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Luigi Riccoboni, Il liberale per forza / L'italiano ... - irpmf - CNRS

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12 – Valentina Gallo<br />

Liberale: I, 4: di merito > dimerito; I, 11: gli elo impedisce > gli e lo impedisce; II, 2: gli ele > gliele; II, 6:<br />

Dice à Pantalone > Dice â Pantalone;<br />

Al lettore: [13] Sebbene > Se bene;<br />

Italiano: I, 8: gli elo > glielo; I, 9: e chiedendogli > e chiedendo, gli; II, 2: accorgendosi di > accorgendo<br />

si di; ed accostandosi > ed accostando si; II, 3: lettera a > lettera hà; II, 4: disturbati dagl’altrui ><br />

disturbati d’agl’altrui; IV, 9: presto, a > presto, â;<br />

c) Grafi e: u/v (solo nei casi eccellenti), h (pseudo)etimologica, grafi e latineggianti o francesizzanti. Si tratta di<br />

una serie di interventi di considerevole entità che denotano, come si è anticipato, una competenza<br />

prevalentemente letteraria della lingua italiana (con esiti spesso del tutto improbabili), <strong>per</strong>seguita in<br />

maniera incoerente: tendenziale e pressoché sistematica adozione dell’h davanti a tutte le voci del<br />

verbo avere; francesizzazione – saltuaria – di -st > -nst; discontinuità di comportamento di fronte a<br />

suoni e grafemi estranei alla lingua francese (c palatale, e -cc-, digrammi velari -ch- -gh-, nesso sibilante<br />

palatale sce, e -ss-); preferenza – non sistematica – <strong>per</strong> il nesso -ti al posto di -z; frequente oscillazione<br />

u > v e v >u; dittongazione discontinua di vol > vuol; saltuaria adozione di forme verbali piene rispetto<br />

a quelle sincopate:<br />

Prefaccio: [2] eccellenti > excellenti; [8] che abbino > che habbino; [16] attenzione > attentione; [18]<br />

assogettisse > assogettisce; [22] rischio > riscio; [25] nazione > natione; [30]: mostruosa ><br />

monstruosa;<br />

Liberale: I, 2: aiutarlo > aiuitarlo; I, 11: lo vol condure > lo vuol condure; II, 4: abito > habito; II, 7:<br />

potendo abitare > potendo habitare; III, 3: turca > turcha; II, 7: <strong>per</strong> ben ricevere > <strong>per</strong> bien ricevere;<br />

III, 1: rifl essioni > rifl exioni; IV, 5: aver > haver; maledisse > maledice; V, 3: maledisce > maledice;<br />

abbitare > habitare; V, 8: vendicarsi > vindicarsi;<br />

Al lettore: [10] averei > haverei; [13] l’ambizione > l’ambitione; uomini > vomini;<br />

Italiano: Persone della favola: Silvia > Sylvia; I, 1: mostrano > monstrano; I, 6: e maledisce > e<br />

maledice; dovrebbe > doverebbe; II, 6: vorrebbe framischiarsi > vorebbe framisciarsi; III, 2: quando<br />

dovrebbe > quando doverebbe; III, 7: che la mantenghi > che la mantengii; IV, 6: cosa abbino > cosa<br />

habbino; IV, 7: Lelio vol > Lelio vuol.<br />

d) Geminazioni/scempiamenti. Apparentemente seguendo linee di revisioni tracciate da 1718 Nouveau<br />

R, il revisore del 1729 interviene massicciamente, anche se a volte con esiti non ammessi nella lingua<br />

italiana, sul fronte del consonantismo tenue/forte:<br />

Prefaccio: [2] dillettare > dilettare; proffonda > profonda; [21] sfugitto > sfugito; [34] spiccare > spicare;<br />

Liberale: I, 1: fattassi > fatassi; I, 9: un cavaliere arivato > un cavaliere arrivato; I, 11: apresso > appresso;<br />

II, 2: proponne > propone; II, 5: strepittando che non > strepitando che non; II, 9: interompe ><br />

interrompe; V, 1: prettende > pretende; V, 5: disgrazia > disgrazzia; V, 5: invita > invitta; V, 8:<br />

cavallieri> cavalieri; V, 8: mettamorfosi > metamorfosi; V, 9: tirrato > tirato.<br />

Al lettore: [2] difi cultà > diffi cultà; [11]: arivavo > arrivavo;<br />

Italiano: I, 1: Comanda > Commanda; I, 2: arivando > arrivando; che vorrebbe > che vorebbe; I, 9:<br />

d’avantaggio > d’avantagio; dubitatte > dubitate; di tale matteria > di tale materia; addotrinato ><br />

adottrinato; II, 3: venire solecitamente > venire sollecitamente; III, 3: poi parleranno > poi parlerranno;<br />

III, 6: e pratticare > e praticare; IV, 9: tutte alegre > tutte allegre; V, 1: la mattina > la matina; V,<br />

6: compagnia, essendossi > compagnia, essendosi.<br />

e) Interpolazioni e sostituzioni di parole, varianti sintattiche. Un’ultima serie di interventi riguarda non più<br />

fenomeni di ordine grafi co-fonetico, bensì investe il piano sintattico-frasale della lingua drammaturgica<br />

propria del genere canovaccio; il revisore del 1729 o<strong>per</strong>a da questo punto di vista con estrema<br />

cautela, limitandosi a sostituire sporadicamente un lemma o ad alleggerire la sintassi (interpunzione,<br />

© IRPMF, 2008 – Les savoirs des acteurs italiens, collection dirigée par Andrea Fabiano

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