Febbraio - The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints
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La nostra amicizia si affievolì un<br />
po’, ma dopo molte settimane mi<br />
disse che voleva mandare dei suoi<br />
amici a parlare con me. Questi suoi<br />
amici erano naturalmente i missionari<br />
e con loro venne anche Bruce Doane,<br />
un missionario di palo che in seguito<br />
sarebbe divenuto mio marito.<br />
Dopo numerose settimane di<br />
incontri, i missionari mi chiesero di<br />
battezzarmi. Risposi: “Certamente”;<br />
poi, però, mi dissero che prima di<br />
potermi battezzare, dovevo osservare<br />
la Parola di Saggezza.<br />
Non stavo bevendo o assumendo<br />
droga tanto quanto nel passato. Le<br />
cose stavano cambiando nella mia<br />
vita e io mi sentivo più piena di<br />
speranza di quanto non lo fossi stata<br />
da lungo tempo, ma di certo sarebbe<br />
stato impossibile superare quelle<br />
abitudini completamente. Inoltre,<br />
avevo già rinunciato a molte cose per<br />
accettare il Vangelo, tra cui parecchi<br />
amici che pensavano che fossi pazza<br />
ad avere un interesse per la Chiesa<br />
mormone. Avevo continuato lo stesso<br />
perché sentivo che il Vangelo era<br />
vero, ma avrei potuto abbandonare<br />
totalmente delle dipendenze che mi<br />
accompagnavano da tanto tempo?<br />
I missionari si <strong>of</strong>frirono di darmi<br />
una benedizione del sacerdozio<br />
affinché ricevessi aiuto. Subito dopo,<br />
buttai via tutta la droga e l’alcol che<br />
avevo e da quella sera il desiderio<br />
di prendere qualsiasi cosa che fosse<br />
contraria alla Parola di Saggezza mi<br />
lasciò. Fu un vero miracolo.<br />
Mi battezzai nel giugno del 1978;<br />
poco più di un anno dopo, io e<br />
Bruce ci sposammo nel tempio di<br />
Washington D.C.<br />
Il Vangelo mi ha letteralmente<br />
salvato dalla disperazione. Prima ero<br />
persa nel modo più assoluto. I miei<br />
genitori, mio fratello e mia nonna<br />
erano morti, ma mi sentivo come se<br />
anch’io lo fossi. Dopo la loro morte<br />
non sapevo più chi ero. Ora ho<br />
trovato un’identità: so di essere una<br />
figlia di Dio e che Lui mi conosce<br />
e mi ama. Quando fui suggellata ai<br />
miei genitori, a mio fratello e a mia<br />
nonna, il mio dolore si trasformò in<br />
gioia, avendo la sicurezza che possiamo<br />
stare insieme per sempre.<br />
Il vangelo di Gesù Cristo, inoltre,<br />
mi ha salvato dalle mie dipendenze.<br />
Negli ultimi anni io e mio marito<br />
abbiamo servito come missionari<br />
nel programma di recupero dalle<br />
dipendenze promosso dalla LDS<br />
Family Services e siamo stati vicini<br />
a membri del nostro palo che combattono<br />
con vari tipi di dipendenze.<br />
Sono estremamente grata di poter<br />
aiutare questi fratelli e sorelle. Mi<br />
sento benedetta di poter condividere<br />
la mia storia con loro per aiutarli a<br />
capire come tutti possiamo essere<br />
salvati dal Vangelo. ◼<br />
<strong>Febbraio</strong> 2011 15