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Quello che poi volevo vedeste è che a livello <strong>della</strong> <strong>cute</strong> si verifica una spongiosi . Quindi l’effetto<br />
finale, quando arriva il linfocita citotossico, è quello di creare spongiosi perché ha il proprio bersaglio<br />
nell’epidermide, addirittura si è dimostrato che la cellula di Langherans, che ci ha mostrato<br />
l’Ag, viene distrutta il che va anche bene, perché altrimenti continuerebbe a stimolare la risposta.<br />
Qui vedete un foglietto dermo-epidermico separato, con le cellule di Langherans colorate con A-<br />
TPasi. Questo è un pezzetto di epidermide lavorato e colorato per vedere le cellule di Langherans<br />
che sono queste biscioline nere che si raccolgono a livello dell’epidermide, non è però vero che le<br />
cellule presentanti sono solo a livello dell’epidermide, suoi rappresentanti sono presenti anche nel<br />
derma e in sede vascolare( però sono di famiglie diverse dalle cellule di Langherans).<br />
Le cellule di Langherans sono cellule dendritiche non attive perché si attivano quando migrano al<br />
linfonodo e portano l’informazione in questa sede. Quindi attenzione: ci sono cellule dendritiche<br />
immature e altre mature.<br />
La cellula di Langherans matura e diventa una cellula presentante con tutta una serie di antigeni di<br />
superficie che permettono di riconoscerla .<br />
Le cellule di Langherans sono distribuite in modo preciso: una ogni tot cheratinociti a meno che<br />
non ci sia qualche patologia <strong>della</strong> <strong>cute</strong> in cui la distribuzione è disordinata:questa è la spongiosi istologica,<br />
cioè vedete che all’apice delle papille i cheratinociti sono più allargati uno dall’altro e<br />
che ci sono dei linfociti che migrano dai vasi dilatati nell’epidermide liberando citochine che poi<br />
causano la spongiosi.<br />
È sufficiente una perturbazione infiammatoria che le cellule rapidamente migrano dalla zona epiteliale<br />
a sotto, premesso che ce ne sono già un po’ sotto in sede perivascolare.<br />
Una volta si pensava che le cellule dendritiche fossero tutte di origine mielo-monocitica , ormai è<br />
dimostrato il fatto che esistono 4/5 tipi di cellule dendritiche.<br />
Se ne può parlare a lungo poiché c’è addirittura un subset di cellule dendritiche che origina dai diplociti,<br />
cioè i precursori linfoidi delle cellule natural-killer, che non sono i linfociti T però sono di<br />
origine linfoide.<br />
Esiste un altro subset di cellule dendritiche che si chiama cellula dendritica plasmocitoide che origina<br />
da un precursore linfoide e che ha potenzialmente la risposta immune, è importante perché è<br />
quella del vaccino,del vaccino contro i tumori, è la cellula che libera interleuchina 12 e le citochine<br />
2 e 12. Queste sono le cellule che inducono la risposta citotossica quindi, se voi vaccinate una persona<br />
e ottenete una risposta contro un tumore o contro qualcos’altro, la ottenete perché ci sono anche<br />
queste cellule che la potenziano in sede. Quando utilizzate gli interferoni, interferon a in particolare<br />
il g , voi utilizzate interleuchina che è prodotta da queste cellule le quali non fanno altro che<br />
potenziare in sede la risposta citotossica e mantenere l’eccitotossicità.<br />
Io ho visto utilizzare nel trattamento dei linfomi B dei vaccini coi derivati del tumore stesso…<br />
Addirittura quando fanno dei vaccini con cellule dendritiche nonusano più cellule dendritiche, ma<br />
usano plasmocitoidi, perché una volta che hanno riconosciuto l’antigene tumorale associato poi<br />
producono la risposta, ma la potenziano anche perché producono l’interleuchina 12 etc. Quindi non<br />
è vero che tutte le cellule dendritiche sono presentanti, ma ci sono anche quelle in risposta e queste<br />
cellule dendritiche sono disposte per la risposta ai tumori, non solo per la risposta allergica. Quindi<br />
vedete che è importante avere il precursore linfoide, perché il precursore mieloide è un po’ uno<br />
scemo in un certo senso, la cellula mieloide è molto più evoluta, anche se è vero che il linfocita T è<br />
molto più sviluppato di una cellula natural killer.<br />
I marcatori delle CD1 a e c sono i marcatori delle cellule dendritiche di Langherans nell’epidermide<br />
e nel derma, in questa figura vedete che non è vero che esiste una sola popolazione dendritica, ma<br />
possiamo dimostrarne almeno 3 o 4 nella <strong>cute</strong>, che tra l’altro interagiscono (vedete come sono mescolate<br />
l’una nell’altra).<br />
Quindi è importante capire la biologia, la patogenesi; diversamente difficile curare queste patologie.<br />
Guardate che, in futuro, avrete farmaci sempre più potenti; attualmente è già in commercio una pomata<br />
a base di tacrolibus, non in Italia, che è 1000 volte più potente <strong>della</strong> ciclosporina, ma se non<br />
sapete come funzionano evitate di usarli.<br />
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