"Sport in Piemonte" Ago - CONI Piemonte

More documents

Recommendations

Info

28 lo sportello dello sport Dott. Gian P. Ganzit MEDICINA Palestra, attenzione ai pesi Mi chiamo Vincenzo ed ho quasi 15 anni. Posso praticare esercizi in palestra, per lo più macchine, poiché i pesi mi sembrano eccessivi? Vincenzo F. - Borgosesia Le indagini fatte sul numero di lesioni connesse con gli esercizi con pesi evidenziano soprattutto lesioni muscolari sino al 70% dei casi, interessanti per lo più i muscoli delle mani, della regione lombare e della regione superiore tronco. In pochi casi sono state segnalate lesioni a livello delle cartilagini di accrescimento ed a livello delle apofisi vertebrali in soggetti non ancora maturi. Non vi sono invece dati che sostengano il fatto che gli esercizi con i pesi limitano lo sviluppo in lunghezza delle ossa e quindi la statura finale del soggetto. Questa opinione derivava da osservazioni non controllate su ragazzi sottoposti nel passato ad attività lavorative pesanti. Gli esercizi con pesi essendo limitati ad alcune ore alla settimana non potrebbero avere questo effetto ed in ogni caso gli studi fatti non lo dimostrano. Per giusta precauzione però, soprattutto riguardo possibili lesioni alla colonna vertebrale, possiamo dire che gli esercizi massimali con pesi sono sconsigliati sino a quando è terminato l'accrescimento corporeo e cioè si sono chiuse le cartilagini di accrescimento. A 15 anni alcuni soggetti hanno già completato l'accrescimento e per saperlo potrebbe essere eseguita una particolare radiografia della mano, che consente di stabilire l'età ossea e quindi di valutare la maturità scheletrica. Indipendentemente dall'età ossea non esistono però controindicazioni a fare esercizi con pesi con carichi moderati, carichi cioè con cui si possano fare fra le 10 e le 20 ripetizioni consecutive. E' necessario tener presente alcune linee guida. Prima di iniziare l'allenamento con pesi in palestra sottoporsi ad un controllo medico. Poi seguire la guida di un preparatore esperto e quindi imparare i movimenti con pesi molto bassi ed aumentare gradualmente i carichi. Le sedute di allenamento dovrebbero durare almeno 30 minuti, ma non superare i 90 minuti, 2-3 volte alla settimana. Non superare le 4 volte poiché è inutile se non controproducente. Cercare di esercitare tutti i muscoli in tutto l'arco di movimento articolare. A questo punto pesi liberi o macchine non fanno molta differenza, anche se per questioni di sicurezza, indipendentemente dall'età, le macchine sembrano in generali preferibili. Tener ben presente di non assumere nessuna sostanza per favorire lo sviluppo muscolare come sovente consigliato nelle palestre. Solo con il proseguire dell'allenamento, in rapporto a specifici obiettivi, dopo un'accurata analisi dell'apporto alimentare, in presenza di eventuali carenze, con il parere del proprio medico può essere valutata l'ipotesi di assumere integratori. Esistono inoltre diversi sport che sono una buona alternativa alla palestra. Tenuto conto della stagione estiva, il nuoto con l'eventuale uso di mezzi di sovraccarico, come le palette, per favorire lo sviluppo delle masse muscolari, è un'attività particolarmente consigliabile. La risposta e’ on line Hai delle domande da porre ai consulenti dello SPORTELLO DELLO SPORT? scrivi a “SPORT in PIEMONTE” C/o CONI C.R. PIEMONTE – Via G. Bruno 191, 10134 TORINO oppure vai sul sito www.sportinpiemonte.com o www.conipiemonte.net nella sezione Sportello dello Sport, il servizio di consulenza dedicato a tutti gli operatori del mondo sportivo: La risposta è on line
Reddito, come calcolarlo Come determina il reddito l’associazione sportiva dilettantistica che non abbia optato per il regime agevolato previsto dalla Legge 398/1991? Maria Luisa C. - Torino In primo luogo è opportuno premettere che il reddito degli enti non commerciali si determina, ai sensi dell’art. 8 del d.p.r. 22.12.1986 N. 917 (T.U.I.R.), sommando i redditi di ogni categoria che concorrono a formarlo, in modo sostanzialmente analogo a quanto avviene per le persone fisiche. Il reddito complessivo, pertanto, sarà costituito dalla somma delle varie tipologie di reddito, fondiari, di capitale, di impresa e diversi, determinate ciascuna in base alle specifica normativa fiscale. Di particolare importanza è ancora il terzo comma dell’art. 144 del T.U.I.R. il quale prevede l’obbligo in capo all’ente non commerciale di tenere la contabilità separata per l’attività commerciale esercitata. In sostanza l’ente non commerciale dovrà porre in essere un sistema contabile idoneo a rilevare distintamente i proventi e gli oneri commerciali e quelli istituzionali. Gli eventuali oneri adibiti promiscuamente all’esercizio dell’attività commerciale e di quella istituzionale, verranno ripartiti in base al rapporto tra i proventi che concorrono a formare il reddito d’impresa ed i proventi complessivi. Al reddito così determinato si applicheranno le norme fiscali proprie del reddito d’impresa. Si ricorda ancora che per le associazioni sportive dilettantistiche il cui statuto presenti i requisiti previsti dal comma 8 dell’art, 148 del T.U.I.R., non si considerano commerciali le attività svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali, effettuati dietro il pagamento di corrispettivi specifici e rese a favore degli iscritti, associati o partecipanti. Oltre a questo criterio di determinazione del reddito imponibile, che potremmo definire ordinario, l’art. 145 del T.U.I.R. prevede, in aggiunta e fermo restando quanto previsto dalla Legge 16.12.1991 n. 398, un ulteriore regime forfetario proprio degli enti non commerciali. In particolare possono accedere a tale regime tutti gli enti non commerciali ammessi alla contabilità semplificata ai sensi dell’art. 18 del D.P.R. 29.09.1973 n. 600; si tratta cioè dei soggetti che nell’esercizio precedente abbiano conseguito ricavi non eccedenti l’importo di euro 309.874,14, per gli enti aventi per oggetto la prestazione di servizi, ovvero di euro 516.456,90 per gli enti aventi per oggetto ogni altra attività. Il reddito fiscalmente imponibile è determinato applicando all’ammontare dei soli ricavi commerciali il coefficiente di redditività corrispondente alla classe di appartenenza: Al reddito così determinato, si aggiungono i seguenti componenti positivi del reddito d’impresa: • • • • TIPO DI ATTIvITà Prestazioni di servizi Altre attività FISCO RICAvI COMMERCIALI COEFFICIENTE Fino a 15.493,71 € 15% Da 15.493,72 a 309.874,14 € 25% Fino a 25.822,84 € 10% Da 25.822,85 a 516.456,90 € Dott. E. M. vidali 15% plusvalenze patrimoniali, art. 86 del T.U.I.R.; sopravvenienze attive, art. 88 del T.U.I.R.; dividendi e interessi, art. 89 del T.U.I.R.; proventi immobiliari, art. 90 del T.U.I.R.; L’opzione per tale regime avviene per comportamento concludente del contribuente, confermando successivamente l’opzione in dichiarazione dei redditi. Il regime forfetario previsto dall’art. 145 si estende di anno in anno, salvo revoca o superamento dei limiti di ricavo; in quest’ultimo caso lo specifico regime non potrà trovare applicazione per l’intero periodo d’imposta in cui i limiti sono stati superati.
Page 3 and 4: Leggere queste riviste per capire l
Page 5 and 6: volo all'antica, maratona classica
Page 7 and 8: Aldo Barbareschi, presidente FIT C.
Page 9 and 10: Si chiama Biella, si pronuncia Euro
Page 11 and 12: in quel periodo d’oro, la pallaca
Page 13 and 14: L a Scheda di elisa PROGRESSIONE: A
Page 15 and 16: Porqueddu raddoppia Il neo assessor
Page 17 and 18: Dai fossi agli ostacoli fino a Cune
Page 19 and 20: scorso millennio, negli anni della
Page 21 and 22: Tra il 26 maggio 1979 e il 9 marzo
Page 23 and 24: Per Riccardo il 2009 è stato un an
Page 25 and 26: LA SCHEDA Mario Picco è nato a Tor
Page 27 and 28: 75 anni contro il tempo L’Associa
Page 29: Foto Runner Team 99 La seconda ediz
Page 33 and 34: PSICOLOGIA Identità e professional

"Sport in Piemonte" Ago - CONI Piemonte

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?