EDITORIALE
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una nuova Strada<br />
nel quartiere oStienSe<br />
Il quartiere Ostiense ha<br />
finalmente una nuova<br />
strada dopo un interminabile<br />
lavoro per acquisire le<br />
aree dalle proprietà interessate<br />
e aver abbattuto<br />
uno dei muri perimetrali<br />
dell’ex Ente comunale di<br />
Consumo che chiudeva<br />
il passaggio, dopo la realizzazione<br />
dell’opera. Via<br />
degli Argonauti è stata<br />
collegata a Via Ostiense in<br />
due punti, prima e dopo<br />
il polo di servizi costituito<br />
dal palazzo della<br />
Prefettura, con importanti<br />
conseguenze positive<br />
per la viabilità locale.<br />
Da un lato si mette in<br />
sicurezza un’area che di<br />
giorno è percorsa da tanti<br />
lavoratori ed utenti delle<br />
20<br />
attività terziarie presenti<br />
e che nelle notti dei fine<br />
settimana viene attraversata<br />
da migliaia di persone<br />
dirette al distretto<br />
del divertimento notturno<br />
di Via Libetta; dall’altro<br />
si alleggerisce il carico di<br />
traffico sulla parte abitata,<br />
quella del primo tratto di<br />
Via Libetta.<br />
In sostanza, dopo l’intervento<br />
eseguito da Via<br />
Ostiense si accede all’area<br />
ad alta concentrazione di<br />
locali anche su Via degli<br />
Argonauti oltre che su Via<br />
Libetta, che prima era<br />
l’unica entrata e l’unica<br />
uscita. Rimosso l’imbuto<br />
preesistente è ora possibile<br />
percorrere per intero<br />
il ferro di cavallo rappresentato<br />
da Via degli<br />
Argonauti e guadagnare<br />
l’uscita su Via Ostiense,<br />
all’altezza del palazzo<br />
della Croce Rossa. E’ un<br />
passo importante nella<br />
complessa azione di tutela<br />
di chi abita nelle zone del<br />
divertimento notturno.<br />
Claudio Camilli<br />
MuNiCiPiO Xi<br />
all’ombra della piramide:<br />
riqualificate Strade, mura e arredo urbano<br />
Aree di rispetto, percorsi pedonali,<br />
nuove pavimentazioni e<br />
di arredo urbano a viale Giotto,<br />
via Guerrieri e su viale Aventino da<br />
piazza Albania al Circo Massimo.<br />
Il sindaco Gianni Alemanno e l’assessore<br />
Dino Gasperini (Cultura<br />
e Centro storico) hanno tagliato<br />
il nastro a viale Giotto per la fine<br />
dei lavori di riqualificazione della<br />
zona, nell’ambito del “parco lineare delle Mura<br />
Aureliane”. I lavori, attuati dall’ufficio Città Storica,<br />
sono stati divisi in due lotti. Il primo è quello<br />
di viale Giotto e via Guerrieri: un’area verde di<br />
rispetto ai piedi delle mura, un’asse pedonale con<br />
soste e panchine, salvaguardando gli alberi lungo il<br />
marciapiedi. I lavori compiuti in dettaglio: gettata<br />
una nuova pavimentazione al posto dell’asfalto, con<br />
lastre di basalto alternate a sampietrini. Sono stati<br />
rifatti i cigli dei marciapiedi in travertino e un canale<br />
di superficie per smaltire l’acqua piovana. Sono state<br />
inserite, lungo l’asse pedonale, sedute in travertino<br />
pieno e panchine in legno e ghisa, collocati nuovi<br />
cestini portarifiuti con finiture di travertino e una<br />
fontanella. Sempre su viale Giotto e via Guerrieri<br />
sono stati potati gli alberi, diserbate e bonificate le<br />
aiole con la posa di un nuovo tappeto erboso, eliminando<br />
le piante infestanti davanti alle mura, assieme<br />
agli accumuli di rifiuti. E’ stato realizzato anche un<br />
impianto d’irrigazione sotterraneo, alimentato dalle<br />
acque di scarico di due fontanelle. Lungo il percorso<br />
pedonale ora ci sono nuovi pali della luce e le segnalazioni<br />
per i non vedenti. In largo Lazzarini, mentre<br />
si scavava per alloggiare i serbatoi<br />
dell’impianto d’irrigazione, sono<br />
stati rinvenuti due fregi di un edificio<br />
del II secolo avanti Cristo, presi<br />
in consegna dalla Soprintendenza<br />
Archeologica.<br />
L’altro lotto comprendeva il tratto<br />
di viale Aventino tra piazza Albania<br />
e il Circo Massimo. Qui si doveva<br />
completare l’intervento portato a<br />
termine tra la Piramide e piazza Albania, riqualificando<br />
gli spazi all’aperto. Sono stati allargati i marciapiedi<br />
presso le fermate degli autobus, portando<br />
alla stessa quota i marciapiedi stessi e i passi carrabili<br />
(come previsto dal Codice della Strada), delimitando<br />
nel contempo questi ultimi con “stangoni” di granito.<br />
Ridotti, invece, gli spazi destinati ai cassonetti<br />
(grazie alla differenziata porta a porta prevista per il<br />
quartiere Aventino, per cui su strada restano meno<br />
cassonetti), trasformando in parcheggi le superfici<br />
rimaste libere. Ancora su viale Aventino, è stata<br />
rifatta la pavimentazione in continuità con quella del<br />
primo tratto – dunque con lastre di basalto dell’Etna,<br />
rese sicure grazie a uno speciale trattamento<br />
antiscivolo – e sistemati i marciapiedi con cigli di<br />
granito. Sono stati realizzati i percorsi per non<br />
vedenti e ipovedenti, in travertino per sfruttare il<br />
bianco che spicca sul grigio del basalto (idem per le<br />
rampe disabili), collocate nuove panchine in travertino<br />
e nuovi cestini. Messi a dimora nuovi alberi, al<br />
posto di quelli non più esistenti da tempo o deperiti,<br />
con nuove “tazze” munite di copertura in ghisa.<br />
massimiliano Porena