3. L'ipertesto 3.1. Che cos'è un ipertesto - Bruno Bassi
3. L'ipertesto 3.1. Che cos'è un ipertesto - Bruno Bassi
3. L'ipertesto 3.1. Che cos'è un ipertesto - Bruno Bassi
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LA PROGETTAZIONE DELL’IPERTESTO<br />
riguarda gli aspetti progettuali, gli ambienti di iper-biblioteca devono essere<br />
dotati di <strong>un</strong>’interfaccia utente generalizzata, indipendente dalle scelte testuali dei<br />
singoli autori; viceversa, è in genere desiderabile che l’interfaccia utente di <strong>un</strong><br />
iper-libro venga progettata in maniera da adeguarsi al meglio con la struttura<br />
testuale di quell’<strong>ipertesto</strong> specifico (cioè con la sua topologia, con il contenuto<br />
veicolato, con le esigenze del lettore modello e gli scopi dell’autore modello). In<br />
altri termini, mentre l’interfaccia di <strong>un</strong>’iper-biblioteca è <strong>un</strong> ambiente onnivoro<br />
esterno al testo (nel senso in cui nell’editoria tradizionale si possono considerare<br />
come esterne al testo convenzioni tipografiche quali il fatto che le pagine siano<br />
numerate e che esista <strong>un</strong> indice), l’interfaccia di <strong>un</strong> iper-libro in genere va<br />
considerata parte integrante del testo — o com<strong>un</strong>que paratesto influente.<br />
Oltre agli aspetti di interfaccia, la progettazione di <strong>un</strong> ambiente di iper-<br />
biblioteca deve prevedere <strong>un</strong>a serie di complesse f<strong>un</strong>zioni che consentano<br />
l’accesso di molti utenti alla base di dati ipertestuale, e la gestione dei diritti di<br />
lettura e scrittura di ciasc<strong>un</strong> utente. Un iper-libro, che in genere è fatto<br />
principalmente per essere letto, è <strong>un</strong> ambiente meno esigente da questo p<strong>un</strong>to di<br />
vista. Il sistema ipertestuale che gestisce <strong>un</strong> iper-libro sarà di solito <strong>un</strong> ambiente<br />
di lettura e scrittura individuale, all’interno del quale lo scrittore trova<br />
l’equivalente di <strong>un</strong>a pagina bianca, e il lettore trova in primo luogo <strong>un</strong> testo da<br />
fruire, esplorare, interpretare come tale.<br />
Entrambi i tipi di <strong>ipertesto</strong> sollevano problemi di grande interesse per la<br />
semiotica, ma in buona parte non si tratta degli stessi problemi. Le iper-<br />
biblioteche, offrendo <strong>un</strong>a possibilità di implementazione ai riferimenti<br />
intertestuali, portano in primo piano le questioni riguardanti i rapporti fra testi<br />
diversi; inoltre, nei casi in cui consentano di ricostruire l’intera storia dello<br />
sviluppo di <strong>un</strong> documento, con tutte le correzioni e le aggi<strong>un</strong>te che vi sono state<br />
fatte (vedi pag. 82), facilitano da <strong>un</strong> lato la ricerca filologica e dall’altro processi<br />
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