Bimba di due anni muore per una rara polmonite - tages anzeiger

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La storia di Roma passerà dalle mani della monarchia alla Repubblica, sino alla fondazione dell’im- PROGRAMMA DI VIAGGIO 1° giorno: venerdì, 2 aprile 2010 Ticino – Roma Giro turistico della Roma Cristiana (incluso) Giro Roma notturna (facoltativo) Trasferta in bus da Locarno, Bellinzona, Lugano e Chiasso all'aeroporto di Lugano- Agno. Alle ore 07.25 volo per Roma. Arrivo ed incontro con la guida. Oggi siamo invitati a conoscere la Roma cristiana. Dapprima visitiamo le quattro chiese principali di Roma: San Pietro in Vaticano, Chiesa San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le mura, ed in seguito le famose catacombe. Trasferta all’albergo Grand Hotel Palazzo Carpegna****. In serata abbiamo la possibilità di visitare la città illuminata e cenare in una tipica trattoria romana, con piatti locali (prezzo: CHF 85.- incl. cena e vino da tavola). 2° giorno: sabato, 3 aprile 2010 Visita alla città vecchia romana (facoltativa) In mattinata possiamo approfittarne per fare una bella passeggiata nella città vecchia di Roma. Costeggiamo le rive del Tevere fino a raggiungere a piedi la famosa via Giulia ed il palazzo Farnese, proseguiamo verso il Campo dei Fiori e via Torre Largo Argen- tina fino ad arrivare alla famossisima Fontana di Trevi ed al Pantheon. Per terminare ci incontriamo in Piazza Navona, la piazza più conosciuta di questa stupenda città (prezzo: CHF 50.-). Il pomeriggio è a nostra completa disposizione. 3° giorno: domenica 4 aprile 2010 Benedizione “urbi et orbi” del Papa in Piazza San Pietro (compresa) Ostia – Colli Albani (facoltativa) In mattinata ci dirigiamo verso Piazza San Pietro e partecipiamo alla benedizione “urbi et orbi” del Papa. Nel pomeriggio abbiamo la possibilità di dirigerci al mare, verso Ostia Antica. L’antica città di Ostia, porto della città di Roma alla foce del fiume Tevere fu fondata nel corso del IV secolo a.C come accampamento militare e sviluppata poi nell‘età imperiale romana come centro commerciale portuale, strettamente legato all’approvvigionamento del grano nella capitale. Rimase centro residenziale dopo la costruzione dei porti di Claudio e Traiano. Le rovine della città furono scavate a partire dagli inizi del 19esimo secolo e si sono conservate insieme ai monumenti pubblici, a numerose case d’abitazione e a strutture produttive che ne fanno un’importante testimonianza della vita quotidiana di allora. Per concludere la nostra giornata, dopo Tarocchi, pendolo, magia Lady L. 7/7 - 24/24 Tel. 0901 555 215 (Fr. 2.99/min) BIANCHERIA INTIMA LOCARNO – TENERO pero ad opera di Augusto (30 a.C.). La città fu dominata dagli Etruschi per poi essere riconquistata dai Romani. Scopriamo questa capitale, le nostre guide ci racconteranno la storia; tuffiamoci in questo mondo antico e allo stesso tempo moderno. Lasciamoci trasportare da questa meta che non solo ci affascinerà con la sua storia ma anche per il suo patrimonio artistico. Azione Risparmio CO 2 Acquistando finestre di rinnovazione beneficiate di una riduzione di CHF 15.-/m 2 superficie vetrata. Valevole dal 1.1. fino al 31.3.2010. un’ora e mezza con la nostra guida, ci dirigiamo verso Frascati sui Colli Albani, in una cantina vinicola, dove ci gusteremo una tipica cena del luogo accompagnata da un buon bicchiere di vino (Prezzo: CHF 75.incluso cena e vino). 4° giorno: lunedì, 5 aprile 2010 Giro turistico della Roma antica e medievale – Castel Sant’Angelo e Trastevere (facoltativo) Roma – Lugano – Agno Dopo colazione è prevista la visita della Roma antica e medievale durante la quale la nostra guida ci illustra il grande impero dei Cesari. Proseguiamo verso il Colosseo, il monumento più famoso di Roma, che in realtà era un’arena dove si organizzavano competizioni. Fu infatti inaugurato nel 79 d.C., per i 100 giorni di sport e giochi. Proseguiamo verso il Foro romano, che al tempo dei Romani era il centro egemonico e sociale di Roma. Per terminare visitiamo il famoso Castel Sant’Angelo. Fu voluto dall’imperatore Adriano come mausoleo destinato agli imperatori per oltre 1800 anni, ma la costruzione a forma cilindrica divenne una fortezza per Roma durante la guerra. Dal 1901 é un museo con oltre 58 sale espositive che raccontano al visitatore, la storia e la vita di questo castello. Proseguiamo nel visitare il più vecchio Vendesi in Mesolcina, ben avviata PIZZERIA non necessita la patente. Solo seri interessati, con provata esperienza. Prezzo interessante. Scrivere a cifra V 024-662237, Publicitas S.A.. casella postale 48, 1752 Villars-s/Glâne 1 SWISS DIAMOND HOTEL Lugano Inizia la STAGIONE TEATRALE al SWISS DIAMOND HOTEL Cena con spettacolo teatrale presso il Ristorante Lago 120.-chf per persona Venerdi’ 26 febbraio 2010: La mandragola di Niccoló Machiavelli È gradita la prenotazione allo +41 91 735 00 00 www.swissdiamondhotel.com info@swissdiamondhotel.com Infoline 0848 848 777 www.swisswindows.ch CHF 995.– per persona in camera doppia 02.04. – 05.04.10 quartiere di Roma, Trastevere, dove sorge la Chiesa di Santa Maria Maggiore, la più antica delle cinque basiliche patriarcali di Roma. Ed è la sola ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana, sia pur arricchita nel tempo da successive aggiunte che hanno conservato la sua bellezza (prezzo: CHF 90.-). Nel tardo pomeriggio ci trasferiamo dall'albergo all'aeroporto. Alle ore 19.30 volo di ritorno per Lugano-Agno e trasferta in bus ai luoghi di partenza. Minimo di partecipanti: 15 persone Minimo di partecipanti alle escursione facoltative: 10 persone Riservati eventuali cambiamenti di programma come pure orari di volo. Febbraio 2010 IL PREZZO COMPRENDE: Trasferta in bus dal Ticino all’aeroporto di Lugano-Agno e ritorno Volo andata e ritorno Lugano-Agno-Roma Tasse aeroportuali Trasferta aeroporto-albergo-aeroporto 3 pernottamenti con prima colazione presso l’albergo di 4* Grand Hotel Palazzo Carpegna Escursione nella Roma Cristiana (1° giorno) Benedizione “urbi et orbi” del Papa in Piazza San Pietro (3° giorno) Si lasci ispirare liberamente dalla moderna arte di Picchio (Dieter Specht) L’artista è presente nell’Atelier di 470 m 2 presso Interroll SA di S. Antonino con 120 opere d’arte, aperto ogni venerdì dalle 14.00 alle 18.00, entrata libera. www.picchio-art.com PREDIGE SA ist ein international tätiges Kosmetikunternehmen mit Hauptsitz in Renens, mit eigener Forschungs- & Entwicklungsabteilung. 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@ www.poretti.ch www.ravizza1871.com 2/L’inchiesta I BARBIERI Il servizio sui barbieri pubblicato dal Caffè domenica 31 gennaio EZIO ROCCHI BALBI Tra artigianalità ed arte il passo è breve; peccato che del valore di certi antichi mestieri ce ne si accorga solo quando hanno imboccato la via dell’estinzione. Se nel precedente servizio il Caffè aveva ricordato la nobile arte del barbiere a colpi di rasoio a mano e pennelli in tasso, con questa pagina si rende omaggio ad altri “reperti” della manualità al lavoro, come ombrellai e ciabattini, orma anche essi da tempo sul viale del tramonto. Ma se si vuol parlare di vera e propria arte che neanche il Wwf sembra in grado di proteggere dalla scomparsa, questa è la professione del sarto. Basta intendersi sul significato della parola, che non va riferita alle sartorie (magari abbinate alle lavanderie) dove si eseguono piccole riparazioni sartoriali come orli, battitacco, rammendi invisibili. E neanche alle sartorie moderne, che confezionano abiti su modelli e “drop” predisegnati. Il vero sarto è quello che, su misura, ti disegna e “architetta”, imbastendo e cucendo, l’abito addosso. E di questi, in Ticino, non se ne trovano più. O quasi. “Forse ne esiste ancora qualcuno che lavora in casa, per pochi intimi, ma con bottega come usava una volta, non ne conosco - conferma da Lugano Antonio Poretti dell’omonima firma di abbigliamento che, dal 1803, è arrivata alla terza generazione famigliare -. Naturalmente abbiamo anche noi un laboratorio sartoriale, ma la domanda del mercato attuale, con un pret à porter di qualità, richiede altre caratteristiche: è la cosidetta ‘sartoria moderna’”. Insomma in un’ epoca in cui i sarti vengono r i c o n o s c i u t i solo come “stilisti” è difficile pensare all’artigiano descritto nei racconti di Anton Cechov. I m p e n s a b i l e imbattersi in professionisti dell’arte del vestire chini sul bancone a tracciare col gesso la linea del taglio, con ago e filo intenti ad imbastire l’abito per una prima prova del cliente. “Temo che l’ultimo sarto ‘completo’, qui a Lugano, sia stato mio padre Danilo - ammette Fiorenzo Bortolin, anch’egli sarto in via Besso -. Se parliamo di sartoria pura, come si intendeva quella veramente su misura, si sia fermata LA SOCIETÀ Mestieri manuali dimenticati che stanno ormai scomparendo. Dopo il barbiere addio ad ombrellai e ciabattini. Ma anche la nobile arte sartoriale è alla fine A riparare ombrelli è rimasta solo Irene USA E GETTA La maggior parte degli ombrelli è del tipo economico usa e getta AGO E FILO Gli strumenti di base del lavoro si usano ancora, ma raramente a mano L’ombrellaia CENTIMETRO Le misure si prendono solo per adattare modelli preconfezionati Arrotini, sellai, occhiellatrici... sono tanti i vecchi mestieri di una volta che nuove produzioni e vita moderna hanno reso obsoleti, inutili o dimenticati. Impensabile, ad esempio, di questi tempi cercare sulle pagine gialle un “ombrellaio”. A cosa può servire un riparatore di ombrelli in un mercato che offre parapioggia da pochi franchi, rigorosamente made in China, all’insegna dell’usa e getta? “Sarò l’ultima e l’unica in Ticino, ma io ci sono ancora - dice divertita la sessantenne Irene Sax, con tanto di bottega sotto i portici di Piaza Grande a Locarno -. Va da sè che nessuno potrebbe campare con questa attività, e a questo provvede la mia cappelleria, ma ormai è diventata una passione, oltre che un servizio molto gradito e apprezzato dai clienti”. Nessuno pensi che la signora Irene si sia improvvisata artigiana, anzi se c’è una “restauratrice” di ombrelli con tutti i titoli per questo lavoro è proprio lei. “Avevo poco più di vent’anni quando, dal canton Argovia, mi sono trasferita in Ticino - racconta -. La mia idea era di rilevare una bottega di cappelli, ma come si usava quasi 40 anni fa, era impensabile non legare l’attività alla vendita d’ombrelli. Ho affiancato il titolare, un artigiano già anziano, e accanto a lui ho imparato tutti i trucchi del mestiere. Allora all’ombrello ci si teneva, eccome”. Non come adesso che, dopo ogni acquazzone, capita di trovare nei cestini dei rifiuti ombrelli che - non reggendo all’uso e alle intemperie - finiscono anzitempo la loro carriera. “Spesso si tratta di ombrelli di poco valore, e capisco che ce se ne liberi - spiega Sax -, ma è un peccato buttarne uno di qualità. Per tacere di quelli a cui, per tanti motivi, ci si è affezionati. Le sembrerà strano, ma riesco a ‘resuscitare’ quasi tutti quelli che mi portano”. Al di là delle indubbie capacità della signora Irene, il problema è dato dai pezzi di ricambio. “È vero, spesso mi trovo a sosituire particolari che non esistono sul mercato - ammette -. Ed è per questo che in magazzino ho una raccolta di ombrelli abbandonati, inutilizzabili. Li ‘cannibalizzo’ per salvarne altri”. Il calzolaio FIORENZO BORTOLIN Uno dei pochi sarti rimasti a Lugano Con ago, filo e forbici esce di scena il vecchio sarto alla penultima generazione”. Non che manchi il mestiere, perchè lo stesso Fiorenzo, ora 43enne, già da ragazzo ha affiancato il padre in laboratorio. E forse non si può parlare nemmeno di costi visto che un bell’abito, confezionato a mano, su misura, per quanto costi due o tremila franchi non è più oneroso di un completo griffato dal marchio dei guru della moda. “È vero, ma bisogna essere pragmatici quando solo due clienti su dieci chiedono, e apprezzano, un lavoro del genere - spiega Fio- FORBICI Il “ferro del mestiere” è stato sostituito da taglierine elettriche GESSETTO Fa parte ormai del passato, si usa per segnare i tagli sulla stoffa renzo -. E poi nessuno ha più tempo; chi è disposto ad aspettare magari un mese, tra misure e prove, quando vuol soddisfare subito, con eleganza firmata, il suo desiderio? Inoltre bisogna ammettere che è venuta meno una delle caratteristiche principali richieste ad un buon sarto: correggere i difetti anatomici del cliente”. E sì, perchè le nuove generazioni sono molto più sane, fisicamente “standard” e le confezioni industriali, tra taglie, drop, e misure accontentano tutti. (2.fine) erocchi@caffe.ch DITALE Il ditale in ferro per manipolare aghi e fili, senza pungersi le dita TACCHI E SUOLE Solo le scarpe costose usano cuoio, pelle e cuciture di qualità, per cui vale la pena farle risuolare La ‘resistenza’ dei ciabattini Si risuolano scarpe ma l’artigianato è altro Tacchi e mezzesuole accanto chiavi e altri accessori meccanici; la riparazione delle scarpe è ormai diventata seriale e non ha più nulla di quella vecchia arte fatta di cuoio da tagliare, filo spesso e microscopici chiodini che usavano i ciabattini. Il mestiere di calzolaio, quello vero, è in rapida estinzione, ma piccole frange di “resistenza” in Ticino assicurano la sopravvivenza di un’antica manualità artigianale. Autentici ciabattini esistono ancora, ma bisogna cercarli con lanternino per trovare personaggi come Vito Nicolosi, calzolaio di Massagno, che ha esordito al desco artigiano all’età di dodici anni. “Basta dire che in Ticino non esiste neanche più la formazione - conferma Vito -; l’ultimo ad aver fatto apprendistato, a quanto mi risulta, è stato mio figlio Angelo, che ora ha 24 anni e si sta specializzando a Zugo in calzature ortopediche. Ed è meglio che resti là...”. Non che manchino clienti in Ticino, anzi, anche se la consuetudine delle scarpe “usa e getta” è sempre più dilagante, in tempi di crisi non sono pochi quelli che ricorrono alle “cure” del calzolaio. “È vero, sono in tanti, anche con scarpe acquistate in saldo da 70 franchi, che cercano di salvarle - spiega -. Ma le assicuro che c’è pure gente che ha delle gran belle scarpe e, se permette, me ne intendo e so bene che vale la pena ripararle il IL CAFFÈ 21 febbraio 2010 47 più possibile. E sono lavori che danno soddisfazione”. Anche Tito Palmieri, ciabattino da una vita a Bellinzona, a pochi passi dalla stazione, è testimone della sparizione di un ‘mestiere’ antico. “Purtroppo la maggior parte delle scarpe ormai è di tipo economico, e il cliente non si accorge di cosa compra - dice l’artigiano -. A vederle sembrano perfette, ma quasi mi sento in colpa quando li vedo arrivare con scarpe incollate anzichè cucite, con parti di cartone pressato o plastica anzichè in pelle e cuoio... Certo, con le tecnologie moderne c’è modo di riparare anche quelle, ma non è facile spiegare che, nella maggior parte dei casi non ne vale la pena. Ma, non creda che tutti, alla fine, le buttino. Anche se costano 50 franchi c’è chi ha l’esigenza di ripararle”. Tito si sente quasi investito di una missione; quella di salvaguardare un’arte che, in Ticino come altrove, ha ormai pochi paladini difensori. “Basta distinguere tra veri calzolai e chi ripara scarpe - precisa mentre cava via una tomaia di dubbia composizione -. Ormai la maggioranza si limita alla tecnica del ‘tacco rapido: nessun talento, poca formazione, macchinette e punti metallici e via. Ma fare il ciabattino, ridare vita a una bella scarpa, mi creda, è davvero un’altra cosa”.
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