Il Trottatore Giugno 2010 - Associazione Nazionale Allevatori del ...
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<strong>Il</strong> Direttore Generale <strong>del</strong>l’Unire ha lasciato l’attività dopo<br />
40 anni trascorsi in prima linea, sempre da protagonista<br />
tra mille avvenimenti ed altrettanti personaggi.<br />
Allora è stata una simbiosi? “Mai identificarsi con nessun<br />
altro che con se stessi…”<br />
Pietro Golisano appartiene a quella razza di uomini per i<br />
quali cortesia ed eleganza sono così pronte e naturali da far<br />
dimenticare per un momento competenza e professionalità.<br />
L’intelligenza no: sprizza e ti conquista subito, talora con<br />
una battuta e con una frase di riporto che, solo riflettendo,<br />
la trovi quanto mai pertinente. Da 41 anni la sua immagine,<br />
rilevata e incisa nella sostanza anche se spesso sfumata<br />
per discrezione, si muove su un fondale di uomini e di<br />
cavalli; più di uomini che di cavalli perché è stato il cauto<br />
ma efficace mediatore e interprete di quanti, nella varietà<br />
di ruoli e <strong>del</strong>le responsabilità, hanno a cuore le sorti di<br />
quel singolare e millenario atleta che si chiama appunto<br />
cavallo.<br />
Dal I maggio 1949, il giorno in cui a 24 anni fu assunto all’Unire,<br />
al vertice <strong>del</strong>l’ente si sono alternati, e come presidente<br />
e come commissari, quattordici personalità che hanno<br />
creato l’ippica <strong>del</strong> dopoguerra: Mario Argenton, Paolo<br />
Mezzanotte, Leonardo Mario Larussa, Salvatore Spinelli,<br />
Giuseppe Pediconi, Alfonso De Giovine, Carlo Aloisi, Ivanoe<br />
Grassetto (la presenza più breve: 23 giorni), Luigi Gigante,<br />
Giuseppe Faraone, Guido Berar<strong>del</strong>li (il regno più<br />
lungo: 13 anni), Raffaello Picchi, Ludovico Carducci Artenisio<br />
e Giuseppe Zurlo. Vanno ricordati anche alcuni vicepresidenti<br />
di grande spicco, quali Piero Giovannini, Giuseppe<br />
Spagnolo, Mario Incisa Della Rocchetta, Orsino Orsi<br />
Mangelli, Pier Carlo Tudini, Giovanni Emanuele Pier Luigi<br />
Masciadri, Riccardo Zanocchio e gli attuali Carlo<br />
D’Alessio e Gianfranco Fabbri. Di questi valenti uomini e<br />
dei loro consigli d’amministrazione, ruggente platea di culture,<br />
intessi e programmi dissimili, Golisano è stato, prima<br />
come Segretario generale e poi come Direttore generale, il<br />
referendario <strong>del</strong>la legge, lo specchio <strong>del</strong>le cose e, soprattutto,<br />
il segno <strong>del</strong>la continuità. E’ opinione diffusa, e certamente<br />
vera, che la sua naturale discrezione è stata negli ultimi<br />
decenni la provvida bonaccia che ha svagato e dissolto<br />
tante pericolose turbolenze, programmatiche ed operative.<br />
Ora egli va in pensione: ente pubblico, l’Unire, rimanda a<br />
casa il suo sessantacinquenne servitore. Rispetto <strong>del</strong>la leg-<br />
52<br />
UNA VITA PER L’IPPICA<br />
CON DISCREZIONE E TANTO STILE<br />
Piero Golisano<br />
di Alfredo Ferruzza<br />
ge, come è giusto; anche se all’ippica viene a mancare un<br />
solido punto di appoggio forse nel momento più <strong>del</strong>icato e<br />
importante <strong>del</strong>la sua pur breve storia.<br />
Allora si va a casa, Golisano, con<br />
quali sentimenti?<br />
Semplice: con molta serenità nell’animo, dovuta al fatto di<br />
avere dedicato la fetta più importante <strong>del</strong>la mia vita a<br />
un’attività che mi è sempre piaciuta, nella quale ho lavorato<br />
con volontà e con gioia, grazie anche agli uomini che ho