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Febbraio - The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints

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dove quelle persone erano così felici<br />

senza nessuna di quelle cose. Questo<br />

lasciò in me un segno indelebile.<br />

Dopo l’attività i missionari si misero<br />

all’uscita per stringere le mani a tutti.<br />

Quando mia sorella giunse alla porta,<br />

le chiesero se sarebbe stata interessata<br />

a conoscere meglio la Chiesa. Lei disse:<br />

“No, grazie”. Ma io ero ancora curioso.<br />

Sentivo il “desiderio di credere” (vedere<br />

Alma 32:27 ), così quando i missionari mi<br />

invitarono a conoscere meglio Vangelo,<br />

io risposi di si.<br />

I miei genitori non erano interessati<br />

alle lezioni missionarie o che si svolgessero<br />

a casa nostra, così fi ssai gli appuntamenti<br />

per i colloqui alla casa di riunione.<br />

Il mese successivo imparai il vangelo<br />

restaurato di Gesù Cristo: ciò che rendeva<br />

le persone in quella sala culturale<br />

così felici.<br />

Appresi che la felicità veniva dal fare<br />

ciò che il Signore voleva che facessi,<br />

che veniva da dentro e che potevo<br />

essere felice a prescindere da ciò che<br />

succedeva intorno a me. Quella dottrina<br />

“[mi era] deliziosa” ( Alma 32:28 ).<br />

La volevo nella mia vita.<br />

Un mese dopo quella prima attività,<br />

decisi di unirmi alla Chiesa. Negli anni<br />

che seguirono, anche i miei genitori si<br />

unirono alla Chiesa.<br />

Prove dopo il battesimo<br />

Dopo il mio battesimo affrontai molte<br />

prove. I cambiamenti che avevo bisogno<br />

di fare nella mia vita erano importanti.<br />

Soprattutto, a volte avevo la sensazione<br />

di non avere amici nella Chiesa ed ero<br />

tentato di ritornare ai miei vecchi amici.<br />

56 Liahona<br />

Anziano Godoy missionario<br />

in Brasile, 1982.<br />

La mia esperienza con<br />

la conversione, la mia<br />

e quella di altri, mi ha<br />

insegnato che lo Spirito<br />

può toccare tutti,<br />

dovunque e che non<br />

c’è un pr<strong>of</strong>i lo ideale per<br />

un potenziale membro<br />

della Chiesa. Tutti noi<br />

abbiamo bisogno del<br />

vangelo di Gesù Cristo.<br />

UN INVITO A<br />

CONDIVIDERE<br />

IL VANGELO<br />

“A voi giovani del<br />

Sacerdozio di Aaronne<br />

e a voi che state<br />

diventando anziani ripeto quello<br />

che da lungo tempo ci hanno<br />

insegnato i pr<strong>of</strong>eti: ogni giovane<br />

uomo degno e capace deve prepararsi<br />

per svolgere una missione.<br />

Il servizio missionario è un dovere<br />

del sacerdozio, un impegno che il<br />

Signore si aspetta che noi, a cui è<br />

stato dato tanto, assolviamo”.<br />

Presidente Thomas S. Monson,<br />

“Ci riuniamo di nuovo insieme”,<br />

Liahona, novembre 2010, 5–6.<br />

Ma il desiderio di provare la gioia e la<br />

comprensione del fatto che possiamo<br />

essere felici a prescindere dalle circostanze<br />

esterne mi hanno aiutato a continuare<br />

a venire in Chiesa. Sapevo che non<br />

potevo “metter da parte la [mia] fede”<br />

( Alma 32:36 ). Con il tempo ho fatto amicizia<br />

con i membri della Chiesa che mi<br />

hanno aiutato durante la transizione. E<br />

mentre ho continuato a vivere il Vangelo,<br />

la mia testimonianza e la mia felicità<br />

sono cresciute (vedere Alma 32:37 ).<br />

La mia esperienza con la conversione,<br />

la mia e quella di altri, mi ha insegnato<br />

che lo Spirito può toccare tutti, dovunque<br />

e che non c’è un pr<strong>of</strong>i lo ideale per<br />

un potenziale membro della Chiesa. Tutti<br />

noi abbiamo bisogno del vangelo di<br />

Gesù Cristo. Tutti noi stiamo cercando di<br />

diventare come Lui.<br />

Questa consapevolezza mi ha aiutato<br />

come missionario a San Paolo, in Brasile,<br />

come presidente di Missione a Belem,<br />

in Brasile, e come membro della Chiesa.<br />

Mi ha aiutato quando io e mia moglie<br />

abbiamo preparato i nostri fi gli per il<br />

servizio missionario. Due dei nostri fi gli<br />

hanno già svolto una missione a tempo<br />

pieno e, prima che partissero, ho ricordato<br />

loro di non giudicare le persone per<br />

il loro aspetto o il loro modo di vivere.<br />

“Non lasciate perdere qualcuno perché<br />

vi sembra strano”, ho detto loro. “Provate<br />

a guardargli dentro. Potrebbe esserci un<br />

altro Carlos là fuori”.<br />

Sono grato di riconoscere che siamo<br />

tutti fi gli di Dio e di sapere che tutti, non<br />

solo poche persone, sono candidati a<br />

ricevere la gioia che proviene dal vivere<br />

il vangelo di Gesù Cristo. ◼

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