Il Treno 8017 Una Tragedia Dimenticata Balvano, 3 ... - Vesuvioweb
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G. DF. - S. A. per www.vesuvioweb.com<br />
IL TRAFFICO SULLE LINEE<br />
REQUISITE DAGLI ALLEATI<br />
Questo inconveniente fu fatto rilevare<br />
alcune volte agli Alleati dal capo del<br />
deposito del personale viaggiante di<br />
Salerno, Francesco Mittiga, come egli<br />
stesso dichiarò in una deposizione resa il<br />
25 maggio 1948; ma, per esprimerci con le<br />
sue parole, «senza nulla ottenere, perché gli<br />
Alleati si rifiutarono di prendere qualsiasi<br />
provvedimento». Lo stesso Mittiga ci<br />
fornisce preziose indicazioni sul come si<br />
svolgeva, nel 1944, il traffico sulle linee<br />
requisite dagli Alleati. Formalmente, la<br />
direzione del movimento nelle stazioni era<br />
tenuta da funzionari italiani; in realtà, le<br />
disposizioni erano impartite dagli Alleati,<br />
che stabilivano la composizione dei treni e<br />
l'orario di partenza; per cui l'attività dei<br />
capistazione era solamente esecutiva,<br />
diretta a rendere possibile l'adempimento di<br />
quanto veniva stabilito dagli Alleati, i quali<br />
si servivano di un loro personale tecnico<br />
composto di capistazione, capitreno e<br />
deviatori, che impartivano gli ordini. <strong>Il</strong><br />
personale viaggiante dei treni era, però,<br />
italiano.<br />
<strong>Il</strong> merci <strong>8017</strong> del 2 marzo 1944 venne<br />
costituito in tal modo. Esso avrebbe dovuto<br />
viaggiare vuoto: solo un ufficiale italiano e<br />
sette soldati, regolarmente autorizzati dal<br />
Comando alleato, avrebbero dovuto<br />
prendervi posto.<br />
Ma abbiamo visto invece che il<br />
convoglio era gremito di passeggeri<br />
abusivi, per lo più piccoli borsaneristi, dei<br />
quali il personale italiano e gli stessi Alleati<br />
fingevano di non accorgersi, essendosi<br />
compenetrati dei bisogni di tanta povera<br />
gente per la quale era necessario, per i loro<br />
piccoli traffici, raggiungere quelle località<br />
dove potevano rifornirsi di generi richiesti<br />
in città.<br />
Formalmente vuoto, in realtà pieno<br />
zeppo di gente, il merci <strong>8017</strong>, scortato dal<br />
regolamentare «foglio veicoli» che gli<br />
Alleati redigevano in duplice copia, partì<br />
da Napoli diretto a Potenza; e di qui, come<br />
già dicemmo, doveva proseguire per<br />
Catanzaro a caricarvi del legname. Pesava<br />
più delle seicento tonnellate che le<br />
locomotive potevano in teoria trainare.<br />
Giunse a <strong>Balvano</strong> poco dopo mezzanotte, e<br />
ne ripartì dieci minuti prima dell'una, con il<br />
suo carico di passeggeri (tutti abusivi,<br />
meno l'ufficiale e i sette soldati autorizzati)<br />
che dormivano.<br />
S. Argenziano. <strong>Balvano</strong> 1943. 02-<strong>Il</strong> Disastro dell’<strong>8017</strong> 9