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Sono abbastanza semplici da distinguere angioedema e orticaria ma ricordate che hanno patogenesi<br />
simile e che quindi un soggetto con orticaria può successivamente sviluppare angioedema, se sviluppa<br />
qualche allergia a qualche allergene specifico.<br />
Immagine. Quello che vedete qui sono dei pomfi, delle lesioni effimere, e quelle che vedete isolate<br />
un po’ più in alto sono chiazze orticariosiche, rosse e un po’ sfumate: spesso è dermografismo, cioè<br />
se un soggetto ha l’orticaria e gli strofino un po’ la pelle diviene tutta rossa, perché libero istamina.<br />
Ogni malattia quando è in fase di attività può riprodurre la lesione con una facilità incredibile.<br />
Quando si parla di isomorfismo reattivo, per es. nella psoriasi, io vi faccio un graffio e li vi viene la<br />
psoriasi; avete un lichen planus e vi procurate una piccola ferita, vi viene il lichen planus su quella<br />
ferita, il giorno dopo.<br />
Quindi ci sono delle situazioni in cui la malattia è eruttiva, per cui qualsiasi insulto fa uscire la lesione:<br />
quando avete una vasculite agli arti è sufficiente una calza un po’ stretta per far progredire la<br />
malattia, perché lì c’è stasi venosa o arteriosa.<br />
Immagine. Qui vedete il classico dermografismo: quindi esiste l’orticaria demografica, che è più<br />
frequente (ma non esclusiva) negli atopici. Questi pazienti hanno esami del sangue perfettamente<br />
normali, semplicemente se voi fate una pressione sulla <strong>cute</strong> con una matita vedete che non solo diventa<br />
rossa o bianca (nell’atopico c’è un dermografismo bianco, nell’orticaria c’è un dermografismo<br />
rosso), ma addirittura la pelle viene in rilievo e si forma il pomfo…<br />
Esistono forme di orticaria con l’acqua calda o fredda, così ci sono persone che dopo la doccia si<br />
grattano regolarmente per 10 min e non capiscono perché, e ci sono quelli che si gonfiano, hanno il<br />
pomfo, altri solo il prurito. Quindi qualche volta anche le orticarie così dette demografiche, quelle<br />
esterne (solare, da freddo, da caldo, da pressione..), possono comportare limitazioni importanti, lesioni<br />
che sono banali e per le quali non trovate nulla nel soggetto, ma il paziente è infastidito. Esiste<br />
l’orticaria da sforzo, si diceva per ridere che Mennea faceva i 200 perché sui 100 gli usciva<br />
l’orticaria! L’orticaria da sforzo e non è nemmeno tanto infrequente, l’esempio era solo per far capire<br />
che è sufficiente uno sforzo un po’ maggiore o un po’ minore per determinare la comparsa di orticaria.<br />
Esistono delle orticarie cosiddette colinergiche: quando questa persona è sotto stress, le si fa una<br />
domanda, una visita, le sudano le mani e gli viene l’orticaria.<br />
Quindi non dovete stupirvi più di tanto, in fin dei conti l’orticaria ha come lesione fondamentale il<br />
pomfo che dà prurito e in genere è rosso, oppure bianco con il bordo rosso, può confluire o possono<br />
essere lesioni modeste, può essere una intossicazione alimentare, o farmaci, o situazioni, o uno stimolo<br />
esterno o locale che portano alla liberazione di istamina. Ricordatevi il rapporto orticariaangioedema.<br />
Immagine. Guardate questo angioedema in sede palpebrale, che ha recidivato più volte, le palpebre<br />
si allungano e si deve andare dal chirurgo plastico.<br />
In teoria la terapia dell’orticaria dovrebbe essere causale, però come fate ad eliminare un’orticaria<br />
demografica, non ci fate nulla, e in pratica usate degli antistaminici nei periodi peggiori.<br />
Nell’orticaria allergica o probabilmente allergica, oltre gli antiH1 si utilizzano gli antiH2 (ranitidina).<br />
La terapia dura 10-15 giorni.<br />
Poi capita il paziente in fase acuta o con orticaria gigante che viene ricoverato e messo sotto flebo<br />
per lavargli il sangue (io non ho mai capito cosa vuol dire lavargli il sangue), e viene messo a digiuno<br />
per 1-2 giorni e migliora. Quello che si fa è ridurre il carico allergenico e l’orticaria migliora, anche<br />
se non fosse un’intolleranza alimentare, così come è utile evitare la pressione sulla <strong>cute</strong>, il contatto<br />
di questa con alcuni elementi (ad esempio la lana). L’alimentazione determina tutta una serie<br />
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