strong> trovare<br />

<strong>una</strong> cura”, spiega Olivier Menzel, 34<br />

<strong>anni</strong>, biologo e ricercatore, responsabile<br />

del laboratorio <strong>di</strong> ricerca universitaria<br />

della chirurgia pe<strong>di</strong>atrica a Ginevra.<br />

Scopo dela fondazione, raccogliere e riversare<br />

fon<strong>di</strong> <strong>per</strong> tutto ciò che riguarda<br />

la ricerca delle malattie rare e orfane<br />

che colpiscono il 7/8 <strong>per</strong> cento della popolazione.<br />

“Ma soprattutto inten<strong>di</strong>amo<br />

fare un lavoro <strong>di</strong> gruppo, grazie all’apporto<br />

<strong>di</strong> un comitato scientifico pluri<strong>di</strong>sciplinare<br />

e internazionale composto<br />

da <strong>una</strong> decina <strong>di</strong> ricercatori, me<strong>di</strong>ci,<br />

es<strong>per</strong>ti in oncologia, trapianti, genetica,<br />

Dieta e amore<br />

<strong>per</strong> la Clerici<br />

Altra <strong>di</strong>eta. Questa volta pasta. È <strong>di</strong><br />

Antonella Clerici (46), appena<br />

scesa dal palco dell’Ariston e, poco<br />

prima <strong>di</strong> salirci, finita all’ospedale<br />

<strong>per</strong> un duro regime alimentare.<br />

Non ci vuole un genio <strong>per</strong> capire<br />

che se uno è abituato a mangiare<br />

assai <strong>una</strong> <strong>di</strong>eta ferrea <strong>di</strong>venta insopportabile.<br />

Vabbè… Intanto, la<br />

bionda presentatrice, chiude il sipario<br />

<strong>di</strong> Sanremo e ci lancia <strong>una</strong><br />

chicca: “Chi mangia poco e male<br />

fa male l’amore”. Oibò!<br />

Oltre alla fatica quoti<strong>di</strong>ana, si sobbarcano<br />

<strong>una</strong> miriade <strong>di</strong> altre <strong>di</strong>fficoltà<br />

che ledono profondamente la<br />

qualità della loro vita. Non sempre è<br />

facile sa<strong>per</strong>e quale specialista interpellare,<br />

sovente la patologia colpisce<br />

più organi e non <strong>per</strong>mette <strong>una</strong> presa<br />

a carico globale del malato da parte<br />

pe<strong>di</strong>atria in grado <strong>di</strong> trovare i fon<strong>di</strong> <strong>per</strong><br />

andare avanti con gli stu<strong>di</strong>”, riprende<br />

Menzel. E aggiunge: “In Svizzera<br />

quanto a ricerca sulle malattie rare<br />

siamo in estremo ritardo. Vuoi <strong>per</strong><br />

scelte politiche o forse <strong>per</strong>ché siamo<br />

specializzati in altri campi. Ma anche<br />

<strong>per</strong>ché, <strong>di</strong>ciamolo chiaramente, <strong>per</strong> le<br />

<strong>di</strong>tte farmaceutiche è un campo poco<br />

red<strong>di</strong>tizio”.<br />

Ma la fondazione si prefigge anche un<br />

altro scopo. “Informare il pubblico. La<br />

problematica delle malattie rare è<br />

troppo spesso sottaciuta, poco cono-<br />

<strong>di</strong> un solo me<strong>di</strong>co. Non sempre l’accesso<br />

a cure <strong>di</strong> qualità è garantito<br />

<strong>per</strong> tutti. “Terapie o farmaci che ancora<br />

non figurano nell’elenco spesso<br />

non sono riconosciuti dalle casse<br />

malati”, spiega Olivio Lama, <strong>di</strong> Santésuisse<br />

Ticino. Molte malattie rare<br />

segue nella pagina accanto<br />

La prima fondazione svizzera <strong>per</strong> lo stu<strong>di</strong>o e la cura dei “figli <strong>di</strong> un male minore”<br />

“Aiutiamo chi vaga da un me<strong>di</strong>co all’altro”<br />

‘Siamo in estremo<br />

ritardo <strong>per</strong>chè oggi si<br />

investe altrove’<br />

sciuta. Invece se ne deve parlare, spiegare<br />

alle <strong>per</strong>sone <strong>di</strong> cosa si tratta. In<br />

questo modo daremo <strong>una</strong> mano anche<br />

a tutti coloro che non hanno accesso ad<br />

altre fonti <strong>di</strong> informazione”. Come Internet…<br />

“Esistono numerose associazioni<br />

<strong>di</strong> pazienti che si organizzano e tra loro<br />

si danno consigli, si aiutano. Diventano<br />

dei veri es<strong>per</strong>ti della patologia. Grazie<br />

alla Rete si danno appuntamento, si<br />

consultano. Mentre è <strong>di</strong>fficile che un<br />

me<strong>di</strong>co possa incontrare nella sua vita<br />

professionale tanti casi”.<br />

Menzel è attualmente impegnato in<br />

uno stido su <strong>una</strong> malattia che tocca il fegato<br />

dei bimbi. “I<strong>per</strong>colesterolomia familiare<br />

- precisa il me<strong>di</strong>co -. Ovvero,<br />

l’incapacità <strong>di</strong> eliminare il colesterolo e<br />

il trapianto è il solo rime<strong>di</strong>o. Ne è colpita<br />

<strong>una</strong> <strong>per</strong>sona su un milione. Nella sua<br />

forma meno grave <strong>una</strong> su 500. S<strong>per</strong>o <strong>di</strong><br />

trovare presto <strong>una</strong> cura”. p.g.<br />

In partenza <strong>per</strong> l’’Isola’<br />

la Lecciso ha paura<br />

In partenza <strong>per</strong> “L’Isola dei famosi”,<br />

Loredana Lecciso (37) si “concede”<br />

alla co<strong>per</strong>tina <strong>di</strong> Chi e posa<br />

con l’ex compagno, Al Bano (66), e<br />

i <strong>due</strong> figli, Jasmine e Bido. “Sarà<br />

<strong>una</strong> grande es<strong>per</strong>ienza - le <strong>di</strong>ce lui,<br />

che già ha partecipato allo stesso<br />

reality -, la natura ti ri<strong>di</strong>mensiona”.<br />

E lei cinquetta: “Temo la mia reazione<br />

agli imprevisti. Sono un po’<br />

spaventata all’idea <strong>di</strong> cominciare<br />

questa avventura”. Anche noi, ma<br />

<strong>per</strong> i tuoi compagni <strong>di</strong> gioco.


1/La storia 2/La storia<br />

Manuela Fahrny dal ‘79 è affetta da un morbo rarissimo<br />

“Ho subìto oltre 30 interventi<br />

e potrei <strong>di</strong>ventare un mostro”<br />

I numeri<br />

delle<br />

malattie rare<br />

/2<br />

QUA LA ZAMPA La domanda La risposta<br />

web<br />

50%<br />

e oltre, la quota delle patologie<br />

si manifesta nell’età adulta<br />

segue dalla pagina accanto I me<strong>di</strong>ci<br />

ledono corpo e mente, accompagnandosi<br />

a deficit sensoriali, motori<br />

e mentali, oltre a rendere la <strong>per</strong>sona<br />

più vulnerabile sul piano psicologico,<br />

sociale ed economico. Il paziente<br />

si sente <strong>per</strong>so e la famiglia <strong>di</strong>venta<br />

il solo e unico punto <strong>di</strong> riferimento.<br />

Con un carico non in<strong>di</strong>fferente.<br />

“Ai familiari dei malati del<br />

Ticino - riprende Scorrano - consiglio<br />

<strong>di</strong> sfruttare la meravigliosa rete<br />

creata in Italia da Telethon che censisce<br />

quasi tutte le associazioni italiane<br />

<strong>di</strong> malattie rare. Trovare il sostegno,<br />

la con<strong>di</strong>visione ed il supporto<br />

<strong>di</strong> chi vive tutti i giorni gli stessi<br />

drammatici problemi non cura la<br />

malattia, ma riesce senza dubbio a<br />

donare più forza <strong>per</strong> affrontarla<br />

quoti<strong>di</strong>anamente”. È proprio la <strong>di</strong>fficoltà<br />

<strong>di</strong>agnostica a rendere tutto più<br />

pesante. Alcuni me<strong>di</strong>ci, nella loro<br />

vita professionale, non entreranno<br />

mai in contatto con <strong>una</strong> malattia<br />

<strong>rara</strong>. “Chiaramente un Paese molto<br />

piccolo ha meno casi <strong>di</strong> altri più<br />

gran<strong>di</strong>. Questo espone il me<strong>di</strong>co a<br />

delle indubbie <strong>di</strong>fficoltà. In Italia,<br />

Germania e Francia esistono centri<br />

<strong>di</strong> riferimento nazionali <strong>per</strong> ‘gruppi’<br />

<strong>di</strong> malattie rare, in grado <strong>di</strong> vedere<br />

quasi tutti i pazienti con quella malattia<br />

presenti sul territorio”.<br />

Tuttavia la s<strong>per</strong>anza è sempre l’ultima<br />

a morire. Luca Scorrano ha <strong>una</strong><br />

sua “ricetta”: “Il settore in cui ci possiamo<br />

aspettare delle sco<strong>per</strong>te è<br />

quello delle cellule staminali, anche<br />

se si dovrà fare i conti con numerosi<br />

problemi etici”.<br />

pguenzi@caffe.ch<br />

Su WWW.CAFFE.CH<br />

è possibile inviare dei messaggi<br />

al veterinario del Caffè<br />

5 le nuove malattie<br />

genetiche che vengono<br />

descritte ogni<br />

settimana nella<br />

letteratura me<strong>di</strong>ca<br />

Contrariamente alla maggioranza dei<br />

pazienti affetti da <strong>una</strong> malattia <strong>rara</strong>,<br />

Manuela Fahrny, <strong>di</strong> Bellinzona, non<br />

ha dovuto attendere decenni <strong>per</strong> avere <strong>una</strong><br />

<strong>di</strong>agnosi. “Un po’ <strong>per</strong> caso, nel 1979, avevo<br />

<strong>una</strong> sorta <strong>di</strong> ciste al ginocchio da o<strong>per</strong>are…<br />

- spiega la donna, oggi cinquantenne<br />

-. I me<strong>di</strong>ci si sono <strong>per</strong>ò accorti<br />

che c’era molto <strong>di</strong> più, avevo un morbo,<br />

il morbo <strong>di</strong> Reckling-hausen, <strong>una</strong> rarissima<br />

malattia genetica degenerativa”.<br />

A oltre trent’<strong>anni</strong> dalla <strong>di</strong>agnosi, Manuela<br />

è ancora <strong>una</strong> delle tante vittime <strong>di</strong> <strong>una</strong> malattia<br />

orfana. I problemi, <strong>per</strong> sua fort<strong>una</strong>,<br />

sono sorti sei <strong>anni</strong> dopo la <strong>di</strong>agnosi. Piccoli<br />

tumori benigni che crescevano sui<br />

muscoli e sui nervi schiacciandoli, indebolendoli<br />

e impedendone il movimento. Da<br />

allora, ha già subito <strong>una</strong> trentina <strong>di</strong> interventi<br />

<strong>per</strong> asportarli, altrimenti si ingrossano<br />

creando dolori atroci. Alla coscia, alla<br />

testa, al collo, al gomito, al polso, alle<br />

mani… Da cinque <strong>anni</strong> è inchiodata su<br />

<strong>una</strong> carrozzina, costretta a farsi aiutare<br />

quoti<strong>di</strong>anamente. Per fort<strong>una</strong>, al suo<br />

fianco, c’è sempre Isabel, la sua amica del<br />

cuore che si occupa <strong>di</strong> lei. “Siamo troppo<br />

pochi a soffire <strong>di</strong> questa patologia - riprende<br />

-. Me l’hanno detto gli stessi me<strong>di</strong>ci.<br />

Non c’è ricerca, non ne vale la pena,<br />

La <strong>di</strong>fficoltà nel <strong>di</strong>agnosticare<br />

malattie rare è vissuta<br />

dagli stessi specialisti in<br />

materia, figuriamoci <strong>per</strong> i me<strong>di</strong>ci<br />

generici che, metabolici o genetici<br />

che siano, in certi sintomi si<br />

imbattono magari solo <strong>una</strong> vola<br />

nella loro intera carriera. “Non è<br />

facile in<strong>di</strong>viduare <strong>per</strong>sino malattie<br />

‘famose’, come il colera o la<br />

malaria conferma Jacque De Haller,<br />

presidente dei me<strong>di</strong>ci svizzeri<br />

-. Le probabilità <strong>di</strong> imbattersi in<br />

certe malattie, <strong>di</strong> trarne es<strong>per</strong>ienza<br />

è limitatissima, e questo<br />

vale <strong>per</strong> i me<strong>di</strong>ci svizzeri, come<br />

quelli degli altri Paesi. Le possibilità<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> <strong>di</strong>agnosi corretta aumentano<br />

solo con gli specialisti;<br />

in Svizzera tutti gli ospedali universitari,<br />

ad esempio, sono in<br />

grado <strong>di</strong> riconoscere <strong>di</strong>sturbi<br />

della salute, sindromi rare”.<br />

Al me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia, quando si<br />

esula dalla routine e dalle eventuali<br />

complicazioni, non resta<br />

che procedere <strong>per</strong> tentativi o <strong>per</strong><br />

esclusione. “Puoi riconoscere<br />

<strong>una</strong> malattia <strong>rara</strong> <strong>per</strong>chè sei specializzato<br />

in quel settore, <strong>per</strong>chè<br />

poco nota ma puoi ricorrere ad<br />

<strong>una</strong> vasta letteratura in materia,<br />

Un mio conoscente<br />

mi ha proposto <strong>di</strong><br />

adottare un cucciolo<br />

<strong>di</strong> bassotto della sua ultima<br />

cucciolata. Mi piacerebbe<br />

capire e conoscere più<br />

a fondo questa razza; può<br />

aiutarmi e dare qualche<br />

consiglio, soprattutto sul<br />

carattere e sui problemi<br />

fisici o sanitari <strong>di</strong> questa<br />

razza piuttosto “particolare”?<br />

22 <strong>anni</strong><br />

il tempo me<strong>di</strong>o<br />

necessario<br />

<strong>per</strong> ottenere<br />

la <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong> malattia <strong>rara</strong><br />

figuriamoci quin<strong>di</strong> <strong>una</strong> cura”.<br />

Così, da <strong>anni</strong>, Manuela fa la spola tra qualche<br />

ospedale universitario della Svizzera<br />

tedesca e il Ticino, dove ha incontrato decine<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci, professori, ricercatori.<br />

“Niente da fare. Non esistono pasticche né<br />

terapie - riba<strong>di</strong>sce -. Posso solo tenere a<br />

bada i dolori, che sono molto invalidanti.<br />

Anche con la morfina quando occorre”.<br />

Fino a tre <strong>anni</strong> fa Manuela viveva a Coira -<br />

“un para<strong>di</strong>so lì, soprattutto <strong>per</strong> chi è costretto<br />

a spostarsi sulla se<strong>di</strong>a a rotelle” -,<br />

poi il clima più favorevole <strong>per</strong> la sua salute<br />

l’ha costretta a trasferirsi in Ticino. “Va meglio,<br />

anche se è più problematico dal punto<br />

<strong>di</strong> vista delle barriere architettoniche”,<br />

commenta.<br />

Ma Manuela è <strong>una</strong> <strong>per</strong>sona tutto sommato<br />

positiva. Ha fiducia nella me<strong>di</strong>cina, nella<br />

ricerca. “Chissà mai che prima o poi non<br />

trovino <strong>una</strong> cura. In fondo a volte capita<br />

anche un po’ <strong>per</strong> caso. Stu<strong>di</strong>ando tutt’altra<br />

patologia magari arrivano anche a mettere<br />

le mani sulla mia”. Tuttavia, Manuela è cosciente<br />

che la sua è <strong>una</strong> gravissima malattia<br />

che con gli <strong>anni</strong> peggiorerà inesorabilmente.<br />

“Non voglio neanche immaginare,<br />

ho visto delle foto, questo morbo ti trasforma<br />

il viso e te lo rende come quello <strong>di</strong><br />

un mostro…”. p.g.<br />

Il bassotto tedesco è chiamato anche<br />

“Kaninchen” che vuol <strong>di</strong>re coniglio,<br />

ciò in<strong>di</strong>ca chiaramente il<br />

tipo <strong>di</strong> caccia cui era destinato. Esistono<br />

ben nove razze <strong>di</strong> bassotto con<br />

tre <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> pelo: corto, lungo e<br />

ruvido e tre <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> taglie: standard,<br />

nana e kaninchen. Le zampe<br />

del bassotto che lo rendono così “particolare”<br />

sono la conseguenza della<br />

presenza del gene del nanismo D che<br />

rende appunto impossibile uno svi-<br />

luppo normale dello scheletro. Da<br />

questa anomalia morfologica l’uomo<br />

ha creato soggetti sempre più adatti<br />

alle proprie esigenze.<br />

Il bassotto ha conservato intatte le<br />

sue ottime qualità <strong>di</strong> cane coraggioso,<br />

intuitivo, testardo, coraggioso e “testardo”.<br />

È quin<strong>di</strong> chiaro che necessita<br />

<strong>di</strong> un rapporto col padrone basato su<br />

un certo rigore e col tempo il nostro<br />

amico imparerà a rispettare il suo<br />

ruolo. Dal punto <strong>di</strong> vista sanitario i<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

31<br />

“In alcuni casi la <strong>di</strong>agnosi è impossibile”<br />

Quando il morbo è “strano” non restano che i centri universitari<br />

oppure solo <strong>per</strong> caso - aggiunge<br />

Tiziano Moccetti, me<strong>di</strong>co luganese<br />

che, come e car<strong>di</strong>ologo può<br />

definirsi un “veterano” -. Giusto<br />

<strong>per</strong> fare un esempio; solo un ecocar<strong>di</strong>ogramma<br />

mi ha <strong>per</strong>messo <strong>di</strong><br />

rilevare un mixoma nel cuore che<br />

non avrei mai sospettato.<br />

Un caso<br />

rarissimo, ma<br />

senza quell’esame,prescritto<br />

alla ricerca<br />

<strong>di</strong> altre patologie,<br />

<strong>per</strong>sino<br />

ad un buon internista<br />

sarebbe<br />

sfuggito”. Anche<br />

un appassionato<br />

<strong>di</strong> eziologia, la<br />

scienza che ricerca<br />

e stu<strong>di</strong>a le<br />

cause delle malattie, può essere<br />

<strong>di</strong>sarmato <strong>di</strong> fronte ad <strong>una</strong> malattia<br />

<strong>rara</strong>. “All’università, durante la<br />

specializzazione, si stu<strong>di</strong>ano<br />

tutte, ma le malattie rare se proprio<br />

non ce ne si imbatte si <strong>di</strong>menticano<br />

- conferma Franco De<br />

Micheli, me<strong>di</strong>co internista a<br />

Chiasso -. Le cliniche universitarie,<br />

in effetti, possono almeno<br />

Unico in Ticino con la sindrome dell’uomo rigido<br />

“L’80% dei dottori non conosceva<br />

il virus che mi consuma i nervi”<br />

GLI OSPEDALI<br />

Solo gli ospedali universitari<br />

in Svizzera hanno equipe<br />

<strong>di</strong> specialisti<br />

contare su un pool <strong>di</strong> pazienti con<br />

malattie rare, ma le cose cambiano<br />

se certi sintomi li riscontri<br />

<strong>una</strong> sola volta in vent’<strong>anni</strong>. Tra<br />

l’altro ne soffri anche, <strong>per</strong>chè il<br />

paziente vive la sensazione che<br />

non sei in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e<br />

risolvere il suo problema. Ma capita<br />

anche ai luminari, quando si<br />

ritrovano tra le mani <strong>una</strong> malattia<br />

80%<br />

è predominante la modalità <strong>di</strong> trasmissione<br />

<strong>per</strong> via genetica che si stima interessi l’80%<br />

<strong>di</strong> tutte le malattie rare<br />

Èil classico esempio <strong>di</strong> “vagabondaggio<br />

me<strong>di</strong>co”. Prima <strong>di</strong> avere in mano <strong>una</strong><br />

<strong>di</strong>agnosi precisa e certa ne sono passati<br />

<strong>di</strong> <strong>anni</strong>. Giov<strong>anni</strong> (nome <strong>di</strong> fantasia,<br />

l’identità è conosciuta dalla redazione) soffre<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> pressoché sconosciuta malattia<br />

neurologica, la “sindrome dell'uomo rigido”<br />

(detta anche “sindrome della <strong>per</strong>sona<br />

rigida”), caratterizzata da rigi<strong>di</strong>tà<br />

del torace e degli arti, spasmi muscolari<br />

dolorosi con conseguenti cadute. “Il fatto<br />

è che <strong>per</strong> <strong>anni</strong> mi hanno curato <strong>per</strong> i nervi -<br />

spiega l’uomo, oggi pensionato -, sono anche<br />

stato ricoverato in <strong>una</strong> clinica <strong>per</strong>ché<br />

pensavano che il mio problema fosse appunto<br />

il sistema nervoso. Invece io stavo<br />

sempre più male. In preda alle crisi che partivano<br />

dal ginocchio su su fino all’inguine,<br />

bloccandomi completamente le <strong>due</strong><br />

gambe”. Probabilmente unico paziente in<br />

Ticino, la prevalenza è stimata a meno <strong>di</strong> un<br />

caso su circa un milione, Giov<strong>anni</strong> ha iniziato<br />

attorno alla fine degli <strong>anni</strong> Novanta a<br />

fare avanti e in<strong>di</strong>etro dagli stu<strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci, sottoponendosi<br />

a mille esami, consulti e indagini<br />

<strong>per</strong> cercare <strong>di</strong> trovare <strong>una</strong> risposta ai<br />

suoi prolemi fisici. È un’affezione molto <strong>rara</strong>,<br />

abitualmente <strong>di</strong>agnosticata e trattata presso<br />

i reparti <strong>di</strong> neurologia o <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina interna,<br />

che tuttavia non sempre <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong><br />

un’ampia casistica. “Il settanta-ottanta <strong>per</strong><br />

cento dei me<strong>di</strong>ci non la conosce. Ne ho incontrati<br />

alcuni che davvero non ne avevano<br />

mai sentito parlare”, nota. E aggiunge: “Alla<br />

fine, solo con il prelievo del liquor dalla<br />

spina dorsale si è potuti arrivare ad <strong>una</strong> <strong>di</strong>agnosi.<br />

Non è <strong>una</strong> malattia né ere<strong>di</strong>taria, né<br />

genetica, è un virus che in sostanza fa andare<br />

in tilt il sistema immunitario provocando<br />

uno squilibrio a livello del sistema<br />

nervoso”. Tuttavia, la causa precisa della malattia<br />

è tuttora sconosciuta. A Heidelberg c’è<br />

<strong>una</strong> clinica specializzata.<br />

La cura consiste nel trovare <strong>una</strong> sorta <strong>di</strong><br />

equilibrio in modo da non stressare né<br />

scompensare troppo il fisico del paziente<br />

che alla fine, da solo, trova un mix <strong>di</strong> terapie<br />

abbastanza efficaci. “Faccio regolarmente<br />

fisioterapia, agopuntura e i farmaci sono <strong>per</strong><br />

lo più tranquillanti e rilassanti”. Tuttavia,<br />

l’estrema sensibilità dei soggetti colpiti fa sì<br />

che, <strong>per</strong> alcuni, i mutamenti metereologici,<br />

come il vento da nord, ma anche la l<strong>una</strong><br />

piena, influiscano moltissimo sul loro stato<br />

<strong>di</strong> salute. “Mi sono anche affidato ai cosiddetti<br />

‘maghi’, quelli che promettono cure miracolose<br />

- conclude -. Niente da fare. Per fort<strong>una</strong><br />

che ho comunque il sostegno della mia<br />

famiglia che mi segue e mi tutela in tutti i<br />

mo<strong>di</strong>”. p.g.<br />

<strong>rara</strong>, <strong>di</strong> fare brutta figura.Eppure<br />

le hai stu<strong>di</strong>ate, tra metaboliche e<br />

genetiche il sospetto ti viene, ma<br />

da qui a <strong>di</strong>agnosticarle...”. Certo,<br />

puoi ricorrere all’istinto, all’intuizione,<br />

ma certi sintomi sono così<br />

contrad<strong>di</strong>tori o fuorvianti che è<br />

<strong>di</strong>fficile in<strong>di</strong>viduare anche un’allergia,<br />

un’intolleranza. “La me<strong>di</strong>cina<br />

non è <strong>una</strong> scienza matematica,<br />

ma biologica - spiega Marco<br />

Maurizio, pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong> Mendrisio,<br />

ricordando come anche tra i pazienti<br />

più piccoli si nascondano le<br />

<strong>di</strong>agnosi più insi<strong>di</strong>ose -. Posso anche<br />

in<strong>di</strong>viduare dei sintomi, procedere<br />

con la <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale,<br />

avanzare <strong>per</strong> ipotesi, esclusioni<br />

logiche, ma quando ti imbatti<br />

in <strong>una</strong> malattia <strong>rara</strong> non è<br />

facile. Si può considerare ‘semplice’<br />

<strong>una</strong> celiachia, l’intolleranza<br />

al glutine, eppure mi sono capitati<br />

casi con sintomi <strong>di</strong>versi l’uno<br />

dall’altro”. Senza <strong>di</strong>menticare che<br />

un parassita tropicale, in un<br />

Paese come la Svizzera, rappresenta<br />

già <strong>una</strong> malattia <strong>rara</strong>. “E gli<br />

svizzeri, com’è noto, viaggiano in<br />

tutto il mondo...” conclude De<br />

Haller.<br />

e.r.b.<br />

<strong>di</strong> STEFANO BOLTRI stefano.boltri.doc@alice.it<br />

Nei cuccioli bassotto occhio a denti e schiena<br />

bassotti sono cani forti e rustici senza<br />

particolari problemi. Un po’ <strong>di</strong> attività<br />

fisica ed <strong>una</strong> corretta alimentazione,<br />

terranno sotto controllo il peso e <strong>per</strong>metteranno<br />

così <strong>di</strong> non compromettere<br />

la salute della colonna vertebrale,<br />

unico vero e serio problema del<br />

bassotto. Inoltre si devono tenere<br />

sotto controllo i denti, in quanto, il<br />

bassotto come tutti i cani <strong>di</strong> piccola<br />

taglia sono gran<strong>di</strong> produttori <strong>di</strong> tartaro.


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Interventi anti età<br />

PANCETTA<br />

Via la<br />

pancetta,<br />

quella<br />

fasti<strong>di</strong>osa<br />

che cresce<br />

a chi fa poco<br />

moto. È <strong>una</strong><br />

delle richieste più frequenti non<br />

solo al chirurgo plastico ma anche<br />

ai centri estetici che propongono<br />

massaggi e saune.<br />

MAURO SPIGNESI<br />

Non è più l’età dei<br />

primi acciacchi,<br />

della pancetta e<br />

delle taglie oversize,<br />

della calvizie<br />

inarrestabile. Non è<br />

più l’età delle rughe, profonde, marcate,<br />

delle borse sotto gli occhi<br />

spuntate da un giorno all’altro<br />

come l’erba in primavera. Oggi gli<br />

uomini <strong>di</strong> 50 <strong>anni</strong>, <strong>una</strong> fase <strong>di</strong> passaggio<br />

delicata e impegnativa, si <strong>di</strong>fendono<br />

molto bene. Si guardano<br />

allo specchio e cercano <strong>di</strong> convincersi<br />

che insomma, non sono<br />

niente male. Perché, come hanno<br />

spiegato me<strong>di</strong>ci e psicologi, le stagioni<br />

della vita si sono spostate progressivamente<br />

in avanti, uno smottamento<br />

biologico accompagnato<br />

dalla vanità e dalla voglia, fortissima,<br />

<strong>di</strong> dare un calcio alla rasse-<br />

IL FENOMENO<br />

Il sogno <strong>di</strong> conservarsi bene contagia anche la mezza età<br />

Uomini che <strong>di</strong>chiarano guerra a rughe, pancetta e calvizie<br />

Cinquant’<strong>anni</strong><br />

e non sentirli,<br />

così i maschi<br />

sfidano l’età<br />

Nuovo stile <strong>di</strong> vita, basta fumo e alcol<br />

e puntatine dal chirurgo estetico<br />

IL CHIRURGO<br />

Tanto lavoro e un po’ <strong>di</strong> sport:<br />

il me<strong>di</strong>co René Prêtre riesce<br />

ugualmente a restare in forma<br />

gnazione, <strong>di</strong> ribellarsi a un fisico<br />

che, ahimè, comincia ad andare <strong>per</strong><br />

conto suo. E allora eccoli i cinquantenni<br />

<strong>di</strong> oggi: sportivi, rigorosi nel<br />

seguire la <strong>di</strong>eta, puntualissimi agli<br />

appuntamenti nei centri estetici.<br />

Capaci <strong>di</strong> amministrare saggiamente<br />

i segni dell’età anagrafica,<br />

come ha scritto il quoti<strong>di</strong>ano inglese<br />

Telegraph, citando attrici e attori<br />

che si tengono splen<strong>di</strong>damente,<br />

che seguono il motto “più<br />

sani e più belli”.<br />

“L’allungamento della vita ha spinto<br />

tanti a a ridefinire il proprio futuro,<br />

in tutti i sensi”, spiega il chirurgo<br />

plastico Walter Chiara: “Chi arriva a<br />

un’età <strong>di</strong> mezzo cerca <strong>di</strong> tornare in<strong>di</strong>etro<br />

con tutte le sue forze, soprattutto<br />

se ha a che fare con gli altri”.<br />

Ecco allora che le richieste <strong>di</strong> lifting<br />

si moltiplicano: si comincia con<br />

piccoli interventi <strong>per</strong> far sparire le<br />

“zampe <strong>di</strong> gallina”, le rughe del collo<br />

e quelle della fronte. Poi si prosegue<br />

con il laser <strong>per</strong> i peli nelle orecchie, i<br />

più temerari affrontano anche i trapianti<br />

<strong>di</strong> capelli. “In Ticino – riprende<br />

Chiara – si fanno soprattutto<br />

<strong>due</strong> interventi: quello antirughe<br />

appunto e la liposuzione <strong>per</strong> far<br />

calare la pancetta o il grasso attorno<br />

al bacino”. Si affidano al bisturi del<br />

chirurgo soprattutto i professionisti.<br />

“Tra i miei pazienti ho parecchi<br />

avvocati, architetti, manager e naturalmente<br />

bancari. Chiedono interventi<br />

leggeri, <strong>di</strong>screti, che da <strong>una</strong><br />

parte non stravolgano il loro<br />

aspetto, ma nello stesso tempo<br />

tamponino i segni dell’età. In pratica<br />

non vogliono nascondere i loro<br />

50 <strong>anni</strong> <strong>per</strong>ché hanno un certo fascino<br />

ma vogliono semplicemente<br />

mantenersi in forma”. C’è <strong>una</strong><br />

grande <strong>di</strong>fferenza tra ieri e oggi:<br />

prima i cinquantenni erano più trascurati,<br />

oggi sanno che devono ancora<br />

lottare con le unghie e con i<br />

denti anche sul posto <strong>di</strong> lavoro, <strong>per</strong>ché<br />

<strong>per</strong>sino l’età della pensione s’è<br />

spostata in avanti. “Poi c’è chi ha<br />

ancora voglia <strong>di</strong> godersi la vita, <strong>di</strong><br />

RUGHE<br />

Spuntano<br />

sotto gli<br />

occhi,<br />

sulla fronte<br />

e sul viso.<br />

Sono sempre<br />

<strong>di</strong> più gli uomini<br />

<strong>di</strong> mezza età che ricorrono a<br />

piccoli interventi <strong>per</strong> eliminarle.<br />

Frequentemente si ricorre poi al<br />

botox o altri prodotti simili.<br />

IL MINISTRO<br />

Nonostante il poco moto<br />

Marco Borradori continua a<br />

mantenere un fisico asciutto<br />

restare sul mercato e cercare nuovi<br />

stimoli sentimentali e allora ecco<br />

che cerca un aspetto decisamente<br />

giovanile, <strong>per</strong>ché magari ha <strong>una</strong><br />

partner molto più giovane”, aggiunge<br />

ancora Chiara. Non manca<br />

chi a cinquant’<strong>anni</strong> decide <strong>di</strong> imprimere<br />

<strong>una</strong> svolta brusca alla sua vita:<br />

smette <strong>di</strong> fumare, <strong>di</strong> mangiare e<br />

bere smodatamente, <strong>di</strong> non fare attività<br />

fisica. E prende ad andare in<br />

palestra, a sottoporsi a massaggi e<br />

pulizia del viso, o a sfrecciare come<br />

un matto in bici e giocare a calcetto<br />

L’estetista<br />

IL DEPUTATO<br />

Oscar Freysinger, consigliere<br />

nazionale Udc, si tiene bene<br />

nonostante la vita a Berna<br />

IN SAUNA<br />

Per buttare giù qualche chilo<br />

si ricorre spesso ai centri<br />

estetici con sa<strong>una</strong> annessa<br />

da noi non<br />

soltanto <strong>per</strong> sentirsi<br />

“Vengono<br />

bene esteriormente<br />

ma anche interiormente”. Attacca<br />

con <strong>una</strong> pennellata filosofica<br />

Milvia Baumann, che<br />

con il marito Thomas gestice il<br />

Mandhara, istituto estetico al<br />

centro <strong>di</strong> Lugano. Poi passa a<br />

un tono più affettuoso verso i<br />

cinquantenni <strong>di</strong> oggi. “Se c’è un<br />

tratto che li accom<strong>una</strong> è il piacere<br />

delle coccole. Si coccolano,<br />

si curano, sono curiosi e<br />

vogliono provare tutte le novità.<br />

Poi sono attenti ai dettagli,<br />

fanno manicure e pe<strong>di</strong>cure, la<br />

pulizia del viso”.<br />

Molti centri benessere sono<br />

frequentati non soltanto da<br />

donne in <strong>per</strong>enne conflitto con<br />

BORSE<br />

A 50 <strong>anni</strong><br />

è giunto il<br />

momento<br />

<strong>di</strong> guardasi<br />

allo<br />

specchio. E<br />

<strong>di</strong> ricorrere<br />

magari al chirurgo estetico <strong>per</strong> far<br />

scomparire le borse sotto gli occhi<br />

o <strong>per</strong> “tirare” delicatamente la pelle<br />

attorno al collo.<br />

IL COMANDANTE<br />

Romano Piazzini, capo<br />

della Polcantonale, ogni tanto<br />

fa sport <strong>per</strong> tenersi in forma<br />

appena il lavoro glielo consente.<br />

Oppure, e sono sempre <strong>di</strong> più, ad<br />

affidarsi a un <strong>di</strong>etologo eliminando<br />

la carne e mangiando quantità industriali<br />

<strong>di</strong> verdura. Poi c’è lo stile <strong>di</strong><br />

vita, particolare affatto irrilevante.<br />

Al Telegraph, dove citano uno stu<strong>di</strong>o<br />

me<strong>di</strong>co, <strong>di</strong>ce che bloccare gli<br />

stravizi vuol <strong>di</strong>re conquistare tre<br />

mesi in più <strong>di</strong> giovinezza ogni anno<br />

che passa. Sarà, ma intanto è già importante<br />

convincersene. Aiuta anche<br />

questo, a cinquant’<strong>anni</strong>.<br />

mspignesi@caffe.ch<br />

rughe e ce<strong>di</strong>menti della pelle, ma<br />

anche da uomini occupati a rimettersi<br />

in sesto. “È un fenomeno<br />

che ormai va avanti da <strong>una</strong> quin<strong>di</strong>cina<br />

<strong>di</strong> <strong>anni</strong>. I maschi sono <strong>di</strong>ventati<br />

sempre più vanitosi, ma<br />

questo è un bene. Curano il corpo<br />

e sono molto più costanti delle<br />

NASO<br />

Tanti ci<br />

pensano<br />

su <strong>una</strong><br />

vita ma<br />

quando<br />

arrivano a<br />

cinquant’<strong>anni</strong><br />

alla fine cedono e decidono <strong>di</strong><br />

ricorrere al bisturi <strong>per</strong> correggere il<br />

naso troppo sporgente o grosso.<br />

iStockPhoto<br />

La dura battaglia contro i segni del tempo<br />

“Amano coccolarsi,<br />

sono molto incuriositi<br />

da tutte le novità”<br />

donne che invece vengono da noi<br />

soltanto quando arrivano i primi<br />

segni dell’età”, spiegano da un<br />

esclusivo resort sul lungolago,<br />

dove regna “l’assoluta <strong>di</strong>screzione.<br />

Perché qui arrivano molti<br />

professionisti da tutto il mondo,<br />

nomi celebri che non amano la<br />

pubblicità e sanno che i nostro<br />

servizi rispettano gli standar svizzeri:<br />

qualità e assoluta privacy”.<br />

Massaggi, dunque. Ma anche peeling<br />

con la vinaccia <strong>di</strong> Chardonnay<br />

<strong>per</strong> esempio, così <strong>per</strong> provare<br />

<strong>una</strong> novità. Oppure bagno da 150<br />

franchi, un’ora immersi in <strong>una</strong> vasca<br />

colma <strong>di</strong> olio e latte <strong>per</strong> rendere<br />

la pelle “liscia come la seta”. Il<br />

benessere è <strong>una</strong> conquista. “Ed è<br />

ormai alla portata <strong>di</strong> tutti”, s’affretta<br />

a precisare Milvia Bau-<br />

CAPELLI<br />

La lotta<br />

alla calvizie<br />

incipiente<br />

viene<br />

affrontata<br />

attraverso il<br />

trapianto. Ma c’è<br />

anche chi svolge trattamenti<br />

preventivi. Chi li ha tutti invece li tinge<br />

<strong>per</strong> nascondere quelli bianchi.<br />

mann: “da noi giungono anche<br />

molti ragazzi, non necessariamente<br />

uomini avanti con l’età.<br />

Certo, i cinquantenni li noti subito<br />

<strong>per</strong>ché hanno voglia <strong>di</strong> riscatto,<br />

e d’altronde è comprensibile.<br />

Tutti vogliamo star bene<br />

con noi stessi, tutti vogliamo<br />

avere un fisico che risponde ai<br />

nostri stimoli”. Poi c’è chi decide<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare guerra a rughe<br />

e segni del tempo. E allora<br />

si affida al botox e al silicone,<br />

prima ancora che alla palestra.<br />

O al trapianto <strong>di</strong> capelli, <strong>per</strong> chi<br />

li ha <strong>per</strong>si, oppure alla tintura,<br />

<strong>per</strong> chi li ha ormai bianchi. Una<br />

lotta quoti<strong>di</strong>ana. Vale la pena?<br />

“L’importante è stare bene -<br />

conclude Milvia Baumann -<br />

dentro e fuori”.<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

33<br />

ORECCHIE<br />

Quelle a<br />

sventola<br />

quando si<br />

hanno i<br />

capelli si<br />

possono<br />

nascondere. Ma<br />

a 50 <strong>anni</strong> molti li <strong>per</strong>dono<br />

irrime<strong>di</strong>abilmente ed ecco <strong>per</strong>ché<br />

ricorrono al bisturi.<br />

Il <strong>per</strong>sonal trainer<br />

“Per salvare<br />

la forma<br />

serve molta<br />

<strong>di</strong>sciplina”<br />

sono <strong>una</strong><br />

tappa importante. Il<br />

“Icinquant’<strong>anni</strong><br />

corpo subisce un cambiamento<br />

e arriva il momento <strong>di</strong><br />

rimettersi in pista”. Luca Bottoni,<br />

professione <strong>per</strong>sonal trainer a<br />

Lugano, tra i suoi clienti ha molti<br />

uomini <strong>di</strong> mezza età.<br />

Solo quando suona il campanello<br />

d’allarme si corre ai ripari?<br />

“Spesso sì. Ho molti clienti che<br />

hanno deciso <strong>di</strong> dare <strong>una</strong> svolta<br />

alla propria vita e mi chiedono <strong>di</strong><br />

imporgli <strong>una</strong> certa <strong>di</strong>sciplina”.<br />

Mantengono i patti?<br />

“Tutti. Anche <strong>per</strong>ché rivolgersi a<br />

un <strong>per</strong>sonal trainer non è come<br />

andare in palestra. Chi viene da<br />

me sa che deve impegnarsi seriamente,<br />

non deve mancare agli<br />

appuntamenti e deve seguire<br />

scrupolosamente la tabella <strong>di</strong><br />

marcia. Poi c’è anche l’aspetto<br />

economico, visto che la spesa è<br />

notevole. È un incentivo in più”.<br />

I cinquant’<strong>anni</strong> sono <strong>una</strong> soglia<br />

limite?<br />

“Non sempre. Bisogna vedere il<br />

fisico, bisogna tener conto del<br />

fattore genetico. Ma generalmente<br />

anche se uno ha un’età<br />

più avanzata e si impegna raggiunge<br />

i risultati. È <strong>una</strong> questione<br />

<strong>di</strong> volontà, innanzitutto”.<br />

E <strong>di</strong> rabbia, <strong>di</strong> ribellione ai segni<br />

dell’età. Non crede?<br />

“Indubbiamente entra in ballo<br />

“Molti clienti hanno<br />

deciso <strong>di</strong> dare <strong>una</strong><br />

svolta alla propria<br />

vita e vogliono più<br />

<strong>di</strong>sciplina”<br />

anche questo aspetto. Ho clienti<br />

con un passato, come <strong>di</strong>re?, abbastanza<br />

tormentato. Gente che<br />

ha fumato, mangiato, bevuto, ha<br />

sempre dormito poco, insomma<br />

è andata costantemente a <strong>due</strong>cento<br />

all’ora”.<br />

E a loro cosa consiglia?<br />

“Punto uno: smettere <strong>di</strong> fumare,<br />

o almeno <strong>di</strong> ridurre drasticamente.<br />

Punto <strong>due</strong>: riconsiderare<br />

l’alimentazione, puntare su cibi<br />

sani e soprattutto mantenere<br />

sempre un certo equilibrio alimentare.<br />

Terzo gra<strong>di</strong>no della<br />

scala: lo stile <strong>di</strong> vita, che va rivisto<br />

<strong>per</strong>ché bisogna essere consapevoli<br />

che anche se si è in forma<br />

non si è più ragazzini”.<br />

È un’illusione credere nel ritorno<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> gioventù <strong>per</strong>duta?<br />

“Bisogna acquisire consapevolezza,<br />

capire i propri limiti e imparare<br />

ad amministrarsi saggiamente.<br />

Capisco che non è facile,<br />

ma chi viene da me non ha molte<br />

alternative, io lo aiuto ad aiutarsi”.<br />

Con quali esercizi?<br />

“Per ognuno preparo <strong>una</strong> tabella<br />

<strong>per</strong>sonalizzata, si buttano giù i<br />

grassi, si lavora sulla massa muscolare,<br />

si fanno esercizi <strong>per</strong> tonificare<br />

il corpo e ritrovare la<br />

forma <strong>per</strong>duta. Poi c’è il programma<br />

<strong>di</strong> mantenimento, <strong>per</strong>ché<br />

non bisogna mai smettere.<br />

Se no è tutto inutile”.


A+AA<br />

«Esattamente il<br />

mio stile.»<br />

Finalmente <strong>una</strong> lavatrice che conosce<br />

le mie abitu<strong>di</strong>ni - con myTop5.<br />

– Fiona Hefti –<br />

Nuovo<br />

La nuova Schulthess Spirit eMotion 7040i:<br />

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I viaggi de “ ” in collaborazione con<br />

Dubai<br />

Ultramoderno stile <strong>di</strong> vita<br />

da 1000 e <strong>una</strong> notte<br />

Al tramonto il mare brilla <strong>di</strong> colore smeraldo. La<br />

punta più alta delle maestose moschee si mostra<br />

con orgoglio accanto all’im<strong>per</strong>o alberghiero più<br />

moderno e lussuoso al mondo. Il profumo delle<br />

varie spezie, appena portate ai mercati attraversando<br />

il deserto dorato, richiama la gente nelle<br />

strade. In mezzo alle dune <strong>di</strong> sabbia, tra le luci<br />

del neon della sua Skyline, troviamo Dubai, <strong>una</strong><br />

città da mille e <strong>una</strong> notte, <strong>una</strong> dei sette Emirati<br />

membro degli Emirati Arabi Uniti, la mecca del<br />

lusso e del vivere bene.<br />

PROGRAMMA DI VIAGGIO<br />

1° giorno: Ticino - Milano - Dubai<br />

Ci trasferiamo da Locarno, Bellinzona, Lugano<br />

e Chiasso all’aeroporto <strong>di</strong> Milano e volo <strong>di</strong> notte<br />

<strong>per</strong> Dubai.<br />

2° giorno: Dubai - città sul Creek<br />

In mattinata arrivo a Dubai, al nostro arrivo ci<br />

sarà la guida del posto ad attenderci. Il Creek<br />

<strong>di</strong>vide la città <strong>di</strong> Dubai in 2 parti, Deira e Bur<br />

Duba, e misura 14 chilometri <strong>di</strong> lunghezza. Il<br />

Creek ha <strong>una</strong> funzione molto importante <strong>per</strong><br />

quanto riguarda gli scambi tra Dubai e i paesi<br />

del golfo. L’odore <strong>di</strong> spezie nell’area della vecchia<br />

città <strong>di</strong> Dubai, chiamata Bastakia ci lascia,<br />

<strong>per</strong> il famoso mercato dell’oro detto Gold-Suk.<br />

I negozi in questa zona fanno brillare gli occhi.<br />

L’assenza <strong>di</strong> imposte favorisce infatti il commercio<br />

con prezzi inferiori a quelli degli altri<br />

Stati. A Bastakia si possono ammirare le antiche<br />

case sormontate dalle torri del vento, il museo<br />

<strong>di</strong> Dubai, situato nel forte <strong>di</strong> Al Fahi<strong>di</strong> ed i<br />

mercati locali. Visitiamo la Moschea <strong>di</strong> Jumeira,<br />

<strong>una</strong> delle più belle moschee, un raffinato<br />

esempio <strong>di</strong> architettura islamica moderna <strong>per</strong><br />

poi proseguire verso il quartiere dei palazzi <strong>di</strong><br />

Zabbel, la Skyline del Creek ed il museo del<br />

Forte Fahi<strong>di</strong>. Non può mancare il mercato delle<br />

spezie e dell’oro ed il “Dubai Mall”, il più grande<br />

shopping center al mondo. Per terminare ci<br />

trasferiamo al nostro albergo <strong>di</strong> 4 stelle. Il resto<br />

della giornata è a nostra completa <strong>di</strong>sposizione.<br />

3° giorno: Escursione giornaliera all’Oasi<br />

Al Ain con il suo mercato <strong>di</strong> cammelli<br />

(facoltativa) in serata crociera con l’im-<br />

La città si situa nel sud della costa del Golfo Persico.<br />

Con i suo 3900 chilometri quadrati Dubai è<br />

la seconda città più grande degli Emirati ed anche<br />

la più vecchia metropoli. Negli ultimi 60 <strong>anni</strong><br />

la città si è evoluta molto in fretta, grazie alla<br />

ven<strong>di</strong>ta del petrolio. Da <strong>una</strong> piccola citta<strong>di</strong>na <strong>di</strong><br />

pescatori si è trasformata in <strong>una</strong> città moderna<br />

con oltre 500 grattacieli. Vivere l’Oriente e l’Occidente<br />

in simbiosi: solo un volo <strong>di</strong> poche ore e ci<br />

si trova in un mondo inusuale, fatto <strong>di</strong> miti e fiabe,<br />

ma con la piena visione e tra<strong>di</strong>zione araba.<br />

barcazione Dhow (tipica del luogo) (facoltativa)<br />

La giornata <strong>di</strong> oggi è a nostra completa <strong>di</strong>sposizione.<br />

Se desideriamo, ci viene proposta un’ interessante<br />

escursione all’Oasi Al Ain. Al Ain é<br />

detta “la città giar<strong>di</strong>no” <strong>per</strong> via dei suoi bellissimi<br />

parchi. E’ inoltre un’importante città universitaria.<br />

Per farci <strong>una</strong> prima impressione della<br />

storia <strong>di</strong> questo Stato passiamo al museo <strong>di</strong><br />

Al Ain con i suoi scavi archeologici, gli antichi<br />

manoscritti arabi ed i suoi tesori reali. Visitiamo<br />

anche un Suk, che ci trasporta nel tempo<br />

passato. Dopo <strong>una</strong> passeggiata nell’oasi Al Ain,<br />

dove abbiamo conosciuto anche il tra<strong>di</strong>zionale<br />

sistema <strong>di</strong> irrigamento Falaj, <strong>di</strong>amo un’ultima<br />

occhiata al mercato delle capre, <strong>per</strong> poi <strong>di</strong>rigerci<br />

verso il centro città. Una piccola pausa <strong>per</strong> il<br />

pranzo (facoltativa) e facciamo ritorno verso<br />

Dubai, fermandoci all’ultimo ed ormai unico<br />

mercato dei cammelli degli Emirati (prezzo:<br />

CHF 90.- <strong>per</strong> <strong>per</strong>sona).<br />

Stasera abbiamo la possibilità <strong>di</strong> fare <strong>una</strong> crociera<br />

a bordo <strong>di</strong> un dhow (imbarcazione <strong>di</strong> legno)<br />

sul Creek della città. A bordo verrà servito<br />

un buffet <strong>di</strong>nner internazionale ed orientale (inclusi<br />

Softdrinks). All’arrivo al porto trasferta<br />

all’albergo (Prezzo incluso cena: CHF 90.- <strong>per</strong><br />

<strong>per</strong>sona).<br />

4° giorno: in mattinata visita a Sharjah<br />

(inclusa)<br />

Nel pomeriggio escursione nel deserto (facoltativa)<br />

In mattinata andremo a visitare il piccolo Emirato<br />

<strong>di</strong> Sharjad che <strong>di</strong>sta solo 15 minuti dalla<br />

città <strong>di</strong> Dubai. Qui visiteremo la casa <strong>di</strong> No-<br />

boodah con le sue torri <strong>di</strong> vento, il mercato del<br />

pesce e delle verdure e naturalmente il mercato<br />

dell’oro.<br />

Nel primo pomeriggio passerà a prenderci un<br />

moderno 4x4 che ci porterà nel deserto. Successivamente<br />

proseguiamo verso un villaggio<br />

Beduino. Dopo <strong>una</strong> tazza <strong>di</strong> caffè arabico possiamo<br />

condurre un cammello oppure fumare la<br />

tipica “pipa” in attesa della cena.<br />

Viene preparato un barbecue e si mangia assistendo<br />

ad un’affascinante spettacolo <strong>di</strong> danza<br />

del ventre. Un’atmosfera magica accompagnata<br />

da musica tipica locale. Per le signore che desiderano<br />

farsi “tatuare la giornata” possono<br />

procedere al “Henna-Lady”. Ritorno in albergo.<br />

(Prezzo incluso cena: CHF 90.- <strong>per</strong> <strong>per</strong>sona).<br />

5° giorno: Sciare a Dubai e/o volo sopra<br />

la città (facoltativa)<br />

Future Dubai Tour (facoltativo)<br />

La mattinata è a nostra libera <strong>di</strong>sposizione. Possiamo<br />

<strong>per</strong>ò approfittarne <strong>per</strong> sciare od utilizzare<br />

lo Snowboard nella Ski-hall <strong>di</strong> Dubai.<br />

Dubai, detta anche la città del futuro, è oggi conosciuta<br />

in tutto il mondo. In questo Tour <strong>di</strong><br />

Dubai saremo allibiti dai palazzi e dalla loro<br />

struttura, cominciando dal celebre ed affascinante<br />

Burj al Arab. L’albergo <strong>di</strong> lusso a forma<br />

<strong>di</strong> vela che conta 7 stelle situato <strong>di</strong>rettamente<br />

sulla spiaggia del golfo, è <strong>di</strong>ventato l’icona <strong>di</strong><br />

questa città. Visiteremo inoltre il “Palm Jumeirah”<br />

(un albergo a forma <strong>di</strong> palma), Dubailand<br />

(l’autodromo <strong>di</strong> Dubai), l’International City e<br />

altri faraonici progetti. E, naturalmente non<br />

può mancare la visita la grattacielo più alto del<br />

mondo “Burj Dubai”. (Prezzo: CHF 45.- <strong>per</strong><br />

<strong>per</strong>sona).<br />

6° giorno: rientro in Ticino<br />

A <strong>di</strong>pendenza dall’orario <strong>di</strong> volo, trasferta in<br />

bus all’aeroporto <strong>di</strong> Dubai. Volo <strong>di</strong> ritorno <strong>per</strong><br />

Milano. Rientro in Ticino ai punti <strong>di</strong> partenza.<br />

Escursioni e tours facoltativi:<br />

Vivere Dubai dall’alto, volando con Seawings<br />

Vivere dall’alto la città <strong>di</strong> Dubai, con un lussuoso<br />

idrovolante, partendo dalle acque cristalline<br />

del Golfo. Si riuscirà a vedere la città da <strong>una</strong><br />

nuova ed affascinante prospettiva. (Prezzo:<br />

CHF 420.- <strong>per</strong> <strong>per</strong>sona)<br />

Giro in elicottero<br />

Volare in elicottero sopra Dubai è sicuramente<br />

un’es<strong>per</strong>ienza in<strong>di</strong>menticabile. Ammirare tutti<br />

simboli <strong>di</strong> Dubai dall’alto e scattare anche delle<br />

foto. Durata del volo: 30 minuti. Un elicottero<br />

può ospitare fino a 4 <strong>per</strong>sone. (Prezzo: CHF<br />

300.- <strong>per</strong> <strong>per</strong>sona).<br />

Ski Dubai - sciare a Dubai<br />

Altra struttura imponente <strong>di</strong> Dubai è il Dubai<br />

Mall, il più grande centro commerciale del Vicino<br />

Oriente, che nello stesso complesso ospita<br />

un’area interamente de<strong>di</strong>cata agli sport invernali:<br />

il Dubai Ski. Bisogna coprirsi bene all’interno,<br />

dato che la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> tem<strong>per</strong>atura<br />

con l’esterno su<strong>per</strong>a i 40 gra<strong>di</strong>.<br />

Prezzo <strong>per</strong> adulti - <strong>per</strong> <strong>per</strong>sona -inclusa trasferta:<br />

Pass (2 ore): CHF 85.-<br />

Giornaliera: CHF 120.-<br />

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CHF 1’795.-<br />

<strong>per</strong> <strong>per</strong>sona<br />

in camera doppia<br />

18.03. – 23.03.2010<br />

Incluso nel prezzo: giacca, pantaloni e calze da<br />

sci, sci e bastoni, calze e scarponi da sci, snowboard<br />

e scarpe.<br />

Non incluso: guanti e cuffia, che possono essere<br />

acquistati allo shop.<br />

IL VIAGGIO COMPRENDE:<br />

Trasferta in bus dal Ticino all’aeroporto <strong>di</strong> Milano<br />

e ritorno<br />

Volo Milano - Dubai - Milano<br />

Tasse aeroportuali<br />

Trasferta aeroporto - albergo - aeroporto<br />

4 <strong>per</strong>nottamenti con prima colazione presso un<br />

albergo <strong>di</strong> 4*<br />

Giro turistico <strong>di</strong> Dubai<br />

Escursione a Sharjah<br />

Guida locale<br />

Assicurazione fondo <strong>di</strong> garanzia<br />

IL VIAGGIO NON COMPRENDE:<br />

Gita all‘Oasi: CHF 90.-<br />

Crociera in Dhow con <strong>di</strong>nner-buffet: CHF 90.-<br />

Safari e cena (barbecue): CHF 90.-<br />

Future Dubai Tour: CHF 45.-<br />

Prezzo speciale <strong>per</strong> tutte le escursioni: CHF<br />

285.-<br />

Giro in idrovolante Seawings: CHF 420.-<br />

Giro in elicottero: CHF 300.-<br />

Sciare a Dubai, 2 ore: CHF 85.-<br />

Supplemento camera singola: CHF 375.-<br />

Minimo <strong>di</strong> partecipanti: 15 <strong>per</strong>sone<br />

Minimo <strong>di</strong> partecipanti <strong>per</strong> le escursioni:<br />

10 <strong>per</strong>sone<br />

Riservati eventuali cambiamenti <strong>di</strong> programma<br />

come pure orari <strong>di</strong> volo. Stato: Gennaio 2010.<br />

MARTI & PARTNER


@ it.answers.yahoo.com<br />

www.chicza.com<br />

EZIO ROCCHI BALBI<br />

Come se non<br />

bastassero i<br />

“regalini” dei<br />

cani e i mozziconi<br />

<strong>di</strong> sigaretta<br />

che lastricano<br />

i marciapie<strong>di</strong>, anche<br />

i chewing gum masticati,<br />

le famigerate “cicche” costringono<br />

ad un ulteriore<br />

slalom urbano. Per tacere<br />

dei costi <strong>per</strong> la pulizia, della<br />

rabbia sia <strong>di</strong> chi si ritrova<br />

scarpe e borse inzaccherate,<br />

sia <strong>di</strong> chi deve ripulire il selciato.<br />

Non stupisce, quin<strong>di</strong>,<br />

che le città si stiano ribellando<br />

al malcostume, e anche<br />

se ancora nessuno ha seguito<br />

l’esempio <strong>di</strong> Singapore<br />

- che ha messo le gomme da<br />

masticare ad<strong>di</strong>rittura fuori<br />

legge nel 1992 - sono tanti i<br />

municipi, compreso Lugano,<br />

che hanno <strong>di</strong>chiarato<br />

guerra ai masticatori. Se<br />

Amsterdam ha puntato su<br />

<strong>una</strong> campagna <strong>di</strong> “moral<br />

suasion”, a Rotterdam si<br />

comminano multe da 90<br />

euro. In Australia, invece, il<br />

sindaco <strong>di</strong> Adelaide Michael<br />

Harbison ha dettato il suo<br />

ultimatum. “O chi <strong>di</strong>stribuisce<br />

le gomme si fa carico del<br />

problema, o ne proibisco la<br />

ven<strong>di</strong>ta”. Dis<strong>per</strong>ata anche<br />

Barcellona che, statistiche<br />

alla mano, denuncia <strong>una</strong><br />

me<strong>di</strong>a mensile <strong>di</strong> venti cicche<br />

spiaccicate <strong>per</strong> metro<br />

quadro <strong>di</strong> marciapiede. Percentuale<br />

che, sulle famose<br />

Ramblas, è esponenziale: sei<br />

<strong>per</strong> mattonella. Inutile <strong>di</strong>re<br />

che la speciale macchinetta<br />

pulitrice, adottata dalla città<br />

catalana, risulta impotente.<br />

È vero che il consumo <strong>di</strong> cicche<br />

americane è aumentato<br />

del 7% in tre <strong>anni</strong>, ma il<br />

quantitativo non basta a<br />

spiegare un fenomeno così<br />

evidente in tutte le città.<br />

“Non credo che siano così<br />

aumentati gli amanti del<br />

Macchine<br />

pulitrici<br />

e sanzioni non<br />

scoraggiano<br />

il malcostume<br />

chewing gum, è la maleducazione<br />

che è cresciuta: che<br />

siano sigarette o cicche,<br />

molta gente butta tutto <strong>per</strong><br />

strada - commenta Roberto<br />

Bianchi, <strong>di</strong>rettore del Dicastero<br />

servizi urbani <strong>di</strong> Lugano<br />

che, finora, non ha ancora<br />

adottato multe specifiche<br />

<strong>per</strong> gli imbrattatori <strong>di</strong><br />

suolo pubblico -. Sta <strong>di</strong>ventando<br />

un grosso problema<br />

anche <strong>per</strong> noi, e siamo già<br />

fort<strong>una</strong>ti che col freddo le<br />

cicche si staccano più facilmente.<br />

Abbiamo già chiesto<br />

preventivi <strong>per</strong> appositi congegni<br />

pulitori, ma macchinette<br />

miracolose non esistono”.<br />

E neanche chewing<br />

gum miracolosi, che scompaiono<br />

spontanemente.Nel<br />

Regno Unito, all’avanguar<strong>di</strong>a<br />

nelle tematiche ambientali,<br />

sono apparse le prime<br />

gomme da masticare completamente<br />

biodegradabili.<br />

Peccato che il processo naturale<br />

richieda almeno un<br />

mese e mezzo e che il chewing<br />

dall’anima verde costi<br />

più <strong>di</strong> <strong>due</strong> franchi.<br />

Saranno sicuramente ecosolidali<br />

le “chicza” della messicana<br />

Rainforest Gum, che da<br />

lavoro a decine <strong>di</strong> piccole<br />

coo<strong>per</strong>ative nella penisola<br />

dello Yucatan assicurando<br />

uno scarsissimo impatto industriale<br />

nella produzione.<br />

Peccato, <strong>per</strong>ò, che anche le<br />

cicche sintetiche restino attaccate<br />

ai marciapie<strong>di</strong> e alle<br />

suole. Insomma, risolvi un<br />

problema e se ne crea un altro.<br />

Sembra che dei ricercatori<br />

brit<strong>anni</strong>ci, ad esempio,<br />

abbiano risolto la rimozione<br />

delle cicche con <strong>una</strong> soluzione<br />

<strong>di</strong> enzimi <strong>di</strong> loro invenzione.<br />

Non se ne conosce<br />

IL FENOMENO<br />

Le città si ribellano alla maleducazione<br />

<strong>di</strong> chi sputa “cicche” <strong>per</strong> terra.<br />

Fuorilegge a Singapore. Multe salate<br />

in Olanda. E Lugano promette battaglia<br />

Stop ai<br />

chewing gum<br />

imbrattano<br />

i marciapie<strong>di</strong><br />

il costo, ma considerando<br />

che la “vita” <strong>di</strong> <strong>una</strong> cicca<br />

spiaccicata viene stimata almeno<br />

<strong>di</strong> cinque <strong>anni</strong>, vale la<br />

pena tentare <strong>di</strong> tutto. Anche<br />

se il rime<strong>di</strong>o più semplice<br />

NUOVA PEUGEOT 5008 MONOVOLUME<br />

VIAGGIARE NON È MAI STATO COSÌ PIACEVOLE.<br />

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CHF 472.– (IVA incl.), rata Service Plus CHF 56.–, totale rata Easy Drive CHF 528.–, valore <strong>di</strong> riscatto CHF 10 442.05, tasso <strong>di</strong> interesse annuo effettivo 3,97%, durata del leasing 48 mesi, <strong>per</strong>correnza 15 000 km/anno.<br />

La rata mensile comprende leasing e Service Plus. Assicurazione casco totale obbligatoria non inclusa. Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> leasing con riserva <strong>di</strong> accettazione da parte <strong>di</strong> Peugeot Finance, <strong>di</strong>visione <strong>di</strong> PSA Finance Suisse SA,<br />

Ostermun<strong>di</strong>gen. La stipulazione <strong>di</strong> un contratto <strong>di</strong> leasing non è ammessa se provoca il sovraindebitamento del cliente. Servizi <strong>di</strong> manutenzione (incl. liqui<strong>di</strong>, escl. pezzi soggetti a usura), garanzia e Peugeot Assistance<br />

<strong>per</strong> 4 <strong>anni</strong> o 60 000 km (vale ciò che si raggiunge prima). Offerta valida <strong>per</strong> vetture or<strong>di</strong>nate tra l’1.1 e il 28.2.2010. Non cumulabile. Valida solo presso i partner Peugeot che aderiscono all’iniziativa. Modello illustrato:<br />

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CON HEAD-UP DISPLAY.<br />

sarebbe <strong>di</strong> avvolgere la<br />

gomma masticata nella sua<br />

cartina e depositarla educatamente<br />

nel cestino dei rifiuti.<br />

erocchi@caffe.ch<br />

I <strong>di</strong>vieti<br />

La nuova Peugeot 5008 monovolume piace molto a chi guida: merito soprattutto della<br />

posizione rialzata dei se<strong>di</strong>li, dell’ergonomia del cockpit e dell’Head-Up Display. E ora al<br />

piacere <strong>di</strong> guida si affianca quello della convenienza: grazie all’offerta Easy Drive, valida<br />

anche <strong>per</strong> altri modelli Peugeot. Fate un giro <strong>di</strong> prova dal vostro partner Peugeot.<br />

SINGAPORE<br />

Nell’isola-stato asiatica le<br />

cicche sono ban<strong>di</strong>te dal<br />

1992. È vietato anche<br />

importarle con multe da<br />

seimila dollari<br />

BARCELLONA<br />

Nella città catalana si stimano<br />

20 cicche <strong>per</strong> m2 al mese.<br />

Sulle ramblas sono almeno<br />

sei <strong>per</strong> mattonella<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

35<br />

ROTTERDAM<br />

Chi butta a terra mozziconi<br />

<strong>di</strong> sigaretta o chewing gum<br />

rischia <strong>una</strong> multa da 90<br />

euro<br />

I consigli<br />

Il rime<strong>di</strong>o?<br />

Mettere<br />

la scarpa<br />

nel freezer<br />

Che il problema<br />

dei chewing<br />

gum masticati<br />

<strong>di</strong>sseminati ovunque<br />

sia ormai globale è <strong>di</strong>mostrato<br />

dalla moltitu<strong>di</strong>ne<br />

<strong>di</strong> consigli,<br />

suggerimenti, dritte<br />

domestiche che si trovano<br />

sul tema <strong>di</strong>battuto<br />

sul web. Chi si rivolge<br />

ad “Answers Yahoo”,<br />

chi si affida ai forum<br />

più <strong>di</strong>sparati o<br />

chi si limita ad inserire<br />

nel motore <strong>di</strong> ricerca<br />

preferito “come<br />

eliminare il chewing<br />

gum da...”.<br />

C’è chi si <strong>di</strong>s<strong>per</strong>a <strong>per</strong><br />

le Nike ultimo tipo imbrattate,<br />

chi <strong>per</strong> la<br />

preziosa borsetta appoggiatasventatamente<br />

a terra, e anche<br />

chi l’appiccicosa e <strong>di</strong>sgustosa<br />

sostanza se<br />

l’è ritrovata su pantaloni,<br />

blazer o costosissimi<br />

trench. Senza assumerci<br />

alc<strong>una</strong> responsabilità,<br />

ecco un<br />

elenco <strong>di</strong> rime<strong>di</strong>, alcuni<br />

vanno oltre la più<br />

sfrenata fantasia.<br />

Chi parla <strong>di</strong> strofinare<br />

cubetti <strong>di</strong> ghiaccio<br />

prima <strong>di</strong> asportare il<br />

tutto e chi suggerisce<br />

raschietti <strong>di</strong> legno sottili<br />

come limette da<br />

unghie, chi ha adottato<br />

la bomboletta<br />

spray dell’aria compressa<br />

(quella <strong>per</strong> pulire<br />

le tastiere dei<br />

computer) e chi rispolveral’in<strong>di</strong>menticato<br />

acetone.<br />

Ma il rime<strong>di</strong>o più curioso,<br />

e a quanto pare<br />

più efficace, è quello<br />

<strong>di</strong> infilare in capo contaminato<br />

nel freezer.<br />

Incre<strong>di</strong>bile ma vero, e<br />

vale sia <strong>per</strong> capi in<br />

pelle, sia <strong>per</strong> quelli in<br />

tessuto. Sempre sul<br />

web c’è chi ringrazia<br />

del consiglio, dopo<br />

aver coraggiosamente<br />

riposto <strong>una</strong> notte intera<br />

nel congelatore<br />

<strong>una</strong> preziosissima<br />

borsa <strong>di</strong> Prada.<br />

Una volta congelata,<br />

la fasti<strong>di</strong>osa gomma<br />

da masticare sembra<br />

si stacchi senza alcun<br />

sforzo, facendo semplicemente<br />

leva.<br />

A scanso d’equivoci,<br />

se non amate le soluzioni<br />

autartiche, c’è<br />

sempre la tintoria<br />

sotto casa...


IL CAFFÈ 21 febbraio 2010 @ www.katieholmes.com<br />

www.petit-bateau.com<br />

www.<strong>di</strong>s-ti.ch<br />

36<br />

LINDA D’ADDIO<br />

SHOPPING E MODA<br />

Double Double<br />

Di questi tempi è<br />

trendy. Madri vestite<br />

come le figlie,<br />

eterne adolescenti.<br />

E figlie<br />

vestite come le<br />

madri, delle piccole star formato<br />

extrasmall.<br />

In realtà ci sono sempre state le<br />

amanti dello stile “eterne babies”<br />

come pure bambine che giocano<br />

a fare le gran<strong>di</strong>.<br />

Complici gli stilisti che puntualmente<br />

rispolverano gli stili e i vestiti<br />

<strong>di</strong> tutto il Novecento; complici<br />

i mass me<strong>di</strong>a che ritraggono<br />

nonne che <strong>di</strong>mostrano meno<br />

<strong>anni</strong> delle nipoti e che sfoggiano<br />

con nonchalace taglie 38.<br />

Il fenomeno <strong>di</strong>venta, poi, più che<br />

naturale quando si <strong>di</strong>venta “neomamme”<br />

e ci si lascia conquistare<br />

dallo stile senza tempo destinato<br />

a piccole principesse<br />

e minilord.<br />

Ci sono stati gli<br />

<strong>anni</strong> delle<br />

PéPè, le<br />

s c a r p e<br />

culto dallo<br />

stile classico <strong>per</strong><br />

chi ha delle figlie femmine in età<br />

dai 2 ai 6 <strong>anni</strong>. Le stagioni del<br />

look marina, che piace ai genitori<br />

quanto ai figli, piccoli e adolescenti.<br />

I <strong>per</strong>io<strong>di</strong> dei pizzi e dei<br />

merletti, dove si aprivano i bauli<br />

nascosti <strong>per</strong> <strong>anni</strong> nelle soffitte<br />

<strong>per</strong> ritrovare la biancheria delle<br />

nonne.<br />

La lista in realtà potrebbe continuare<br />

all’infinito partendo dai<br />

Levi’s strappati ai Cam<strong>per</strong>os, dal<br />

chiodo in pelle agli shorts in jeans,<br />

dalle zeppe alle Minorchine,<br />

dal giacchino da vela Sailor alle<br />

sneakers All Stars, solo <strong>per</strong> citare<br />

qualche esempio famoso.<br />

Ma <strong>di</strong> recente il fenomeno è apparso<br />

sui giornali <strong>di</strong> moda e sui<br />

quoti<strong>di</strong>ani che continuano a ritrarre<br />

madri e figlie con gli stessi<br />

abiti, <strong>di</strong> taglie <strong>di</strong>verse.<br />

È così che è nato un nuovo fashion-trend,<br />

coniato “Double”,<br />

ovvero uno stile <strong>per</strong> <strong>due</strong>. Fra gli<br />

esempi più eclatanti le donne <strong>di</strong><br />

casa Cruise, Katie- mamma e<br />

Suri-figlia, fotografate più volte<br />

con lo stesso look. Dallo stile<br />

navy, quando la piccola ancora<br />

non camminava, alla collezione<br />

<strong>di</strong> scarpe con il tacco, create appositamente<br />

dallo stilista <strong>di</strong> Roger<br />

Vivier, Bruno Frisoni, <strong>per</strong> la figlia<br />

dell’amica.<br />

Sta <strong>di</strong> fatto che molti marchi <strong>per</strong><br />

bambini hanno colto il fenomeno<br />

e si sono lanciati nel creare<br />

collezioni formato maxi e mini e<br />

nell’estensione delle taglie <strong>per</strong><br />

bambini fino alla Small <strong>per</strong><br />

adulti.<br />

Bonpoint, la boutique <strong>di</strong> Parigi<br />

dove Charlotte Gainsburg, Stella<br />

Mc Cartney e Kate Winslet<br />

amano fare shopping <strong>per</strong> sé e <strong>per</strong><br />

le figlie nella linea Yan veste anche<br />

la taglia 40.<br />

Petit Bateau, marchio storico <strong>per</strong><br />

bambini, fondato da Etienne Valton<br />

nel 1920, ha inserito <strong>di</strong> recente<br />

la linea Mixte <strong>per</strong> adulti.<br />

Le aziende francesi sono state<br />

UTILE&NUOVO<br />

La specialità<br />

Le età saranno pure <strong>di</strong>verse.<br />

Ma lo stile è uguale <strong>per</strong> tutte.<br />

Dalle star alle donne comuni,<br />

ecco la moda che sta intaccando<br />

anche il mondo maschile<br />

Primavera<br />

Trench, un<br />

modello <strong>di</strong><br />

moda della<br />

prossima<br />

stagione,<br />

interpretato<br />

al femminile<br />

da Burberry<br />

Prorsum.<br />

In passerella<br />

Sc o m m e t -<br />

t i a m o<br />

c h e … .<br />

dando <strong>una</strong> sbirciata<br />

ai nuovi stili non faremo<br />

fatica ad immaginare un abito<br />

<strong>per</strong> <strong>due</strong>, <strong>per</strong> seguire il trend<br />

che vuole le madri e le figlie<br />

vestite uguali. E <strong>per</strong>ché no,<br />

anche i padri e i figli maschi.<br />

Trench.Bonpoint li propone<br />

in taglie gran<strong>di</strong> ed in taglie<br />

mini; Burberry non è da<br />

meno. Considerando che <strong>due</strong><br />

Uno squisito e cremoso<br />

yogurt <strong>di</strong> latte <strong>di</strong> bufala<br />

IL NUOVO dolce e cremoso yogurt <strong>di</strong> 100 %<br />

latte <strong>di</strong> bufale svizzere sorprende <strong>per</strong> la sua<br />

bontà. È nell’incantevole regione neocastellana<br />

della Val-de-Travers che vengono allevati più <strong>di</strong><br />

300 capi <strong>di</strong> questi particolari animali. Lo yogurt<br />

<strong>di</strong> latte <strong>di</strong> bufala, <strong>di</strong>sponibile nel settore<br />

refrigerati delle maggiori filiali Migros nei gusti<br />

<strong>di</strong> lampone, mocca o naturale, conquisterà<br />

anche i palati più esigenti <strong>per</strong> il suo particolare<br />

aroma e <strong>per</strong> la sua delicata dolcezza.<br />

Tale<br />

madre,<br />

tale<br />

figlia!<br />

Unisex<br />

Le scarpe<br />

Converse All<br />

Stars, modello<br />

Chuck Taylor,<br />

<strong>per</strong> tutta la<br />

famiglia.<br />

griffe <strong>di</strong> tale calibro hanno<br />

a<strong>per</strong>to la strada, è facile pensare<br />

ad <strong>una</strong> primavera con il<br />

cappotto da trincea.<br />

Salopette. Ricordando i modelli<br />

storici in jeans e le versioni<br />

colorate e rigate <strong>di</strong> Osh<br />

Kosh, sicuramente i marchi<br />

del denim proporranno questo<br />

capo, già <strong>di</strong> moda da qualche<br />

stagione, anche in versione<br />

baby.<br />

Sporty chic. Pensando allo<br />

stile sport portato tutti i<br />

pionieri ma molti brand, anche<br />

low cost, stanno seguendo questa<br />

strada creando collezioni identiche<br />

<strong>per</strong> gran<strong>di</strong> e piccoli, alla portata<br />

<strong>di</strong> tutti. H&M e Zara sono<br />

solo <strong>due</strong> esempi sotto gli occhi <strong>di</strong><br />

tutti. Da <strong>di</strong>verse stagioni propongono<br />

gli stessi modelli nelle taglie<br />

<strong>per</strong> bambini e <strong>per</strong> gran<strong>di</strong>.<br />

giorni, soprattutto fuori dalle<br />

palestre, non sarà <strong>di</strong>fficile trovare<br />

gli stessi modelli in formato<br />

extra e mini. Dimensione<br />

Danza, Freddy, Lacoste<br />

e molti altri, sono veramente<br />

tanti i brand che propongono<br />

gli stessi modelli nella linea<br />

women ed in quella baby.<br />

Navy. Dalle giacche Sailor, un<br />

classico della North Sail, che<br />

veste ragazzi, bambini ed<br />

adulti, maschi e femmine, alle<br />

nuove giacche <strong>per</strong> la pioggia<br />

L’assortimento<br />

Colori primaverili<br />

<strong>per</strong> rinnovare il letto<br />

PORTATE <strong>una</strong> ventata d’aria fresca in<br />

camera da letto con la biancheria nei nuovi<br />

colori e nelle nuove fantasie <strong>di</strong> primavera <strong>di</strong><br />

Manor. I colori più belli <strong>di</strong> stagione <strong>per</strong> i<br />

completi singoli e matrimoniali donano un<br />

effetto crinkle al puro cotone bio. Tessuti in<br />

lino e stupende fantasie fiorate e a righe in<br />

satin <strong>di</strong> cotone completano l’assortimento<br />

<strong>per</strong> <strong>una</strong> gamma che vi lascerà letteralmente<br />

a bocca a<strong>per</strong>ta!<br />

Le scarpe<br />

Si fabbricano nelle<br />

isole Baleari, e sono<br />

trendy <strong>per</strong> donne e<br />

bambine. Le<br />

Minorchine con<br />

tomaia <strong>di</strong> pelle<br />

a<strong>per</strong>ta in punta.<br />

La linea<br />

istockphoto<br />

Il fenomeno non sembra<br />

destinato a scemare,<br />

almeno a<br />

breve, soprattutto se<br />

si dà un’occhiata<br />

alle nuove tendenze<br />

della primaveraestate.<br />

Guardare<br />

<strong>per</strong> credere!<br />

Petit Bateau<br />

Il “new style” punta tutto<br />

sull’armonia tra generazioni<br />

della k-way, riviste e modaiole.<br />

Per finire con le maglie a<br />

righe della Petit Bateau, nella<br />

linea Mixte.<br />

Flower. Abitini fiorati, <strong>per</strong><br />

piccoli e gran<strong>di</strong> romantiche,<br />

sono facili da trovare nelle<br />

collezioni del brand Bonpoint<br />

come in quelle dei marchi<br />

low-cost.<br />

Coloniale. Pantaloni con tasconi<br />

e bermuda, giacche e<br />

camicie stile “safari” faranno<br />

la delizia <strong>di</strong> uomini e donne<br />

Una delle più recenti campagne<br />

pubblicitarie del brand francese<br />

che ritrae <strong>due</strong> generazioni a<br />

confronto, con la stessa t-shirt.<br />

Le più famose<br />

Madre e figlia, Katie Holmes<br />

e Suri Cruise, stesso look:<br />

abito rosso e leggings neri.<br />

Salopette<br />

Marchio storico<br />

<strong>per</strong> le salopette<br />

<strong>per</strong> bambino,<br />

veste fino ai 16<br />

<strong>anni</strong>. Hosh Kosh<br />

B’gosh.<br />

come <strong>di</strong> piccoli e babies.<br />

Denim. In<strong>di</strong>scusso protagonista<br />

<strong>di</strong> tutte le stagioni, <strong>di</strong> tutte<br />

le età e <strong>di</strong> tante generazioni, si<br />

conferma un vero leader anche<br />

della primavera. Rivisto<br />

in versione total look, i maschi<br />

lo abbineranno al gilet o<br />

al giacchino, le femmine potranno<br />

spaziare dagli abiti,<br />

alle giacche ai microshort e<br />

agli abiti <strong>per</strong> finire con gli accessori,<br />

rigorosamente abbinati.<br />

Informazione pubblicitaria<br />

Prodotti su<strong>per</strong>convenienti<br />

de<strong>di</strong>cati a tutta la famiglia<br />

I PRODOTTI della linea Prix Garantie, riconoscibili <strong>per</strong> il design semplice <strong>di</strong><br />

color rosa, sono i più vantaggiosi dell’assortimento Coop e sono sempre<br />

convenienti almeno quanto l linea <strong>di</strong> prezzi bassi della concorrenza. In<br />

ven<strong>di</strong>ta nei su<strong>per</strong>mercati Coop, nei gran<strong>di</strong> magazzini Coop City e nei centri<br />

Coop E<strong>di</strong>le+Hobby, questa linea comprende articoli <strong>di</strong> uso quoti<strong>di</strong>ano <strong>per</strong><br />

tutta la famiglia e risponde all’imme<strong>di</strong>ata esigenza del cliente <strong>di</strong> trovare<br />

articoli a prezzi bassi <strong>per</strong>manenti. Un istituto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> mercato effettua ogni<br />

mese un sondaggio completo nel commercio al dettaglio in Svizzera <strong>per</strong><br />

garantire la possibilità <strong>di</strong> confronto fra qualità e quantità. Da Coop, con Prix<br />

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TEMPO LIBERO<br />

Concorsi e...<br />

...giochi<br />

I Sudoku del Caffè<br />

3<br />

7<br />

4<br />

8<br />

facile<br />

8<br />

9<br />

2<br />

1<br />

9<br />

6<br />

3<br />

4<br />

5<br />

4<br />

9<br />

7<br />

4<br />

1<br />

6<br />

2<br />

8<br />

7<br />

2<br />

6<br />

LA TECNICA<br />

Il <strong>di</strong>segno<br />

è a tecnica<br />

libera<br />

“In fiera con gli occhi dei bambini”<br />

sarà il filo conduttore della<br />

31esima e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Espo Ticino<br />

che, dal 18 al 28 marzo, si terrà<br />

all’Espocentro <strong>di</strong> Bellinzona. E il<br />

bello è che basterà un <strong>di</strong>segno,<br />

un bel <strong>di</strong>segno, <strong>per</strong> andare con<br />

tutta la famiglia gratis a Europa<br />

Park. Ma an<strong>di</strong>amo con or<strong>di</strong>ne.<br />

2<br />

1<br />

7<br />

4<br />

5<br />

9 8<br />

me<strong>di</strong>o<br />

1<br />

7<br />

4<br />

3<br />

9<br />

1<br />

2<br />

1<br />

8<br />

9<br />

2<br />

4<br />

8<br />

5 7<br />

7<br />

8<br />

2<br />

3<br />

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4<br />

7<br />

9<br />

9<br />

6<br />

3<br />

3<br />

9<br />

5<br />

<strong>di</strong>fficile<br />

4<br />

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9<br />

1<br />

7 2 4<br />

molto <strong>di</strong>fficile<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

37<br />

Disegna Espo Ticino e vinci!<br />

Il concorso <strong>per</strong> bambini li porta ad Europa Park<br />

un foglio A3 (29,7 cm x 42 cm)<br />

<strong>una</strong> situazione, un momento inerente<br />

al tema “In fiera con gli occhi<br />

dei bambini”. Il <strong>di</strong>segno, a tecnica<br />

libera (colori, foto, collage e<br />

quant’altro la fantasia vi suggerisce),<br />

dovrà essere incollato su un<br />

cartoncino (a anche su questo<br />

potete sbizzarrire la vostra fanta-<br />

Riservato ai ragazzi tra i sei e i <strong>di</strong>eci<br />

<strong>anni</strong> il tema “In fiera con gli occhi dei<br />

bimbi” da realizzare entro il 13 marzo<br />

L’idea è quella <strong>di</strong> coinvolgere tutti<br />

i bambini della Svizzera Italiana<br />

con un’età compresa tra i sei e<br />

i <strong>di</strong>eci <strong>anni</strong> (compresi), organizzando<br />

un concorso legato a questa<br />

tematica. Naturalmente con<br />

la collaborazione de“Il Caffé”...<br />

Insomma, con la semplicità e la<br />

spontaneità tipica dei ragazzi,<br />

lîmportante è rappresentare su<br />

sia). È importante, <strong>per</strong>ò, che<br />

sull’o<strong>per</strong>a d’arte vengano in<strong>di</strong>cati<br />

i dati completi dei ragazzi autori<br />

(nome e cognome, in<strong>di</strong>rizzo<br />

completo, età e numero <strong>di</strong> telefono).<br />

Tutti i lavori saranno esposti<br />

durante la fiera Espo Ticino,<br />

dal 18 al 28 marzo, e saranno valutati<br />

da <strong>una</strong> giuria ad hoc (ma<br />

anche dal pubblico, che potrà vo-<br />

COSA SI VINCE<br />

L’entrata <strong>per</strong> 4 <strong>per</strong>sone (<strong>due</strong> adulti<br />

e <strong>due</strong> bambini) al grande parco<br />

<strong>di</strong>vertimenti Europa Park<br />

COME SI VINCE<br />

Inviando un <strong>di</strong>segno entro il 13<br />

marzo all’ufficio <strong>di</strong> Espo Ticino Sa a<br />

Bellinzona, via Cattori 3<br />

tare, tramite il biglietto d’ingresso<br />

alla fiera). Gli inflessibili<br />

parametri <strong>per</strong> la valutazione saranno:<br />

fantasia, colpo d’occhio,<br />

originalità, impegno, elaborazione.<br />

Il termine <strong>di</strong> consegna dei lavori<br />

è fissato <strong>per</strong> sabato 13 marzo<br />

2010; entro questa data dovranno<br />

essere spe<strong>di</strong>ti oppure consegnati<br />

a: Ufficio <strong>di</strong> Espo Ticino SA, c/o<br />

Pa<strong>di</strong>glione Espocentro, Via G.<br />

Cattori 3, CP 1119, 6502 Bellinzona.<br />

Il primo premio consiste<br />

nell’entrata <strong>per</strong> 4 <strong>per</strong>sone (2<br />

adulti e 2 bambini) al parco <strong>di</strong>vertimenti<br />

Europa-Park. Il pacchetto<br />

comprende il <strong>per</strong>nottamento<br />

in un hotel quattro stelle<br />

(El Andaluz, Castillo Alcazar, Colosseo<br />

o Santa Isabel), drink <strong>di</strong><br />

benvenuto, ricca colazione dal<br />

buffet, biglietti d’entrata a Europa<br />

Park <strong>per</strong> <strong>due</strong> giorni, piatto <strong>di</strong><br />

frutta in camera e uso gratuito<br />

della sa<strong>una</strong> e della piscina.<br />

Con<strong>di</strong>zioni generali: i collaboratori de ‘Il Caffè’, delle società partner e le loro famiglie non possono partecipare. I vincitori saranno avvertiti <strong>per</strong>sonalmente. I premi non sono convertibili in denaro. Ogni ricorso alle vie legali è escluso. Partecipando ai concorsi ci autorizzate ad utilizzare i vostri dati a fini pubblicitari.<br />

Il denaro fa la felicità (N. 67), quando<br />

si ha al proprio fianco qualcuno <strong>di</strong> cui ci si<br />

può sempre fidare. Un partner capace <strong>di</strong><br />

offrire la soluzione <strong>di</strong> previdenza a esatta<br />

misura in<strong>di</strong>viduale <strong>per</strong> ogni fase <strong>di</strong> vita. Il<br />

consulente BancaStato vi attende con piacere<br />

<strong>per</strong> un colloquio <strong>per</strong>sonale.<br />

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6<br />

4


VIAGGIARE<br />

Pagina a cura <strong>di</strong><br />

AutoPostale Regione Ticino<br />

e Ferrovie Federali Svizzere<br />

Le belle città storiche nascoste tra le colline toscane<br />

Con Autopostale Ticino viaggio “nel tempo” tra Me<strong>di</strong>oevo e Rinascimento, da Siena a Firenze<br />

C<br />

on AutoPostale alla sco<strong>per</strong>ta della Toscana. È straor<strong>di</strong>nario<br />

il tour che tocca Firenze, Pisa, Siena,<br />

San Gimignano e altri centri <strong>di</strong> <strong>una</strong> delle regioni<br />

italiane più ricche <strong>di</strong> testimonianze storiche ed artistiche.<br />

Dopo la partenza dal Canton Ticino (e il pranzo libero),<br />

prima tappa a Pisa <strong>per</strong> la visita della città dove si trova<br />

la famosa torre pendente. Punto <strong>di</strong> riferimento obbligato,<br />

quin<strong>di</strong>, è piazza del Duomo, ribattezzata piazza dei Miracoli.<br />

Qui si ergono il Duomo, il Battistero, il Campanile<br />

(cioè la torre) e il Camposanto. Sebbene e<strong>di</strong>ficati in tempi<br />

successivi, i quattro e<strong>di</strong>fici presentano nell’omogeneità<br />

stilistica <strong>una</strong> mirabile unità architettonica. Ancora oggi<br />

non si sa con certezza chi fu a progettare la torre e ad<br />

iniziare i suoi lavori, attorno al 1173, che furono terminati<br />

solo <strong>due</strong> secoli più tar<strong>di</strong>, tra mille <strong>di</strong>fficoltà, grazie all’o<strong>per</strong>a<br />

<strong>di</strong> artisti come il Pisano. Oltre che alla sua pendenza,<br />

che la rende comunque unica nel panorama mon<strong>di</strong>ale,<br />

la Torre <strong>di</strong> Pisa deve la sua fama all’originalità e<br />

alla bellezza delle decorazioni, uniche al mondo. È cinta<br />

in basso da arcate e ha <strong>una</strong> scala a spirale <strong>di</strong> 294 gra<strong>di</strong>ni<br />

che sale fino alla sommità (54 metri) da cui Galileo<br />

compì gli es<strong>per</strong>imenti sulla gravità. Oltre alla torre e al<br />

complesso monumentale <strong>di</strong> piazza dei Miracoli è interessante<br />

la visita del Museo dell’O<strong>per</strong>a del Duomo che raccoglie<br />

le o<strong>per</strong>e provenienti dagli e<strong>di</strong>fici monumentali del<br />

Campo dei Miracoli. Al suo interno molti lavori <strong>di</strong> grande<br />

importanza, tra cui al pianterreno il Cristo deposto, statue<br />

della facciata del Duomo, alcuni busti capolavori <strong>di</strong><br />

Nicola e Giov<strong>anni</strong> Pisano, il Crocifisso e Madonna col<br />

Bambino in avorio del Pisano.<br />

Da Pisa la comitiva prosegue <strong>per</strong> Firenze con cena e <strong>per</strong>nottamento<br />

in un albergo della zona. La seconda giornata<br />

è de<strong>di</strong>cata <strong>per</strong> intero alla visita <strong>di</strong> Firenze, culla del Rinascimento<br />

e dell’arte italiana. Tra le innumerevoli attrattive<br />

se ne possono citare alcune: la centralissima piazza<br />

della Signoria, cuore della città antica, su cui si affacciano<br />

i più importanti palazzi della città, come Palazzo Vecchio,<br />

oggi sede degli uffici del comune ed un tempo residenza<br />

dei Me<strong>di</strong>ci; la Galleria degli Uffizi, uno dei più celebri<br />

musei al mondo <strong>per</strong> importanza e consistenza delle<br />

collezioni (Michelangelo,<br />

Botticelli, Leonardo, Raffa-<br />

ello, Caravaggio), che è<br />

ospitata in un palazzo<br />

cinquecentesco eretto <strong>per</strong><br />

volere <strong>di</strong> Cosimo I de me<strong>di</strong>ci<br />

da Giorgio Vasari,<br />

pittore ed architetto <strong>di</strong><br />

Corte. Una citazione particolare<br />

merita il Duomo,<br />

eretto a partire dal 1296<br />

e concluso nel XV secolo<br />

Informazioni e prenotazioni<br />

AutoPostale Svizzera SA<br />

Regione Ticino<br />

Viaggi e Vacanze<br />

6501 Bellinzona<br />

Tel. +41 (0)58 448 36 36<br />

Fax +41 (0)58 667 34 45<br />

www.autopostale.ch<br />

con la realizzazione dell’ar<strong>di</strong>ta cupola ad o<strong>per</strong>a <strong>di</strong> Filippo<br />

Brunelleschi, che conserva al suo interno preziose<br />

o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> artisti quali Andrea del Castagno, Luca della<br />

Robbia, Donatello, Paolo Uccello e dei fratelli Zuccari.<br />

Accanto al Duomo c’è il Battistero <strong>di</strong> san Giov<strong>anni</strong> che riprende<br />

nelle forme la vicina Basilica <strong>di</strong> santa Maria del<br />

Fiore, che conserva al suo interno il celebre affresco con<br />

il Giu<strong>di</strong>zio Universale <strong>di</strong> Buffalmacco, da cui Michelangelo<br />

prese spunto <strong>per</strong> eseguire la decorazione della Cappella<br />

Sistina in Vaticano, ed è famoso <strong>per</strong> la cosiddetta<br />

Porta del Para<strong>di</strong>so, eseguita da Lorenzo Ghilberti nel XV<br />

secolo con storie del Vecchio e Nuovo Testamento. La visita,<br />

poi, non può <strong>di</strong>menticare Ponte Vecchio, il più antico<br />

ponte <strong>di</strong> Firenze e l’unico risparmiato dai tedeschi du-<br />

POMPIERI VOLONTARI<br />

CERCASI<br />

Per completare il proprio organico il<br />

Corpo Civici Pompieri Biasca cerca<br />

pompieri volontari<br />

<strong>per</strong> le sezioni urbane<br />

e <strong>di</strong> montagna<br />

<strong>una</strong> serata informativa è prevista <strong>per</strong><br />

mercoledì 24 febbraio 2010 alle ore 20.00<br />

presso la sede del Corpo Civici Pompieri Biasca,<br />

a Pollegio<br />

Requisiti:<br />

- età compresa tra i 18 e i 35 <strong>anni</strong>;<br />

- idoneità fisica;<br />

- stabile residenza in un comune del comprensorio<br />

d'intervento (Riviera, bassa Leventina e bassa Blenio)<br />

Ulteriori informazioni possono essere chieste<br />

telefonicamente al numero 079 223 90 21 (orari ufficio)<br />

oppure inviando un messaggio e-mail all'in<strong>di</strong>rizzo<br />

militi@pompieribiasca.ch<br />

rante la Seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale, che oggi ospita numerosi<br />

negozi <strong>di</strong> oreficeria e da dove è possibile ammirare<br />

uno dei paesaggi più belli e romantici <strong>di</strong> tutta la città.<br />

Tra tanti luoghi incantevoli, un posto <strong>di</strong> primo piano lo<br />

merita infine la basilica <strong>di</strong> San Miniato al Monte. Di stile<br />

Il Programma<br />

FIRENZE, PISA,<br />

SIENA,<br />

SAN GIMIGNANO<br />

8 - 11 APRILE 2010<br />

romanico, la sua facciata è uno dei capolavori dell’architettura<br />

fiorentina, ispirata a un classicismo solido e geometrico<br />

ripreso dalle tarsie marmoree degli e<strong>di</strong>fici monumentali<br />

romani. La sua costruzione venne iniziata nell'XI<br />

secolo.<br />

Prezzo: Fr: 795 <strong>per</strong> <strong>per</strong>sona<br />

in camera doppia<br />

Giovedì 8 aprile partenza<br />

06.00 Biasca Ffs<br />

06.00 Locarno Ffs<br />

06.30 Bellinzona Ffs<br />

07.00 Lugano Ffs (lato buffet)<br />

07.30 Mendrisio Ffs<br />

07.40 Chiasso Ffs<br />

Arrivo a Pisa con breve visita<br />

guidata del centro,<br />

proseguimento <strong>per</strong> Firenze.<br />

2° giorno<br />

Giornata de<strong>di</strong>cata<br />

alla visita guidata <strong>di</strong> Firenze,<br />

pranzo libero<br />

3° giorno<br />

Partenza <strong>per</strong> San Gimignano<br />

e visita guidata della città.<br />

Proseguimento <strong>per</strong> Siena<br />

e visita guidata del centro.<br />

4° giorno<br />

Partenza <strong>per</strong> Torre del Lago,<br />

pranzo libero, proseguimento<br />

<strong>per</strong> Lucca con visita del centro<br />

storico. Rientro in Ticino in<br />

serata.<br />

LA VIOLENZA<br />

È SEGNO DI DEBOLEZZA<br />

PAOLO MENEGUZZI, CANTANTE<br />

L’inserzione é offerta dal settimanale il Caffè della domenica<br />

Il terzo giorno si va alla sco<strong>per</strong>ta <strong>di</strong> San Gimignano, città<br />

unica nel suo genere <strong>per</strong> la presenza ai tempi <strong>di</strong> 72 torri<br />

<strong>di</strong> cui solamente 14 tuttora esistenti. La proliferazione delle<br />

torri era simbolo <strong>di</strong> ricchezza, fasto e potere che le<br />

gran<strong>di</strong> famiglie <strong>di</strong> mercanti ostentavano <strong>per</strong> affermare la<br />

propria identità. Tutta la città è <strong>di</strong> incantevole bellezza<br />

ed il centro storico è stato <strong>di</strong>chiarato patrimonio dell’umanità<br />

dall’Unesco. Per apprezzare la bellezza <strong>di</strong> questo<br />

luogo è sufficiente passeggiare nel <strong>per</strong>imetro citta<strong>di</strong>no,<br />

dove sembra <strong>di</strong> aver fatto un balzo in<strong>di</strong>etro nel tempo.<br />

Caratteristiche sono le vie e le scalinate, da non <strong>di</strong>menticare<br />

le piazze <strong>di</strong> impronta me<strong>di</strong>evale. Tra le chiese da<br />

vedere ci sono quelle <strong>di</strong> San Pietro, San Bartolo, San Jacopo,<br />

la Collegiata <strong>di</strong> Santa Maria Assunta e Sant’Agostino,<br />

con affreschi <strong>di</strong> Benozzo Cozzoli. Interessanti i musei<br />

<strong>di</strong> Arte Sacra, Etrusco e la Pinacoteca. Pranzo in un<br />

ristorante caratteristico <strong>di</strong> San Gimignano e proseguimento,<br />

nel pomeriggio, <strong>per</strong> Siena.<br />

Siena presenta l’emozionante piazza del<br />

Campo dove si svolge il palio. In origine era<br />

un grande prato, da qui il nome “campo”,<br />

<strong>di</strong> forma semicircolare, occupa uno spazio<br />

capace <strong>di</strong> trasformare la naturale irregolarità<br />

del terreno in un capolavoro <strong>di</strong> armonia<br />

ed eleganza. La pavimentazione del Campo<br />

presenta i particolari mattoni a “coltello”.<br />

Sulla piazza si affacciano la Fonte Gaia e<br />

numerosi palazzi nobiliari, tra cui la Torre<br />

del Mangia, sede del municipio.<br />

Il quarto giorno la comitiva si sposta a Torre<br />

del Lago dove visse Giacomo Puccini. Si tratta<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> frazione <strong>di</strong> Viareggio (provincia <strong>di</strong><br />

Lucca) con circa 11mila abitanti. Il suo nome<br />

ha origine dalla presenza <strong>di</strong> <strong>una</strong> torre che<br />

nel XV-XVI secolo sorgeva sul vicino lago <strong>di</strong><br />

Massacciucoli (chiamata prima Torre Guinigi<br />

e poi Torre del Turco).<br />

Al nome originario nel 1938 fu aggiunto<br />

quello <strong>di</strong> Puccini <strong>per</strong> rendere onore al grande<br />

compositore che qui visse e compose<br />

molte delle sue celeberrime o<strong>per</strong>e liriche. La<br />

sua residenza, Villa Puccini, sorge sul belvedere<br />

del lago ed ospita la tomba del compositore.<br />

La villa è visitabile ed è meta <strong>di</strong> turisti<br />

ed appassionati provenienti da tutto il mondo<br />

che qui possono ritrovare gli arre<strong>di</strong> intatti<br />

e il pianoforte che <strong>per</strong> primo suonò le armonie<br />

sublimi del compositore. Il pranzo è libero,<br />

subito dopo è in programma la partenza<br />

alla volta <strong>di</strong> Lucca in cui il Duomo merita <strong>di</strong><br />

essere visto. De<strong>di</strong>cato a San Martino, fu<br />

eretto in forme romaniche tra l’XI e il XIII secolo.<br />

La facciata romanica è o<strong>per</strong>a <strong>di</strong> Guidetto<br />

da Como comprende inoltre bellissime<br />

decorazioni <strong>di</strong> Nicola Pisano. All’interno è<br />

<strong>di</strong> forme gotiche con un importante pulpito<br />

<strong>di</strong> Matteo Civitali (1489). La piazza <strong>di</strong> San<br />

Michele è il pittoresco centro della vita citta<strong>di</strong>na,<br />

occupata in gran parte dalla chiesa <strong>di</strong> San Michele<br />

al Foro, bellissimo esempio <strong>di</strong> architettura pisano - lucchese.<br />

Da notare al suo interno, la terracotta smaltata <strong>di</strong> Andrea<br />

della Robbia e la bella tavola con 4 Santi <strong>di</strong> Filippino<br />

Lippi. Al termine della visita guidata <strong>di</strong> Lucca, inizia il<br />

viaggio <strong>di</strong> ritorno verso il Ticino dopo l’in<strong>di</strong>menticabile<br />

tour alla sco<strong>per</strong>ta delle città principali della Toscana.<br />

Cedesi ad Ascona,<br />

in zona <strong>di</strong> forte passaggio,<br />

laboratorio-negozio<br />

alimentare con parcheggi.<br />

Interessati chiamare<br />

079 236 63 94<br />

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a Lugano-Massagno,<br />

vicino autostrada.<br />

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ANTONINO MICHIENZI<br />

Nel mondo sono oltre<br />

120 milioni le<br />

<strong>per</strong>sone affette da<br />

depressione. Cifra<br />

che fa saltare la patologia<br />

al secondo<br />

posto tra le cause <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità. Tuttavia,<br />

soltanto il 25 <strong>per</strong> cento dei<br />

malati ha accesso ai farmaci e, anche<br />

tra quelli che possono giovarsi<br />

dei migliori trattamenti <strong>di</strong>sponibili,<br />

il 30 <strong>per</strong> cento non risponde adeguatamente<br />

(o affatto) alla terapia.<br />

Proprio <strong>per</strong> queste <strong>per</strong>sone, la stimolazione<br />

cerebrale profonda,<br />

cioè <strong>una</strong> forma <strong>di</strong> stimolazione<br />

elettrica mirata a specifiche aree<br />

del cervello attraverso l’impianto<br />

<strong>di</strong> elettro<strong>di</strong>, è <strong>di</strong>ventata un’opzione<br />

terapeutica su cui la ricerca<br />

ha da tempo puntato. Fin dal 2005<br />

la Food and Drug Administration,<br />

l’ente americano che vigila sui farmaci<br />

e i <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci, ha approvato<br />

l’uso del “pacemaker cerebrale”<br />

in tutti quei pazienti che<br />

non hanno risposto ad almeno tre<br />

cicli <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cinali. Nonostante ciò,<br />

resta a<strong>per</strong>to il <strong>di</strong>battito su quale<br />

debba essere la zona esatta da sti-<br />

molare nel groviglio<br />

<strong>di</strong> aree e<br />

c o n n e s s i o n i<br />

del cervello.<br />

Finora, i ricercatori<br />

avevano<br />

focalizzato la<br />

loro attenzione<br />

e gli impulsi del<br />

<strong>di</strong>spositivo su<br />

zone che si<br />

pensava fos-<br />

sero<strong>di</strong>retta- mente connesse con umore depresso,<br />

ora, <strong>per</strong>ò, uno stu<strong>di</strong>o pubblicato<br />

sulla rivista Biological Psychiatry<br />

ipotizza <strong>una</strong> nuova strada:<br />

andare a stimolare non le zone che<br />

fanno star male, ma quelle che<br />

non <strong>per</strong>mettono <strong>di</strong> star bene. L’incapacità<br />

<strong>di</strong> provare piacere è infatti<br />

uno dei sintomi che le <strong>per</strong>sone<br />

depresse s<strong>per</strong>imentano. Perciò<br />

l’area identificata è il nucleus<br />

accumbens, <strong>una</strong> porzione <strong>di</strong> cervello<br />

grande come <strong>una</strong> nocciola<br />

implicata nei meccanismi <strong>di</strong> ricompensa<br />

e motivazione e nell’elaborazione<br />

delle sensazioni <strong>di</strong><br />

piacere.<br />

SESSO E AMORE <strong>di</strong> LINDA ROSSI,<br />

psicoterapeuta e sessuologa<br />

Quarant’<strong>anni</strong> io, 37 mio marito. Abbiamo<br />

un problema serio. Mio marito ha uno<br />

scarso desiderio sessuale. Infatti a volte<br />

non lo prova nemmeno<br />

<strong>una</strong> volta al mese. Ci<br />

sono voluti quasi <strong>di</strong>eci<br />

<strong>anni</strong> affinché riuscisse<br />

a riconoscere questa<br />

<strong>di</strong>fficoltà. Però lui si<br />

considera impotente.<br />

Tengo a precisare che<br />

dal momento in cui<br />

viene stimolato non ci<br />

sono ostacoli all’erezione.<br />

Visto che ha finalmente<br />

riconosciuto<br />

il suo problema, le<br />

chiedo a che tipo <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>co si deve rivolgere <strong>per</strong> in<strong>di</strong>viduarne la<br />

causa, tenuto conto del tempo che gli ci è voluto<br />

<strong>per</strong> ammetterlo.<br />

SALUTE E BENESSERE<br />

Una sorta <strong>di</strong> pacemaker rilascia scariche in <strong>una</strong> zona della testa.<br />

E potrebbe essere la soluzione <strong>per</strong> i chi non reagisce ai farmaci<br />

Con <strong>una</strong> scossa elettrica<br />

si spazza via la depressione<br />

I ricercatori del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong><br />

psichiatria e psicoterapia dell’ospedale<br />

universitario <strong>di</strong> Bonn<br />

hanno sottoposto dunque a stimolazione<br />

cerebrale profonda <strong>di</strong>eci<br />

pazienti con depressione severa<br />

che durasse da molto tempo e che<br />

non avevano risposto a <strong>di</strong>versi altri<br />

trattamenti antidepressivi (farmaci,<br />

psicoterapia e trattamento<br />

elettroconvulsivo).<br />

A un anno <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dall’impianto<br />

del “pacemaker”, l’intuizione<br />

dei ricercatori sembra essersi<br />

<strong>di</strong>mostrata corretta: in tutti i<br />

casi è stato registrato un qualche<br />

miglioramento nella sintomatolo-<br />

gia e nella metà dei pazienti questo<br />

miglioramento è stato sostanzioso.<br />

Il che non è poco considerando<br />

che fino ad allora non avevano<br />

tratto giovamento da nes-<br />

I pazienti hanno avuto <strong>una</strong><br />

riduzione nei tassi <strong>di</strong> ansia con<br />

pochissimi effetti collaterali<br />

s<strong>una</strong> terapia. Inoltre, i pazienti<br />

hanno evidenziato <strong>una</strong> riduzione<br />

nei tassi <strong>di</strong> ansia e subito pochissimi<br />

effetti collaterali. Soprattutto,<br />

nessuno <strong>di</strong> loro ha subito d<strong>anni</strong><br />

alle funzioni cerebrali. “È interes-<br />

La lettera<br />

Mio marito si “accende” <strong>di</strong> rado<br />

La risposta<br />

e soltanto se viene stimolato Trovo eccezionale la sua immensa<br />

pazienza <strong>di</strong> fronte a un marito<br />

con così scarso desiderio sessuale<br />

nei suoi confronti. Per le donne il<br />

non sentirsi sessualmente desiderate è<br />

<strong>una</strong> grande frustrazione <strong>per</strong>ché offende<br />

il loro sentirsi donna.<br />

Nell’uomo, un desiderio sessuale carente<br />

ma con la capacità <strong>di</strong> raggiungere<br />

un’erezione, non porta a parlare <strong>di</strong> impotenza.<br />

Questa riguarda colui che<br />

non è (o non è più) fisicamente in<br />

grado <strong>di</strong> ottenere un’erezione senza<br />

l’ausilio <strong>di</strong> me<strong>di</strong>camenti o oggetti appositi.<br />

Lei sostiene che l’erezione appare<br />

se suo marito viene stimolato. Sarebbe<br />

utile sa<strong>per</strong>e in quale modo tale<br />

stimolazione avviene. In ogni modo la<br />

rendo attenta, se fosse il caso, <strong>di</strong> non ricorrere<br />

a quella manuale praticata <strong>di</strong>rettamente<br />

sul pene. Questa infatti abitua<br />

l’uomo a cercare l’erezione in<br />

modo volontario piuttosto che ricorrere<br />

alle fonti eccitatorie, costituite dai<br />

sante notare che i pazienti dello<br />

stu<strong>di</strong>o non si sentono stimolati o<br />

euforici, ma appaiono semplicemente<br />

meno depressi man mano<br />

che aumenta la loro capacità <strong>di</strong><br />

provare piacere”, ha commentato il<br />

<strong>di</strong>rettore della rivista, John Krystal.<br />

Tuttavia, smorzato il primo entusiasmo,<br />

sono gli stessi ricercatori a<br />

suggerire cautela: le <strong>di</strong>eci <strong>per</strong>sone<br />

oggetto dello stu<strong>di</strong>o sono troppo<br />

poche <strong>per</strong> trarre conclusioni sull’efficacia<br />

della tecnica. E dato che<br />

questa impone al paziente <strong>di</strong> sottoporsi<br />

a un <strong>per</strong>icoloso intervento<br />

chirurgico, meglio andare con i<br />

pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> piombo.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o La sco<strong>per</strong>ta<br />

Occhio allo stress! Rovina il cervello Over 70? La pancetta è ok!<br />

IN TEMPI <strong>di</strong> crisi e <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nari<br />

fino a tarda notte, meglio<br />

starci attenti.<br />

Era già noto che situazioni <strong>di</strong><br />

stress severo e cronico (come<br />

quelle connesse alla depressione)<br />

potessero essere associate<br />

a <strong>una</strong> riduzione del volume <strong>di</strong> alcune<br />

zone del cervello, come l’ippocampo,<br />

zona connessa con la<br />

formazione della memoria.<br />

Ora, uno stu<strong>di</strong>o pubblicato su<br />

Biological Psychiatry associa<br />

questo fenomeno anche all’insonnia<br />

cronica. Lo stu<strong>di</strong>o, condotto<br />

su 24 soggetti affetti da insonnia<br />

confrontati con 13 <strong>per</strong>sone<br />

sane, ha inoltre evidenziato<br />

che la severità del problema è<br />

strettamente connessa alla gravità<br />

dell’insonnia.<br />

Intanto, a ulteriore <strong>di</strong>mostrazione<br />

<strong>di</strong> quanto sia sensibile il<br />

nostro cervello, un’altra ricerca,<br />

questa volta pubblicata su Sleep,<br />

mostra il nesso tra <strong>una</strong> qualche<br />

forma <strong>di</strong> apnea ostruttiva e la riduzione<br />

del volume della corteccia<br />

cerebrale. In tal caso <strong>per</strong>ò non<br />

è il volume a ridursi, ma la concentrazione<br />

della materia grigia:<br />

in pratica la <strong>per</strong><strong>di</strong>ta <strong>di</strong> neuroni<br />

viene compensata da un aumento<br />

del flusso sanguigno <strong>per</strong><br />

sop<strong>per</strong>ire alla carenza <strong>di</strong> ossigeno<br />

conseguente alle apnee.<br />

SEMBRA incre<strong>di</strong>bile, ma secondo uno stu<strong>di</strong>o condotto<br />

su oltre 9 mila australiani, su<strong>per</strong>ati i 70 <strong>anni</strong>, essere<br />

in sovrappeso non è un male. Anzi, è un vantaggio:<br />

il rischio <strong>di</strong> morire nei 10 <strong>anni</strong> successivi, infatti,<br />

<strong>per</strong> chi ha qualche chilo in più si riduce del 13 <strong>per</strong><br />

cento rispetto ai “normopeso”.<br />

Una bella novità, se si considerano gli sforzi che i me<strong>di</strong>ci<br />

fanno da <strong>anni</strong> <strong>per</strong> far <strong>per</strong>dere peso ai loro pazienti.<br />

“La pressione a incoraggiare a <strong>per</strong>dere peso le <strong>per</strong>sone<br />

anziane apparentemente in sovrappeso sta aumentando,<br />

quin<strong>di</strong> l’obiettivo del nostro stu<strong>di</strong>o era cercare<br />

<strong>di</strong> capire a quale livello <strong>di</strong> In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> massa corporea<br />

fosse associata la più bassa mortalità”, ha commentato<br />

Leon Flicker, primo firmatario dello stu<strong>di</strong>o<br />

pubblicato sul Journal of The American Geriatrics Society.<br />

“I risultati della ricerca, <strong>per</strong>ò, ci fanno capire che<br />

le soglie <strong>per</strong> sovrappeso e obesità attualmente in uso<br />

sono troppo restrittive <strong>per</strong> gli anziani”, ha concluso.<br />

E-mail:<br />

linda.rossi@bluewin.ch<br />

canali sensoriali e l’immaginario sotto<br />

varie forme, che la fanno scattare e<br />

mantenersi. Considerando ora il <strong>di</strong>sturbo<br />

da lei menzionato, la causa, o le<br />

cause, si situerebbero più probabilmente<br />

sul piano psicologico.<br />

La prima causa alla quale penso potrebbe<br />

riguardare l’attrazione che suo<br />

marito prova verso <strong>di</strong> lei sul piano prettamente<br />

sessuale. Lei ha l’impressione<br />

<strong>di</strong> entrare, o <strong>di</strong> rientrare ancora, nei<br />

suoi co<strong>di</strong>ci d’attrazione sessuale? Si<br />

chieda se nella prima fase della vostra<br />

storia lui manifestava desiderio erotico<br />

nei suoi confronti? Nel frattempo lei è<br />

cambiata molto dal punto <strong>di</strong> vista fisico?<br />

Potrebbe anche trattarsi <strong>di</strong> <strong>una</strong> carenza<br />

nel sentimento identitario. In questa<br />

<strong>di</strong>mensione troviamo <strong>una</strong> <strong>per</strong>cezione<br />

assai debole <strong>di</strong> sé in quanto uomo. Tale<br />

fenomeno può essere legato a un<br />

istinto maschile basso o assente <strong>per</strong>ché<br />

represso e/o non sviluppato. Nella sto-<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

39<br />

I NOSTRI FIGLI<br />

<strong>di</strong> MONICA PIFFARETTI<br />

Lo scatolone<br />

con i costumi<br />

<strong>di</strong> carnevale<br />

Non sono un’appassionata<br />

<strong>di</strong> carnevale, anche <strong>per</strong>ché<br />

coincide con quella fase<br />

dell’inverno dove hai voglia <strong>di</strong><br />

chiudere con la stagione fredda, i<br />

suoi cappotti, i suoi guanti, berretti,<br />

raffeddori, influenze. Personalmente,<br />

dopo febbraio, passerei<br />

subito a luglio e ad almeno 28<br />

gra<strong>di</strong>. Ma, ormai, come ogni<br />

anno, mi rassegno, costretta anche<br />

dalla gioia incontenibile dei<br />

miei tre rampolli che invece adorano<br />

il momento, ad assistere a<br />

cortei, sfilate e suonate rompitimpani.<br />

“Mamma, ci siamo al Rabadan?”<br />

mi hanno chiesto s<strong>per</strong>anzosi.<br />

Io mi sono già sentita addosso<br />

il freddo nelle ossa e il pigia-pigia<br />

al <strong>di</strong>scorso del sindaco<br />

dello scorso anno e <strong>di</strong> quello precedente,<br />

ma mi lascio contagiare<br />

dall’entusiasmo e rispondo: “Sì<br />

certo: non lo manchiamo! Giove<strong>di</strong><br />

sera e anche domenica e poi<br />

vi vedrò anche al corteo dei bambini.<br />

Fantastico”. Da settimane in<br />

casa (in sala precisamente) è<br />

comparso uno scatolone che contiente<br />

tutta <strong>una</strong> serie <strong>di</strong> travesti-<br />

“Mamma, an<strong>di</strong>amo al<br />

Rabadan?” , hanno chiesto<br />

in coro i miei tre pargoli<br />

menti e ogni tanto la sera gira <strong>per</strong><br />

casa qualche mostro, qualche soldato<br />

romano, cow-boy, poliziotto<br />

lon<strong>di</strong>nese, che fa le prove generali<br />

delle varie uscite. Appena smontato<br />

l’albero <strong>di</strong> Natale e il presepe<br />

il vuoto è stato colmato. Mia figlia<br />

maggiore invece non lascia nulla<br />

al caso (e a quanto c’è nello scatolone):<br />

i travestimenti sono concordati<br />

con le amiche e, se le proponi<br />

<strong>di</strong> metterti qualcosa <strong>di</strong> vecchio<br />

e <strong>di</strong> rovinato <strong>di</strong> tuo o <strong>di</strong> suo<br />

padre, ti guarda come se <strong>di</strong>cessi<br />

<strong>una</strong> bestemmia e non avessi proprio<br />

capito niente: anche il carnevale<br />

vuole il suo look. Il fascino<br />

esercitato dal travestimento sui<br />

ragazzini è comunque enorme.<br />

Essere qualcun’altro e anche poter<br />

uscire <strong>di</strong> casa così e mostrarsi<br />

ai propri amici è un gioco che li<br />

sod<strong>di</strong>sfa e <strong>di</strong>verte enormemente.<br />

Oggi sono un bambino e/o <strong>una</strong><br />

bambina: domani sarò… poliziotto,<br />

cavaliere, pompiere, fata,<br />

fattucchiera, fantasma, Pippi Calzelunghe.<br />

Una paro<strong>di</strong>a della vita<br />

stessa: anche se a carnevale posso<br />

scegliere e poi, se sono stufo e<br />

non mi piace più, posso tornare<br />

in<strong>di</strong>etro, cambiare maschera e ricominciare.<br />

Nella vita un<br />

po’meno.<br />

Posta:<br />

Linda Rossi – Il Caffè – Via Luini 19 - 6600 Locarno<br />

Indagate a fondo la vostra situazione intima<br />

ria <strong>di</strong> questi uomini si possono trovare<br />

padri assenti o mentalmente lontani<br />

dal mondo del ragazzino in crescita. Si<br />

possono anche incontrare uomini che<br />

nell’infanzia si sono confrontati a un<br />

padre violento nei confronti <strong>di</strong> moglie<br />

e/o figli. In questo caso il bambino che<br />

lui era ha confuso istinto virile con aggressività<br />

<strong>di</strong>struttiva. Così colui che doveva<br />

rappresentare il modello maschile<br />

<strong>di</strong> riferimento, si è avverato qualcuno<br />

a cui non doveva assolutamente<br />

assomigliare. In quest’ultimo caso il ragazzo<br />

<strong>di</strong>ventato adulto ha interiorizzato<br />

<strong>una</strong> rappresentazione dell’istinto<br />

virile come qualcosa <strong>di</strong> violento nei<br />

confronti della donna e quin<strong>di</strong> da evitare.<br />

Infine, visto che non sembrano esserci<br />

dubbi sul piano organico, non le<br />

suggerirò l’urologo.<br />

Se questo passo potesse <strong>per</strong>ò risultare<br />

<strong>una</strong> porta d’entrata <strong>per</strong> ricorrere all’aiuto<br />

del sessuologo, allora sarebbe<br />

da prendere in considerazione.


@ www.za<strong>di</strong>g.it<br />

www.sessuologia-clinicadoc.it<br />

ANTONINO MICHIENZI<br />

Nel mondo sono oltre<br />

120 milioni le<br />

<strong>per</strong>sone affette da<br />

depressione. Cifra<br />

che fa saltare la patologia<br />

al secondo<br />

posto tra le cause <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità. Tuttavia,<br />

soltanto il 25 <strong>per</strong> cento dei<br />

malati ha accesso ai farmaci e, anche<br />

tra quelli che possono giovarsi<br />

dei migliori trattamenti <strong>di</strong>sponibili,<br />

il 30 <strong>per</strong> cento non risponde adeguatamente<br />

(o affatto) alla terapia.<br />

Proprio <strong>per</strong> queste <strong>per</strong>sone, la stimolazione<br />

cerebrale profonda,<br />

cioè <strong>una</strong> forma <strong>di</strong> stimolazione<br />

elettrica mirata a specifiche aree<br />

del cervello attraverso l’impianto<br />

<strong>di</strong> elettro<strong>di</strong>, è <strong>di</strong>ventata un’opzione<br />

terapeutica su cui la ricerca<br />

ha da tempo puntato. Fin dal 2005<br />

la Food and Drug Administration,<br />

l’ente americano che vigila sui farmaci<br />

e i <strong>di</strong>spositivi me<strong>di</strong>ci, ha approvato<br />

l’uso del “pacemaker cerebrale”<br />

in tutti quei pazienti che<br />

non hanno risposto ad almeno tre<br />

cicli <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cinali. Nonostante ciò,<br />

resta a<strong>per</strong>to il <strong>di</strong>battito su quale<br />

debba essere la zona esatta da sti-<br />

molare nel groviglio<br />

<strong>di</strong> aree e<br />

c o n n e s s i o n i<br />

del cervello.<br />

Finora, i ricercatori<br />

avevano<br />

focalizzato la<br />

loro attenzione<br />

e gli impulsi del<br />

<strong>di</strong>spositivo su<br />

zone che si<br />

pensava fos-<br />

sero<strong>di</strong>retta- mente connesse con umore depresso,<br />

ora, <strong>per</strong>ò, uno stu<strong>di</strong>o pubblicato<br />

sulla rivista Biological Psychiatry<br />

ipotizza <strong>una</strong> nuova strada:<br />

andare a stimolare non le zone che<br />

fanno star male, ma quelle che<br />

non <strong>per</strong>mettono <strong>di</strong> star bene. L’incapacità<br />

<strong>di</strong> provare piacere è infatti<br />

uno dei sintomi che le <strong>per</strong>sone<br />

depresse s<strong>per</strong>imentano. Perciò<br />

l’area identificata è il nucleus<br />

accumbens, <strong>una</strong> porzione <strong>di</strong> cervello<br />

grande come <strong>una</strong> nocciola<br />

implicata nei meccanismi <strong>di</strong> ricompensa<br />

e motivazione e nell’elaborazione<br />

delle sensazioni <strong>di</strong><br />

piacere.<br />

SESSO E AMORE <strong>di</strong> LINDA ROSSI,<br />

psicoterapeuta e sessuologa<br />

Quarant’<strong>anni</strong> io, 37 mio marito. Abbiamo<br />

un problema serio. Mio marito ha uno<br />

scarso desiderio sessuale. Infatti a volte<br />

non lo prova nemmeno<br />

<strong>una</strong> volta al mese. Ci<br />

sono voluti quasi <strong>di</strong>eci<br />

<strong>anni</strong> affinché riuscisse<br />

a riconoscere questa<br />

<strong>di</strong>fficoltà. Però lui si<br />

considera impotente.<br />

Tengo a precisare che<br />

dal momento in cui<br />

viene stimolato non ci<br />

sono ostacoli all’erezione.<br />

Visto che ha finalmente<br />

riconosciuto<br />

il suo problema, le<br />

chiedo a che tipo <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>co si deve rivolgere <strong>per</strong> in<strong>di</strong>viduarne la<br />

causa, tenuto conto del tempo che gli ci è voluto<br />

<strong>per</strong> ammetterlo.<br />

SALUTE E BENESSERE<br />

Una sorta <strong>di</strong> pacemaker rilascia scariche in <strong>una</strong> zona della testa.<br />

E potrebbe essere la soluzione <strong>per</strong> i chi non reagisce ai farmaci<br />

Con <strong>una</strong> scossa elettrica<br />

si spazza via la depressione<br />

I ricercatori del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong><br />

psichiatria e psicoterapia dell’ospedale<br />

universitario <strong>di</strong> Bonn<br />

hanno sottoposto dunque a stimolazione<br />

cerebrale profonda <strong>di</strong>eci<br />

pazienti con depressione severa<br />

che durasse da molto tempo e che<br />

non avevano risposto a <strong>di</strong>versi altri<br />

trattamenti antidepressivi (farmaci,<br />

psicoterapia e trattamento<br />

elettroconvulsivo).<br />

A un anno <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dall’impianto<br />

del “pacemaker”, l’intuizione<br />

dei ricercatori sembra essersi<br />

<strong>di</strong>mostrata corretta: in tutti i<br />

casi è stato registrato un qualche<br />

miglioramento nella sintomatolo-<br />

gia e nella metà dei pazienti questo<br />

miglioramento è stato sostanzioso.<br />

Il che non è poco considerando<br />

che fino ad allora non avevano<br />

tratto giovamento da nes-<br />

I pazienti hanno avuto <strong>una</strong><br />

riduzione nei tassi <strong>di</strong> ansia con<br />

pochissimi effetti collaterali<br />

s<strong>una</strong> terapia. Inoltre, i pazienti<br />

hanno evidenziato <strong>una</strong> riduzione<br />

nei tassi <strong>di</strong> ansia e subito pochissimi<br />

effetti collaterali. Soprattutto,<br />

nessuno <strong>di</strong> loro ha subito d<strong>anni</strong><br />

alle funzioni cerebrali. “È interes-<br />

La lettera<br />

Mio marito si “accende” <strong>di</strong> rado<br />

La risposta<br />

e soltanto se viene stimolato Trovo eccezionale la sua immensa<br />

pazienza <strong>di</strong> fronte a un marito<br />

con così scarso desiderio sessuale<br />

nei suoi confronti. Per le donne il<br />

non sentirsi sessualmente desiderate è<br />

<strong>una</strong> grande frustrazione <strong>per</strong>ché offende<br />

il loro sentirsi donna.<br />

Nell’uomo, un desiderio sessuale carente<br />

ma con la capacità <strong>di</strong> raggiungere<br />

un’erezione, non porta a parlare <strong>di</strong> impotenza.<br />

Questa riguarda colui che<br />

non è (o non è più) fisicamente in<br />

grado <strong>di</strong> ottenere un’erezione senza<br />

l’ausilio <strong>di</strong> me<strong>di</strong>camenti o oggetti appositi.<br />

Lei sostiene che l’erezione appare<br />

se suo marito viene stimolato. Sarebbe<br />

utile sa<strong>per</strong>e in quale modo tale<br />

stimolazione avviene. In ogni modo la<br />

rendo attenta, se fosse il caso, <strong>di</strong> non ricorrere<br />

a quella manuale praticata <strong>di</strong>rettamente<br />

sul pene. Questa infatti abitua<br />

l’uomo a cercare l’erezione in<br />

modo volontario piuttosto che ricorrere<br />

alle fonti eccitatorie, costituite dai<br />

sante notare che i pazienti dello<br />

stu<strong>di</strong>o non si sentono stimolati o<br />

euforici, ma appaiono semplicemente<br />

meno depressi man mano<br />

che aumenta la loro capacità <strong>di</strong><br />

provare piacere”, ha commentato il<br />

<strong>di</strong>rettore della rivista, John Krystal.<br />

Tuttavia, smorzato il primo entusiasmo,<br />

sono gli stessi ricercatori a<br />

suggerire cautela: le <strong>di</strong>eci <strong>per</strong>sone<br />

oggetto dello stu<strong>di</strong>o sono troppo<br />

poche <strong>per</strong> trarre conclusioni sull’efficacia<br />

della tecnica. E dato che<br />

questa impone al paziente <strong>di</strong> sottoporsi<br />

a un <strong>per</strong>icoloso intervento<br />

chirurgico, meglio andare con i<br />

pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> piombo.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o La sco<strong>per</strong>ta<br />

Occhio allo stress! Rovina il cervello Over 70? La pancetta è ok!<br />

IN TEMPI <strong>di</strong> crisi e <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nari<br />

fino a tarda notte, meglio<br />

starci attenti.<br />

Era già noto che situazioni <strong>di</strong><br />

stress severo e cronico (come<br />

quelle connesse alla depressione)<br />

potessero essere associate<br />

a <strong>una</strong> riduzione del volume <strong>di</strong> alcune<br />

zone del cervello, come l’ippocampo,<br />

zona connessa con la<br />

formazione della memoria.<br />

Ora, uno stu<strong>di</strong>o pubblicato su<br />

Biological Psychiatry associa<br />

questo fenomeno anche all’insonnia<br />

cronica. Lo stu<strong>di</strong>o, condotto<br />

su 24 soggetti affetti da insonnia<br />

confrontati con 13 <strong>per</strong>sone<br />

sane, ha inoltre evidenziato<br />

che la severità del problema è<br />

strettamente connessa alla gravità<br />

dell’insonnia.<br />

Intanto, a ulteriore <strong>di</strong>mostrazione<br />

<strong>di</strong> quanto sia sensibile il<br />

nostro cervello, un’altra ricerca,<br />

questa volta pubblicata su Sleep,<br />

mostra il nesso tra <strong>una</strong> qualche<br />

forma <strong>di</strong> apnea ostruttiva e la riduzione<br />

del volume della corteccia<br />

cerebrale. In tal caso <strong>per</strong>ò non<br />

è il volume a ridursi, ma la concentrazione<br />

della materia grigia:<br />

in pratica la <strong>per</strong><strong>di</strong>ta <strong>di</strong> neuroni<br />

viene compensata da un aumento<br />

del flusso sanguigno <strong>per</strong><br />

sop<strong>per</strong>ire alla carenza <strong>di</strong> ossigeno<br />

conseguente alle apnee.<br />

SEMBRA incre<strong>di</strong>bile, ma secondo uno stu<strong>di</strong>o condotto<br />

su oltre 9 mila australiani, su<strong>per</strong>ati i 70 <strong>anni</strong>, essere<br />

in sovrappeso non è un male. Anzi, è un vantaggio:<br />

il rischio <strong>di</strong> morire nei 10 <strong>anni</strong> successivi, infatti,<br />

<strong>per</strong> chi ha qualche chilo in più si riduce del 13 <strong>per</strong><br />

cento rispetto ai “normopeso”.<br />

Una bella novità, se si considerano gli sforzi che i me<strong>di</strong>ci<br />

fanno da <strong>anni</strong> <strong>per</strong> far <strong>per</strong>dere peso ai loro pazienti.<br />

“La pressione a incoraggiare a <strong>per</strong>dere peso le <strong>per</strong>sone<br />

anziane apparentemente in sovrappeso sta aumentando,<br />

quin<strong>di</strong> l’obiettivo del nostro stu<strong>di</strong>o era cercare<br />

<strong>di</strong> capire a quale livello <strong>di</strong> In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> massa corporea<br />

fosse associata la più bassa mortalità”, ha commentato<br />

Leon Flicker, primo firmatario dello stu<strong>di</strong>o<br />

pubblicato sul Journal of The American Geriatrics Society.<br />

“I risultati della ricerca, <strong>per</strong>ò, ci fanno capire che<br />

le soglie <strong>per</strong> sovrappeso e obesità attualmente in uso<br />

sono troppo restrittive <strong>per</strong> gli anziani”, ha concluso.<br />

E-mail:<br />

linda.rossi@bluewin.ch<br />

canali sensoriali e l’immaginario sotto<br />

varie forme, che la fanno scattare e<br />

mantenersi. Considerando ora il <strong>di</strong>sturbo<br />

da lei menzionato, la causa, o le<br />

cause, si situerebbero più probabilmente<br />

sul piano psicologico.<br />

La prima causa alla quale penso potrebbe<br />

riguardare l’attrazione che suo<br />

marito prova verso <strong>di</strong> lei sul piano prettamente<br />

sessuale. Lei ha l’impressione<br />

<strong>di</strong> entrare, o <strong>di</strong> rientrare ancora, nei<br />

suoi co<strong>di</strong>ci d’attrazione sessuale? Si<br />

chieda se nella prima fase della vostra<br />

storia lui manifestava desiderio erotico<br />

nei suoi confronti? Nel frattempo lei è<br />

cambiata molto dal punto <strong>di</strong> vista fisico?<br />

Potrebbe anche trattarsi <strong>di</strong> <strong>una</strong> carenza<br />

nel sentimento identitario. In questa<br />

<strong>di</strong>mensione troviamo <strong>una</strong> <strong>per</strong>cezione<br />

assai debole <strong>di</strong> sé in quanto uomo. Tale<br />

fenomeno può essere legato a un<br />

istinto maschile basso o assente <strong>per</strong>ché<br />

represso e/o non sviluppato. Nella sto-<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

39<br />

I NOSTRI FIGLI<br />

<strong>di</strong> MONICA PIFFARETTI<br />

Lo scatolone<br />

con i costumi<br />

<strong>di</strong> carnevale<br />

Non sono un’appassionata<br />

<strong>di</strong> carnevale, anche <strong>per</strong>ché<br />

coincide con quella fase<br />

dell’inverno dove hai voglia <strong>di</strong><br />

chiudere con la stagione fredda, i<br />

suoi cappotti, i suoi guanti, berretti,<br />

raffeddori, influenze. Personalmente,<br />

dopo febbraio, passerei<br />

subito a luglio e ad almeno 28<br />

gra<strong>di</strong>. Ma, ormai, come ogni<br />

anno, mi rassegno, costretta anche<br />

dalla gioia incontenibile dei<br />

miei tre rampolli che invece adorano<br />

il momento, ad assistere a<br />

cortei, sfilate e suonate rompitimpani.<br />

“Mamma, ci siamo al Rabadan?”<br />

mi hanno chiesto s<strong>per</strong>anzosi.<br />

Io mi sono già sentita addosso<br />

il freddo nelle ossa e il pigia-pigia<br />

al <strong>di</strong>scorso del sindaco<br />

dello scorso anno e <strong>di</strong> quello precedente,<br />

ma mi lascio contagiare<br />

dall’entusiasmo e rispondo: “Sì<br />

certo: non lo manchiamo! Giove<strong>di</strong><br />

sera e anche domenica e poi<br />

vi vedrò anche al corteo dei bambini.<br />

Fantastico”. Da settimane in<br />

casa (in sala precisamente) è<br />

comparso uno scatolone che contiente<br />

tutta <strong>una</strong> serie <strong>di</strong> travesti-<br />

“Mamma, an<strong>di</strong>amo al<br />

Rabadan?” , hanno chiesto<br />

in coro i miei tre pargoli<br />

menti e ogni tanto la sera gira <strong>per</strong><br />

casa qualche mostro, qualche soldato<br />

romano, cow-boy, poliziotto<br />

lon<strong>di</strong>nese, che fa le prove generali<br />

delle varie uscite. Appena smontato<br />

l’albero <strong>di</strong> Natale e il presepe<br />

il vuoto è stato colmato. Mia figlia<br />

maggiore invece non lascia nulla<br />

al caso (e a quanto c’è nello scatolone):<br />

i travestimenti sono concordati<br />

con le amiche e, se le proponi<br />

<strong>di</strong> metterti qualcosa <strong>di</strong> vecchio<br />

e <strong>di</strong> rovinato <strong>di</strong> tuo o <strong>di</strong> suo<br />

padre, ti guarda come se <strong>di</strong>cessi<br />

<strong>una</strong> bestemmia e non avessi proprio<br />

capito niente: anche il carnevale<br />

vuole il suo look. Il fascino<br />

esercitato dal travestimento sui<br />

ragazzini è comunque enorme.<br />

Essere qualcun’altro e anche poter<br />

uscire <strong>di</strong> casa così e mostrarsi<br />

ai propri amici è un gioco che li<br />

sod<strong>di</strong>sfa e <strong>di</strong>verte enormemente.<br />

Oggi sono un bambino e/o <strong>una</strong><br />

bambina: domani sarò… poliziotto,<br />

cavaliere, pompiere, fata,<br />

fattucchiera, fantasma, Pippi Calzelunghe.<br />

Una paro<strong>di</strong>a della vita<br />

stessa: anche se a carnevale posso<br />

scegliere e poi, se sono stufo e<br />

non mi piace più, posso tornare<br />

in<strong>di</strong>etro, cambiare maschera e ricominciare.<br />

Nella vita un<br />

po’meno.<br />

Posta:<br />

Linda Rossi – Il Caffè – Via Luini 19 - 6600 Locarno<br />

Indagate a fondo la vostra situazione intima<br />

ria <strong>di</strong> questi uomini si possono trovare<br />

padri assenti o mentalmente lontani<br />

dal mondo del ragazzino in crescita. Si<br />

possono anche incontrare uomini che<br />

nell’infanzia si sono confrontati a un<br />

padre violento nei confronti <strong>di</strong> moglie<br />

e/o figli. In questo caso il bambino che<br />

lui era ha confuso istinto virile con aggressività<br />

<strong>di</strong>struttiva. Così colui che doveva<br />

rappresentare il modello maschile<br />

<strong>di</strong> riferimento, si è avverato qualcuno<br />

a cui non doveva assolutamente<br />

assomigliare. In quest’ultimo caso il ragazzo<br />

<strong>di</strong>ventato adulto ha interiorizzato<br />

<strong>una</strong> rappresentazione dell’istinto<br />

virile come qualcosa <strong>di</strong> violento nei<br />

confronti della donna e quin<strong>di</strong> da evitare.<br />

Infine, visto che non sembrano esserci<br />

dubbi sul piano organico, non le<br />

suggerirò l’urologo.<br />

Se questo passo potesse <strong>per</strong>ò risultare<br />

<strong>una</strong> porta d’entrata <strong>per</strong> ricorrere all’aiuto<br />

del sessuologo, allora sarebbe<br />

da prendere in considerazione.


21 febbraio 2010 IL CAFFÈ<br />

Cultura e società<br />

LUI LEI<br />

L’ALTRO<br />

Europa, Libia<br />

e Svizzera<br />

alla guerra<br />

del “visto”<br />

ALLE PAGINE 42 e 43<br />

FURIO RAVERA<br />

Chi è<br />

Furio Ravera,<br />

autore <strong>di</strong> questo<br />

articolo <strong>per</strong> il Caffè,<br />

è psicoterapeuta a<br />

Milano, es<strong>per</strong>to in<br />

tossico<strong>di</strong>pendenze<br />

e <strong>di</strong>sturbi della<br />

<strong>per</strong>sonalità. Ha<br />

pubblicato “Un<br />

fiume <strong>di</strong> cocaina”<br />

Quando vengono ritrovate<br />

significative<br />

quantità <strong>di</strong> metaboliti<br />

della cocaina<br />

in un corso d’acqua<br />

- come è avvenuto<br />

a Londra, Milano, Lugano - è<br />

come avere a <strong>di</strong>sposizione l’esame<br />

delle urine <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo. La<br />

presenza <strong>di</strong> cocaina segnala senza<br />

ombra <strong>di</strong> dubbio che il soggetto<br />

esaminato ne ha fatto uso. Se è un<br />

fiume ad essere esaminato, significa<br />

che l’area a monte del prelievo<br />

è abitata da <strong>una</strong> popolazione all’interno<br />

della quale un numero<br />

significativo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui fa uso <strong>di</strong><br />

cocaina.<br />

Alcuni, scoprendolo, reagiscono<br />

con preoccupazione, altri con atteggiamenti<br />

<strong>di</strong> condanna della società,<br />

altri ancora con in<strong>di</strong>fferenza.<br />

Per poter impiegare adeguatamente<br />

<strong>una</strong> informazione del<br />

genere è necessario ricapitolare<br />

gli effetti dell’uso della cocaina sugli<br />

in<strong>di</strong>vidui, quin<strong>di</strong> sulle relazioni<br />

che questi in<strong>di</strong>vidui intrattengono<br />

e sulle mo<strong>di</strong>ficazioni che l’uso<br />

della cocaina può determinare<br />

all’interno <strong>di</strong> <strong>una</strong> società. Iniziamo<br />

<strong>di</strong>stinguendo gli effetti fisici<br />

dagli effetti psichici.<br />

La cocaina è <strong>una</strong> sostanza fortemente<br />

eccitante, si <strong>di</strong>ce, ma <strong>una</strong><br />

<strong>di</strong>chiarazione del genere ci fa ca-<br />

La devastante chimica della droga<br />

che asse<strong>di</strong>a la nostra società<br />

pire poco. La cocaina determina<br />

un improvviso innalzamento<br />

della pressione arteriosa e contemporaneamente<br />

determina<br />

<strong>una</strong> costrizione delle coronarie,<br />

quelle arterie che sono fondamentali<br />

della nutrizione del cuore<br />

e che se si occludono, anche <strong>una</strong><br />

soltanto <strong>di</strong> esse, si verifica quel fenomeno<br />

noto come infarto car<strong>di</strong>aco.<br />

Non ci risulta che chi intende<br />

far uso <strong>di</strong> cocaina prima<br />

faccia <strong>una</strong> accurata visita car<strong>di</strong>ologia<br />

<strong>per</strong> sa<strong>per</strong>e se il cuore può<br />

reggere l’intenso stress prodotto<br />

dalla droga, quin<strong>di</strong> anche <strong>una</strong><br />

sola assunzione rappresenta un<br />

rischio elevato. Estremizzando il<br />

<strong>di</strong>scorso, se un me<strong>di</strong>co dovesse,<br />

<strong>per</strong> un motivo qualsiasi, somministrare<br />

cocaina ad <strong>una</strong> <strong>per</strong>sona<br />

che non l’ha mai assunta dovrebbe<br />

farlo in <strong>una</strong> sala <strong>di</strong> rianimazione<br />

come si fa quando si<br />

somministrano farmaci molto attivi<br />

sul cuore e sul sistema car<strong>di</strong>ovascolare<br />

in toto.<br />

Il cuore, <strong>per</strong> poter funzionare adeguatamente<br />

ed in sicurezza, deve<br />

avere un ritmo regolare che accelera<br />

o rallenta in funzione delle richieste<br />

dovute all’attività motoria<br />

dell’in<strong>di</strong>viduo. Se il ritmo <strong>di</strong>viene<br />

irregolare, <strong>per</strong>ché mancano uno o<br />

più battiti (extrasistole) o accelera<br />

La parola della settimana è<br />

COCAINA<br />

Il fatto<br />

a riposo (tachicar<strong>di</strong>a) rischia <strong>di</strong><br />

“affaticarsi” e <strong>di</strong> avere <strong>una</strong> minore<br />

efficacia funzionale. Infine la cocaina,<br />

soprattutto insieme all’alcol,<br />

determina <strong>una</strong> attività tossica<br />

<strong>di</strong>retta sul cuore indebolendo la<br />

sua forza contrattile. Sui polmoni<br />

la cocaina, soprattutto se fumata<br />

(free base o crack) può determinare<br />

dolore alla respirazione,<br />

tosse con sangue, respiro corto. I<br />

<strong>di</strong>sturbi respiratori e car<strong>di</strong>aci<br />

combinati fra loro generano <strong>una</strong><br />

situazione altamente <strong>per</strong>icolosa.<br />

Il cervello. Anche in questo caso la<br />

costrizione brusca delle arterie<br />

cerebrali può determinare un ictus,<br />

un attacco ischemico transitorio,<br />

fenomeni normalmente<br />

non osservabili in soggetti giovani.<br />

I cocainomani presentano<br />

<strong>una</strong> possibilità 14 volte su<strong>per</strong>iore<br />

ai loro coetanei <strong>di</strong> andare incontro<br />

a questi incidenti. Più frequentemente<br />

si osservano numerosi<br />

microinfarti che, nel loro insieme,<br />

nel tempo sono responsabili <strong>di</strong><br />

<strong>una</strong> degenerazione delle capacità<br />

cognitive dell’in<strong>di</strong>viduo, fino al<br />

determinarsi <strong>di</strong> quadri <strong>di</strong> demenza.<br />

Vanno poi citati i d<strong>anni</strong> da<br />

malnutrizione dato l’effetto antifame<br />

della cocaina, le alterazioni<br />

dentarie che incidono sulla malnutrizione,<br />

i d<strong>anni</strong> ormonali con<br />

impotenza nel maschio, l’aumento<br />

della attività tiroidea... Assunta<br />

in gravidanza la cocaina determina<br />

basso peso neonatale, riduzione<br />

delle <strong>di</strong>mensioni del cranio<br />

e del cervello del neonato,<br />

malformazioni del sistema denoto<br />

urinario. I bambini sono<br />

esposti più <strong>di</strong> altri alla “morte im-<br />

I film Il libro<br />

COCAINA<br />

<strong>di</strong> Roberto Burchielli<br />

Documentario<br />

in presa <strong>di</strong>retta<br />

sui <strong>per</strong>sonaggi<br />

che ruotano nel<br />

mondo della coca<br />

BERLIN CALLING<br />

<strong>di</strong> Hannes Stohr<br />

La storia <strong>di</strong> un<br />

popolare dj che<br />

viene ricoverato<br />

in <strong>una</strong> clinica <strong>per</strong><br />

<strong>di</strong>sintossicarsi<br />

Una partita <strong>di</strong> cocaina<br />

contraffatta che in Ticino ha<br />

intossicato <strong>di</strong>verse <strong>per</strong>sone.<br />

Pura o falsa che sia, la coca<br />

rappresenta ormai ovunque<br />

un’emergenza sociale.<br />

provvisa nella culla”.<br />

E non è finita. Le conseguenze<br />

psichiche dell’uso <strong>di</strong> cocaina costituiscono<br />

un capitolo importante.<br />

Si è detto che è <strong>una</strong> sostanza<br />

eccitante. Si <strong>di</strong>ce che serva a “tirarsi<br />

un po’ su”. Dichiarazioni riduttive<br />

che non consentono <strong>di</strong> capire<br />

cosa fa realmente a livello psichico.<br />

È necessario sa<strong>per</strong>e che la<br />

cocaina non svolge la sua azione<br />

<strong>di</strong>rettamente, ma funziona come<br />

<strong>una</strong> chiave che “libera” in maniera<br />

eccessiva e <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nata<br />

quelle sostanze chimiche che<br />

sono responsabili dei funzionamenti<br />

più raffinati del cervello, dal<br />

pensiero alle emozioni, al modo<br />

con cui noi ci rappresentiamo il<br />

mondo esterno, il mondo interno<br />

ed il proprio corpo. Stiamo parlando<br />

dei me<strong>di</strong>atori chimici, in<br />

UN FIUME…<br />

<strong>di</strong> Furio Ravera<br />

L’es<strong>per</strong>to <strong>di</strong><br />

tossico<strong>di</strong>pendenze<br />

analizza un<br />

allarmante<br />

fenomeno collettivo<br />

particolare della dopamina e noradrenalina.<br />

La prima favorisce,<br />

sostiene l’iniziativa, la ricerca <strong>di</strong><br />

partner sessuali e cibo; la seconda<br />

entra in funzione <strong>di</strong> stati <strong>di</strong> allerta.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista fenomenologico<br />

ci troviamo <strong>di</strong> fronte ad <strong>una</strong><br />

<strong>per</strong>sona che, <strong>una</strong> volta assunta la<br />

cocaina, ha <strong>una</strong> <strong>per</strong>cezione <strong>di</strong> sé<br />

caratterizzata da intensa sicurezza,<br />

fiducia nelle proprie risorse,<br />

temeraria, incurante delle<br />

conseguenze valutate con eccessivo<br />

ottimismo. L’atteggiamento si<br />

fa aggressivo e con il procedere<br />

dell’assunzione della sostanza, il<br />

soggetto <strong>di</strong>viene cupo e sospettoso,<br />

intollerante verso ogni ostacolo,<br />

animato dal bisogno <strong>di</strong> trovare<br />

stimoli sempre più forti.<br />

Credo non sia <strong>di</strong>fficile comprendere<br />

quanto <strong>di</strong>venga problematica<br />

la relazione con <strong>una</strong> <strong>per</strong>sona<br />

in questo stato. Sono frequenti infatti<br />

gli scoppi d’ira e le reazioni<br />

violente. Queste ultime possono<br />

essere alla base <strong>di</strong> un incremento<br />

della violenza domestica.<br />

La vita sessuale minata dall’impotenza<br />

si svolge alla ricerca <strong>di</strong> situazioni<br />

immaginate come estremamente<br />

stimolanti. Ciò che lo sviluppo<br />

della <strong>per</strong>sonalità normale<br />

ha sepolto nell’inconscio <strong>di</strong> ogni<br />

in<strong>di</strong>viduo consentendogli <strong>di</strong> raggiungere<br />

un livello definito della<br />

propria identità compresa la<br />

scelta sessuale, riemerge acutamente<br />

nella ricerca ossessiva<br />

della pornografia e del contatto<br />

con quelle figure che rappresentano<br />

<strong>una</strong> sorta <strong>di</strong> hybrisincarnato,<br />

i transessuali.<br />

Per capire meglio il danno che la<br />

cocaina può fare a livello sociale<br />

dobbiamo uscire dallo stereotipo<br />

<strong>di</strong> coca/festa/<strong>di</strong>scoteca, <strong>per</strong>ché<br />

oggi la cocaina ha “infettato” le situazioni<br />

”normali”. Questa è la novità<br />

preoccupante. Il fatto che ness<strong>una</strong><br />

categoria sociale, nessun<br />

mestiere e professione è immune<br />

dal contatto con questa sostanza.<br />

Allora ci dobbiamo domandare<br />

quanto <strong>per</strong>icolo rappresenta un<br />

chirurgo reso s<strong>per</strong>icolato, incurante<br />

delle conseguenze e sopravvalutante<br />

le sue capacità a causa<br />

della droga che assume come “antifatica”?<br />

Quanto è <strong>per</strong>icoloso un<br />

autista, un camionista che, <strong>per</strong><br />

reggere ritmi <strong>di</strong> lavoro stressante<br />

assume la cocaina? Quanto <strong>di</strong>venta<br />

acritico, ricattabile e corruttibile<br />

un politico? Quanto <strong>di</strong>ventano<br />

violenti e s<strong>per</strong>icolati i nostri<br />

giovani? A quali <strong>per</strong>icoli sono<br />

esposte le giovanissime che, nell’illusione<br />

<strong>di</strong> vivere <strong>una</strong> “trasgressione”,<br />

si fanno corrom<strong>per</strong>e con la<br />

cocaina da uomini più anziani <strong>di</strong><br />

età? Quanto saranno deteriorati<br />

intorno alla mezza età coloro i<br />

quali consumano la cocaina e<br />

quanto peserà tutto ciò sulla spesa<br />

sanitaria?<br />

Esagerazioni? Questi sono i fattori<br />

che devono essere sommati <strong>per</strong><br />

calcolare il danno complessivo<br />

della cocaina che, come un esercito<br />

inesorabile, asse<strong>di</strong>a la nostra<br />

società. Sono semplici dati dedotti<br />

dalla attività clinica.


@ www.admin.ch<br />

www.libyaonline.com<br />

Le<br />

TAPPE<br />

della<br />

CRISI<br />

LUIGI BONANATE<br />

Ma come, prenderselaproprio<br />

con la<br />

Svizzera, tra<strong>di</strong>zionale<br />

terra<br />

<strong>di</strong> esuli e immigrati<br />

quasi sempre irregolari? E<br />

poi proprio gli italiani, con il ministro<br />

degli esteri Frattini, che si<br />

scandalizzano? Il “visto” stampigliato<br />

sul passaporto è stato <strong>per</strong><br />

più <strong>di</strong> un secolo il miraggio <strong>di</strong> decine<br />

<strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone che<br />

non potevano attraversare il confine<br />

sognato <strong>per</strong> trovare lavoro<br />

<strong>per</strong>ché ne erano sprovvisti - un<br />

po’ come oggi succede con i clandestini<br />

che pagano cifre esorbitanti<br />

<strong>per</strong> un passaggio su un barcone<br />

che li dovrebbe portare in<br />

salvo: là dove c’è protezione sociale,<br />

lavoro, <strong>di</strong>ritti <strong>per</strong> tutti. È <strong>una</strong><br />

delle pagine più dolenti e penose<br />

della storia occidentale, questa,<br />

che ha <strong>per</strong> protagonisti i vincoli<br />

della sicurezza poliziesca e della<br />

regolarità dei visti, che sono <strong>di</strong>ventati<br />

l’alibi dei nostri privilegi.<br />

Lo stop a quel vecchio mondo<br />

l’aveva dato l’accordo <strong>di</strong> Schengen<br />

intercorso tra cinque dei<br />

membri dell’allora Comunità<br />

economica europea (Francia,<br />

Germania, Benelux) nel 1985, ed<br />

entrato in vigore tra gli stessi soltanto<br />

10 <strong>anni</strong> dopo, rivolto proprio<br />

a creare “uno spazio <strong>di</strong> libertà,<br />

sicurezza e <strong>di</strong> giustizia”, e<br />

che ha progressivamente accolto<br />

tutti gli altri stati che sono entrati<br />

nell’Unione, oltre a Norvegia, Islanda<br />

e Svizzera, che pur non facendo<br />

parte dell’istituzione co-<br />

Dagli esuli politici<br />

agli immigrati,<br />

il miraggio<br />

<strong>di</strong> milioni<br />

<strong>di</strong> <strong>per</strong>sone in fuga<br />

mune ne hanno adottato le<br />

norme relative alla circolazione<br />

delle <strong>per</strong>sone all’interno <strong>di</strong> un determinato<br />

“spazio”, appunto. Con<br />

questa espressione si intende<br />

coerentemente sottolineare che il<br />

problema non è tanto o non soltanto<br />

quello del su<strong>per</strong>amento <strong>di</strong><br />

leggi, regolamenti e protocolli <strong>di</strong><br />

tipo meramente amministrativo,<br />

ma <strong>di</strong> dare vita a un sistema ampio<br />

che si estende in sostanza a<br />

un intero continente all’interno<br />

del quale ciascuno possa, tendenzialmente,<br />

andare dove<br />

vuole, quando vuole e restarci<br />

quanto vuole. Ma il sistema <strong>di</strong><br />

Schengen non toccava che la su-<br />

DIARIO<br />

CULTURA E SOCIETÀ<br />

Lo scontro tra Svizzera e Libia<br />

ripropone il problema della<br />

libertà <strong>di</strong> movimento dei<br />

citta<strong>di</strong>ni e il ruolo degli Stati<br />

Il visto<br />

Con Schengen<br />

il banco <strong>di</strong> prova<br />

della democrazia<br />

<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> quello che è stato forse<br />

il più delicato problema strutturale<br />

del processo integrativo, così<br />

come poteva e può essere visto<br />

dai citta<strong>di</strong>ni dell’Unione e degli<br />

altri paesi dello “spazio europeo”,<br />

attanagliati come siamo stati <strong>per</strong><br />

decenni dal paradosso secondo il<br />

quale era molto più facile far circolare<br />

in Europa le merci che non<br />

le <strong>per</strong>sone. Ma è ovvio che il fine è<br />

davvero significativo soltanto se<br />

riguarda le <strong>per</strong>sone ben più che le<br />

L’ambasciatore<br />

BORIS<br />

BIANCHERI<br />

Ex<br />

ambasciatore<br />

italiano a<br />

Tokyio,<br />

Londra e<br />

Washington<br />

Caro Diario,<br />

scusa l’im<strong>per</strong>tinenza, ma fino a quando dovremo sopportare<br />

gli umori, i capricci e i ricatti del leader libico Muammar<br />

Gheddafi? Veniamo da <strong>una</strong> settimana che ha visto le cronache alluvionate<br />

dai colpi <strong>di</strong> testa e dall’arroganza <strong>di</strong> stile <strong>di</strong>ttatoriale <strong>di</strong> un<br />

<strong>per</strong>sonaggio che vuole trattare tutti da suoi sud<strong>di</strong>ti. Blocco dei visti e<br />

ingressi complicati <strong>per</strong> i citta<strong>di</strong>ni dei 25 Paesi dell’area-Schengen,<br />

Svizzera nuovamente nell’occhio del ciclone in Europa, <strong>di</strong>plomazie<br />

in fibrillazione, <strong>di</strong>chiarazioni, smentite, trattative. Il denaro può<br />

tutto ed è sempre incensato, questa è la triste morale della storia.<br />

È DAL LUGLIO 2008 che va avanti la tracotanza <strong>di</strong> Tripoli verso<br />

Berna. Il satrapo del deserto, che gira con <strong>una</strong> scorta <strong>di</strong> amazzoni,<br />

mischia la politica con le lezioni <strong>di</strong> Corano e <strong>di</strong> Islam, è giu<strong>di</strong>ce supremo<br />

e prende a calci il <strong>di</strong>ritto e la <strong>di</strong>gnità degli altri, <strong>per</strong>sone e<br />

HANNIBAL ARRESTATO<br />

Il 15 luglio 2009 la polizia<br />

<strong>di</strong> Ginevra arresta<br />

H<strong>anni</strong>bal e Aline Gheddafi<br />

<strong>per</strong> molestie nei confronti<br />

<strong>di</strong> <strong>due</strong> domestici. Una<br />

cauzione <strong>di</strong> 500mila<br />

franchi li rimette in libertà.<br />

merci o il denaro: far circolare<br />

questi ultimi è sempre stato abbastanza<br />

facile (legalmente o<br />

meno). Immorale è impe<strong>di</strong>re alle<br />

<strong>per</strong>sone <strong>di</strong> migliorare la loro con<strong>di</strong>zione,<br />

non fermare i capitali<br />

semmai...<br />

La circolazione delle <strong>per</strong>sone è<br />

stata sempre con<strong>di</strong>zionata, invece,<br />

dai <strong>per</strong>icoli e dalla preoccupazioni<br />

implicati dai principi <strong>di</strong><br />

sicurezza e <strong>di</strong> controllo poliziesco<br />

gelosamente <strong>di</strong>fesi, <strong>per</strong> decenni,<br />

Èvero che la mobilità delle <strong>per</strong>sone è <strong>di</strong>ventata<br />

enorme, al punto da rendere su<strong>per</strong>ato<br />

il concetto <strong>di</strong> “frontiera”, ma è altrettanto<br />

vero che l’importanza <strong>di</strong> aver un<br />

timbro, un documento, un visto da un secolo<br />

a questa parte non ha ancora <strong>per</strong>so un valore<br />

spesso <strong>di</strong>menticato: quello <strong>di</strong> preziosa<br />

“merce <strong>di</strong> scambio”. Lo ricorda Boris Biancheri,<br />

già ambasciatore italiano a Tokyo, Londra<br />

e Washington, nonchè negoziatore del<br />

Trattato europeo che costituisce tuttora il<br />

fondamento della collaborazione tra i Paesi<br />

su cui poggia il trattato <strong>di</strong> Maastricht. “E in<br />

fondo mi sento un po’ responsabile <strong>di</strong> questa<br />

situazione legata a questo accordo <strong>di</strong> Shengen<br />

<strong>di</strong>ventato moneta preziosa - commenta<br />

ironicamente riferendosi al contenzioso elvetico-libico<br />

che ora ha coinvolto tutta l’Unione<br />

-. Il fatto è che, pur in piena globalizzazione, il<br />

visto non ha mai <strong>per</strong>so il suo valore <strong>di</strong> merce<br />

LA RITORSIONE<br />

Due citta<strong>di</strong>ni svizzeri in<br />

Libia sono arrestati il19<br />

luglio con varie accuse.<br />

Altre misure <strong>di</strong> ritorsione<br />

colpiscono aziende<br />

elvetiche, che devono<br />

chiudere le loro attività.<br />

dalle autorità <strong>di</strong> tutti gli stati. Pensate:<br />

nel Settecento, era molto più<br />

facile (anche se soltanto <strong>per</strong> nobili<br />

ricchi e religiosi) girare l’Europa<br />

che non nei <strong>due</strong> secoli successivi!<br />

Ai nostri tempi si è poi aggiunta<br />

la sfida terroristica con la<br />

(ipotizzata) necessità <strong>di</strong> contrastarne<br />

le imprese attraverso l’in<strong>di</strong>viduazione<br />

delle <strong>per</strong>sone (e<br />

delle sigle) in<strong>di</strong>ziate in questo o<br />

quel Paese o in odore <strong>di</strong> terrorismo.<br />

A questo proposito, va detto<br />

“Timbri usati<br />

come merce<br />

<strong>di</strong> scambio<br />

internazionale”<br />

<strong>di</strong> scambio, o <strong>di</strong> testimonianza <strong>di</strong> quel rapporto<br />

<strong>di</strong> carattere privilegiato tra i vari Paesi.<br />

Un visto, come un passaporto, è in fondo ancora<br />

un termometro dello stato <strong>di</strong> salute delle<br />

relazioni tra stati sovrani, e come tale a torto o<br />

Stati. Il rais è uno che ama la democrazia interpretata solo in prima<br />

<strong>per</strong>sona. Dispone e in<strong>di</strong>spone, come ogni totalitarista. Può consentirsi<br />

<strong>di</strong> sbeffeggiare le massime istituzioni delle altre nazioni. Lui è il<br />

Sommo, l’Ispirato. Lui è sempre nel Giusto. Parla con <strong>una</strong> faccia immobile,<br />

quasi <strong>di</strong> plastica, che non tra<strong>di</strong>sce emozioni. Passano solo<br />

le smorfie e i gesti dell’Insolente. Chiari invece i suoi sermoni:<br />

“l’unica religione <strong>di</strong> Dio è l’Islam” e “chi è fuori dall’Islam è nell’errore<br />

e <strong>per</strong>derà”. “È la stampa bellezza, e tu non puoi farci niente”, <strong>di</strong>ceva<br />

il mitico Humphrey Bogart. “È Gheddafi, bellezza”: ma qualcosa,<br />

qui, come uomini possiamo fare. Almeno un po’ <strong>di</strong> schiena <strong>di</strong>ritta<br />

e un sano scatto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>gnazione.<br />

IL FIUME DELLA PREPOTENZA ha un letto molto largo, che contiene<br />

e trasporta <strong>di</strong> tutto, impetuosamente. Cresce il deficit <strong>di</strong> democrazia<br />

e dell’etica in questo tempo <strong>di</strong> bolle, speculazioni, uragani<br />

che la funzionalità <strong>di</strong> questa idea,<br />

maturata subito dopo l’11 settembre<br />

2001, ha fatto più che altro<br />

d<strong>anni</strong>, avendo potuto essere aggirata,<br />

non appena resa nota, e<br />

avendo fatto cadere nella rete o le<br />

<strong>per</strong>sone sbagliate o pesci molto<br />

piccoli!<br />

Insomma, ora che pareva acquisito<br />

questo gran<strong>di</strong>oso risultato <strong>di</strong><br />

civiltà -che ognuno potesse muoversi<br />

stando soltanto nei limiti<br />

della sicurezza pubblica comune<br />

a ragione viene usato come arma politica”.<br />

Biancheri ricorda come, anche solo pochi decenni<br />

fa, tutti i Paesi occidentali interessati a<br />

scambi commerciali con gli emergenti stati<br />

arabi avessero accettato, più o meno segretamente,<br />

la black list <strong>di</strong> boicottaggio <strong>di</strong> Israele.<br />

“Ora viviamo un contrasto evidente tra l’esigenza<br />

della mobilità assoluta e l’aumento del<br />

contrappeso rappresentato dalla sicurezza<br />

che limita la mobilità - aggiunge -. L’impiego<br />

<strong>di</strong> un visto è <strong>una</strong> <strong>di</strong>storsione <strong>di</strong> quello che dovrebbe<br />

ormai essere un mondo senza confini,<br />

ma resta drammaticamente la cartina <strong>di</strong> tornasole<br />

dello stato <strong>di</strong> insod<strong>di</strong>sfazione dei rapporti<br />

<strong>di</strong>plomatici con uno o più Paesi. Se ne fa<br />

un uso del tutto politico, anche <strong>per</strong>chè ormai<br />

la politica estera comprende tutto: business,<br />

eventi, cultura e anche affari del tutto <strong>per</strong>sonali...”.<br />

e.r.b.<br />

IL DOVERE DI INDIGNARSI CONTRO I PREPOTENTI<br />

LE SCUSE DI MERZ<br />

Il 20 agosto Hans<br />

Rudolph Merz chiede<br />

“scusa” alla Libia e firma<br />

un accordo <strong>per</strong><br />

l’istituzione <strong>di</strong> un trib<strong>una</strong>le<br />

arbitrale e normalizzare le<br />

relazioni bilaterali<br />

IN INGRESSO<br />

L’immagine<br />

<strong>di</strong> un visto<br />

<strong>per</strong> entrare<br />

in Libia<br />

applicato<br />

a un<br />

passaporto<br />

a ogni luogo del mondo (e proprio<br />

questa è <strong>una</strong> delle ragioni<br />

che ci aveva fatto tanto apprezzare<br />

la caduta del Muro <strong>di</strong> Berlino:<br />

gli europei orientali non<br />

erano più “sequestrati” all’intero<br />

dei loro confini statuali) - ecco<br />

che un problema relativo a <strong>due</strong><br />

stati che non fanno parte dell’Unione<br />

Europea sembra mettere<br />

in crisi i caposal<strong>di</strong> della<br />

nuova Europa. Uno dei <strong>due</strong> (la<br />

segue nella pagina accanto<br />

Boris Biancheri commenta il contrasto tra la grande richiesta <strong>di</strong> viaggiare e i suoi limiti<br />

<strong>di</strong> GIUSEPPE ZOIS<br />

<strong>di</strong> borse. Il potere si inclina facilmente verso la sopraffazione e la<br />

prepotenza. Un comportamento <strong>di</strong>ffuso è quello dell’occultamento.<br />

Molto opportuno il richiamo <strong>di</strong> Christian Wanner, presidente<br />

dei <strong>di</strong>rettori cantonali delle finanze, contro chi si “<strong>di</strong>mentica”<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare un milione al fisco e scivola nell’impunità, a <strong>di</strong>fferenza<br />

del povero cristo, colpito <strong>per</strong> aver mo<strong>di</strong>ficato il proprio certificato <strong>di</strong><br />

salario <strong>di</strong> 500 franchi. Un’ingiustizia che urla, produce sfiducia,<br />

mina le ra<strong>di</strong>ci della convivenza.<br />

PREPOTENTI con il loro stupido e irresponsabile agire sono gli<br />

sprayer. A Como, quale alta espressione dell’allegria <strong>di</strong> carnevale,<br />

hanno scritto bestemmie sui marmi della Cattedrale. A Basilea<br />

hanno in<strong>di</strong>viduato 5 creativi della bomboletta che avevano imbrattato<br />

42 pareti. Dovranno risarcire 115 mila franchi: efficace “lingua”<br />

universale.


Illustrazione René Bossi/©Il Caffè<br />

segue dalla pagina accanto<br />

Svizzera) è entrata nello spazio-<br />

Schengen tra la fine del 2008<br />

(frontiere terrestri) e l’inizio del<br />

2009 (frontiere aeroportuali) e<br />

l’altro (la Libia) intrattiene rapporti<br />

quanto meno ambigui con<br />

gran parte degli stati del mondo,<br />

confidando sulla rispettabilità<br />

che tutto il suo petrolio le conferisce<br />

agli occhi <strong>di</strong> un mondo che ne<br />

è sempre più assetato. Le contrad<strong>di</strong>zioni<br />

intrinseche della Li-<br />

La politica<br />

Diciotto mesi <strong>di</strong> tentativi falliti <strong>per</strong><br />

liberare i <strong>due</strong> ostaggi svizzeri<br />

trattenuti in Libia e ora la grana<br />

con l’Europa, dopo la decisione <strong>di</strong> Berna<br />

<strong>di</strong> vietare l’ingresso in Svizzera a 188 libici<br />

e l’imme<strong>di</strong>ata ritorsione <strong>di</strong> Gheddafi<br />

che ha bloccato tutti i visti <strong>per</strong> i<br />

Paesi dell’area <strong>di</strong> Schengen. Nel braccio<br />

<strong>di</strong> ferro con Tripoli il Consiglio federale<br />

non ne imbrocca <strong>una</strong>. Ad ogni mossa<br />

sembra scattare implacabile la legge <strong>di</strong><br />

Murphy: se qualcosa può andare storto,<br />

<strong>di</strong> sicuro andrà storto. Il governo non ha<br />

<strong>di</strong> certo brillato <strong>per</strong> acutezza <strong>di</strong>plomatica,<br />

ma i partiti ci hanno messo pure del<br />

loro nel complicare la situazione. Se la<br />

lista nera <strong>di</strong> Berna sta creando imbarazzo<br />

nell’Ue, a consigliare questa con-<br />

LIBERAMENTE<br />

LA SOSPENSIONE<br />

Il 4 novembre il<br />

governo elvetico<br />

sospende<br />

l’accordo firmato<br />

con la Libia e<br />

inasprisce la<br />

politica restrittiva<br />

in materia <strong>di</strong> visti.<br />

bia e del regime che Gheddafi ha<br />

impiantato sono tali e talune<br />

tanto gravi (come la sponsorship<br />

dell’attentato aereo <strong>di</strong> Lockerbie<br />

del 1988) da rendere sempre un<br />

poco sospetto l’atteggiamento accon<strong>di</strong>scendente<br />

che alcuni paesi<br />

in certi casi adottano nei suoi<br />

confronti. Da quasi <strong>due</strong> <strong>anni</strong><br />

dura, ad esempio, la tensione tra<br />

Libia e Svizzera, a seguito della<br />

bega, tutta privata e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto privato,<br />

causata dall’arroganza e<br />

Dio esiste? E se sì, com’è? Persino il pagano Aristotele si pose<br />

queste domande. Com’è noto, <strong>per</strong> un certo <strong>per</strong>iodo, la cultura<br />

dominante in Occidente ha considerato tali problemi del tutto<br />

irrisolvibili, obsoleti e inutili. Eppure, ai nostri giorni, le cose stanno<br />

cambiando. In Australia gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> metafisica, proprio quelli che si occupano<br />

<strong>di</strong> Dio, conoscono <strong>una</strong> fioritura da non credersi, tra l’altro,<br />

spesso, <strong>per</strong> merito <strong>di</strong> filosofi non credenti. Lo stesso <strong>di</strong>casi <strong>per</strong> quei<br />

paesi, come Stati Uniti e Inghilterra, da sempre considerati patrie del<br />

pragmatismo e oggi, invece, all’avanguar<strong>di</strong>a negli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> metafisica.<br />

Persino la famosa rivista “Erkenntnis”, organo del già ateissimo circolo<br />

<strong>di</strong> Vienna, pubblica oggi stu<strong>di</strong> filosofici su Dio e l’essere. Per questi<br />

motivi mi stupisce l’atteggiamento <strong>di</strong> qualche ateo nostrano, che si atteggia<br />

a moderno, ignaro che nel frattempo i suoi pensatori <strong>di</strong> riferimento<br />

sono già entrati in <strong>una</strong> fase nuova, quella <strong>di</strong> <strong>una</strong> ritrovata do-<br />

dalla maleducazione del figlio <strong>di</strong><br />

Gheddafi (quante volte nella storia<br />

abbiamo visto i figli dei potenti<br />

abusare della loro posizione...),<br />

sulla quale ora si sono innestate<br />

circostanze significative e meritevoli<br />

<strong>di</strong> nota, alle quali non si sarebbe<br />

<strong>per</strong>ò giunti se i paesi europei<br />

(quelli dello spazio-Schenger,<br />

appunto) avessero sempre adottato<br />

<strong>una</strong> linea coerente e comune<br />

nei confronti della Libia.<br />

Il principio fondamentale a cui i<br />

Il governo, i partiti<br />

e la legge <strong>di</strong> Murphy<br />

FULVIO PELLI<br />

Il presidente<br />

del Plr ha<br />

sempre <strong>di</strong>feso<br />

la linea <strong>di</strong> Merz<br />

BLACK LIST<br />

Trapela la notizia<br />

che le autorità<br />

svizzere hanno<br />

varato <strong>una</strong> lista<br />

nera con 188<br />

libici cui non si<br />

riconosce il visto<br />

<strong>di</strong> Schengen.<br />

tromisura era stato nell’ottobre scorso il<br />

Plr: <strong>per</strong> i citta<strong>di</strong>ni libici niente accesso ai<br />

visti dello spazio Schengen. Il Plr ha<br />

sempre sostenuto la strategia del suo<br />

ministro Hans Rudolf Merz, che da presidente<br />

ha gestito l’affare libico, mentre<br />

a destra sono state pure avanzate soluzioni<br />

dure. In testa l’Udc che, con il deputato<br />

Christophe Mörgele, suggeriva <strong>di</strong><br />

rom<strong>per</strong>e tutte le relazioni con Libia. Per i<br />

socialisti invece Berna avrebbe dovuto<br />

chiedere l’aiuto <strong>di</strong> alcuni Paesi Ue <strong>per</strong> riportare<br />

a casa gli ostaggi. Sulla stessa linea<br />

i Ver<strong>di</strong>. Il Ppd, contrario ad ogni<br />

prova <strong>di</strong> forza con Tripoli, ha comunque<br />

fatto leva sulla vicenda <strong>per</strong> criticare sia<br />

Merz sia il ministro degli Esteri Calmy<br />

Rey. l.d.a.<br />

LE FRONTIERE<br />

Tripoli chiude il<br />

14 febbraio le<br />

frontiere ai<br />

citta<strong>di</strong>ni dell'area<br />

<strong>di</strong> Schengen<br />

reagendo alla<br />

politica dei visti<br />

della Svizzera.<br />

buoni rapporti <strong>di</strong>plomatici devono<br />

ispirarsi è ovviamente<br />

quello della reciprocità, a cui la<br />

Libia in pratica non si adegua se<br />

non in modo molto selettivo, cosicché<br />

la decisione svizzera <strong>di</strong> applicare<br />

il criterio della “lista nera<br />

degli indesiderabili” a 188 <strong>per</strong>sone,<br />

tra cui Gheddafi stesso, appare<br />

non più sgradevole della decisione<br />

libica <strong>di</strong> “sequestrare” <strong>due</strong><br />

citta<strong>di</strong>ni svizzeri, ormai quasi <strong>due</strong><br />

<strong>anni</strong> fa. Inizia così il gioco dei ricatti<br />

e contro-ricatti: l’ultima<br />

mossa è la provocatoria decisione<br />

libica che ha sospeso il visto a<br />

tutti i 28 firmatari <strong>di</strong> Schengen - in<br />

base a quale ragione? I membri<br />

dell’Ue non possono essere considerati<br />

corresponsabili delle decisioni<br />

o delle azioni svizzere, più<br />

<strong>di</strong> quanto non lo siano <strong>di</strong> quelle<br />

libiche: non fosse che la tra<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> rispetto dei <strong>di</strong>ritti civili in<br />

Svizzera ha un rigore e <strong>una</strong> costanza<br />

ignoti alla Libia.<br />

Siamo sempre da capo: se vogliono<br />

farsi capire e svolgere <strong>una</strong><br />

funzione in qualche modo promozionale,<br />

i Paesi democratici<br />

devono capire non soltanto che il<br />

loro standard democratico non<br />

deve aver falle, ma anche che le<br />

loro decisioni devono essere<br />

chiare, pubbliche e suscettibili <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>battito. Oggi come oggi, non si<br />

tratta <strong>di</strong> migliorare la democrazia<br />

svizzera, ma <strong>di</strong> introdurla in Libia.<br />

L’osservanza dei <strong>di</strong>ritti civili e l’attenzione<br />

<strong>per</strong> le libertà in<strong>di</strong>viduali<br />

ne sono un importante banco <strong>di</strong><br />

prova. Proviamoci.<br />

IL DIO CHE DIVIDE ARISTOTELE DA PLATONE<br />

manda su Dio. Ma torniamo all’antica Grecia. Come tutti gli allievi intelligenti<br />

che si rispettino, Aristotele cominciò con il criticare la “teologia”<br />

del suo maestro Platone. Questi, infatti, aveva concepito il <strong>di</strong>vino<br />

come un Demiurgo, cioè un artefice, un artigiano, il quale costruiva il<br />

mondo avendo a modello le idee eterne (<strong>di</strong>vine anche loro), e “proiettando”<br />

<strong>per</strong> così <strong>di</strong>re le imitazioni <strong>di</strong> quei modelli, cioè le ombre da lui<br />

costruite, sullo “schermo” della materia. Platone concepiva la relazione<br />

fra le cose materiali così generate e le idee come <strong>una</strong> relazione <strong>di</strong><br />

“imitazione” o, in altre parole, <strong>di</strong> “partecipazione”. Le cose materiali<br />

sarebbero dunque semplici ombre delle vere realtà: le idee immateriali<br />

dell’i<strong>per</strong>uranio.<br />

Per Aristotele tutta questa visione aveva poco a che fare con la filosofia:<br />

“Dire che le idee sono modelli e che le cose sensibili partecipano <strong>di</strong><br />

esse significa parlare a vuoto e fare uso <strong>di</strong> mere immagini poetiche”.<br />

L’intervista<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

43<br />

“La mobilità<br />

è ormai <strong>di</strong>ventata<br />

un’arma globale<br />

Èsolo un simbolo, ma con <strong>una</strong> i<strong>per</strong>valutazione<br />

che può trasformarlo, in qualsiasi momento, in<br />

moneta sonante. Sarà un paradosso, ma proprio<br />

mentre l’umanità affronta la maggiore mobilità della<br />

sua storia, il valore <strong>di</strong> un visto <strong>di</strong>venta quello <strong>di</strong> un<br />

tassello strategico sullo scenario globale. Ne è convinto<br />

Vincent Chetail, docente <strong>di</strong> Diritto internazionale<br />

all’ l'Institut de haute études internationales <strong>di</strong><br />

Ginevra e <strong>di</strong>rettore della ricerca nel Programma <strong>per</strong> lo<br />

stu<strong>di</strong>o delle migrazioni globali all’Accademia ginevrina<br />

dei <strong>di</strong>ritti umanitari.<br />

Allora non c’è da illudersi sulla realizzazione <strong>di</strong> un<br />

mondo futuro senza barriere e frontiere?<br />

“Sono soprattutto gli europei ad essersi <strong>di</strong>menticati<br />

che fino al 1980 si viaggiava praticamente senza passaporto.<br />

Lo so che la sensazione, <strong>di</strong> tutti, è quella <strong>di</strong><br />

un mondo a<strong>per</strong>to, raggiungibile da chiunque, ma non<br />

è così. Per certi aspetti si è tornati alle ‘credenziali’,<br />

alle lettere <strong>di</strong> presentazione necessari ai cavalieri rinascimentali<br />

<strong>per</strong> essere ammessi ai vari Stati che, allora,<br />

avevano le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> <strong>una</strong> borgata... Solo che,<br />

rispetto ad allora, adesso siamo in milioni a muoverci<br />

da un Paese all’altro”.<br />

Ma è giustificato che, nell’era della globalizzazione,<br />

Vincent Chetail<br />

docente all’Istituto<br />

<strong>di</strong> alti stu<strong>di</strong><br />

internazionale<br />

<strong>di</strong> Ginevra<br />

ed es<strong>per</strong>to<br />

in migrazioni<br />

globali<br />

un visto, un passaporto, riacquistino tanto valore?<br />

“Buona parte delle restrizioni sono giustificate dall’esigenza<br />

<strong>di</strong> ‘sicurezza’, ma non possiamo nasconderci<br />

che, in realtà, queste limitazioni sono le stesse<br />

che giustificavano le separazioni dei tempi remoti: tenere<br />

le <strong>di</strong>stanze tra nord e sud o, se preferisce, tra ricchi<br />

e poveri”.<br />

E basta questo <strong>per</strong> attribuire un’importanza così<br />

elevata ad un visto?<br />

“Mi basta un esempio <strong>per</strong> <strong>di</strong>mostrare come, a seconda<br />

degli interessi in gioco, un documento d’ingresso<br />

<strong>di</strong>venta vitale. Fino a qualche anno fa in Cina<br />

era <strong>di</strong>fficile entrare ed impossibile uscire se non clandestinamente.<br />

Oggi si parte e si atterra a Pechino<br />

come routine, ma solo <strong>per</strong>chè la su<strong>per</strong>potenza cinese<br />

ora si considera ‘Occidente’. All’area <strong>di</strong> Shengen, invece,<br />

sono bastati un paio <strong>di</strong> veti incrociati <strong>per</strong> andare<br />

in crisi”.<br />

Si riferisce alla <strong>di</strong>atriba tra Libia e Svizzera?<br />

“Anche in questo caso, anzichè valutare il valore strategico<br />

<strong>di</strong> un visto se ne coglie solo l’aspetto simbolico,<br />

la strumentalizzazione che ha fatto Gheddafi”.<br />

Riconoscerà che, almeno in questo caso, il visto negato<br />

ai citta<strong>di</strong>ni europei è solo un pretesto <strong>per</strong> alzare<br />

la posta <strong>di</strong>plomatica in palio?<br />

“Che la Libia voglia ‘monetizzare’ il visto non si <strong>di</strong>scute,<br />

ma oltre a <strong>di</strong>mostrare il valore simbolico <strong>di</strong><br />

merce <strong>di</strong> scambio, l’evidente provocazione, il segnale<br />

che si dovrebbe recepire nasconde <strong>una</strong> posta ben più<br />

elevata, che va oltre la lite con la Confederazione”.<br />

Di che segnale si tratta?<br />

“Un segnale che <strong>di</strong>mostra ulteriormente il valore <strong>di</strong><br />

un visto. Gheddafi non ha mai nascosto la sua ambizione<br />

<strong>di</strong> leadership dell’intera Africa, e questo ‘uso’<br />

del visto è sì simbolico, ma è un chiaro segnale d’allarme:<br />

attenzione, ho io in mano il ‘rubinetto’. Sono io<br />

a decidere se centellinare i vostri ingressi o, al contrario,<br />

inondarvi <strong>di</strong> emigranti... Ha ancora dubbi sul valore<br />

<strong>di</strong> un visto?”.<br />

e.r.b.<br />

<strong>di</strong> GIOVANNI VENTIMIGLIA<br />

Infatti, secondo Aristotele, le metafore usate da Platone non spiegherebbero<br />

<strong>di</strong>verse cose, come <strong>per</strong> esempio il <strong>di</strong>venire, dal momento che<br />

le idee sono immobili, e immobili dunque dovrebbero essere le loro<br />

immagini riflesse sullo schermo della materia.<br />

Aristotele considera insomma la teologia <strong>di</strong> Platone come un grande<br />

racconto poetico affetto da antropomorfismo. Dio non può essere immaginato,<br />

nota il filosofo, come un artigiano umano, ma deve essere<br />

razionalmente <strong>di</strong>mostrato come il motore immobile, principio <strong>di</strong><br />

tutto il <strong>di</strong>venire. Comincia così <strong>una</strong> grande querelle, che dura tuttora:<br />

da <strong>una</strong> parte chi concepisce Dio con immagini forse troppo umane,<br />

come l’artigiano, dall’altra chi lo concepisce come l’algoritmo im<strong>per</strong>sonale<br />

<strong>di</strong> tutto il cosmo. Da un lato un Dio troppo immaginabile e<br />

troppo umano, dall’altro un Dio troppo razionale e troppo poco<br />

umano. Eppure, un’alternativa esiste. Lo vedremo.


L—uñÛ]} Ý—uñÛ—ÝÝ—œ]} 3¼æ”É<br />


@<br />

www.gianadda.ch<br />

www.russianmuseums.info<br />

www.ibs.net<br />

IL SOGGETTO<br />

L’icona allinea la santa martire<br />

Parasceve, con la croce in mano e<br />

avvolta in un velo rosso simboli del<br />

martirio, e tre dei primi gran<strong>di</strong><br />

padri fondatori della Chiesa dopo<br />

l’E<strong>di</strong>tto <strong>di</strong> Costantino (313)<br />

LA POSTURA<br />

Mentre la santa è leggermente <strong>di</strong> tre<br />

quarti, in segno <strong>di</strong> deferenza verso i<br />

tre padri della gerarchia<br />

ecclesiastica, costoro sono<br />

ieraticamente frontali davanti ai<br />

fedeli, in posa ferma e abito solenne<br />

<strong>di</strong> CLAUDIO GUARDA<br />

Non è un caso che <strong>due</strong> dei tre<br />

protagonisti dell’arte<br />

astratta <strong>di</strong> inizio ‘900 – vale a<br />

<strong>di</strong>re Kan<strong>di</strong>nski e Malévitch – siano<br />

tutti e <strong>due</strong> russi e profondamente<br />

ammaliati sia dalla tra<strong>di</strong>zione popolare<br />

e fabulistica russa, sia dallo<br />

spiritualismo ortodosso che sono<br />

<strong>due</strong> componenti fondamentali<br />

della cultura <strong>di</strong> quel popolo. Il terzo<br />

fu l’olandese Mondrian, pure lui<br />

animato da <strong>una</strong> marcata tendenza<br />

teosofica ed ascetica.<br />

Ma accanto a quei <strong>due</strong>, bisognerebbe<br />

metterci anche altri moderni<br />

artisti russi – da Tatlin a Chagall<br />

(<strong>due</strong> nemici in arte), da Larionov<br />

alla Gontcharova, da Filonov a Jawlensky<br />

– che, in mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi, attinsero<br />

comunque a quelle fonti<br />

tanto che c’è chi evidenziato Le ra<strong>di</strong>ci<br />

bizantine dell’immaginario<br />

contemporaneo (Parigi, 1996). A<br />

<strong>di</strong>re cioè <strong>di</strong> quel filo che ha legato la<br />

nascita dell’arte moderna, vuoi in<br />

Russia o ad o<strong>per</strong>a <strong>di</strong> artisti russi,<br />

con il portato <strong>di</strong> quella loro tra<strong>di</strong>zione<br />

ortodossa fondata sulle<br />

icone: decisamente antinaturalistiche,<br />

catartiche e simboliche, mi-<br />

CULTURA<br />

In mostra a Martigny le icone della National Gallery <strong>di</strong> Mosca<br />

Sante immagini<br />

<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione russa<br />

LA MOSTRA<br />

Immagini Sante<br />

dalla galleria Tretiakov <strong>di</strong> Mosca<br />

Fondazione Gianadda, Martigny<br />

Fino al 13 giugno<br />

I Santi<br />

Parasceve, Gregorio,<br />

Crisostomo e Basilio,<br />

XV secolo, tem<strong>per</strong>a<br />

e oro su tavola,<br />

147 x 134 cm<br />

ranti a esprimere un concetto o un<br />

rapporto (vale a <strong>di</strong>re <strong>una</strong> modalità<br />

dello spirito) più che <strong>una</strong> realtà visibile<br />

o, come scriveva Malévitch,<br />

“un contenuto ma dentro <strong>una</strong> verità<br />

antinaturalistica e antianatomica,<br />

al <strong>di</strong> fuori della prospettiva<br />

aerea e lineare, dove il fondo oro e i<br />

colori mirano a <strong>una</strong> resa puramente<br />

emozionale del tema.”<br />

Ora la Fondazione Gianadda pre-<br />

LA SACRALITÀ<br />

S. Gregorio, San Crisostomo e San<br />

Basilio raffigurati con i paramenti sacri<br />

della <strong>di</strong>gnità episcopale presentano,<br />

avvolto in un telo, il Vangelo<br />

impreziosito <strong>di</strong> <strong>per</strong>le e pietre preziose<br />

L’IMMATERIALE<br />

L’alternanza calibrata e mentale<br />

dei colori sul fondo oro, la<br />

bi<strong>di</strong>mensionalità delle immagini come<br />

il <strong>di</strong>segno astratto-geometrico dei<br />

loro paramenti, hanno certamente<br />

influito sulla storia del “moderno”<br />

senta 64 icone della Galleria Nazionale<br />

<strong>di</strong> Mosca, <strong>di</strong> notevole rilevanza<br />

sia qualitativa che storica: dal 1408<br />

(anno <strong>di</strong> esecuzione delle <strong>due</strong><br />

gran<strong>di</strong> tavole <strong>di</strong> André Roublev,<br />

contemporaneo del Beato Angelico<br />

e come lui canonizzato) alla fine<br />

del Me<strong>di</strong>oevo russo, con l’ascesa al<br />

trono <strong>di</strong> Pietro il Grande che fonda<br />

la nuova capitale <strong>di</strong> S. Pietroburgo<br />

(1703) e poi la fa progettare dal<br />

Trezzini. Va da sé che <strong>per</strong> sua natura<br />

e <strong>per</strong> la sua stessa storia<br />

“un’icona non è un’o<strong>per</strong>a d’arte<br />

come qualunque altra”: vive infatti<br />

dello spirito e <strong>per</strong> lo spirito, <strong>per</strong> cui è<br />

nata. Gianadda racconta della sua<br />

sorpresa nel vedere gente che deponeva<br />

fiori davanti alle icone: non<br />

in chiesa, ma dentro il museo nazionale!<br />

L’icona russa insomma è la<br />

storia <strong>di</strong> un popolo che continua<br />

anche nel presente, nonostante 70<br />

<strong>anni</strong> <strong>di</strong> comunismo bolscevico in<br />

mezzo; è qualcosa <strong>di</strong> intrinseco alla<br />

concezione stessa del mondo che<br />

sta “nel cuore dell’arte, ma anche<br />

della vita intellettuale, filosofica e<br />

religiosa della Russia <strong>di</strong> ieri, come<br />

<strong>di</strong> quella o<strong>di</strong>erna.”<br />

PAGINE D’OGGI<br />

L’AMORE AI TEMPI<br />

DI SHAKESPEARE<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

45<br />

<strong>di</strong> MARCO BAZZI<br />

Romeo e Giulietta <strong>di</strong> William Shakespeare (Mondadori, nella<br />

traduzione <strong>di</strong> Salvatore Quasimodo) é uno dei poemi<br />

d’amore <strong>per</strong> eccellenza. Affronta i temi universali <strong>di</strong> questo<br />

sentimento, banalmente celebrato nella ricorrenza <strong>di</strong> San Valentino.<br />

La notizia del giorno era: Manuela Arcuri l’ha festeggiato da<br />

sola. Allora, tentiamo <strong>di</strong> parlare d’amore. Facendo astrazione<br />

dalla trama e isolando alcuni versi ci si rende conto che Shakespeare<br />

ha scritto un trattato sull’amore. I temi <strong>di</strong> fondo sono<br />

l’amore impossibile e la sua coniugazione con la morte.<br />

Ma nella trage<strong>di</strong>a si ritrova l’intero universo amoroso. All’inizio<br />

c’è l’innamoramento: “Romeo: il sole, che tutto vede, non ne vide<br />

mai <strong>una</strong> simile a lei, dal principio del mondo<br />

(...). Ha amato mai il mio cuore? Negate, occhi:<br />

prima <strong>di</strong> questa notte non ho mai veduto<br />

la bellezza”.<br />

Seguono le riflessioni sulla natura dell’amore:<br />

se sia benevolo o malvagio, tema<br />

centrale della poesia greca antica.<br />

“Benvolio: Ahimè, <strong>per</strong>chè Amore, <strong>di</strong> aspetto<br />

così gentile è poi, alla prova, così aspro e tiranno?”.<br />

E ancora: “Mercuzio: tu sei innamorato:<br />

fatti prestare le ali <strong>di</strong> Cupido e vola al <strong>di</strong><br />

là <strong>di</strong> ogni limite. Romeo: io sono ferito troppo<br />

profondamente dalla sua freccia <strong>per</strong> poter volare<br />

con le sue penne leggere: e così legato, non<br />

posso sorvolare l’altezza del triste dolore: sotto il grave peso dell’amore,<br />

io precipito (...). L’amore <strong>una</strong> tenera cosa? È troppo rude,<br />

troppo brutale, troppo aspro e punge come <strong>una</strong> spina”.<br />

Ma l’amore non si ferma <strong>di</strong> fronte al dolore che suscita. Dice Romeo:<br />

“E sei i suoi occhi fossero nel cielo veramente e le stelle nel suo<br />

viso? Lo splendore del suo volto farebbe pallide le stelle, come la<br />

luce del giorno la fiamma d’<strong>una</strong> torcia (...). Con le ali leggere<br />

d’amore volai su questi muri: <strong>per</strong> amore non c’è ostacolo <strong>di</strong> pietra”.<br />

C’è poi il tema della separazione. “Giulietta: lasciarti è dolore così<br />

dolce che <strong>di</strong>rei buona notte fino a giorno. Romeo: scenda sui tuoi<br />

occhi il sonno, e la quiete nel tuo cuore”.<br />

E il tema della notte, che segna gli incontri dei <strong>due</strong> amanti. “Giulietta:<br />

sten<strong>di</strong> la tua cortina nera, o notte, che proteggi l’amore (...).<br />

Copri col nero manto il sangue acceso che batte sul mio viso, e fai<br />

l’amore timido più audace, ma sempre puro in ogni suo abbandono”.<br />

E il tema del giorno, che riporta alla separazione. “Romeo: era l’allodola,<br />

messaggera dell’alba, non l’usignolo. Guarda, amore, la<br />

luce invi<strong>di</strong>osa a strisce orla le nubi che si sciolgono a oriente; le candele<br />

della notte non ardono più e il giorno in punta <strong>di</strong> pie<strong>di</strong> si<br />

sporge felice dalle cime nebbiose dei monti”.<br />

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I viaggi de “ ” in collaborazione con<br />

Roma<br />

Pasqua nella città eterna<br />

ROMA non ebbe <strong>una</strong> fondazione precisa.<br />

La data del 735 a.C., che non si basa<br />

su alcun documento, fu fissata nel I secolo<br />

a.C.. La leggenda narra dei gemelli Romolo<br />

e Remo, che furono abbandonati al<br />

loro destino nel fiume Tevere e vennero<br />

salvati ed allevati da <strong>una</strong> lupa. Romolo fu<br />

il primo re <strong>di</strong> Roma. La storia <strong>di</strong> Roma<br />

passerà dalle mani della monarchia alla<br />

Repubblica, sino alla fondazione dell’im-<br />

PROGRAMMA DI VIAGGIO<br />

1° giorno: venerdì, 2 aprile 2010<br />

Ticino – Roma<br />

Giro turistico della Roma Cristiana<br />

(incluso)<br />

Giro Roma notturna (facoltativo)<br />

Trasferta in bus da Locarno, Bellinzona,<br />

Lugano e Chiasso all'aeroporto <strong>di</strong> Lugano-<br />

Agno. Alle ore 07.25 volo <strong>per</strong> Roma. Arrivo<br />

ed incontro con la guida.<br />

Oggi siamo invitati a conoscere la Roma<br />

cristiana. Dapprima visitiamo le quattro<br />

chiese principali <strong>di</strong> Roma: San Pietro in Vaticano,<br />

Chiesa San Giov<strong>anni</strong> in Laterano,<br />

Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le<br />

mura, ed in seguito le famose catacombe.<br />

Trasferta all’albergo Grand Hotel Palazzo<br />

Carpegna****.<br />

In serata abbiamo la possibilità <strong>di</strong> visitare la<br />

città illuminata e cenare in <strong>una</strong> tipica trattoria<br />

romana, con piatti locali (prezzo: CHF<br />

85.- incl. cena e vino da tavola).<br />

2° giorno: sabato, 3 aprile 2010<br />

Visita alla città vecchia romana (facoltativa)<br />

In mattinata possiamo approfittarne <strong>per</strong> fare<br />

<strong>una</strong> bella passeggiata nella città vecchia<br />

<strong>di</strong> Roma. Costeggiamo le rive del Tevere fino<br />

a raggiungere a pie<strong>di</strong> la famosa via Giulia<br />

ed il palazzo Farnese, proseguiamo verso<br />

il Campo dei Fiori e via Torre Largo Argen-<br />

tina fino ad arrivare alla famossisima Fontana<br />

<strong>di</strong> Trevi ed al Pantheon. Per terminare ci<br />

incontriamo in Piazza Navona, la piazza<br />

più conosciuta <strong>di</strong> questa stupenda città<br />

(prezzo: CHF 50.-).<br />

Il pomeriggio è a nostra completa <strong>di</strong>sposizione.<br />

3° giorno: domenica 4 aprile 2010<br />

Bene<strong>di</strong>zione “urbi et orbi” del Papa in<br />

Piazza San Pietro (compresa)<br />

Ostia – Colli Albani (facoltativa)<br />

In mattinata ci <strong>di</strong>rigiamo verso Piazza San<br />

Pietro e partecipiamo alla bene<strong>di</strong>zione “urbi<br />

et orbi” del Papa.<br />

Nel pomeriggio abbiamo la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigerci<br />

al mare, verso Ostia Antica.<br />

L’antica città <strong>di</strong> Ostia, porto della città <strong>di</strong><br />

Roma alla foce del fiume Tevere fu fondata<br />

nel corso del IV secolo a.C come accampamento<br />

militare e sviluppata poi nell‘età<br />

im<strong>per</strong>iale romana come centro commerciale<br />

portuale, strettamente legato all’approvvigionamento<br />

del grano nella capitale. Rimase<br />

centro residenziale dopo la costruzione<br />

dei porti <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o e Traiano. Le rovine<br />

della città furono scavate a partire dagli inizi<br />

del 19esimo secolo e si sono conservate<br />

insieme ai monumenti pubblici, a numerose<br />

case d’abitazione e a strutture produttive<br />

che ne fanno un’importante testimonianza<br />

della vita quoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> allora.<br />

Per concludere la nostra giornata, dopo<br />

Tarocchi,<br />

pendolo, magia<br />

Lady L.<br />

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Tel.<br />

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(Fr. 2.99/min)<br />

BIANCHERIA<br />

INTIMA<br />

LOCARNO<br />

– TENERO<br />

<strong>per</strong>o ad o<strong>per</strong>a <strong>di</strong> Augusto (30 a.C.). La<br />

città fu dominata dagli Etruschi <strong>per</strong> poi<br />

essere riconquistata dai Romani. Scopriamo<br />

questa capitale, le nostre guide ci racconteranno<br />

la storia; tuffiamoci in questo<br />

mondo antico e allo stesso tempo moderno.<br />

Lasciamoci trasportare da questa meta<br />

che non solo ci affascinerà con la sua<br />

storia ma anche <strong>per</strong> il suo patrimonio artistico.<br />

Azione<br />

Risparmio CO 2<br />

Acquistando finestre <strong>di</strong> rinnovazione<br />

beneficiate <strong>di</strong> <strong>una</strong> riduzione<br />

<strong>di</strong> CHF 15.-/m 2 su<strong>per</strong>ficie vetrata.<br />

Valevole dal 1.1. fino al 31.3.2010.<br />

un’ora e mezza con la nostra guida, ci <strong>di</strong>rigiamo<br />

verso Frascati sui Colli Albani, in<br />

<strong>una</strong> cantina vinicola, dove ci gusteremo <strong>una</strong><br />

tipica cena del luogo accompagnata da un<br />

buon bicchiere <strong>di</strong> vino (Prezzo: CHF 75.incluso<br />

cena e vino).<br />

4° giorno: lunedì, 5 aprile 2010<br />

Giro turistico della Roma antica e<br />

me<strong>di</strong>evale – Castel Sant’Angelo e Trastevere<br />

(facoltativo)<br />

Roma – Lugano – Agno<br />

Dopo colazione è prevista la visita della Roma<br />

antica e me<strong>di</strong>evale durante la quale la<br />

nostra guida ci illustra il grande im<strong>per</strong>o dei<br />

Cesari. Proseguiamo verso il Colosseo, il<br />

monumento più famoso <strong>di</strong> Roma, che in realtà<br />

era un’arena dove si organizzavano<br />

competizioni. Fu infatti inaugurato nel 79<br />

d.C., <strong>per</strong> i 100 giorni <strong>di</strong> sport e giochi. Proseguiamo<br />

verso il Foro romano, che al tempo<br />

dei Romani era il centro egemonico e sociale<br />

<strong>di</strong> Roma.<br />

Per terminare visitiamo il famoso Castel<br />

Sant’Angelo.<br />

Fu voluto dall’im<strong>per</strong>atore Adriano come<br />

mausoleo destinato agli im<strong>per</strong>atori <strong>per</strong> oltre<br />

1800 <strong>anni</strong>, ma la costruzione a forma cilindrica<br />

<strong>di</strong>venne <strong>una</strong> fortezza <strong>per</strong> Roma durante<br />

la guerra. Dal 1901 é un museo con<br />

oltre 58 sale espositive che raccontano al visitatore,<br />

la storia e la vita <strong>di</strong> questo castello.<br />

Proseguiamo nel visitare il più vecchio<br />

Vendesi in Mesolcina, ben avviata<br />

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quartiere <strong>di</strong> Roma, Trastevere, dove sorge<br />

la Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria Maggiore, la più<br />

antica delle cinque basiliche patriarcali <strong>di</strong><br />

Roma. Ed è la sola ad aver conservato la<br />

primitiva struttura paleocristiana, sia pur<br />

arricchita nel tempo da successive aggiunte<br />

che hanno conservato la sua bellezza (prezzo:<br />

CHF 90.-).<br />

Nel tardo pomeriggio ci trasferiamo dall'albergo<br />

all'aeroporto. Alle ore 19.30 volo <strong>di</strong><br />

ritorno <strong>per</strong> Lugano-Agno e trasferta in bus<br />

ai luoghi <strong>di</strong> partenza.<br />

Minimo <strong>di</strong> partecipanti: 15 <strong>per</strong>sone<br />

Minimo <strong>di</strong> partecipanti alle escursione<br />

facoltative: 10 <strong>per</strong>sone<br />

Riservati eventuali cambiamenti <strong>di</strong> programma<br />

come pure orari <strong>di</strong> volo.<br />

Febbraio 2010<br />

IL PREZZO COMPRENDE:<br />

Trasferta in bus dal Ticino all’aeroporto <strong>di</strong><br />

Lugano-Agno e ritorno<br />

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2/L’inchiesta<br />

I BARBIERI<br />

Il servizio sui barbieri<br />

pubblicato dal Caffè<br />

domenica 31 gennaio<br />

EZIO ROCCHI BALBI<br />

Tra artigianalità ed<br />

arte il passo è breve;<br />

peccato che del valore<br />

<strong>di</strong> certi antichi<br />

mestieri ce ne si accorga<br />

solo quando<br />

hanno imboccato la via dell’estinzione.<br />

Se nel precedente<br />

servizio il Caffè aveva ricordato<br />

la nobile arte del barbiere a<br />

colpi <strong>di</strong> rasoio a mano e pennelli<br />

in tasso, con questa pagina si<br />

rende omaggio ad altri “re<strong>per</strong>ti”<br />

della manualità al lavoro, come<br />

ombrellai e ciabattini,<br />

orma anche essi da<br />

tempo sul viale<br />

del tramonto. Ma<br />

se si vuol parlare<br />

<strong>di</strong> vera e propria<br />

arte che neanche<br />

il Wwf sembra in<br />

grado <strong>di</strong> proteggere<br />

dalla scomparsa,<br />

questa è la<br />

professione del<br />

sarto.<br />

Basta intendersi sul significato<br />

della parola, che non va riferita<br />

alle sartorie (magari abbinate<br />

alle lavanderie) dove si eseguono<br />

piccole riparazioni sartoriali<br />

come orli, battitacco, rammen<strong>di</strong><br />

invisibili. E neanche alle<br />

sartorie moderne, che confezionano<br />

abiti su modelli e “drop”<br />

pre<strong>di</strong>segnati. Il vero sarto è<br />

quello che, su misura, ti <strong>di</strong>segna<br />

e “architetta”, imbastendo e cucendo,<br />

l’abito addosso. E <strong>di</strong> questi,<br />

in Ticino, non se ne trovano<br />

più. O quasi. “Forse ne esiste ancora<br />

qualcuno che lavora in<br />

casa, <strong>per</strong> pochi intimi, ma con<br />

bottega come usava <strong>una</strong> volta,<br />

non ne conosco - conferma da<br />

Lugano Antonio Poretti dell’omonima<br />

firma <strong>di</strong> abbigliamento<br />

che, dal 1803, è arrivata<br />

alla terza generazione famigliare<br />

-. Naturalmente abbiamo<br />

anche noi un laboratorio sartoriale,<br />

ma la domanda del mercato<br />

attuale, con un pret à porter<br />

<strong>di</strong> qualità, richiede altre caratteristiche:<br />

è la cosidetta ‘sartoria<br />

moderna’”. Insomma<br />

in un’<br />

epoca in cui i<br />

sarti vengono<br />

r i c o n o s c i u t i<br />

solo come “stilisti”<br />

è <strong>di</strong>fficile<br />

pensare all’artigiano<br />

descritto<br />

nei racconti <strong>di</strong><br />

Anton Cechov.<br />

I m p e n s a b i l e<br />

imbattersi in<br />

professionisti<br />

dell’arte del vestire<br />

chini sul<br />

bancone a tracciare<br />

col gesso<br />

la linea del taglio,<br />

con ago e filo intenti ad imbastire<br />

l’abito <strong>per</strong> <strong>una</strong> prima<br />

prova del cliente. “Temo che<br />

l’ultimo sarto ‘completo’, qui a<br />

Lugano, sia stato mio padre Danilo<br />

- ammette Fiorenzo Bortolin,<br />

anch’egli sarto in via Besso -.<br />

Se parliamo <strong>di</strong> sartoria pura,<br />

come si intendeva quella veramente<br />

su misura, si sia fermata<br />

LA SOCIETÀ<br />

Mestieri manuali <strong>di</strong>menticati che stanno ormai scomparendo. Dopo il barbiere<br />

ad<strong>di</strong>o ad ombrellai e ciabattini. Ma anche la nobile arte sartoriale è alla fine<br />

A riparare ombrelli<br />

è rimasta solo Irene<br />

USA E GETTA<br />

La maggior<br />

parte degli<br />

ombrelli è del<br />

tipo<br />

economico<br />

usa e getta<br />

AGO E FILO<br />

Gli strumenti<br />

<strong>di</strong> base del<br />

lavoro si<br />

usano ancora,<br />

ma <strong>rara</strong>mente<br />

a mano<br />

L’ombrellaia<br />

CENTIMETRO<br />

Le misure si<br />

prendono solo<br />

<strong>per</strong> adattare<br />

modelli<br />

preconfezionati<br />

Arrotini, sellai, occhiellatrici... sono tanti i<br />

vecchi mestieri <strong>di</strong> <strong>una</strong> volta che nuove produzioni<br />

e vita moderna hanno reso obsoleti,<br />

inutili o <strong>di</strong>menticati. Impensabile, ad esempio, <strong>di</strong><br />

questi tempi cercare sulle pagine gialle un “ombrellaio”.<br />

A cosa può servire un riparatore <strong>di</strong> ombrelli<br />

in un mercato che offre parapioggia da pochi<br />

franchi, rigorosamente made in China, all’insegna<br />

dell’usa e getta? “Sarò l’ultima e l’unica in Ticino,<br />

ma io ci sono ancora - <strong>di</strong>ce <strong>di</strong>vertita la sessantenne<br />

Irene Sax, con tanto <strong>di</strong> bottega sotto i portici <strong>di</strong><br />

Piaza Grande a Locarno -. Va da sè che nessuno<br />

potrebbe campare con questa attività, e a questo<br />

provvede la mia cappelleria, ma ormai è <strong>di</strong>ventata<br />

<strong>una</strong> passione, oltre che un servizio molto gra<strong>di</strong>to e<br />

apprezzato dai clienti”.<br />

Nessuno pensi che la signora Irene si sia improvvisata<br />

artigiana, anzi se c’è <strong>una</strong> “restauratrice”<br />

<strong>di</strong> ombrelli con tutti i titoli <strong>per</strong> questo<br />

lavoro è proprio lei. “Avevo poco più <strong>di</strong><br />

vent’<strong>anni</strong> quando, dal canton Argovia, mi<br />

sono trasferita in Ticino - racconta -. La<br />

mia idea era <strong>di</strong> rilevare <strong>una</strong> bottega <strong>di</strong> cappelli,<br />

ma come si usava quasi 40 <strong>anni</strong> fa,<br />

era impensabile non legare l’attività alla<br />

ven<strong>di</strong>ta d’ombrelli. Ho affiancato il titolare,<br />

un artigiano già anziano, e accanto a<br />

lui ho imparato tutti i trucchi del mestiere.<br />

Allora all’ombrello ci si teneva, eccome”.<br />

Non come adesso che, dopo ogni acquazzone,<br />

capita <strong>di</strong> trovare nei cestini dei rifiuti<br />

ombrelli che - non reggendo all’uso e alle<br />

intem<strong>per</strong>ie - finiscono anzitempo la loro<br />

carriera. “Spesso si tratta <strong>di</strong> ombrelli <strong>di</strong><br />

poco valore, e capisco che ce se ne liberi -<br />

spiega Sax -, ma è un peccato buttarne uno<br />

<strong>di</strong> qualità. Per tacere <strong>di</strong> quelli a cui, <strong>per</strong> tanti motivi,<br />

ci si è affezionati. Le sembrerà strano, ma riesco<br />

a ‘resuscitare’ quasi tutti quelli che mi portano”.<br />

Al <strong>di</strong> là delle indubbie capacità della signora<br />

Irene, il problema è dato dai pezzi <strong>di</strong> ricambio. “È<br />

vero, spesso mi trovo a sosituire particolari che<br />

non esistono sul mercato - ammette -. Ed è <strong>per</strong><br />

questo che in magazzino ho <strong>una</strong> raccolta <strong>di</strong> ombrelli<br />

abbandonati, inutilizzabili. Li ‘c<strong>anni</strong>balizzo’<br />

<strong>per</strong> salvarne altri”.<br />

Il calzolaio<br />

FIORENZO BORTOLIN<br />

Uno dei pochi sarti<br />

rimasti a Lugano<br />

Con ago, filo<br />

e forbici<br />

esce <strong>di</strong> scena<br />

il vecchio sarto<br />

alla penultima generazione”.<br />

Non che manchi il<br />

mestiere, <strong>per</strong>chè lo stesso<br />

Fiorenzo, ora 43enne, già<br />

da ragazzo ha affiancato il<br />

padre in laboratorio. E<br />

forse non si può parlare<br />

nemmeno <strong>di</strong> costi visto che un<br />

bell’abito, confezionato a mano,<br />

su misura, <strong>per</strong> quanto costi <strong>due</strong><br />

o tremila franchi non è più oneroso<br />

<strong>di</strong> un completo griffato dal<br />

marchio dei guru della moda.<br />

“È vero, ma bisogna essere pragmatici<br />

quando solo <strong>due</strong> clienti<br />

su <strong>di</strong>eci chiedono, e apprezzano,<br />

un lavoro del genere<br />

- spiega Fio-<br />

FORBICI<br />

Il “ferro del<br />

mestiere” è stato<br />

sostituito da<br />

taglierine<br />

elettriche<br />

GESSETTO<br />

Fa parte ormai<br />

del passato,<br />

si usa <strong>per</strong><br />

segnare i tagli<br />

sulla stoffa<br />

renzo -. E poi nessuno ha più<br />

tempo; chi è <strong>di</strong>sposto ad aspettare<br />

magari un mese, tra misure<br />

e prove, quando vuol sod<strong>di</strong>sfare<br />

subito, con eleganza firmata,<br />

il suo desiderio? Inoltre<br />

bisogna ammettere che è venuta<br />

meno <strong>una</strong> delle caratteristiche<br />

principali richieste ad un<br />

buon sarto: correggere i <strong>di</strong>fetti<br />

anatomici del cliente”.<br />

E sì, <strong>per</strong>chè le nuove generazioni<br />

sono molto più sane, fisicamente<br />

“standard” e le confezioni<br />

industriali, tra taglie, drop,<br />

e misure accontentano tutti.<br />

(2.fine)<br />

erocchi@caffe.ch<br />

DITALE<br />

Il <strong>di</strong>tale in ferro<br />

<strong>per</strong> manipolare<br />

aghi e fili, senza<br />

pungersi<br />

le <strong>di</strong>ta<br />

TACCHI<br />

E SUOLE<br />

Solo le<br />

scarpe<br />

costose<br />

usano cuoio,<br />

pelle e<br />

cuciture <strong>di</strong><br />

qualità, <strong>per</strong><br />

cui vale la<br />

pena farle<br />

risuolare<br />

La ‘resistenza’ dei ciabattini<br />

Si risuolano scarpe ma l’artigianato è altro<br />

Tacchi e mezzesuole accanto chiavi e altri accessori<br />

meccanici; la riparazione delle<br />

scarpe è ormai <strong>di</strong>ventata seriale e non ha più<br />

nulla <strong>di</strong> quella vecchia arte fatta <strong>di</strong> cuoio da tagliare,<br />

filo spesso e microscopici chio<strong>di</strong>ni che usavano<br />

i ciabattini. Il mestiere <strong>di</strong> calzolaio, quello<br />

vero, è in rapida estinzione, ma piccole frange <strong>di</strong><br />

“resistenza” in Ticino assicurano la sopravvivenza<br />

<strong>di</strong> un’antica manualità artigianale. Autentici ciabattini<br />

esistono ancora, ma bisogna cercarli con<br />

lanternino <strong>per</strong> trovare <strong>per</strong>sonaggi come Vito Nicolosi,<br />

calzolaio <strong>di</strong> Massagno, che ha esor<strong>di</strong>to al<br />

desco artigiano all’età <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci <strong>anni</strong>. “Basta <strong>di</strong>re<br />

che in Ticino non esiste neanche più la formazione<br />

- conferma Vito -; l’ultimo ad aver fatto appren<strong>di</strong>stato,<br />

a quanto mi risulta, è stato mio figlio<br />

Angelo, che ora ha 24 <strong>anni</strong> e si sta specializzando a<br />

Zugo in calzature ortope<strong>di</strong>che. Ed è meglio che resti<br />

là...”. Non che manchino clienti in Ticino, anzi,<br />

anche se la consuetu<strong>di</strong>ne delle scarpe “usa e<br />

getta” è sempre più <strong>di</strong>lagante, in tempi <strong>di</strong> crisi non<br />

sono pochi quelli che ricorrono alle “cure” del calzolaio.<br />

“È vero, sono in tanti, anche con scarpe acquistate<br />

in saldo da 70 franchi, che cercano <strong>di</strong> salvarle<br />

- spiega -. Ma le assicuro che c’è pure gente<br />

che ha delle gran belle scarpe e, se <strong>per</strong>mette, me<br />

ne intendo e so bene che vale la pena ripararle il<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

47<br />

più possibile. E sono lavori che danno sod<strong>di</strong>sfazione”.<br />

Anche Tito Palmieri, ciabattino da <strong>una</strong> vita a Bellinzona,<br />

a pochi passi dalla stazione, è testimone<br />

della sparizione <strong>di</strong> un ‘mestiere’ antico. “Purtroppo<br />

la maggior parte delle scarpe ormai è <strong>di</strong> tipo<br />

economico, e il cliente non si accorge <strong>di</strong> cosa<br />

compra - <strong>di</strong>ce l’artigiano -. A vederle sembrano<br />

<strong>per</strong>fette, ma quasi mi sento in colpa quando li vedo<br />

arrivare con scarpe incollate anzichè cucite,<br />

con parti <strong>di</strong> cartone pressato o plastica anzichè in<br />

pelle e cuoio... Certo, con le tecnologie moderne<br />

c’è modo <strong>di</strong> riparare anche quelle, ma non è facile<br />

spiegare che, nella maggior parte dei casi non ne<br />

vale la pena. Ma, non creda che tutti, alla fine, le<br />

buttino. Anche se costano 50 franchi c’è chi ha<br />

l’esigenza <strong>di</strong> ripararle”. Tito si sente quasi investito<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> missione; quella <strong>di</strong> salvaguardare un’arte<br />

che, in Ticino come altrove, ha ormai pochi pala<strong>di</strong>ni<br />

<strong>di</strong>fensori. “Basta <strong>di</strong>stinguere tra veri calzolai<br />

e chi ripara scarpe - precisa mentre cava via <strong>una</strong><br />

tomaia <strong>di</strong> dubbia composizione -. Ormai la maggioranza<br />

si limita alla tecnica del ‘tacco rapido:<br />

nessun talento, poca formazione, macchinette e<br />

punti metallici e via. Ma fare il ciabattino, ridare<br />

vita a <strong>una</strong> bella scarpa, mi creda, è davvero un’altra<br />

cosa”.


48<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

6 <strong>di</strong>cembre<br />

LETTERA<br />

APERTA<br />

Con la sua denuncia<br />

Baggi ha toccato tutti<br />

i nervi sco<strong>per</strong>ti della<br />

Rsi<br />

13 <strong>di</strong>cembre<br />

INFORMAZIONE<br />

DI QUALITÀ<br />

Nel <strong>di</strong>battito interviene<br />

Franco Zambelloni<br />

che auspica <strong>una</strong> tv <strong>di</strong><br />

qualità<br />

Nelle lettere precedenti<br />

IL DIBATTITO<br />

20 <strong>di</strong>cembre<br />

TV LOCALE<br />

E BRIOSA<br />

Clau<strong>di</strong>o Rossetti<br />

consiglia <strong>una</strong> tivù più<br />

ancorata alla realtà<br />

locale<br />

La lettera/10<br />

Canali Hd. Nuove scenografie.<br />

Loghi e sigle. Ma l’offerta<br />

<strong>per</strong>de quota. E la piattaforma<br />

multime<strong>di</strong>ale non funziona<br />

CRISTINA FERRARI*<br />

Caro <strong>di</strong>rettore,<br />

quando penso alla “svizzera“<br />

(così l’abbiamo sempre chiamata<br />

in famiglia la Rsi) l’abbinamento<br />

più imme<strong>di</strong>ato è<br />

quello con “Scacciapensieri”,<br />

storica trasmissione <strong>di</strong> cartoni animati, tuttora<br />

in onda il sabato nel tardo pomeriggio.<br />

Oltre trent’<strong>anni</strong> fa era già un appuntamento<br />

im<strong>per</strong><strong>di</strong>bile del fine <strong>di</strong> settimana, raro<br />

esempio <strong>di</strong> sano intrattenimento <strong>per</strong> i bambini<br />

dei primi <strong>anni</strong> Settanta. Poi c’erano il Tg<br />

e le previsioni meteo seguite anche dalla vicina<br />

Lombar<strong>di</strong>a, prima che la burocrazia<br />

oscurasse il segnale. Una tv, ancora oggi,<br />

rimpianta da milanesi e comaschi <strong>per</strong> i suoi<br />

programmi e la sua moderazione.<br />

Un profilo non urlato, pacato, originale,<br />

tanto che neppure l’avvento dei primi canali<br />

commerciali era riuscito a scalfire. La televisione<br />

svizzera era un punto <strong>di</strong> riferimento<br />

prezioso. Non solo in Ticino. Me ne resi<br />

conto soprattutto quando, studentessa universitaria<br />

a Milano nei primi <strong>anni</strong> Novanta,<br />

un mio professore, Gianfranco Miglio,<br />

grande docente <strong>di</strong> scienze politiche e già<br />

preside dell’Università Cattolica meneghina,<br />

citava la Tsi quale esempio <strong>di</strong> buon<br />

La professionalità<br />

I giovani venivano avviati ad <strong>una</strong><br />

professione; oggi si ingaggiano <strong>per</strong>sone<br />

da sfruttare e mollare <strong>per</strong> altre priorità<br />

giornalismo. Lui che, sempre vestito con loden<br />

e orpelli austriaci, si considerava un<br />

nuovo Macchiavelli e faceva l’occhiolino<br />

all’esor<strong>di</strong>o sulla scena politica italiana della<br />

Lega Nord <strong>di</strong> Umberto Bossi, quando si trattava<br />

<strong>di</strong> guardare della buona tv “girava”, con<br />

interesse, sull’informazione della Svizzera<br />

italiana. Miglio ci parlava <strong>di</strong> “qualità dei<br />

contenuti” e mai un commento su <strong>una</strong><br />

scelta scenografica o <strong>di</strong> sigla… Probabilmente<br />

gli sarebbe bastata <strong>una</strong> inquadratura<br />

nera…<br />

Ricordo l’orgoglio provato fra i miei compagni<br />

<strong>di</strong> corso e nomi in<strong>di</strong>menticati del panorama<br />

giornalistico <strong>di</strong> allora: Dario Robbiani,<br />

Siro Küng, Carla Ferrari, solo <strong>per</strong> citare<br />

quelli più vicini alla mia simpatia e ammirazione<br />

<strong>di</strong> giovane aspirante giornalista.<br />

Oggi, invece, sembra essere più importante<br />

il contenitore anziché il contenuto. Fa più…<br />

notizia la firma dell’architetto Mario Botta<br />

su scrivanie, luci e pannelli <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o televisivo<br />

rinnovato <strong>per</strong> l’ennesima volta che<br />

10 gennaio<br />

RIFORMA<br />

RADICALE<br />

La ricetta del finanziere<br />

Tito Tettamanti: non<br />

bastano piccole<br />

cosmesi<br />

17 gennaio<br />

INUTILE<br />

GIGANTISMO<br />

Franco Ambrosetti ha<br />

puntato il <strong>di</strong>to sulla<br />

lottizzazione politica<br />

dell’azienda<br />

24 gennaio<br />

MANDATO<br />

PUBBLICO<br />

L’analisi <strong>di</strong> Spadafora<br />

si concentra sulle<br />

lacune del servizio<br />

pubblico<br />

IL CONTENITORE<br />

HA IL SOPRAVVENTO<br />

SUI CONTENUTI<br />

Tanta attenzione alle scenografie, ai fondali firmati da archistar, alle sigle in alta definizione<br />

e sempre meno attenzione al prodotto finale. Insomma quello che conta è il<br />

contenitore e non il contenuto. Cristina Ferrari, presidente dell’Associazione ticinese<br />

<strong>di</strong> giornalisti, non risparmia critiche alla Rsi. Intervenendo nel <strong>di</strong>battito promosso<br />

dal Caffè pone l’accento anche sulle mille domande rivolte sindacalmente ai<br />

vertici <strong>di</strong> Comano, che non hanno mai avuto risposta. Secondo Ferrari la Rsi è<br />

un’azienda da rimettere in rotta anche dopo le recenti, inutili s<strong>per</strong>imentazioni.<br />

lo scoop giornalistico <strong>di</strong> un bravissimo collega<br />

in missione nel <strong>per</strong>icoloso Me<strong>di</strong>o<br />

Oriente. Perché? Eppure, la concorrenza<br />

dovrebbe farci riflettere: pren<strong>di</strong>amo il Tg<br />

della rete ammiraglia dello Stato italiano,<br />

Rai 1, è dal 1954, suo anno <strong>di</strong> nascita, che ha<br />

pressocché sempre la stessa sigla, inconfon<strong>di</strong>bile<br />

e <strong>per</strong> questo riconosciuta da tutti. In<br />

Rsi, invece, sembra quasi un’onta mantenere<br />

la stessa grafica e lo stesso jingle <strong>per</strong> più<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> stagione. Si cambia colore a ogni stagione,<br />

come le foglie… Perché?<br />

All’annuncio dei tagli alla Rsi, lo scorso settembre,<br />

l’Associazione ticinese dei giornalisti,<br />

insieme a Come<strong>di</strong>a, aveva espresso solidarietà<br />

ai colleghi della ra<strong>di</strong>o e della televisione<br />

della Svizzera italiana. Solidarietà non<br />

solo a quanti venivano e verranno toccati <strong>di</strong>rettamente<br />

da questi provve<strong>di</strong>menti, ma anche<br />

ai tecnici e ai collaboratori regolari. Una<br />

considerazione che comprendeva, dunque,<br />

ben oltre i 16 impiegati definiti “in esubero”.<br />

L’Atg aveva posto, in questo senso, ai vertici<br />

aziendali <strong>di</strong> Comano, tramite un puntuale<br />

comunicato stampa a tutti mass me<strong>di</strong>a ticinesi,<br />

<strong>una</strong> serie <strong>di</strong> domande, rimaste tutt’oggi<br />

senza <strong>una</strong> risposta.<br />

Come mai - ci chiedevamo prima <strong>di</strong> tutto -<br />

anche responsabili come il <strong>di</strong>rettore della<br />

ra<strong>di</strong>o erano stati messi al corrente della delicata<br />

situazione meno <strong>di</strong> 24 ore prima dell’annuncio<br />

ai <strong>di</strong>pendenti? Se le cifre rosse<br />

(ben 10 milioni <strong>di</strong> franchi, ricor<strong>di</strong>amolo)<br />

sono state sco<strong>per</strong>te solo l’11 settembre (mai<br />

data fu così profetica nella sua connotazione<br />

più negativa) si è proceduto a delle<br />

decisioni tanto importanti con troppa fretta<br />

44<br />

IL CAFFÈ 31 gennaio 2010<br />

6 <strong>di</strong>cembre<br />

LETTERA<br />

APERTA<br />

Con la sua<br />

denuncia Baggi<br />

ha toccato tutti<br />

i nervi sco<strong>per</strong>ti<br />

della Rsi<br />

Nelle puntate precedenti<br />

La quantità<br />

prevale<br />

sulla qualità.<br />

Una Rsi<br />

ripiegata<br />

sull’ombelico<br />

cantonticinese.<br />

Per sod<strong>di</strong>sfare<br />

i politici<br />

E<br />

MARCO TOGNOLA*<br />

gregio <strong>di</strong>rettore, convergenza,<br />

<strong>una</strong> parola magica.<br />

Era continuamente sulla<br />

bocca degli alti <strong>di</strong>rigenti<br />

della Rsi - del <strong>di</strong>rettore Dino<br />

B l i i i i<br />

(soli tre giorni)? Sono state consultate le associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria? Se anche gli ultimi<br />

<strong>due</strong> <strong>anni</strong> si sono chiusi in <strong>per</strong><strong>di</strong>ta, come mai<br />

si è proceduto ad un lifting grafico? E quanto<br />

è costato?<br />

Si è proceduto, ad esempio, alla valutazione<br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> limatura degli stipen<strong>di</strong> dei quadri e/o<br />

degli stipen<strong>di</strong> che su<strong>per</strong>ano i 10 mila franchi<br />

al mese? E sì, <strong>per</strong>ché si è deciso <strong>di</strong> cambiare<br />

il logo da Rtsi a Rsi? Ness<strong>una</strong> rivoluzione,<br />

ma <strong>una</strong> “T” <strong>di</strong> meno costata chissà quanto<br />

in termini <strong>di</strong> costi. Orfana della“T” la Rsi si è<br />

poi trovata mutilata dell’importante connotazione<br />

linguistica: non più Ra<strong>di</strong>otelevisione<br />

svizzera <strong>di</strong> lingua italiana, ma Ra<strong>di</strong>otelevisione<br />

svizzera, semplicemente. Eppure<br />

non era proprio questa particolarità a<br />

fare la <strong>di</strong>fferenza nel mondo massme<strong>di</strong>atico<br />

confederato e della vicina penisola? L’avessimo<br />

chiamata subito La1 e La2 l’avrei anche<br />

potuto giustificare. Invece ci ritroviamo con<br />

un logo lungo mezzo metro nella trentina <strong>di</strong><br />

pollici del nostro televisore e un’anima…<br />

snaturata.<br />

Senza <strong>di</strong>menticare trasmissioni pilota (La<br />

Tele), cancellate dalla sera alla mattina,<br />

dopo aver parlato <strong>di</strong> “un nuovo modo <strong>di</strong> fare<br />

televisione”. E qui sta l’altro grave problema<br />

della Rsi <strong>di</strong> oggi, gonfiata da continue assunzioni<br />

e da collaborazioni, spesso, capestro.<br />

Si tratta del precariato, ormai da <strong>di</strong>versi<br />

<strong>anni</strong> adottato dalla Rsi attraverso quello che<br />

viene chiamato il lavoro interinale. Come ha<br />

sottolineato la sezione luganese <strong>di</strong> Ssm (il<br />

sindacato svizzero dei mass me<strong>di</strong>a) “un<br />

tempo la Ra<strong>di</strong>otelevisione era un ente che<br />

sapeva assumere e avviare i giovani alle pro-<br />

IL DIBATTITO<br />

13 <strong>di</strong>cembre<br />

INFORMAZIONE<br />

DI QUALITÀ<br />

Nel <strong>di</strong>battito<br />

interviene Franco<br />

Zambelloni che<br />

auspica <strong>una</strong> tv <strong>di</strong><br />

qualità<br />

20 <strong>di</strong>cembre<br />

TV LOCALE<br />

E BRIOSA<br />

Clau<strong>di</strong>o Rossetti<br />

consiglia <strong>una</strong><br />

tivù più ancorata<br />

alla realtà locale<br />

10 gennaio<br />

UNA RIFORMA<br />

RADICALE<br />

La ricetta del<br />

finanziere Tito<br />

Tettamanti: non<br />

bastano piccole<br />

cosmesi<br />

31 gennaio<br />

VOCE<br />

DEL PALAZZO<br />

Molti dei problemi,<br />

secondo il giornalista<br />

Tognola, derivano<br />

dall’invasività dei partiti<br />

7 febbraio<br />

IL FUTURO<br />

Tra risparmi<br />

e tecnologia,<br />

Rigozzi si sofferma<br />

sugli scenari<br />

futuri<br />

@ www.rsi.ch<br />

www.srg-ssr.ch<br />

fessioni specifiche e a carriere importanti.<br />

Oggi, invece, ingaggia in modo precario <strong>per</strong>sone<br />

che hanno acquisito es<strong>per</strong>ienze altrove,<br />

le sfrutta e le molla appena le priorità<br />

<strong>di</strong>ventano altre”. Un’azienda che non sembra<br />

essersi <strong>di</strong>mostrata all’altezza del suo<br />

compito: “L’ultima stagione è stata quella<br />

dei festeggiamenti <strong>per</strong> il cinquantesimo<br />

della televisione - non ha mancato <strong>di</strong> rimarcare<br />

l’Ssm, ancora sul piede <strong>di</strong> guerra e<br />

senza pace <strong>per</strong> un Piano sociale mai contrattato<br />

- del lancio del canale televisivo <strong>di</strong><br />

Alta Definizione, del nuovo logo lanciato in<br />

pompa magna, del nuovo sito internet. Si è<br />

passati a nuove scenografie del telegiornale,<br />

nuove sigle <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>o e televisione… Intanto<br />

l’offerta <strong>per</strong>de quota, la piattaforma multime<strong>di</strong>ale<br />

non funziona, il sito internet è in<br />

chiara <strong>di</strong>fficoltà”.<br />

Critiche sono piovute anche <strong>per</strong> la cosiddetta<br />

convergenza, <strong>una</strong> forzatura (a detta<br />

delle maestranze in generale) <strong>di</strong> mansioni<br />

fra informazione televisiva, ra<strong>di</strong>ofonica e<br />

multime<strong>di</strong>ale; non solo <strong>per</strong> i costi che l’o<strong>per</strong>azione<br />

comporta, ma anche <strong>per</strong> gli oggettivi<br />

problemi logistici e <strong>una</strong> “fumosa” linea<br />

e<strong>di</strong>toriale.<br />

Perché, invece, non investire maggiormente,<br />

<strong>per</strong> quanto riguarda soprattutto la tv,<br />

in trasmissioni “made in Rsi” che hanno<br />

sempre <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> poter competere con<br />

lo zapping selvaggio dello spettatore moderno?<br />

Penso a Fax, a Falò, Patti Chiari, Storie,<br />

Micromacro e Controluce, capaci <strong>di</strong> trattare<br />

al meglio temi quali l’economia, la società,<br />

la salute, il costume, l’attualità, la cultura.<br />

Penso ai bellissimi documentari <strong>di</strong><br />

giornalisti <strong>di</strong> casa nostra, capaci <strong>di</strong> offrire un<br />

prodotto completo, dalle riprese al montaggio.<br />

Penso alle interessantissime interviste e<br />

appuntamenti della nostra ra<strong>di</strong>o. Tutte trasmissioni<br />

capaci <strong>di</strong> dare un valore aggiunto<br />

alla già variegata offerta televisiva <strong>di</strong> mezzo<br />

mondo (o si dovrebbe parlare oggi, era della<br />

parabola, dell’intero pianeta). Rimpiango<br />

così quella “T” cancellata con troppa fretta<br />

dal piccolo schermo. Una “T” che mi faceva<br />

pensare a <strong>una</strong> televisione e a <strong>una</strong> ra<strong>di</strong>o orgogliose<br />

della loro ticinesità.<br />

*Presidente dell’Associazione ticinese dei<br />

giornalisti (Atg)<br />

14 febbraio<br />

RUOLO DELLA TV<br />

DI STATO<br />

Il critico Aldo Grasso<br />

in<strong>di</strong>ca i nuovi requisiti<br />

<strong>di</strong> servizio pubblico<br />

richiesti ad <strong>una</strong> tv<br />

La produzione<br />

Bisognerebbe investire in trasmissioni<br />

“made in Rsi”, moderne e in grado<br />

<strong>di</strong> competere con lo zapping selvaggio


@<br />

www.food-from-bavaria.de<br />

www.tuttobaviera.it/cucina.html<br />

LUIGI BOSIA<br />

In un precedente articolo<br />

sulla cucina tedesca ho ricordato<br />

alcuni piatti bavaresi<br />

come la minestra <strong>di</strong><br />

crescione, l’insalata <strong>di</strong><br />

muso <strong>di</strong> bue, il galletto<br />

allo spiedo alla moda della<br />

Wies’n (il prato dove si svolge<br />

l’Oktoberfest), nonché i Weisswurst<br />

che si apprezzano, tra<strong>di</strong>zionalmente,<br />

alle 11.00, sulla Marienplatz.<br />

Ma ve<strong>di</strong>amo questa cucina<br />

più da vicino.<br />

La Baviera e Monaco in particolare<br />

(ci ho vissuto un anno nella<br />

mia giovane età) offrono <strong>una</strong> vasta<br />

scelta <strong>di</strong> specialità culinarie<br />

oltre a particolari tra<strong>di</strong>zioni,<br />

usanze e costumi.<br />

Una raccolta piena <strong>di</strong> gusto è la<br />

banca dati delle specialità bavaresi<br />

che comprende più <strong>di</strong> 200<br />

prodotti tipici e cresce continuamente!<br />

Al sito www.food-frombavaria.de,<br />

anche in italiano, troverete<br />

preziose informazioni, le<br />

più belle storie sui piaceri della<br />

tavola e molte ricette. Un piacevole<br />

capitolo degli usi e costumi<br />

bavaresi.<br />

Nel cuore <strong>di</strong> quello<br />

che un tempo era<br />

l’im<strong>per</strong>o asburgico<br />

<strong>una</strong> lunga lista<br />

<strong>di</strong> golose specialità<br />

Quello che sorprende il turista è<br />

l’offerta culinaria incre<strong>di</strong>bilmente<br />

varia. Alla vera cucina appartengono<br />

piatti a base <strong>di</strong> carne<br />

come stinco <strong>di</strong> maiale, manzo<br />

alla griglia, arrosto <strong>di</strong> carne marinata,<br />

selvaggina con stinco <strong>di</strong><br />

cervo e arrosto <strong>di</strong> cinghiale e,<br />

non da ultimo il brasato <strong>di</strong> maiale<br />

con i canederli, pesce arrosto<br />

e allo spiedo. Ottimi anche i<br />

dolci come la crema bavarese<br />

con frutta fresca, gratin <strong>di</strong> frutti<br />

<strong>di</strong> bosco con gelato alla vaniglia,<br />

crespelle <strong>di</strong> ricotta con salsa all’arancia.<br />

A Monaco, alla Spatenhaus an<br />

der O<strong>per</strong> degusterete il famoso<br />

piatto denominato Bayerische<br />

Schmankerlplatte: composto da<br />

Bauernente, Schweinshaxe,<br />

Spanferkel, Grillwürstel, Bratenjus,<br />

Apfelblaukraut, Sauerkraut,<br />

SAPORI E SAPERI<br />

Kartoffel- und Semmelknödel<br />

(anatra alla conta<strong>di</strong>na, stinco <strong>di</strong><br />

maiale, maialino, salsicce alla<br />

griglia, cavolo nero alla mela,<br />

crauti, canederli <strong>di</strong> patate e <strong>di</strong><br />

pane). Come <strong>di</strong>cevo, la Baviera<br />

non è solo Monaco.<br />

Augusta (Augsburg), la città <strong>di</strong><br />

Augusto, 270mila abitanti, decantata<br />

da Tacito, era rinomata<br />

<strong>per</strong> la produzione <strong>di</strong> stoffe. Visitate<br />

la Fuggerei, il complesso<br />

e<strong>di</strong>lizio fatto costruire dal banchiere<br />

Jakob Fugger, le case popolari<br />

più antiche del mondo<br />

(1516), dove alloggiavano un<br />

centinaio <strong>di</strong> anziani in<strong>di</strong>genti al<br />

prezzo simbolico <strong>di</strong> un Gulden<br />

pari a circa un euro. Non mancate<br />

il Municipio, il duomo né le<br />

chiese <strong>di</strong> St Moritz e <strong>di</strong> St Anna. Vi<br />

potrà anche capitare <strong>di</strong> incontrare<br />

la cuginetta (Baesle) <strong>di</strong> Mozart,<br />

la prima ragazza da lui baciata<br />

e che oggi gira <strong>per</strong> la città<br />

nelle spoglie <strong>di</strong> <strong>una</strong> guida turistica.<br />

Non <strong>di</strong>mentichiamo che la<br />

città <strong>di</strong>ede i natali a Bertold<br />

Brecht. Qui <strong>due</strong> ristoranti che ho<br />

apprezzato recentemente. Maximilian<br />

Klause con Brätstrudel<br />

(vol au vent con farcia <strong>di</strong> vitello),<br />

LA RIVISTA DI CHI AMA<br />

I SAPORI DELLA TAVOLA<br />

La<br />

cucina<br />

bavarese<br />

Un’antica tra<strong>di</strong>zione<br />

tra selvaggina, crauti e dolci<br />

SEMMELKNÖDEL<br />

Tra<strong>di</strong>zionale accompagnamento<br />

a piatti come il maiale arrosto e<br />

crauti, sono composti<br />

da cubetti <strong>di</strong> pane<br />

raffermo, latte e uova<br />

Viticoltura<br />

Cantine e aziende<br />

Strade del vino<br />

Distillati<br />

Formaggi<br />

Carne e salumi<br />

Frutta e verdura<br />

Dispensa<br />

Agriturismo<br />

News<br />

La rivista <strong>di</strong> chi ama<br />

i sapori della tavola<br />

ANNO IX - NUMERO 4<br />

INVERNO 2009<br />

Schwäbische Maultaschen (ravioli<br />

alla sveva), Zanderfilet (filetto<br />

<strong>di</strong> lucio<strong>per</strong>ca in salsa al<br />

vino) e c’è poi La Bauertanz, nata<br />

nel 1572, è <strong>una</strong> birreria famosa<br />

anche <strong>per</strong> i suoi “Spätzle” (canederli),<br />

piatto tipico <strong>di</strong> Quaresima,<br />

altrove conosciuti anche come<br />

Spatzen o Knödel, preparati con<br />

un impasto <strong>di</strong> pane.<br />

Monaco e la Baviera sono famosi<br />

anche <strong>per</strong> la birra. Qui, nel 1516<br />

venne introdotta la “legge <strong>di</strong> purezza”<br />

che ha contribuito alla fama<br />

della Baviera e delle 147 birrerie,<br />

che producono in proprio la loro<br />

birra che si berrà nei tipici “Biergarten,<br />

dove si fa largo consumo<br />

<strong>di</strong> salsicce, o durante l’Oktoberfest.…<br />

e buon appetito!<br />

WEISSWURST<br />

Würstel bianchi, ovviamente<br />

bavaresi, a base <strong>di</strong> carne <strong>di</strong><br />

vitello e pancetta <strong>di</strong> maiale. Una<br />

vera delizia, soprattutto<br />

se accompagnato con senape<br />

BRETZEL<br />

Popolarissimo “snack” salato.<br />

Nella preparazione viene<br />

immerso nella soda caustica,<br />

che ne dà il caratteristico colore<br />

e sapore. Una squisitezza se<br />

gustato con il burro<br />

ENOGASTRONOMIA,<br />

CULTURA, ARTE,<br />

STORIA, SALUTE,<br />

TURISMO, E-WINE…<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

49<br />

IL DIETISTA<br />

<strong>di</strong> FABRIZIO VAGHI<br />

alimentazione@bluewin.ch<br />

Troppe<br />

patate<br />

nei menu<br />

germanici<br />

Nell’alimentazione tipica<br />

tedesca, o comunquenordeuropea,<br />

trovano grande spazio<br />

in <strong>di</strong>versi piatti, specie come<br />

contorno, le patate sotto le<br />

più svariate forme e preparazioni.<br />

Nell’opinione popolare le patate<br />

vengono spesso considerate<br />

un alimento leggero e<br />

<strong>per</strong> questo da privilegiare,<br />

ma il problema <strong>di</strong> questo alimento<br />

è soprattutto il suo<br />

elevato in<strong>di</strong>ce glicemico, ovvero<br />

la capacità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare<br />

la nostra glicemia, vale a <strong>di</strong>re<br />

gli zuccheri presenti nel nostro<br />

sangue.<br />

L’abitu<strong>di</strong>ne generale al consumo<br />

<strong>di</strong> prodotti ad elevato<br />

in<strong>di</strong>ce glicemico, tra cui appunto<br />

dobbiamo menzionare<br />

le patate (insieme a<br />

dolci, bevande zuccherine,<br />

meren<strong>di</strong>ne, ma anche alimenti<br />

derivati da farine raffinate...),<br />

porta alla trasformazione<br />

dell’eccesso <strong>di</strong> zuccheri<br />

in grassi, che si andranno<br />

a depositare<br />

prevalentemente a livello<br />

dell’addome, formando quel<br />

grasso viscerale tanto combattuto<br />

poiché molto <strong>per</strong>icoloso<br />

<strong>per</strong> la salute.<br />

Quin<strong>di</strong>, contrariamente a<br />

quanto tutti noi possiamo<br />

pensare, anche gli zuccheri<br />

possono <strong>di</strong>ventare dei grassi.<br />

Inoltre, l’obbligo <strong>di</strong> consumare<br />

questo alimento esclusivamente<br />

cotto, fa in modo<br />

che vengano <strong>di</strong>s<strong>per</strong>se in gran<br />

parte le sue vitamine, rendendolo<br />

dunque decisamente<br />

<strong>di</strong>verso dalle verdure,<br />

le quali hanno meno zuccheri<br />

ma sono soprattutto<br />

più ricche <strong>di</strong> salutari elementi<br />

protettivi, come le vitamine<br />

e i polifenoli.<br />

Quin<strong>di</strong> un buon proposito<br />

gastronomico sarebbe<br />

quello <strong>di</strong> limitare le patate a<br />

poche occasioni, preferendo<br />

invece gran<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> verdure,<br />

altamente protettive.<br />

È, inoltre, utile menzionare<br />

tra gli alimenti tipici <strong>di</strong> questa<br />

cucina i crauti, vegetali<br />

che appartengono alla famiglia<br />

dei cavoli cappucci. Essi<br />

sono utilissimi <strong>per</strong> il nostro<br />

intestino, in quanto contengono<br />

<strong>una</strong> serie <strong>di</strong> composti<br />

in grado <strong>di</strong> rinforzare la flora<br />

batterica, ottimi, <strong>per</strong>ciò, <strong>per</strong><br />

la creazione <strong>di</strong> un ambiente<br />

intestinale idoneo all’assorbimento<br />

delle sostanze in<strong>di</strong>spensabili<br />

alla salute e <strong>per</strong><br />

rinforzare il sistema immunitario,<br />

ossia quel sistema <strong>di</strong><strong>di</strong>fesa<br />

naturale dell’organismo.<br />

Tutti i nuovi abbonati<br />

riceveranno in omaggio<br />

<strong>una</strong> bottiglia <strong>di</strong> Ticino doc Merlot<br />

Baiocco gentilmente offerta<br />

da “I vini <strong>di</strong> Guido Brivio Sa”,<br />

Mendrisio<br />

4 e<strong>di</strong>zioni all’anno, in italiano e in tedesco. Per soli 32.50 Fr. o 31 Euro. Per l’Italia le spese <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione sono<br />

comprese. Abbonamenti: Ufficio marketing TicinoVino Wein 091 756 24 00 abbonamenti@rezzonico.ch


50<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

René<br />

Prêtre<br />

Cresciuto in <strong>una</strong> fattoria giurassiana oggi<br />

è uno dei car<strong>di</strong>o chirurghi infantili<br />

più quotati al mondo. Ha vinto lo Swiss<br />

Award 2009. La sua filosofia? “Rispetto la<br />

natura”. Meticoloso. Maniaco dai dettagli.<br />

Così ogni anno regala <strong>una</strong> seconda<br />

vita a trecento bambini<br />

SIMONETTA CARATTI<br />

Si infila il camice e le sue mani da<br />

“artista del bisturi” si muovono<br />

con calcolata precisione, la sua<br />

équipe lo segue con fiducia, <strong>per</strong>chè<br />

tutto è preparato nei minimi<br />

dettagli quando incide il costato <strong>per</strong> arrivare<br />

al centro della vita pulsante: il cuore. A<br />

volte è poco più grande <strong>di</strong> <strong>una</strong> albicocca<br />

quando si tratta <strong>di</strong> piccoli pazienti, bimbi<br />

appena venuti al mondo, che già soffrono <strong>di</strong><br />

malformazioni car<strong>di</strong>ache. Al Kinderspital <strong>di</strong><br />

Zurigo come nell’ospedale <strong>di</strong> Maputo in<br />

Mozambico, la sua regola è sempre la<br />

stessa: preparare tutto nei minimi dettagli,<br />

nulla è lasciato al caso, la routine è <strong>una</strong> parola<br />

che non appartiene al vocabolario del<br />

chirurgo giurassiano René Prêtre, 51 <strong>anni</strong>,<br />

nominato svizzero dell’anno 2009, che al<br />

Caffè svela la sua ricetta vincente: “Preparo<br />

ogni intervento nei minimi particolari. Lavoro<br />

come chirurgo da 25 <strong>anni</strong>, solo in un<br />

LA FATTORIA<br />

Ragazzo <strong>di</strong> campagna,<br />

terzo <strong>di</strong> sette figli, sognava<br />

<strong>di</strong> fare il calciatore<br />

secondo tempo mi sono de<strong>di</strong>cato al cuore.<br />

Mi hanno aiutato parecchio all’inizio. Poi<br />

ho fatto tanta pratica. Raramente mi sono<br />

trovato in situazioni critiche che non mi<br />

aspettavo”.<br />

Che qualcosa vada storto in sala o<strong>per</strong>atoria<br />

può succedere a tutti, anche al più brillante<br />

tra i me<strong>di</strong>ci, il rischio zero non esiste, ma è<br />

un rischio che si può abbassare molto. E’ la<br />

filosofia del chirurgo romando: “Ho grande<br />

rispetto <strong>per</strong> ogni o<strong>per</strong>azione, so che cosa<br />

farò, conosco e prevedo ogni passo dell’intervento:<br />

è come avventurarsi su <strong>una</strong> pista<br />

nera <strong>di</strong> sci, se si conoscono tutte le curve, i<br />

dossi e le pendenze non c’è ragione <strong>di</strong> avere<br />

paura”. Per il me<strong>di</strong>co anche prima <strong>di</strong> un intervento<br />

delicato non c’è spazio <strong>per</strong> tentennamenti,<br />

<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> non aver mai pregato,<br />

nemmeno <strong>una</strong> sola volta, prima <strong>di</strong> entrare<br />

in <strong>una</strong> sala o<strong>per</strong>atoria, che ormai <strong>per</strong> lui è<br />

quasi <strong>una</strong> seconda casa: “La preparazione è<br />

molto importante. E’ decisiva. Cadere nella<br />

routine è <strong>per</strong>icoloso, non si osservano più<br />

con la dovuta attenzione tutti i dettagli<br />

prima <strong>di</strong> iniziare”.<br />

Ai trecento bambini che o<strong>per</strong>a ogni anno<br />

Prêtre <strong>di</strong> fatto “regala” <strong>una</strong> seconda vita. La<br />

sua mano es<strong>per</strong>ta interviene portando un<br />

nuovo equilibrio laddove madre natura ha<br />

fallito o deviato il suo corso. Un potere che<br />

potrebbe far “<strong>per</strong>dere la testa” a chi non ha i<br />

pie<strong>di</strong> ben piantati a terra. Ma non è un problema<br />

<strong>per</strong> chi, come Prêtre, è cresciuto in<br />

<strong>una</strong> fattoria a Boncourt, un paese al confine<br />

con la Francia, terzo <strong>di</strong> sette figli, primo tra i<br />

L’INCONTRO<br />

maschi, destinato a prendere le re<strong>di</strong>ni dell’azienda<br />

paterna, con un sogno nel cassetto:<br />

giocare nella nazionale <strong>di</strong> calcio. Sarà<br />

proprio la sua infanzia semplice e dura <strong>di</strong><br />

ragazzo <strong>di</strong> campagna, tra lavori nei campi e<br />

levatacce <strong>per</strong> accu<strong>di</strong>re gli animali, dove si<br />

impara presto ad usare le mani, a creare un<br />

legame particolare ed un rispetto profondo<br />

<strong>per</strong> la natura e le sue regole. Una lezione <strong>di</strong><br />

vita che il me<strong>di</strong>co non ha <strong>di</strong>menticato: “Si<br />

ottiene un buon risultato me<strong>di</strong>co solo andando<br />

nel senso della natura, è <strong>una</strong> corrente<br />

che passa, si può mo<strong>di</strong>ficare il suo<br />

corso, ma non si può fermarlo o contrastarlo.<br />

E’ un alleato importante. Se penso ad<br />

esempio alla cicatrizzazione, quando suturo<br />

<strong>due</strong> arterie, poi queste si fondono,<br />

come se fossero cresciute insieme. Tutto<br />

grazie ad un processo naturale”.<br />

Nel suo lavoro <strong>di</strong> chirurgo, quando ferma il<br />

cuore <strong>di</strong> un bimbo <strong>per</strong> poterlo o<strong>per</strong>are, lavora<br />

in <strong>una</strong> <strong>di</strong>mensione alterata, tra la vita e<br />

la morte, dove ogni movimento deve essere<br />

LA SALA OPERATORIA<br />

Ha lavorato tra <strong>anni</strong> a New<br />

York. Ora o<strong>per</strong>a tra Zurigo,<br />

Monaco e nel Terzo Mondo<br />

preciso, calcolato, dove ogni minuto è importante.<br />

Anche al limite dell’immaginabile,<br />

come nel 2005, quando salva la vita ad<br />

<strong>una</strong> bimba <strong>di</strong> cinque <strong>anni</strong>, impiantandole<br />

un cuore artificiale nell’attesa <strong>di</strong> un futuro<br />

trapianto. Una prima svizzera, quella del<br />

me<strong>di</strong>co giurassiano, considerato oggi uno<br />

dei migliori specialisti mon<strong>di</strong>ali in chirurgia<br />

car<strong>di</strong>aca.<br />

Sono stati sforzi e sacrifici ben ripagati<br />

quelli della famiglia Prêtre, <strong>di</strong> papa Denis e<br />

mamma Bernadette, che hanno assecondato<br />

la passione del figlio René <strong>per</strong> la me<strong>di</strong>cina.<br />

Sceso dal trattore blu che ancora oggi<br />

ama guidare quando si reca in visita alla fattoria<br />

<strong>di</strong> famiglia, Prêtre conclude gli stu<strong>di</strong> in<br />

me<strong>di</strong>cina a Ginevra. Poi inizia <strong>una</strong> vita de<strong>di</strong>cata<br />

quasi esclusivamente alla chirurgia.<br />

Quin<strong>di</strong>ci <strong>anni</strong> <strong>di</strong> o<strong>per</strong>azioni in giro <strong>per</strong> il<br />

mondo, tante sale o<strong>per</strong>atorie, tante équipe<br />

me<strong>di</strong>che. Come il pronto soccorso dell’ospedale<br />

Bellevue <strong>di</strong> New York dove Prêtre<br />

ha lavorato <strong>per</strong> tre <strong>anni</strong>. L’es<strong>per</strong>ienza non gli<br />

manca, Londra Parigi, Dubai, Georgia, Monaco.<br />

Nel Principato si reca quattro volte<br />

all’anno su invito della principessa Caroline,<br />

che fa arrivare da tutto il mondo bambini<br />

car<strong>di</strong>opatici che Prêtre (con altri colleghi)<br />

o<strong>per</strong>a gratuitamente. Così succede in<br />

Mozambico, dove grazie alla sua fondazione<br />

“le petit coeur” ogni anno trenta bambini<br />

malati hanno <strong>una</strong> seconda chance. Il<br />

suo impegno umanitario è prezioso ma lui<br />

stesso riconosce che è <strong>una</strong> goccia in un<br />

mare <strong>di</strong> miseria. “Il mio contributo salva dei<br />

Keystone<br />

@<br />

www.lepetitcoeur.com<br />

Il buon chirurgo<br />

con pietose parole<br />

conforta l'ammalato,<br />

mentre con mano<br />

sicura, e che pietà non<br />

trattiene, ne taglia<br />

le membra.<br />

VILFREDO PARETO<br />

economista e sociologo italiano<br />

1848-1923<br />

bambini, ma non cambia nulla nel panorama<br />

<strong>di</strong> povertà in Africa. E’ un problema<br />

molto complesso. C’è <strong>una</strong> questione politica<br />

da sanare, ci vuole <strong>una</strong> democrazia e le<br />

priorità sono tante: l’istruzione che manca,<br />

strade e infrastrutture in con<strong>di</strong>zioni pessime,<br />

così come l’agricoltura. Non sono mie<br />

competenze, nemmeno della Svizzera, che<br />

non può fare miracoli, ma quando aiuta, lo<br />

fa bene”.<br />

Anche sul fronte puramente me<strong>di</strong>co, dare<br />

veramente un aiuto al Terzo mondo, significherebbe<br />

formare <strong>per</strong>sonale sanitario sul<br />

posto, anche in car<strong>di</strong>ologia, in grado <strong>di</strong> poter<br />

o<strong>per</strong>are in modo in<strong>di</strong>pendente. Ma c’è<br />

un grosso ostacolo, si chiama formazione.<br />

“Sono <strong>di</strong>ventato un buon chirurgo dopo<br />

venti <strong>anni</strong> <strong>di</strong> es<strong>per</strong>ienza ed o<strong>per</strong>o ogni<br />

giorno. E’ un bagaglio <strong>di</strong> es<strong>per</strong>ienze che si<br />

apprende nel tempo e con l’esercizio”. E’ la<br />

dura realtà che come un macigno <strong>di</strong>vide il<br />

mondo tra chi può avere tutto, e chi nulla o<br />

quasi. Ma nelle parole del me<strong>di</strong>co c’è an-<br />

L’AFRICA<br />

Con la sua fondazione<br />

cura gratuitamente 30 bimbi<br />

all’anno in Mozambico<br />

che s<strong>per</strong>anza. “Vedo passi avanti in Mozambico,<br />

nel reparto cure intense, ad esempio,<br />

ora ci sono un me<strong>di</strong>co e infermieri locali<br />

che si stanno specializzando. Ma <strong>per</strong> la chirurgia<br />

ci vuole tempo e molta es<strong>per</strong>ienza”.<br />

Di recente rientrato da Maputo dove ha<br />

o<strong>per</strong>ato <strong>di</strong>versi bimbi car<strong>di</strong>opatici, trascorre<br />

gran parte delle sue giornate tra<br />

l’ospedale <strong>di</strong> Zurigo e congressi in car<strong>di</strong>ologia.<br />

Chi lo conosce bene <strong>di</strong>ce che in vacanza<br />

ci va <strong>di</strong> raro, non più <strong>di</strong> <strong>una</strong> settimana all’anno.<br />

E <strong>di</strong> tempo libero ne resta poco, anche<br />

da de<strong>di</strong>care alle sue <strong>due</strong> figlie, Camilla<br />

e Tatiana. Come ai suoi progetti, ne ha in<br />

cantiere <strong>due</strong> e in futuro potrebbero anche<br />

<strong>di</strong>ventare qualcosa <strong>di</strong> più. Non si sbilancia :<br />

“Vedremo, non so che cosa farò tra <strong>di</strong>eci<br />

<strong>anni</strong>. La vita ti porta dove devi andare”.<br />

Arrivare a vincere lo Swiss Award 2009 è<br />

stato un bel traguardo. E’ il secondo me<strong>di</strong>co<br />

che si aggiu<strong>di</strong>ca il titolo. Allora gli chie<strong>di</strong>amo<br />

<strong>di</strong> dare <strong>una</strong> pagella alla produzione<br />

me<strong>di</strong>co scientifica della Svizzera, nota all’estero<br />

soprattutto <strong>per</strong> le sue <strong>di</strong>savventure<br />

bancarie e forse troppo poco <strong>per</strong> le sue<br />

punte e primizie sanitarie. “Si parla tanto <strong>di</strong><br />

banche <strong>per</strong>ché ora sono sotto i riflettori <strong>per</strong><br />

i noti problemi. Comunque <strong>per</strong> loro natura i<br />

ricercatori sono <strong>di</strong>screti, ma posso assicurare<br />

che nei congressi internazionali la Svizzera<br />

è ben rappresentata e la produzione<br />

scientifica è buona. I risultati non sono<br />

molto pubblicizzati, ma nessun paese lo fa,<br />

a livello scientifico si lavora nell’ombra”.<br />

scaratti@caffe.ch


L’EDITORIALE<br />

DEI LETTORI<br />

<strong>di</strong> ENZO DI CÀSOLA<br />

75 <strong>anni</strong>, pensionato<br />

Sessa<br />

Giornalisti, economisti, politologi...,<br />

i giornali sono pieni <strong>di</strong> commenti<br />

e analisi <strong>di</strong> es<strong>per</strong>ti e presunti<br />

es<strong>per</strong>ti.<br />

Il Caffè apre invece <strong>una</strong> finestra<br />

<strong>per</strong> ospitare ogni settimana, nella<br />

pagina delle opinioni, l’“e<strong>di</strong>toriale<br />

del lettore”: l’attualità commentata<br />

da <strong>per</strong>sone comuni.<br />

PASSATO E PRESENTE<br />

<strong>di</strong> ARNALDO ALBERTI<br />

www.aalberti.ch<br />

Quei partiti<br />

con il “trucco”<br />

Le partite <strong>di</strong> calcio sono truccate<br />

quando uno o più giocatori si lasciano<br />

corrom<strong>per</strong>e e nel gioco tramano <strong>per</strong><br />

far <strong>per</strong>dere la loro squadra. Qualcosa <strong>di</strong> simile<br />

avviene in politica.<br />

Ogni partito ha, o almeno fino a ieri aveva,<br />

regole e principi fondamentali che prescrivono<br />

e <strong>di</strong>sciplinano il gioco in parlamento o<br />

nelle contese politiche e elettorali. Oggi non<br />

è più così; anche i partiti sono truccati. La<br />

gente lo scopre, <strong>per</strong>de la fiducia, li abbandona<br />

e se ne sta passiva, oppure segue movimenti<br />

importati dall’Italia. Il trucco in politica<br />

è facile da identificare.<br />

A tramare contro il proprio partito spesso<br />

sono quei politici <strong>di</strong> peso che gli elettori<br />

hanno messo in parlamento o in governo.<br />

Per <strong>di</strong>mostrare con i fatti questo assunto<br />

inizio dal Plr al quale appartengo. Non so<br />

<strong>per</strong>ché, ma l’agire <strong>di</strong> questa formazione mi<br />

ricorda Napoli e il miracolo <strong>di</strong> San Gennaro.<br />

Ad ogni congresso, come quando i partenopei<br />

vedono il sangue del santo liquefarsi, i<br />

ra<strong>di</strong>cali vanno in delirio. Poi, passata la festa,<br />

in circolazione resta solo qualche raro<br />

liberale miracolato che fa affari come quelli<br />

con l’asfalto o con BancaStato. Gran parte<br />

degli altri si <strong>di</strong>batte nell’incertezza e nella<br />

precarietà e la situazione economica e sociale<br />

del Ticino peggiora d’anno in anno.<br />

Un partito, come il Plr che si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> centro,<br />

dovrebbe invece <strong>di</strong>fendere la struttura portante<br />

della democrazia, cioè il ceto me<strong>di</strong>o.<br />

Oggi sembra fare il contrario. Andando incontro<br />

ad un’altra <strong>di</strong>sfatta in caso <strong>di</strong> referendum,<br />

la signora Sa<strong>di</strong>s ha proposto sgravi<br />

<strong>per</strong> i su<strong>per</strong>ricchi che hanno come obiettivo,<br />

togliendogli quel poco che gli è rimasto, la<br />

liquidazione <strong>di</strong> questo ceto. Si ridurrà così il<br />

cantone in uno Stato dove ci saranno solo<br />

pochi ricchi e molti poveri.<br />

Ironia della sorte, a correre in aiuto alla<br />

classe inventata dai ra<strong>di</strong>cali nell’ottocento,<br />

chiamata con <strong>di</strong>sprezzo dalle sinistre “borghesia”<br />

malgrado stia scivolando nella povertà,<br />

sono il Ppd e la Lega che assieme propongono<br />

la reintroduzione della tassa <strong>di</strong><br />

successione. Un’ imposta questa che fu<br />

concepita proprio dai ra<strong>di</strong>cali nell’ottocento<br />

<strong>per</strong> ri<strong>di</strong>stribuire la ricchezza prima che arrivi<br />

nelle mani d’ere<strong>di</strong> che non se la sono<br />

meritata.<br />

Nel campo socialista si è raffinati nel trucco.<br />

Per ingraziarsi i ricchi, quando sentono<br />

odore <strong>di</strong> successione della dolce Patrizia,<br />

pubblicano ad<strong>di</strong>rittura su <strong>due</strong> pagine del<br />

loro mensile “Confronti” un’intervista a<br />

Marina Masoni. La tattica furbastra <strong>di</strong> alcuni<br />

socialisti e liberali è evidente. In entrambi<br />

i casi, a pensar male, rimane il fondato<br />

sospetto che <strong>per</strong>sone del formato <strong>di</strong><br />

consiglieri <strong>di</strong> Stato, <strong>di</strong> presidenti <strong>di</strong> partito,<br />

d’intellettuali e <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigenti, <strong>per</strong> promuoversi<br />

sono <strong>di</strong>sposte a giocarsi qualsiasi<br />

cosa: anche i fondamenti ideologici che sostengono<br />

i loro partiti. Danno <strong>per</strong>ciò segnali<br />

fin troppo chiari a chi sta nel campo avverso<br />

<strong>per</strong> <strong>di</strong>re loro che, come i calciatori, se<br />

ricevono qualcosa in cambio, sono pronti a<br />

giocare <strong>di</strong> soppiatto contro la propria squadra.<br />

La competizione politica e la lealtà <strong>per</strong>dono<br />

così ogni senso.<br />

SETTIMANALE DELLA DOMENICA<br />

LE OPINIONI<br />

Direttore responsabile Lillo Alaimo<br />

Vice<strong>di</strong>rettore Simonetta Caratti<br />

Caporedattore Libero D’Agostino<br />

Caposervizio grafico Ricky Petrozzi<br />

Una valanga d’infortuni<br />

<strong>per</strong> le casse malati<br />

Sconfitta liberale<br />

Ebbene sì, lo confesso!<br />

Anch’io, da ragazzino,<br />

xxxx<br />

quando nevicava<br />

ero contento. Mi arrampicavo<br />

con fatica su <strong>per</strong> <strong>una</strong> scarpata, trascinan-<br />

domi <strong>di</strong>etro lo slittino, e la <strong>di</strong>scesa mi ripa-<br />

mettevano in fila alla stazione <strong>di</strong> partenza<br />

degli impianti <strong>di</strong> risalita, <strong>per</strong> salire in cima<br />

ad un pen<strong>di</strong>o offrendosi spontaneamente –<br />

e pagando – al gelo che il tragitto in salita<br />

avrebbe loro riservato.<br />

gava dello sforzo profuso <strong>per</strong> colmare il <strong>di</strong>- Arrivati in cima si affrettavano a ri<strong>di</strong>scenslivello.<br />

Poi risalivo e poi riscendevo più derne il più velocemente possibile <strong>per</strong> ripe-<br />

volte . Ma gli <strong>anni</strong> sono ahimè passati e con tere il medesimo rito precedente e rimet-<br />

essi è tramontato anche il piacere che quetendosi in fila. Li guardavo e cercavo inutilsto<br />

“sport” mi procurava, sostituito dal fastimente <strong>di</strong> capire quale fosse e dove fosse il<br />

<strong>di</strong>o che quella coltre bianca, umida e <strong>di</strong>vertimento... Ma, come <strong>di</strong>cevano i latini,<br />

fredda, mi procurava complicandomi la dei gusti non si <strong>di</strong>scute.<br />

vita con un sacco <strong>di</strong> problemi.<br />

Questo fino a qualche giorno fa. Qualche<br />

E fu così che, trovandomi un giorno casual- giorno fa, sì <strong>per</strong>ché, sfogliando le pagine de<br />

mente ed un po’ controvoglia, in <strong>una</strong> sta- “Il Caffè” <strong>di</strong> domenica 7 febbraio sono capizione<br />

de<strong>di</strong>ta agli sport sulla neve mi misi ad tato a pagina 17 ed ho letto <strong>una</strong> notizia che<br />

osservare queste <strong>per</strong>sone che, con <strong>una</strong> co- mi ha fatto sobbalzare sulla poltrona. Ho<br />

stanza che <strong>per</strong> me aveva dell’incre<strong>di</strong>bile, si letto, ho riletto incredulo e poi ho chiesto<br />

SGS-COC-002702<br />

COLPI DI TESTA<br />

<strong>di</strong> LIDO CONTEMORI<br />

ETIC(HETT)A<br />

<strong>di</strong> PADRE CALLISTO<br />

Èiniziata la Quaresima con il rito<br />

delle Ceneri. Vi è un detto popolare<br />

che <strong>di</strong>ce: “Cospargersi <strong>di</strong> cenere”<br />

<strong>per</strong> significare pentimento o, almeno,<br />

presa <strong>di</strong> coscienza <strong>di</strong> qualche cosa che è<br />

andato storto.<br />

Chi dovrebbe “cospargersi <strong>di</strong> cenere” in<br />

questa Quaresima? Nell’ultima<br />

etic(hett)a ho parlato <strong>di</strong> quei genitori che<br />

non si sono <strong>di</strong>mostrati in grado <strong>di</strong> educare<br />

i propri figli; <strong>per</strong> loro, “cospargersi <strong>di</strong><br />

cenere”, potrebbe <strong>di</strong>re accettare <strong>una</strong> proposta<br />

formativa.<br />

Altri che dovrebbero “incenerirsi” sono<br />

le banche e i governi. Tutti sappiamo che<br />

si trovano davanti a preoccupanti interrogativi.<br />

I governi nazionali devono com<strong>per</strong>are,<br />

<strong>per</strong> cifre ingenti, i nomi dei loro<br />

evasori fiscali che funzionari delinquenti<br />

rubano ai loro istituti?<br />

Rispondendo <strong>di</strong> sì, si afferma che i governi<br />

sostengono questo modo illecito <strong>di</strong><br />

agire. Rispondendo <strong>di</strong> no, si afferma che<br />

gli stessi governi, in<strong>di</strong>rettamente, favoriscono<br />

l’evasione o, <strong>per</strong> lo meno, la la-<br />

Società e<strong>di</strong>trice 2R Me<strong>di</strong>a<br />

Presidente consiglio<br />

d’amministrazione Marco Blaser<br />

Direttore e<strong>di</strong>toriale Giò Rezzonico<br />

DIREZIONE, REDAZIONE E IMPAGINAZIONE<br />

Centro E<strong>di</strong>toriale Rezzonico E<strong>di</strong>tore<br />

Via B. Luini 19 - 6600 Locarno<br />

Tel. 091 756 24 40 - Fax 091 756 24 39<br />

caffe@caffe.ch - impaginazione@caffe.ch<br />

sciano impunita. Un bel “rebus”! Secondo<br />

la teologia morale cattolica tra<strong>di</strong>zionale,<br />

in casi simili bisogna scegliere il<br />

male minore. Ma in questo caso qual è il<br />

minor male? Personalmente ritengo che<br />

il male minore - ma sempre male - sia il<br />

peccato sociale, quin<strong>di</strong> gli evasori <strong>di</strong><br />

grosso calibro devono essere scovati, trovando<br />

mo<strong>di</strong> e maniere il meno eclatanti<br />

possibili. Chi evade il fisco danneggia<br />

tutto il tessuto sociale e carica sulle <strong>per</strong>sone<br />

meno abbienti quello che i ricchi<br />

nascondono.<br />

Altri che dovrebbero “cospargersi <strong>di</strong> cenere”<br />

sono quelle <strong>per</strong>sone, del clero e del<br />

laicato, che ritengono il loro modo <strong>di</strong> essere<br />

cristiani l’unico possibile, autentico<br />

e valido. Sono rigi<strong>di</strong> con i dubbiosi e non<br />

credenti e presentano un Gesù severo e<br />

poco accogliente e <strong>per</strong> nulla <strong>di</strong>alogante.<br />

Gesù non era così; ci ha insegnato a non<br />

spegnere il lumicino fumigante. E la sua<br />

severità la usò con chi non accolse quelle<br />

profetiche parole che <strong>di</strong>sse: “Voglio misericor<strong>di</strong>a,<br />

non sacrifici”.<br />

PUBBLICITÀ<br />

Via Luini 19 - 6600 Locarno<br />

Tel. 091 756 24 12 - Fax 091 756 24 19<br />

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RESPONSABILE MARKETING<br />

Maurizio Jolli<br />

Tel. 091 756 24 00 – Fax 091 756 24 97<br />

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marranz@rezzonico.ch<br />

Tel. 091 756 24 08 – Fax 091 756 24 97<br />

<strong>una</strong> conferma nel caso, non si sa mai, <strong>di</strong> un<br />

errore <strong>di</strong> stampa. Ebbene no! I numeri<br />

erano esatti e risultavano comunicati da un<br />

serissimo e competente Ufficio federale.<br />

Ed ecco qua la notizia: la pratica degli<br />

sport invernali in Svizzera causa 75'000 infortuni<br />

all’anno. Sull’istante non ci ho fatto<br />

molto caso ma un semplicissimo e veloce<br />

calcolo mi ha fatto inorri<strong>di</strong>re: si tratta <strong>di</strong> oltre<br />

200 infortuni al giorno <strong>per</strong> tutti i 365<br />

giorni dell’anno, compreso il Ferragosto!<br />

Non basta! Il costo <strong>di</strong> tali infortuni si aggira,<br />

sempre secondo il medesimo Ufficio, sulla<br />

ragguardevole cifra <strong>di</strong> 3,7 miliar<strong>di</strong> che corrisponde<br />

ad un importo <strong>di</strong> quasi 50'000 franchi<br />

a caso.<br />

A questo punto la mia benevola indulgenza<br />

con la quale guardavo a questi “sportivi” è<br />

IL CAFFÈ 21 febbraio 2010<br />

51<br />

FUORI DAL CORO<br />

<strong>di</strong> GIÒ REZZONICO<br />

gio@rezzonico.ch<br />

Un’iniziativa privata<br />

rilancia il turismo<br />

Ottantacinque milioni <strong>di</strong> franchi <strong>per</strong> costruire un<br />

acquaparco tra i più moderni d’Europa, a Rivera,<br />

ai pie<strong>di</strong> del Tamaro. I lavori sono già iniziati e termineranno<br />

nel giro <strong>di</strong> circa tre <strong>anni</strong>: l’inaugurazione del<br />

centro è prevista <strong>per</strong> l’autunno 2012. Oltre a questo progetto<br />

sono allo stu<strong>di</strong>o anche altri investimenti nell’ottica<br />

del rilancio <strong>di</strong> tutta la regione. E tutto questo senza un<br />

franco <strong>di</strong> partecipazione pubblica. È un buon esempio<br />

delle energie positive e innovative che esistono in questo<br />

Cantone <strong>per</strong> affrontare le sfide del futuro. Un’iniziativa<br />

che saluto con grande sod<strong>di</strong>sfazione e alla quale,<br />

stranamente, i nostri me<strong>di</strong>a hanno de<strong>di</strong>cato finora poco<br />

spazio. Una conferenza stampa in cui verrà presentato il<br />

progetto nei suoi dettagli è comunque prevista nel mese<br />

<strong>di</strong> febbraio.<br />

Nelle gran<strong>di</strong> linee, i contenuti del nuovo acquaparco,<br />

progettato da un architetto ticinese residente in Germania,<br />

Marco Giussani, sono <strong>per</strong>ò già noti. Sotto <strong>una</strong> struttura<br />

metallica che porterà un modernissimo telo a tre<br />

strati, troveranno posto quattro elementi: un ambiente<br />

i<strong>di</strong>lliaco con spazi e giochi d’acqua che ricordano le<br />

spiagge tropicali; un centro wellness con saune, bagni<br />

turchi, massaggi eccetera; <strong>una</strong> zona più rumorosa con<br />

scivoli e altri <strong>di</strong>vertimenti <strong>per</strong> gran<strong>di</strong> e piccini; un’ampia<br />

offerta <strong>di</strong> ristorazione che andrà dal ristorante più sofisticato<br />

al self service.<br />

L’investimento sarà sostenuto dalla società immobiliare<br />

del Cre<strong>di</strong>to Svizzero, che ha appena inaugurato un parco<br />

acquatico da 120 milioni <strong>di</strong> franchi a Pratteln vicino a<br />

Basilea e che recentemente ha acquisito l’albergo Giar<strong>di</strong>no<br />

ad Ascona (cinque stelle). Si è giunti a questa soluzione<br />

dopo aver tentato la strada <strong>di</strong> finanziare l’investimento<br />

con capitali ticinesi e con il sostegno dell’ente<br />

pubblico. A questo scopo era stata costituita <strong>di</strong>versi <strong>anni</strong><br />

fa la Società Acquaparco Ticino, che in un primo tempo<br />

prevedeva <strong>di</strong> ubicare il centro dove è stato recentemente<br />

inaugurato il nuovo splen<strong>di</strong>do Lido <strong>di</strong> Locarno. Scartata<br />

quell’ubicazione si era presa in considerazione la zona<br />

del Ceneri. Per presentare la domanda <strong>di</strong> costruzione si<br />

è reso necessario un cambiamento <strong>di</strong> destinazione del<br />

piano regolatore. O<strong>per</strong>azioni che hanno richiesto alcuni<br />

<strong>anni</strong> e la collaborazione del patriziato <strong>di</strong> Rivera proprietario<br />

del terreno. Con il <strong>per</strong>messo <strong>di</strong> costruzione in<br />

mano è stato possibile trovare in tempi brevi il finanziatore,<br />

che ha già stipulato il contratto con il futuro gerente<br />

dell’acquaparco. Grazie al fatto che la zona è facilmente<br />

accessibile da tutto il Cantone e dalla Lombar<strong>di</strong>a sia in<br />

automobile, sia in treno - l’uscita della A2 <strong>di</strong>sta poche<br />

centinaia <strong>di</strong> metri, così come la stazione <strong>di</strong> Rivera - si<br />

prevedono tra i 350 e i 400 mila utenti all’anno.<br />

Questa importante iniziativa privata si inserisce in un<br />

più ampio programma <strong>di</strong> rilancio <strong>di</strong> tutta la regione del<br />

Ceneri e del Monte Tamaro. Ne abbiamo parlato con<br />

Rocco Cattaneo, il <strong>di</strong>namico impren<strong>di</strong>tore che ha avuto<br />

il coraggio <strong>di</strong> convertire il Tamaro da destinazione invernale<br />

a estiva ben prima delle violente polemiche sulle<br />

stazioni sciistiche ticinesi. Al Tamaro sono previsti nuovi<br />

importanti investimenti <strong>per</strong> potenziare sia il parco giochi<br />

e avventura che i <strong>per</strong>corsi <strong>per</strong> mountain bike, che<br />

rappresenteranno un’interessante offerta complementare<br />

al parco acquatico. Nella zona si parla inoltre della<br />

probabile costruzione <strong>di</strong> un albergo <strong>per</strong> famiglie, mentre<br />

è già in stato avanzato <strong>di</strong> progettazione <strong>una</strong> prima ticinese:<br />

un campeggio <strong>per</strong> cam<strong>per</strong>, con tutte le attrezzature<br />

necessarie <strong>per</strong> questo genere <strong>di</strong> turismo che è in<br />

grande espansione. Inutile poi ricordare come la regione,<br />

situata al centro del Cantone, offra innumerevoli<br />

possibilità <strong>di</strong> escursioni a pie<strong>di</strong>, in bicicletta e in mountain<br />

bike.<br />

Nel giro <strong>di</strong> pochi <strong>anni</strong> queste nuove iniziative, che <strong>di</strong>mostrano<br />

<strong>una</strong> lodevole vitalità, miglioreranno in modo significativo<br />

l’offerta turistica ticinese.<br />

STAMPA<br />

Ringier Print - Adligenswil AG<br />

Druckzentrum Adligenswil - 6043 Adligenswil<br />

Tel. 041 375 11 11 - Fax 041 375 16 55<br />

Tiratura (dati Remp ‘08)<br />

62’789<br />

Lettori (dati Mach ‘09)<br />

120’000<br />

Abbonamento annuo Fr. 49.- (prezzo promozionale)<br />

imme<strong>di</strong>atamente svanita e sostituita da un<br />

po’ d’in<strong>di</strong>gnazione.<br />

Ma come?! Si pre<strong>di</strong>ca tanto sul contenimento<br />

delle spese nel campo me<strong>di</strong>co, si arriva<br />

quasi a colpevolizzare chi si reca dal<br />

me<strong>di</strong>co <strong>per</strong>ché affetto da qualche piccolo o<br />

grande <strong>di</strong>sturbo che fa aumentare i premi<br />

delle assicurazioni, si fanno campagne <strong>per</strong><br />

la prevenzione in tutti i campi, il tutto accompagnato<br />

da minacce <strong>di</strong> sanzioni, e poi<br />

<strong>di</strong> fronte ad <strong>una</strong> tale valanga <strong>di</strong> infortuni<br />

con tutte le relative conseguenze finanziarie<br />

tutto tace anzi si stanziano sol<strong>di</strong> pubblici<br />

– miei, vostri – <strong>per</strong> incrementare questa<br />

attività. Mi sembra proprio che i conti<br />

non tornino. Non me ne vogliano gli<br />

amanti degli sport invernali ma riba<strong>di</strong>sco<br />

che a me i conti non tornano.


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