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3. L'ipertesto 3.1. Che cos'è un ipertesto - Bruno Bassi

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LA PROGETTAZIONE DELL’IPERTESTO<br />

<strong>3.</strong><strong>3.</strong>1. La ramificazione: topologie spaziali vs temporali 31<br />

Secondo Nelson (1990a, 1/18), ci sono due modi di organizzare <strong>un</strong> <strong>ipertesto</strong><br />

(da intendersi, in questo caso, come <strong>un</strong> iper-libro), che corrispondono a due<br />

maniere molto diverse di intendere le implicazioni semantiche del concetto di<br />

collegamento. Il primo modo “tiene conto dei possibili effetti sul lettore. La<br />

struttura connettiva è <strong>un</strong> sistema di presentazione pianificata che il lettore può<br />

percorrere.” La rete ipertestuale viene quindi vista primariamente come <strong>un</strong><br />

insieme di percorsi possibili che il lettore può attraversare. Il secondo modo è “di<br />

rappresentare semplicemente la struttura del soggetto trattato, con istruzioni di<br />

viaggio che illustrino le relazioni nella rete di idee presentata.” In questo caso i<br />

collegamenti ipertestuali rappresenteranno relazioni associative fra concetti; si<br />

suppone che la pertinenza di ciasc<strong>un</strong> collegamento e la completezza della rete<br />

garantiscano l’emergere di percorsi di lettura sensati.<br />

Su questa linea possiamo identificare due tipi principali di topologia<br />

ipertestuale per <strong>un</strong> iper-libro, basati rispettivamente sulle metafore del tempo e<br />

dello spazio. Entrambe le topologie assumono la forma di <strong>un</strong>a rete ipertestuale di<br />

nodi e collegamenti, suscettibile di essere attraversata e navigata in vari modi,<br />

l<strong>un</strong>go <strong>un</strong>a molteplicità di percorsi possibili. E’ ovvio che la complessità di<br />

qualsiasi rete di questo genere dipende interamente dalla scelta dell’autore, che è<br />

libero di sfruttare questa caratteristica in varia misura come di non sfruttarla<br />

affatto, secondo le sue esigenze ed intenzioni. 32<br />

31 Le considerazioni di questa sezione riprendono <strong>un</strong> nostro contributo al progetto<br />

(non ancora realizzato) dell’iper-editor Proteus (Matteuzzi 1992).<br />

32 Si noti che <strong>un</strong> documento strettamente sequenziale può essere visto come <strong>un</strong><br />

caso particolare di rete degenerata.<br />

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