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La Stolta Superbia e la soave umiltà

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dato castighi, gioie e Santi. Mi avete risposto<br />

con ribellioni e derisioni. Avete sempre peggiorato,<br />

sicché, in questo popolo, si può dire,<br />

non c’è più prudenza, né sapienza, ma solo<br />

superbia e derisione, leggerezza e peccato.<br />

Avete messo tutto sotto i piedi facendone sgabello<br />

per salire. Ma le cose di Dio non si mettono<br />

sotto i piedi; vanno accettate in ginocchio<br />

e non usate come strumenti di trionfi umani.<br />

Altrimenti, come pietre di un arco di trionfo,<br />

scosse e sconnesse dal<strong>la</strong> mia ira, precipitano e<br />

vi schiacciano.<br />

“A chi tradisce è riservato il tradimento.<br />

Tutto avete tradito: Dio, <strong>la</strong> sua Paro<strong>la</strong>, <strong>la</strong><br />

vostra coscienza, come tanti Giuda! Non sentite<br />

nelle vostre coscienze gridare <strong>la</strong> voce di<br />

Dio? Neppure coloro che dovrebbero essere<br />

usi, per vocazione, a sentir<strong>la</strong> e a far<strong>la</strong> sentire,<br />

non <strong>la</strong> sentono più, sono sordi! Se non <strong>la</strong> sentono,<br />

come possono far<strong>la</strong> sentire!” (Quad. ‘43,<br />

p. 489).<br />

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