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Etruschi - Segnietruschi.it

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25<br />

passato nella salsa, decorate con i crostini<br />

caldi e versate su tutto il rimanente<br />

della salsa.<br />

■ Ricetta registrata da Bonacina a Perugia<br />

nella seconda metà degli anni<br />

Settanta 60.<br />

Cinghiale in salsa di Guardea<br />

1 kg di cinghiale; olio d’oliva; sale;<br />

peperoncino; 2/3 spicchi di aglio;<br />

1 rametto di rosmarino; 1 cipolla;<br />

4/5 bacche di ginepro; 1 cucchiaio<br />

di capperi; 1 cucchiaio di pasta salsa<br />

di olive verdi o nere; vino nero; aceto<br />

Tr<strong>it</strong>ate finemente aglio, rosmarino e<br />

capperi e metteteli in una tazza riemp<strong>it</strong>a<br />

con metà vino e metà aceto, lasciandoli<br />

a macerare un po’ di tempo.<br />

Tagliate il cinghiale in tanti pezzi piuttosto<br />

piccoli e mettetelo a bagno per<br />

almeno dodici ore in una marinata<br />

d’acqua, aceto, vino, rosmarino e salvia.<br />

Quindi, scolate lo spezzatino e<br />

mettetelo in padella a cuocere molto<br />

lentamente, eliminando l’acqua che si<br />

forma via via: una volta tolta tutta l’acqua,<br />

un<strong>it</strong>e al cinghiale abbondante<br />

olio, bacche di ginepro, salvia, sale e<br />

peperoncino. Quasi a fine cottura, aggiungete<br />

la pasta di olive.<br />

■ Ricetta tradizionale del terr<strong>it</strong>orio di<br />

Guardea, area di antichissime origini<br />

testimoniate da tracce di presenza<br />

umana del Paleol<strong>it</strong>ico e da famose mura<br />

megal<strong>it</strong>iche: dei suoi boschi il cinghiale<br />

è storico frequentatore, fatto che<br />

ha avuto come logica conseguenza<br />

una consistente pratica di caccia e una<br />

gastronomia specializzata 61. Ho volutamente<br />

tolto da questa ricetta l’indica-<br />

zione, peraltro facoltativa, d’aggiungere<br />

un cucchiaio di passata di pomodoro<br />

verso fine cottura, per motivi di coerenza<br />

storica, già più sopra accennati.<br />

Colombo “accompagnato”<br />

alla perugina<br />

1 colombo con il suo fegato e<br />

“cipolla”; 50 g di carne macinata di<br />

manzo; fettine di tartufo; sale; olio<br />

d’oliva<br />

Condire la carne col sale e il tartufo e<br />

riempirvi il colombo, ben lavato e pul<strong>it</strong>o;<br />

quindi, metterlo a cuocere nel tegame<br />

coll’olio, insieme al fegato ed alla<br />

“cipolla” che, una volta cotti, dovranno<br />

essere tr<strong>it</strong>ati e spalmati su crostini<br />

di pane: l’“accompagnamento”<br />

del colombo.<br />

■ Ricetta registrata dalla Vesco nella<br />

zona di Perugia 62; dosi e stesura sono<br />

mie. La “cipolla” non è altro che il ventriglio<br />

o stomaco tr<strong>it</strong>uratore degli animali<br />

da cortile che, essendo granivori,<br />

è molto sviluppato: utilizzato, come i<br />

fegatini e le altre interiora, in molte ricette<br />

della tradizione popolare contadina<br />

soprattutto nella preparazione di<br />

sughi “rossi”.<br />

Fagiano “sorpresa”<br />

alla tiberina<br />

1 fagiano; olio d’oliva; 1 rametto di<br />

dragoncello; 1/4 di cipolla; 6 mele;<br />

1/2 l<strong>it</strong>ro di vino bianco secco; brodo;<br />

sale<br />

Fate rosolare nell’olio il fagiano dopo<br />

avergli messo all’interno il dragoncello<br />

e qualche fetta di cipolla e averlo sala-<br />

60 Bonacina, 1978, p. 133.<br />

61 Umbria. Sapori e saperi, 1999, p. 143.<br />

62 Vesco, 1985, pp. 148-149.

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