34 la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano – febbraio <strong>2010</strong>
febbraio <strong>2010</strong> – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 35 UN BREVE SAGGIO SULLA VOLONTÀ DI CATALOGARE PER PRESENTARSI “AGLI AMATORI DE’ LIBRI” Io vi presento un Libro incominciato da me con un <strong>di</strong>segno, proseguito poscia, e terminato con un altro. Il primo fu <strong>di</strong> pubblicare il semplice e succinto Catalogo della nostra Domestica Libreria, per conservare in tal guisa la memoria de’ Libri in tanti anni, con non poca spesa e sollecitu<strong>di</strong>ne ragunati, e con particolar cura ed affetto conservati; sperando d’incontrare anche così il genio vostro, per aver avuto la sperienza <strong>di</strong> molti vostri pari, che volentieri l’hanno visitata e scorsa, benché alla sfuggita, come suole accadere: laddove voi assai comodamente, e a tutto vostro bell’agio potrete riandarla, e considerarla; coll’assicurarla altresì, in parte, dalla solita fatal <strong>di</strong>sgrazia <strong>di</strong> moltissime Librerie, della nostra senza comparazione anche più ricche e riguardevoli, d’essere, dopo la morte de’ raccoglitori e possessori, del tutto smembrate, <strong>di</strong>stratte, e poste in totale e perpetua <strong>di</strong>menticanza; e ciò con danno considerabile degli Stu<strong>di</strong>osi, a’ quali importa informarsi de’ buoni e rari Libri; che sempre s’incontrano nelle Librerie poste insieme da periti e <strong>di</strong>ligenti formatori <strong>di</strong> esse. E vaglia il vero, se ne trovano in alcune alle volte o MMS. o stampati <strong>di</strong> tanto rari, che si arriva da’ <strong>di</strong>sperati <strong>di</strong> poterli vedere, dopo lunghe e accurate ricerche, a dubitare fin <strong>di</strong> loro esistenza: come è succeduto a noi d’osservare in certi Letterati <strong>di</strong> Germania, che dubitavano in tal maniera della Veneta Giuntina E<strong>di</strong>zione dell’Opere de’ celebri Fracastoro, e Navagero nel 1555, unitamente pubblicate in 4° e così delle Lettere del primo, scritte DI GAETANO VOLPI (1689 – 1761) Ecco le appassionate parole della prefazione con cui il Volpi spiega gli obiettivi e le ragioni della sua preziosissima “Domestica Libreria”, de<strong>di</strong>cata ai “<strong>di</strong>lettanti” e alla maggior gloria dell’Altissimo intorno al Crescere del fiume Nilo; e pure quella noi posse<strong>di</strong>amo, ed è quì registrata a carte 74, e queste si sono da noi aggiunte, per far loro unicamente piacere, e per toglierli da un tal sospetto, nella nostra II E<strong>di</strong>zione de’ Versi <strong>di</strong> quell’insigne Poeta, Filosofo e Me<strong>di</strong>co Veronese, tratte dalla Raccolta de’ Viaggi, fatta da Giovambatista Rannusio, dotto nostro Concitta<strong>di</strong>no, stampata più volte dagli stessi Giunti in III Vol. in foglio. Lo che pur successe al Ch. Muratori in un altro Libro, come si può vedere nella sottoposta Annotazione. La rarità <strong>di</strong> alcuni Libri può nascere da varie cagioni; cioè dalla pochezza degli esemplari impressine; (come è avvenuto nel presente) dalla singolarità dell’e<strong>di</strong>zioni; dal frequente uso fattone; lo che accadde al rarissimo Virgilio Al<strong>di</strong>no in 8° del 1501, il primo Libro stampato nel carattere detto Corsivo, da Aldo inventato: alle Pistole Famigliari <strong>di</strong> Cicerone d’ottime antiche stampe, e a parecchj altri sì fatti Libri, malmenati e <strong>di</strong>strutti da’ fanciulli nelle scuole: e finalmente dalla curiosità delle materie in essi trattate, che stimola i Leggitori a provvedersene, e ad incettarli. Quando però si sa per <strong>via</strong> de’ Cataloghi, dove annidano, si può facilmente o in persona, o per mezzo <strong>di</strong> amici, e consultarli, e spogliarli de’ passi occorrenti, e trarne ancor copia. Grande adunque si è l’utilità de’ Cataloghi delle Pubbliche, e delle Private Librerie: ed essendo questa stata conosciuta e avvertita meglio finora dagli Eru<strong>di</strong>ti Oltramontani, che da’ nostri Italiani, benchè al par <strong>di</strong> essi stu<strong>di</strong>osi, perciò e dell’une, e dell’altre moltissime ne’ lor paesi li han pubblicati, a notabilissima como<strong>di</strong>tà degli applicati alle buone lettere; a’ quali si <strong>di</strong>lata così la cognizione degli Scrittori, e degli Argomenti da essi maneggiati, potendosi altresì mettere in pratica agevolmente l’Omnia probate, quod bonum est, tenete, suggeritoci dall’Apostolo. Ma siccome le Pubbliche Librerie sono stabili, e permanenti, e spesso aperte a chi vuol valersene, e hanno, per lo più, sufficienti Cataloghi da potersi scorrere opportunamente, così non è tanto necessaria la pubblicazione <strong>di</strong> questi, come è <strong>di</strong> quelli delle Private celebri e doviziose Librerie, affinché resti almen la memoria dell’ottimo gusto e <strong>di</strong>scernimento de’ pratici e <strong>di</strong>ligenti raccoglitori, e <strong>di</strong> molti Libri che forse non mai più sotto gli occhj verranno de’ Leggitori. Quattro al presente (per quanto a me sien note) ne sono quì in Padova le