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2010/autunno - CAI Sezione di Mantova

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ESCURSIONISMO<br />

12<br />

La tristezza sorta in noi dai racconti e dalla vista<br />

delle conseguenze del terremoto del 6 aprile<br />

2009 è stata mitigata dalla piacevolezza delle<br />

escursioni che abbiamo fatto.<br />

Il Gruppo del Gran Sasso è orientato da nord a<br />

sud, come la maggior parte dei gruppi<br />

appenninici, e misura circa 50 km. Quando nel<br />

1573 vi giunse l'ingegnere militare bolognese<br />

Francesco De Marchi per compiere la prima<br />

ascensione del Corno Grande, rimase colpito<br />

dalla <strong>di</strong>stesa <strong>di</strong> Campo Imperatore, il piccolo<br />

Tibet. Una prateria lunga 25 km, larga 12,<br />

sospesa a 1500 – 1800 m. s.l.m., circondata da<br />

una corona <strong>di</strong> monti. Un paesaggio essenziale,<br />

“minimalista”, eppure affascinante.<br />

Nella prima escursione, accompagnati da<br />

Bruno, a Campo Imperatore abbiamo seguito il<br />

“Sentiero dei Tre Laghetti” che tocca anche i<br />

resti della Grancia dell'Abbazia Cistercense <strong>di</strong><br />

Santo Spirito, costruita tra il 1222 e il 1303.<br />

Grande la varietà della flora; vicino agli specchi<br />

d'acqua si incontrano mucche e cavalli. In<br />

questa grande prateria un solitario cercatore <strong>di</strong><br />

funghi ha riconosciuto in Egilberto il suo<br />

compagno <strong>di</strong> scuola che non vedeva da<br />

quaranta anni. Stupendo!<br />

Dopo il pranzo al rifugio Racollo, dal piazzale<br />

dell'Albergo dove venne tenuto prigioniero dal<br />

28 agosto al 12 settembre 1943 il Duce prima <strong>di</strong><br />

essere liberato dai paracadutisti tedeschi <strong>di</strong><br />

Otto Skorzeny, siamo saliti sulla cresta della<br />

Portella al piccolo rifugio Duca degli Abruzzi (m<br />

2388 s.l.m.), gestito da una gentile signora<br />

romana. Una giornata <strong>di</strong> sole, tersa; ampio il<br />

panorama dalla cresta.<br />

Più impegnativa la salita al Monte Brancastello<br />

(m 2385) per il Vado <strong>di</strong> Corno e la cresta Ovest.<br />

Guidati da Giustino e Mario, abbiamo percorso i<br />

4 km della cresta che si snoda in bilico tra due<br />

versanti profondamente <strong>di</strong>versi: immenso,<br />

chiaro e solcato da bianchi fiumi <strong>di</strong> ghiaia, il<br />

versante verso l'altopiano <strong>di</strong> Campo<br />

Imperatore; ripi<strong>di</strong>ssimo e tormentato da<br />

profon<strong>di</strong> fossi il versante teramano. E come<br />

fondale “il Paretone” del Corno Grande. Dalla<br />

cima del Brancastello si vedeva in lontananza il<br />

mare Adriatico. Sole, ma anche vento, <strong>di</strong>cono<br />

sia frequente da queste parti. Un'escursione <strong>di</strong><br />

grande sod<strong>di</strong>sfazione su parte del Sentiero del<br />

Centenario della <strong>Sezione</strong> del Club Alpino <strong>di</strong><br />

L'Aquila, fondata nel 1873. Ora i locali della<br />

sede sono inagibili, crollato l'interno, occorrono<br />

70.000 euro per la ricostruzione. Nel 2009 i Soci<br />

della sezione erano 897, ora 200 sono<br />

irreperibili.<br />

Quando lo scorso anno, dopo il terremoto, ho<br />

programmato il soggiorno in Abruzzo, pensavo<br />

che fosse anche un'opportunità per <strong>di</strong>mostrare<br />

solidarietà agli amici del <strong>CAI</strong> dell'Aquila. Non so<br />

se ci siamo riusciti.<br />

Bruno, Giustino, Mario e Luca che sono stati<br />

tanto tempo con noi, nonostante i loro impegni,<br />

ci hanno dato un esempio <strong>di</strong> grande amicizia.<br />

Gliéne siamo immensamente grati.

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