Argentovivo - febbraio 2009 - Spi-Cgil Emilia-Romagna
Argentovivo - febbraio 2009 - Spi-Cgil Emilia-Romagna
Argentovivo - febbraio 2009 - Spi-Cgil Emilia-Romagna
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
“Non auguro a nessuno<br />
di fare la guerra<br />
perché ho visto tanti morti”<br />
Ismail Mantai<br />
Ismail Mantai è nato a Barentu in<br />
Eritrea nel 1943 e fino a 16 anni ha<br />
vissuto in modo molto sereno con<br />
la sua famiglia. Erano 10 fratelli,<br />
4 maschi e 6 femmine, il papà, la<br />
mamma (agricoltori), la nonna, gli<br />
animali, insomma una vita tranquilla.<br />
A 16 si è arruolato nel Fronte<br />
di Liberazione dell’Eritrea e a 18,<br />
come vuole la tradizione, si è sposato.<br />
Subito dopo ha lasciato la moglie,<br />
la famiglia ed è partito per la<br />
guerra dove è rimasto per 14 anni.<br />
Da quel momento la sua vita, la sua<br />
giovinezza, come lui ci dice, sono<br />
svanite. Nel 1977 è rimasto gravemente<br />
ferito e per le cure è stato<br />
portato nel campo profughi, ma poiché<br />
non erano sufficientemente efficaci<br />
nel 1979 è stato trasferito in<br />
ospedali di diversi paesi finché, per<br />
la fisioterapia, è arrivato nel 1981 a<br />
Villanova sull’Arda in provincia di<br />
I temi della memoria<br />
Piacenza, dove ha cominciato una<br />
nuova vita con e grazie alla sua attuale<br />
compagna Rosella.<br />
Ogni tanto vedo il mio paese in televisione<br />
e rimpiango la mia terra bellissima, è una<br />
terra difficile ma è la terra più bella del<br />
mondo. Anche adesso ci sono tensioni per<br />
i troppi interessi dell’Europa che manda<br />
armi, ma la guerra c’era già nel 1935. Pri-<br />
ma sono stati i turchi, dopo i turchi sono<br />
rimasti per 35 anni gli italiani i quali hanno<br />
perso contro gli inglesi che l’hanno occupata<br />
per 10 anni, poi è arrivato il Negus,<br />
è lui che ha sfruttato l’Eritrea.<br />
In Eritrea c’è tutto, oro, petrolio… è ricca,<br />
ma la ricchezza è nelle mani di pochissimi<br />
e la popolazione è decimata perché molti<br />
sono morti e altri sono fuggiti. Da 8.000.000<br />
di abitanti ne sono rimasti 4.000.000. Il<br />
territorio, più piccolo dell’Italia, è bagnato<br />
dal Mar Rosso, ci sono spiagge bellissime,<br />
ma c’è la guerra, una guerra che non finisce<br />
mai.<br />
Gli Etiopi ci trattano come una colonia,<br />
una terra di conquista. Quando c’erano<br />
gli italiani si stava bene, hanno fatto<br />
strade, case, l’errore è stato di non capire<br />
che c’era oro, petrolio, altrimenti sarebbe<br />
cambiato tutto, avrebbero fatto tante<br />
cose belle, molto più di prima. Gli italiani<br />
trattavano bene, mentre gli inglesi hanno<br />
rovinato tutto e prima di andarsene hanno<br />
fatto saltare strade e ponti. Quando sono<br />
andati via gli inglesi è cominciata la guerra<br />
civile.<br />
Il militare è cominciato a 16 anni, la mattina<br />
andavo ad aiutare i miei genitori nei<br />
campi e al pomeriggio andavo alle riunioni<br />
per la guerra. Io non capivo cosa fosse la<br />
guerra e perché si dovesse fare, così sono<br />
entrato in questa “cosa” politica e mi<br />
<strong>Argentovivo</strong> <strong>febbraio</strong> <strong>2009</strong><br />
29