03.06.2013 Views

Zygmunt Bauman LA DECADENZA DEGLI ... - SEPHIROT

Zygmunt Bauman LA DECADENZA DEGLI ... - SEPHIROT

Zygmunt Bauman LA DECADENZA DEGLI ... - SEPHIROT

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Il primo è il famoso caso delle tradizionali partite di calcio giocate durante la Pentecoste per le vie della<br />

città di Derby. L'evento, molto simile alla nota corsa di cavalli del Palio di Siena, coinvolgeva l'intera<br />

popolazione di Derby e forniva l'occasione per attività ricreative già molto tempo prima della partita e<br />

l'argomento di pubbliche discussioni ancora molto dopo. Per molto tempo l'evento annuale godette<br />

dell'appoggio e del benevolo patrocinio della nobiltà locale e del clero. Ma all'inizio del secolo<br />

diciannovesimo tale atteggiamento cambiò. I giocatori cominciarono a essere accusati di comportamento<br />

brutale, l'idea stessa di una partita cui partecipava chiunque e in cui c'erano solo partecipanti fu<br />

paragonato a un rito pagano indegno di una comunità cristiana, e l'intero evento fu dichiarato pericoloso<br />

per la salute e l'ordine pubblici. Il sindaco di Derby fu sommerso di esposti. I due brani scelti da Anthony<br />

Delves danno il sapore di questa «opinione pubblica»:<br />

«Il radunarsi di gentaglia sfrenata, che interrompe gli affari con danno degli operosi, creando terrore e<br />

allarme tra i timidi e i quieti, che commette violenze contro le persone e reca danno alle proprietà degli<br />

indifesi e dei poveri, e che produce in coloro che giocano una degradazione morale e in molti casi estrema<br />

povertà, danno alla salute, arti fratturati e (non di rado) perdita della vita, che rende le loro case desolate,<br />

le loro mogli vedove e i loro figli orfani di padre (...).<br />

[Una] vergognosa e disumana esibizione (...), una scena più degna della Roma pagana che della Gran<br />

Bretagna cristiana (...) una annuale esibizione di barbarie insolente e brutale (...) di una natura così bassa e<br />

degradante che dovrebbe essere spazzata via dal nostro paese allo stesso modo in cui il "bull-baiting", i<br />

combattimenti tra galli e altri sport brutali lo sono stati in anni recenti» (21).<br />

L'indignazione morale, mescolata per di più con lacrime di coccodrillo versate sui pericoli cui era esposto<br />

il benessere fisico e morale dei poveri (il quale, non appena in pericolo, diventa un fardello sul<br />

«contribuente») soltanto di rado scende dalle alte vette della rettitudine disinteressata per rivelare le<br />

preoccupazioni che stavano alla base di questa improvvisa ondata di proteste contro l'antica festività: la<br />

lotta per lo spazio pubblico, ora inteso sempre più come lo spazio governato, uno spazio ordinato, un<br />

sistema sicuro di fossati e di bastioni a protezione delle fortezze del nuovo potere sociale. Quando nel<br />

1835 fu istituito a Derby un corpo di polizia, gli fu data una direttiva inequivocabile: «Le persone che<br />

stanno in piedi o si attardano sul marciapiede senza un motivo adeguato, in modo da impedire il libero<br />

passaggio su tale marciapiede possono essere fermate e portate dinanzi a un magistrato» (22).<br />

L'espulsione delle orchestre popolari dalle chiese e la loro sostituzione con organisti pagati fu un altro<br />

episodio nella medesima crociata culturale e mostrava i tratti tipici di una battaglia per la direzione<br />

pubblica. La ricerca di Vic Gammon non lascia molti dubbi circa il vero significato di questa campagna.<br />

La stampa d'ispirazione ecclesiastica non usava mezzi termini nell'avvisare parrocchiani illuminati della<br />

necessità di un'azione rapida e decisiva. «Nulla può essere più sicuramente fatale per la buona causa -<br />

scrisse l'autore di "The Parish Choir, 1846-51" - che affidare la gestione della musica a mani rozze e<br />

volgari». Questi appelli non rimasero a lungo senza risposta; già nel 1857 la «Church of England<br />

Quarterly Review» osservava soddisfatta che «sono felicemente contati i giorni in cui un violino e un<br />

fagotto erano considerati strumenti di accompagnamento degni di un coro da chiesa (...). Poche chiese

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!