Il Treno 8017 Una Tragedia Dimenticata Balvano, 3 ... - Vesuvioweb
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G. DF. - S. A. per www.vesuvioweb.com<br />
poteva essere riconosciuta la qualifica di<br />
viaggiatori regolari, nessuna responsabilità<br />
poteva essere addebitata alla<br />
amministrazione.<br />
<strong>Il</strong> governo alleato aveva condotto intanto<br />
un'inchiesta sull'accaduto, concludendola<br />
con l'esclusione di ogni responsabilità da<br />
parte del personale delle Ferrovie. I giudici<br />
italiani, però, non espressero recisamente lo<br />
stesso pensiero. Se era vero che i<br />
viaggiatori dell'<strong>8017</strong> erano tutti «abusivi»,<br />
come la cosa poteva conciliarsi con<br />
l'esibizione, da parte degli avvocati, di<br />
alcuni biglietti rilasciati dal personale di<br />
scorta al treno? D'altra parte, si affermò nel<br />
corso della vertenza, non è vero che un<br />
viaggiatore non possa assolutamente<br />
prendere posto su un merci. Se la cosa<br />
accade, egli deve pagare il biglietto ed una<br />
penale, e scendere alla prima stazione. Però<br />
può risalire sullo stesso merci, pagare<br />
ancora un biglietto ed una penale, scendere<br />
alla stazione seguente; e poi ancora risalire<br />
e pagare biglietto e penale e così via fino<br />
alla fine del viaggio. Non si può dire, però,<br />
che la cosa si sia verificata sul «treno della<br />
morte» di <strong>Balvano</strong>. Così come non si poté<br />
provare che l'esercizio della linea Napoli-<br />
Potenza era stato affidato alle Ferrovie<br />
italiane il 15 febbraio del 1944. <strong>Una</strong><br />
circolare in tal senso venne diramata<br />
effettivamente dal compartimento di<br />
Napoli. Ma forse essa non era ancora<br />
entrata in fase di esecuzione al tempo della<br />
sciagura.<br />
MOLTE OMBRE CHE NON<br />
SONO STATE DIRADATE<br />
In sostanza, sul piano giudiziario il<br />
disastro ferroviario di <strong>Balvano</strong> rimase<br />
avvolto da alcune ombre, che non si son<br />
potute diradare; perché, a un certo<br />
momento, nella questione intervenne, con<br />
un senso di umanità raro nella burocrazia, il<br />
ministero del Tesoro, che propose di<br />
risarcire le famiglie dei morti in base alla<br />
legge sui danni di guerra. <strong>Il</strong> procedimento<br />
giudiziario venne così sospeso. Ma la<br />
burocrazia riscattò la sua precedente<br />
benemerenza con il ritardo nelle<br />
liquidazioni. Esse, infatti, non sono ancora<br />
state versate a coloro i quali debbono<br />
godere di questo beneficio, che è un fatto<br />
materiale, non sufficiente in ogni caso a<br />
compensare quel terribile fatto che è la<br />
morte.<br />
Intanto, il ministero dei Trasporti ha<br />
ordinato, per la modernizzazione della linea<br />
Battipaglia-Taranto, la costruzione di<br />
venticinque locomotive Diesel di tipo<br />
americano. Quando esse entreranno in<br />
esercizio, disastri come quello che abbiamo<br />
rievocato non ne potranno più accadere. È<br />
da sperare che la loro immissione sulla<br />
linea non preceda la liquidazione dei danni<br />
alle famiglie delle vittime. Se così sarà, in<br />
un certo senso potremo dire che la tragedia<br />
di <strong>Balvano</strong> sarà finalmente un fatto<br />
definitivamente compiuto.<br />
Giulio Frisoli<br />
S. Argenziano. <strong>Balvano</strong> 1943. 02-<strong>Il</strong> Disastro dell’<strong>8017</strong> 20