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La Stolta Superbia e la soave umiltà

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sé l’opera di Dio, agiva come se fosse <strong>la</strong> più<br />

sprovvista di doni spirituali. Dall’alba al tramonto,<br />

persino nel suo sonno verginale vegliato<br />

dagli Angeli, <strong>la</strong> sua anima rimaneva umilmente<br />

vigi<strong>la</strong>nte” (Quad. ‘43, p. 303).<br />

Perché umile, Maria sa aspettare e tacere.<br />

“Io sono <strong>la</strong> Vergine dell’attesa. Dagli anni più<br />

teneri, ho atteso l’Aspettato delle genti. Sono<br />

<strong>la</strong> Corredentrice che aspetta l’ora del martirio<br />

ai piedi del<strong>la</strong> Croce per darvi <strong>la</strong> vita. Infine<br />

sono <strong>la</strong> Madre che aspetta il vostro amore, non<br />

il culto superficiale che si esaurisce in molte<br />

parole. Pregare non significa recitare molte<br />

formule, ma fare par<strong>la</strong>re il proprio cuore,<br />

amare” (Quad. ‘43, p. 614). “<strong>La</strong> preghiera è<br />

come acqua che svapora sotto i raggi del sole<br />

e poi scende con <strong>la</strong> grazia per dare nutrimento<br />

al<strong>la</strong> terra, all’anima” (Quad. ‘43, p. 664).<br />

“Io sono <strong>la</strong> Silenziosa. Eva nuova, v’insegno<br />

il silenzio. Dal par<strong>la</strong>re è penetrata <strong>la</strong> seduzione<br />

in Eva, dal mio tacere è entrata <strong>la</strong><br />

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