EDITORIALE
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2<br />
Sui grandi temi Sociali,<br />
l’europa a due velocità<br />
Dino neanDri<br />
Mentre da noi le questioni socio-culturali di<br />
una certa importanza si affrontano quasi<br />
esclusivamente a scopo demagogico in vista delle<br />
elezioni, vedi le recenti scintille sul tema omofobia<br />
tra Vendola e Alemanno, il Parlamento britannico<br />
ha di recente approvato in prima lettura<br />
il progetto di legge per ciò che concerne le unioni<br />
omosessuali, equiparandole, tranne che per alcune<br />
piccole (?) differenze legali, al matrimonio<br />
tra eterosessuali. Questo è quanto emerso dalla<br />
votazione di qualche giorno fa, che ha evidenziato<br />
una sensibile forbice tra i favorevoli alla new line<br />
(400) e i conservatori (175). Quindi, se il testo<br />
verrà approvato dalla Camera dei Lords a maggio<br />
e poi dal Parlamento in seconda lettura, le coppie<br />
omosessuali potranno sposarsi a tutti gli effetti in<br />
Inghilterra e in Galles anche con rito religioso, se<br />
la loro confessione di appartenenza lo permetterà.<br />
Il primo ministro David Cameron, che ha dovuto<br />
superare non pochi ostacoli e accesissime critiche<br />
da parte delle frange più conservatrici del suo<br />
partito, aveva comunque già deciso, in merito alla<br />
linea da adottare, di non dare indicazioni di voto<br />
ma di andare avanti, forte delle sue convinzioni.<br />
A progetto di legge approvato, ha commentato<br />
affermando che si tratta di “un importante passo<br />
avanti per il paese”; inoltre che si rende “la nostra<br />
società più forte” e comunque il matrimonio tra<br />
persone dello stesso sesso “è una questione di<br />
uguaglianza”. Tra i vari commenti a margine della<br />
vicenda ci è parsa interessante la sottolineatura<br />
del vicepremier Nick Clegg il quale ha afferma-<br />
con il pSi, una regione<br />
“capitale”: vicina, efficiente, Solidale.<br />
Ridare dignità alla Regione Lazio: renderla un’istituzione civile, moderna,<br />
laica, europea, e soprattutto attenta ai bisogni dei cittadini. Oggi<br />
possiamo indicare un percorso politico nuovo per la nostra Regione, dopo<br />
la disastrosa gestione della Giunta Polverini che si é distinta per inqualificabile<br />
spregio dell’etica pubblica, della fiducia dei cittadini, del valore della<br />
politica.<br />
Io metto a disposizione la mia esperienza per contribuire all’opera di ricostruzione<br />
civica, sociale e politica del Lazio, con il Partito Socialista Italiano,<br />
per Nicola Zingaretti Presidente.<br />
Da socialista, il mio impegno sarà quello di rimettere al centro dell’azione<br />
politica i temi che incidono sull’esistenza materiale delle persone e di riaffermare<br />
l’importanza del ruolo pubblico contro lo smantellamento dello<br />
stato sociale.<br />
Il valore aggiunto del Psi consiste, da sempre, nell’ attenzione ai diritti<br />
civili e sociali, nel sostegno ai lavoratori e nella solidarietà. Oggi dobbiamo<br />
trasformare quei valori nelle fondamenta per rendere la Regione Lazio un’<br />
istituzione capace di dare risposte al momento di grande disperazione economica<br />
che famiglie, imprese, lavoratori e studenti stanno attraversando in<br />
assordante solitudine. Dobbiamo, cioé, dare rappresentanza a coloro che più<br />
soffrono e più subiscono gli effetti di questa fase di recessione.<br />
Un obiettivo in cui si riconoscono un numero sempre crescente di compagne<br />
e compagni che ritrovano il gusto del voto e della partecipazione. Nel Lazio<br />
il PSI sta infatti crescendo ogni giorno di più. E’ un partito che ha bandito<br />
populismo, personalismo e verticismi. E’ un partito che non cavalca la frustrazione<br />
delle masse per alimentare sentimenti di antipolitica. È un partito<br />
di persone capace di mettere al centro uguaglianza e giustizia sociale, oggi<br />
come ieri. Con grande orgoglio: il PSI c’è e guarda al futuro da radici ben<br />
salde.<br />
oScar tortoSa<br />
candidato pSi al conSiglio<br />
regionale del lazio<br />
to che “il matrimonio è una questione di amore<br />
e di impegno e non deve essere più negato alle<br />
persone solo perché omosessuali”. Una differenza<br />
legale rispetto ai matrimoni etero potrebbe però<br />
riguardare il non riconoscimento, come ragioni<br />
di divorzio, l’adulterio o il matrimonio non consumato.<br />
Inoltre il governo dovrà, probabilmente,<br />
garantire alla chiesa d’Inghilterra e a quella del<br />
Galles, ferme oppositrici del progetto, di non<br />
dover le stesse far fronte ad eventuali problemi<br />
legali qualora si rifiutassero di officiare matrimoni<br />
omosessuali. Quindi dopo la Francia ed insieme<br />
a Germania, Finlandia, Danimarca, Austria,<br />
Ungheria, Svizzera, Slovenia e Croazia, anche<br />
Inghilterra e Galles si avviano verso il si alle unioni<br />
civili omosessuali. E l’Italia? I nostri “titoli”, a<br />
riguardo, sono altri: “Omofobia a Roma, scontro<br />
Vendola-Alemanno”; “Tacito, via le scritte della<br />
MANOVRE<br />
sull’AttuAlità<br />
vergogna” (Frocio dimettiti, n.d.r.); “Ho paura<br />
a prendere un gelato a Campo de Fiori da solo”<br />
(Vendola). Da noi la crisi economica ha acuito<br />
i fenomeni di intransigenza e intolleranza verso<br />
tutto ciò che, a torto, è ritenuto “diverso” e non<br />
spiegabile semplicisticamente e la propaganda<br />
politica, per i propri biechi interessi, cavalca<br />
colpevolmente anche la tigre del malcostume<br />
e dell’insofferenza, confermando drammaticamente<br />
l’arretratezza e l’insensibile pochezza del<br />
nostro sistema verso i problemi reali della società<br />
attuale e soprattutto dei nostri ragazzi, “attenzionati”<br />
esclusivamente verso i fuochi fatui del<br />
civettuolo, facile arrivismo mediatico. E allora<br />
non sorprendiamoci se, alla fine, gli “strilli” da<br />
noi sono altri: “dimagrire con l’alcol, ultima follia<br />
dei giovani…è drunkoressia”; “300.000 ragazzi a<br />
rischio per questo nuovo disturbo”.<br />
E poi l’esplodere di una nuova, pesante terminologia<br />
di patologie dei ragazzi: “Binge Eating<br />
(nutrimento compulsivo eccessivo); BBD (alternanza<br />
tra abbuffate e digiuni); Ortoressia (ossessione<br />
per un’alimentazione salutista); Bigoressia<br />
(ossessione per nutrimenti e allenamenti tali da<br />
gonfiare i muscoli). Oltre alle già tristemente<br />
note anoressia e bulimia. Le culture e i paesi<br />
civicamente più attenti ed evoluti corrono verso<br />
le soluzioni (giuste o sbagliate che siano) in rapporto<br />
alle grandi tematiche sociali; noi camminiamo<br />
spediti verso il baratro dell’indifferenza e<br />
dell’intolleranza, avvolgendoci in una spirale di<br />
colpevole autolesionismo.