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CAMBIA IL CONTROLLO SOCIETARIO
La riforma
della
riscossione
tra luci ed ombre
di Alessandro Delfino
Molti rischi e poche opportunità per i lavoratori interessati
Dopo anni di attese, annunci e smentite, il Consiglio
dei ministri del 29 settembre scorso, all’interno
della Legge Finanziaria per l’anno
2006, ha emanato la riforma del settore della riscossione,
conducendo tale attività ad un controllo diretto dell’Amministrazione
finanziaria attraverso la costituzione
di una società a partecipazione pubblica la cui maggioranza
è detenuta dall’Agenzia delle Entrate e dall’Inps.
Le caratteristiche di questa epocale riforma erano ormai
note da tempo agli addetti ai lavori, ma finalmente
la lettura integrale del provvedimento chiarisce meglio
le intenzioni del Governo e permette di focalizzare i rischi
(molti) e le opportunità (poche) per i lavoratori
interessati.
Il meccanismo introdotto per il controllo pubblico,
transitando dall’acquisizione del pacchetto azionario
di maggioranza delle attuali Concessionarie, consente
a far data dal 1° ottobre 2006 di ottenere ampie garanzie
sulla prosecuzione del servizio senza ripercussioni
di sorta.
Il ministero, da sempre estremamente severo sull’efficienza
del sistema delle Concessioni, ipotizza che tale
stravolgimento consentirà un recupero significativo del-
ESATTORIALI
Lavoro Bancario e Assicurativo - ottobre/novembre 2005
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le percentuali di tributi riscossi ed un risparmio considerevole
dei costi che oggi si sostengono per finanziare tale
attività.
Come se fosse sufficiente cambiare il controllo societario,
confidando sulla splendida capacità organizzativa
del ministero delle Finanze e dell’Economia di cui in
questi anni i cittadini hanno avuto fulgidi esempi, ed il
settore della riscossione diventerà miracolosamente efficientato
e il problema dell’evasione da riscossione svanirà
come neve al sole.
I grandi burocrati del ministero dell’Economia che hanno
sostenuto, con una tenacia tanto pervicace da divenire
sospetta, questo tipo di riforma, qualche sospetto
che necessitasse intervenire sulle norme che regolamentano
l’attività di riscossione devono sicuramente
averlo avuto, tanto che insieme al controllo pubblico
hanno deciso di dare qualche piccolo aiutino legislativo
alla società che avrà la responsabilità della riscossione.
Infatti Riscossione spa e le società da essa controllate
potranno:
• utilizzare il fermo amministrativo dei beni mobili registrati
anche in assenza di regolamento (che le attuali
Concessioni attendono da quasi 2 anni);