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valutazione della compatibilità idraulica - Aeroporto di Olbia Costa ...

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NE e SSW-NNE secondo le <strong>di</strong>rettrici erciniche riesumate nell’ambito delle fasi tettoniche<br />

del Terziario.<br />

In un tale quadro <strong>di</strong> relativa omogeneità regionale, costituiscono volumi assai subor<strong>di</strong>nati<br />

ma sempre in contatto con i precedenti, gli ammassi delle litologie più antiche riferibili al<br />

complesso metamorfico, rappresentate da Migmatiti (Metatessiti, Diatessiti e Ortogneiss),<br />

in larga prevalenza rocce lapidee.<br />

Le coperture tardo o post-paleozoiche sono piuttosto rare e presenti solo nella Gallura<br />

Occidentale (espansioni ignimbritiche permiane <strong>di</strong> Trinità d’Agultu-Bortigiadas; Punta<br />

Salici , 911 m) e nella penisola <strong>di</strong> Capo Figari e sull’isola <strong>di</strong> Tavolara (conglomerati,<br />

calcari e dolomie del Giurassico).<br />

Le testimonianze del Pleistocene marino o eolico sono <strong>di</strong>scontinue, rare e mal conservate<br />

lungo le coste, <strong>di</strong> norma all’interno <strong>di</strong> anfratti costieri o zone in falesia meno soggette a<br />

processi erosivi marini (S.ta Teresa Gallura-Santa Reparata; lato NW Isola <strong>di</strong> Molara;<br />

<strong>Costa</strong> <strong>di</strong> Arzachena-Canale delle Galere; Tavolara; Molara).<br />

Relativamente più <strong>di</strong>ffusi e voluminosi, sono invece i corpi alluvionali nelle piane costiere<br />

relativamente più evolute (Riu Liscia; Riu San Giovanni; Riu Padrogiano e minori nella<br />

Piana <strong>di</strong> <strong>Olbia</strong>), ora olocenici, ora pleistocenici e terrazzati. Tali formazioni, fungono da<br />

acquiferi poco profon<strong>di</strong> a falda libera e, pertanto, svolgono, data la collocazione<br />

fisiografica, una fondamentale funzione ecologica a sostegno degli ambienti <strong>di</strong><br />

transizione. In termini strettamente se<strong>di</strong>mentologici e geomorfologici, dal momento che si<br />

tratta <strong>di</strong> volumi <strong>di</strong> detriti arcosici da addensati a poco addensati e talora sciolti,<br />

costituiscono un vasto stock a <strong>di</strong>sposizione dell’azione erosiva che si espleta fin nei tratti<br />

terminali dei corsi d’acqua stessi, a causa delle pendenze e più in generale dell’immaturità<br />

geomorfologica.<br />

Menzione a parte merita la casistica dei corpi franosi, raramente attivi come crolli, se non<br />

sulle cornici rocciose verticali, più spesso in forma <strong>di</strong> smottamenti potenziali sui volumi<br />

arenizzati artificializzati e <strong>di</strong> colate stabilizzate naturalmente <strong>di</strong> pietrame e <strong>di</strong> blocchi sul<br />

sostrato cristallino. Sui rilievi a granitoi<strong>di</strong> e su quelli a migmatiti, infatti, le testate dei<br />

compluvi <strong>di</strong> primo or<strong>di</strong>ne, sono non <strong>di</strong> rado contrassegnate dalla presenza <strong>di</strong> colate <strong>di</strong><br />

pietrame sciolto e <strong>di</strong> blocchi, talora a carattere ciclopico, che si sviluppano per tratti <strong>di</strong><br />

centinaia <strong>di</strong> metri lineari nelle fasce più elevate (ve<strong>di</strong> bacino montano del Riu Padrogiano,<br />

ramo Sud: Riu Piras-Riu Lerno-Riu La Castagna; e ramo Nord: Riu Taroni-San Simone;<br />

Riu Palasole-Riu Enas) su pendenze che non sempre sono in equilibrio con gli angoli <strong>di</strong><br />

riposo. L’origine <strong>di</strong> tali ultime fenomenologie gravitative è connessa con morfogenesi<br />

periglaciale nel Pleistocene superiore (Wurmiano).<br />

2.2 Assetto geologico locale<br />

2.2.1 Il basamento cristallino<br />

Il sostrato geologico del Bacino del Riu Padrogiano è in rocce cristalline, in larghissima<br />

parte costituito dalle formazioni eruttive del ciclo intrusivo ercinico (Carbonifero) e<br />

subor<strong>di</strong>natamente da formazioni metamorfiche a carattere migmatitico.<br />

Elemento rilevante ai fini delle considerazioni attinenti al tema <strong>della</strong> <strong>compatibilità</strong> <strong>idraulica</strong><br />

è tuttavia la <strong>di</strong>stinzione del sostrato granitoide in:<br />

litologie riferibili alle tipologie rocciose lapidee<br />

litologie riferibili alle tipologie semicoerenti ed incoerenti.<br />

0398_01-01-01R-00_RelazioneTecnica.doc Pagina 4

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