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piano di governo del territorio adeguamento dello studio geologico ...

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COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL NUOVO PGT DEL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI<br />

Anche nel pozzo n. 10 <strong>del</strong>la Centrale B5 <strong>di</strong> via Rovani il Cloroformio nel primo<br />

semestre 1977 ha raggiunto la punta dl 12650 ppb riducendosi poi nel 1983 a 40 ppb.<br />

L'exploit <strong>del</strong>la Trielina si è invece verificato nel pozzo n. 20/2 <strong>di</strong> via Piran<strong>del</strong>lo, dove<br />

nel primo semestre <strong>del</strong> 1977 si sono registrate punte <strong>di</strong> 12939 ppb su un totale dl 13229<br />

ppb. Nel 1987 la Trielina era ridotta a 23 ppb su un totale <strong>di</strong> 36 ppb.<br />

Ulteriori punte <strong>di</strong> Trielina (anche se molto più modeste <strong>del</strong>le precedenti) si sono<br />

verificate sempre nel 1977, nel pozzo n. 25 <strong>di</strong> Villa Zorn con 554 ppb su un totale <strong>di</strong> 558<br />

ppb.<br />

La Trielina risultava ridotta nel 1987 a 26 ppb su un totale <strong>di</strong> 59 ppb.<br />

Nel pozzo n. 26 dl vla Curiel la concentrazione <strong>di</strong> Trielina ha raggiunto sempre nel<br />

1977 gli 827 ppb su un totale <strong>di</strong> 877 ppb. Anche qui nel 1987, e quin<strong>di</strong> a 10 anni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stanza si era ridotta a 19 ppb su un totale <strong>di</strong> 46 ppb.<br />

Il pozzo n. 21 <strong>di</strong> via Mazzini aveva nel 1977 82 ppb <strong>di</strong> Trielina che nel 1984 erano saliti<br />

a 125 ppb e nel 85/87 erano passate da 86 a 100 ppb.<br />

Occorre trovare le motivazioni per questi fenomeni in controtendenza. ed essi sono<br />

facilmente spiegabili. La presenza <strong>di</strong> altissime concentrazioni <strong>di</strong> Trielina o Cloroformio<br />

nella falda profonda, documentate dalle analisi <strong>del</strong> 1977, sono senza alcun dubbio<br />

dovute a sversamenti <strong>di</strong> tali materiali, non certo sul terreno superficiale, bensì<br />

<strong>di</strong>rettamente nel sottosuolo e in falda attraverso pozzi perdenti in maniera<br />

assolutamente illegale. In seguito non si ha più avuto il coraggio <strong>di</strong> reiterare questo<br />

reato ambientale: è rimasto però il pozzo <strong>di</strong>sperdente, che non è mai stato denunciato<br />

per ovvi motivi <strong>di</strong> prudenza.<br />

Questo pozzo <strong>di</strong>sperdente rimane una ferita aperta nel sottosuolo e costituisce un<br />

vero pericolo per l'integrità <strong>del</strong>le acque sotterranee, che vengono raggiunte, ad ogni<br />

precipitazione meteorica, da acqua superficiale, che si incanala preferibilmente lungo<br />

queste vie <strong>di</strong> facile <strong>di</strong>scesa apportando tutto il materiale <strong>di</strong> scarico che vi è stato nel<br />

tempo accumulato.<br />

Occorre pertanto rintracciare con una certosina opera <strong>di</strong> ripristino ambientale<br />

queste vie <strong>di</strong> polluzione, che sono ancora numerose nel <strong>territorio</strong> <strong>di</strong> Sesto San Giovanni<br />

e nell' area posta a nord <strong>del</strong> <strong>territorio</strong> comunale accuratamente e cementarle<br />

accuratamente. Solo in questo modo, se il lavoro viene eseguito in modo completo e a<br />

regola d'arte, scompariranno le tracce e le concentrazioni <strong>di</strong> solventi clorurati.<br />

Rimane tuttavia aperta la problematica relativa alla forte vulnerabilità <strong>del</strong> <strong>territorio</strong><br />

<strong>di</strong> Sesto San Giovanni e <strong>del</strong>le sue aree limitrofe poste soprattutto a settentrione <strong>del</strong><br />

comune.<br />

Relazione Illustrativa<br />

Rev. 2 Pag. 48 <strong>di</strong> 67

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