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marzo ’08<br />
per decidere; ness<strong>un</strong>o ha l’autorità per dire cosa sia lecito e cosa non sia lecito. Nel nostro<br />
ambito di studi non esiste la normatività, noi non stiamo parlando di <strong>un</strong>a scienza normativa.<br />
Chi decide se <strong>un</strong>a traduzione è buona o cattiva è il tempo. Saranno decine e decine di persone<br />
che negli anni, nei decenni, considereranno d’altissimo livello la traduzione delle Bucoliche di<br />
Valéry. Occorre sempre diffidare di chi dice “questo è giusto e questo è sbagliato”. Il discorso<br />
diventa più sottile, perché tu ti togli dal lecito o non lecito ed entri nel concetto di creazione:<br />
l’operazione del tradurre letteratura è <strong>un</strong>’operazione creativa, vuol dire fare letteratura – e qui<br />
torniamo all’umanista Thomas Sébillet – che già parlava della traduzione come di <strong>un</strong> genere<br />
letterario autonomo – o a Jiri Levy, che lo ha ripetuto mezzo secolo fa. Se la traduzione è <strong>un</strong><br />
genere letterario autonomo, se d<strong>un</strong>que ha la dignità della creatività letteraria, lo deve avere<br />
anche nel campo della sperimentazione e dell’empiria. Quindi è soltanto il tempo che stabilirà<br />
se <strong>un</strong>a traduzione è <strong>un</strong>a buona traduzione e non ha ness<strong>un</strong> senso dire si deve fare così piuttosto<br />
che in <strong>un</strong> altro modo.<br />
Un’ultima curiosità: ci chiedevamo in che senso lei si definisse illuminista. Forse come il<br />
Nietzsche che dedicava a Voltaire Umano troppo umano?<br />
Ho cominciato a definirmi illuminista in senso molto pubblico e <strong>un</strong> po’ gridato da quando in<br />
questi ultimi anni è invalso questo insano – nel senso dell’inglese insane, “folle” – atteggiamento<br />
nei confronti dell’illuminismo da parte delle gerarchie cattoliche – e dei loro tirapiedi su<br />
alc<strong>un</strong>e gazzette. Attaccare l’illuminismo significa attaccare la modernità – il modo di procedere<br />
della scienza – significa attaccare la cultura occidentale degli ultimi quattro secoli, significa<br />
rimpiangere l’ancien régime. Tutto questo è ignobile, è <strong>un</strong>’operazione culturale di fiato cortissimo<br />
e io, che ormai di fiato ne ho poco, mi permetto di ribellarmi e di usare quelle modestissime<br />
platee che mi ritrovo per dirlo. D<strong>un</strong>que divento “illuminista” e proprio per questo motivo<br />
ho scritto Più luce, padre. Dialogo su Dio, la guerra e l’omosessualità (Sossella editore, 2006).<br />
Voi avete 25 anni oggi e vi affacciate con la vostra intelligenza su questo mondo, io vi assicuro<br />
che <strong>un</strong> attacco, <strong>un</strong> affronto così costante all’intelligenza come quello che stiamo subendo in<br />
questi ultimi anni in Italia sono rari. Quando io avevo la vostra età, in Vaticano ci stava Paolo<br />
VI, uomo legato alla filosofia francese, uomo del dialogo, vero intellettuale: vi assicuro che era<br />
<strong>un</strong>a situazione molto più decente. Anche, a catena, il mondo cattolico non si permetteva certo<br />
attacchi alla modernità come quelli volgari, rozzi, a cui stiamo assistendo. Vi assicuro che voi<br />
state vivendo <strong>un</strong>a contingenza storica molto particolare e il fatto che voi vi ribelliate dimostra<br />
che avete menti solerti, la cosa che mi addolora è che tanti dei vostri coetanei non si rendano<br />
conto di questo.<br />
FRANCO BUFFONI (Gallarate, 1948) ha pubblicato le raccolte di poesia Nell’acqua degli occhi (Guanda 1979),<br />
I tre desideri (San Marco dei Giustiniani 1984), Quaranta a quindici (Crocetti 1987), Scuola di Atene (Arzanà<br />
1991), Suora carmelitana (Guanda 1997), Songs of Spring (Marcos y Marcos 1999), Il profilo del Rosa (Mondadori<br />
2000), Theios (Interlinea 2001), Del Maestro in bottega (Empiria 2002), Guerra (Mondadori 2005). Per Marcos y<br />
Marcos dirige il semestrale “Testo a fronte” e ha curato i volumi Ritmologia (2002) e La traduzione del testo poetico<br />
(2004). Per Mondadori ha tradotto Poeti romantici inglesi (2005). È autore del romanzo-saggio Più luce, padre.<br />
Dialogo su Dio, la guerra e l’omosessualità (LucaSossellaEditore, 2006) e dei saggi Con il testo a fronte. Indagine sul<br />
tradurre e l’essere tradotti (Interlinea 2007) e L’ipotesi di Malin. Studio su Auden critico-poeta (Marcos y Marcos<br />
2007).<br />
Sito web: www.francobuffoni.it<br />
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