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madreterra numero 22 - ottobre 2011 - Madreterranews.it

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Anno II - Nr. <strong>22</strong> - Ottobre <strong>2011</strong> 10<br />

www.<strong>madreterra</strong>news.<strong>it</strong><br />

www.<strong>madreterra</strong>news.<strong>it</strong> 11<br />

Palmi&Dintorni<br />

MadreTerra<br />

LA FELICITA’<br />

di Chiara Ortuso<br />

“ Caro Meceneo, sappi che la conoscenza della felic<strong>it</strong>à<br />

non richiede un’età precisa, perché a qualsiasi età è<br />

piacevole prendersi cura del benessere della propria v<strong>it</strong>a.<br />

Conoscere la felic<strong>it</strong>à riguarda sia il giovane sia l’anziano. Il<br />

secondo per trarre benessere dal caro ricordo che ha realizzato,<br />

il primo per trarne forza e nutrimento e prepararsi<br />

a non temere il futuro”.<br />

Così scriveva Epicuro nella sua epistola all’amico Meceneo<br />

introducendo il tema dell’esistenza di ogni uomo, il fine di<br />

ogni v<strong>it</strong>a: la felic<strong>it</strong>à. Tutti aspirano ad essa, tutti ne parlano,<br />

tutti la cercano, tutti credono di averla afferrata anche<br />

un istante della loro v<strong>it</strong>a. Il termine felic<strong>it</strong>à ha come base<br />

un radicale indoeuropeo: FE da cui deriva ferax. I latini<br />

utilizzavano questa parola in mer<strong>it</strong>o a ciò che è produttivo<br />

(la terra). Per tale motivo felic<strong>it</strong>as indicava la capac<strong>it</strong>à di<br />

accrescimento, di sviluppo, di potenziamento dell’essere.<br />

La caratteristica forse più evidente e insieme più nascosta<br />

della felic<strong>it</strong>à è la sua assenza di motivazione. Se la cercassimo<br />

probabilmente non la troveremmo mai. D’improvviso<br />

essa ci prende, ci ag<strong>it</strong>a, ci scuote, ma come burattini esaltati<br />

e in preda al fuoco della gioia ne ignoriamo il perché.<br />

Crediamo di toccare il cielo con un d<strong>it</strong>o, ci sentiamo i padroni<br />

del mondo, come se ogni cosa, ogni evento ruotasse<br />

intorno al nostro ego; come se con un solo cenno del nostro<br />

capo tutto il dolore del cosmo potesse sparire, come se tutta<br />

la natura gioisse insieme a noi. Quale piacevole inganno!<br />

Con la stessa facil<strong>it</strong>à con cui questo stato di spaventosa<br />

euforia ci prende, altrettanto velocemente ci abbandona<br />

con un forte senso d’amaro in bocca. Si potrebbe, dunque,<br />

concludere che se la felic<strong>it</strong>à fosse questa, in fondo essa<br />

non ci apparterrebbe mai, ma sarebbe un’illusione che ci<br />

delude e ci allontana dal senso stesso della realtà. Niente di<br />

più sbagliato! La felic<strong>it</strong>à non risiede nelle grandi imprese e<br />

nelle gloriose opere, non alberga negli stati di megalomania<br />

e negli slanci estatici, ma nelle mansioni che quotidianamente<br />

impegnano le nostre giornate, essa ab<strong>it</strong>a in noi fin<br />

da sempre. Per Aristotele la felic<strong>it</strong>as è uno stato della persona,<br />

l’equilibrio tra anima e corpo, è la realizzazione delle<br />

potenzial<strong>it</strong>à individuali. Il socratico “Conoscere se stessi” è<br />

una delle vie che conduce direttamente alla felic<strong>it</strong>à, ad una<br />

sua forma forse meno esaltante ma più durevole, la sola in<br />

grado di accompagnare l’uomo per tutto il corso della sua<br />

esistenza: la seren<strong>it</strong>à. Essa è il cielo senza nubi nere, è<br />

armonia tra noi e il mondo.<br />

AttUAlItA’ Palmi AttUAlItA’ Palmi<br />

...Il Viminale, ribattezzato il T<strong>it</strong>anic<br />

<strong>it</strong>aliano, fu costru<strong>it</strong>o dalla Loyd<br />

Triestino nel 1925; ha una portata di<br />

8657 tonnellate, è lungo 140 metri e<br />

largo 20 metri circa. Al suo interno<br />

ci sono sale lettura, sale studio, sale<br />

per i fumatori, cabine di I e II calasse<br />

finemente arredate...<br />

Una nave passeggeri costrU<strong>it</strong>a nelgli anni venti, Utilizzata poi per trasporto trUppe dUrante<br />

la gUerra, giace di fronte alle coste palmesi in tUtta la sUa affascinante bellezza.<br />

VIMINALE<br />

di Viviana Minasi<br />

Anno II - Nr. <strong>22</strong> - Ottobre <strong>2011</strong><br />

Palmi&Dintorni<br />

MadreTerra<br />

fondali del mare nascondono tesori che per decenni rimangono non visibili, sconosciuti, e solo l’amore per il mare e la caparbietà di<br />

I chi vive le emozioni che esso regala, fa sì che da anonimi, quei tesori diventino conosciuti. È successo con il Viminale, l’enorme motonave,<br />

vanto della cantieristica navale <strong>it</strong>aliana degli anni Venti, affondata a largo di Palmi a 108 metri di profond<strong>it</strong>à, il 25 luglio del 1925,<br />

durante il suo trag<strong>it</strong>to da Siracusa a Napoli, in segu<strong>it</strong>o ad un bombardamento delle un<strong>it</strong>à americane alleate. Da quel il Viminale giorno<br />

riposa indisturbato sul fondo del mare, mantenendo ancora quasi intatta la straordinaria ricchezza del suo carico. Il Viminale, ribattezzato<br />

il T<strong>it</strong>anic <strong>it</strong>aliano, fu costru<strong>it</strong>o dalla Loyd Triestino nel 1925; ha una portata di 8657 tonnellate, è lungo 140 metri e largo 20 metri circa.<br />

Al suo interno ci sono sale lettura, sale studio, sale per i fumatori, cabine di I e II calasse finemente arredate, nonché ampie stive per la<br />

merce. Sul ponte sono presenti due imbarcazioni di salvataggio ed altri due mezzi utilizzati per i servizi in porto. Nata come nave passeggeri,<br />

il Viminale ha fatto il giro del mondo, toccando anche il Giappone e in un secondo momento, durante la II Guerra Mondiale, è stata<br />

convert<strong>it</strong>a in nave per il trasporto delle truppe. Perciò il Viminale è anche nota come l’ultima nave di Mussolini.<br />

I racconti dei pescatori della Tonnara, che ricordavano di una nave affondata a largo di Palmi, hanno spinto i sommozzatori del Centro<br />

Immersioni “Costa Viola” di Palmi, a cercarla; nel 2000, una spedizione guidata da Rocco Tedesco e Giuseppe Dato, dopo diversi giorni<br />

di perlustrazione del fondale, ha r<strong>it</strong>rovato l’enorme rel<strong>it</strong>to che giace lì, e che da quel giorno è divenuto l’attrazione di diversi subacquei<br />

tecnici, che giungono ogni anno da ogni parte del mondo per vis<strong>it</strong>arla.<br />

Tra il 25 ed il 30 settembre scorso, un gruppo di 13 sommozzatori francesi, tedeschi, polacchi e belgi, attratti dalla straordinaria storia<br />

del T<strong>it</strong>anic <strong>it</strong>aliano, ha vis<strong>it</strong>ato la motonave, guidato da Aldo Ferrucci.<br />

Per l’occasione, Linea Blu, il popolare programma Rai che racconta i segreti del mare, ha inviato le proprie telecamere ad effettuare<br />

delle riprese che saranno trasmesse in una delle puntate prossime.<br />

Foto di Giuseppe Catalano

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