La vita psichica come vita giuridica - Associazione Psicoanalitica ...

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Ambrogio Ballabio, L’imputabilità
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aggressiva verso lo psicoanalista? Se fai così non funziona». Poi la
madre prosegue nel suo discorso e lei si addormenta. A questo
proposito è rilevante notare che l’insonnia, risalente
all’adolescenza e per la quale negli ultimi anni prende anche dei
farmaci, è uno dei sintomi che affliggono più assiduamente la
paziente.
Al mio primo cenno ha riconosciuto subito come
determinante e significativo qualcosa che in questo sogno risulta
evidente: la madre è finalmente diventata l’imputato principale
dei suoi mali, soprattutto dell’insonnia. Il desiderio di dormire si
compie, nel sogno, dopo che la paziente, finalmente, ha portato la
madre in analisi.
Abbiamo sottolineato più volte che il sonno non è l’assenza
del moto, ma è un moto in cui la parte attiva spetta all’altro. Si
può dormire con soddisfazione quando si dice: «A questo punto
fai tu». È per questo motivo che il sogno, pur costituendo un
passo in avanti per la paziente, non rappresenta ancora il passo
decisivo verso la guarigione, perché ancora una volta (le frasi
della madre indicano qualcosa in questa direzione) lei si scarica
della sua imputabilità e perciò della sua cura: avendo portato il
vero imputato, finalmente lei non c’entra più. 4
La cura è un processo giuridico la cui sentenza non è penale
La cura ha il taglio di un processo in cui occorre arrivare a
una sentenza, cioè a una sanzione. La sanzione che può venire
da un giudizio che conclude una cura non necessariamente
dovrà essere penale. Nessuna cura finisce sacrificando realmente
la madre, la moglie, il figlio. È una sentenza in cui semmai il
soggetto ritroverà il principio del suo guadagno, per esempio
4 Tenendo conto che al presente la madre è un’ultranovantenne con gravi
problemi fisici che forse producono ulteriori disturbi psichici, è impensabile
che la querelle fra loro due sia ancora quella dell’adolescenza, e tuttavia nelle
ultime sedute la questione principale posta dalla paziente è il suo desiderio
che la madre cambi. L’imputabilità dell’altro di cui parliamo non sta nel fatto
che la madre ultranovantenne fa delle telefonate disturbanti alla figlia
cinquantenne. Se l’altro è imputabile, è imputabile per qualcosa che è
avvenuto molto prima.
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