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Etruschi - Segnietruschi.it

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23<br />

cottura documentata per la cucina romana<br />

e medievale – e quindi quasi<br />

certamente praticata anche dagli <strong>Etruschi</strong><br />

– legata allo stato coriaceo delle<br />

carni di animali generalmente vecchi,<br />

perché usati per i lavori agricoli o per<br />

la produzione di lana e formaggio. Ancora<br />

oggi in Barbagia, la terra simbolo<br />

della pastorizia sarda, si usa lessare la<br />

pecora in acqua con odori, prima di<br />

cuocerla a stufato, servendosi dello<br />

stesso brodo – piatto tradizionale preparato<br />

soprattutto in occasione di matrimoni<br />

– e in Abruzzo la pecora “alla<br />

cottora” è lessata in acqua e vino 54.<br />

Anatra arrosto alla perugina<br />

anatra di circa 1,500 g; finocchio<br />

selvatico; 1 spicchio d’aglio;<br />

rosmarino; salvia; sale; pepe; olio<br />

d’oliva o lardo<br />

Pul<strong>it</strong>e e fiammeggiate l’anatra, prima<br />

di lavarla ed asciugarla con cura; fate<br />

un battuto con lardo, abbondante finocchio<br />

selvatico, aglio, rosmarino,<br />

salvia, sale, pepe e spalmatevi l’interno<br />

dell’anatra, oltre a farcirvi piccoli tagli<br />

che farete sul petto e nella zona tra<br />

coscia e sopracoscia dell’animale.<br />

Quindi, mettetela a cuocere sulla griglia<br />

appoggiata su brace di legno di<br />

quercia, per circa 1 ora e mezza; salarla<br />

solo a fine cottura e tagliarla iniziando<br />

dalle cosce, per poi passare al<br />

petto, che va tagliato a fette parallele<br />

orizzontali ed infine le ali.<br />

■ Ricetta presentata da Clotilde Vesco<br />

come tipica della zona di Perugia 55;<br />

anatra od oca arrosto cost<strong>it</strong>uiscono il<br />

piatto forte di tante occasioni festive le-<br />

gate al “ciclo della v<strong>it</strong>a” o a quello calendariale:<br />

battesimi, comunioni e matrimoni<br />

ma anche feste della trebbiatura<br />

o della vendemmia, in tutta l’Umbria,<br />

ed in particolare del terr<strong>it</strong>orio un<br />

tempo sottoposto alla giurisdizione di<br />

Perugia, nel IV e III secolo una dei<br />

membri più forti della dodecapoli etrusca,<br />

confederazione pol<strong>it</strong>ico-religiosa<br />

che riuniva 12 c<strong>it</strong>tà-stato, tra cui anche<br />

Cortona e Chiusi. L’influenza di Perugia<br />

si estendeva anche alla zona del Lago<br />

Trasimeno, in particolare a Salapia,<br />

l’attuale C<strong>it</strong>tà della Pieve, dove era fortemente<br />

contrastata da Chiusi 56: non<br />

poche tracce di tale competizione hanno<br />

attraversato indenni secoli di storia<br />

ed affiorano anche nella culinaria,<br />

spesso evidentemente affine a quella<br />

della vicina Toscana, circostanza verificabile<br />

anche per l’orvietano, altra importante<br />

zona etrusca. Anatre ed oche<br />

arrosto speziate si cucinano in diverse<br />

local<strong>it</strong>à del terr<strong>it</strong>orio dell’antica Volsinii:<br />

da Parrano – noto per il profondo canyon<br />

di Fosso del Bagno, ma anche per<br />

il suo sugo d’oca – a Porano, s<strong>it</strong>o reso<br />

famoso dal r<strong>it</strong>rovamento, in local<strong>it</strong>à<br />

Settecamini, delle Tombe Golini con il<br />

loro straordinario ciclo di affreschi 57. Il<br />

trattamento dell’anatra col battuto di<br />

lardo mi è stato indicato da Marcella<br />

Tosi Chiacchella, di Panicarola sulle rive<br />

del Trasimeno: si tratta di un metodo<br />

utilizzato per insaporire anche altre<br />

carni ma particolarmente adatto per<br />

quella dell’oca che tende ad essere<br />

piuttosto dura e stopposa e che così acquista<br />

sapore e tenerezza.<br />

54 Molinari Pradelli, 2003, p. 191 e 2003,<br />

p. 265.<br />

55 Vesco, 1985, p. 132.<br />

56 Terre d’Etruria, 2003, p. 10.<br />

57 Umbria. Sapori e saperi, 1999, pp. 182-<br />

183; pp. 90-191 e pp. 206-207.

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