Bimba di due anni muore per una rara polmonite - tages anzeiger

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EZIO ROCCHI BALBI
Come se non
bastassero i
“regalini” dei
cani e i mozziconi
di sigaretta
che lastricano
i marciapiedi, anche
i chewing gum masticati,
le famigerate “cicche” costringono
ad un ulteriore
slalom urbano. Per tacere
dei costi per la pulizia, della
rabbia sia di chi si ritrova
scarpe e borse inzaccherate,
sia di chi deve ripulire il selciato.
Non stupisce, quindi,
che le città si stiano ribellando
al malcostume, e anche
se ancora nessuno ha seguito
l’esempio di Singapore
- che ha messo le gomme da
masticare addirittura fuori
legge nel 1992 - sono tanti i
municipi, compreso Lugano,
che hanno dichiarato
guerra ai masticatori. Se
Amsterdam ha puntato su
una campagna di “moral
suasion”, a Rotterdam si
comminano multe da 90
euro. In Australia, invece, il
sindaco di Adelaide Michael
Harbison ha dettato il suo
ultimatum. “O chi distribuisce
le gomme si fa carico del
problema, o ne proibisco la
vendita”. Disperata anche
Barcellona che, statistiche
alla mano, denuncia una
media mensile di venti cicche
spiaccicate per metro
quadro di marciapiede. Percentuale
che, sulle famose
Ramblas, è esponenziale: sei
per mattonella. Inutile dire
che la speciale macchinetta
pulitrice, adottata dalla città
catalana, risulta impotente.
È vero che il consumo di cicche
americane è aumentato
del 7% in tre anni, ma il
quantitativo non basta a
spiegare un fenomeno così
evidente in tutte le città.
“Non credo che siano così
aumentati gli amanti del
Macchine
pulitrici
e sanzioni non
scoraggiano
il malcostume
chewing gum, è la maleducazione
che è cresciuta: che
siano sigarette o cicche,
molta gente butta tutto per
strada - commenta Roberto
Bianchi, direttore del Dicastero
servizi urbani di Lugano
che, finora, non ha ancora
adottato multe specifiche
per gli imbrattatori di
suolo pubblico -. Sta diventando
un grosso problema
anche per noi, e siamo già
fortunati che col freddo le
cicche si staccano più facilmente.
Abbiamo già chiesto
preventivi per appositi congegni
pulitori, ma macchinette
miracolose non esistono”.
E neanche chewing
gum miracolosi, che scompaiono
spontanemente.Nel
Regno Unito, all’avanguardia
nelle tematiche ambientali,
sono apparse le prime
gomme da masticare completamente
biodegradabili.
Peccato che il processo naturale
richieda almeno un
mese e mezzo e che il chewing
dall’anima verde costi
più di due franchi.
Saranno sicuramente ecosolidali
le “chicza” della messicana
Rainforest Gum, che da
lavoro a decine di piccole
cooperative nella penisola
dello Yucatan assicurando
uno scarsissimo impatto industriale
nella produzione.
Peccato, però, che anche le
cicche sintetiche restino attaccate
ai marciapiedi e alle
suole. Insomma, risolvi un
problema e se ne crea un altro.
Sembra che dei ricercatori
britannici, ad esempio,
abbiano risolto la rimozione
delle cicche con una soluzione
di enzimi di loro invenzione.
Non se ne conosce
IL FENOMENO
Le città si ribellano alla maleducazione
di chi sputa “cicche” per terra.
Fuorilegge a Singapore. Multe salate
in Olanda. E Lugano promette battaglia
Stop ai
chewing gum
imbrattano
i marciapiedi
il costo, ma considerando
che la “vita” di una cicca
spiaccicata viene stimata almeno
di cinque anni, vale la
pena tentare di tutto. Anche
se il rimedio più semplice
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gomma masticata nella sua
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SINGAPORE
Nell’isola-stato asiatica le
cicche sono bandite dal
1992. È vietato anche
importarle con multe da
seimila dollari
BARCELLONA
Nella città catalana si stimano
20 cicche per m2 al mese.
Sulle ramblas sono almeno
sei per mattonella
IL CAFFÈ 21 febbraio 2010
35
ROTTERDAM
Chi butta a terra mozziconi
di sigaretta o chewing gum
rischia una multa da 90
euro
I consigli
Il rimedio?
Mettere
la scarpa
nel freezer
Che il problema
dei chewing
gum masticati
disseminati ovunque
sia ormai globale è dimostrato
dalla moltitudine
di consigli,
suggerimenti, dritte
domestiche che si trovano
sul tema dibattuto
sul web. Chi si rivolge
ad “Answers Yahoo”,
chi si affida ai forum
più disparati o
chi si limita ad inserire
nel motore di ricerca
preferito “come
eliminare il chewing
gum da...”.
C’è chi si dispera per
le Nike ultimo tipo imbrattate,
chi per la
preziosa borsetta appoggiatasventatamente
a terra, e anche
chi l’appiccicosa e disgustosa
sostanza se
l’è ritrovata su pantaloni,
blazer o costosissimi
trench. Senza assumerci
alcuna responsabilità,
ecco un
elenco di rimedi, alcuni
vanno oltre la più
sfrenata fantasia.
Chi parla di strofinare
cubetti di ghiaccio
prima di asportare il
tutto e chi suggerisce
raschietti di legno sottili
come limette da
unghie, chi ha adottato
la bomboletta
spray dell’aria compressa
(quella per pulire
le tastiere dei
computer) e chi rispolveral’indimenticato
acetone.
Ma il rimedio più curioso,
e a quanto pare
più efficace, è quello
di infilare in capo contaminato
nel freezer.
Incredibile ma vero, e
vale sia per capi in
pelle, sia per quelli in
tessuto. Sempre sul
web c’è chi ringrazia
del consiglio, dopo
aver coraggiosamente
riposto una notte intera
nel congelatore
una preziosissima
borsa di Prada.
Una volta congelata,
la fastidiosa gomma
da masticare sembra
si stacchi senza alcun
sforzo, facendo semplicemente
leva.
A scanso d’equivoci,
se non amate le soluzioni
autartiche, c’è
sempre la tintoria
sotto casa...