Il Trottatore Giugno 2010 - Associazione Nazionale Allevatori del ...

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Moses Rob in sgambatura nell'Europa “Avevamo assunto il comando in 28,8 su Merlino Om che si era accodato nella nostra scia. 31,6 i primi otto centro metri, per poi iniziare nuovamente a camminare 29,4 di terza frazione, ma in retta nonostante il nostro 29,2 Merlino trovava spazio e sul palo ci batteva. Peccato, perché Moses aveva stracorso ed anche lì avrebbe meritato la vittoria.” Un cavallo che con i secondi sembra aver stretto molta amicizia. Secondo infatti nel Maschio Angioino, nell’Andreani, nel Marangoni. Terzo nel Firenze, quinto nel Giovanardi e nell’Europa. Insomma un gran cavallo, al quale manca sempre quel pizzico per vincere. Mai fortunato con i numeri, si è spesso dovuto sobbarcare la seconda fila, facendo di conseguenza il doppio degli altri. Un cavallo coraggioso che non sa cosa sia lo steccato. Lui dà sempre tutto quello che ha, non si tira mai indietro, mai. La delusione nello sguardo di Giuseppe Luongo dopo il Marangoni era tanta. “Ha stracorso, - le sue parole nel dopo corsa - se solo avessimo avuto la prima fila, per Mago non sarebbe stato tutto così facile. Non abbiamo mai visto lo steccato, in retta siamo arrivati facendo l’arrivo quasi in braccio al pubblico, tanto che Santo Mollo non ha avuto tempo di capire chi era quel missile che arrivava a velocità tri- 50 pla. Mi spiace più per lui che per me, perché si meriterebbe tanto una bella soddisfazione. Nell’Europa è andata ancora peggio, a Torino eravamo riusciti a sfilare bene, qui in partenza ci siamo ritrovati quasi ultimi, e a quel punto tutto è diventato impossibile, ed abbiamo dovuto accontentarci di un quinto in 1.12,3 .” Male nel Presidente della Repubblica a Trieste, ma è risaputo, le curve della pista non sono semplici, specialmente quando si ha pressione dall’esterno, e Moses salta via. Raggiungiamo Giuseppe al telefono poche ore dopo la corsa e la sua voce dall’altra parte della cornetta è tristissima. “Mi spiace tanto, veramente tanto. Anche perché rovina un po’ lo score del cavallo; non è uno che ha l’errore facile anzi, in carriera ha solo tre errori compreso questo, uno al debutto perché si dà una botta, e l’altro nel Mangelli. Non ero tanto convinto di andare in quel di Trieste, ma poi, visto il buon numero, mi sono lasciato tentare, nonostante il lungo viaggio che abbiamo dovuto affrontare. Ma la nostra meta è il Triossi ed avevamo bisogno di parametri che con la vittoria avremo avuto. Ora, tanto per cambiare, avremo probabilmente la seconda fila. Quando ai lati mi si è presentata Madras, sapendo che cavalla di carattere è, ho pensato di lasciarle strada, in fondo correre coperti non sarebbe stato male, e poi lei sicuramente avrebbe fatto andatura, invece a qual punto Moses si è piegato ed ha sbagliato. Mi si è gelato il sangue, non me l’aspettavo assolutamente, mi ha colto di sorpresa. La mia tristezza è perché Moses è un cavallo che meriterebbe davvero un gruppo 1. Lui ha 500 metri veramente violenti come ha dimostrato in più occasioni. Speriamo nel Triossi di avere, per una volta, la fortuna dalla nostra parte. Moses per me è tutto: è il primo cavallo che posso dire di avere creato io. Ho preso la licenza nel 2000 e con lui sto cavalcando le emozioni dei gran premi e delle corse che contano, lui è una mia creazione, come Foscherara e gli altri la furono per mio padre. Un cavallo che in ogni corsa cresce, di certo lui non è la solita meteora, credo che con il prossimo anno saprà dare ancora molto, anzi di più, la sua carriera da anziano la intravedo migliore di questa.” Da qui al Triossi mancano 30 giorni, lo lascerai a riposo oppure nel mezzo ci sarà qualche uscita ? “La tentazione di provarci a Napoli sulla pista di casa è tanta, ma ora non so, dipende da tanti fattori che saranno valutati da tutto il team.” Giuseppe è uno dei più giovani guidatori italiani, fidanzato con la bella Janina che sei mesi fa gli ha dato una splendida bimba di nome Angela. Janina è anche l’addetta alle treccine di Moses, perché come vi avevamo detto è anche un cavallo vanitoso che tiene al suo look, basta guardarlo quando scende in pista, è semplicemente bellissimo, fasce, papalina e sotto sellino bianco, con un’elevazione quando è in piena spinta che pochi hanno. A giugno si disputerà il Triossi, il giorno dopo il suo compleanno, ed allora chissà che per una volta la Dea bendata non possa dargli un piccolo aiutino, per un cavallo e un guidatore che se lo meriterebbero senza ogni sorta di dubbio.
C’ERA UNA VOLTA... MEMORIE DE ________a cura di LUCIO CELLETTI - l.celletti@anact.it________ PIERO GOLISANO Ancora una volta dobbiamo occuparci di chi ci ha lasciato. Come nel caso di Beppe Berti la volta scorsa. Ora ricordiamo Piero Golisano, storico Direttore Generale dell’Unire fino al 1990 nonché membro del Collegio dei Revisori dell’Anact negli anni Ottanta e fino al 1993. Un’ippica nostalgica nella quale Golisano ha rappresentato la continuità dirigenziale dell’Ente, con vari presidenti e problematiche differenti per epoca. L’articolo che vi proponiamo è del 1990; riteniamo possa avere una sua importanza giacché Golisano, intervistato da Alfredo Ferruzza, ripercorre alcune fasi del suo periodo al vertice Unire. Alcune cose possono apparire ormai consumate dal tempo, altre invece possono, fra le righe, essere intese come attuali. Ci sono dei passi in cui Golisano si dimostra addirittura profetico. Ma già allora si diceva che Golisano aveva la capacità di poter vedere oltre il domani. A fine 2005 avemmo il piacere di rivederlo nei locali dell’Associazione. Ma ora diamo spazio all’intervista a Golisano (ripro- Golisano con il Ministro Bartolomei e Guido Berardelli in occasione della Biennale 1981 posta in versione integrale dal Trottatore n. 9-10 del 1990), dopo una precisazione. Nella scorsa edizione delle memorie abbiamo fotografato tutto il pezzo così come andato nel 1992, compresa la didascalia che riportava Lamberto Guzzinati come figlio di Giuseppe e Andrea Guzzinati come figlio di Vittorio. Nella realtà è ovviamente il contrario. Per questo ...a 18 anni di distanza provvediamo alla opportuna rettifica che comunque ci consente ancora una volta di mandare un pensiero al compianto Vittorio Guzzinati. 51
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