valutazione della compatibilità idraulica - Aeroporto di Olbia Costa ...
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itorno cinquecentennali ed in base a ricostruzioni <strong>della</strong> fascia fluviale fondata<br />
su criteri geomorfologici (tale area potrebbe essere stata funzionale ad un paleodelta,<br />
in con<strong>di</strong>zioni morfoclimatiche <strong>di</strong>ssimili dalle o<strong>di</strong>erne e con una<br />
configurazione idrografica a monte [zona d’intersezione Riu de Su Piricone-Riu de<br />
la Castagna] non conforme con l’attuale decorso; oggi risulta certamente in<br />
comunicazione col bacino del Padrogiano attraverso l’alimentazione sotterranea<br />
con la falda freatica proveniente dal bacino del Riu <strong>della</strong> Castagna-Riu de su<br />
Piricone attraverso la regione <strong>di</strong> Olovà (cerchio rosso in Fig. 7);<br />
2) la stretta porzione compresa fra il promontorio roccioso (a granitoi<strong>di</strong>) delle Saline<br />
ad Est e quello roccioso (a metamorfiti) <strong>di</strong> Crabile (Gravile; Caprile) ad Ovest,<br />
destinata ad allagarsi per eventi idrologici con tempi <strong>di</strong> ritorno cinquecentennali<br />
ed in base a ricostruzioni <strong>della</strong> fascia fluviale fondate su criteri geomorfologici;<br />
3) la vasta porzione occidentale, compresa fra il promontorio <strong>di</strong> Crabile e i rilievi <strong>di</strong><br />
Sa Marinedda, ed allagabile già per eventi con tempi <strong>di</strong> ritorno cinquantacentennali.<br />
Quest’ultima, come visto, costituisce l’area d’interesse ai fini dello stu<strong>di</strong>o. Essa in ragione<br />
<strong>della</strong> realizzazione dell’argine in Dx negli anni ‘30 ha subito una drastica mo<strong>di</strong>ficazione sia<br />
sul piano idrologico che geomorfologico. Infatti, dalla suddetta data, tutti i deflussi idrici<br />
sono stati convogliati drasticamente verso Ovest nella bocca principale attuale e con essi<br />
quelli soli<strong>di</strong>. Per cui il delta non è più approvvigionato in corrispondenza delle restanti<br />
bocche, un tempo principali e centrali <strong>di</strong> tale porzione, più prossime alla Cuspide ed al<br />
Lido del Sole (<strong>della</strong> carta CTR). Tale con<strong>di</strong>zione dà luogo a un deficit se<strong>di</strong>mentologico in<br />
Dx, contribuendo a pregiu<strong>di</strong>care la stabilità e la conservazione <strong>della</strong> linea <strong>di</strong> costa ma<br />
favorisce un surplus sia idrico che se<strong>di</strong>mentologico in Sx vincolando i deflussi, sia a valle<br />
del ponte sulla SS 125 che a monte, in quanto tutta la sezione si restringe.<br />
Allo stato attuale, l’argine sud<strong>di</strong>vide <strong>di</strong> fatto la porzione occidentale del Delta in due aree:<br />
quella occidentale, <strong>idraulica</strong>mente funzionale e se<strong>di</strong>mentologicamente attiva del delta, da<br />
quella orientale non funzionale idrologicamente, a meno del contributo idrico <strong>della</strong> falda<br />
freatica nelle innumerevoli risorgive e se<strong>di</strong>mentologicamente del tutto inattiva. Sul fronte<br />
<strong>della</strong> transizione dominio fluviale - dominio marittimo (meglio sarebbe <strong>di</strong>re marittimolagunare),<br />
si può ipotizzare che si tratti <strong>di</strong> un delta soggetto a con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ridotta energia<br />
ondosa (<strong>di</strong> ciò è riprova in ambito regionale, il fatto stesso che si tratti del solo grande<br />
delta <strong>di</strong> una certa evidenza morfologica in Sardegna). Tuttavia in ragione <strong>della</strong> sua<br />
particolare configurazione fisiografica esso appare in qualche misura influenzato dalle<br />
locali escursioni mareografiche e da perio<strong>di</strong>ci incrementi <strong>di</strong> deriva litorale che tendono ad<br />
allungare longitu<strong>di</strong>nalmente i banchi sabbiosi recapitati oltre le foci. Più precisamente, in<br />
considerazione dei caratteri idrologici, la peculiare collocazione <strong>della</strong> foce all’interno <strong>della</strong><br />
specifica Ria, cioè in un contesto vincolato e abbastanza protetto, proprio sul fronte del<br />
delta e trasversalmente al suo asse, induce a considerare quello del Padrogiano un caso<br />
interme<strong>di</strong>o fra quelli rappresentati nelle tre figure sottostanti.<br />
Di seguito le ragioni che inducono a definirlo a carattere interme<strong>di</strong>o.<br />
1. La foce è sottoposta ad escursioni <strong>di</strong> marea il cui valore misurato in 0,60 m è stato ed<br />
è ritenuto il più rilevante <strong>della</strong> Sardegna. Tale dato (accertato in passato ma oggi non<br />
più monitorato per via mareografica per cessazione dell’apposita strumentazione un<br />
tempo installata) assume importanza rilevante nel tentativo d’interpretare la <strong>di</strong>namica<br />
dell’area <strong>di</strong> foce poiché è indubbio che, anche in conseguenza del clima ondoso e dei<br />
venti <strong>di</strong> traversia, in corrispondenza <strong>della</strong> bocca si determinino correnti longitu<strong>di</strong>nali<br />
consistenti. Tanto più se si considerano le nuove configurazioni subacquee assunte<br />
dal paraggio. Resta, infatti, da <strong>di</strong>scutere quali siano stati i mutamenti idraulici<br />
innescatisi ed in seguito consolidatisi con la realizzazione e l’approfon<strong>di</strong>mento <strong>della</strong><br />
Canaletta <strong>di</strong> accesso al porto. Di certo questa caratteristica rende il Delta, oggi,<br />
esposto non poco agli effetti dei vettori tangenziali longshore. Le nuove configurazioni<br />
0398_01-01-01R-00_RelazioneTecnica.doc Pagina 28