Novella Prima o di Ferrante - Origami Edizioni
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Al lato della radura, alle spalle della cappella c'era un piccolo recinto con qualche albero<br />
al centro, abbandonato. In esso vi scorgemmo tre figure, che descriverò in dettaglio, perché<br />
allora esse mi apparvero innanzi con un’impressione così forte che per molte notti ancora<br />
ne sognai e per giorni ne rimasi scosso ed impaurito. E anche se molte altre e peggiori ne<br />
vi<strong>di</strong> appresso a quei fatti per l'Italia e per Firenze, quei primi tre Morti mi rimasero in<br />
mente più <strong>di</strong> tutti i successivi contati insieme.<br />
Il primo <strong>di</strong> essi, il più prossimo a noialtri, era vestito come <strong>di</strong> conta<strong>di</strong>no, con abiti miseri<br />
eppur tenaci. Egli sembrava un malato <strong>di</strong> chissà quale pestilenza o marciscenza, con ampie<br />
parti del viso e delle membra caduche e sfibrate, come se corrose dai mali o mangiate dai<br />
cani. Si muoveva come ubriaco e tendeva le mani in avanti come a cercar compagno o a<br />
sorreggersi. Gli occhi erano cupi e neri come pozzi d'acqua scura e ci seguivano con lo<br />
sguardo attento e fisso, seppure con la rigi<strong>di</strong>tà attonita degli i<strong>di</strong>oti. Dalla gola gli proveniva<br />
un rantolo basso, che man mano si alzava a <strong>di</strong>ventare un grido raschiante, come <strong>di</strong> chi,<br />
sofferente, chieda aiuto al prossimo suo.<br />
Il secondo <strong>di</strong> loro era nudo, se così si possa <strong>di</strong>re <strong>di</strong> qualcuno cui la pelle sia<br />
completamente lacerata o assente. Esso parea simile alle carcasse dei santi martiri o degli<br />
antichi, conservati in cripte e catacombe. L'intero suo addome era incavato e se vi fosse<br />
stato un tempo qualcosa delle mollezze e interiora, esso era del tutto colato via e aveva<br />
lasciato un vuoto nero <strong>di</strong> concrezione e rapprensione. Le gambe erano smagrite e appena<br />
un filo <strong>di</strong> materia <strong>di</strong>sseccata ricopriva le ossa. Mentre il primo dei tre caracollava come<br />
ubriaco, questo altro era completamente curvato al suolo, tanto da sfiorare la terra con le<br />
mani. Solo la testa egli sporgeva in avanti, e sebbene i bulbi degli occhi sembrassero<br />
asciugati e rappresi, anch’esso sembrava guatarci o forse fiutarci o u<strong>di</strong>rci come le belve, per<br />
trovar la via <strong>di</strong> avanzare verso <strong>di</strong> noi. Nemmanco rantolo potea essere definita la sua voce,<br />
bensì forse versi belluini e privi <strong>di</strong> qualsivoglia apparenza <strong>di</strong> intelletto.