01.06.2013 Views

Etruschi - Segnietruschi.it

Etruschi - Segnietruschi.it

Etruschi - Segnietruschi.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

11<br />

be come il silfio o assafetida, erba<br />

dal sapore acre aglioso, originaria<br />

del Medio Oriente, usata frequentemente<br />

dai Romani 17. Conferivano<br />

un sapore inconfondibile già alle<br />

pietanze etrusche i tartufi, di molte<br />

varietà tra cui quelle di Norcia e<br />

di Libia, e per la cui cottura Apicio<br />

ci ha lasciato ben 6 ricette 18.<br />

Nutrimento base, specialmente delle<br />

popolazioni rurali, il farro o spelta,<br />

che coltivavano già dal V secolo<br />

a.C. nella regione Tirrena in quattro<br />

qual<strong>it</strong>à e trasformavano in farina, semolino<br />

grosso, ecc., con cui preparavano<br />

un pane basso tipo focaccia<br />

e polente. Coltivavano anche l’orzo<br />

comune e l’orzo bianco, il panico o<br />

miglio, graminacea originaria dell’India<br />

ma già in terr<strong>it</strong>orio <strong>it</strong>alico in<br />

epoca preistorica, con cui pure si preparavano<br />

pane, focacce e polente,<br />

con latte e formaggio di capra, ma<br />

anche zuppe, misti a legumi, la cui<br />

coltivazione pare avessero appreso<br />

dai Greci 19. Polenta di farina di far-<br />

ro o di alica, un semolino grosso, ma<br />

anche di semi di lino, focacce di farina,<br />

impastate anche con formaggio<br />

fresco, pani bassi e ben cotti troviamo<br />

anche nella gastronomia romana.<br />

E anche torte rustiche come la<br />

scribl<strong>it</strong>a, fatta di una sfoglia esterna<br />

e strati di sfoglia sottile alternata a ricotta.<br />

Con la sfoglia sottile si faceva<br />

anche una sorta di lasagne che, una<br />

volta seccata e spezzata, si utilizzava<br />

come pasta secca. Anche gli <strong>Etruschi</strong><br />

conoscevano la sfoglia come testimoniano<br />

spianatoia, matterello e<br />

sacchetto di farina raffigurati nella<br />

Tomba Bella di Cerveteri 20.<br />

Gli <strong>Etruschi</strong> bonificarono molti terreni<br />

paludosi e trasformarono zone<br />

già allora tristemente note per la malaria<br />

in scrive<br />

Santini 21: prima fra tutti la cipolla,<br />

diffusa in tutto il Med<strong>it</strong>erraneo ma<br />

pare originaria dell’Asia centrale, che<br />

troviamo chiaramente affrescata<br />

nella Tomba degli Stucchi a Cerveteri.<br />

I contadini della Maremma to-<br />

17 di Corato, 1978, p. 47.<br />

18 Apicio (aut.) - Vesco (cur.), 1994.<br />

Quanto ad Apicio, si tratta, come è noto, di<br />

un nome-simbolo assai discusso che riporta<br />

a personaggi diversi e lontani nel tempo:<br />

il ricettario dovrebbe essere di un Celio (nome<br />

etrusco) o Claudio (nome romano) cuoco,<br />

detto perciò Apicio (che era passato a significare<br />

tale professione) che lo avrebbe<br />

compilato nel 230 d.C. rifacendosi a una<br />

prima edizione di Marco Gavio Apicio, vissuto<br />

sotto Augusto e Tiberio nel I secolo d.C.<br />

19 Pezzella, 1989, pp. 104-105 e di Corato,<br />

1979, p. 174 e p. 227.<br />

20 Vesco, 1985, pp. 153-154.<br />

21 Santini, 1991, p. 148.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!