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MACBETH ATTO PRIMO SCENA PRIMA - Un luogo ... - KairosTeatro

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SERVO: Vado a dirglielo, signora.<br />

(Esce)<br />

LADY <strong>MACBETH</strong>: Nulla è ottenuto, tutto è sprecato allorché il nostro desiderio è appagato<br />

senza contentezza: val meglio esser colui il quale noi distruggiamo, che, per effetto della sua<br />

distruzione, vivere in mezzo ad una gioia piena di dubbi.<br />

(Entra <strong>MACBETH</strong>)<br />

Ebbene, mio signore? perché ve ne state così solo, delle più tristi immaginazioni facendo i<br />

compagni vostri, e intrattenendovi con quei pensieri che veramente dovrebbero esser morti<br />

insieme con coloro ai quali sono rivolti? Le cose senza rimedio non dovrebbero meritare<br />

attenzione: ciò che è fatto è fatto.<br />

<strong>MACBETH</strong>: Noi abbiamo intaccato la serpe, ma non l'abbiamo uccisa: essa si rimarginerà, e<br />

tornerà ad essere lei, mentre la nostra impotente malvagità rimane, come prima, sotto il<br />

pericolo del suo dente. Si sfasci la fabbrica del creato, vadano alla perdizione i due mondi,<br />

piuttosto che ci tocchi di mangiare, ad ogni pasto, col sussulto della paura, e di dormire in<br />

mezzo all'angoscia di questi sonni terribili, che ci agitano ogni notte. Meglio esser col morto,<br />

che noi, per guadagnar questo posto, abbiamo mandato alla pace, anziché giacere sul tormento<br />

del pensiero, in un delirio senza tregua. Duncan è nella sua tomba, dopo la febbre<br />

intermittente della vita, egli dorme tranquillo.<br />

Il tradimento ha compiuto su lui la sua ultima prova: né il pugnale, né il veleno, né la<br />

malvagità domestica, né la soldatesca straniera, nulla può più toccarlo.<br />

LADY <strong>MACBETH</strong>: Andiamo, gentile signor mio, spianate l'aggrottata fronte; siate allegro e<br />

giocondo, stasera, in mezzo ai vostri convitati.<br />

<strong>MACBETH</strong>: Così sarò, amor mio, ed anche voi, ve ne prego. La vostra attenzione sia<br />

dedicata a Banquo; prodigategli i più alti onori, così con gli occhi come con la lingua:<br />

malsicuro è il tempo nel quale noi dobbiamo lavare il nostro onore in questi fiumi di<br />

adulazione, e far del viso una maschera per il cuore, la quale nasconda ciò che esso è.<br />

LADY <strong>MACBETH</strong>: Non dovete pensare a questo.<br />

<strong>MACBETH</strong>: Oh, il mio pensiero e pieno di scorpioni, moglie cara! Tu sai che Banquo e il suo<br />

Fleance vivono.<br />

LADY <strong>MACBETH</strong>: Ma il suggello della natura non è eterno in loro.

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