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EDITORIALE

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EgrEgI ConCITTaDInI,<br />

mi chiamo Paolo De Sole e desidero<br />

comunicarvi la mia decisione a candidarmi<br />

alle prossime elezioni per la<br />

nomina dei Consiglieri alla Regione<br />

Lazio, aderendo alla Federazione dei<br />

Cristiano Popolari. Ho 38 anni e sono<br />

nato a Roma. Mi sono laureato in Economia<br />

e Commercio presso l’Università<br />

degli studi di Roma la Sapienza e<br />

mi sono abilitato alla professione di<br />

commercialista che esercito attualmente.<br />

La decisione di intraprendere<br />

il non semplice cammino di “uomo<br />

politico”, è maturata in me a seguito<br />

dell’incalzare delle notizie che, ormai<br />

da diverso tempo, ci travolgono quotidianamente<br />

minando nell’animo di<br />

ognuno di noi l’entusiasmo necessario<br />

per intraprendere qualsiasi iniziativa<br />

mirante alla ripresa del paese. Anche<br />

se la situazione in Italia è particolarmente<br />

seria, ritengo che proprio in<br />

questi momenti si debbano fare proposte<br />

a sostegno della ripresa senza<br />

perdere tempo prezioso ed energie<br />

per trovare il(i) responsabili della crisi<br />

che incombe e che non è solo italiana.<br />

Purtroppo le forze politiche rischiano<br />

di concentrarsi su una inutile caccia<br />

alle streghe come se, trovando il<br />

colpevole, si potesse porre rimedio<br />

all’attuale situazione:<br />

• 6 famiglie su 10 non riescono<br />

ad arrivare a fine mese;<br />

la sanità pubblica, soprattutto<br />

in certe aree geografiche, è quasi<br />

inesistente;<br />

vla vita media cresce ma quasi<br />

nessuno si preoccupa della qualità<br />

con la quale viene vissuta;<br />

• le istituzioni vengono viste<br />

come un nemico da evitare, con<br />

le quali è bene non dover fare mai<br />

i conti.<br />

Ho eseguito la leva militare quale<br />

Carabiniere ausiliario nel 1993 e<br />

ricordo perfettamente l’insegnamento<br />

e la disciplina ricevuta: il messaggio<br />

fondamentale era che gli uomini che<br />

indossavano la divisa o che decidevano<br />

di diventare “Uomini di Stato” dovevano<br />

vivere al servizio del cittadino e dovevano<br />

essere un punto di riferimento,<br />

un’isola di rifugio per coloro che sono<br />

in difficoltà e cercano protezione.<br />

Purtroppo oggi, non pochi di coloro<br />

che si dicono “Uomini di Stato” non<br />

agiscono al servizio del cittadino e svolgono<br />

le proprie funzioni con regole che<br />

sono di difficile comprensione per i cittadini<br />

stessi.<br />

Con la mia candidatura, vorrei poter<br />

contribuire a ridare ai cittadini la tranquillità<br />

di una vita serena garantendo i<br />

servizi necessari per la salute e la sicurezza,<br />

ridando agli italiani la speranza<br />

di sentirsi ancora a casa propria, fieri di<br />

essere italiani.<br />

La sanità è tra le prime necessità per<br />

un Paese. Il costo della sanità pubblica<br />

prevede anche servizi gestiti da<br />

privati e, senza entrare nel merito, è<br />

evidente l’inefficienza del sistema per<br />

carenza delle infrastrutture. Senza fare<br />

polemiche sul come e perché oggi ci<br />

si trovi in questo stato, mi piacerebbe<br />

pensare alla esistenza di infrastrutture<br />

più capillari, dove il cittadino possa<br />

andare per ricevere consigli e per farsi<br />

guidare. Mi piacerebbe pensare ad una<br />

presenza di strutture mediche proprio<br />

come sono le caserme dei carabinieri o<br />

le chiese parrocchiali. La gestione delle<br />

attività in queste strutture potrebbe<br />

essere affidata al medico di base e al<br />

Per storace Presidente<br />

farmacista titolare di farmacia, concedendogli<br />

l’opportunità di realizzare un<br />

centro polisanitario di quartiere, aperto<br />

tutti i giorni, con la immediata conseguenza<br />

di eliminare le lunghe attese<br />

dei Pronti soccorso. Questa semplice<br />

proposta non comporterebbe aggravi<br />

in termini di costo per la Regione, bensì<br />

li ridurrebbe in considerazione della<br />

riduzione dell’affollamento purtroppo<br />

presente negli ospedali. I medici di famiglia<br />

ed i farmacisti sono già retribuiti<br />

per il servizio che svolgono e l’adeguamento<br />

delle strutture verrebbe sostenuto<br />

direttamente da loro, in particolare<br />

dai farmacisti, in considerazione dei<br />

vantaggi economici che ne deriverebbero<br />

per l’accentramento delle attività<br />

presso la propria struttura.<br />

Questa idea progettuale prevede anche<br />

l’accorpamento di più strutture<br />

permettendo di ridurre i costi di<br />

gestione ed i costi del personale e rendendo<br />

l’assistenza sanitaria un servizio<br />

a misura d’uomo, destinato al cittadino<br />

che potrà trovare con più facilità i<br />

professionisti di cui necessita, pronti<br />

all’ascolto dei propri assistiti.<br />

Il secondo settore di analisi ed intervento<br />

riguarda la situazione economica<br />

e finanziaria delle famiglie e delle<br />

imprese, per lo più piccole o piccolissime,<br />

la maggior parte delle quali si trova<br />

in grave crisi. Ritengo che la crisi sia<br />

dovuta ad una mancanza di regole che<br />

stabiliscano una corretta concorrenza,<br />

e alla mancanza di professionalità che<br />

per motivi di riduzione dei costi, vengono<br />

affidate esclusivamente al commercialista<br />

il quale non potrà mai sostituirsi<br />

all’imprenditore dal punto di<br />

vista delle scelte strategiche in termini<br />

di analisi e sviluppo.<br />

Le regole sono indispensabili per uno<br />

sviluppo sano delle micro imprese<br />

italiane; esse sono necessarie per consentire<br />

uno sviluppo sostenibile e tale<br />

da garantire l’occupazione necessaria<br />

con il regolare pagamento dello stipendio,<br />

elemento fondamentale per la<br />

serenità della famiglia dei singoli lavoratori.<br />

Tra i primari obiettivi volti a consentire<br />

una ripresa economica, deve esserci il<br />

cittadino. I lavoratori dovranno essere<br />

il motore per far sì che il nostro paese<br />

non imploda. Sei italiani su dieci non<br />

arrivano a fine mese, costretti a spendere<br />

meno, inducendo una riduzione<br />

una riduzione delle attività e, in alcuni<br />

casi la chiusura, delle piccole imprese<br />

italiane. La chiusura delle imprese, poi,<br />

comporta danni finanziari per i debiti<br />

che i vari imprenditori sono obbligati<br />

ad accendere prima della rinuncia definitiva,<br />

dopo una estenuante sofferenza<br />

che non di rado causa disperazione e<br />

depressione e, in alcuni casi, la distruzione<br />

della famiglia.<br />

Ritengo che la causa di tutto questo<br />

sia la “Liberalizzazione”oggi tanto<br />

declamata. Il libero mercato non controllato<br />

e rivolto alle nostre imprese<br />

non è sano. La maggior parte delle nostre<br />

imprese non posseggono requisiti<br />

e le professionalità che consentano di<br />

poter gestire i cambiamenti necessari<br />

per il libero mercato.<br />

L’istituzione dovrebbe assistere tale<br />

processo mediante controlli della<br />

domanda ed offerta affinché il libero<br />

mercato non diventi causa della crisi<br />

di molte imprese fino alla loro chiusura.<br />

Nell’esaminare il problema, ritengo<br />

che una possibile soluzione possa<br />

essere quella di scrivere “insieme”,<br />

coinvolgendo i vari attori, in spirito di<br />

autentico servizio, le regole che stabiliscano<br />

le aperture delle attività in funzione<br />

della domanda e delle esigenze<br />

del cittadino e che tengano conto della<br />

giusta remunerazione dell’imprenditore<br />

in considerazione anche della<br />

loro partecipazione alle spese comuni.<br />

Purtroppo oggi gli imprenditori sono<br />

rappresentati come “demoni”, evasori e<br />

soggetti senza moralità che non hanno a<br />

cuore il bene pubblico.<br />

I mezzi di comunicazione di massa spesso<br />

mostrano come vengono utilizzate le<br />

Forze Armate per combattere l’evasione:<br />

Guardia di Finanza, Vigili Urbani,<br />

Carabinieri e Polizia di Stato impiegati<br />

per controllare l’emissione degli scontrini<br />

per fermare macchine di grossa<br />

cilindrata, in breve per creare un clima<br />

di terrore, di cui oggi non se ne ha proprio<br />

bisogno.<br />

Forse ci si dimentica che la liberalizzazione<br />

ha provocato un impoverimento<br />

di tutti, spostando l’equilibrio<br />

tra ricchi e poveri ed eliminando<br />

la fascia di ceto medio. Oggi si chiede<br />

all’artigiano il pagamento delle tasse in<br />

misura ben superiore di quanto pagava<br />

in tempi non toccati dalla crisi, fino a<br />

dover sacrificare la propria famiglia a<br />

tutto vantaggio del sistema. Tale sacrificio<br />

viene poi reso vano dagli enormi<br />

sprechi e sperperi del sistema pubblico,<br />

senza dover arrivare a parlare di peculato.<br />

Il mio impegno sarà dunque volto a<br />

contribuire affichè si costruiscano regole<br />

sane che consentano uno sviluppo<br />

sostenibile per tutti. Oggi non possiamo<br />

permetterci sprechi ed ingiustizie<br />

perché tutto questo non farà altro<br />

che creare ed accentuare l’ingiustizia<br />

che potrà sfociare, Dio non voglia,<br />

nell’insurrezione e rivoluzione dettata<br />

dall’esasperazione di noi tutti.<br />

Termino promettendo a tutti coloro<br />

che vorranno darmi loro fiducia<br />

quale candidato a Consigliere della Regione<br />

Lazio, di portare avanti quanto<br />

brevemente detto in poche righe, rendendo<br />

nota, in piena trasparenza, ogni<br />

difficoltà incontrata ed ogni compromesso<br />

si rendesse necessario prendere.<br />

Tutto questo con l’impegno che, qualora<br />

mi rendessi conto che gli sforzi intrapresi<br />

si rivelassero inutili, rimetterò<br />

a voi il mandato rassegnando le dimissioni.<br />

Ringrazio tutti coloro che hanno prestato<br />

attenzione a quanto da me scritto<br />

e nuovamente Vi chiedo di volermi sostenere<br />

in tale difficile percorso.<br />

Con viva cordialità,<br />

Paolo De Sole<br />

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