Il Trottatore Giugno 2010 - Associazione Nazionale Allevatori del ...
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paolo Minnucci e Stefan Melander;<br />
vincitori oltre che in pista<br />
anche davanti e dietro le telecamere.<br />
Quasi dieci anni dopo Melander<br />
è ancora lì, sul trono <strong>del</strong>l’Elitlopp<br />
grazie al fil rouge con il<br />
cavallo che l’ha fatto conoscere<br />
fuori dai confini nazionali. Se<br />
Scarlet è stato la scintilla, infatti,<br />
Iceland è l’ultimo gioiellino, quello<br />
che forse non t’aspetti, più<br />
grande <strong>del</strong> proprio essere nel<br />
giorno più importante <strong>del</strong>la carriera.<br />
In mezzo la terza perla,<br />
l’Amérique di Gigant Neo. Sì, perché<br />
ora Melander ha vinto da allenatore<br />
le tre più grandi corse al<br />
mondo. Con tre cavalli diversi.<br />
Mica un “pirla”, insomma.<br />
Al padre Iceland assomiglia anche<br />
6<br />
Erik Adielsson con Mauro Biasuzzi<br />
fisicamente, solo che è più svelto a<br />
partire, è più scattista. Non che l’altro<br />
fosse un paracarro, anzi, però<br />
lui va via con la macchina. Guarda<br />
caso quello che gli è servito tatticamente<br />
per vincere grazie all’avveduta<br />
distribuzione dei parziali di<br />
Johnny Takter, uno che sempre a<br />
cavallo <strong>del</strong> millennio aveva il soprannome<br />
di ‘Johnny Be Bad’ negli<br />
Usa, giusto per differenziarlo dal<br />
fratello Jimmy, allenatore di una<br />
connection che dall’altra parte <strong>del</strong>l’Atlantico<br />
ha dominato per qualche<br />
stagione. Tanto scarso però Johnny<br />
non deve esserlo, visti i successi ottenuti<br />
da allora ad alto livello, sino<br />
a questo, l’ultimo, ottenuto con un<br />
pugnetto a mo’ di calciatore dopo il<br />
gol sul palo <strong>del</strong>l’Elitlopp.<br />
Una vittoria per il cavallo venuta<br />
nonostante un infortunio grave<br />
che ne aveva messo in dubbio la<br />
carriera, tanto da far dire nei<br />
giorni pre-Elitlopp al 53enne trainer<br />
che Iceland aveva “truffato la<br />
morte”. Questo il passato di uno<br />
che sino alle 17.05 <strong>del</strong> 30 maggio<br />
non era un Carneade, - negli ultimi<br />
2 anni ha vinto 5 milioni di Euro<br />
- di certo un buon cavallo ma<br />
che nessuno, probabilmente neanche<br />
Melander, riteneva lo fosse<br />
abbastanza per poter vincere la<br />
classica di Solvalla, così come<br />
aveva scritto nei giorni prima <strong>del</strong>la<br />
prova sul web-blog di Expressen,<br />
il giornale sportivo svedese<br />
di cui è editorialista per il trotto.