Ordine Inchiesta Multimediale Personaggi - Ordine dei Giornalisti
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Tabloid 6 / 2007<br />
La voce<br />
delle province<br />
L’ ATALANTA RITIRA L’ACCREDITO STAMPA A UN COLLEGA<br />
Quel “pasticciaccio” da vip<br />
Un collaboratore dell’Eco di Bergamo, firma di punta del quotidiano, nel mirino<br />
della società di calcio per un corsivo ironico sulle leccornìe durante la partita allo stadio<br />
Una delle bandiere del giornalismo<br />
sportivo bergamasco fuori dallo<br />
stadio per una questione di pasticcini.<br />
L’Atalanta in questi ultimi<br />
tempi non è stata al centro delle<br />
cronache solo per la coraggiosa<br />
battaglia del suo presidente Ivan<br />
Ruggeri alla violenza ultrà. No, da<br />
metà ottobre l’Atalanta è scivolata…<br />
sulla crema (del bignè), sospendendo<br />
la tessera stagionale<br />
d’accesso a tribuna e sala stampa<br />
di Pier Carlo Capozzi, di professione<br />
imprenditore del settore alberghiero,<br />
pubblicista da quarant’anni<br />
e firma di punta de L’Eco di Bergamo,<br />
il più prestigioso e diffuso<br />
quotidiano cittadino. Capozzi da<br />
sempre scrive in punta di penna,<br />
occupandosi <strong>dei</strong> pezzi di colore<br />
con uno stile e un umorismo assolutamente<br />
inimitabili.<br />
Due bigné, un rigore<br />
Ebbene domenica 7 ottobre, il giorno<br />
dopo Atalanta-Udinese 0-0 giocata<br />
in anticipo il sabato pomeriggio,<br />
e preceduta della sfilata degli ex<br />
atalantini per celebrare il centenario<br />
della società, nella sua rubrica “L’altra<br />
partita”, intitolata “Come all’oratorio,<br />
ogni 11 angoli c’è un rigore”,<br />
Capozzi tra le altre cose ha criticato<br />
le capacità organizzative dell’Atalanta.<br />
E, soprattutto, ha raccontato di<br />
aver scoperto di “leccornie” in sala<br />
vip, aggiungendo di aver conquistato<br />
due cabaret di pasticcini per i<br />
giornalisti “minacciando ritorsioni su<br />
carta stampata”.<br />
Critica non gradita<br />
Del pezzo hanno riso tutti tranne<br />
il direttore aziendale dell’Atalanta,<br />
dottor Cesare Giacobazzi (il braccio<br />
destro del presidente Ruggeri),<br />
•<br />
Un’azione di Atalana-Udinese, occasione del corsivo ironico “indigesto”.<br />
che ha preso carta e penna e ha<br />
scritto a Capozzi, e per conoscenza<br />
a L’Eco di Bergamo, sospendendo<br />
la sua tessera (e chiedendone la restituzione)<br />
e invitandolo a trascorrere<br />
in modo diverso le domeniche<br />
pomeriggio, così da potersi divertire<br />
di più. Capozzi, che d’animo è un<br />
gentiluomo, non ha reso la tessera<br />
e non s’è più presentato allo stadio.<br />
Del caso si è interessato l’<strong>Ordine</strong> <strong>dei</strong><br />
A Varese e a Lecco<br />
giornalisti della Lombardia al quale<br />
l’Eco di Bergamo ha richiesto un<br />
parere scritto. La presidente dell’<strong>Ordine</strong>,<br />
Letizia Gonzales, ha messo<br />
nero su bianco leggi e regolamenti<br />
citando il diritto di cronaca, il diritto<br />
di critica e quant’altro, a tutela del<br />
lavoro del giornalista coinvolto. Ora<br />
tutto tace. Si vedrà. Per un buffet<br />
mal giudicato, per dell’ironia sui pasticcini.<br />
Luce e Resegone, un progetto per due<br />
Un progetto editoriale che prevederebbe un’unica testata regionale con edizioni<br />
locali. Lo studio, ora nelle mani di alcuni consulenti della Curia di Milano,<br />
potrebbe riportare in vita, seppur con foliazione ridotta, Luce e Resegone, i due<br />
settimanali espressione della voce cattolica di Varese e di Lecco, le cui testate,<br />
dopo 94 anni e 126 anni rispettivamente, sono state chiuse a settembre.<br />
Nel suo ultimo editoriale il direttore responsabile uscente del Luce di Varese,<br />
Saverio Clementi, ha scritto: «Paghiamo l’esclusione da salotti e centri di<br />
potere la cui frequentazione è spesso condizione indispensabile per attingere<br />
a prebende di varia natura, ma abbiamo anche voluto sottolineare la nostra<br />
diversità nel fare un’informazione non gridata ma di qualità».<br />
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