Novella Prima o di Ferrante - Origami Edizioni

e di trattenerle ancora alla mente, trattandosi senz'altro di un qualche volgar commento
alle sacre scritture.
Diceva egli: «Ecco! Ora il Signore farà del tutto perire ogni cosa d'in su la faccia della
terra, farà perire gli uomini, e gli animali, farà perire gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
sterminerà gli uomini d'in su la faccia della terra!» E seguitava a sbraitare in quella fatta,
gridando con voce roca e malandata.
A quel sacramentare che ci parea folle, Tancredi chiese, con voce alta per sovrastar le
grida: «Non vi confondete, buon vegliardo. Due volte avete nominato gli uomini in
quell’imprecare: e quante volte hanno da perire gli uomini sulla faccia della terra? Non ne
basta forse una?»
Il miserabile si girò allora verso di noi, spalancò gli occhi e lanciò la propria voce ancor
più in alto, aprendo una bocca piena di denti storti e neri e mostrando le pubenda ad ogni
movimento delle membra, e ancor più mattamente riprendendo a dire: «Silenzio, per la
presenza del Signore Iddio! Conciossiaché il giorno del Signore sia vicino; perciocché il
Signore ha apparecchiato un sacrificio ed avverrà che farà punizione dei principi e dei
figliuoli del re e di tutti quelli che si vestono di vestimenti strani, di tutti coloro che saltano
sopra la soglia, che riempiono le case dei lor signori di rapina e di frode. Ecco! Questo mi
ha detto all'orecchio il Signore degli Eserciti, con mugghiare di narici e soffiare di mantici:
Case numerose saranno desolate! Case grandi e belle saranno private di abitanti! Guai a
coloro che si alzano presto e tutto il giorno corrono dietro alle bevande e fanno tardi la sera
perché il vino li infiammi!»
«Vecchio, buon vecchio,» a lui disse ancora il capitano nostro «a cosa dobbiamo tanto
fracasso? Cercate forse di farvi sentire su infino al cielo, battendo con tanta foga il
batacchio della casa di Dio?»
Allora, riguardandolo, mi accorsi che i suoi stracci laceri e fetenti un tempo dovettero
essere il saio indossato dai membri di qualche ordine minore di frati o monachelli, sicché