Quali risposte all'abbandono del Sud Quali risposte all ... - cerca - Fiba
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frontare la situazione <strong>del</strong> credito nel<br />
mezzogiorno con la vecchia idea di<br />
favorire e accentuare le divisioni<br />
che ci sono nel Paese, significa<br />
creare entità geografiche che si contrappongono.<br />
Credo invece, che, come già sostenemmo<br />
nei convegni che si svolsero<br />
in tutte le regioni meridionali,<br />
questa non sia la soluzione, ma sia<br />
un modo come un altro per evidenziare<br />
ancora di più le difficoltà e le<br />
emergenze <strong>del</strong> nostro territorio.<br />
L’analisi che <strong>all</strong>ora facemmo, tuttora<br />
valida, confermava e conferma che<br />
il sistema italiano <strong>del</strong> credito ha subito<br />
significative variazioni negli assetti<br />
proprietari, portando i centri<br />
decisionali al nord, aumentando lo<br />
squilibrio tra Nord e <strong>Sud</strong>, e comportando<br />
come conseguenza un ridimensionamento<br />
di tutto il sistema<br />
bancario meridionale.<br />
L’assenza nel mezzogiorno di centri<br />
decisionali <strong>del</strong>le maggiori banche<br />
nazionali, e certi antichi pregiudizi,<br />
mai rimossi <strong>del</strong> tutto, nei confronti<br />
degli imprenditori <strong>del</strong> sud, hanno<br />
portato ad una politica ben precisa<br />
di contrazione degli impieghi e di<br />
pressioni sempre più forti sul fronte<br />
<strong>del</strong>la raccolta.<br />
FOCUS<br />
LA VOCE DEI LAVORATORI<br />
a cura di Paola Vinciguerra<br />
Raccogliamo il racconto e l’esperienza dei colleghi che hanno vissuto in prima persona il cambiamento di proprietà<br />
<strong>del</strong>le aziende di credito e <strong>del</strong>le compagnie di assicurazioni che operano sul territorio <strong>del</strong> mezzogiorno.<br />
Bruno, 50 anni, sede di lavoro Napoli<br />
Attuale dipendente Banca Popolare Novara – Gruppo Novara e Verona<br />
Ex dipendente Banca Sannitica<br />
Sono responsabile <strong>del</strong> credito agrario, lavoro a Napoli, ma seguo per il mio ruolo la piazza di<br />
Benevento.A questo proposito devo dire che ho riscontrato <strong>del</strong>le differenze tra le due realtà.<br />
A Napoli, la trasformazione da piccola banca locale a grande banca ha avuto un impatto positivo,<br />
soprattutto è migliorato il rapporto con le grandi aziende che possono avvalersi di servizi<br />
migliori e più sofisticati di prima.A Benevento le cose sono diverse: la Banca Sannitica era una<br />
banca storica molto radicata sul territorio, un punto di riferimento per l’economia locale. Col<br />
cambio di gestione le imprese, abituate al contatto diretto e personalistico, hanno<br />
preferito spostarsi verso le casse rurali locali, molto più sensibili e aderenti al territorio.<br />
Anche il mio ruolo negli anni si è modificato, non lavoro più a stretto contatto con gli enti locali,<br />
se si escludono quegli enti che, per rapporti personali consolidati, continuano a <strong>cerca</strong>rmi.<br />
Oggi se ne occupano le filiali, ma con i risultati <strong>del</strong>udenti che ho indicato prima. Lo sforzo di<br />
mantenere i rapporti privilegiati che nel tempo aveva costruito la Banca Sannitica è stato quasi<br />
vano. In questi 10 anni dal cambio di proprietà, è mancato, l’orientamento <strong>all</strong>a fi<strong>del</strong>izzazione, l’ascolto<br />
dei bisogni di questo segmento di clientela, il contatto immediato. Gli investimenti <strong>del</strong>la<br />
Banca di Novara sono tutti proiettati <strong>all</strong>a concorrenza con le altre grandi aziende di credito.<br />
Manca la capillarità sul territorio, non c’è stata espansione nei piccoli centri, anzi negli anni si<br />
sono chiusi gli sportelli che potevano garantire il presidio <strong>del</strong> territorio.<br />
Giancarlo, 53 anni, sede di lavoro Sassari<br />
Attuale dipendente Unicredit d’Impresa<br />
Ex dipendente Credito Italiano<br />
Col nuovo assetto organizzativo <strong>del</strong>l’Unicredit il rapporto con le aziende si è modificato in<br />
meglio ed in peggio contestualmente, per questioni differenti. È migliorato perché un’azienda<br />
più specializzata come quella attuale si dedica ad una sola tipologia di clienti e migliora l’approccio.<br />
È peggiorato nella misura in cui le responsabilità VERE si sono spostate verso l’alto ed<br />
i contatti giornalieri sono certamente più complessi rispetto a prima, col direttore in sede.<br />
Oggi è più difficile spiegare ai clienti che i loro affari vengono gestiti su 3 banche diverse<br />
<strong>del</strong>lo stesso gruppo e che le dinamiche collaborative tra queste banche non sempre<br />
sono ben oliate. Le esigenze <strong>del</strong> cliente dovrebbero essere concordate tra 3 aziende<br />
diverse <strong>del</strong> gruppo. In compenso ci si pone<br />
nei confronti <strong>del</strong> cliente con un bagaglio di<br />
maggiore specializzazione.<br />
il rapporto con la direzione si è fatto più<br />
stretto e stringente, dal momento che la<br />
struttura di riferimento è interamente<br />
dedicata al settore di appartenenza, mentre<br />
in passato la stessa struttura doveva<br />
applicarsi ad una pluralità di settori. Vi è<br />
anche una maggiore facilità di contatto<br />
con i vertici <strong>del</strong>la banca.<br />
Per quanto riguarda la mia attività lavorativa,<br />
oggi mi trovo nella condizione di dover<br />
assicurare il raggiungimento dei risultati e<br />
di dover curare nel contempo tutte le procedure,<br />
mentre un tempo la struttura<br />
era più “<strong>all</strong>ungata” ed il lavoro suddiviso<br />
tra più lavoratori. C’è stato un<br />
apparente snellimento degli iter procedurali.<br />
Questo, però, non agevola il cliente.<br />
Complessivamente, il rapporto <strong>del</strong>la Banca<br />
Unicredit con l’economia <strong>del</strong> territorio si è<br />
notevolmente impoverito e il suo ruolo di<br />
propulsore <strong>del</strong>le attività locali assottigliato.<br />
Lavoro Bancario e Assicurativo - ottobre/novembre 2005<br />
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segue →