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Febbraio - The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints

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20 Liahona<br />

I CLASSICI DEL VANGELO<br />

Tutti noi che siamo alla guida<br />

di rioni e pali dobbiamo aprire<br />

la porta alle pecore smarrite;<br />

scostatevi per lasciarle passare.<br />

Presidente Boyd K. Packer<br />

Presidente del Quorum dei Dodici Apostoli<br />

RAFFORZARE<br />

I MENO ATTIVI<br />

L<br />

attività nella Chiesa, ossia la possibilità di<br />

’ servire e rendere testimonianza, funziona<br />

come una medicina: guarisce il malato<br />

spirituale; rafforza chi è debole spiritualmente;<br />

è un ingrediente indispensabile nella<br />

redenzione delle pecore smarrite. Eppure,<br />

c’è una tendenza, quasi automatica, di dare<br />

opportunità di crescita a coloro che sono già<br />

attivissimi. Questo schema, che si può notare<br />

nei nostri pali e rioni, potrebbe escludere le<br />

pecore smarrite.<br />

Quando un insegnante familiare porta una<br />

pecora smarrita alle riunioni, questo non è<br />

che l’inizio del suo ritorno. Dove può essere<br />

impiegata per il suo bene spirituale? A dire<br />

il vero, non ci sono molti incarichi che un<br />

dirigente può assegnare a una persona che fa<br />

fatica a rimanere degna. Purtroppo, sembra<br />

che quelle poche situazioni in cui potremmo<br />

coinvolgerla, ad esempio per <strong>of</strong>frire preghiere,<br />

dare brevi risposte o rendere testimonianza,<br />

siano quasi esclusivamente riservate agli attivi:<br />

ai presidenti di palo, al sommo consiglio, al<br />

vescovato, al patriarca, ai dirigenti delle ausiliarie.<br />

Perfino a volte ci mobilitiamo per far<br />

venire da fuori oratori e altri ospiti, dimenticandoci<br />

di coloro che sono affamati tra di noi.<br />

In una riunione sacramentale cui ho partecipato<br />

di recente, una sorella il cui marito<br />

non era attivo nella Chiesa era stata invitata<br />

a cantare. Lui era presente a quella riunione;<br />

il vescovo aveva voluto fare un programma<br />

speciale proprio per l’occasione. Il suo primo<br />

annuncio è stato: “Fratello X, il mio primo<br />

consigliere, <strong>of</strong>frirà la preghiera di apertura”;<br />

il secondo consigliere ha poi <strong>of</strong>ferto la preghiera<br />

di chiusura.<br />

Che peccato, ho pensato. I tre del vescovato<br />

si preoccupano grandemente di cosa fare<br />

per i malati spirituali e poi prendono la medicina<br />

che farebbe guarire quelle persone,<br />

ossia l’attività e la partecipazione<br />

nella Chiesa, e la consumano essi stessi<br />

davanti agli occhi dei bisognosi!<br />

Alcuni dicono: “Dobbiamo fare attenzione<br />

con i più deboli. È meglio non<br />

chiedere loro di fare una preghiera o<br />

di dare testimonianza, perché si spaventeranno,<br />

non lo vorranno fare e si<br />

allontaneranno da noi”. Questo non<br />

è assolutamente vero! Spesso si pensa<br />

così, ma questa affermazione resta falsa!<br />

Ho chiesto a centinaia di vescovi se nella<br />

loro esperienza potevano dire di aver visto<br />

accadere questo. Ho ricevuto poche risposte<br />

affermative, probabilmente una o due<br />

tra tutti quei vescovi. Quindi il rischio è<br />

minimo, ma un tale invito può portare

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