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(*3) Il passaggio dal dominio spagnolo a<br />
quello austriaco avvenne nel 1706, dopo<br />
la prima guerra <strong>di</strong> successione al trono<br />
d’Austria: Milano venne occupata nel<br />
mese <strong>di</strong> settembre dall’esercito <strong>di</strong><br />
Giuseppe I, comandato da Eugenio <strong>di</strong><br />
Savoia; in seguito vennero ratificati i<br />
nuovi assetti territoriali con i trattati <strong>di</strong><br />
Utrecht (1713) e <strong>di</strong> Rastadt (1714).<br />
Alla morte <strong>di</strong> Carlo V scoppiò la seconda<br />
guerra <strong>di</strong> successione al trono d’Austria; il<br />
re <strong>di</strong> Sardegna, Carlo Emanuele <strong>di</strong> Savoia,<br />
il 1° febbraio 1742 richiese a Maria Teresa<br />
d’Austria, per entrare nel conflitto, alcuni<br />
posse<strong>di</strong>menti del ducato milanese situati<br />
nell’Oltrepò Pavese, la città <strong>di</strong> Vigevano,<br />
il territorio posto sulla riva occidentale<br />
del lago Maggiore e parte dell’alto<br />
Novarese. La promessa venne sanzionata<br />
dal trattato <strong>di</strong> Worms del 13 settembre<br />
1743.<br />
Con la pace <strong>di</strong> Aquisgrana (1748) che<br />
segnava la fine della seconda guerra <strong>di</strong><br />
successione austriaca, il re <strong>di</strong> Sardegna<br />
entrò in possesso <strong>di</strong> <strong>Stresa</strong> e del<br />
Vergante, che si separarono così dalle<br />
vicende lombarde, seguendo la storia piemontese.<br />
Infatti il 15 maggio 1796,<br />
quando Napoleone entrò trionfale in<br />
Milano e il Piemonte occupato militarmente<br />
dall’esercito francese, l’alto<br />
Novarese venne aggregato alla Republica<br />
francese, mentre la Lombar<strong>di</strong>a e i territori<br />
conquistati dal Bonaparte nel Nord<br />
Italia costituirono la Republica Cisalpina.<br />
Re Carlo Emanuele IV si era intanto rifugiato<br />
in Sardegna, per pre<strong>di</strong>sporre la<br />
rivincita; l’esercito austro-russo-piemontese<br />
sconfisse i francesi nel 1799.<br />
Il 14 giugno 1800 successivamente alla<br />
vittoria napoleonica <strong>di</strong> Marengo, il<br />
Piemonte ritornò alla Francia: Napoleone<br />
si proclamò Imperatore dei Francesi<br />
(1804), Milano <strong>di</strong>venne la capitale della<br />
rinnovata Repubblica Cisalpina, che dopo<br />
gli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> Lione del <strong>di</strong>cembre 1801 si<br />
trasformò in Repubblica Italiana (vicepresidente,<br />
accanto a Napoleone, il nobile<br />
milanese Francesco Melzi d’Eril), infine il<br />
18 marzo 1805 venne proclamato il Regno<br />
d’Italia.<br />
Sopra: un carro transita nei pressi della<br />
cappella <strong>di</strong> via Manzoni, nei pressi del<br />
Collegio Rosmini.<br />
Sotto: la frazione <strong>di</strong> Vedasco alla fine<br />
dell’Ottocento<br />
rono quelle delle terre comprese nel Ducato <strong>di</strong> Milano. (*3)<br />
Nel 1801 si verificò un evento d’estrema importanza per il lago<br />
Maggiore e <strong>Stresa</strong>: l’inizio dei lavori per la strada del Sempione<br />
per volere <strong>di</strong> Napoleone Bonaparte, che il 7 settembre 1800, dopo<br />
la vittoria <strong>di</strong> Marengo, in un decreto aveva specificato che ...«la<br />
strada da Briga a Domodossola sarà transitabile ai cannoni... Il<br />
generale <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione Turreau è particolarmente responsabile <strong>di</strong><br />
tutte le misure straor<strong>di</strong>narie necessarie per iniziare i lavori. Due<br />
brigate <strong>di</strong> ingegneri francesi esperti in ponti e strade... saranno<br />
messe sotto i suoi or<strong>di</strong>ni...».<br />
Quale ingegnere dei lavori venne prescelto Nicolas Céard, ingegnere<br />
capo del <strong>di</strong>partimento dell’Ain, affiancato dall’italiano<br />
Gianella. L’opera venne conclusa cinque anni più tar<strong>di</strong>: il 9 ottobre<br />
1805 venne effettuato il viaggio inaugurale, mentre gli ultimi<br />
lavori terminarono l’anno seguente; era la principale via panoramica<br />
tracciata attraverso le Alpi.<br />
<strong>Stresa</strong> un tempo era <strong>di</strong>fficilmente raggiungibile via terra, così con<br />
l’avvento della strada del Sempione e l’istituzione <strong>di</strong> un regolare<br />
servizio <strong>di</strong> <strong>di</strong>ligenze giunsero i primi turisti e commercianti, trovando<br />
soltando un borgo <strong>di</strong> pescatori e conta<strong>di</strong>ni. Il paesaggio<br />
era tra i più entusiasmanti al mondo, così si sparse ben presto la<br />
voce dell’incre<strong>di</strong>bile visione delle isole Borromee da <strong>Stresa</strong>,<br />
richiamando soprattutto letterati ed artisti inglesi e francesi.<br />
Anche i nobili e gli impren<strong>di</strong>tori milanesi iniziarono a scoprire per<br />
la prima volta <strong>Stresa</strong> e il lago Maggiore, incaricando affermati<br />
architetti d’e<strong>di</strong>ficare sontuose <strong>di</strong>more.<br />
Soltanto cent’anni prima, nel censimento del 1722 il console <strong>di</strong><br />
<strong>Stresa</strong> aveva <strong>di</strong>chiarato che le 176 anime che risiedevano nel ter-<br />
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