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L'orologio - Monza Club

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Giorgia Meloni<br />

«I giovani sono<br />

il nostro futuro,<br />

ma dobbiamo<br />

aiutarli»<br />

28 M C<br />

N.41<br />

WHAT’S ON<br />

Il Ministro traccia un ritratto delle<br />

nuove generazioni, in bilico tra<br />

voglia di fare e incertezza sul futuro<br />

di Valentina Rigano<br />

foto Marco Brioschi<br />

«Hanno voglia di fare, sono più colti e più<br />

preparati dei loro padri e dei loro nonni,<br />

ma quasi rassegnati ad essere etichettati<br />

come una generazione problematica, apatica e<br />

priva di stimoli reali». Ha esordito così Giorgia<br />

Meloni, ministro della Gioventù, ponendo enfasi<br />

sul suo rifiuto ad essere Ministro alle “Politiche<br />

Giovanili” perché contraria alle politiche di<br />

genere, nell’incontro tenutosi all’Urban Center<br />

lo scorso 3 dicembre, alla presenza di giovani<br />

e istituzioni. Meritocrazia e uguaglianza come<br />

punto di partenza e non di arrivo, diritto a studio<br />

e carriera e credibilità per i giovani, sono stati<br />

gli argomenti discussi dal Ministro insieme<br />

al Segretario Provinciale di Azione Giovani,<br />

Roberto Alboni, alla presenza degli assessori<br />

monzesi, soprattutto di Martina Sassoli, che a<br />

<strong>Monza</strong> ricopre la carica omologa del Ministro<br />

Meloni. «Le nuove generazioni sono il nostro<br />

futuro, dobbiamo pensare a cosa li stiamo<br />

preparando e cosa saranno per noi tra 20 o 30<br />

anni – ha aggiunto il giovane Ministro – ed è<br />

per questo che sto cercando di coinvolgere in<br />

tal senso anche i miei colleghi, responsabili<br />

di altri ministeri, perché capiscano quanto sia<br />

importante lavorare insieme per il futuro». La<br />

cronaca porta alla ribalta una nuova generazione<br />

di bulli, consumatori di stupefacenti, giovani<br />

annoiati e senza futuro: «I nostri ragazzi hanno<br />

imparato a sentirsi così, come noi li abbiamo<br />

descritti e abbiamo commesso un grave errore<br />

nel farlo – prosegue il Ministro – Le nuove leve<br />

sono invece impegnate nell’associazionismo, nel<br />

volontariato, sono interessate alla vita politica dei<br />

loro predecessori, siano essi ragazzi di destra o<br />

di sinistra. Per questo dobbiamo dare loro voce e<br />

possibilità per crescere».<br />

Giorgia Meloni, insieme al suo staff, ha già<br />

avviato svariate iniziative come l’istituzione di un<br />

portale internet dove i giovani possono indicare<br />

le loro idee, proposte e anche provocazioni.<br />

«Un aspetto importante è ciò che io definisco<br />

“diritto al futuro” – ha dichiarato la Meloni – La<br />

lotta alla precarietà è fondamentale, per questo<br />

insieme ai colleghi stiamo pensando a manovre<br />

risolutive da aggiungere al pacchetto anti-crisi<br />

con assegni di disoccupazione anche per stagisti,<br />

lavoratori precari e dipendenti a termine. Nella<br />

stessa ottica stiamo pensando a graduatorie di<br />

assegnazione per gli alloggi a studenti e giovani<br />

coppie, unitamente ad un fondo che copra i tassi<br />

di interesse sui mutui che non riescono a pagarsi<br />

da soli».<br />

Il tasto dolente, per il rappresentante del Governo,<br />

rimane il diritto allo studio: «Mi spiace molto<br />

che la minoranza abbia votato contro il decreto<br />

Gelmini, perché la maggioranza aveva accettato<br />

molte delle loro proposte – ha spiegato – si tratta<br />

di un decreto che valorizza al massimo il diritto<br />

allo studio, permettendo ai giovani meritevoli di<br />

arrivare alle borse di studio che ora sono riservate<br />

ai “baroni”, come del resto molte cariche<br />

universitarie e di ricerca. Vogliamo interrompere<br />

questa catena di raccomandazioni e concorsi<br />

che ha completamente distrutto la logica della<br />

meritocrazia». Il sistema Italia al collasso, la crisi<br />

economica che investe trasversalmente il mondo<br />

occidentale, sono problematiche a cui far fronte<br />

sfruttando l’intensità del motore “giovani”. «I<br />

ragazzi devono sentirsi uguali nelle possibilità,<br />

per poi crescere come studenti e professionisti e<br />

trovare la loro strada – ha concluso la Meloni – Il<br />

’68 ha avuto invece il demerito di aver insegnato<br />

l’uguaglianza come punto d’arrivo. Bisogna<br />

lavorare investendo su coloro che hanno capacità<br />

e forza per crescere, ad esempio premiando chi ha<br />

idee imprenditoriali vincenti senza poter contare<br />

su patrimoni personali per realizzarle. Non in<br />

ultimo, stiamo già studiando un disegno di legge<br />

per l’istituzione di comunità giovanili dove si fa<br />

sport, musica, cultura». E sembra che la prima<br />

sarà proprio a <strong>Monza</strong>.<br />

WHAT’S ON<br />

In alto il pubblico - non solo di giovani - che ha animato la serata all’Urban Center<br />

organizzata dall’assessorato alle Politiche Giovanili.<br />

Sotto l’assessore Martina Sassoli con il ministro Giorgia Meloni<br />

N.41<br />

M C<br />

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