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34 la civetta a tavola lA “MIA” tortA dI Mele... NoN lA SolItA, lA “MIA”! IngrEDIEnTI PEr l’ImPaSTo: 10 cucchiai di farina 2 uova 10 cucchiai si zucchero 120 gr. di burro (a temp. ambiente) buccia grattuggiata di 1 limone 1 bustina di lievito IngrEDIEnTI PEr la farCITura: 4 o 5 mele renette (secondo grandezza) 1 cucchiaio di lemon curd 1 cucchiaio e mezzo di marmellata di arance amare del cognac o grand marnier o Cointreau quanto basta per sciogliere le marmellate a piacere si possono aggiungere pinoli, uva passa e cannella lasciare a macerare per una mezz’ora in una teglia imburrata ed infarinata versare l’impasto aggiungere la farcitura ed infornare a forno caldo a 200°. abbassare dopo 15 min. a 175° e cuocere per 35/40 minuti. lo SAI Che? La mela contiene circa 80 calorie. La buccia contiene quercitina, uno dei principali antiossidanti naturali. Ha molte proprietà benefiche: protezione UV grazie ai più di 600 carotenoidi; contro l’intestino pigro grazie alle numerose fibre; anti colesterolo perché ricca di pectina; anti affaticamento grazie al bilancio di minerali, come potassio e ferro; gli acidi e i tannini della mela hanno proprietà antinfiammatorie e antibatteriche. haI Il Sogno di pubblicare e diffondere il tuo libro? rivolgiti alla Colosseo grafica Editore Consulenza – Assistenza - Editing - Stampa Diffusione in Tv e Presentazioni in librerie Tel. 339. 3791987 menaglialibri@libero.it nfo@colosseoeditoriale.it DEl BuONGustAiO Vegetariani e vegani sono, per alcuni di noi, parenti dei marziani. In realtà sono stili di vita, e non solo alimentari, di persone che hanno un pensiero di rispet- to per tutto ciò che ci circonda. Nella mia famiglia non siamo né vegani né vegetariani (e neanche marziani…), però abbiamo ricevuto grande aiuto dalle loro competenze. Nei casi di allergia ad alcuni alimenti si fa pressante la necessità di trovare delle alternative, per non compromettere l’apporto di nutrienti, la varietà dell’alimentazione e per non deprimersi di fronte a piatti sempre uguali. Il web si è immediatamente messo a nostra disposizione, aprendoci le porte delle migliaia di blog e permettendoci di attingere ad utilissime informazioni ed a ricette fantastiche. Le soluzioni più pratiche ed efficaci sono venute dai siti vegani e vegetariani. Abbiamo scoperto come sostituire alimenti, come integrare una dieta povera di alcune sostanze nutritive e come portare in tavola pietanze appetitose ed appaganti. curioSità goloSe di neceSSità virtù Il CIoCColaTo DI moDICa ha un colore nero scuro con riflessi bruni, una consistenza granulosa e un po’ grezza. Nella lavorazione a mano la massa veniva deposta su uno spianatoio a mezzaluna, detto la valata ra ciucculatta, costruito interamente in pietra lavica e già riscaldato, e poi veniva amalgamata con il pistuni, speciale mattarello cilindrico di pietra, fino alla raffinazione. Il composto viene sempre mantenuto ad una temperatura di 35-40 °C per non far sciogliere i cristalli di zucchero che rimangono integri all’interno della pasta. Le misure sono: lunghezza 13 cm,larghezza 4,5 cm e altezza 1,2 cm,peso 100gr all’origine avvolta in carta oleata. La forza del prodotto consiste nella semplicità della lavorazione e nella assenza di burro o di altre sostanze estranee (grassi vegetali, latte, lecitina). Per contatti: giorgio bonomo tel 392.2571370 facebook Ci sono alimenti che noi “onnivori” difficilmente consumiamo: dal tofu al seitan, dalla quinoa alla versatile soia, passando per cereali, legumi ed ortaggi. La privazione di macronutrienti costringe alla continua ricerca di nuove combinazioni, che nella stragrande maggioranza dei casi si armonizzano in sapori che non ci aspetteremmo. Nell’immaginario collettivo la cucina senza proteine animali è “triste”. Eppure, mangiandola senza sapere con quali criteri è stata preparata, non ce ne accorgeremmo. E’ creativa e colorata, e soprattutto rispettosa dell’alimento, che viene esaltato e mai maltrattato. La stessa insalata che mangerebbe un onnivoro, però, viene condita in modo più appetitoso e fantasioso, utilizzando semi di girasole, papavero, sesamo, noci, olio di diverse varietà. E’, nella più rispettosa delle sue forme, un sapore sostenibile, che va alla ricerca ed alla salvaguardia di sementi poco commercializzate ed utilizzate, contribuendo al mantenimento della varietà e contrastando, come Davide contro Golìa, l’appiattimento dell’offerta destinata al consumo di massa. Claudio Camilli I CORSI DI CUCINA E PASTICCERIAAL CORDON BLEU CORSI DI AVVIAMENTO ALLA SCUOLA DI CUOCO scuola di arte culinaria cordon Bleu ® viale del Pattinaggio, n. 100 tel/Fax 06.5414048 (ore 10,00/13,00) e-mail: info@cordonbleu.it • www.cordonbleu.it
Sig. Del buono come è arrivato alla decisione di candidarsi alle regionali con il mIr di Samorì? Tutto è nato dal mio incontro con quella potenza della natura, cavallo di razza scatenato, politico di nuova generazione ma carico di sani ed ormai antichi valori, che è Diego Righini. Trentasettenne candidato alla Camera Lazio 1, mi ha coinvolto e quindi convinto ad entrare nell’agone politico, tramite il Movimento dei Moderati In Rivoluzione, il MIR. Quando Righini mi ha presentato il Professor Samorì, ed ha esposto i concetti del suo programma elettorale, ho riconosciuto me stesso in essi ed ho dato la mia adesione e disponibilità a divulgarli. Perché il mir? Io ho scelto di candidarmi nel MIR perché dalla prima alla seconda Repubblica l’Italia non è riuscita a riformare il Paese delle cose fondamentali e, laddove ha provato un traghettamento dal vecchio al nuovo, è rimasta in mezzo al guado. Due esempi su tutti: giustizia: alla fine degli anni ottanta si doveva migrare da un sistema processuale, trito e sorpassato, ad un sistema processuale, di tipo anglosassone. Abbiamo messo le forze di Polizia sotto i Pubblici Ministeri, ma ci siamo fermati a metà, non separando gli stessi PM dai Giudici, con tutte le conseguenze che vediamo ogni giorno; politica: volevamo passare dalla Repubblica Parlamentare ad un sistema maggioritario, che permettesse l’alternanza, o per lo meno la possibilità di scegliere, dopo aver giudicato chi ha governato, e ci ritroviamo invece con il porcellum con spinte forti al riesumare il vecchio sistema proporzionale. Del buono, da quale “società civile” possiamo dire che lei proviene? Sono ormai trenta anni che mi dedico volontariamente alla difesa sindacale delle piccole e medie imprese: da sempre in ASSOBAR, la storica associazione dei Pubblici Esercizi della Capitale, poi nella Confartigianato, che ha avuto i suoi momenti di massima rappresentanza durante la Presidenza Nazionale di Ivano Spallanzani. In particolare nella Confartigianato sono stato Presidente Nazionale della categoria Gelatieri Artigiani, dove ho costituito otto Associazioni di Categoria dell’Alimentazione (dai caseari, alla lavorazione delle carni, ai molitori), e quindi Presidente Nazionale della federazione dell’Alimentazione Artigiana, stipulando il primo contratto di lavoro del comparto artigiano. Qualora eletto quale sarà il suo programma politico? Il MIR ha un programma con le idee chiare, da sviluppare piano, ma fermamente, con la decisione di chi sa che, per cambiare le cose dall’interno, si procede per tappe, obiettivo dopo obiettivo, consapevoli che le battaglie si devono impostare singolarmente, ma con l’ottica generale di chi vuole vincere la guerra. POLITICA REGIONALE PER LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE La Regione Lazio è tra le prime regioni d’Italia per presenza d’Imprese ed Attività Produttive. Questi sono i punti, suddivisi per categorie, del programma politico in materia di sviluppo economico regionale che il MIR di Samori dovrebbe adottare per le elezioni al Consiglio regionale: Agricoltura: progettazione e pianificazione per finalizzare gli aiuti economici e le agevolazioni agli agricoltori non solo alla valorizzazione dei prodotti della terra del Lazio ma anche per armonizzare la produzione agricola con l’impresa di trasformazione alimentare del prodotto tipico e con le potenzialità dell’offerta turistica della nostra regione; Industria: facilitare l’accesso al territorio per il posizionamento delle industrie nelle zone più depresse con incentivi economico/tributari ai nuovi insediamenti produttivi anche semplificando, eliminando le pastoie burocratiche che rendono improbi gli adempimenti formali per gli imprenditori che vogliano avviare nuovi impianti o riunirsi in aree industriali. Partire dalle reti d’impresa per arrivare all’Impresa diffusa, superando i vecchi concetti legati alle aree industriali e favorendo così la crescita delle piccole e medie imprese, magari fino alla quotazione in borsa; Artigianato e Commercio: recupero della presenza nel territorio urbano delle botteghe artigiane e dei negozi commerciali oltre che con i tradizionali ricorsi ad incentivi economici ed agevolazioni fiscali, anche e soprattutto con una seria proposta di legge che risolva l’annoso problema delle Locazioni Commerciali nei centri storici cittadini, vera fonte di insicurezza per la continuità delle attività imprenditoriali. Turismo: Per la ricchezza dei suoi attrattori il Lazio ha una valenza turistica e potenziali inespressi di alto livello, tanto da permettere uno sviluppo non indifferente di questo settore dell’economia regionale, determinante a nostro avviso, per la futura ricchezza pro capite dei cittadini e per il rilancio delle zone più represse del nostro territorio, grazie ai conseguenti benefici sull’occupazione. L’offerta turistica della nostra Regione è costituita dall’integrazione delle seguenti tipologie di offerta turistica territoriale: • ROMA; • Il turismo balneare; • Il turismo rurale; • Il turismo ambientale; • Il turismo culturale ed archeologico; • Il turismo termale ; • Il turismo d’affari ; • Il turismo eno - gastronomico; • L’Artigianato artistico, l’Offerta Commerciale e Servizi; Serve quindi una nuova ottica di approccio al problema, per mezzo di una visione d’insieme che comprenda tutti i settori delle Attività Produttive dei punti precedenti, come una unica “filiera” da organizzare per mezzo di appositi provvedimenti legislativi in un sistema d’imprese che, opportunamente integrato con i compiti istituzionali degli Enti Locali di ogni livello, arrivi a confezionare una offerta del prodotto Turismo Lazio completo ed appagante per ogni esigenza e desiderio dell’eventuale utente turistico. Creare quindi una sorta di super assessorato che indirizzi tutti gli altri in un ottica di sviluppo territoriale dell’offerta Turistica che sia composta dall’integrazione di tutti gli elementi che permettono al turista, di scoprire il territorio attraverso il paesaggio, la natura, la storia e la cultura, le tradizioni popolari, i prodotti tipici di artigianato artistico e agro alimentare, oltre che da tutti i servizi che ne permettono la fruibilità. PER TUTTE LE ATTIVITà PRODUTTIVE: a) è necessario l’impegno per trovare soluzioni al superamento dei problemi dovuti alle decisioni prese dalla Comunità Europea negli incontri di Basilea 1,2,3, sul rapporto tra le Imprese produttive e gli Istituti Bancari e che hanno visto penalizzate nella concessione del credito le imprese più marginali quali le nuove entrate sul mercato o quelle che operano in sub appalto o per conto terzi; b) proseguire con l’impostazione già data dalla Regione Lazio con l’istituzione della Consulta Regionale dell’Energia e del Lavoro, riformulandone la composizione nei suoi scopi, oppure la costituzione di un organismo ex novo, con la prevista designazione di esperti da parte delle associazioni di categoria, avente il compito di collaborare con la consulta per compensare l’attività e le politiche della Regione Lazio nell’ottica dello sviluppo del potenziale turistico, per cui si devono coordinare diversi soggetti pubblici e privati ed una enormità di interessi, a volte discordanti; c) puntare sulla concertazione con le categorie produttive, ai fini della valorizzazione della Professionalità, in ogni comparto delle attività produttive anche per mezzo della revisione delle leggi regionali di categoria sulla qualificazione professionale. d) Cablare Roma, Rieti, Viterbo, Latina e Frosinone, perché non è possibile che nel 2013 le città del Lazio non abbiano Internet adeguata ad una grande regione d’Europa quale è la nostra e che la situazione sia di così drammatica arretratezza. 35
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